20 December, 2025
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Il Comitato Tecnico Transizione Sostenibile (CTTS) ha inviato agli Onorevoli Senatori e Deputati sardi una proposta di emendamento urgente al decreto legge 175/2025 per colmare il grave vuoto normativo esistente nella gestione dello spazio marittimo italiano oltre le 12 miglia nautiche.

Il Contesto e le Criticità: l’attuale Piano di Gestione dello Spazio Marittimo (PSM) è stato adottato solo come strumento di indirizzo, privo di limiti e prescrizioni operative vincolanti. Questa mancanza ha permesso alle società energetiche di presentare autonomamente 23 progetti di impianti eolici offshore (con 1.050 pale, alte fino a 385 metri).

L’analisi dei progetti, come ad esempio quello del parco “Ichnusa Wind Power”, evidenziano gravi contraddizioni sulla loro sostenibilità, con pesanti interferenze sulle rotte della Pesca Costiera Ravvicinata (fino a 40 miglia). Tali interferenze sono considerate “una minaccia diretta alla sopravvivenza economica della filiera della pesca e all’occupazione” non solo sarda ma dell’intera nazione.

Il CTTS esprime un Parere Favorevole Condizionato all’eolico offshore, a patto che rispetti rigorosi principi di sostenibilità. A tal fine, l’emendamento si articola su due pilastri:

  1. Sospensione Immediata delle Procedure: Viene richiesta la sospensione di tutte le procedure autorizzative in corso per gli impianti off-shore oltre le 12 miglia, fino alla pubblicazione dei Piani Attuativi prescrittivi.
  2. Istituzione di Piani Attuativi Prescrittivi: Le procedure autorizzative dovranno fare riferimento ai Piani di Gestione dello Spazio Marittimo integrati da Piani Attuativi o Misure Spaziali di Dettaglio a carattere prescrittivo. Questi piani dovranno essere definiti in raccordo con le Regioni, garantendo un’efficacia vincolante oltre le 12 miglia.

ZEE e Ruolo Diplomatico: Il Comitato sottolinea che l’unica via per conferire piena legittimità e operatività a tali Piani è la conclusione urgente degli accordi di delimitazione della Zona Economica Esclusiva (ZEE). Si invitano gli Onorevoli Senatori sardi a sostenere gli emendamenti e le necessarie iniziative legislative e diplomatiche.

Rolando Marroccu, Alfonso Corridori, Daniele Garau, Sandro Orrù, Andrea Fabrizi, Mauro Carta

Comitato Tecnico Transizione Sostenibile – Sant’Antioco

“Sulcis RigeneraTi” è una proposta per l’istituzione, presso la Regione Sardegna, di un’Unità di Progetto interassessoriale composta da rappresentanti tecnici e politici di diversi assessorati regionali interessati alla rimozione degli ostacoli che oggi limitano lo sviluppo nel Sulcis Iglesiente di un ecosistema integrato legato alla nautica d’eccellenza – dalla cantieristica alla ricettività, dai servizi al turismo costiero con un potenziale occupazionale tra i 3.500 e 5.000 nuovi posti di lavoro e fino ad oltre 6.000 posti nel lungo periodo.

La proposta “Sulcis RigeneraTi” è stata illustrata da Rolando Marroccu, nel corso del convegno “Rilancio Sulcis Iglesiente – Obiettivo 2030”, promosso dal Circolo del Partito Democratico e dal Partito Progressista di Sant’Antioco. Il Comitato Tecnico Transizione Sostenibile, promotore della proposta, ha delineato una visione strategica che pone la bonifica ambientale delle aree ex Sardamag come leva per uno sviluppo duraturo, capace di riconnettere la comunità al mare.

Al centro del progetto vi è l’idea di un polo costiero integrato, che colleghi fisicamente ed economicamente il porto di Sant’Antioco al tessuto sociale e produttivo del territorio. In questa prospettiva, la bonifica ambientale non è concepita come un obiettivo finale, ma come il primo passo necessario per avviare un processo di rigenerazione, sviluppo e progresso dell’intero sud-ovest dell’isola.

L’opportunità chiave individuata è la possibilità per il Sulcis Iglesiente di affermarsi come destinazione di primo piano per l’industria della Nautica d’Eccellenza. Il progetto sottolinea i punti di forza naturali, come il Golfo di Palmas che è un importante porto naturale, con il porto di Sant’Antioco in posizione centrale.

Si propone una Rete Portuale Sinergica che sfrutti la natura itinerante del settore, prevedendo una riconversione epocale del porto di Portovesme verso la cantieristica navale. Si prevede che lo sviluppo del settore nautico d’eccellenza stimolerà un impatto economico a cascata, in particolare nella cantieristica navale, nella ricettività e nei servizi correlati.

Scenari sull’attuazione delle bonifiche territoriali, sullo sviluppo della portualità e della nautica d’eccellenza e il suo indotto nel Sulcis Iglesiente, stimano un potenziale di generazione tra 3.500 e 5.000 nuovi posti di lavoro nel breve-medio termine e Potenzialmente fino ad oltre 6.000 posti di lavoro nel lungo periodo.

Tuttavia, il progresso è storicamente ostacolato da:

–  Pianificazione Obsoleta e Ostativa, l’attuale pianificazione portuale vecchia di 60 anni, è restrittiva a tal punto da non attrarre l’interesse degli investitori. La pianificazione urbanistica comunale ha privato le aree ex Sardamag dei volumi edificatori indispensabili per la realizzazione delle strutture per la ricettività di eccellenza e per i servizi.

–  Infrastrutture Inadeguate: Rete stradale e dei trasporti inadeguate a sostenere lo sviluppo atteso.

–  Mancanza di un Piano di Bonifiche Coeso: Assenza di una strategia organica e seria per la bonifica ambientale delle aree ex Sardamag e di quelle adiacenti de “sa Punta de S’Aliga”. Si propone un progetto unico di bonifica.

–  Il Fondo per la Transizione Giusta (JTF) con una dote di 145 milioni di euro per le bonifiche ad oggi non ha destinato un solo euro per l’isola di Sant’Antioco.

La soluzione proposta per superare gli ostacoli è l’istituzione di una Unità di Progetto “Sulcis RigeneraTi” presso la Regione Sardegna composta da vari rappresentanti della parte tecnica e politica dei vari assessorati interessati alla risoluzione degli ostacoli al progetto di rinascita. L’Unità è pensata come una Governance Collaborativa che rappresenta una partnership tra gli assessorati chiave avvalendosi anche della collaborazione degli stakeholder territoriali.

Il piano d’azione sull’immediato dovrebbe prevedere incontri pubblici specifici per affrontare i pilastri del progetto: Bonifiche, Viabilità Territoriale, Pianificazione Portuale-Urbanistica e la Transizione Energetica.

In conclusione il comitato auspica che l’interesse dimostrato dal territorio e dagli assessori apra una fase di dialogo fondamentale per formalizzare la proposta di creazione dell’Unità di Progetto, quindi dare un avvio spedito ad uno percorso chiaro e condiviso per il rilancio del Sulcis Iglesiente.

 

E’ stato presentato venerdì 24 novembre, nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, il Comitato “Ciclovie Meridionali Sarde – CCMS”, fondato da 14 società ciclistiche rappresentanti circa 500 soci e sostenuto da numerosi appassionati del territorio. I lavori sono stati moderati da Andrea Pisanu, sindaco del comune di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis.

Il Comitato si propone di sensibilizzare le Istituzioni, affinché venga preso in considerazione il recupero del tracciato delle vecchie Ferrovie Meridionali (confluite nel 2008 nell’ARST), per convertirlo quanto prima possibile in una pista ciclo-pedonale, creando i collegamenti dalle dorsali principali ai vari siti di interesse turistico del Sulcis Iglesiente.

Il Comitato è presieduto da Lino Diana, affiancato dal vice Andrea Fabrizi, la segretaria Stefania Cacace, il tesoriere Alberto Etzi e i consiglieri Christian Reina, Fabrizio Piras e Guglielmo Arus.

Allegate le interviste al presidente Lino Diana e al vicepresidente Andrea Fabrizi.

Giampaolo Cirronis

Il prossimo 10 novembre, presso la sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, alle ore 16.00, verrà presentato il Comitato Ciclovie meridionali sarde. Il direttivo presieduto da Nicolino Diana, si confronterà con le autorità del territorio e non solo, sulle opportunità e criticità del progetto sulla conversione totale dell’ex Ferrovie Meridionali Sarde in ciclovia ed i collegamenti dalla rete principale ai vari siti di interesse generale di tutti i paesi del territorio del Sulcis Iglesiente.
Il Comitato è stato fondato da 14 società ciclistiche del territorio rappresentanti complessivamente circa 500 soci, ed è sostenuto anche da tanti altri appassionati che aderiscono a titolo personale.
Il Comitato Ciclovie meridionali sarde si propone di sensibilizzare i Comuni del Sulcis Iglesiente e l’Amministrazione provinciale, affinché venga preso in considerazione il recupero del tracciato ex FMS, per convertirlo quanto prima in pista ciclo-pedonale nelle tratte dove ancora poco o nulla è stato realizzato.
«Si pensi, a titolo esemplificativo spiega Nicolino Diana -, alle tratte Carbonia-Iglesias o Siliqua-Narcao (a nostro parere potrebbero anche rimanere sulla massicciata in terra battuta), che sia a livello paesaggistico- ambientale, nonché architettonico (gallerie, ponti, stazioni ecc.) possono e devono diventare un attrattore turistico di primo piano. Crediamo anche nel grande potenziale della tratta “Arcipelago del Sulcis” verso Calasetta e Carloforte, con viste mozzafiato sulla Laguna ed il Mare.»
«Dalle direttrici principali Siliqua-Calasetta e San Giovanni Suergiu-Iglesiasaggiunge Nicolino Dianapotranno diramarsi dei collegamenti a rete per i centri di interesse di cui è ricco il nostro territorio:
– Enogastronomia: Cantine, Oleifici, Caseifici, etc;
– Ambiente: Lagune, Stagni, Parco Gutturumannu, Grotte, etc.
– Archeologia: Pani Loriga, Montessu, Sirai, Seruci, etc;
senza dimenticare l’archeologia mineraria con i relativi percorsi, che tanto insistono in particolare nel nostro territorio. Questi sono solo alcuni esempi di opportunità di Sviluppo, con un enorme potenziale anche in termini occupazionali. Il 3° Rapporto sul cicloturismo in Italia attesta, infatti, che nel 2022 sono stati più di 33 milioni i turisti che hanno scelto di visitare l’Italia in bicicletta, con un impatto economico stimato in circa 4 miliardi di euro. In tale contesto, i potenziali margini di crescita della Sardegna risultano tra i più ampi a livello nazionale.»

Il Comitato Ciclovie meridionali sarde è così composto:
Presidente: Nicolino Diana
Vicepresidente: Andrea Fabrizi
Segretaria: Stefania Cacace
Tesoriere: Alberto Etzi
Consiglieri: Cristian Reina, Fabrizio Piras e Guglielmo Arus.

I 24 candidati della lista “Articolo UNO”, una delle 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco di Carbonia del segretario regionale Luca Pizzuto, per le elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Silvia Ballisai, Angela Borghero, Annarella Cancedda, Raimondo Cancedda, Ida Casu, Serena Chirra, Maria Teresa Concas, Maurizio Dei Nobili (indipendente), Andrea Fabrizi, Joseph Grassa, Roberto Maietta, Sahron Sara Matzeu, Sandro Mereu, Sara Pau (indipendente), Francesca Pili, Simone Pilloni, Barbara Pischedda, Giovanni Pittau, Mauro Puddu, Angela Antonia Puggioni, Diego Pusceddu, Matteo Sestu, Lorenzo Tartaglione, Simonetta Uccheddu.

Sinistra Ecologia Libertà ha ufficializzato stamane i quattro candidati alle elezioni regionali del 16 febbraio nella lista circoscrizionale di Carbonia Iglesias. Sono Luca Pizzuto, segretario regionale, ex assessore provinciale delle Politiche sociali; Simone Pinna, consigliere comunale a Iglesias; Ada Pinna, dirigente scolastico del Liceo Scientifico Michelangelo di Cagliari, residente a Santadi; Andrea Fabrizi, ingegnere Carbosulcis, residente a Carbonia.

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