19 April, 2024
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E’ un Cagliari in cerca di nuove conferme, dopo gli ultimi brillanti risultati che lo hanno lanciato al quinto posto in classifica, quello che questo pomeriggio (inizio ore 15.00, dirige Michael Fabbri di Ravenna, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Niccolò Pagliardini di Arezzo, quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Luca Banti di Livorno e Fabiano Preti di Mantova) affronta il Torino allo stadio “Olimpico Grande Torino”.

Rolando Maran ha recuperato tutti gli effettivi a sua disposizione. L’emergenza che aveva colpito il settore degli esterni di difesa è passata, con Mattiello di nuovo a disposizione e Lykogiannis e Cacciatore prossimi al rientro. L’innesto di Paolo Faragò si è dimostrato vincente: impiegato da laterale basso, l’ex novarese è stata una delle armi vincenti nel bel successo contro la Spal, al di là del gol segnato.

Il Torino di Walter Mazzarri non attraversa un periodo altrettanto positivo e vorrà sicuramente fare bottino pieno per rilanciarsi in classifica e ritrovare la serenità temporaneamente perduta. Si preannuncia una partita dalle emozioni forti.

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Il Cagliari ospita la Lazio, alla Sardegna Arena, alle 18.00, nell’anticipo della terz’ultima giornata del campionato di serie A 2018/2019 (dirige Michael Fabbri di Ravenna, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Dario Cecconi di Empoli, quarto ufficiale Aleandro Di Paolo di Avezzano, addetti al VAR Gianpaolo Calvarese di Teramo ed Alessandro Lo Cicero di Brescia.

Rolando Maran, costretto a seguire la partita lontano dalla panchina per la squalifica rimediata la settimana scorsa dopo l’espulsione di Napoli, deve fare a meno di Luca Ceppitelli, vittima di una infiammazione al tendine d’achille, Paolo Faragò, operato all’anca nei giorni scorsi, e dello squalificato Artur Ionita. Sono nuovamente disponibili, invece, Ragnar Klavan e Lucas Castro.

«Avevamo la convinzione che concedendo il rigore fosse stato commesso un errore, dunque l’abbiamo fatto presente in modo vivace, ma certamente nessuno ha usato parole irriguardose – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu tornando su quanto è accaduto al San Paolo di Napoli sette giorni fa -. Abbiamo poi scoperto l’esistenza di un fattore tecnologico che in quel momento ignoravamo. Ho grande fiducia negli arbitri, so bene quanto arbitrare nel nostro campionato li sottoponga a pressioni incredibili.»

«Sarebbe sbagliato focalizzare l’attenzione sempre e solo sul risultato, sia quando si vince che quando si perde – ha aggiunto Rolando Maran -. A Napoli ho visto tante cose positive, la prestazione è stata buona e questo accresce autostima e morale. Siamo usciti dal campo con la consapevolezza di avere fatto il nostro dovere e di non avere lasciato nulla di intentato per ottenere punti. Dopo la prova incolore di Roma, si è avuta la dimostrazione che la squadra in questo finale di stagione ha ancora voglia di lottare.»

Parlando dell’avversario odierno, la Lazio, Rolando Maran ha spiegato: «L’ho sempre ritenuta una delle squadre più forti del campionato, mi stupisce vederla un po’ indietro. Il fatto che sia arrivata in finale di Coppa Italia rafforza la mia convinzione. I biancazzurri abbinano qualità e fisicità, sanno come farti rallentare il gioco, sono maestri nell’aspettarti e ripartire. Non mi aspetto una Lazio dimessa, con la testa alla finale: ha bisogno di punti per rimanere attaccata al carro delle squadre in lotta per l’Europa. Noi dovremo giocare la partita perfetta ma sono fiducioso: abbiamo l’entusiasmo e la carica giusta».

 

 

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A distanza di cinque giorni dalla “sfida impossibile” con la capolista Juventus, il Cagliari torna in campo alla Sardegna Arena alle 15.00, per affrontare la Spal, in uno scontro diretto per la salvezza (dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Daniele Bindoni di Venezia e Giacomo Paganessi di Bergamo, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Di Bello di Brindisi ed Alessandro Costanzo di Orvieto.

Rolando Maran recupera Fabrizio Cacciatore, Luca Pellegrini e Ragnar Klavan, ma deve fare a meno di Darijo Srna, squalificato, oltre che di Lucas Castro e Kiril Despodov. Al tecnico della Spal Leonardo Semplici mancherà un uomo fondamentale per i suoi schemi come Manuel Lazzari, protagonista della gara del girone d’andata, ma la sua squadra arriva a Cagliari da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciata in classifica, in piena corsa salvezza, ad un solo punto dal Cagliari.

«Incontriamo una squadra che sta bene, lo dimostra quanto sta raccogliendo, però stiamo bene anche noi – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Al di là del risultato di martedì, stiamo vivendo un momento positivo e dobbiamo portarlo in campo domani. La Spal concede pochi spazi, è una squadra equilibrata che spesso tiene tutti gli uomini dietro la linea della palla. Dovremo avere lucidità, pazienza e tanta carica agonistica, ingredienti fondamentali per una partita come questa.»

«Per noi è una partita importante, non tanto perché è uno scontro diretto ma perché manca poco alla fine del campionato e le gare ora possono avere un peso diverso – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. La nostra classifica cerchiamo di migliorarla ogni settimana, non importa il nome dell’avversario. Dietro stanno correndo tutte, sarà un finale intrigante. Facciamo la corsa su noi stessi, con ottimismo, senza vedere il risultato degli altri. 40 punti? Non ho mai fatto tabelle, vado oltre: dobbiamo cercare di tenere distanti i posti più pericolosi, vediamo quanti ne basteranno – ha concluso Rolando Maran -. Vogliamo comunque arrivare il più in alto possibile.»

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Il Cagliari sfida l’Inter orfana di Mauro Icardi, questa sera, alle 20.30, alla Sardegna Arena, nel primo anticipo della settima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Lorenzo Manganelli di Valdarno, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma e Mauro Vivenzi di Brescia. Nonostante l’assenza del suo bomber, al centro ormai da alcune settimane delle note vicende, l’Inter arriva a Cagliari reduce da un periodo molto positivo, nel corso del quale ha vinto tutte le partite disputate, eccezion fatta per l’ultima pareggiata in extremis a Firenze. Il Cagliari, viceversa, reduce dalla sfortunata trasferta di Genova con la Sampdoria, nella quale ha perso immeritatamente, sarà ancora privo di diversi titolari, ma Rolando Maran recupera Joao Pedro, chiamato ad affiancare in attacco Leonardo Pavoletti.

«Veniamo da due gare positive, la prova dovrà essere maiuscola: affrontiamo un avversario di grande caratura tecnica e la prestazione rimane il mezzo migliore per avere più possibilità di fare risultato – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Dovremo saper mettere in campo sacrificio e coraggio, vogliamo dare continuità. Servirà giocare con sfacciataggine, fare della compattezza un punto di forza. Abbiamo la convinzione di poter ottenere un risultato positivo.»

«Un aspetto fondamentale sarà essere bravi ad uscire dalla prima pressione – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Gli attaccanti e i centrocampisti dell’Inter coprono bene il campo, dovremo proporci per osare qualcosa in avanti. Non dovremo fare una partita di attesa, ma di personalità, ricorrendo alla nostra identità. In questo momento non possiamo permetterci di guardare il nome dell’avversario: un risultato positivo avrebbe un significato enorme.»

«Abbiamo attraversato un momento delicato ma penso che sia passato: ho visto lavorare bene i ragazzi in settimana e sono ottimista. Le assenze? Non ne voglio parlare, sembrerebbe un alibi. Però sì, ci sono: e in considerazione di questo è importante che ci sia compattezza, che il pubblico ci aiuti e capisca quel che mettiamo in campo. In casa poche volte abbiamo fallito per quanto riguarda atteggiamento mentale ed interpretazione delle partite. Abbiamo un buon futuro davanti a noi – ha concluso Rolando Maran -, bisogna avere fiducia.»

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Dopo l’impresa di Ferrara, il Cagliari ritorna alla Sardegna Arena per affrontare il Sassuolo (inizio ore 20.45, dirige Claudio Gavillucci di Latina, assistenti di linea Claudio La Rocca di Ercolano e Alessandro Costanzo di Orvieto, quarto ufficiale Francesco Paolo Saia di Palermo, addetti al VAR Marco Guida di Torre Annunziata e Antonio Giua di Olbia), a quattro giorni dalla seconda partita interna consecutiva, in programma domenica pomeriggio contro il Chievo. L’obiettivo odierno è la terza vittoria consecutiva, per confermare l’ottimo periodo di forma e di umore, e capitalizzare così al meglio il calendario favorevole.

Il Sassuolo dell’ex Cristian Bucchi si presenta alla Sardegna Arena con un solo punto, una classifica sicuramente bugiarda per quella che è la qualità dell’organico, che oggi sarà privo di quello che forse è il suo uomo migliore, Berardi, indubbiamente l’uomo di maggior classe.

Massimo Rastelli invita tutti alla prudenza. «Il Sassuolo non attraversa un momento brillante per quel che riguarda i risultati ma è una squadra che ha mantenuto più o meno la stessa ossatura di quando ha conquistato la qualificazione all’Europa League – ammonisce il tecnico rossoblu -. A Bergamo non meritava di perdere e ha messo in difficoltà la Juventus. Ha qualità in mezzo e in attacco, i difensori sono forti ed esperti. Mi aspetto un Sassuolo agguerrito: attenderà un nostro errore, una rincorsa non effettuata, un attimo di pausa per colpire».
«Dovremo far girare palla velocemente per eludere il loro pressing e trovare le combinazioni giuste per far male – aggiunge Massimo Rastelli -. Veniamo da due vittorie consecutive, non dobbiamo esaltarci, ma affrontare ogni gara con lo spirito giusto. Ci aspettano due partite in casa, sono altrettante occasioni che dobbiamo cogliere per mettere fieno in cascina. Confido inoltre nell’apporto del pubblico: nella Sardegna Arena giochiamo in tredici.»