9 May, 2024
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Il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare presentato stamane dal commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, non convince l’associazione Le Rondini che per domani mattina, alle 10.30, ha organizzato un presidio permanente in via Dalmazia, davanti alla sede amministrativa della Asl 7.

«Gli invisibili scendono in piazza», annuncia l’associazione Le Rondini.

«Abbiamo cercato in tutti i modi di far capire il  nostro disappunto sui repentini cambiamenti del sistema di assistenza domiciliare integrata con manifestazioni, diversi scioperi della fame, scioperi dell’assistenza medica e infermieristica e tanti incontri con il commissario straordinario e con l’assessore Luigi Arru. Nonostante ciò, dopo ben sette mesi, ci ritroviamo a dover scendere nuovamente in piazza per cercare di vedere rispettati i nostri diritti!!!»

«Questa volta non scherziamo, non ci alimenteremo, non ricaricheremo i nostri respiratori e siamo senza riscaldamento. All’assessore Arru chiediamo a gran voce fatti!!!»

«Scioglieremo il presidio solo quando l’assessore farà una delibera in cui ci sia specificato che i malati gravi di terzo libello siano presi in carico esclusivamente dalle U.O di Rianimazione più vicine territorialmente, così come specificato nella DGR N.10/43 del 11.02/2009 in cui la Regione Sardegna differenzia la particolarità e la complessità degli interventi per quanto riguarda le persone affette da SLA e in ventilazione meccanica assistita.

ART. 4.1 DGR N.10/43 DEL 2009: è garantita la presa in carico e la continuità assistenziale attraverso l’integrazione con gli ospedali relativamente alla dimissione dalle Unità Operative di Rianimazione e Terapia Intensiva per i pazienti dell’area critica.

Dal primo di novembre partirà il nuovo progetto di Assistenza Domiciliare Integrata voluto dal commissario Straordinario dott. Onnis, in cui i pazienti tracheotomizzati in ventilazione meccanica assistita h. 24 verranno considerati come pazienti terminali e seguiti dall’Equipe di cure palliative invece che dalle U.O di Rianimazione: NOI NON CI STIAMO

L’associazione Le Rondini ricorda l’Articolo 32 della Costituzione Italiana.

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona.»

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Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, ha presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa, il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti di cui si occupa il personale medico e infermieristico della nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice.

Hanno presenziato il direttore sanitario, il direttore amministrativo, il coordinatore aziendale dell’ADI, il direttore medico del Presidio ospedaliero Sirai, il direttore delle professioni sanitarie, il direttore di dipartimento di Emergenza/Urgenza, i dirigenti medici rianimatori dell’ADI di III livello Area critica, il coordinatore infermieristico dell’ADI di III livello Area critica e un gruppo di infermieri dell’ADI.

Il commissario straordinario ha illustrato il percorso di riorganizzazione del Servizio finalizzato al migliore e regolare assetto organizzativo del sistema alla luce delle norme e degli indirizzi in materia. Antonio Onnis ha spiegato che «si è voluto procedere e rendere stabili e sicuri i processi assistenziali e a rimuovere alcune situazioni che ci ponevano ai limiti della legittimità giuridica e amministrativa».

E’ stata poi illustrata la nuova politica aziendale che, nell’attenzione alla fragilità dei pazienti e dei caregivers come punto di riferimento fondamentale dell’intero sistema, ha inteso mettere in sicurezza il sistema, offrendo professionalità e competenza. Il nuovo modello organizzativo, come illustrato nella carta dei servizi ADI, vuole stringere un patto con utenti e familiari per la presa in carico degli stessi, nel tentativo di garantire la migliore autonomia attraverso la progettazione di percorsi educativi e di self-care e di interventi per la promozione della qualità della vita nella gestione della malattia.

«L’intento della Direzione – si legge in una nota del commissario straordinario – allo stato non condiviso da una parte minoritaria dei pazienti e delle relative famiglie, è quello di voler passare da una logica di attività di tipo straordinario e in prestazioni fuori dall’orario di lavoro ad una logica di mission di un servizio con personale dedicato, dove non esista la saltuarietà dell’impegno degli Operatori.»

Per dare visibilità delle caratteristiche del Servizio, la Direzione della Asl 7 ha adottato, con deliberazione n° 1524/C del 16 ottobre scorso, una proposta di “Carta dei Servizi” «aperta al contributo migliorativo e ai suggerimenti che i pazienti, i familiari e chiunque fosse interessato vorrà proporre».

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Questa mattina, alle ore 11.00, presso la sede della Direzione Generale della ASL 7 in Via Dalmazia n. 83 a Carbonia, il commissario straordinario, Antonio Onnis, terrà una conferenza stampa su “Assistenza domiciliare ai pazienti portatori di gravi malattie residenti nel territorio della ASL”.

Il tema è di grande attualità, e la conferenza stampa arriva dopo l’annuncio dato dall’associazione Le Rondini, composta dai parenti e familiari dei pazienti in ADI di 3° livello in ASL e dagli stessi pazienti, del rifiuto totale dell’assistenza sia medica sia infermieristica e, in caso di mancanza di risposte, dell’inizio dello sciopero della fame, per non aver avuto alcun riscontro positivo ad oggi, rispetto alla grave situazione che si è creata con la Asl n. 7 a causa della riorganizzazione del sistema ADI di 3° livello.

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Il commissario della Asl 7 Antonio Onnis ha presentato il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Al suo fianco, nella sala riunioni del Centro direzionale di via Dalmazia, a Carbonia, i sindaci di Carbonia e Iglesias, Giuseppe Casti ed Emilio Gariazzo, e Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas e vicepresidente della conferenza socio-sanitaria.

«Il mantenimento delle risorse assegnate per gli interventi di realizzazione di nuove opere e per l’innovazione delle strutture aziendali – ha spiegato Antonio Onnis – è vincolato alla stipula di un’obbligazione giuridicamente vincolante (OGV) entro il 31 dicembre 2015.»

Antonio Onnis ha poi presentato il quadro dei lavori in corso.

«La collaborazione con un valido pool di ingegneri – ha detto Onnis – ha consentito, tra l’altro, di gestire in autonomia, con risorse aziendali, lo sviluppo delle progettazioni preliminari degli interventi, con minori oneri economici e con tempi di acquisizione degli stessi decisamente più compatibili con le scadenze. Tutti gli interventi programmati e finanziati hanno già conseguito l’organizzazione giuridicamente vincolante o si trovano in uno stadio di sviluppo gestionale che ne assicura il conseguimento entro il 31 dicembre 2015.»

All’ospedale Sirai di Carbonia per la manutenzione/revisione degli impianti del blocco operatorio è stata bandita una gara, per la quale il termine per la presentazione delle offerte scade lunedì 19 ottobre 2015 e martedì 20 ottobre verranno aggiudicati i lavori; l’allestimento tecnologico è stato aggiudicato ad un’unica impresa per 1 milione di euro e la fornitura e posa in opera della dotazione tecnologica del blocco operatorio dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2015, previa la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria. Il blocco della nuova radiologia dovrà essere completato ugualmente entro il 31 dicembre 2015. E’ prevista, infine, la realizzazione della piattaforma per alta intensità di cure, destinata ad ospitare 11 posti letto di rianimazione, la Stroke Unit. l’UTIC e l’Osservazione Breve Intensiva (OBI), per la quale è in fase di predisposizione il progetto preliminare. «L’intervento – ha spiegato il commissario – è correlato alla complessiva riorganizzazione del sistema ospedaliero aziendale e in particolare al completamento della prima fase dei lavori al CTO.»

Antonio Onnis ha poi esposto il quadro degli interventi in corso o programmati a breve scadenza al CTO di Iglesias.

E’ stato indetto l’appalto di 4 milioni e mezzo di euro per la ristrutturazione della parte cosiddetta “bombardata”. Le offerte saranno valutate entro il 15 novembre 2015 e l’organizzazione giuridicamente vincolante è prevista entro il 1 dicembre 2015.

Per l’ampliamento del CTO, i lavori sono stati finanziati con 6,9 milioni di euro con fondi ex art. 20 della legge 67/88 e sono stati appaltati al raggruppamento temporaneo di imprese DCG srl – Tepor Spa. I lavori sono stati ultimati e, a seguito della rinuncia del collaudatore, è in corso l’iter per la nomina di un nuovo professionista.

Il blocco operatorio del CTO è interessato da due interventi. I lavori sono stati finanziati per € 3.281.579,30 con fondi FSC 2007-2013, sono stati aggiudicati al RTIDCG srl – Tepor Spa ed è in corso l’iter per la nomina del collaudatore. L’allestimento tecnologico è finanziato con 2 milioni di euro sempre con fondi FSC 2007-2013. La gara d’appalto della fornitura, divisa in 13 lotti, è in corso di svolgimento.

I lavori di realizzazione del Pronto Soccorso e Rianimazione del CTO sono stati finanziati per 2,2 milioni di euro con fondi FSC 2007-2013 e sono stati aggiudicati alla ditta DCG srl. E’ stata presentata istanza per la concessione edilizia. La successiva approvazione dei progetti definitivo ed esecutivo darà corso all’avvio dei lavori, la cui conclusione è prevista in circa un anno.

E’ in fase di avvio, infine, l’intervento di adeguamento del pavimento della sala operatoria di Ostetricia (con rifacimento in resina) e dei relativi spazi comuni del sistema operatorio. I lavori dovranno essere realizzati entro 15 giorni dalla loro assegnazione. L’intervento è finalizzato alla realizzazione degli ambienti chirurgici per l’oculisica.

Per la realizzazione di tutti gli interventi ancora da realizzare al Sirai, al CTO e al Santa Barbara, sono necessari circa 10 milioni di euro, mentre sono poco più di quattro milioni e mezzo le risorse necessarie per gli interventi di ammodernamento tecnologico. Complessivamente sono necessari poco meno di 15 milioni di euro, per i quali la ASL 7 ha chiesto l’intervento della Giunta regionale.

Antonio Onnis ha concluso sottolineando che non è stata affatto accantonata l’idea dell’ospedale unico per il Sulcis Iglesiente, per il quale è stato predisposto un documento preliminare alla progettazione. Il documento contiene precise indicazioni per gli obiettivi che si intendono perseguire con la realizzazione dell’opera e le caratteristiche minime della stessa; la disponibilità dell’area; la funzionalità spaziale ed architettonica; pareri,nulla osta, autorizzazioni, assensi per la realizzazione dell’opera pubblica; stima dei costi e finanziamenti ed ipotesi di quadro economico.

Al termine della conferenza stampa, sono intervenuti Giuseppe Casti, Emilio Gariazzo ed Angelo Deidda, che hanno avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto dal commissario straordinario ed hanno sottolineato come il rapporto sia decisamente migliorato rispetto al passato più o meno recente.

Ospedale Sirai 1 copiaAntonio Onnis 1Emilio Gariazzo e Angelo Deidda 1Giuseppe Casti 2Conferenza stampa Asl 7 1Conferenza stampa Asl 7 2

CTO Iglesias 2

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E’ ancora polemica, nel Sulcis Iglesiente, sul servizio di assistenza domiciliare della Asl 7 di Carbonia. A prendere posizione oggi è Sanzio Bertolazzo, presidente dell’associazione onlus Le Rondini.

«L’associazione onlus Le Rondini – denuncia Sanzio Bertolazzo – da sempre ripone massima fiducia nelle istituzioni laddove è tangibile il senso del dovere e l’onestà d’intenti, ma si trova costretta, suo malgrado, a denunciare la situazione preoccupante che si sta delineando a discapito dei pazienti ventilati in Assistenza Domiciliare della ASL 7 di Carbonia. Quella che viene impropriamente chiamata Riorganizzazione e Implementazione altro non è che una parodia inutile e dispendiosa, che si rinnova di mese in mese senza mai trovare credibilità da parte dei malati, familiari e opinione pubblica.»

«Non vi è traccia di organizzazione valida, solida e funzionante – aggiunge Bertolazzo -, di dotazione organica adeguata, di figure professionali con formazione specifica, di considerazione della centralità del paziente, di valutazione e soddisfacimento dei bisogni, del rispetto della dignità e della volontà del malato e delle famiglie, di gestione delle emergenze e che non rispetta i principi normativi di riferimento. Non prevede la reperibilità medica nelle 24 ore ma il ricorso, in caso di urgenza, al sistema di emergenza territoriale, alla guardia medica o al medico di base, circostanza che inevitabilmente porterebbe al ricovero in ospedale con costi aggiuntivi in termini economici per l’Azienda e di sofferenza inutile per il paziente. E’ un modello imposto, non condiviso, in totale antitesi rispetto alle effettive necessità e bisogni di assistenza specialistica, posto in essere in modo unilaterale; un castello di sabbia senza fondamenta.»

«L’Associazione Le Rondini – dice ancora Bertolazzo -, in rappresentanza dei propri iscritti e associati ma soprattutto a tutela di chi ”non ha voce”, fermamente convinta ora più che mai della necessità di una politica sanitaria rispondente in modo efficace ai bisogni reali della popolazione del Sulcis Iglesiente, rigetta in toto la presunta riorganizzazione delle cure domiciliari voluta dal Commissario della ASL 7 dr. Antonio Onnis, in quanto ritenuta un oltraggio al comune senso di giustizia e di civiltà e un’offesa alla dignità delle persone sofferenti e delle proprie famiglie.

La tanto richiamata “implementazione delle cure domiciliari” è di fatto una DEPLEMENTAZIONE se non un DEPAUPERAMENTO ancorché uno SMANTELLAMENTO di un sistema che per tanti anni ha soddisfatto le esigenze di quella parte di popolazione in condizioni di fragilità il cui grado di soddisfazione è stato pari al 100%. Ma, soprattutto, contestiamo le pretestuose motivazioni di un presunto risparmio economico che mal celano l’incapacità degli amministratori di questa ASL e dell’assessore della Sanità nel comprendere l’incongruenza tra servizio offerto e reali bisogni.»

«Forti del guadagnato sostegno dell’IPASVI che con la nota n. 379 del 1.9.2015 del presidente Graziano Lebiu “farà tutto quanto è nelle sue prerogative per invitare la ASL 7 di Carbonia a trovare una soluzione condivisa”, continueremo a pretendere l’appropriatezza delle cure attraverso un percorso differenziato per i pazienti affetti da SLA e in ventilazione meccanica domiciliare così come previsto dalle delibere regionali. Qualora la programmazione dovesse proseguire senza le modifiche richieste, riterremo il Commissario della ASL 7 dr. Antonio Onnis RESPONSABILE della violazione dei diritti dei malati e della disapplicazione arbitraria della normativa vigente e di ogni eventuale conseguenza si verifichi a danno dei nostri cari, al pari dell’assessore alla Sanità dr. Luigi Arru, il quale, informato del rischio cui sono esposti i cittadini più fragili con elevato livello di complessità, non interviene a loro difesa e tutela, legittimando di fatto il Commissario. Nel frattempo – conclude Sanzio Bertolazzo – ci vediamo costretti a proseguire la nostra protesta rifiutando l’assistenza infermieristica e se necessario anche quella medica per arrivare fino allo sciopero della fame.»

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Antonello Pirosu e Antonio Onnis

Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, sabato mattina, alle 9.00, nella sala riunioni della Direzione generale di via Dalmazia 63, a Carbonia, terrà una conferenza stampa sul piano di riorganizzazione del sistema ospedaliero. Parteciperanno il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e il presidente della conferenza socio-sanitaria, Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio.

«Il Piano di riorganizzazione del sistema ospedaliero e territoriale della Asl 7 procede nel rispetto del cronoprogramma presentato e condiviso con la conferenza territoriale socio-sanitaria e secondo quanto previsto dalle indicazioni del Piano regionale sulla rete ospedaliera – spiega Antonio Onnis -. Sono in corso gli interventi di completamento delle dotazioni tecnologiche e arredi del nuovo blocco operatorio dello stabilimento Sirai di Carbonia e sono in fase avanzata di realizzazione i lavori di ristrutturazione e completamento del CTO di Iglesias.»

«Sono inoltre in fase di imminente completamento – conclude il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis – le opere pubbliche relative alle Case della Salute di Giba, Sant’Antioco, Carloforte e Fluminimaggiore, che renderanno idonee le strutture ad ospitare le attività territoriali.»

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Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, ha avviato una selezione interna per titoli e colloquio, per l’attribuzione delle funzioni di coordinamento ostetrico, con destinazione l’U.O. Ostetricia e Ginecologia Aziendale.

La domanda di ammissione, redatta in carta semplice secondo il fac simile reperibile nel sito aziendale, deve pervenire all’Ufficio Protocollo Generale dell’Azienda di Carbonia, sito in via Dalmazia, 83 – 09013 Carbonia, entro il termine perentorio di giorni 10 dalla data di pubblicazione del presente bando presso l’albo aziendale (la pubblicazione è avvenuta il 29 settembre 2015, quindi le domande dovranno essere presentate entro l’8 ottobre 2015.)

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La Asl 7 di Carbonia ha attivato un Piano di prevenzione e controllo del fenomeno della Lingua blu.

«La Asl 7 – spiega il commissario straordinario Antonio Onnis – per tutelare la salute dell’uomo, ha il compito di garantire la salvaguardia del patrimonio zootecnico attraverso la prevenzione, il controllo e l’eradicazione delle malattie degli animali. Tramite il Servizio veterinario del Dipartimento di prevenzione, la Asl 7 attua i piani annuali di sorveglianza e profilassi delle malattie che colpiscono animali d’allevamento. Sul fronte della lotta alla Febbre catarrale dei ruminanti (Blue tongue), la situazione epidemiologica è assolutamente positiva, in quanto non vi sono, nel territorio del Sulcis Iglesiente, focolai in atto di malattia.»

«Tale importante risultato – aggiunge il commissario straordinario Antonio Onnis – è frutto della massiccia campagna di vaccinazione intensificata nell’anno 2015 e che ha prodotto i seguenti numeri:

• 192.521 dosi inoculate nel corso dell’ultimo anno (ovine 189.656 – bovine 2.865)

• 891 aziende sottoposte ad accertamenti di sorveglianza sanitaria, di cui 714 aziende ovine e 177 aziende bovine

• nessun effetto indesiderato del vaccino riscontrato

• è stata eseguita la pressoché totale copertura delle aziende ovine e più della metà delle aziende bovine, peraltro meno suscettibili alle infezioni.»

«La strategia vaccinale prevede la definizione di quattro fasce di rischio degli allevamenti ovini con diversa priorità di intervento. Il piano della performance nella campagna vaccinale ha superato abbondantemente l’obiettivo dell’80% indicato dal Piano regionale sancito dal decreto 10 settembre 2014, n° 22, sulla profilassi vaccinale contro la Febbre catarrale degli ovini e, dunque, verrà impedita la diffusione del ceppo virale sierotipo 1. Ringraziamo tutto il personale dei Servizi Veterinari – conclude il commissario straordinario Antonio Onnis – che con competenza e professionalità si è impegnato nella massiccia campagna di vaccinazione e gli allevatori del territorio del Sulcis Iglesiente, i quali con grande senso di responsabilità hanno collaborato in questa campagna, consapevoli che il vaccino è l’unica arma veramente efficace per prevenire l’insorgenza della malattia.»

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La Giunta regionale, come previsto, ha prorogato oggi, fino al 31 dicembre 2015, gli incarichi ai commissari straordinari delle Asl. In questo modo viene assicurata la continuità amministrativa in attesa dell’approvazione definitiva della riforma del sistema sanitario regionale, con la quale verrà posta fine al commissariamento e verranno nominati i nuovi direttori generali. Antonio Onnis resterà così alla guida della Asl 7 di Carbonia per i prossimi quattro mesi.

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«Il voto contrario dell’Amministrazione comunale di Carbonia al progetto di riordino del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente promosso dal commissario straordinario della ASL 7 Antonio Onnis, mette in luce il forte dissenso su un Piano che, anziché migliorare la Sanità del territorio, cancella i servizi e riduce drasticamente le prestazioni mediche a discapito dei cittadini.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«E se Carbonia, al di là della polemica sul punto nascite, alza la testa di fronte agli evidenti soprusi perpetrati da Onnis con la complicità di una Giunta regionale che, freddamente, ragiona solo con la calcolatrice disinteressandosi della reale domanda di salute – aggiunge Ignazio Locci -, spiace constatare che buona parte dei sindaci (fatta eccezione per qualche astenuto) ha detto sì, perché evidentemente non consapevole di quanto stia accadendo alla Sanità locale.»

«Personalmente resto fermamente convinto che il progetto della dirigenza della Asl 7 sia quanto di più nocivo si potesse immaginare – sottolinea ancora il consigliere regionale di Sant’Antioco -: manca un sistema di riorganizzazione territoriale serio e rispondente alle reali esigenze; spariscono alcuni reparti; si cancellano strutture periferiche; ma, soprattutto, si tagliano 140 posti letto. E sembra assurdo che i sindaci della provincia, che dovrebbero tutelare i diritti dei propri cittadini, hanno dato il proprio assenso a un programma che prevede la dismissione del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente.»

«Auspico la rimozione del commissario Antonio Onnis, che ha abbondantemente dimostrato la sua incapacità di riordinare il sistema (si veda la vicenda Adi del Sulcis, conclusa – per fortuna – con un passo indietro compiuto dalla dirigenza dopo le vibranti e legittime proteste dei pazienti assistiti) – conclude Ignazio Locci – e l’intervento diretto dell’assessore alla Sanità Luigi Arru, affinché valuti le reali necessità di questo territorio.»

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