29 March, 2024
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E’ stato siglato oggi, presso la caserma “S. Pisano”, il protocollo d’intesa tra il 1° Reggimento Corazzato ed il comune di Teulada che consente l’accesso alla popolazione civile ad alcune spiagge del Poligono di Capo Teulada e regolamenta le attività turistiche e sociali che saranno svolte all’interno dell’area addestrativa, per tutto il periodo della concessione.

Il “protocollo d’intesa”, elaborato per agevolare l’integrazione tra la comunità militare e la popolazione civile e finalizzato ad armonizzare le attività militari del poligono con la fruibilità delle risorse turistico – ambientali locali, è stato sottoscritto dal sindaco di Teulada, Daniele Serra, e dal Comandante del 1° Reggimento Corazzato, colonnello Carlo Colaneri.

Le aree del poligono interessate sono la spiaggia di s’Ortixeddu, nota anche come “spiaggia degli Americani”, e parte della spiaggia “Is Arenas Biancas” ed alcune aree demaniali utili a favorire lo svolgimento delle attività sociali e turistiche in tutto l’arenile di Porto Tramatzu. La firma dell’accordo, che rinnova l’intesa, rappresenta una dimostrazione concreta del dialogo continuo e costruttivo avviato tra l’Esercito e le Amministrazioni locali, a testimonianza di una buona pratica che ormai da molti anni consolida le iniziative previste dal protocollo d’intesa sottoscritto tra il il ministero della Difesa e la Regione Autonoma della Sardegna.

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Si è svolta ieri a Teulada nella caserma “S. Pisano”, sede del 1° Reggimento Corazzato, del 3° Reggimento Bersaglieri e del Centro Addestramento Tattico, la seconda tappa regionale dell’attività informativo/promozionale dedicata ai candidati Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno (VFP1) della Sardegna, denominata “Open Day VFP1”.

Dopo il positivo esordio a Cagliari, presso la sede del 151° Reggimento fanteria “Sassari”, personale qualificato del Comando Militare Esercito Sardegna, che coordina gli eventi regionali, ha fatto tappa a Teulada, per illustrare ai giovani candidati video promozionali inerenti le diverse specialità dell’Esercito ed esporre un briefing esplicativo sulla storia della Forza Armata e sull’iter concorsuale che gli aspiranti VFP1 si apprestano ad affrontare.

Dopo il saluto iniziale del colonnello Carlo Colaneri, comandante del 1° Reggimento Corazzato, del colonnello Carlo Di Pinto, comandante del 3° Reggimento Bersaglieri e del tenente colonnello Mauro Cabiddu, comandante del Centro Addestramento Tattico, i giovani candidati hanno assistito alla proiezione dei video promozionali dello Stato Maggiore Esercito. A seguire gli aspiranti VFP1, hanno partecipato, incuriositi, alle numerose attività addestrative organizzate dal 3° Reggimento Bersaglieri, in particolare alla simulazione di una Reazione Automatica Immediata (R.A.I.) a seguito di un attentato EOD, e successivamente hanno visionato con attenzione i diversi mezzi, materiali ed equipaggiamenti esposti nella mostra statica allestita per l’occasione.

Particolare interesse hanno destato i mezzi corazzati schierati, fra i quali la Blindo Centauro del Reggimento “Cavalleggeri Guide 19°”, i Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM) “Lince” del 3° Reggimento Bersaglieri, il Veicolo Blindato Medio (VBM) Freccia del 6° Reggimento Bersaglieri e l’obice FH70 del 24° Artiglieria “Peloritani” .

Le prossima tappa della manifestazione “Open Day VFP1” è prevista presso la caserma “Gonzaga” a Sassari, sede del 152° Reggimento fanteria “Sassari”.

Si è svolta stamane, nella Caserma “S. Pisano” di Teulada, sede del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri della“Brigata Sassari”, alla presenza del Comandante del Comando MilitareEsercito Sardegna, Generale di Brigata Francesco Olla e di tutte le autorità civili e militari intervenute per l’occasione, tra cui numerosi sindaci del territorio, la cerimonia di commemorazione dell’83° Anniversario della costituzione del 1°Reggimento Corazzato. Dopo lo schieramento dei Reparti, e la resa degli onori ai Caduti, ai Labari e alle associazioni combattentistiche e d’Arma, ha preso la parola il Comandante del 1° Reggimento Corazzato per una breve allocuzione. Nel corso suo intervento, ilcolonnello Carlo Colaneri, ha ripercorso la storia e le imprese del 1°Reggimento Corazzato dal 15 settembre 1936, anno della sua costituzione in quel di Vercelli con la denominazione di 1° Reggimento Fanteria Carrista, fino ai nostrigiorni.vA seguire il Generale Francesco Olla, nel suo intervento, ha sottolineato il ruolo centrale e strategico del poligono per l’intera Forza Armata, necessario per mantenere ed incrementare l’approntamento, l’efficienza operativa e addestrativa delle Unitàdell’Esercito Italiano. Nel salutare le Autorità presenti, il Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna ha altresì auspicato un sempre più fruttuoso rapporto di collaborazionecon le amministrazioni stanziali.

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Il colonnello Carlo Di Pinto è il nuovo comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari. Questa mattina è subentrato al colonnello Gabriele Cosimo Garau, arrivato al comando il 14 luglio 2017 ed ora destinato a Roma, all’incarico di Capo Ufficio del Comandante Logistico dell’Esercito.

Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della Brigata Sassari, generale di brigata Andrea Di Stasio, il comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada colonnello Carlo Colaneri, l’ex comandante del Comando militare autonomo “Sardegna” Giovanni Domenico Pintus, le autorità militari e religiose del territorio, i sindaci di Teulada Daniele Serra e Sant’Anna Arresi Anna Maria Teresa Diana, alcuni colleghi dei Comuni del territorio ed il consigliere regionale Michele Ennas.

Il colonnello Carlo Di Pinto, già comandante del XVIII Battaglione Poggio Scanno del 3° Reggimento, di origine pugliese ma da diversi anni in Sardegna (arriva da Sassari), è l’84° comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, il più decorato (in qualità) d’Italia. Vanta, infatti, due Ordini Militari d’Italia, tre Medaglie d’Oro e tre d’Argento al Valor Militare, una d’Argento al Valore dell’Esercito, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito Civile.

Nel mese di luglio 1941, il 3° Reggimento Bersaglieri partecipò all’occupazione di Spalato, alla Campagna contro la Jugoslavia, in Bosnia. Il 24 luglio, il Reggimento partì da Bardolino per la Russia, nell’ambito del Corpo di spedizione italiano in Russia (C.S.I.R.). Il 5 settembre, il Reggimento entrò in contatto con il nemico nella zona del fiume Dnieper. Il 28 settembre, partecipò alla prima battaglia combattuta e vinta da soli reparti italiani a Petrikovka, sul Don. Successivamente, proseguì verso il bacino del Donez, in condizioni ambientali proibitive, conquistando la testa di ponte di Uspenowka. Il 20 ottobre, conquistò il centro industriale e ferroviario di Stalino, precedendo la IV Divisione alpina tedesca. Il 1° novembre, i bersaglieri del leggendario col. Aminto Carretto si impadronirono del centro industriale di Rjkowo, con un ingente bottino di uomini e materiali. L’11 e 12 novembre, i bersaglieri del XX e quelli del XVIII Battaglione si lanciarono in aiuto dell’80° Reggimento fanteria, che riuscì così a sottrarsi all’annientamento. Il bilancio fu di 54 morti e 222 feriti. Il 18 novembre, il Reggimento occupò la linea Rassipnaja-Petropawlowka-Ivanowski, che mantenne per tutto l’inverno, contendendo il terreno a forze enormemente superiori. Il 25 dicembre, nella battaglia di Natale, il 3° Reggimento bersaglieri, posto a presidio del caposaldo di Petropawlowka, in tre giorni di furiosi combattimenti, contenne forze dieci volte superiori, finché non fu costretto a ripiegare sul caposaldo del XXV Battaglione. Il 28 dicembre, spronato dal colonnello Aminto Carretto, il Reggimento conquistò tutte le posizioni dopo una serie di contrattacchi.

Con la profonda ristrutturazione dell’esercito italiano del 1976 che aboliva il livello reggimentale, il 3º Reggimento bersaglieri venne sciolto il 20 ottobre 1975 ed il suo comando si trasformò in Comando 3ª Brigata mec. “Goito”. La Bandiera di Guerra e le tradizioni vennero ereditate dal 18º battaglione bersaglieri “Poggio Scanno”. Sia il 18° che il 10º battaglione bersaglieri “Bezzecca”, stanziato a Solbiate Olona, presso la caserma “Ugo Mara”, vennero inquadrati nella 3ª Brigata mec. “Goito”, intanto costituitasi in seguito alla soppressione della Divisione “Centauro”. Tra il 1982 e 1983 alcune Compagnie del 18° Battaglione “Poggio Scanno” vennero aggregate al II Battaglione Bersaglieri “Governolo” per la missione di Pace in Libano.

Ricostituitosi nuovamente nell’agosto del 1991 in fase sperimentale come 3° Reggimento Bersaglieri “Goito”, dal 1° agosto 1992 assunse la denominazione attuale.

Nel quadro del processo di riordinamento dell’Esercito Italiano, nel 2002 il Reggimento è passato alle dipendenze della Brigata cor. “Ariete”. Il 30 novembre 2009 infine, con la cerimonia di chiusura della caserma “Mameli” di Milano, il Reggimento (dopo 46 anni di permanenza) è stato trasferito a “Sa Portedda” (Teulada), inglobando il disciolto 1º Reggimento Corazzato della Brigata Sassari.

Da ottobre 2011 ad aprile 2012, il Reggimento ha partecipato all’operazione ISAF XVII in Afghanistan, nell’ambito del “Provincial Reconstruction Team” di Herat.

Allegatele interviste al comandante uscente Gabriele Cosimo Garau e al comandante entrante colonnello Carlo Di Pinto.

                                                                                                       

 

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Il tenente colonnello Orazio Sechi è il nuovo presidente del Rotary Club di Carbonia. La cerimonia del passaggio del collare dalla presidente uscente, Maria Antonietta Cuccheddu, si è svolta ieri sera, nella sala riunioni dell’Hotel Ristorante Museo Tanit, a Carbonia. Erano presenti, tra gli altri, l’assistente del governatore del distretto Vanda Mulliri, il comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada colonnello Carlo Colaneri, il vicesindaco Gian Luca Lai e l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia Loredana La Barbera.

La cerimonia si è aperta con la relazione della presidente uscente, Maria Antonietta Cuccheddu, che ha ricostruito l’attività svolta dal Club negli ultimi dodici mesi, ed è proseguita con la consegna di alcuno riconoscimenti ai soci, tra i quali quelli a coloro che hanno raggiunto il 30° anno di presenza nel Rotary Club di Carbonia. Il socio Bruno Cannas ha consegnato una lampada dei vecchi minatori di Carbonia all’assistente del governatore Vanda Mulliri, anche lei al termine del mandato biennale.

Il clou della serata è arrivato con il passaggio di consegne tra Maria Antonietta Cuccheddu ed Orazio Sechi. Il neo presidente, ricevuto il collare, ha presentato la squadra di collaboratori con i quali porterà avanti l’attività nei prossimi dodici mesi ed ha dato la disponibilità del Club al vicesindaco ed all’assessore del comune di Carbonia presenti, a collaborare per la realizzazione di progetti di carattere sociale a beneficio della città.

                   

                    

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Il giardino della Casa baronale di Teulada, ha ospitato ieri sera l’esibizione del Coro polifonico Sant’Isidoro e della Fanfara del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, diretta dal caporal maggiore capo Massimo Pia, in occasione della Festa della Musica, iniziativa voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Erano presenti il sindaco di Teulada, Daniele Serra, e le massime autorità militari di Teulada, il comandante del 3° Reggimento bersaglieri colonnello Gabriele Cosimo Garau, il comandante del 1° Reggimento Corazzato colonnello Carlo Colaneri, e l’ex comandante del Comando militare autonomo “Sardegna” generale Giovanni Domenico Pintus.

La serata è stata aperta dalla proiezione di un filmato sull’attività del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari nel salone della Casa baronale e poi è stata concentrata nell’antistante giardino, con le due esibizioni musicali, davanti ad un folto pubblico.

Il coro polifonico Sant’Isidoro ha eseguito alcuni brani della tradizione sarda e a seguire la fanfara del 3° Reggimento bersaglieri della Brigata Sassari si è esibita nei brani bersagliereschi più famosi, riscuotendo apprezzamento dal numeroso pubblico presente, tra i quali il Canto degli Italiani. Dimonios, Flik Flok, ‘E bersagliere, Il Colonnello, All’armi e La Ricciolina.

Al termine abbiamo intervistato il comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, il colonnello Gabriele Cosimo Garau.

 

nni Domenico Pintus

 

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Questa mattina, sul piazzale antistante la palazzina comando della Caserma “S. Pisano” di Teulada, sede del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri, alla presenza del vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale di Brigata Eugenio Martis, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al vertice del 1° Reggimento Corazzato tra il colonnello Fabrizio Giardini cedente, ed il colonnello Carlo Colaneri subentrante.

Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità civili, religiose e militari locali, le rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma e i gonfaloni dei comuni delle comunità locali.

Nel suo breve intervento il generale Eugenio Martis, dopo aver rivolto un saluto a tutte le autorità presenti, agli ospiti, al personale schierato, allo stendardo del 1° Reggimento Corazzato e alle associazioni combattentistiche e d’arma, nel ringraziare il colonnello Fabrizio Giardini per l’ottimo lavoro svolto presso il 1° Reggimento Corazzato, ha sottolineato l’importanza delle molteplici attività da lui dirette nei due anni di comando, tra le quali spiccano le attività di supporto a favore delle unità in addestramento e le attività di approntamento del personale militare per le missioni in patria e nei principali teatri operativi all’estero, oltre la proficua opera di promozione e rinnovamento, dei già solidi protocolli d’intesa volti a favorire le comunità locali.

Il colonnello Fabrizio Giardini durante il suo intervento, ha riassunto brevemente il lungo ed intenso periodo trascorso alla guida del 1° Reggimento evidenziando gli sforzi e i traguardi raggiunti dal personale civile e militare del reggimento ed esprimendo parole di profonda gratitudine per l’incondizionato impegno e la straordinaria professionalità dimostrati durante i due anni di lavoro; al termine del suo intervento ha formulato un caloroso augurio di buon lavoro al colonnello Carlo Colaneri.

Il nuovo Comandante, il Colonnello Carlo Colaneri ha frequentato il 174° Corso “Coraggio” presso l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, dove consegue la Laurea in Scienze politiche indirizzo Politico-Economico, e proviene dallo Stato Maggiore dell’Esercito.

La carriera del colonnello Carlo Colaneri

Il colonnello Carlo Colaneri è nato a Vercelli (VC) il 18 gennaio 1973 e, dal 1992, ha frequentato. Nominato tenente, nel 1997, è stato assegnato al Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), in Palmanova, ove ha assolto l’incarico di Comandante di Plotone Blindo Pesante e Comandante di Squadrone partecipando, dal luglio all’ottobre del 2001, all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo quale Comandante di Squadrone Blindo. A dicembre del 2001, alla nomina al grado di capitano, è stato assegnato al Reggimento “Lancieri di Novara” (5°) dove è stato impiegato quale Comandante di Squadrone Blindo Esplorante fino al 2003 e, in seguito, come Ufficiale Addetto all’Ufficio O.A.I. del Reggimento e Capo Centro Ippico. In tale periodo, dal novembre 2002 all’aprile del 2003, ha partecipato, quale Comandante di Squadrone Blindo, all’Operazione “Decisive Endevour” in Kosovo.

Nel 2006, dopo aver frequentato il 132° Corso di Stato Maggiore e l’11° Corso Pluritematico (Master di II livello in scienze strategiche) presso la Scuola di applicazione di Torino, è stato confermato al Reggimento “Lancieri di Novara” (5°) dove ha svolto, tra l’altro, l’incarico di Capo Ufficio O.A.I. del Reggimento e, in Teatro Libanese, il Capo Cellula S2 nell’Operazione “Leonte 1”, nel 2006-2007 e il Capo Cellula S3 nell’Operazione “Leonte 5”, nel 2008-2009.

Nel biennio 2010-2011, ha frequentato il 13° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e il Master di I livello in Studi Internazionali Strategico-Militari presso il Centro Alti Studi della Difesa in Roma al termine del quale viene assegnato presso lo Stato Maggiore dell’Esercito con l’incarico di Ufficiale addetto presso il Dipartimento Impiego del Personale – Ufficio Impiego Ufficiali.

Nell’agosto 2013, con la nomina al grado di tenente colonnello, dopo aver servito gli Stendardi di “Genova” e “Novara”, ha l’onore di servire quello del Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) dove assume l’incarico di comandante di Gruppo presso e con il quale partecipa all’Operazione “Joint Enterprise” in Kosovo quale Comandante di Battaglione Multinazionale del MNBG West con alle dipendenze due compagnie Slovene, una Austriaca, una italiana e un plotone moldavo, per la prima volta impiegato in Teatro di Operazione. Per l’attività svolta nell’integrazione del personale dell’esercito moldavo all’interno del contingento italiano e di KFOR, viene insignito, a nome del Presidente della Repubblica Moldava, della medaglia “Consolidation of military cooperation” of the National Army (consolidamento della cooperazione militare dell’esercito nazionale). Nel 2015, al termine del periodo di comando, è stato assegnato allo Stato Maggiore dell’Esercito con l’incarico di Capo Sezione presso l’Ufficio Generale di Pianificazione Finanziaria – Ufficio Pro.Fi.Bi.Sta. in Roma.

Tra i principali corsi svolti dall’Ufficiale ci sono quelli di istruttore di educazione fisica, di ufficiale NBC presso la Scuola Interforze NBC di Rieti, del NATO Multinational Crisis Management Course, del NATO Open Source Intelligence Course e del NATO CIMIC Basic Course presso ACT NATO SCHOOL (NSO) a OBERAMMERGAU (Germania), il corso di perfezionamento di equitazione, con qualifica di “Speranza”, e di istruttore di equitazione militare e federale svolti presso la scuola di cavalleria/Centro Militare di Equitazione di Montelibretti. Grazie a quest’ultime qualifiche, durante il suo percorso professionale, il Colonnello Carlo Colaneri ha svolto anche attività di equitazione a livello agonistico conseguendo, tra l’altro, la medaglia di bronzo a squadre al “Melton Shield” a Londra con la rappresentativa militare dell’Italia (1999), la medaglia d’argento individuale ai campionati regionali assoluti di completo e la medaglia di bronzo alla Coppa delle Regioni di completo con la rappresentativa del Friuli Venezia Giulia (2003), il  1° posto al criterium di 1° grado ai campionati regionali del Friuli Venezia Giulia (2005) e vari piazzamenti nei concorsi ippici nazionali e internazionali fino alla categoria C130.

La storia del 1° Reggimento Corazzato

La Storia del 1° Reggimento Fanteria Carrista iniziò quando fù costituito in Vercelli il 15 settembre 1936 su I, II, III Battaglione Carri d’assalto (poi carri L) e IV Battaglione Carri di rottura (poi carri M). Il 1 gennaio 1938 ricevette il XXIII Battaglione Carri L ed il 30 novembre cedette al costituendo 32° Reggimento Fanteria Carristi il 4° Battaglione Carri M, mentre contemporaneamente gli vennero assegnati i Battaglioni Carri L IV e XXII del disciolto 2° Reggimento Fanteria Carristi.

Il 23 novembre 1939 cedette il III Battaglione Carri L al 32° Reggimento dal quale un mese dopo ricevette il CCCXXIII Battaglione Carri M; quest’ultimo trasformato nel 1940 in Battaglione Carri M 13/40, fu poi trasferito alla Brigata Corazzata in Africa Settentrionale.Sempre nel 1939 i Battaglioni Carri XXII e XXIII furono ceduti al 33 Reggimento Fanteria Carristi. Il 10 Giugno 1940, inquadrato nel raggruppamento Celere della 4° Armata, il 1° Reggimento prese parte alle operazioni sulle Alpi Occidentali e fu’ inizialmente dislocato in seconda schiera nell’alta Valle della Dora Riparia. Prima del termine delleostilita’alcunisuoi reparti operarono nel settore Moncenisio Bardonecchia.

Nell’agosto 1940 il 1° cedette i Battaglioni I e II al 32° Reggimento, mentre le rimanenti unità raggiunsero l’Africa Settentrionale. Nel dicembre del 1940 il IV Battaglione Carri L passò alle dipendenze del X Corpo d’Armata; il 20 luglio costituì il presidio di El Mechili ove rimase sino al ripiegamento del dicembre, che effettuò a stretto contatto con l’avversario.

In data 1 gennaio 1942 fu sciolto a causa delle perdite subite ed il suo personale fu assorbito dal Centro Carristi A.S. La 3° Compagnia nel frattempo, operò da luglio a settembre con la colonna Santamaria, quindi passò in rinforzo alla divisione ‘Savona’ e dovette essere considerata dispersa a seguito della caduta di Sollum. La 2° Compagnia operò a sua volta, a fine novembre, nella zona di Tobruk. Anche il Comando del 1° Reggimento nel gennaio del 1941 fu inviato in Africa Settentrionale, ove si sciolse a causa degli eventi bellici nel mese successivo, nel corso dei combattimenti determinati dalla prima offensiva britannica.

Il Comando del 1° Reggimento fu nuovamente costituito e mobilitato dall’ottobre del 1941 all’ 8 settembre 1943, ma non prese parte alle operazioni. Ne fece parte il XVI Battaglione Carri M 13/40. Il 10 luglio 1948 lo Stato Maggiore dell’Esercito ordino’ di costituire in Roma il Comando del 1′ Reggimento Carristi che, incorporato il II Battaglione e dislocatosi nella caserma di Pietralata, nel settembre passa alle dipendenze dell’Ariete.

Nei primi mesi del 1949 il 1° Reggimento Carristi, cambiata la numerazione in 132°, da Roma raggiunse, la sede di Aviano il 28 aprile, incorporando anche il I Battaglione Carri che da Casarsa si portò ad Aviano (28 aprile 1950). Il 26 marzo 1959 fu costituito il CAUC, in seguito all’esigenza dello Stato Maggiore dell’Esercito di creare un Campo di Addestramento per le Unità Corazzate, con sede a Capo Teulada, ove fu costituito il più importante ed esteso poligono permanente di tutta la Penisola. Il CAUC ereditava le glorie del 1° Reggimento Fanteria Carristi, il quale, il 1 Maggio 1974, fu ricostituito con il nome di 1° Reggimento Fanteria Corazzato, ora divenuto 1° Reggimento Corazzato, e ne ereditò la Bandiera di Guerra.

Il 3 ottobre 1999, a seguito dell’abolizione da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito dei carristi come specialità dell’Arma di Fanteria, e con il conseguente passaggio di tutte le Unità carriste dall’Arma di Fanteria a quella di Cavalleria, il 1° Reggimento Corazzato, con solenne cerimonia tenutasi a Pinerolo alla presenza del Capo dello Stato, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, riceveva in consegna lo Stendardo, adottato dalle Unità dell’Arma di Cavalleria in luogo della Bandiera di Guerra.