16 December, 2025

Mercoledì 26 novembre 2025 i tecnici di Abbanoa eseguiranno un importante intervento di manutenzione di uno dei principali nodi idrici di Carbonia presente nell’incrocio tra le vie Barbagia e Anglona. I lavori riguarderanno la sostituzione di un pezzo speciale in acciaio che regola l’erogazione in tutta la zona.

Trattandosi di un intervento che interessa una delle condotte adduttrici principali della città, dalle 8.00 alle 16.00 si dovrà procedere alla sospensione dell’erogazione in tutte le strade alimentate dal serbatoio di Nurdagu: le vie Ala Italiana, Abruzzi, Anglona, Arsia, Bacu Abis, Balilla, Barbagia, Belfiore, Brigata Sassari, Brindisi, Cagliari, Campidano, Cannas, Caput Acquas, Caresias, Catania, Col di Lana, Costa Medau Becciu, Costituente, Croazia, Curiel, Dalmazia, D’Annunzio, dei Glicini, dei Narcisi, dei Partigiani, della Stazione, della Vittoria, delle Begonie, delle Camelie, delle Cernitrici, delle Gardenie, delle Poste, dello Sport, dell’Ospedale, Don Luigi Orione, Ferrara, Fiume, Forlì, Gallura, Gerrei, Giudicato di Cagliari, Gobetti, Gorizia, Gramsci, Grecale, Isonzo, L’Aquila, La Spezia, Lazio, Libeccio, Liguria, Logudoro, Lombardia, Lucania, Maestrale, Manno, Mantova, Marche, Marconi, Messina, Milano, Montanara, Monte Fossone, Monte Rosmarino, Monte Santu Miai, Monte Tasua, Montenegro, Napoli, Nuoro, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Ostro, Padova, Piave, Piazza Ciusa, Piazza Marmilla, Piazza Roma, Pola, Ponziano, Puglie, Risorgimento, Roma, Romagna, San Francesco, San Gennaro, San Giorgio, San Ponziano, Santa Chiara, Sardegna , Sarrabus, Satta, Sicilia, Sirri, Slovenia, Spalato, Tanas, Taranto, Tirso, Torino, Toscana, Tramontana, Trexenta, Trieste, Tripoli, Turati, Umbria, Veneto, Vicenza, XVIII Dicembre e Zara.

 

 

Un ciclo di incontri che avrà il compito di educare a un uso consapevole della risorsa idrica. Si inizia oggi 24 novembre, a Iglesias, alle 17.00, nella sala Remo Branca del Municipio e si proseguirà nei prossimi appuntamenti a Masainas e Villamar. Ad organizzare è il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale che con la Regione Sardegna, assessorato dell’Agricoltura, ha sviluppato un progetto di comunicazione di buone pratiche, necessario proprio a indurre comportamenti consapevoli nella cittadinanza. Il ciclo di incontri fa parte di un articolato elenco di iniziative necessarie a portare avanti azioni specifiche di informazione. In generale tramite diversi canali di comunicazione (incontri pubblici, social e materiale informativo) è fondamentale richiamare l’attenzione della cittadinanza sulle problematiche legate soprattutto alla mancanza di disponibilità di acqua nei campi, necessaria per la produzione di materie prime.
«L’agricolturacommenta Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionaleda sempre ha una funzione di custode degli equilibri sistemici e salvaguardia non solo della economia locale ma anche della biodiversità e dell’ambiente. L’acqua è fondamentale per mantenere questi equilibri, e questo gli agricoltori lo sanno bene. Da sempre nei campi si cerca di farne un utilizzo consapevole e mirato. Ora però è necessario alzare l’asticella della attenzione richiamando alla responsabilità tutta la popolazione. La disponibilità di acqua dipende anche dal più piccolo comportamento di ciascuno di noi.»
A Iglesias in collaborazione con il Comune, saranno esperti, tecnici e rappresentanti istituzionali a spiegare al pubblico come e cosa fare assieme ai tecnici del Consorzio di Bonifica Pierfrancesco Testa e Giulio Cossu, l’amministratore di Ariespace srl (azienda che si occupa di telerilevamento in agricoltura) e la ricercatrice di Agris Giulia Urracci. Aprirà l’incontro il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai con l’assessore dell’Agricoltura del comune di Iglesias Vito Spiga; presenterà il progetto di comunicazione (finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna ai sensi dell’art. 14, comma 2, della L.R. 12/2025) il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Efisio Perra.

Da una settimana quattro lavoratori dell’Eurallumina occupano un silo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme per rivendicare lo sblocco delle procedure per il riavvio produttivo atteso da sedici anni. Oggi abbiamo intervistato uno dei quattro lavoratori in presidio, Simone Zucca.
«La nostra iniziativa è una conseguenza del fatto che la Rusal ha bloccato la gestione ordinaria e siamo in presenza di un rischio concreto che possa naufragare definitivamente rilancio della produzione con un investimento di 300 milioni di euro – spiega Simone Zucca -. La Rusal ha annunciato di non poter più garantire l’anticipazione delle risorse e quindi di fatto di non assicurare il riavvio della produzione, una somma oscillante tra i 2,2 e i 2,5 milioni di euro.»
«A livello ministeriale non è stata intrapresa un’iniziativa concreta per giungere ad una soluzione concretaaggiunge Simone Zucca -. Oggi la forza lavoro è ridotta, parliamo di 100 lavoratori in impianto e 90 in cassa integrazione. Sono 290 i lavoratori che hanno avuto la possibilità di andare in pensione nei sedici lunghi anni della vertenza. A questo punto il Ministero competente, come promesso, deve indurre la Rusal a tornare sui suoi passi e condurre la trattativa sui binari accettabili, finalizzando la ripresa produttiva che in pratica è ferma dal lontano 2009.»
«Le autorizzazioni che venivano richieste dall’azienda sono state a suo tempo concesse, per cui nulla osta ad una ripresa produttivasottolinea Simone Zucca -. Siamo fortemente preoccupati per una situazione che ancora non si sblocca, ma proseguiamo con l’occupazione e il messaggio che noi vogliamo inviare è rivolto anche alla Presidente della Regione Sardegna dottoressa Alessandra Todde e all’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani. La politica e le istituzioni sono chiamate ad un impegno fattivo, al fine di dare risposte certe ad un territorio che ha fame di lavoro.»
Armando Cusa 

Si è concluso a La Plata il Congresso della Federazione dei Circoli Sardi in Argentina, che ha proceduto al rinnovo degli Organi del Consiglio Direttivo, una due giorni di lavori che ha visto la partecipazione dell’assessora del Lavoro Desirè Manca.

L’assemblea ha confermato Margarita Tavera alla Presidenza ed eletto María Victoria Llantada Signorini di La Plata alla vicepresidenza.

Nel corso della sessione conclusiva, l’assessora del Lavoro della Regione Sardegna, Desiré Manca, ha proclamato gli eletti, ribadendo il sostegno dell’Amministrazione regionale alle comunità sarde all’estero.

«Rivolgo i miei auguri di buon lavoro ai nuovi organi della Federazione – ha dichiarato – e confermo la piena vicinanza della Regione Sardegna. Le idee e i progetti emersi nel corso del congresso saranno valutati e sviluppati con la massima attenzione, nella consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dai Circoli nella promozione della cultura e dell’identità sarda nel mondo.»

 

I quattro consiglieri di minoranza, Ivo Melis, Anns Silvia Todde, Alice Pisano e Lucia Lobina, hanno presentato un’interrogazione al sindaco Gian Luca Pittoni e alla Giunta comunale di Masainas, sulla salvaguardia dell’albero monumentale d’Italia “Sa Matta ‘e sa Cruxi”, crollato lo scorso 6 settembre.

I quattro consiglieri chiedono di sapere come mai dal 24 novembre 2021 al 25 settembre 2024 non è stato effettuato nessun intervento per la salvaguardia dell’albero monumentale? Perché, nonostante la relazione dell’agronomo prescriva una serie di azioni per ridurre il rischio di cedimenti e crolli dell’albero, indicando di intervenire in tempi certi e con premura e urgenza, non viene fatto niente di quanto prescritto? Perché non viene presa nessuna iniziativa per evitare il cedimento delle branche, contestualmente all’ordinanza del 16 luglio 2025?

Ivo Melis, Anna Silvia Todde, Alice Pisano e Lucia Lobina, infine, chiedono una risposta scritta all’interrogazione.

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, Sinistra Futura Carbonia ha promosso una diffusa azione di sensibilizzazione nelle circoscrizioni e nelle periferie della città, a completamento e sostegno delle altre iniziative cittadine dedicate al 25 novembre.
In diversi quartieri verranno collocate coccarde rosse riportanti il nome di donne della nostra regione vittime di femminicidio, insieme a una frase contro la violenza sulle donne e al numero verde del Centro Antiviolenza cittadino.
Un gesto semplice, ma profondamente simbolico, pensato per portare la riflessione su questo drammatico fenomeno nelle strade, nelle piazze e davanti alle case di tutti, perché la violenza di genere non è un fatto privato: è una ferita che coinvolge e responsabilizza l’intera comunità.
Le coccarde diventano così presenza, memoria e impegno condiviso.
Contestualmente, verrà proposta l’installazione di una panchina rossa in ogni quartiere periferico, per lasciare un segno permanente di ricordo e consapevolezza: un invito continuo a non voltarsi dall’altra parte.
Ricordare, vedere, agire: contro la violenza sulle donne, ogni giorno.

L’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione M.O.V.M. Ten. Marco Pittoni ODV di Sant’Antioco, in collaborazione con AIL e con il patrocinio del comune di Sant’Antioco, ha organizzato il convegno “La lotta contro le leucemie, linfomi e mielomi oggi”, che si terrà sabato 29 novembre 2025, con inizio alle ore 10.30, presso il Comando di Polizia Municipale di Sant’Antioco in via Iglesias n. 3

L’evento vuole essere un momento di informazione e confronto aperto a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di fare il punto sui progressi della ricerca e sulle cure oggi disponibili. «Siamo onorati di poter ospitare un evento di così alto valore sociale e scientifico dice il presidente cav. Claudio Moica. Come Associazione Nazionale Carabinieri, sentiamo il dovere di essere al servizio del territorio anche nella promozione di iniziative che possano portare beneficio alla comunità. Con questo convegno vogliamo offrire un’opportunità concreta di informazione e supporto a quanti stanno affrontando queste patologie e alle loro famiglie.»

Interverranno: prof. Giovanni Caocci, direttore della Struttura Complessa di Ematologia e del Centro Trapianti Midollo Osseo del P.O. Oncologico “A. Businco” – relatore su “L’evoluzione delle cure in ematologia: Leucemie e Linfomi”; dott. Daniele Derridas, dirigente Medico della Struttura Complessa di Ematologia – Centro Trapianti Midollo Osseo del P.O. Oncologico “A. Businco” – relatore su “Il mieloma multiplo”; avv. Luigi Trudu, consulente legale A.I.L. Cagliari; dott. Renzo Pili, presidente AIL Cagliari Medio Campidano Sulcis  Iglesiente ODV “Antonella Olla”. Saranno presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione comunale. La moderazione è affidata al dott. Paolo Angioni, consulente scientifico A.I.L. Cagliari. Al termine dei lavori è previsto un momento conviviale per salutare tutti i partecipanti. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

Nasce a Sant’Antioco il circolo di Sinistra Futura: oggi si è infatti svolta l’ultima riunione per la definizione del coordinamento cittadino, che avrà il compito di rappresentare una comunità in crescita e avrà l’obiettivo di rimettere insieme i pezzi di una sinistra spesso divisa e che ha perso la sua efficacia nell’essere riconosciuta portatrice delle istanze dei più deboli.

Il circolo, che ha eletto come segretario cittadino Roberto Martinelli, si pone da subito l’obbiettivo di riprendere un percorso di ascolto e confronto con tutte le realtà che non si sentono rappresentate dalla politica cittadina che da troppi anni è al governo e cercano quindi una valida alternativa.

Il gruppo è composto da donne e uomini consapevoli dell’esigenza di una visione di insieme, una linea diversa di programmazione e progettazione delle politiche di sviluppo della città e del suo territorio.

Il circolo si pone l’obbiettivo di lavorare per costruire una comunità diversa, accogliente e attenta alle esigenze dei più deboli e dei più fragili, per permettere a chi sente l’esigenza di esprimere le proprie opinioni di sentirsi sempre ben accetto, trovando un luogo di ascolto e riflessione politica sempre a disposizione.

Con la nascita del circolo di Sinistra Futura a Sant’Antioco si aggiunge un altro importante tassello che mostra che la nostra realtà politica, in grande crescita, prosegue il radicamento nel territorio del Sulcis Iglesiente, con l’obbiettivo di portare avanti una politica che dia sempre più voce e rappresentanza alle realtà locali di un territorio che ha sempre più l’esigenza di costruire un futuro diverso.

L’artivista viandante Rosalba Castelli ritorna nel Sulcis Iglesiente con il progetto “Orme d’ombra”. L’obiettivo primario della presidente dell’associazione Artemixia di Torino è quello di sensibilizzare cittadini e cittadine sul contrasto alla violenza di genere e la promozione di una cultura del rispetto, con una particolare attenzione per la memoria delle vittime di femminicidio. Compiuta buona parte del suo lungo percorso (circa 1.200 km a piedi, salvo alcuni tratti impraticabili a causa del maltempo o della viabilità), zaino in spalla da 80 giorni, in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Castelli torna là dove tutto è iniziato lo scorso settembre. In questo periodo ha incontrato 1.800 bambini e giovani tra i 5 e i 18 anni.

Lunedì 24 novembre, a Carbonia, alle 9.30, incontrerà i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Beccaria-Loi e alle 11.30 gli studenti dell’Istituto Amaldi Gramsci. Se il tempo lo consentirà, si terrà un momento di riflessione nella via che la città ha intitolato a Gisella Orrù, la giovanissima studentessa di 16 anni vittima di femminicidio nel 1989. Alle 15.00 l’iniziativa “Per non dimenticare Stefania Crobu”, all’abbeveratoio di Cortoghiana Vecchia. È prevista una camminata verso Monte Lisau, nel punto dove è stato commesso l’omicidio: lì verrà posizionato un nastro rosso con il nome di Stefania, ricamato da Cristina Dessì di San Giovanni Suergiu. L’iniziativa vedrà la partecipazione della famiglia Crobu. Il gruppo “amiche di lana” Knit Cafè di Carbonia donerà ai familiari di Stefania un cuscino ricamato.

Intorno alle 16.45, dopo la camminata tutte le persone partecipanti si incontreranno nella frazione di Bacu Abis, nello spazio che accoglie la panchina rossa dedicata a Stefania Crobu, per poi proseguire l’iniziativa nella sede della circoscrizione in via Santa Barbara, dove le autorità presenti interverranno sul tema più generale del contrasto alla violenza di genere. L’iniziativa, patrocinata dal comune di Carbonia su proposta dell’associazione Artemixia Aps, in collaborazione con gli assessorati della Pubblica istruzione, delle Politiche sociali e con la IV Commissione consiliare prevede alcuni interventi, tra cui quello del sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, dell’assessora comunale alla Pubblica istruzione, Antonietta Melas, del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel e di altri rappresentanti della comunità mineraria. È stato rivolto un invito alla partecipazione è rivolto a tutti i sindaci e ai cittadini del territorio. In caso di pioggia, l’evento si svolgerà interamente nella sede della circoscrizione di Bacu Abis, in via Santa Barbara.

Di sera il trasferimento a Iglesias, dove (ore 19.00) una fiaccolata si snoderà per le vie della città. L’arrivo è fissato al Monastero della Vergine del Buon Cammino. Martedì 25 novembre, alle 8.30, don Giorgio Fois celebrerà la Messa al monastero delle Clarisse. Subito dopo Rosalba Castelli si recherà a Domusnovas dove, alle 11.00, è in programma un incontro con le scuole. Alle 15 un evento pubblico in piazza Grazia Raccis (da confermare).

La giornata si concluderà a Cagliari. Alle ore 16.30 è previsto un incontro in Consiglio comunale con Giulia Andreozzi, assessora alla Pubblica istruzione e pari opportunità, e Susi Ronchi, presidente di Giulia Giornaliste Sardegna. Alle 19.00 la manifestazione con l’associazione “Non una di meno Cagliari” per le vie del capoluogo.

«Tornare nel Sulcis e poi a Cagliari, nei giorni vicini alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, non è per me soltanto un passaggio del cammino: è un ritorno alle originisottolinea Rosalba Castelli -. Da qui ho mosso i primi passi e qui mi sono innamorata della Sardegna. È su questa terra che ho conosciuto il Cammino Minerario di Santa Barbara e, soprattutto, un cane randagio (Macchia Adelante, chiamato anche Jackie) che per tre anni ha camminato con me. Oggi la sua storia è diventata una favola che racconto alle bambine e ai bambini per spiegare loro che l’unico amore possibile è quello che custodisce la libertà dell’altro, essere umano o animale che sia. In quasi ottanta giorni ho incontrato 1.800 giovani dai 5 ai 18 anni: un numero che non avrei mai immaginato. Ho incontrato anche tante famiglie ferite dalla violenza, e non era previsto. Stringere le loro mani, ascoltare le loro storie, portare loro un messaggio di vicinanza da parte di tutta la Sardegna che si sta unendo nella memoria, è diventato parte profonda di questo viaggio. Ci sono mani che ricamano, mani che consegnano i nastri, mani che commemorano; ci sono passi che si moltiplicano, voci che si uniscono, cuori che si aprono. È così che, strada dopo strada, abbiamo ricordato Susanna Massidda a Gonnesa, Gisella Orrù a Carbonia, Manuela Murgia a Cagliari, Stefania Crobu a Bacu Abis, Mirko Farci e le sorelline Carlotta e Daniela a Tortolì, Dina Dore a Gavoi, Maria Pina Sedda a Nuoro, Alina Cossu e Monica Moretti a Sassari, Zdenka Krejcikova a Sorso, Michela Fiori, Speranza Ponti, Orsola Serra ad Alghero. È così che abbiamo ricordato anche Cinzia Pinna, con un gesto intimo per la famiglia e con un nastro presente nelle scuole; ed è così che abbiamo ricordato Ambra Dentamaro, la prima donna transgender che abbiamo onorato in questo cammino grazie al Mos – Movimento Omosessuale Sardo. Le persone mi fermano per strada, mi accompagnano per un tratto, mi riempiono la borraccia, si mettono a disposizione: è un movimento spontaneo, collettivo, necessario. Le prime a ricordare sono spesso le insegnanti, come quella che ci ha chiesto di portare Sofia Castelli a Santa Maria Coghinas: quel paese si è riempito di quasi duecento persone, tra bambine, bambini, famiglie e una parte della famiglia di Sofia che vive in Sardegna. Tutto questo non è paragonabile a un singolo gesto isolato del 25 novembre. Per me, tornare nel Sulcis e a Cagliari significa riportare alle comunità l’intensità di questo viaggio nella memoria, incontrare nuovamente le persone a cui ormai sono legata, stringere le mani delle suore del Buon Cammino di Iglesias, e marciare insieme. In memoria di Cinzia, di Stefania, di Grazia, di Manuela, di Monica, di Alina, di Gisella, di Ambra, di Susanna, di Sofia, di Dina, di Maria Pina, di Zdenka, di Michela, di Speranza, di Orsola, delle piccole Carlotta e Daniela, dei fratellini Diego e Amanda, di Mirko e di tutte le sorelle che più non hanno voce. Marciare, e non fermarci. Andare. Il cambiamento non è una possibilità ma l’unica strada che dobbiamo percorrere»

Tutte le iniziative sono raccontate nelle pagine del sito e nei social di Orme d’ombra.

Nella foto di copertina Rosalba Castelli con Macchia Adelante, chiamato anche Jackie