4 December, 2023
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Il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi ha incontrato a Villa Devoto le organizzazioni sindacali regionali e confederali territoriali di Cgil, Cisl e Uil e una rappresentanza dei sindaci sulcitani, con i quali ha affrontato le problematiche legate alla crisi industriale che investe il Sulcis Iglesiente.

«Il Polo industriale di Portovesme è strategico per la nostra economiaha detto il presidente della Regione, Christian Solinasla Regione si è battuta per portare la questione del polo della metallurgia non ferrosa al tavolo nazionale, per affrontare il rilancio in maniera organica e condivisa, in quanto è un tema legato alle politiche industriali del Paese. Ora lo Stato deve decidere se ritiene ancora strategica la produzione di piombo e zinco in quel polo, esercitando eventualmente lo strumento della Golden share, o scegliere di sperimentare nuove leghe.»

All’ordine del giorno la questione energetica, lo sblocco delle vertenze industriali, le bonifiche ambientali e le politiche del lavoro.

«Sulla questione energeticaha aggiunto Christian Solinas vogliamo ripartire dalla dorsale, un’infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’Isola. Nelle nostre interlocuzioni, abbiamo chiesto al ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica che il rigassificatore vada a Porto Torres, dove c’è già un porto industriale, che si può connettere con gli altri bacini della Sardegna. In questo modo, non solo si accorcerebbero i tempi per l’arrivo del gas nell’isola, ma ci sarebbe lo spazio per promuovere altri progetti nell’area di Portovesme, come la cantieristica navale, che potrebbe essere un volano per la filiera dell’alluminio con ottime ricadute occupazionali.»

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto della situazione sulle principali vertenze industriali che impattano maggiormente sull’economia del territorio: Sider Alloys, Eurallumina, Portovesme srl, centrale Enel. Allo stato attuale tutti i lavoratori, compreso quelli dell’indotto, sono stati messi in sicurezza, in attesa che si definiscano i progetti di riqualificazione industriale in corso.

«Le politiche del lavoro restano al centro dell’agenda regionaleha assicurato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Laisottolineando la volontà della Regione di continuare a garantire la sicurezza sociale dei lavoratori, non solo con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma anche accompagnandoli, durante la delicata fase di riconversione in corso, con percorsi di formazione retribuiti da un’indennità di frequenza. Nel collegato e nella variazione di bilancio abbiamo integrato la quota prevista per la mobilità in deroga per il 2023 e il 2024; inoltre, saranno raddoppiate le risorse destinate ai cantieri occupazionali comunali, pari a 40 milioni, che potrebbero coinvolgere anche i lavoratori interinali dell’indotto.»

All’ordine del giorno anche il Just Transition fund, ossia le risorse messe in campo dall’Unione Europea per il Sulcis e Taranto per ridisegnare il futuro dei territori con nuovi progetti all’insegna dell’energia verde, rinnovabili e idrogeno, oltre che innovazione digitalizzazione.

«Per il Sulcisha spiegato il presidente Solinasabbiamo a disposizione oltre 360 milioni. Con l’ultima delibera di Giunta, ha preso concretamente avvio il processo di attuazione del Programma JTF Italia 2021-2027- Piano Sulcis, un’opportunità unica di transizione e di riqualificazione a lungo raggio, che apre nuovi scenari per uno sviluppo industriale diverso rispetto al passato e sempre più rispettoso dell’ambiente.»

Dai sindacati è arrivata la proposta di istituire un tavolo di crisi permanente per approfondire le azioni di programmazione e monitoraggio, che potrebbero rilanciare l’industria del Sulcis, dalla filiera dell’alluminio a quella che interessa il piombo e lo zinco, e le energie rinnovabili.

Si è concluso questa mattina, con un convegno svoltosi nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, il progetto “Convivium: un viaggio tra sapore e culture”, organizzato da “Gno’Nu, associazione sarda di cooperazione internazionale allo sviluppo e al supporto alle donne, con il sostegno del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu.
Nell’ambito del progetto di Educazione alimentare e interculturale “Convivium: un viaggio tra sapore e culture”, volto alla promozione della socialità, dell’identità culturale e della convivialità interculturale nell’ottica della crescita del buon comportamento alimentare per il benessere psicofisico della persona, l’associazione Gno’Nu, dopo la fase teorica e gli incontri con gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e prime, seconde e terze della Secondaria di Primo grado di San Giovanni Suergiu del precedente anno scolastico, a conclusione delle attività progettuali, ha proposto una fase laboratoriale alla riscoperta della gastronomia tipica sarda a confronto con quella dei paesi di origine degli immigrati del territorio, per promuovere il valore della diversità e della convivialità interculturale. Tale fase si è svolta nei giorni 5, 6, 7 ottobre 2023 e ha visto la realizzazione di laboratori di cucina nell’area esterna dell’edificio scolastico, con preparazione di cibi e degustazioni.
Al convegno odierno hanno partecipato, con il sindaco del comune di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, l’assessore regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale Ada Lai; il presidente del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari Luciano Cristoforo Piras; il dottor Francesco Sanna, agronomo del Servizio sviluppo rurale dell’Agenzia Laore; Felix C.C. Adandedjan, nutrizionista referente del progetto; Barbara Cao, referente scolastica del progetto; alcuni sindaci dei comuni del Sulcis. Hanno collaborato l’associazione culturale sociale Is Suerxinus; Sa Reina; la Pro Loco di San Giovanni Suergiu; Co.Di.Sard, Coordinamento diaspore di Sardegna; la Cantina Santadi. I lavori sono stati moderati da Claudio Rojas.
Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione Sicurezza sociale Ada Lai e il sindaco del comune di San Giovanni Suergiu Elvira Usai.

E’ stata sottoscritta l’intesa per la cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per 527 lavoratori della Portovesme Srl. A sottoscrivere l’intesa sono stati l’assessore regionale del Lavoro Ada Lai, l’azienda, Confindustria Sardegna Meridionale, le organizzazioni sindacali territoriali e le RSU/RSA aziendali.

«Un’intesa importante che mette in sicurezza i lavoratori. La Regione ha mantenuto l’impegno di salvaguardare il reddito dei lavoratori e delle loro famiglie, in attesa che si definisca il progetto di riorganizzazione aziendale.»

Il ricorso alla CIGS interesserà a rotazione l’intero organico aziendale in forza presso lo stabilimento, per un numero massimo di 475 lavoratori al giorno e avrà una durata di 12 mesi, decorrenti da mercoledì 25/10/2023.

 

La Regione giudica positivo l’incontro svoltosi al MIMIT sulla vertenza Sider Alloys, al quale oltre agli esponenti del Ministero, hanno partecipato in videoconferenza l’assessore del Lavoro Ada Lai, il direttore generale dell’assessorato regionale dell’Industria Alessandro Naitana, i rappresentanti dell’Azienda e i sindacati.

«Nella proposta di assestamentoha ricordato l’assessore regionale del Lavoro Ada Laiè previsto un apposito stanziamento per l’integrazione della mobilità in deroga al fine di consentire un maggiore adeguamento del reddito, per accompagnare quanti sono prossimi alla quiescenza e per eventuali ulteriori interventi formativi con la previsione di adeguate indennità di frequenza.»

«Abbiamo già espresso parere favorevole fin dal 7 dicembre dello scorso anno – ha detto l’assessore regionale dell’Industria Anita Pilialla proroga dell’accordo di programma, previa assicurazione da parte della continuità produttiva da parte dell’Azienda, e sottoscriveremo l’accordo in tempi brevissimi.»

L’assessore dell’Ambiente Marco Porcu ha rassicurato: «Daremo seguito a quanto deliberato con l’approvazione del Provvedimento autorizzativo unico regionale (PAUR)». 

 

«A breve sarà stipulato con il ministero del Lavoro, il MIMIT e il MASE, un nuovo Addendum al Protocollo d’Intesa per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria.»

Lo ha assicurato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, durante il vertice interassessoriale svoltosi stamane con gli assessori dell’Industria, Anita Pili, della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, i sindacati regionali dei chimici, gli RSA di fabbrica, i rappresentanti di  Confindustria e dell’azienda Eurallumina, che ha ribadito la volontà di riavviare la produzione.

«Il nostro obiettivo ha affermato Ada Laiè quello di mettere in sicurezza il personale fino a quando non sarà riavviata la produzione e di scongiurare i licenziamenti. Proseguono le interlocuzioni con il Ministero del Lavoro e il MIMIT per la proroga degli ammortizzatori sociali. Siamo in attesa di una prossima convocazione, che potrebbe arrivare in settimana. Nel frattempo esamineremo con l’azienda anche altre soluzioni di transizione occupazionale, nelle more dell’accordo definitivo per la messa in sicurezza dei lavoratori.»

«Il superamento del contenzioso legato al DPCM energia è in fase conclusiva ha detto l’assessore dell’Industria, Anita Pilicontiamo di arrivare ad un’intesa con il Governo entro le prossime settimane. Una partita importante che riguarderà la strategicità dell’intero sistema industriale sardo. La Regione con fermezza lavora per garantire un adeguato approvvigionamento del gas necessario al riavvio delle produzione e una giusta perequazione per rafforzare la competitività del sito industriale. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri con i ministri competenti per finalizzare le questioni, non dimenticandoci la necessità di mettere in sicurezza i lavoratori.»

«L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha fatto la sua parte e ha mantenuto gli impegni assunti il risultato portato a casa è importante – ha concluso l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu -. Con l’approvazione della delibera regionale sul Paur (Provvedimento autorizzativo unico regionale) richiesto dalla società Eurallumina, si è conclusa positivamente una procedura fondamentale ed indispensabile per il rilancio delle produzioni dell’Eurallumina, onnicomprensiva di tutte le autorizzazioni e i permessi previsti dalla legge. Eventuali criticità saranno approfondite con l’azienda con la quale manteniamo un contatto costante.»

 

«La cooperazione internazionale è parte integrante e qualificante della politica estera. E quest’ultima è la quintessenza della politica. La cooperazione internazionale, in definitiva, è il nostro modo di stare al mondo e di esprimere la solidarietà». Lo ha detto Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070 e presidente del Focsiv Ets, che questa mattina ha partecipato al forum giovani “Le sfide internazionali della cooperazione italiana”, che la cooperativa sociale “Casa Emmaus” di Iglesias ha proposto al Caesar’s Hotel di Cagliari, ai margini del convegno “Aprire Orizzonti 2023”.

«Lo sviluppo, o è di tutti o di nessuno ha poi aggiunto Ivana Borsotto. E i problemi, come il cambiamento climatico, la pandemia e le guerre, o trovano una soluzione globale o non la trovano. Tutte queste ragioni stanno alla base della Campagna 070: semplicemente, vogliamo ricordare al Governo l’impegno che si è assunto più di 50 anni fa in sede Onu di destinare lo 0,70% del Pil all’aiuto pubblico allo sviluppo e alla cooperazione internazionale. Chiediamo un provvedimento normativo graduale: capiamo che la gradualità è fondamentale in un momento di fatica anche economica del nostro Paese, ma è fondamentale rispettare l’obiettivo del 2030.»

«La cooperazione internazionale è il futuro», le ha fatto eco Ada Lai, assessora regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. «È con la cooperazione internazionale che si capiscono i problemi del mondo, che è sempre più vicino a noi e ci dice che dobbiamo avere sempre più competenze per affrontarlo. Le opportunità sono per tutti: per loro che vengono e per noi che andiamo. Le modalità di lavoro possono essere differenti ma devono diventare comuni. La Regione Sardegna farà tesoro di quanto è emerso durante i lavori del forum».

Hanno destato interesse e curiosità gli interventi di quattro giovani: Maria Capai e Luca Siddu hanno presentato una ricerca sulla cooperazione decentrata sarda, mentre Eleonora Cabboi e Davide Secci hanno illustrato il progetto Generazione Cooperazione. Tutti e quattro hanno avuto modo di svolgere attività di volontariato all’associazione Amici di Sardegna Odv di Cagliari, il cui presidente Roberto Copparoni ha invitato le istituzioni e il mondo del Terzo settore sardo a moltiplicare gli sforzi per migliorare la qualità degli interventi.

Venerdì 22 settembre al Caesar’s Hotel di Cagliari, ai margini del convegno “Aprire Orizzonti 2023”, si terrà il forum giovani “Le sfide internazionali della cooperazione italiana”, organizzato dalla cooperativa sociale “Casa Emmaus” di Iglesias, la cui presidente Giovanna Grillo aprirà i lavori coordinati da Alessandra Rubelli, una giovane che partecipa al progetto Generazione Cooperazione. Il forum rientra fra le attività di tale progetto di cui Casa Emmaus è partner, organizzato da un gruppo di giovani attivisti partecipanti al progetto col supporto di Casa Emmaus per sensibilizzare decisori politici e società civile all’importanza della cooperazione.
Sono previsti numerosi interventi: Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio; Ada Lai, assessora regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale; Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070 e presidente del Focsiv Ets; Simona Pilleri, servizio Rapporti istituzionali – Unità organizzativa affari istituzionali della Presidenza della Regione Sardegna; Ahmed Naciri, Rete sarda cooperazione internazionale; Roberta Manca, Asecon Odv; Roberto Copparoni, Amici di Sardegna Odv; Marco Sechi, servizio Attuazione delle politiche per i cittadini della Regione Sardegna. Sono previsti anche gli interventi di quattro giovani: Maria Capai e Luca Siddu presenteranno una ricerca sulla cooperazione decentrata sarda, mentre Eleonora Cabboi e Davide Secci parleranno del progetto Generazione Cooperazione. L’ingresso è libero.
Il progetto Generazione Cooperazione è promosso da Focsiv con un partenariato di 24 organizzazioni e grazie al finanziamento dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Di fronte a queste urgenze (climatiche, guerre e crescenti disuguaglianze), numerose realtà e reti della società civile nazionali e locali si sono unite per il progetto “Cooperazione: mettiamola in Agenda! – Giovani e territori per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo sostenibile” per valorizzare le azioni territoriali in 11 regioni e 39 province, garantendo capillarità alle attività progettuali in un quadro coordinato a livello nazionale. Questo progetto intende sensibilizzare e promuovere l’indispensabile cultura della cooperazione tra i popoli, con l’educazione alla cittadinanza globale e azioni affinché i politici sia livello nazionale che sardo assumano più impegni di solidarietà internazionale con le organizzazioni della società civile.
La Campagna 070, invece, è promossa da Focsiv, Aoi, Cini e Link2007, le più grandi reti e Federazioni di Ong di cooperazione internazionale della società civile italiana, con il patrocinio di Asvis, Caritas Italiana, Forum nazionale del Terzo settore e Missio. Il nome della Campagna deriva dall’impegno sottoscritto dal nostro Paese in ambito internazionale di destinare lo 0,70% della ricchezza nazionale a sostegno di obiettivi di sviluppo. Purtroppo, sinora, non si è andati oltre gli intenti e le dichiarazioni: al momento siamo lontani dai dati della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza del settembre 2018, che prevedeva di passare allo 0,36% nel 2020 e allo 0,40% nel 2021.

La Giunta regionale ha dato il via libera alla costituzione di una cabina di regia che dovrà, con urgenza, monitorare e predisporre un programma di sviluppo occupazionale per le zone svantaggiate della Sardegna.

«Un progetto concreto per la ripartenza dei territori in crisiha affermato Ada Laicome le aree di crisi complessa e quelle interne, che crei ricadute occupazionali e sviluppo locale. Si tratta di un nuovo approccio, integrato, sinergico e condiviso per co-programmare in modo mirato ed efficace le risorse destinate alla coesione territoriale, e ridurre le condizioni di svantaggio che limitano quei territori svantaggiati, in linea con gli obiettivi del PNRR.»

Il gruppo di lavoro interassessoriale sarà composto da un delegato designato da ciascun assessorato competente in materia, mentre il ruolo di coordinamento sarà ricoperto dall’assessorato regionale del lavoro, che convocherà periodicamente le riunioni, che saranno comunque precedute da una fase preliminare di ricerca per meglio orientare le politiche attive del lavoro e le attività formative da realizzare nei diversi territori regionali. A tal fine, verranno coinvolti tutti gli attori istituzionali, sociali e produttivi del territorio. A completamento dell’attività esplorativa preliminare, il gruppo di lavoro elaborerà i progetti di tenuta, tutela e creazione del lavoro, che saranno ricompresi nel Programma di Sviluppo occupazionale. Le attività di supporto e comunicazione saranno garantite da un’apposita assistenza tecnica.

I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato una delegazione sindacale dei lavoratori della centrale Enel di Portovesme, in una riunione presieduta dal vice presidente dell’Assemblea Giovanni Antonio Satta, alla quale ha partecipato l’assessore del Lavoro, Ada Lai (l’assessore dell’Industria Anita Pili era impegnata a Roma in un vertice sulla Portovesme Srl).

Il segretario regionale della Fiom Cgil Roberto Forresu, nel suo intervento, ha richiamato l’attenzione dei capigruppo sui temi del confronto in corso a livello nazionale sulla “transizione energetica” che accompagnerà anche in Sardegna, con investimenti molto consistenti (nell’ordine di 4-500 milioni di euro) la dismissione delle fonti fossili e la loro graduale sostituzione con le rinnovabili.

«Questi processi ha aggiunto Roberto Forresu -, richiedono però una grande capacità di programmazione perché, nel caso della centrale Enel di Portovesme, le previsioni parlano di una decina di addetti per gestire la distribuzione dell’energia stoccata negli accumulatori e prodotta dalle rinnovabili, al posto dell’attuale forza-lavoro di 450 unità. Se non vogliamo subire la pressione dell’emergenza che potrebbe verificarsi nel 2025ha concluso il segretario regionale della Fiom Cgil -, dobbiamo muoverci per tempo e lavorare ad una dimensione “sociale” della transizione che deve necessariamente prevedere nuove iniziative industriali per la ricollocazione dei lavoratori, ed è proprio su questo punto che occorre accelerare.»

I rappresentanti dei gruppi hanno assicurato la massima attenzione alle tematiche collegate alla transizione (hanno parlato Michele Ennas della Lega, Francesco Agus dei Progressisti, Alessandro Solinas del M5S, Daniele Cocco di Alleanza Europa Verde e Carla Cuccu di Idea Sardegna) sottolineando che la Regione ha il dovere di governare i processi di trasformazione del tessuto industriale ed energetico della Sardegna, senza che questa fase complessa determini nuove crisi economiche ed occupazionali.

L’assessore del Lavoro Ada Lai ha affermato che è precisa volontà del governo regionale “fare i conti con il futuro” con una programmazione efficiente che, fra l’altro, garantisca l’impatto positivo delle politiche attive del lavoro sulle persone.

Il vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, nelle conclusioni, ha assunto l’impegno di favorire in tempi brevi un confronto sui temi sollevati nelle commissioni di merito, a cominciare da quella delle Attività produttive.

«L’alta partecipazione all’assemblea e al sit-in a Cagliari davanti all’assessorato all’Industria, hanno dimostrato che la precarietà che stanno affrontando i lavoratori, ha portato il limite di sopportazione prossimo allo zeroscrivono in una nota le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM Sardegna Sud Occidentale e Sulcis Iglesiente -. Le iniziative hanno avviato il percorso richiesto dai lavoratori: portare la politica ad occuparsi per tempo dei problemi legati alla decarbonizzazione. Condizione che i lavoratori della centrale Enel di Portovesme, ad essere licenziati in conseguenza della fermata prevista, nonostante gli investimenti previsti dal Just Transition Fund (370 mln €)e di cui si sta discutendo a livello nazionale proprio in questi giorni. A tal proposito, le organizzazioni sindacali hanno avanzato la richiesta di un immediato tavolo istituzionale ufficiale, alla presenza delle confederazioni di CGIL, CISL e UIL, per condividere investimenti, e affrontare il futuro industriale del territorio anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder esistenti, con l’obiettivo di riuscire a rendere percorribili, in termine di transizione sociale, i futuri investimenti del JTF. Il confronto con i capigruppo, si è concluso con le dichiarazioni da parte dell’assessore al Lavoro che in linea con tutti gli interventi che l’hanno preceduta, dimostravano apprezzamento per le iniziative messe in campo dalle organizzazioni sindacali, tendenti essenzialmente a ricercare la continuità lavorativa, messa fortemente in discussione dalle scelte produttive future dell’Enel. L’impegno da parte delle Istituzioni di convocare un confronto urgente con le Commissioni che comprendano gli assessorati dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e della Programmazione, è andato incontro alle richieste di FIOM-FSM e UILM, le quali, prima di dichiarare il proprio apprezzamento per l’impegno profuso attenderanno la conferma dell’auspicata convocazione, scottati dai diversi tentativi andati a vuoto nei giorni scorsi con l’assessorato dell’Industria. Nuovo confronto con il Comitato Interimprese. Allo stesso tempo FIOM, FSM e UILM hanno voluto mantenere un doppio binario, con i lavoratori in assemblea, richiedendo alle aziende di appartenenza la convocazione del Comitato Interimprese (convocazione prevista il 19/05/2023), per affrontare i temi dei salari. I lavoratori infatti, si sentono fortemente penalizzati dall’assegnazione degli appalti esistenti, in quanto non permettono di sviluppare la contrattazione di II livello prevista dai CCNL di appartenenza. Condizione che chiedono venga superata con urgenza.»

Al via “l’avviso per la riapertura annuale delle istanze per il trattamento di mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa. Annualità 2023”. Lo ha annunciato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, che ha espresso soddisfazione per un provvedimento tanto atteso a sostegno del reddito dei lavoratori, infatti solo recentemente è stato pubblicato il decreto ministeriale di assegnazione delle risorse alle regioni.

«Ringraziamo la ministra Calderone ha detto Ada Laiche è riuscita a sbloccare i fondi per un intervento importante, rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori in mobilità delle aree di crisi industriale riconosciute come complesse dal Ministero dello Sviluppo Economico, per i poli industriali di Portovesme e Porto Torres. Si tratta – spiega l’assessore del Lavoro – di territori particolarmente colpiti dalla recessione con perdite occupazionali di rilevanza nazionale con un impatto significativo sulla politica industriale, problematiche che non si possono risanare con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Territori con forti criticità economiche con un alto indice di fragilità e vulnerabilità sociale. La dotazione finanziaria dell’Avviso – conclude l’assessore regionale del Lavoro è di oltre 9 milioni di euro per il riconoscimento e la copertura dei trattamenti di CIGS e mobilità in deroga per il 2023.»

I lavoratori, o tramite delega anche le organizzazioni sindacali, potranno presentare le richieste di prima concessione e proroga per il trattamento di mobilità in deroga per l’annualità 2023, a partire dalle ore 10:00 del 22 maggio 2023 ed entro e non oltre le ore 23:59 del 12 giugno 2023. Le istanze  potranno  essere  inviate  esclusivamente  attraverso  i  servizi  on  line  del  SIL  Sardegna, mediante il portale www.sardegnalavoro.it 

Link all’avviso https://www.sardegnalavoro.it/sil_notizie/al-via-dal-22-maggio-la-presentazione-delle-istanze-di-prima-concessione-e-proroga-di-mobilita-in-deroga/