Alle 13.54 di sabato 6 settembre 2025 l’olivastro monumentale di Masainas s’è spento, piegandosi su se stesso, aveva un’età stimata tra i 400 e i 500 anni
Il 6 settembre 2025 per la comunità di Masainas è una data che non sarà facile dimenticare. Alle 13.54 l’olivastro monumentale di via Dante – via Roma (piazza Chiesa) s’è spento, piegandosi su se stesso.
«Alle ore 13 e 54 del 6 settembre 2025 il tempo, a Masainas, si è fermato – ha scritto il sindaco Gian Luca Pittoni su facebook -. Uno schianto, uno schiaffo, un tormento. Il simbolo di Masainas – il centro della vita di generazioni – cade. Un albero diventato monumentale e poi dichiarato monumento. Protetto, forse troppo protetto. Questa è la notte più buia per ciascuno di noi: una notte silenziosa, carica di rabbia, di pensieri, di dolore. Per secoli ha offerto riparo dal sole e dal vento. Ha custodito segreti, sguardi e parole. Il suo ricordo ha fatto sentire a casa chi era lontano, anche lontanissimo. Ha dato identità, radici, forza agli abitanti di Masainas. Dobbiamo – e possiamo – restituirgli ciò che ci ha dato, in tutti questi anni in cui ha retto un peso troppo grande, anche per un colosso come lui. Lo aiuteremo a riprendere vigore. Il nostro simbolo deve tornare a vivere. Uniti possiamo farcela.»
«Stanotte passerà insonne, per noi è l’essenza stessa del paese – ha aggiunto Gian Luca Pittoni -. Domani mattina alle 10 e 30 saremo tutti lì con forestale e un esperto per verificare quanto possiamo salvare. Nel tronco centrale ci sono diversi germogli, dobbiamo ripartire da lì…. una piccola fiammella, in mancanza d’altro dobbiamo curare almeno quella! Sono a pezzi e siamo a pezzi.»
L’albero, iscritto nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia curato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste – DIFOR IV, aveva un’età stimata tra i 400 e i 500 anni, una circonferenza a metri 1.30 di 360 cm, un’altezza dendrometrica di 10 metri.



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