18 December, 2025
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A Natale Portoscuso si trasforma in un paese da scoprire, dove arte, tradizione e riflessione si intrecciano in un suggestivo percorso di presepi che anima il centro storico e i suoi luoghi più simbolici. Diversi i presepi allestimenti, tutti visitabili, raccontano il Natale attraverso linguaggi diversi, capaci di emozionare residenti e visitatori.

I presepi, realizzati in stile Sardo e Napoletano, sono frutto dell’impegno e della passione dell’associazione “Sa Fabbrica” che ha saputo valorizzare il patrimonio culturale e umano del paese. Tra i più suggestivi spicca il presepe scolpito nella pietra sulla fontana di Su Pranu, un’opera di grande impatto scenografico firmata dall’indimenticabile artista Gianni Salidu, capace di fondere sacralità e materia in un dialogo senza tempo, messa a disposizione dalla moglie Pinella Bullegas.

Particolarmente significativo anche il presepe allestito nella chiesa dei tonnarotti, dedicata a Sant’Antonio di Padova, realizzato dalla Parrocchia e dall’associazione Sa Fabbrica di Portoscuso. Quest’ultima che ha curato diversi allestimenti lungo il percorso, contribuendo in modo determinante.

Il gruppo folk Sa Turri di Portoscuso, nella sua nuova sede affacciata sulla piazza, ha scelto di rendere omaggio alla tradizione con un presepe dal sapore autentico, capace di richiamare atmosfere antiche e identità popolari.

Forte il messaggio sociale del presepe solidale, realizzato dal gruppo culturale Vergine d’Itria nella sacrestia adiacente la chiesa di Sant’Antonio: un allestimento che colloca la Natività nel cuore delle problematiche del nostro tempo, invitando alla riflessione e alla solidarietà.

Chiude il percorso il presepe allestito nella chiesa Madre di Portoscuso dedicata alla Vergine d’Itria, forse il più intenso dal punto di vista emotivo: una rappresentazione che richiama le distruzioni che le guerre causano, dove la Natività è incastonata tra le macerie, simbolo di speranza che resiste anche nei contesti più drammatici.

Portoscuso, con questo itinerario di presepi, si conferma così meta ideale per vivere un Natale autentico, capace di unire bellezza, tradizione e messaggi universali. Un invito aperto a chi desidera scoprire un borgo che, a Natale, sa parlare al cuore.

A Portoscuso i presepi sono aperti tutti i giorni feriali e festività dalle ore 17,00 alle ore 20,00, oppure previo appuntamento.

L’Iglesias supera il Lanusei 2 a 1 con una splendida doppietta di Nicolas Capellino e balza al secondo posto in classifica a un solo punto dalla capolista Ilvamaddalena, insieme al Tempio, bloccato sul pari sul campo del Sant’Elena.

La squadra di Giampaolo Murru è scesa in campo priva di Fabricio Alvarenga e Fabrizio Frau, in panchina perché in non perfette condizioni fisiche, e ha giocato una partita convincente fin dalle battute iniziali. Passata in vantaggio in avvio di ripresa con Nicolas Capellino, è stata raggiunta su calcio di rigore trasformato da Menezes Trindade Igor Caetano ed è tornato definitivamente avanti con un autentico capolavoro di Nicolas Capellino, nuovo capocannoniere insieme a Caio De Cenco dell’Ilvamaddalena, con 8 reti.

Il primo tempo non è stato brillante, le due squadre hanno faticato nella costruzione di azioni manovrate, penalizzate dalle precarie condizioni del manto erboso del Monteponi, cercando di scavalcare la zona centrale del campo con lanci lunghi con i quali non hanno impensierito i due portieri. L’Iglesias, comunque, ha avuto una grande opportunità per portarsi in vantaggio con Joel Salvi Costa che approfittando di un rimpallo favorevole, s’è trovato nella condizione di calciare a rete dal limite dell’area ma anziché piazzare il pallone di precisione, ha preferito la potenza, trovando il corpo di un difensore a negargli la gioia dell’ottavo goal stagionale.

La svolta della partita è arrivata subito in avvio di ripresa. Il capitano rossoblù Edoardo Piras ha servizio un pallone a Nicolas Capellino sulla fascia sinistra, l’attaccante argentino in splendide condizioni di forma ha resistito al ritorno di due difensori e, una volta entrato in area ha battuto il portiere ogliastrino Alan Dyguda con un diagonale imparabile.

La reazione del Lanusei è stata immediata. Prima Nicola Mereu ha costretto Riccardo Daga ad una deviazione in angolo con un preciso colpo di testa, poi il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore alla squadra di Alberto Piras (in tribuna perché squalificato) per un fallo in area su Yanagu Gabriel Kazu Rossato. Sul dischetto s’è portato Menezes Trindade Igor Caetano che non ha lasciato scampo a Riccardo Daga: 1 a 1 al 57′.

Il ritrovato pareggio ha dato coraggio al Lanusei che ha impensierito la difesa rossoblù prima con Menezes Trindade Igor Caetano, poi con Nicola Mereu. La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio ma ci ha pensato ancora Nicolas Capellino a romperlo, con una giocata meravigliosa, al 79′. Ricevuto il pallone da un colpo di testa di Joel Salvi Costa sulla fascia destra, il bomber argentino ha puntato l’area di rigore resistendo alla carica di Caeiro Pedro Gomes e, appena oltrepassato la linea bianca dei 16 metri, ha scagliato un bolide in diagonale con il suo sinistro magico, battendo imparabilmente Alan Dyguda per la seconda volta: 2 a 1!

Gli ultimi 11′ regolamentari e i 5′ di recupero sono diventati un’autentica battaglia, con il Lanusei riversato nella metà campo rossoblù alla ricerca del nuovo pareggio. Riccardo Daga ha detto ancora di no a Nicola Mereu all’82’ e subito dopo è stato il giovane difensore francese Romain Leroux-Batte, appena entrato al posto di Antony Cancilieri, a sottrarre con perfetto tempismo il pallone dalla disponibilità di Enrico Loi, pronto a calciare a rete da pochi passi a botta sicura. Al triplice fischio finale festa grande in casa rossoblù per la terza vittoria consecutiva e il secondo posto in classifica.

Il Lanusei, sceso in campo in formazione rimaneggiata per squalifiche e infortuni, ha lasciato il Monteponi con tanto amaro in bocca ma anche con la consapevolezza che, a ranghi completi, potrà dire la sua nella lotta al vertice.

Iglesias: Riccardo Daga I, Crivellaro, Arzu, Di Stefano, Fidanza, Abbruzzi, Alberto Piras, Edoardo Piras, Cancilieri (81′ Leroux-Batte), Salvi Costa, Capellino. A disposizione: Slavica, Frau, Pintus, Corrias, Riccardo Daga II, Alvarenga. Allenatore Giampaolo Murru.

Lanusei: Dyguda, Kouadio (78′ Serra), Mameli, Gomes, Troyes, Silva Pereira, Caredda, Rossato, Usai (54′ Loi), Menezes, Mereu. A disposozione: Doneddu, Arras, Manca, Marchetta, Paderi, Pisu, Usai. Allenatore Alberto Piras (squalificato), in panchina Enrico Maria Cuccu.

Arbitro: Ademir Hrlovic di Venezia.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Giuseppe Puddu di Oristano.

Marcatori: 47′ e 79′ Capellino (I), 57′ Menezes Trindade (L) su calcio di rigore.

Ammoniti: Menezes Trindade (L), Loi (L), Cuccu (allenatore Lanusei).

Spettatori: 250.

Giampaolo Cirronis

Dieci anni non sono soltanto un traguardo: sono un archivio di sguardi, relazioni, progetti e idee che hanno attraversato un territorio. Per celebrare il primo decennio della Fabbrica del Cinema, il CSC Carbonia della Società Umanitaria propone una due giorni di film e incontri aperti al pubblico, un’occasione per ritrovarsi, confrontarsi e ripercorrere le tappe di un cammino fatto di film, laboratori, formazione e comunità. Uno sguardo a quanto realizzato, ma soprattutto un modo per scrutare orizzonti futuri, seguendo i principi cardine della Società Umanitaria: fare per capire, preservare la memoria per farne materia viva, capace di comunicare e tramandarsi sotto nuove forme.

Mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre la sala “Fabio Masala” accoglierà registe e registi che con il loro lavoro hanno saputo interpretare questi principi e i cui incontri saranno introdotti e moderati dal direttore artistico del Carbonia Film Festival Francesco Giai Via, che ha curato insieme allo staff della Fabbrica del Cinema la selezione dei film e degli ospiti. In cartellone Sara Fgaier, Gianluca De Serio e Daniele Gaglianone, uno dei più autorevoli documentaristi italiani che da anni ha incrociato il suo percorso con quello della Fabbrica del Cinema. Saranno loro, insieme a partner, istituzioni, compagni di viaggio e addetti ai lavori, a offrire nuovi spunti di riflessione su memoria, territorio, comunità, linguaggi e possibilità future. Un momento di festa e di condivisione, un bilancio collettivo orientato al domani, un modo per restituire al pubblico il senso di una crescita comune.

Si comincia mercoledì 17 dicembre, alle 18.00, quando la sala “Fabio Masala” accoglierà la regista Sara Fgaier e il suo Sulla terra leggeri (Italia 2024, 95’), un film delicato e perturbante che segue il professor Gian nel tentativo di ricomporre la propria memoria ferita dall’amnesia. Attraverso la ricerca di una donna del passato, Leila, e dei frammenti di un amore rimasto sospeso, il protagonista intraprende un viaggio che lo riporta alla radice delle proprie ferite e, allo stesso tempo, della propria capacità di rinascere. Immagini confuse affiorano nella sua mente: il legame con la figlia, il lutto che riemerge come una musica lontana. Tutto concorre a trasformare questa indagine intima in una meditazione sulla perdita, sul ritrovamento e sulla possibilità di tornare a se stessi.

La serata prosegue con Gianluca De Serio, che accompagnerà il pubblico nella visione di Canone effimero (Italia 2025, 120’), realizzato insieme al fratello Massimiliano. Il film è un viaggio nell’Italia invisibile: i protagonisti di questa immersione sono singole persone o piccole comunità remote che lottano contro l’estinzione dei propri orizzonti simbolici, nei gesti di costruttori solitari di antichi strumenti o nelle voci di cantori di canti polivocali del passato. Un’opera che mette in luce le tradizioni polifoniche di varie regioni italiane, sfidando la marginalizzazione di queste culture e ricentrandole attraverso un approccio visivo ispirato alle icone bizantine e all’arte medievale. Il risultato è un diario collettivo, un codice fragile da completare.

La giornata di giovedì 18 dicembre si apre al mattino con la tavola rotonda Film a-temporali e geografia della memoria: il decennale della Fabbrica del Cinema. A partire dalle 10.00, un’occasione per ragionare sul tempo sospeso della memoria, quello spazio che – come ricordava Lewis Carroll – sarebbe molto povero se potesse “lavorare solo all’indietro”. Nel corso di questi anni, quello spazio è stato attraversato da registi e registe, operatori culturali, studenti e studentesse, associazioni, istituzioni e partner che hanno contribuito a rendere la Fabbrica del Cinema un presidio di idee e progettualità. Sarà questa l’occasione per un bilancio che parlerà di futuro, nel tentativo di immaginare le nuove responsabilità e le direzioni possibili di un lavoro che continua a intrecciarsi con il territorio.

La tavola rotonda sarà animata dalle figure che negli anni hanno direttamente lavorato con la Fabbrica del Cinema. Tra queste Francesco Giai Via, Maria Pina Usai, dell’associazione U-Boot Lab che negli ultimi tre anni ha curato il progetto di residenza artistica Giudicesse 2030, il presidente del CIC Arci Iglesias Mario Tuscano che organizza e promuove la rassegna Giornate del Cinema del Mediterraneo. In programma anche l’intervento dell’esperta in processi partecipativi Francesca Cinus, che nella seconda parte della tavola rotonda proverà ad aprire una finestra sul futuro. Ad accompagnarla la graphic recorder Ilaria Fresa, che tradurrà in tempo reale gli interventi dandone un riassunto visivo.

Le celebrazioni si chiudono la sera, alle 21, con l’attesa proiezione di Cumpartia (Italia 2025, 70’), l’ultimo film di Daniele Gaglianone nato proprio all’interno della terza edizione del programma di formazione Carbonia Cinema Giovani – Filming Lab, organizzato dal CSC Carbonia e finanziato dalla Regione attraverso i fondi previsti per lo sviluppo dell’attività cineportuale nel Sulcis Iglesiente. Il film, premiato lo scorso novembre a Firenze durante il Festival dei Popoli, è considerato l’autobiografia di un territorio, e sarà proiettato per la prima volta in Sardegna.

Cumpartia è la storia di un ritorno, quello di Ivan, che dopo tre anni in Francia, dove ha lavorato come viticoltore, sceglie il Sulcis per fare il vino insieme ai suoi genitori, nella loro piccola azienda. Il film si articola come il racconto della vita quotidiana di una famiglia di viticoltori, ma il ritorno a casa di Ivan è anche e soprattutto un viaggio interiore, sospeso e rarefatto dove le persone e le cose lasciate nel passato – e ritrovate nel presente – si incontrano nella dimensione emotiva e solitaria del protagonista. Una riflessione sul rapporto con le proprie radici, sul rapporto fra generazioni, sul cosa significa essere figli e su come si vedono i padri e le madri tra malinconie del passato e l’energia necessaria ad affrontare il presente.

«Sento che Cumpartia rappresenta un momento di transizione dentro il mio percorso cinematografico – spiega il regista Daniele Gaglianone -. Forse perché è un film che racconta un passaggio di vita importante per il protagonista che si trova in bilico fra le intenzioni ancora vive del passato e l’energia di nuove prospettive. È un film minimale che tratta di cose primarie ed essenziali: confrontarsi con le proprie radici. Chiedersi che cos’è la terra e quale senso si nasconde dietro ad un albero che cresce. Un film sulla solitudine sulla malinconia e sulla gioia necessaria della condivisione nato proprio dall’incontro inaspettato con un gruppo di amici vecchi e nuovi, che mi ha fatto sentire almeno per una volta ancora la bellezza e il privilegio di raccontare una storia».

Con la proiezione di questo film, metafora di un territorio laterale ma capace di valorizzare le sue eccellenze, le sue sacche di resistenza, e di produrre bellezza, si chiude la festa della Fabbrica del Cinema. Uno spazio pensato per custodire immagini, accogliere storie, dare spazio alla memoria e al futuro. Un luogo che ha saputo crescere insieme alla città, trasformandosi in un punto di riferimento culturale per Carbonia e il territorio.

«Se volgiamo lo sguardo a ciò che accadeva dieci anni fa, possiamo dichiararci soddisfatti del lavoro svolto e sempre più desiderosi di svilupparlo in un contesto che è mutato favorevolmente anche grazie al lavoro che La Fabbrica del Cinema è riuscita a realizzare, interpretando al meglio delle sue possibilità gli obbiettivi che si era data, ovvero l’essere facilitatore di processi e catalizzatore di energie e proposte – dice Paolo Serra, direttore regionale dei CSC della Società Umanitaria in Sardegna . Se fare formazione, conservazione e promozione della cultura cinematografica e audiovisiva (ma anche promotore della memoria storica isolana e produttore di nuova memoria audiovisiva) erano le direttrici su cui impostare le principali azioni, oggi possiamo affermare che queste linee di sviluppo non hanno mai viaggiato parallelamente ma si sono intrecciate e meticciate, producendo qualcosa di nuovo e bello per il territorio. Dopo due lustri trascorsi da quel 19 dicembre 2015, possiamo dire che il Sud Ovest sardo dispone di un centro di sviluppo che collabora stabilmente con una miriade di soggetti preposti allo sviluppo educativo, produttivo e culturale: l’Università, essendo parte della rete di partenariato dei nuovi master sul cinema che sono stati avviati a Carbonia,  così come con la Fondazione Sardegna Film Commission, i tanti Enti presenti, sia pubblici che privati, senza dimenticare l’incessante opera di sostegno all’associazionismo. Il decennio trascorso, grazie all’imprescindibile supporto della Regione Autonoma della Sardegna per tramite dell’Assessorato ai Beni Culturali, ha così contribuito a consolidare un modello di pratiche e di reti orientate all’innovazione e allo sviluppo futuro.»

«Stilando un bilancio di questi dieci anni e guardando intorno a noi ritroviamo uno spazio vivo e capace di catalizzare, ogni anno di più, l’attenzione del mondo del cinema e della cultura – aggiunge Moreno Pilloni, direttore del CSC Carbonia della Società  Umanitaria -. Una realtà che dialoga e si mette al servizio delle agenzie educative, dalle scuole di ogni ordine e grado all’Università, così come delle pubbliche amministrazioni del territorio, interpretando al meglio e con sempre maggiori strumenti, quel ruolo di “Centro Servizi” che la Regione Sardegna ci ha affidato. Grazie al progetto della Fabbrica del Cinema il nostro Centro è riuscito ad ampliare il proprio sguardo diventando un vero e proprio luogo di produzione e formazione che cresce insieme al territorio.»

Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile – Settore Meteo, in data odierna, ha diffuso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse, valido sino alle 12.00 di martedì 16.12.2025.

Tra la serata di oggi e la prima parte della giornata di domani 16 dicembre, sui settori orientali e meridionali della Sardegna si prevedono precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale isolato di intensità fino a moderata, con cumulati complessivi elevati o localmente molto elevati. Sui restanti settori, invece, si prevedono precipitazioni sparse con cumulati localmente moderati. I fenomeni dal settore meridionale e sud orientale, si estenderanno al resto della Sardegna.

 

La Regione investe sulla valorizzazione del patrimonio culturale identitario rappresentato dalle Domus De Janas. La Giunta regionale, su proposta della assessora alla Cultura Ilaria Portas, infatti, ha approvato la ripartizione delle risorse pari a 15 milioni di euro di risorse FSC destinate alla Linea di azione “Arte e Architettura della Sardegna Preistorica. Le Domus De Janas. Interventi per candidatura UNESCO”, finanziata dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021–2027 nell’ambito dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Sardegna.

Inoltre, per finanziare interamente tutti i Comuni interessati dal percorso di riconoscimento, sono state stanziate ulteriori risorse regionali per 1milione 100 mila euro.

Le risorse saranno assegnate a tutti i 24 Comuni e i 28 siti inseriti nel sito tematico, individuati a seguito di un percorso condiviso con gli enti locali, le Soprintendenze competenti, il Ministero della Cultura e l’Ufficio UNESCO. L’intervento rientra nell’Area tematica Cultura – Patrimonio e paesaggio ed è finalizzato alla tutela, conservazione, messa in sicurezza, accessibilità e valorizzazione delle Domus De Janas, straordinario patrimonio archeologico che testimonia la storia più antica dell’isola.

«È stato un anno davvero fortunato e intenso per le domus de janas – spiega l’assessora Ilaria Portas il riconoscimento di Parigi (del sito seriale che comprende ben 18 monumenti) arriva dopo la prestigiosa presentazione delle domus all’Esposizione Universale di Osaka, dove abbiamo potuto raccontare al mondo la nostra storia più antica. Le domus de janas sono una testimonianza di valore inestimabile della Sardegna preistorica e devono essere valorizzate al massimo perché diventino un attrattore socioeconomico per l’intera isola. Con questo obiettivo il nostro Assessorato ha introdotto questo finanziamento che permetterà ai Comuni di realizzare interventi per garantire la messa in sicurezza, l’accessibilità e la piena fruibilità dei siti riconosciuti dall’UNESCO. Il potenziale di questi beni è enorme e noi intendiamo tramandarli nelle migliori condizioni in modo che anche in futuro continuino a raccontare la nostra storia alle nuove generazioni. Voglio sottolineare che questo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro di tantissime persone, ma mi preme ringraziare in maniera particolare l’archeologa Giuseppa Tanda, la vera anima di questo progetto, che ha dedicato tantissimi anni di studio alla protostoria e ha creduto fortemente in questa candidatura. Senza di lei tutto questo oggi probabilmente non sarebbe realtà. La vera missione del mio assessorato è quella di creare le condizioni perché i beni culturali siano realmente fruibili dal pubblico. Il riconoscimento Unesco ha ufficialmente ricompreso solo 18 siti tra i 28 candidati, ma la Regione Sardegna e il CESIM intendono sostenere tutti i siti e tutti i Comuni che hanno partecipato a questo percorso virtuoso di sinergia e collaborazione iniziato nel 2017. Il nostro prossimo traguardoconclude Ilaria Portas è la verifica Unesco del 31 dicembre 2026.»

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, la programmazione delle risorse destinate al completamento e al rafforzamento della rete impiantistica regionale per la gestione dei rifiuti urbani, stanziando oltre 14 milioni di euro nel triennio 2025–2027. Il provvedimento dà attuazione all’assestamento di bilancio 2025 e si inserisce nel quadro del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, con l’obiettivo di rendere il sistema sardo sempre più efficiente, autosufficiente e capace di sostenere gli obiettivi di economia circolare, in particolare il 70% di recupero di materia, che passa in larga parte da una corretta gestione della frazione organica, la più rilevante per quantità in Sardegna.

«Stiamo investendo su infrastrutture concrete, indispensabili per superare fragilità storiche del sistema e garantire continuità del servizio ai cittadiniafferma l’assessora Rosanna Laconi -. La gestione dei rifiuti è una questione ambientale, ma anche di equità territoriale e di responsabilità istituzionale.»

Le risorse sono destinate a interventi distribuiti nei principali poli impiantistici regionali, con una visione di equilibrio territoriale e di rafforzamento delle filiere strategiche:

  • 9 milioni di euro al Consorzio industriale Nord Est Sardegna-Gallura per la realizzazione della digestione anaerobica nell’impianto di Olbia, fondamentale per il trattamento dell’organico;
  • 1,46 milioni di euro al Consorzio industriale di Cagliari per la realizzazione di platee coperte nell’impianto di compostaggio di Carbonia;
  • 267 mila euro al Consorzio di Macomer per il ripristino funzionale dell’impianto di compostaggio;
  • 4,12 milioni di euro al Consorzio industriale di Cagliari per la riconversione a biostabilizzazione dell’impianto di Capoterra, così da garantire la continuità del servizio anche durante le fermate programmate del termovalorizzatore.

«Questi interventisottolinea ancora l’assessoraservono a chiudere il ciclo dei rifiuti in Sardegna, riducendo le emergenze, migliorando la qualità ambientale e rafforzando la fiducia dei cittadini in un sistema pubblico che deve funzionare sempre, anche nei momenti più delicati.»

 

Il comune di Carbonia ha attivato un percorso di tutoraggio e supporto digitale rivolto ai lavoratori in mobilità con l’obiettivo di accompagnarli nella fruizione dei corsi di formazione online obbligatori previsti dalla Regione Sardegna tramite la piattaforma sardegnalavoro.it.
L’iniziativa nasce in seguito alla recente messa in mobilità di oltre 400 lavoratori da parte di Alcoa e di altre aziende del comparto industriale di Portoscuso. Le nuove disposizioni regionali prevedono infatti l’obbligo di frequentare specifici corsi online, il cui mancato completamento può comportare la sospensione o la perdita dell’assegno di mobilità.
Molti dei lavoratori coinvolti, spesso prossimi alla pensione, presentano limitazioni nelle competenze digitali e, in alcuni casi, non dispongono di dispositivi informatici adeguati, con il concreto rischio di trovarsi esclusi dai percorsi formativi per difficoltà meramente tecnologiche.
Per prevenire situazioni di disagio economico e sociale, il comune di Carbonia mette a disposizione spazi comunali, attrezzature informatiche e un servizio di tutoraggio digitale di base. In particolare:
• sono disponibili circa 20 notebook presso la sala consiliare;
• le dotazioni multimediali della sala polifunzionale consentono l’organizzazione rapida di attività formative in presenza;
• il tutoraggio sarà curato dal dott. Alessandro Ferro informatico dipendente del comune di Carbonia nell’ambito delle attività di facilitazione digitale.
L’iniziativa non comporta alcun costo per il Comune e si inserisce nel quadro dell’accordo d’intesa sottoscritto tra i Comuni aderenti al progetto di facilitazione digitale e ASPAL. È inoltre realizzata in collaborazione con il Centro per l’Impiego, che supporta la raccolta delle adesioni e l’organizzazione degli incontri.
Il percorso coinvolge i lavoratori in mobilità, indipendentemente dal Comune di residenza, confermando la volontà dell’Amministrazione comunale di offrire un supporto concreto in una fase delicata per il territorio e per numerose famiglie.

L’Iglesias ospita il Lanusei per confermarsi al vertice, in zona playoff, il Carbonia cerca punti sul difficile campo dell’Atletico Uri. Sono impegni difficili ma possibili quelli che vedono protagoniste oggi le due squadre del Sulcis Iglesiente nella 14esima giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale.

Giampaolo Murru, al Monteponi, ha a disposizione per la prima volta da diverse settimane l’organico al completo, in attesa dei rinforzi dal mercato che dovrebbero arrivare in settimana, dopo un’attenta selezione dei calciatori disponibili nel mercato autunnale. La squadra arriva da due brillanti vittorie consecutive e trascinata dal trio d’attacco Alvarenga-Costa-Capellino (il secondo uno dei capocannonieri con 7 reti, il terzo immediatamente alle sue spalle con 6), non vuole fermarsi. Dirige Ademir Hrlovic di Venezia, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Giuseppe Puddu di Oristano.

Il Carbonia arriva a Uri reduce dalla belle vittorie sulla Ferrini che l’ha confermata all’ottavo posto in classifica, lontana dalla zona pericolosa della classifica dalla quale si propone fin da inizio stagione di stare fuori. Graziano Mannu non ha problemi di formazione e ha la possibilità di scegliere la formazione più adatta ad affrontare la squadra di Massimiliano Paba. Dopo l’esordio di domenica scorsa, l’ultimo arrivato Lautaro Maximiliano Benarrechea potrebbe avere la possibilità di mettere nelle gambe un maggiore minutaggio. Dirige Enrico Picca di Cagliari, assistenti di linea Mattia Capotosto di Oristano e Stefano Siddi di Cagliari.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Calangianus-Nuorese, Ferrini-Ossese, Ilvamaddalena-Villasimius, Sant’Elena-Tempio, Taloro Gavoi-Santa Teresa, Tortolì-Buddusò.

Il 14, 15, 18, 21 e 22 dicembre proiezioni cinematografiche, performance artistiche, teatro, musica, degustazioni e incontri con gli autori animano Sant’Anna Arresi con la rassegna Angolazioni 2025.

Prosegue anche nel mese di dicembre 2025 la Rassegna Angolazioni 2025, il progetto culturale che mette in dialogo cinema, formazione, musica, teatro e comunità, restituendo a Sant’Anna Arresi uno spazio vivo di incontro, partecipazione e riflessione. La seconda fase della rassegna rappresenta il naturale sviluppo del festival svoltosi il 12, 13 e 14 settembre 2025 a Sant’Anna Arresi.

«Con Angolazioni 2025 il Comune di Sant’Anna Arresi – dichiara l’assessore della Cultura Fabio Diana  conferma una visione della cultura come spazio pubblico di incontro, crescita e partecipazione, capace di vivere tutto l’anno e non solo nei momenti di maggiore afflusso. La fase invernale della rassegna rappresenta una scelta precisa: investire sulla qualità delle relazioni, sulla continuità dei processi culturali e su un’idea di comunità che si riconosce anche nei mesi più silenziosi. Il tema “Isole di Inverno” racconta bene questa direzione, perché parla di territori che rallentano, si ascoltano e ritrovano un tempo più autentico, senza perdere vitalità né capacità di accoglienza. Attraverso cinema, teatro, musica e momenti di condivisione, Angolazioni restituisce centralità ai luoghi e alle persone, valorizzando Sant’Anna Arresi come presidio culturale attivo, aperto al dialogo con la Sardegna e con il Mediterraneo. È un percorso che come Amministrazione sosteniamo con convinzione, perché rafforza il senso di appartenenza e rende la cultura uno strumento concreto di sviluppo sociale e territoriale.»

Angolazioni con questa seconda fase invernale si conferma come una proposta multidisciplinare e partecipata, capace di valorizzare autori sardi e voci del Mediterraneo, accompagnando le proiezioni cinematografiche con dialoghi guidati, performance artistiche e momenti di convivialità legati ai prodotti del territorio. Al centro della programmazione invernale della rassegna Angolazioni il tema “Isole di Inverno”, inteso non solo come dimensione geografica ma come spazio simbolico di appartenenza, relazione, resistenza e apertura.

«Le isole d’inverno sono luoghi che cambiano pelle dichiara il direttore artistico Stefano Obino – Non solo le isole geografiche, come la Sardegna, ma anche le isole interiori rappresentate dai nostri paesi. Sant’Anna Arresi è un esempio lampante: con la fine dell’estate si ridimensiona, rallenta, abbandona il ritmo frenetico della stagione turistica e si veste di un abito diverso, più calmo e più intimo. È un tempo in cui i luoghi tornano a parlarsi sottovoce, a rivelare una bellezza meno evidente ma profonda, fatta di relazioni, silenzi e quotidianità. Le isole d’inverno non sono meno affascinanti: sono semplicemente più vere, più vicine, più umane.»

Il programma invernale si apre domenica 14 dicembre con l’evento “Racconti attorno al focolare”, un momento di incontro e condivisione aperto alla comunità che recupera la dimensione del racconto orale, creando un clima intimo e partecipato.

Lunedì 15 dicembre, alle ore 20.00, la serata prende avvio con una degustazione e con lo spettacolo di poesia e musica “Il Paese che continua” di Camilla Vargiu, accompagnata dalle musiche originali di Alessandro Canè. Un viaggio emotivo tra memoria, identità e radici, in cui versi e suoni dialogano dando forma a un racconto intimo sulle isole interiori. A seguire, la proiezione del film “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, una commedia dolce-amara che riflette sul ruolo della scuola, sulla comunità e sul valore delle relazioni umane nei piccoli centri.

Giovedì 18 dicembre, alle ore 18.00, spazio alla performance “Parole per immagini – Donne” dell’artista Marta Proietti, un intervento che trasforma parole, gesti e immagini in visioni e suggestioni dedicate alla forza e alla complessità dell’essere donna. Dopo la degustazione, sarà proiettato “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, un’opera intensa che affronta con sensibilità i temi dell’emancipazione femminile, della famiglia e del cambiamento sociale.

Domenica 21 dicembre è dedicata a un evento extra che unisce teatro, inclusione e degustazione, portando al centro della scena storie e voci che utilizzano il teatro come strumento di espressione, socialità e partecipazione, valorizzando percorsi artistici e umani spesso marginali.

La rassegna si concluderà lunedì 22 dicembre, alle ore 20.00, con la proiezione del film “La vita va così” di Riccardo Milani, con Virginia Raffaele. Una commedia sociale ambientata in Sardegna che affronta il conflitto tra sviluppo economico e tutela ambientale attraverso la storia di un pastore deciso a difendere la propria terra. Un racconto tratto da una storia vera, capace di trasformare una vicenda personale in una riflessione universale sull’amore per le proprie radici. Ospiti della serata saranno gli attori Gabriele Cossu e Massimiliano Medda, protagonisti di un dialogo speciale tra cinema e territorio.

Nella foto di copertina Fabio Diana, assessore della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi

 

Il comune di Carbonia ha comunicato di aver rimandato l’iniziativa per la difesa della sanità pubblica dopo le nuove convocazioni regionali.
«Negli ultimi giorni sono intervenuti cambiamenti rilevanti nel quadro regionale legato alla riorganizzazione della sanitàsi legge in una nota diffusa oggi -. Le organizzazioni sindacali ci hanno comunicato la richiesta di posticipare l’iniziativa prevista per lunedì 15 dicembre, alla luce del vertice convocato dalla Presidente della Regione per il 16 dicembre. Anche il mondo della scuola, già la scorsa settimana, aveva chiesto di programmare la mobilitazione dopo il periodo natalizio, per garantire la piena partecipazione della comunità.»
«Il comune di Carbonia ha scelto di accogliere queste richieste, con senso di responsabilità e con l’obiettivo di consentire a tutte le componenti sociali del territorio di essere presenti nel momento in cui la nostra voce può avere maggiore impattosi legge ancora nella nota -. L’entusiasmo e la volontà di partecipare espressi in questi giorni non vengono dispersi. Al contrario, saranno valorizzati in una data che consenta al territorio di essere presente in modo ampio, coordinato ed efficace. L’obiettivo è creare le condizioni per una mobilitazione che rappresenti davvero tutta la comunità.»
«L’iniziativa non viene annullata, ma rinviata di alcune settimane per permettere di arrivare con una partecipazione ampia e consapevole, in un contesto istituzionale più chiaro. Comunicheremo la nuova data quanto prima, certi che il nostro territorio saprà ancora una volta dimostrare unità e determinazione nella difesa della sanità pubblicaconclude la nota del comune di Carbonia -. Invitiamo la cittadinanza a condividere questo aggiornamento, per garantire la massima informazione sul rinvio dell’iniziativa.»