24 April, 2024
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L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu interverrà sabato 27 ottobre a Torino, alle Officine Caos, in piazza Montale 18, con inizio alle 11.30, all’incontro sul tema Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità. Al confronto, incentrato sui progetti di accoglienza destinati ai richiedenti asilo, partecipano anche Monica Cerutti, assessora alle Politiche Giovanili, Diritto allo Studio Universitario e Migrazione della Regione Piemonte, Gabriele Boccacini per la Direzione Artistica Stalker Teatro/Officine CAOS, Enzo Cugusi in rappresentanza dell’associazione dei Sardi a Torino “Antonio Gramsci”, Ornella D’Agostino e Alessandra Marchi dell’associazione Carovana SMI e Alessandro Cao in rappresentanza della Caritas di Cagliari. Si tratta di un’importante occasione di scambio e confronto tra amministrazioni pubbliche impegnate nella progettualità legata all’accoglienza, all’integrazione e interazione di più cittadinanze in Sardegna e Piemonte, da decenni unite da circuiti migratori tra il Sud e il Nord, oltre che da una lunga storia comune. L’incontro è inserito nell’ambito del Festival Differenti Sensazioni. La programmazione della rassegna prevede, sempre il 27 ottobre, alle ore 22.00, lo spettacolo multidisciplinare C.Arte d’imbarco, selezionato dal MIBACT tra i primi cinque progetti in Italia nel programma MigrArti/Spettacolo 2017. La Fondazione Sardegna Film Commission, che sostiene i progetti Navigare i Confini e C.Arte d’imbarco, è partner fondamentale per la diffusione dello spettacolo a Torino insieme alla Caritas di Cagliari.

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Sabato 16 giugno, l’associazione Terra Battuta ospita nella propria sede di Cagliari un’importante iniziativa organizzata dall’associazione di amicizia Italia-Cuba.

RIVOLUZIONE E RESISTENZA IN AMERICA LATINA è il tema dell’evento in programma, a partire dalle ore 18.00, in via San Domenico 10, nel quartiere di Villanova.

Si inizierà con l’inaugurazione della mostra fotografica CUBA LIBRE in collaborazione con l’associazione Antonio Gramsci di Ghilarza. Prevista, a seguire, la presentazione del libro “Chavez. Come nascono le bandiere”.

Partecipano:

Julián Isaías Rodríguez Díaz, ambasciatore venezuelano

Geraldina Colotti, giornalista e scrittrice

Lorena Cordeddu, presidente dell’associazione Terra Battuta

Rosaria Congiu, dirigente dell’associazione Italia Cuba.

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Ennesima giornata di folla al Salone internazionale del libro di Torino, grazie anche alla fitta rete di eventi ospitati (anche) nello Stand della Regione Sardegna.

Numerosi gli autori che hanno presentato le loro opere al pubblico e si sono confrontati su temi importanti in diversi dibattiti. Appuntamenti che rientrano in un calendario quanto mai ricco quello presentato dalla Regione Sardegna (in collaborazione con l’Aes, l’Associazione editori sardi) in questa edizione 2018: oltre 30 eventi organizzati direttamente ai quali si aggiungono gli appuntamenti collaterali che hanno interessato gli autori e le case editrici isolane nei diversi spazi del Salone.

Molto apprezzato anche il calendario del Salone OFF, ovvero le presentazioni e i dibattiti ospitati dai teatri, cinema e palazzi storici della città di Torino nelle ore serali (una volta chiuse le porte del Lingotto). Sempre durante il salone OFF sono stati proiettati anche i corti rappresentativi del cinema isolano.

Oggi le presentazioni sono state inaugurate dal libro fotograficoAsinara” di Marco Delogu con Edoardo Albinati (edizioni Punctum). Un libro fatto principalmente di scatti notturni (alla luce della luna piena), come ha spiegato Albinati, che mostrano e illustrano la storia e la bellezza dell’isola sarda.

A seguire “Gramsci nel mondo arabo” (Mulino Edizioni) di Patrizia Manduchi e Alessandra Marchi con Michele Brondino, Paola Caridi e Lucia Sorbera. L’evento, realizzato in collaborazione con “Anime Arabe” ha illustrato come la pubblicazione si divida in due sezioni: da una parte le traduzioni degli scritti tratti dal convegno tenuto al Cairo nel 1990 dedicato a Gramsci e alla società civile. Mentre nella seconda, si trovano gli estratti degli autori più giovani, dal 2000 in poi. Studi che dimostrano come il pensiero di Gramsci sia seguito e studiato anche dalla cultura araba, e con lui un pezzo della cultura sarda arrivi nel mondo.

La conferma arriva anche da altri testi, ad esempio dalla presentazione avvenuta nei giorni scorsi a Casa Gramsci (Salone OFF) “L’albero del riccio e altre favole per la buonanotte” (presentato dall’editore Giovanni Manca). Il libro per ragazzi contiene alcuni dei racconti tratti dalle Lettere dal Carcere, che Antonio Gramsci ha dedicato ai figli Delio e Giuliano, che vivevano in Russia con la moglie Julca. Il testo è stato edito da due case editrici (una sarda e una spagnola) e tradotto prima in spagnolo e poi nelle altre lingue grazie a un progetto della Regione Sardegna. Il testo oggi può essere letto in Catalano, Castigliano, Sardo ed Italiano ed è molto apprezzato in Sudamerica.

E che gli autori sardi siano ambasciatori della cultura isolana nel mondo lo si vede anche da “Le traduzioni internazionali dell’opera di Grazia Deledda” (editore Francesco Cheratzu), presentato questo pomeriggio.

«Grazie ai fondi Por Regione Sardegna 2014/20 per l’internazionalizzazione – ha spiegato Francesco Cheratzu – siamo riusciti a tradurre due testi di Grazia Deledda in portoghese/brasiliano e a rivedere le versioni spagnole già esistenti per diffondere la conoscenza dell’autrice sarda nei paesi dove meno è nota, ovvero in Sud America.» Le traduzioni hanno riguardato “La madre” ed “Elias Poltolu”, testi scelti con cura in base ai temi forti trattati, adatti al pubblico latino.

Oggi c’è stato spazio anche per il dibattito prendendo spunto dal testo di Marcello Serra “Sardegna quasi un continente”. Relatori: Francesco Bachis, Annamaria Baldussi, Simonetta Castia e Salvatore Ligios. «È vero, la Sardegna è un’isola, e questo viene spesso interpretato come un limite. Ma dipende da come si viene educati. È necessario capire che non è solo isolità ma noi sardi possiamo volgere il nostro sguardo ovunque – ha detto Annamaria Baldussi -. Lo dimostrano l’antichità della nostra terra, le stratificazioni delle presenze culturali (punici, romani, pisani etc). Non si deve pensare al sardo chiuso. La Sardegna è terra d’Italia, terra di Europa e per ciò stesso del mondo. Ecco perché è quasi un continente».
Tra gli altri appuntamenti di oggi:
Storie di alberi. Alberi di storie”,  spettacolo di narrazione creato e raccontato da Enedina Sanna con l’accompagnamento musicale di Maria Vicentini (viola e violino), “La mano destra della storia” di Fiorenzo Caterini (Carlo Delfino Editore) e “Florence’s Diary” di Maria Manca Pulino (TAPHROS Edizioni).

Gli ultimi due appuntamenti del Salone sono in programma domani mattina, alle 11.00, quando nello Stand Sardegna sarà presentato Nevralgie affettive” di Anna Steri con Mario Baudino (CUEC Editrice) mentre, alle 12.00, Giuseppe Culicchia racconterà una “Sardegna insolita”. L’autore parlerà del racconto Neoneli con Marzia Cambuli (vice sindaco di Neoneli).

 

 

 

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Il prof. Manlio Brigaglia ci ha lasciato. Chi scrive avrà  modo più avanti di scrivere quale onore è stato per lui averlo avuto come professore di italiano al Liceo “Azuni” e come amico per tutte le occasioni in cui ha richiesto il suo giudizio illuminato per tutti i suoi libri relativi a Ploaghe e alla Sardegna e per tutte le volte che il Professore ha risposto – con la propria presenza, con il proprio sostegno, con la propria adesione – alle iniziative del mondo dell’emigrazione organizzata e in particolare della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.). 

Oggi mi preme dire che il mondo dell’Emigrazione esprime sincero rimpianto per la perdita di un Amico che è stato sempre al suo fianco! Tutte le volte che mi capitava di passare a Sassari non si negava alla conoscenza dei miei compagni di viaggio dei Circoli degli emigrati. E tutti Lo ringraziavano con deferenza per la cortesia che il Professore usava nei loro confronti, interessandosi alle vicende del circolo di Cesano Boscone, di Fiorano Modenese, di  Rivoli, di Bareggio, di Lecco. Con i presidenti di questi due ultimi Circoli lo abbiamo salutato all’ora di pranzo giovedì 26 aprile, prima di riprendere la strada per Cagliari, per partecipare alla celebrazione de “Sa Die de sa Sardigna” insieme al Consiglio regionale. Il Professore appariva certo stanco ma non mancò di regalarci qualcuno dei suoi gustosi aneddoti, in particolare – data la presenza di Salvatore Tola e di Sandro Ruju, autori di una lunga intervista con Lui sull’argomento – relativi alla sua incommensurabile attività di “facitore di libri”. Io e Bruno Paba e gli amici di Bareggio e Lecco e le nostre mogli salutammo il Professore con negli occhi la felicità di averlo avuto ospite alla nostra tavola.

Non potevamo sapere che dovevamo conservare – come un prezioso “soldino dell’anima” – le immagini di quell’incontro, compresa l’ultima che ci è rimasta nella mente/memoria: Lo rivediamo a fianco di Sandro che Lo accompagna nella sua mitica abitazione/studio di Viale Umberto 124. Caro Professore, il mondo dell’Emigrazione saprà ricordare come merita la sua opera di valorizzazione delle esperienze degli emigrati. Siamo a Parigi – come La informai a Sassari – per ricordare la ricezione delle opere e del pensiero di Antonio Gramsci in Francia. A Parigi sabato mattina ricorderemo Gramsci e anche il professor Manlio  Brigaglia.

Paolo Pulina

Vicepresidente della F.A.S.I.

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Si terrà sabato prossimo 12 maggio, a Parigi, Auditorium de la Cité Internationale des Arts, 18 Rue de l’Hôtel de ville, 75004, un Convegno internazionale di studi sulla ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia.

Alle 10.30, dopo i saluti istituzionali, la relazione introduttiva verrà svolta da Paolo Pulina.

Seguiranno le relazioni, secondo il seguente programma.

  • Jean-Yves Frétigné (Université de Rouen), La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia, dal 1976 ad oggi / La réception des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France, de 1976 à nos jours
  • Anthony Crézégut (Paris, Centre d’histoire de Sciences Po, doctorant), Les prisons imaginaires de Gramsci. Généalogie d’une première édition française (1947-1959) / Le prigioni immaginarie di Gramsci. Genealogia di una prima edizione francese (1947-1959)
  • Anna Chiara Mezzasalma (Université de Vienne), Le fasi di diffusione delle opere e del pensiero  di Gramsci in Francia confrontate con quelle nelle due Germanie / Les phases de la diffusion des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France comparées avec celles des deux Allemagnes
  • Marco Di Maggio (Sapienza-Université de Rome), Gramsci e i comunisti francesi: malintesi, distorsioni, interpretazioni / Gramsci et les communistes français: malentendus, distorsions, interprétations
  • Sébastien Madau, Gli studi su Gramsci del figlio di un emigrato sardo a La Ciotat  (Marsiglia) / Les études sur Gramsci d’un fils d’un émigré sarde à La Ciotat (Marseille).

Dopo il buffet, alle ore 15.30 è previsto un incontro con i giovani e i rappresentanti dei circoli sardi in Francia. Alle 17.00 Récital poétique et musical: Lettre à Gramsci” de Marc Porcu et une lettre de Gramsci interprétées par l’acteur Bruno Putzulu. Mélodies de Lao Silesu. Exécution: au piano: le professeur de musique Giulio Biddau; soprano: Vittoria Lai.

Il convegno si propone di  ricostruire le tappe attraverso le quali è avvenuta  la penetrazione in Francia  degli scritti di Gramsci in traduzione e si è consolidata la diffusione del suo pensiero, in particolare a partire dagli inizi degli anni Settanta, quando – a conclusione di un quinquennio in cui intenso era stato l’interesse a Gramsci da parte di singoli studiosi – si verifica in Francia una vera e propria “Gramsci-Renaissance”, cioè la scoperta “entusiastica” del pensatore sardo da parte di vasti strati di intellettuali.

Questa “esplosione” di studi su Gramsci non è importante soltanto perché ha come risultato una diffusione a livello di massa del dibattito sulla figura e sull’opera del teorico sardo, ma anche e soprattutto perché impone una salutare riconsiderazione di Gramsci anche in Italia.

Analizzare le tappe attraverso le quali è avvenuta la conoscenza di Gramsci può essere utile per istituire un confronto con le fasi attraverso le quali è passata l’interpretazione di Gramsci in Italia.

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Si avvia verso il rush finale Aprile alla Vetreria Aprile Resistente”, la rassegna organizzata da Cada Die Teatro, Il Crogiuolo e Cemea alla Vetreria di Pirri. Ad aprire l’ultimo fine settimana di appuntamenti sarà, venerdì 27 aprile, un altro omaggio a Gramsci,Gramsci Antonio: presente!”, alle 21.00, allo spazio Fucina Teatro. In scena Marta Proietti Orzella, anche coautrice del testo insieme a Rossana Copez, e Fausto Siddi (produzione Actores Alidos); la serata è organizzata con la collaborazione dell’Anpi di Monserrato e della Fondazione Gramsci. In una biblioteca: Terry è una ragazza alle prese con una tesina sulla figura di Antonio Gramsci. Completamente a digiuno sull’argomento, sembra arrendersi di fronte alla mole di libri e documenti, quando fa un incontro che cambierà il suo punto di vista. L’obiettivo dello spettacolo – che è stato studiato anche per il pubblico delle scuole – è fare emergere la stringente attualità del pensiero di Gramsci, quanto possa ancora “parlare” a un ragazzo di oggi: “Gramsci Antonio: presente!”, appunto.

I testi di riferimento sono tratti dai libri “L’albero del riccio” e “La città futura”. Nel primo, scritto dall’intellettuale e politico di Ales nel carcere di Turi fra il 1929 e il 1935, sono raccolte le lettere ai due figli, Delio e Giuliano, che non rivedrà più, nelle quali racconta “favole vere”, fra storie di briganti e di animali, ricordi della sua infanzia e della sua Sardegna. Un’opera “intima”, che di Gramsci esprime il voler essere padre nonostante la lontananza forzata, senza disgiungersi però dall’impegno civile e dalla militanza politica per i quali sacrificò la propria esistenza. Nel secondo libro sono invece raccolti tutti i testi che compongono il numero unico “La città Futura”, pubblicato nel febbraio 1917. Gramsci non era ancora l’intellettuale e la figura politica che poi sarebbe diventato, ma in quest’opera giovanile sono già contenuti gli autori e i temi su cui tornerà poi a scrivere e a riflettere: Gaetano Salvemini, Benedetto Croce, il carattere degli italiani, l’analfabetismo, l’insofferenza, la miseria e la ricchezza, la necessità di pensare una cultura per tutti, il mondo delle periferie, la società industriale.

Alle 20.30 la conversazione con Gianluca Scroccu introdurrà allo spettacolo.

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Non solo il tradizionale corteo del 25 aprile ma anche dibattiti, incontri, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e seguono il 73° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A coordinare il cartellone è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni numerosi gruppi, associazioni, sigle sindacali, il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione. 

Il programma delle iniziative prevede martedì 24 una serie di incontri nelle scuole di Senorbì, Mandas, Siurgus Donigala, a cura dell’Anpi della Trexenta. Alle 19.00 a San Basilio si terrà una fiaccolata in memoria del partigiano Pasquale Erriu. Alle 19.15 al Cinema Odissea di Cagliari si proietta il documentario “Libere” di Rossella Schillaci. Organizza l’associazione “Se non ora quando” con il patrocinio dell’Anpi di Cagliari.

Mercoledì 25 aprile, 73° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni (Prefetto e Sindaco del Comune di Cagliari). Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine.

Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del Presidente del Comitato 25 Aprile e di giovani studenti. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta (coordinati da Clara Murtas e Roberto Deiana), insieme a brevi testi poetici letti da Cristina Maccioni ed alcuni brani dal repertorio internazionale di protesta del “Red and Green Choir” di Londra, graditi ospiti del Comitato 25 Aprile. 

Le iniziative a Cagliari proseguiranno nel pomeriggio in piazza Gramsci con un presidio d’onore e letture e recite ispirate alla Liberazione.

Alle 18.00 invece nella sede della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, dibattito sul tema “Resistenza e Shoah”, incentrato sulla medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata ebraica e a due scritti ritrovati dei sardi Giusti fra le nazioni, Gerolamo Sotgiu e Vittorio Tredici. Dopo il saluto del presidente dello Uaps Franco Boi, interverranno il presidente della Fondazione Siotto Aldo Accardo e il presidente dell’Associazione Chenàbura Mario Carboni. Organizzano l’iniziativa Uaps, associazione Chenàbura, Fondazione Siotto, Associazione Le Officine, Accus.

Alla Vetreria di Pirri, nell’ambito del Programma “Aprile Resistente” spazio a partire dalle 16.00 a musica e letture nel “Concerto per la Liberazione”. Alle 20.30 sarà invece lo storico Gianluca Scroccu a parlare del 25 aprile, prima dello spettacolo del regista Marco Parodi “Bachisio Spanu. L’epopea di un contadino sardo alla guerra”.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. A Quartu Sant’Elena sono previste di mattina una cerimonia istituzionale e di sera un presidio d’onore in piazza Sant’Elena con intrattenimenti, letture e recite, e a seguire in biblioteca comunale con filmati e canzoni ispirati alla lotta partigiana e alla Liberazione a cura dell’Anpi.

La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata nel pomeriggio del 25 aprile con una messa Messa in suffragio e la deposizione corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. L’Anpi inoltre parteciperà a San Sperate alla manifestazione Liberafest.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile.

Venerdì 27 aprile alle 17.00 presso Libreria La Feltrinelli Point di via Paoli 19 a Cagliari, verrà presentato il libro “La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista” (Il Mulino) di Guido Melis. Intervengono insieme all’autore Luciano Marrocu (Università di Cagliari – Issasco) e Alessandro Pes (Università di Cagliari). Sarà presente l’autore. Organizza l’Issaco.

Sempre venerdì 27 ma alle 21.00 alla Vetreria di Pirri, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Gramsci Antonio: Presente” con Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. 

Il calendario delle manifestazioni si chiuderà giovedì 3 maggio a Cagliari dove alle 10 presso la sede del  Circolo Lussu e dell’associazione Pixel Multimedia in via Tempio, verrà presentato il libro di Marco Sini “Antifascisti, Partigiani, Deportati. Appunti di storie monserratine”. Coordina Flavio Soriga, con interventi di Pietro Maurandi, Virginia Marci, Franco Boi, e letture di Rita Atzeri.

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A Rivoli (Torino), nella mattina di domenica 21 gennaio 2018, presso la Sala al 2° Piano della Casa del Conte Verde, Via F.lli Piol 8, si è svolto con pieno successo l’incontro organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “4 Mori” in onore di Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) a 127 anni dalla nascita del Grande Sardo.

Dopo i saluti del presidente del Circolo, Renzo Caddeo, e di Franco Dessì, sindaco di Rivoli, Giovanni Carpinelli (docente di Storia contemporanea presso Università di Torino e coordinatore scientifico della Fondazione Istituto “A. Gramsci” del Piemonte) ha proposto un ritratto del grande politico e pensatore sardo, partendo da questa premessa: «C’è un Gramsci prima della morte e uno dopo la morte. Come è accaduto per un pittore come Van Gogh, anche per Gramsci la fama postuma è di gran lunga superiore a quella del personaggio stesso da vivo». In sintesi: «Nelle cose che Gramsci fa e scrive si percepisce una fede comunista vicina allo spirito delle origini. L’obiettivo è l’emancipazione delle classi subalterne più ancora che la vittoria di un partito. In un primo tempo, sulla base dei Quaderni del carcere, si è pensato a lui come al teorico della rivoluzione in Occidente (con l’idea dell’egemonia). Oggi appare ancora più giusto vedere in lui un pensatore politico della crisi».

Maria Luisa Righi, della Fondazione Gramsci, ha presentato l’Edizione nazionale degli scritti di Gramsci, illustrando uno per uno i volumi finora pubblicati ed  esponendo i criteri specifici di questa grande operazione critica volta a inserire l’opera omnia di Gramsci nel patrimonio culturale che costituisce il vanto dello spirito nazionale dell’Italia in quanto “immortala” la eredità lasciataci dai grandi autori classici. Per il piano dell’opera ci si colleghi a questo link: http://www.fasi-italia.it/index.php/calendario-eventi-a-cura-di-paolo-pulina/icalrepeat.detail/2018/01/21/1775/10/presentazione-dell-edizione-nazionale-degli-scritti-di-antonio-gramsci-associazione-di-promozione-sociale-4-mori-di-rivoli-to

Nella sezione “Scritti 1910-1926” è stato pubblicato il secondo volume relativo al 1917. Nella sezione “Quaderni del carcere” sono stati pubblicati: Quaderni di traduzioni (uscito nel 2007), Quaderni miscellanei (il cui primo tomo è uscito nel 2017). Per quanto riguarda “l’Epistolario”, sono già stati pubblicati i volumi relativi al 1906-1922, e al gennaio-novembre 1923.  Nella sezione “Documenti” sono apparsi nel 2016 gli “Appunti di glottologia 1912-1913”.

Maria Luisa Righi ha sottolineato il fatto che i volumi già editi hanno messo in rilievo numerose novità nella biografia politica e umana di Gramsci, da cui gli studi gramsciani non potranno prescindere (le lettere dei corrispondenti, le lettere inedite, la relazione con Eugenia Schucht, l’attività di critico musicale, il ristabilimento corretto dei testi, le nuove annotazioni, ecc.).

«Le novità portate dai volumi editi – ha detto Righi – possono stimolare a studiare Gramsci sia chi lo ha fatto in passato, sia chi si approccia ad esso per la prima volta.»

Nell’intervento finale l’on. Umberto D’Ottavio, della commissione Cultura della Camera dei deputati, ha ricordato che il Parlamento italiano (Legge 3 novembre 2016, n. 207) ha approvato a larga maggioranza il benemerito provvedimento, promosso dalla deputata sarda Caterina Pes del PD, che attribuisce lo status di “monumento nazionale” alla casa di Ghilarza dove Gramsci visse dal 1898 gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza con i suoi familiari, casa-museo gestita da anni da un gruppo di volontari, che in qualche momento ha rischiato la chiusura per mancanza di fondi.

Richiamata l’opposizione incrollabile manifestata coraggiosamente da Gramsci contro il regime fascista, D’Ottavio  ha invitato a seguire la lezione gramsciana “Odio gli indifferenti” e contrastare  la riabilitazione di un dittatore come Benito Mussolini che gruppi vari, specie sui social network,  cercano vergognosamente di operare trascurando tranquillamente la negazione delle libertà democratiche  che ha caratterizzato  tutto il Ventennio fascista.

Paolo Pulina

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Tutto pronto per il gran finale de “Il Villaggio di Natale a Sant’Antioco”, rassegna di appuntamenti natalizi che ha preso avvio il 2 dicembre 2017 e si concluderà sabato 6 gennaio 2018 con gli eventi dedicati all’Epifania. La Casa di Babbo Natale, che durante le festività ha accolto centinaia di bambini, sarà addobbata per trasformarsi nella Casa della Befana. Si inizia domani, giovedì 4 gennaio, con l’apertura della Casa della Befana e della ciclogiostra “La bardunfula”, a partire dalle 17.00 e fino alle 20.00. Per i bambini sono in programma altri due importanti appuntamenti: alle 16.30, nel Museo archeologico di Sant’Antioco Ferruccio Barreca, andrà in scena la commedia teatrale “Babbo Natale e i doni scomparsi al Museo” (a cura della compagnia “Il Crogiuolo”); mentre dalle 17.00 alle 20.00, ancora una volta in Piazza Italia, è prevista l’animazione con il clown Grisù.

Venerdì 5 apertura della Casa della Befana, della Fiera Mercato e della ciclogiostra dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Dalle 17.00 alle 18.30, in Piazza Italia, ancora un incontro con “Fiabe e musica in libertà: le novelline di Antonio Gramsci”. Dalle 17.00 alle 20.00 sarà il turno de “Il Villaggio Incantato” con l’animazione della Angel Event: bolle, neve artificiale, effetti speciali e gadget per tutti. Alle 18.00, raduno concorso denominato “La migliore Befana”: chi vincerà si porterà a casa una gift card messa in palio dal CCN Sulky del valore di 100 euro. E poi sfilate e balli per tutti. Per finire, alle 18.30 e alle 19.30, sempre in Piazza Italia, musica con Sergio Piras e Rox Camellini: uno spettacolo live acustico in cui vengono riproposte le cover più significative che hanno caratterizzato il percorso artistico della storica voce dei Tamurita.

Chiusura sabato 6 gennaio: a partire dalle 10.00, animazione de “Le Coccinelle” presso la Casa della Befana. Alle 11.00, premiazione della migliore Befana con consegna del premio e caramelle per tutti i bambini. Per finire, alle 18.30 e alle 19.30, spettacolo musicale “Happy new year” con cover internazionali “Anni ’60”. «Abbiamo voluto ampliare il cartellone degli eventi per allestire un gran finale dedicato all’Epifania – commenta l’assessore dello Spettacolo Roberta Serrenti – naturalmente gli appuntamenti sono principalmente dedicati ai bambini, i veri protagonisti delle festività di Natale. Auspico una massiccia partecipazione di cittadini per una tre giorni conclusiva all’insegna del divertimento».

 

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Sarà un fine settimana all’insegna del divertimento e del buon cibo, dell’animazione e della cultura, quello che prenderà il via domani e proseguirà fino a domenica 17, a Sant’Antioco. In programma diversi eventi che coinvolgeranno l’intero centro di Sant’Antioco, da Via Nazionale a Piazza De Gasperi. Si inizierà sabato 16 con l’apertura della Casa di Babbo Natale e della Fiera Mercato (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00). Ad impreziosire gli appuntamenti de “Il Villaggio di Natale a Sant’Antioco” sarà la manifestazione “Al Corso con gusto”: le casette della Fiera mercato del Corso Vittorio Emanuele proporranno degustazioni di prodotti tipici locali accompagnate dai vini della Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco. I visitatori, tramite l’acquisto di un tagliando a prezzi simbolici, potranno spaziare tra sfiziosi assaggi di mare e di terra. Naturalmente non mancheranno l’animazione per adulti e bambini e le consuete visite alla Casa di Babbo Natale. In programma, dalle 16.30 alle 18.00, in Piazza Italia, “Fiabe e musica in libertà: Le novelline di Antonio Gramsci”. E ancora, alle 18.00, alle 19.00 e alle 20.00 spettacolo itinerante “Old Circus” lungo il percorso de “Il Villaggio di Natale a Sant’Antioco”. Sempre sabato, appuntamento anche nel cuore del centro storico, in Piazza De Gasperi: a partire dalle 17.00 (inaugurazione ufficiale) e fino alle 19.00, nel Palazzo del Capitolo si potrà ammirare la mostra del presepe dello scultore antiochense Gianni Salidu e di una selezione di presepi provenienti da tutta Italia (l’esposizione sarà visitabile fino al 6 gennaio 2018).

Ricco ventaglio di manifestazioni anche domenica 17. Confermati le visite alla Casa di Babbo natale e l’evento “Al corso con gusto”, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00. Nella splendida cornice del centro storico andrà in scena “Su Mercau de na borta”, le botteghe del Capitolo (dalle 10.00 alle 20.00). E poi tanta animazione: dalle 10 alle 22.00, in Via Nazionale, spazio a “Street Music Festival”. Previsti esibizione canora di e per bambini; la ludoteca di Ajò a giogai; la fiaba prende il ritmo; caccia allo shopping; il mercatino dei bambini. E ancora, musica di qualità tra Piazza Italia ed Aula consiliare: alle 18.00, presso il Municipio, è previsto il concerto della scuola civica di musica “Don Tore Armeni” (per l’occasione il maestro Remigio Pili presenterà il suo nuovo cd ed è in programma anche un’esibizione del coro delle Mani Bianche). Mentre alle 18.30 e alle 19.30 in Piazza Italia sarà il turno del “CJ Trio” (Cara Giulia Striano alla voce, Adriano Sarais alla tromba, Riccardo Mannai al piano) che proporrà in chiave jazz i canti natalizi più noti.