Martedì 21 ottobre, tappa a Villaspeciosa per il 3° Festival Letterario Aut Out Aut
Aut Out Aut, il festival letterario sulle diversità e l’abitare indipendente organizzato dall’associazione Diversamente Odv con la direzione artistica di Alessandro Muroni, dopo le tre giornate a Iglesias, fa tappa domani, martedì 21 ottobre, a Villaspeciosa. Alla LibrArt (via Gramsci 3), alle 18.00, Incontro di lettura con Maria Loi su Il dio del fuoco della scrittrice e poetessa Paola Mastrocola (Einaudi 2024).
Di nuovo a Cagliari mercoledì 22. Appuntamento alle 17.30 al Mondadori Bookstore (via Roma 63), dove, in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, sarà presente Gabriele Frasca con Il dolce Stil No. Un accompagnamento all’opera di Samuel Beckett (Cuepress, 2024), in dialogo con Antonello Zanda, direttore della Cineteca Sarda. Poeta, romanziere, traduttore e saggista, Frasca – insegna Letterature comparate e Media comparati all’Università di Salerno – ha pubblicato diversi saggi sul drammaturgo e scrittore irlandese e per i Meridiani Mondadori ha curato nel 2023 Samuel Beckett, Romanzi, teatro e televisione.
Torna, poi, il poeta, e performer, Alberto Lecca con “Niente resta da dire”, #deragliamento n.401, e, a seguire, alle 19, Incontro sulla poesia di Gabriele Frasca con la partecipazione della redazione di Erbafoglio, storica rivista di cultura poetica.
Lo sguardo il filo l’attesa il fil rouge di questa edizione del festival, ispirato ai personaggi dei romanzi e del teatro di Samuel Beckett, che conferma la sua peculiarità, quella di parlare di autismo senza parlarne, che racconta il disturbo autistico non trattandolo direttamente ma attraverso la letteratura e le arti. Aut Out Aut continua quindi a fare il suo percorso culturale e sociale: promuovere progetti di vita concreti per le persone autistiche a sostegno e integrazione della legge sul Dopo di noi (112/2016), che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento specifiche tutele per le persone con gravi disabilità, emanata per favorire il loro benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia (l’espressione “dopo di noi” si riferisce al periodo di vita dei disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari).





