29 March, 2024
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La Dinamo si ritrova in campionato, vince ad Avellino (90 a 88, primo tempo 50 a 48 per Avellino) e sale al terzo posto alle spalle di Milano e Pistoia, a pari punti con Brindisi, Venezia, Reggio Emilia e Trentino.
È stata una partita dai mille volti. L’inizio della Dinamo è stato devastante, 21 a 5 in 5′ con David Logan, Marquez Haynes e Brenton Petway in gran spolvero. Tutto facile? Solo in apparenza, perché improvvisamente l’inerzia della partita è cambiata radicalmente e con un parziale di 17 a 2, con Ivan Buva e Janis Blums in evidenza, la squadra di Pino Sacripanti ha ripreso la Dinamo, chiudendo il primo quarto sotto di un solo punto: 22 a 23.

Un avvio di secondo quarto Avellino ha operato subito il sorpasso ma tutto il tempo è stato caratterizzato da un grande equilibrio, 50 a 48 all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Avellino ha sbagliato pochissimo, i ragazzi di Meo Sacchetti si sono innervositi e hanno perso contatto da Avellino, trascinata da un grande Ivan Buva: +10, 69 a 59 al 25′, 75 a 69 all’ultima pausa.
Rok Stipcevic e Joe Alexander hanno scosso la Dinamo nei momenti decisivi e Haynes ha segnato il canestro del 77 a 77 al 35′ ed una tripla di Brian Sacchetti ha riportato avanti la Dinamo al 39′, sull’89 a 87. Avellino ha cercato un ultimo assalto ma nelle fasi finali la maggiore esperienza dei giocatori della Dinamo è risultata decisiva per il 90 a 88 che vale due punti pesantissimi che potrebbero segnare la svolta della stagione.
Nella Dinamo il miglior realizzatore è risultato Marquez Haynes con 19 punti, seguito dal ritrovato David Logan e da Christian Eyenga con 14 a testa, Joe Alexander 12 e Jarvis Varnado 10.
Nella Sidigas Avellino 29 punti per Ivan Buva (10 su 14 da due punti, 1 su 1 da 3 e 6 sh 6 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 29 di valutazione, Mvp della serata), 21 per James Nunnally e 14 per Taurean Green.

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Dopo l’Enel Brindisi, anche l’Umana Reyer Venezia passa al PalaSerradimigni e la Dinamo Banco di Sardegna conferma di non essere ancora squadra nella stagione post-triplete. Se dopo il ko interno di Eurolega subita ad opera della corazzata CSKA Mosca la squadra aveva saputo reagire andando a vincere a Varese, questa volta, dopo il nuovo ko infrasettimanale di Tel Aviv, ha perso anche in campionato (70 a 82, primo tempo 35 a 34), contro una delle squadre più forti, tra le pretendenti allo scudetto 2015/2016.

La “fotografia” della serataccia della Dinamo è sintetizzabile nello score di David Logan, da due stagioni in leader della squadra, l’uomo decisivo in tante battaglie, ieri assolutamente irriconoscibile: 0 punti, nessun tiro da 2, 0 su 5 da 3 punti, nessun tiro libero, 5 palle perse, 2 assist.

Ma se altre volte una prestazione di David Logan inferiore allo standard abituale è stato compensato dai compagni, ieri sera, se si eccettuano le prestazioni in crescendo di Jarvis Varnado e Brenton Petway e quelle sufficienti di Joe Alexander e Christian Eyenga, per gli altri è stata una partita da dimenticare in fretta.

L’Umana Reyer di Carlo Recalcati ha giocato di squadra, senza giocatori in particolare evidenza sui compagni. Tre uomini in doppia cifra, Phil Goss 16 (4 su 6 da 3 punti), Hrvoje Peric 15 (7 su 12 da 2 punti) e Josh Owens 13 (5 su 8 da 2 punti). In evidenza anche Mike Green con 8 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

La partenza della Dinamo era stata positiva, 13 a 4 al 4′, con Varnado ed Eyenga protagonisti, ancora + 9 sul 20 a 11 con due tiri liberi segnati da Joe Alexander e 20 a 13 al termine del primo quarto.

In avvio di secondo quarto, la squadra di Meo Sacchetti ha mantenuto un margine tra i 3 e i 5 punti fino al 16′, poi una tripla di Stefano Tonut ha portato Venezia a -2, 30 a 28, e lo stesso Tonut ha firmato il sorpasso al 19′, sul 33 a 34, con due tiri liberi. Un canestro da sotto di Joe Alexander ha portato la Dinamo avanti di un punto all’intervallo lungo, 35 a 34.

L’Umana Reyer ha iniziato a costruire la sua vittoria in avvio di terzo quarto, scattando avanti di 10 punti in 4′ (39 a 49) con tre triple di Phil Goss, una schiacciata di Josh Owens e due tiri liberi di Mike Green. la Dinamo ha saputo reagire, in 3′ s’è riportata a -1, 50 a 51, ancora con Varnado ed Eyenga e una tripla di Rok Stipcevic, ma è stato l’ultimo segnale di vita, perché Venezia ha ripreso rapidamente le redini del gioco, portandosi a +12 al 29′ con Peric, Green, una tripla di Michael Bramos, andando all’ultimo riposo breve sopra di 10 punti, 54 a 64.

L’ultimo quarto non ha avuto storia. Venezia è arrivata a +15 al 32′ con una tripla di Jeff Viggiano, solo Alexander – troppo poco – ha provato a riaprire i giochi, Venezia è arrivata ad un vantaggio di 17 punti al 35′, 56-73, con un canestro da sotto di Jarrius Jackson ed ha poi gestito, chiudendo sull’82 a 70 che vale il primato in classifica con 8 punti, alla pari con Milano, Reggio Emilia e Pistoia, con due punti di vantaggio sulla Dinamo e su Capo D’Orlando, Brindisi e Trentino.

La Dinamo è ancora in costruzione, Meo Sacchetti ha tanto da lavorare, ma gli impegni non concedono tregua, perché venerdì 6 novembre sarà ancora Eurolega, a Malaga. Probabilmente una vittoria in Coppa potrebbe essere la medicina migliore per ritrovare la vera Dinamo.

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La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.

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Giornata no per la Dinamo Banco di Sardegna, battuta in casa dall’Enel Brindisi, 92 a 78 (primo tempo 51 a 34), nella terza giornata della regular season del campionato di A1.
Che la squadra di Meo Sacchetti non fosse la stessa che sei giorni fa aveva espugnato Cantù, lo si è capito fin dalle battute iniziali, che hanno visto un’Enel Brindisi scatenata, trascinata dall’ex Kenneth Kadji, avanti +10 al 9′, 24 a 14 e +8 al termine del primo quarto: 26 a 18.
Una tripla di David Logan, alla fine il migliore in campo nonostante la netta sconfitta della sua squadra, ha riportato la Dinamo a -5 al 12′, 23 a 28, ma dopo alcuni minuti sostanzialmente equilibrati, i pugliesi hanno ripreso il largo, e con percentuali eccellenti sono scattati avanti fino al + 17 dell’intervallo lungo: 51 a 34.
In avvio di ripresa la situazione non è cambiata e l’Enel Brindisi ha messo ancora più margine tra sé e la Dinamo, portandosi a + 24 al 23′ con una tripla e un canestro da sotto di Kenneth Kadji ed un canestro da fuori di Adrian Banks: 61 a 37.
Quando tutto sembrava deciso, la Dinamo è uscita dal letargo e cinque triple (quattro consecutive) di Marquez Haynes ed altre due di Brian Sacchetti e Rok Stipcevic, unite ad un canestro da sotto di Christian Eyenga e ad una schiacciata di David Logan ed un canestro da sotto di Marquez Haynes (17 punti in 10 minuti per l’ex Maccabi), hanno riaperto clamorosamente la partita, riportando la Dinamo a -1 (69 a 70) e a – 3 all’ultimo intervallo, con un parziale nel terzo quarto di 35 a 21.
Un’azione da 3 punti di uno scatenato Marquez Haynes (canestro da sotto con fallo subito e tiro libero realizzato) ed una schiacciata di Brenton Petway hanno dato alla Dinamo un’incredibile parità al 32′, 74 a 74, ma quando il PalaSerradimigni ha iniziato a sognare una clamorosa vittoria, la partita della Dinamo è finita praticamente lì, perché la squadra di Meo Sacchetti ha ripreso a sbagliare tanto e Brindisi a martellare la retina sassarese, chiudendo il quarto 20 a 9 e l’incontro sul 92 a 78.
Nella giornata nera della Dinamo spiccano le prestazioni individuali di David Logan, 21 punti in 35 minuti (4 su 4 da 2 punti, 2 su 8 da 3 punti e 7 su 8 si tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 32 di valutazione), e Marquez Haynes, 24 punti in 33 minuti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti tutti realizzati nel terzo quarto, 1 su 1 dalla lunetta, 4 rimbalzi e 16 di valutazione).
Nell’Enel Brindisi di Piero Bucchi il migliore è stato Kenneth Kadji con 25 punti (11 su 15 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti, 14 rimbalzi e 30 di valutazione), seguito da Durand Scott, autore di 21 punti (6 su 8 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti e 6 su 6 ai tiri liberi, 10 rimbalzi e 27 di valutazione).

David Logan 47Marquez Haynes 1-2

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La Dinamo per la prima volta espugna Cantù (86 a 75, primo tempo 48 a 36) e lancia un messaggio forte a tutte le pretendenti alla conquista dello scudetto.
La squadra di Meo Sacchetti ha dominato fin dalle battute iniziali, scattando avanti sul 17 a 8 al 7′ con due triple di Brenton Petway e Brian Sacchetti e chiudendo il primo quarto sul 19 a 12.
In avvio di secondo quarto il divario tra le due squadre si è dilatato con i canestri di Varnado, Logan, Stipcevic, Petway e Varnado, fino al +14, 29 a 15 al 15′. Massimo vantaggio, +17, al 17′, 43 a 26, con una schiacciata di Christian Eyenga, ma LaQuinton Ross e Langston Hall hanno scosso Cantù che ha piazzato un parziale di 8 a 0 e s’è riportata a -9, 43 a 34, prima del 48 a 36 di metà gara.
Il vantaggio sassarese s’è mantenuto stabile intorno ai 20 punti, ma è stato ancora LaQuinton Ross a riportare sotto Cantù a – 4 al 27′: 57 a 53. E ‘ stato Marquez Haynes a respingere l’insidia e a ricacciare Cantù a -9, 63 a 54, 65 a 54 alla fine del terzo quarto con una schiacciata di Joe Alexander.
Cantù è squadra di carattere e lo ha confermato anche nell’ultimo quarto, riportandosi a – 5 con una tripla di Langston Hall: 67 a 62 al 34’. David Logan e Marquez Haynes (due triple) hanno fatto rifiatare la Dinamo (82 a 69 al 36′) e a questo punto Cantù s’è arresa, scivolando a -17 al 39′ con un canestro da sotto e una schiacciata di Christian Eyenga.
Due triple di Brad Heslip hanno reso meno pesante la sconfitta di Cantù ma non tolgono nulla alla grande prestazione della Dinamo che lancia un chiaro messaggio al campionato 2015/2016. La Dinamo è cambiata profondamente ma resta una squadra molto competitiva con ampi margini di miglioramento

I migliori della Dinamo sono stati i due piccoli, David Logan (17 punti in 34 minuti, con 6 su 9 da 2 punti, 1 su 3 da 3 e 2 su 2 ai tiri liberi, 22 di valutazione) e Marquez Haynes (21 punti in 31 minuti, con 5 su 7 da 2 punti. 3 su 6 da 3 e 2 su 2 ai tiri liberi, 19 di valutazione). Eccellente anche la prestazione di Jarvis Varnado (14 punti, con 6 su 8 da 2 punti e 2 su 3 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 20 di valutazione).
Nell’Acqua Vitasnella Cantù i migliori sono stati LaQuinton Ross (23 punti, 8 su 15 da 2 punti, 0 su 5 da 3 e 7 su 11 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 22 di valutazione), Langston Hall (11 punti, 1 su 3 da 2 punti, 2 su 3 da 3 e 3 su 4 ai tiri liberi, 17 di valutazione) e Brad Heslip (15 punti, 0 su 3 da 2 punti, 4 su 10 da 3 e su 3 ai tiri liberi).
La Dinamo giovedì sera, alle 20.00, farà il suo esordio in Eurolega contro la squadra turca del Darussafaka Dogus, a Istanbul.

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Il Galatasaray ha vinto il primo Trofeo Città di Carbonia, superando la Dinamo Banco di Sardegna di un punto, 76 a 75, in un Palazzetto dello sport gremito.
La partita è stata caratterizzata da due allunghi decisi della squadra turca, nel primo e nel terzo quarto e dalle reazioni della Dinamo, mai doma e decisa a tornare in partita per aggiudicarsi il primo Trofeo Città di Carbonia.
Terminato il terzo quarto sotto di ben 11 punti, 52 a 63, la Dinamo è tornata in partita con tre triple consecutive di David Logan che ha chiuso la sua partita con 21 punti e 5/9 dai 6.75, al pari di Marquez Haynes che però alla fine ha realizzato 26 punti ed è risultato il miglior marcatore del match.
La Dinamo ha raggiunto e superato il Galatasaray, 68 a 66, ma i turchi, trascinati da Errick McCollum e Stephane Lasme, sono tornati avanti di 5 punti,  75 a 70. Marquez Haynes ha infilato la tripla del 73 a 75 e sul 73 a 76 Christian Eyenga ha avuto nelle mani i tre tiri liberi del supplementare a 1″ dalla sirena, sbagliando purtroppo il terzo.
Il Galatasaray s’è aggiudicato così il primo Trofeo Città di Carbonia e al termine con le due squadre, premiate dall’assessore dello Sport Fabio Desogus e dal sindaco Giuseppe Casti, Errick McCollum è stato premiato dal presidente della Fip Bruno Perra con il trofeo destinato all’MVP.

Da sottolineare che Meo Sacchetti ha dovuto fare a meno di ben tre giocatori, Brenton Petway, rimasto in panchina per un problema muscolare, Rok Stipcevic, aggregatosi alla squadra ieri ma ancora non in condizione e, infine, Joe Alexander.

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Il Limoges ha superato la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 77 a 72 (primo tempo 42 a 43) e si è qualificato per la finale del quinto Trofeo “City of Cagliari”, nella quale sabato sera, alle 20.30, sfiderà l’Olympiakos. La Dinamo, alle 18.00, affronterà il Galatasaray nella finale per il terzo e quarto posto, antipasto del primo Trofeo “Città di Carbonia” che lunedì sera le vedrà protagoniste sul parquet del palazzetto dello sport di Carbonia.
Oggi la Dinamo ha giocato bene a tratti, ha condotto anche a lungo nel punteggio ma ha avuto dei cali,  coincisi con le rotazioni dei giocatori nel finale di entrambi i tempi. Nel primo ha vanificato un vantaggio di 11 punti, 41 a 30, in 2’40”, andando al riposo con un solo punto di vantaggio; nel secondo  era avanti di cinque punti, 67 a 62, a 5’15” dalla fine con due “bombe” da 3 punti di Brenton Petway, ma a quel punto Meo Sacchetti ha fatto respirare David Logan (miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti, 13 per tempo, con 10/15 al tiro – 7/9 da due, 3/6 da tre e 3/4 ai tiri liberi, seguito dal francese Randy Culpepper, autore di 26 punti) e il Limoges ne ha approfittato, ribaltando il risultato con un parziale di 10 a 0 ed ha poi saputo gestire lo stesso anche quando è rientrato Logan, chiudendo sul 77 a 72.

Dinamo Banco di Sardegna 2015-2016 2