28 March, 2024
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La torre di Capo Falcone si è rifatta il look. Sono terminati, infatti, i lavori di restauro conservativo e messa in sicurezza della torre aragonese che svetta sul promontorio che domina il golfo dell’Asinara. A disposizione per i lavori l’amministrazione comunale aveva poco meno di 100 mila euro. Adesso si punta a recuperare la ex casa matta, parte del compendio di Capo Falcone.

Gli interventi sono serviti a mitigare i processi di degrado e dissesto avvenuti negli anni, che hanno portato a distacchi e crolli, anche importanti, di molte parti della struttura originaria. Lo scorso inverno era crollata la garitta costruita sul tetto della torre e il maltempo aveva anche provocato la caduta dell’architrave della porta d’ingresso, oltreché della muratura sovrastante. La ditta incarica dei lavori, la Serf Costruzioni srl, ha ripulito la copertura dai detriti quindi ha creato una chiusura in acciaio e vetro, sono stati recuperati i merli sporgenti. Le mura esterne, che si presentavano dilavate e sgretolate, sono state recuperate. Le scale sono state messe in sicurezza, rese accessibili quindi la porta di ingresso rinforzata in acciaio corten così da ripristinare l’architrave. Sono state ripristinate e rinforzate le scale esterne e rifatte quelle interne che conducono al tetto dove sono stati posizionati anche dei parapetti in acciaio.

«Grazie all’accordo con il Demanio dello Stato, con il dottor Giovanni Zito, e alla fattiva collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, nella persona della dottoressa Daniela Scudino – afferma il sindaco, Antonio Diana – siamo riusciti a recuperare un bene di grande rilevanza per il nostro territorio. La torre, per la sua posizione nel vertice del triangolo del Santuario dei cetacei, può essere considerata anche un punto di osservazione privilegiato.»

«Si trova, inoltre, all’interno di un’area Sic rilevante per le biodiversità e dove lo spettacolo delle falesie del mare di fuori rendono unico questo territorio che merita di essere salvaguardato e diventare patrimonio dell’Unesco, assieme alla Pelosa», chiude Antonio Diana.

«Prosegue il nostro progetto di recupero del compendio di Capo Falcone – afferma l’assessore dei Lavori pubblici, Antonella Mariani – e per noi è un orgoglio aver dato una seconda vitalità alla storica torre che guarda il nostro territorio. E adesso punta a recuperare la “casa matta“ un tempo della Marina, poco distante dalla torre.»

Qui l’amministrazione comunale vuole realizzare una foresteria, un punto di ristoro per i numerosi turisti, e non soltanto, che ogni anno percorrono la strada per arrivare in cima al promontorio.

A disposizione ci sono i fondi della Rete metropolitana, circa 330mila euro che consentiranno anche di recuperare la strada di accesso.

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La disabilità unisce, la diversità avvicina e aiuta a capire e a generare inclusione. Può sembrare difficile crederci, eppure gli studenti delle scuole medie e delle primarie di Stintino lo hanno dimostrato con la partecipazione al progetto regionale Agitamus “Quando la scuola e lo sport valorizzano la diversità”. Ragazzi e bambini hanno preso a cuore il problema di chi vive una disabilità e, in particolare, di chi vive in carrozzina. Così tanto, che hanno scritto una lettera all’amministrazione comunale per chiedere l’abbattimento delle barriere in paese e nelle spiagge. L’amministrazione ha risposto: alle Saline si farà la spiaggia con accesso per diversamente abili.

L’esperienza stintinese con il progetto Agitamus si è conclusa nei giorni scorsi, con un partecipato incontro al museo della Tonnara.

Ed è proprio qui che i ragazzi delle medie Asia, Samuela e Manuel, guidati dalla professoressa Anna Soranna, hanno letto una lettera indirizzata al sindaco, all’assessora comunale della Pubblica istruzione e alla dirigente scolastica. Nella missiva gli alunni, che segnalano la presenza in paese di barriere architettoniche e in spiaggia la mancanza di passerelle attrezzate, hanno chiesto la creazioni di scivoli idonei e una spiaggia per disabili, con una discesa attrezzata quindi l’eliminazione di tutte quelle barriere che di fatto limitano l’accessibilità.

«Sarebbe bello – concludono – che la pista ciclabile che conduce alla spiaggia di Pazzona o delle Saline, avesse una discesa a mare per disabile, che con le carrozzine da mare permettesse a tutti di essere veramente uguali, così che Stintino possa diventare non solo un paese eco-sostenibile ma un paese realmente accessibile.»

L’appello è stato subito raccolto dall’assessora alla Pubblica istruzione Antonella Mariani: «Porterò la vostra lettera al sindaco e alla giunta – ha detto – e credo che la spiaggia delle Saline potrà essere la giusta collocazione per quello che chiedete. Dobbiamo lavorare perché il progetto Agitamus sia vivibile e condiviso tutti i giorni. Insieme possiamo farlo. Prometto – ha concluso – che la prossima estate realizzeremo l’accesso alla spiaggia per le persone diversamente abili».

E per i giovani di Stintino ancora una conquista. E sì, perché la spiaggia attrezzata con le passerelle sarà indicata con un cartello che riporterà il logo ideato dagli studenti: un disegno stilizzato che rappresenta una persona in carrozzina colorata con le tinte dell’arcobaleno – colori tipici della pace e della diversità hanno spiegato i ragazzi – mentre cavalca un’onda. Sotto al disegno lo slogan “Accessibilità è libertà”.

Gli alunni della primaria, guidati dalla maestra Franca Fancello, hanno realizzato una cartellone e un ombrello colorato – che per loro rappresenta un paracadute – al quale hanno attaccato dei disegni arricchiti dai loro pensieri sul progetto Agitamus. Una esperienza che li ha portati a conoscere le problematiche delle disabilità motorie, sensoriali e intellettivo-relazionali, condividendo con atleti del comitato italiano paralimpico alcune giornate significative. Tra questi atleti anche Sara Cocciu, non vedente, che pratica atletica leggera. All’incontro stintinese erano presenti anche la dirigente scolastica Letizia Fadda, il delegato regionale Cip Miur Marco Pinna e gli psicologi del progetto Caterina Branca e Manolo Cattari.

Il progetto Agitamus, finanziato dal 2018 dalla Regione Sardegna e portato avanti dal Compitato italiano paralimpico sardo attraverso il protocollo d’intesa con Miur e Ordine degli psicologi della Sardegna, ha coinvolto 40 istituti comprensivi, 43 testimonial sportivi accompagnati da 23 tecnici, 13 federazioni sportive, più di 4.000 alunni e 200 docenti.

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Alla Pelosa arrivano il numero chiuso e un ticket per l’accesso alla spiaggia gioiello. È il progetto sperimentale che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di Stintino, prenderà il via la prossima estate. Lo ha annunciato sabato il sindaco Antonio Diana, durante la seduta del consiglio comunale.

La scelta dell’amministrazione arriva dopo i numerosi studi che in questi anni sono stati condotti sulla spiaggia che si affaccia sull’isola dell’Asinara. Tra questi il progetto di biomonitoraggio sulla Pelosa che punta allo studio della diversità microbica della spiaggia, utilizzando tecnologie molecolari. Il progetto è condotto dall’Università di Sassari e si inserisce all’interno del progetto di recupero e riqualificazione finanziato dalla Regione. Il consiglio comunale sabato mattina, con i soli voti della maggioranza (tra la minoranza due contrari e un astenuto) ha dato il via libera alla prosecuzione della convenzione con l’ateneo turritano per un altro anno.

Il progetto prevede l’acquisizione di informazioni sulla struttura delle comunità microbiche che costituiscono l’ecosistema della spiaggia della Pelosa. Quindi il monitoraggio dello stato della salute della spiaggia e l’individuazione delle possibili conseguenze di ordine sanitario in relazione alla accertata presenza di patogeni ed eventuali effetti sull’uomo e sull’ambiente.

«Lo studio fa parte del progetto generale da 18 milioni di euro che ha ottenuto il finanziamento da parte della Regione per 5 milioni – ha spiegato il primo cittadino -. Come tale, è un nostro dovere portarlo avanti, perché costituisce uno degli elementi portanti dello stesso progetto. Grazie a questo studio, che spiega anche i possibili effetti dell’eccessivo carico antropico sulla spiaggia, possiamo pensare di avviare alla Pelosa, già per la prossima estate, il numero chiuso, che potrà essere di circa 1.500 persone.»

«Sarà una sperimentazione, da avviare attraverso una regolamentazione, che potrebbe prevedere un ticket di ingresso come forma di contribuzione e servirà a sovvenzionare le attività di manutenzione e monitoraggio della spiaggia stessa», ha aggiunto.

«Lo studio di ricerca – ha specificato l’assessore del Turismo Francesca Demontis – inizierà questo mese, con l’avvio dell’anno accademico. Il ticket ci consentirà di affrontare le spese per la Pelosa e distribuire i proventi anche per la manutenzione e pulizia delle altre spiagge. Sono convinta che si potrà arrivare a un buon risultato.»

Dello stesso avviso l’assessora ai lavori pubblici Antonella Mariani. «Abbiamo avviato un percorso di corretto utilizzo della spiaggia della Pelosa, finalizzato alla sua salvaguardia. E il fatto che la Regione abbia finanziato i primi lotti di lavoro del progetto di riqualificazione della spiaggia ne dimostra l’importanza e il valore», ha detto a margine del Consiglio.

Il 18 novembre, intanto, ha annunciato ancora il sindaco, si svolgerà l’ultima conferenza di servizio sul progetto definitivo che prevede l’eliminazione della strada asfaltata a monte della spiaggia. «A quel punto – ha concluso Antonio Diana – sarà possibile avviare la fase degli espropri, il progetto esecutivo e gli appalti».

Nella stessa seduta, infine, il Consiglio comunale ha approvato la variazione del bilancio per circa 150mila euro e la variazione al Dup, il documento unico di programmazione, per la progettazione.

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Si sbloccano definitivamente i lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica al campo comunale di Stintino, dopo il fallimento della prima ditta aggiudicataria. Il 9 ottobre scorso, infatti, il responsabile del Servizio tecnico 1 del Comune costiero, l’architetto Paolo Greco, ha siglato la stipula del contratto con la nuova ditta, la Habitat di Napoli seconda in graduatoria, che si occuperà di completare le opere per un importo contrattuale di 273.357,67 euro.

I lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica del campo sportivo Rocca Ruja erano stati aggiudicati la prima volta ad aprile 2017alla ditta Asfalt di Torino, per un importo di oltre 341mila euro. A marzo 2018, però, il comune di Stintino veniva a sapere del fallimento della ditta torinese, attraverso la sentenza della Sezione fallimentare del tribunale ordinario di Torino. Dal verbale della direzione lavori, risultava che la ditta Asfalt aveva eseguito lavorazioni per un importo di poco superiore ai 6mila euro. Dal verbale di consistenza risultavano da eseguire ancora lavorazioni per un ammontare complessivo di 273.357,67 euro.

Le opere già realizzate riguardano la parziale costruzione dell’impianto di drenaggio orizzontale e verticale.

È da qui che dovrà riprendere la ditta campana Habitat, seconda nella graduatoria della gara d’appalto. Ad aprile scorso, nell’ambito dell’iter di riaggiudicazione dell’opera, la ditta partenopea aveva comunicato la disponibilità ad accettare alle medesime condizioni economiche, già proposte dall’originario aggiudicatario in sede in offerta.

Con la stipula del contratto nei giorni scorsi, la ditta potrà iniziare ad accantierarsi e dare inizio alle opere. Dal momento della firma avrà 70 giorni per completare le opere.

«Siamo soddisfatti che il procedimento si sia sbloccato – afferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani, che segue l’opera da vicino insieme al vicesindaco Angelo Schiaffino – e che i lavori possano finalmente partire in maniera adeguata, dopo tutti gli intoppi che ci sono stati». Per gli amministratori, tifosi della squadra di casa con oltre 40 anni di attività sulle spalle, c’è anche soddisfazione, perché«finalmente lo Stintino Calcio avrà un campo dignitoso sul quale giocare. Inoltre, anche i tifosi potranno vedere i loro beniamini giocare stando comodamente seduti sulle tribune.»

Oltre ai lavori per il manto erboso, si aggiungono quelli aggiudicati a maggio scorso alla Dado costruzioni di Oristano che dovrà realizzare la tribuna coperta. L’impresa oristanese, infatti, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita a dicembre 2018 dal Comune. Sono circa 500 i posti previsti per la struttura completa di bagni, servizi, infermeria, magazzini e area palestra che andrà ad arricchire il campo sportivo fortemente voluto negli scorsi anni dall’amministrazione comunale stintinese. La tribuna è stata progettata dall’architetto Nicolò Pittalis. Spetterà appunto alla Dado costruzioni adesso realizzare l’impianto con un costo per l’amministrazione di poco superiore ai 556mila euro.

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Una borraccia in alluminio di colore blu che, dal prossimo anno scolastico, sostituirà la bottiglietta di plastica negli zaini degli alunni delle elementari di Stintino. Le ha consegnate nei giorni scorsi, in chiusura di anno scolastico, l’assessore della Pubblica istruzione Antonella Mariani. Un’occasione per augurare ai bambini ed alle loro insegnanti buone vacanze quindi per mantenere sempre viva l’attenzione sulla cura del mare e dell’ambiente.

«Si chiude per quest’anno con le scuole la campagna #Plasticfreeha detto Antonella Mariani – ma prosegue il nostro impegno per il rispetto dell’ambiente e la lotta alla plastica monouso. E la consegna di queste borracce vuole essere un modo per mantenere viva l’attenzione, perché #Plasticfree non deve essere soltanto una giornata ma anche uno stile di vita, per un approccio più ecologico al mare.»

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Stintino avrà la nuova tribuna coperta al campo sportivo Rocca Ruja e la rotatoria per la spiaggia di Ezzi Mannu. Nei giorni scorsi infatti sono state aggiudicate le gare per le due opere che rivestono carattere di importanza per l’amministrazione comunale stintinese.

Sarà la Dado costruzioni di Oristano a realizzare la tribuna coperta del nuovo campo sportivo a Rocca Ruja. L’impresa oristanese, infatti, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita a dicembre 2018 dal Comune.

Circa 500 i posti previsti per la struttura completa di bagni, servizi, infermeria, magazzini e area palestra che andrà ad arricchire il campo sportivo fortemente voluto negli scorsi anni dall’amministrazione comunale stintinese. La tribuna è stata progettata dall’architetto Nicolò Pittalis. Spetterà appunto alla Dado costruzioni adesso realizzare l’impianto con un costo per l’amministrazione di poco superiore ai 556mila euro.

Qualche novità importante anche per il manto in sintetico del campo di Rocca Ruja, altra opera che riguarda l’impianto sportivo stintinese, i cui lavori si erano arenati a metà strada nell’inverno 2017-18 a causa del fallimento della ditta appaltatrice. Gli uffici sono all’opera per affidare i lavori alla nuova impresa, con l’obiettivo di chiudere le opere entro la fine dell’anno.

«L’auspicioafferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani, che segue l’ opera da vicino insieme al vicesindaco Angelo Schiaffinoè che i lavori si concludano in tempi brevi così che la squadra di calcio locale, dopo due anni di attività sportiva svolta in “trasferta”, possa tornare subito a giocare e allenarsi nel proprio territorio. I tifosi e appassionati sportivi, dopo questi anni di sacrificio, potranno vedere i propri beniamini giocare sul terreno “amico”, ma soprattutto la località di Stintino avrà a disposizione un’opera importante per il fitness e la salute, da vivere tutti i giorni, utile anche per grandi manifestazioni di spettacolo.»

La nuova rotatoria invece sarà realizzata sulla strada provinciale 34 che congiunge Stintino con Pozzo San Nicola, all’altezza dell’intersezione con lo svincolo di Ezzi Mannu. «Si tratta di un tratto di strada ad alta densità di trafficoprecisa l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani -, soprattutto nel periodo estivo, sul quale era necessario garantire una maggiore sicurezza per gli automobilisti». In prossimità, inoltre, vi è anche l’ingresso per la strada che conduce alla località Unia. Ecco, allora, che la nuova rotatoria consentirà di regolarizzare al meglio il traffico veicolare.

Ad aggiudicarsi la gara è stata l’impresa Omer srl di Fonni che svolgerà i lavori con un importo di 272.086,41 euro. I lavori dovrebbero partire in autunno.

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Le spiagge delle Saline e della Pelosa sono libere dalla plastica, da quella abbandonata da quanti, distratti oppure no, l’hanno lasciata tra le dune, tra i cespugli o nascosta tra la sabbia. Questa mattina a “ripulire” gli arenili di Stintino ci hanno pensato i ragazzi delle scuole elementari e medie di via Lepanto e i tanti volontari e turisti che hanno risposto all’appello dell’amministrazione comunale.

L’occasione l’ha offerta la giornata di “Pulizia dei litorali”, il primo dei due appuntamenti con “Stintino Plastic free”, la campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare.

Alla casetta del progetto Life-Sterna, ai parcheggi delle Saline, gli assessori comunali Antonella Mariani, Pubblica istruzione, Francesca Demontis, Turismo, il vicesindaco Angelo Schiaffino con Martino Cugusi, consigliere con la delega all’Ambiente, e Marilena Gadau presidente del consiglio, hanno dato il benvenuto ai quasi cento studenti delle scuole stintinesi. Con loro le maestre e le professoresse che hanno contribuito all’iniziativa.

«Un appuntamento che abbiamo organizzato con due mesi di attenta preparazioneha detto Marilena Gadau e che ha visto coinvolto anche l’ufficio tecnico. Adesso puntiamo a interessare l’intero consiglio comunale con la presentazione di una proposta che preveda, entro il 2020, il divieto dell’utilizzo della plastica nei litorali del nostro comune.»

E durante le passeggiate dalle Saline sino a Pazzona e poi alla Pelosa, sono stati tanti i rifiuti raccolti e, in particolare, plastica in grande quantità: bottiglie, contenitori per alimenti, sacchetti per la spesa, tappi di bottiglie, bicchieri. Ma non sono mancati vecchi ombrelloni e sedie abbandonate tra i cespugli o tra le dune della Pelosa, funi da ormeggio, addirittura abiti e una bombola per il gas domestico lasciata tra le siepi, nel perimetro esterno della zona umida delle Saline. E poi ancora, tubi in plastica, contenitori e cassette in polistirolo. Notevole anche il contributo dei volontari e anche dei tanti turisti stranieri in vacanza a Stintino in questi giorni che hanno voluto offrire il loro aiuto.

«Un risultato che ci soddisfa ha detto Martino Cugusi perché vuol dire che l’attività che abbiamo iniziato negli anni passati, focalizzando l’attenzione sul rispetto dell’ambiente, sta davvero dando i suoi frutti.»

L’iniziativa di oggi va a coronamento del lavoro svolto con le scuole del paese sui temi della sostenibilità. «Un progettoha aggiunto Danilo Pisu, coordinatore del progetto Life-Sternache andrà avanti ancora per altri quattro anni e che mira a formare una nuova generazione attenta alla natura e all’ambiente». Grazie all’attività portata avanti a scuola, gli alunni utilizzeranno anche parte della plastica per realizzare un progetto di riutilizzo di questi rifiuti.

«Quello con le scuole è tra i risultati più importantiha detto Antonella Marianiperché è dai piccoli che parte l’attività di sensibilizzazione alla necessità di contrastare l’inquinamento da plastica

Ai ragazzi sono stati donati cappellino e magliette con lo slogan della giornata e, una volta ritornati dalle vacanza pasquali, l’amministrazione comunale donerà loro delle borracce per l’acqua, così da evitare a scuola l’utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta.

La giornata è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le scuole di Stintino, il coordinatore del Progetto europeo Life Sterna del Comune di Stintino, Danilo Pisu, la compagnia barracellare di Stintino, il Museo della Tonnara, il Parco nazionale dell’Asinara, il Clean Sea Life, il Centro di recupero tartarughe marine (Crama), la Lega navale italiana sezione Golfo dell’Asinara e l’Associazione calcio Stintino.

L’attività di sensibilizzazione del Comune proseguirà con un secondo appuntamento in programma a maggio, un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

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Si aprirà mercoledì 17 aprile, sulle spiagge delle Saline e alla Pelosa, a Stintino, la giornata di “Pulizia dei litorali”. È questo il primo dei due appuntamenti con “Stintino Plastic free”, la campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare.

È così che il comune di Stintino, in adesione all’iniziativa del ministero dell’Ambiente, #Iosonoambiente e #PlasticFree, dice ancora una volta no alla plastica ed è pronto a coinvolgere le scuole e la popolazione.

E la giornata in programma il 17 aprile alle Saline, alle ore 10.00, e alla Pelosa, alle ore 11.00, avrà appunto questo obiettivo, con i ragazzi delle scuole di Stintino, i cittadini e i volontari protagonisti nella lotta all’inquinamento da plastica.

La giornata è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le scuole di Stintino, il coordinatore del Progetto europeo Life Sterna del comune di Stintino, Danilo Pisu, la compagnia barracellare di Stintino, il Museo della Tonnara, il Parco nazionale dell’Asinara, il Clean Sea Life, il Centro di recupero tartarughe marine (Crama) e la Lega navale italiana sezione Golfo dell’Asinara.

«La nostra lotta contro l’inquinamento da plastica e alla plastica usa e getta è già partita da tempo affermano l’assessore alla Pubblica istruzione Antonella Mariani e Martino Cugusi, consigliere con delega all’Ambientee la giornata di mercoledì rappresenta il normale proseguimento di queste azioni nelle quali crediamo fortemente. È importante fa capire, anche attraverso l’esperienza diretta, la portata del fenomeno che sta interessando i nostri mari e sensibilizzare così, i giovani e le loro famiglie e i cittadini, alla necessità di contrastare l’inquinamento da plastica».

L’attività di sensibilizzazione del Comune proseguirà con un secondo appuntamento in programma a maggio, un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

Il convegno avrà come tema portante l’inquinamento da plastica e tra i suoi obiettivi principali quello di contribuire significativamente a ridurre l’utilizzo di plastica usa e getta. La giornata sarà rivolta ai cittadini, ai ragazzi delle scuole, agli studenti, ai ricercatori, ai turisti, alle imprese e coinvolgerà il Parco nazionale dell’Asinara – Area marina protetta, il Consorzio nazionale Polieco, diverse associazioni ambientaliste, le scuole, l’Università, il Dumas e altre istituzioni. Il convegno sarà occasione per presentare i risultati della campagna ambientale per la corretta fruizione della spiaggia della Pelosa.

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“Stintino Plastic free” è il nome della campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare. In adesione all’iniziativa del ministero dell’Ambiente, #Iosonoambiente e #PlasticFree, anche il comune di Stintino dice ancora una volta no alla plastica ed è pronto a coinvolgere le scuole e la popolazione.

Lo farà con due appuntamenti, il primo in programma il 17 aprile e il secondo a fine maggio, durante i quali chiamerà a raccolta i giovanissimi studenti delle scuole, cittadini e associazioni, prima per la giornata della “pulizia dei litorali” e poi per un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

Poco più di un mese fa, una mareggiata ha accumulato sugli scogli e sull’arenile della Pelosa una grande quantità di plastica e di rifiuti di ogni genere. Grazie all’attenzione dell’amministrazione comunale, gli operai di via Torre Falcone sono intervenuti immediatamente per ripulire la spiaggia gioiello della Sardegna. A dicembre, invece, il Comune aveva già coinvolto le scuole con una giornata di educazione ambientale per sensibilizzare al rispetto del mare.

«Numerose ricerche a livello mondiale – afferma il sindaco Antonio Diana – dicono che ogni anno circa 8-15 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. Un problema enorme che, a causa delle microplastiche che entrano nella catena alimentare, ha ripercussioni negative anche sulla salute dell’uomo.»

Con l’obiettivo di contrastare l’inquinamento da plastiche, quindi il Comune ha aderito alla campagna ministeriale #IoSonoambiente – #PlasticFree.

«C’è un vero e proprio invito da parte del ministro dell’Ambiente Costa – afferma Martino Cugusi, consigliere con delega all’Ambiente – verso tutte le amministrazioni pubbliche a essere da esempio ai cittadini, bandendo la plastica monouso. E noi vogliamo andare verso questa direzione.»

La giornata di “Pulizia dei litorali” che si svolgerà il 17 aprile alle Saline e alla Pelosa coinvolgerà le scuole di Stintino, in collaborazione con il coordinatore del Progetto Life+ Sterna, Daniele Pisu, con la compagnia barracellare di Stintino ed il Parco nazionale dell’Asinara.

«L’organizzazione della giornata di pulizia dei litorali e il coinvolgimento delle scuole – spiega Antonella Mariani, assessore all’Istruzione – ha l’obiettivo di far apprendere, attraverso l’esperienza diretta, la portata del fenomeno che sta interessando i nostri mari e sensibilizzare, così, i giovani e le loro famiglie alla necessità di contrastare l’inquinamento da plastica.»

Il convegno, in programma a maggio, avrà come tema portante l’inquinamento da plastica e tra i suoi obiettivi principali quello di contribuire significativamente a ridurre l’utilizzo di plastica usa e getta. La giornata sarà rivolta ai cittadini, ai ragazzi delle scuole, agli studenti, ai ricercatori, ai turisti, alle imprese e coinvolgerà il Parco nazionale dell’Asinara – Area marina protetta, il Consorzio nazionale Polieco, diverse associazioni ambientaliste, le scuole, l’Università, il Dumas con la docente Donatella Carboni, e altre istituzioni. Il convegno sarà occasione per presentare i risultati della campagna ambientale per la corretta fruizione della spiaggia della Pelosa.

 

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A disposizione ci sono oltre 3,7 milioni di euro, in parte arrivano dalla Rete metropolitana e in parte dall’avanzo di amministrazione del bilancio 2018-2019, sui quali il comune di Stintino potrà fare affidamento per la realizzazione di una serie di lavori pubblici. Somme che l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Diana potrà utilizzare per dare un nuovo volto ad alcune aree del territorio, per una valorizzazione dell’aspetto naturalistico e uno sviluppo della rete di infrastrutture.

«Si tratta di otto progetti già in fase di gara – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Antonella Mariani – i cui bandi di gara si chiuderanno a febbraio, mentre a marzo è prevista l’apertura delle buste. Progetti importanti per i quali aspettavamo i finanziamenti già da tempo.»

Nel frattempo, quest’anno, grazie allo sblocco dei fondi, il Comune ha proceduto con le gare attraverso la disponibilità dell’avanzo di amministrazione. «Dobbiamo ringraziare gli uffici comunali – prosegue Antonella Mariani – in particolare l’ufficio tecnico 1 e la Ragioneria che hanno lavorato alacremente per portare a casa questo importante risultato».

«Attraverso questi progetti – aggiunge il sindaco di Stintino Antonio Diana – andremo a valorizzare ulteriormente l’aspetto naturalistico del nostro territorio, capitale di inestimabile valore. Inoltre, potremo sviluppare ancora di più la rete infrastrutturale in un’ottica anche di sistema con il resto della rete metropolitana. Abbiamo, inoltre, in fase di studio anche il prolungamento della rete idrica per servire aree ancora carenti di risorse idriche.»

Tra i progetti messi in campo ecco la rotatoria per le località di Ezzi Mannu e Unia che eliminerà il pericoloso incrocio a raso presente sulla strada provinciale, ad alta densità di traffico soprattutto nel periodo estivo. Per questi lavori sono stati previsti 480mila euro.

Si aggiungono i lavori da 560mila euro per le passerelle nell’area umida dell’area Sic Pilo-Casaraccio.

Quindi ancora 770mila euro per la rete ciclabile panoramica dalle Tonnare alla tre crocette, sulla strada panoramica in direzione del paese, dove sarà realizzata l’illuminazione, un nuovo fondo con un colore differente e un cordolo protettivo. A questa si aggiunge ancora la pista ciclabile dalle Saline a Pazzona. Qui vengono previsti circa 220mila euro che consentiranno di realizzare il percorso in mezzo e nel rispetto della natura.

Nell’area delle Saline, poi, si prevede la realizzazione di una rete idrica antincendio a servizio del parcheggio. Il costo previsto per le opere è di circa 380mila euro.

Il Comune non dimentica una zona a valenza storica del paese, quella di Capo Falcone, dove sorge l’omonima torre aragonese. L’intervento, per il quale sono previsti circa 300mila euro, prevede il restauro del basso fabbricato antistante la torre, l’eliminazione delle superfetazioni e la sistemazione del percorso di accesso e dell’area circostante, nell’ottica di strutturare un nodo territoriale dedicato alla diffusione della conoscenza del “Santuario dei Cetacei”.

A parte, poi, non compresi nei finanziamenti della Rete metropolitana, il Comune ha previsto 1 milione di euro per la realizzazione di lavori di completamento del campo di calcio Rocca Ruja, dove viene prevista una tribuna. Quindi 40mila euro per la realizzazione di 32 loculi al cimitero.