16 December, 2025
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Ieri mattina la sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, a Cagliari, ha ospitato l’evento di chiusura del progetto “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship” , organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente Campidano e Capoterra di Cagliari in qualità di capofila e dal GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e il GAL Linas Campidano.

Il progetto ha avuto un respiro internazionale, con il coinvolgimento di due GAL finlandesi con i quali per tre anni c’è stato un continuo scambio di esperienze.

I lavori sono stati aperti dall’intervento di Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis e dell’AssoGAL. I dirigenti dei tre GAL hanno poi presentato i risultati del progetto Agrisociale e della “Carta dei principi dell’agricoltura sociale” , caratterizzato da un processo partecipativo dal basso che ha fatto continuo riferimento alle esigenze dei territori e degli imprenditori agricoli ed è stato analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura sociale in Sardegna, con il contributo di numerosi operatori presenti.

Hanno seguito i lavori anche numerosi sindaci dei comuni coinvolti (per il Gal Sulcis erano presenti i sindaci di Teulada Daniele Serra, di Santadi Elio Sundas, di Sant’Antioco Mario Corongiu, di Masainas Ivo Melis e di Villaperuccio Antonello Pirosu).

Sono intervenute Maria Giuseppina Cireddu, direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, che ha presentato le azioni a favore dell’agricoltura sociale previste dal Programma di Sviluppo Rurale regionale 2014-2020; e Francesca Giarrè, rappresentante del CREA (Consiglio per la ricerca economica in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ex INEA), che ha illustrato la legge nazionale approvata recentemente.

Hanno portato le loro esperienze i presidenti degli altri due GAL, Alessandro Congiu per il GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e Antonio Marrocu per il GAL Linas Campidano. Quest’ultimo ha rimarcato gli ostacoli posti al lavoro dei GAL dalla macchina burocratica che costituisce un fortissimo limite anche allo sviluppo delle imprese che spesso sono portate ad abbandonare l’attività per i tempi infiniti nell’espletamento delle pratiche e per le enormi difficoltà nell’accesso al credito.

L’incontro si è concluso con un confronto sulle opportunità offerte dalla programmazione unitaria tra le diverse strutture regionali competenti e la proiezione di un filmato, Serena…Mente, realizzato con i giovani che hanno partecipato al progetto.

L’evento rientra nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship”, che ha visto impegnati in un percorso partecipativo di oltre un anno di attività, tre Gruppi di azione locale sardi e due finlandesi: il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila del progetto); il GAL Sarrabus, Gerrei e Trexenta; il GAL Linas Campidano; il GAL SILMU; il GAL SEPRA. Sono stati realizzati workshop transnazionali e regionali, attività di visit inspection e di educational tour e coinvolti attori provenienti dai settori pubblico e privato.

Il progetto rientra nella misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (periodi di programmazione 2007-2013).

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Si è svolta stamane a Pula una cerimonia per ricordare il maggiore della Brigata Sassari Giuseppe La Rosa morto in Afghanistan. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, è intervenuto, a Pula, alla cerimonia per ricordare il maggiore della “Brigata Sassari” Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan, l’8 giugno del 2013, in seguito a un attentato ai danni di un convoglio militare italiano sulla strada per Farah.

Giuseppe La Rosa era nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, ma aveva un rapporto molto stretto con la Sardegna e con Pula in particolare.
Per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nel cortile della casa Frau, è stata scoperta una lapide commemorativa.
Erano presenti il sottosegretario della Difesa Domenico Rossi, i sindaci di Pula e Teulada Carla Medau e Daniele Serra.
L’assessore degli Affari generali si è soffermato sui valori di cui il giovane Giuseppe La Rosa, morto all’età di 31 anni, è stato interprete. Gli stessi valori che hanno sempre contraddistinto la storia gloriosa della Brigata Sassari.

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Mercoledì 21 ottobre, alle 10.00, nella Casa Frau di Pula, si terrà la cerimonia di inaugurazione della Targa della “Madonna del Cammino” in memoria del Maggiore Giuseppe La Rosa ucciso in Afghanistan nel 2003.

Al Maggiore è stata conferita nel 2014 la medaglia d’oro al valore militare poiché: «Con eroico gesto, dimostrando non comune coraggio, impareggiabile generosità e cosciente sprezzo del pericolo, si immolava ponendosi a scudo delle altrui vite, proteggendole con il proprio corpo dalla deflagrazione di un ordigno lanciato all’interno del veicolo nel quale viaggiava».

Alla cerimonia saranno presenti: il sottosegretario di Stato alla Difesa l’on. Domenico Rossi, il Comandante del 3′ RGT Bersaglieri della Brigata Sassari il Colonnello Massimo Pecchinotti, il sindaco di Teulada Daniele Serra e il sindaco di Pula Carla Medau.

Nell’occasione si parlerà anche dei problemi legati alla servitù militare di Pula.

Giuseppe La Rosa

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Due comunità in festa, Teulada e Villamassargia, per l’insediamento di don Ignazio Porcu alla guida della parrocchia della chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Teulada.

Ignazio Porcu, 62 anni, nato a Villamassargia il 18 dicembre 1952, è stato nominato dal vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, al posto di don Melchiorino Dore che, a 83 anni, è andato in pensione, per guidare sia la chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

Il suo arrivo è stato salutato con una grande cerimonia, alla quale hanno partecipato diverse centinaia di persone, molte delle quali provenienti da Villamassargia (con tre autobus e numerose auto) – tra loro il gruppo degli scouts e il gruppo folk che ha partecipato alla processione e alle altre fasi della cerimonia con il gruppo folk di Teulada -, con in testa il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda; il sindaco di Villamassargia, Debora Porrà e il sindaco di Teulada, Daniele Serra; numerose autorità religiose, civili e militari e, soprattutto, tanti giovani. Don Ignazio Porcu, fratello di Franco, ex sindaco di Villamassargia, porta con sé una lunga e proficua esperienza maturata nella comunità di Villamassargia che lo ha ricambiato con uno straordinario entusiasmo nel suo trasferimento a Teulada.

Il servizio fotografico allegato è stato realizzato nel corso della cerimonia da Enrico Cambedda.

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«A seguito della recente cessazione dal servizio del medico di base provvisorio dott.ssa Mallus, da mia interlocuzione odierna con la ASL 8 di Cagliari si comunica quanto segue:
– nella mattinata di domani giovedì 10 settembre, fino alle ore 12.00, su incarico straordinario sarà disponibile per le urgenze un medico presso l’ambulatorio ASL di vico Marconi, a Teulada;
– dalla mattinata di venerdì 11 settembre, dalle ore 9.00, prenderà servizio il medico nominato titolare dott. Carlini, che riceverà in via provvisoria nel medesimo ambulatorio ASL di vico Marconi fino a nuova sistemazione;
Lo stesso dott. Carlini avrà cura di comunicare quanto prima i suoi giorni e orari ambulatoriali definitivi, e potrà dare informazioni su modalità di scelta medico.»

Ne dà comunicazione il sindaco di Teulada, Daniele Serra.

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E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala Remo Branca del Municipio di Iglesias, la prima edizione della manifestazione “Primavera Sulcitana – Sulcis in Food” che prenderà il via sabato 18 aprile a Iglesias e si concluderà domenica 14 giugno a Carbonia. La manifestazione si propone come interessante formula per la promozione culturale e turistica del territorio, abbracciando una molteplicità di settori: dalla gastronomia al paesaggio, dalla tradizione alla cultura e tantissimo altro ancora. Quasi tutte le amministrazioni comunali del territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias (è rimasto fuori solo il comune di Nuxis che gli organizzatori sperano di coinvolgere già il prossimo anno, alla seconda edizione) e il comune di Teulada, storicamente parte integrante del Sulcis ma nel passato recente rimasto legato alla provincia di Cagliari, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa.

Hanno partecipato alla presentazione i componenti il gruppo fondatore dell’associazione “Primavera Sulcitana” (il presidente Luciano La Mantia, Gianni Porcu, Alessia Littarru e Ivan Scarpa); il sindaco e il vicesindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e Simone Franceschi; i sindaci di Tratalias Marco Antonio Piras, di Teulada Daniele Serra e di Fluminimaggiore Ferdinando Pellegrini; e numerosi assessori degli altri comuni (Carbonia, Domusnovas, Gonnesa, Portoscuso e San Giovanni Suergiu).

Luciano La Mantia ha spiegato che l’iniziativa è nata poco più di due mesi fa, sulla scia delle importanti esperienze maturate dai comuni della provincia di Nuoro delle Cortes Apertas e della convinzione che il territorio del Sulcis Iglesiente abbia tutte le potenzialità per creare un evento importante che potrebbe costituire una valida base di partenza per lanciare a media e lunga scadenza un modello di sviluppo diverso e, comunque, fin dall’inizio integrativo di quello esistente, legato quasi esclusivamente sull’industria.

Sulla stessa “lunghezza d’onda” gli interventi del sindaco di Iglesias e degli altri amministratori presenti, entusiasti del progetto e delle prospettive che potrebbero scaturirne.

E’ intervenuto anche il parroco della Cattedrale Santa Chiara, Antonio Mura, che si è complimentato con gli organizzatori e gli amministratori presenti per l’iniziativa che, a suo dire, potrebbe contribuire al rilancio del territorio.

Questo il calendario completo della manifestazione, fatto di nove tappe che copriranno tutti i fine settimana, con l’aggregazione, in sette tappe, di due, tre o quattro comuni nello stesso fine settimana.

18-19 aprile: Iglesias

25-26 aprile: Carloforte, Giba, Masainas e Villamassargia

02-03 maggio: Tratalias, Villaperuccio e Sant’Anna Arresi

09-10 maggio: Calasetta, Gonnesa e Portoscuso

16-17 maggio: Buggerru, Domusnovas e San Giovanni Suergiu

23-24 maggio: Narcao, Perdaxius e Santadi

30-31 maggio: Sant’Antioco e Teulada

06-07 giugno: Piscinas, Fluminimaggiore e Musei

13-14 giugno: Carbonia.

Venerdì mattina, per la giornata della memoria, l’associazione Is Sinnus e l’Istituto Comprensivo Taddeo Cossu, con il patrocinio del comune di Teulada, hanno organizzato un incontro con i deportati nei campi di concentramento nazisti Modesto Melis e Fedele Manca, che si svolgerà dalle 10.30 nell’oratorio della Parrocchia Vergine del Carmine.

Dopo il saluto del parroco, don Dino Dore, sono previsti gli interventi di Daniele Serra, sindaco di Teulada; Ferdinando Salis, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo; Salvatore Loi, rappresentante dell’associazione Is Sinnus; Fedele Manca, deportato nel campo di Mappen; Modesto Melis, deportato nel campo di Mauthausen.

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Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Teulada, intendono promuovere la creazione di un Gruppo comunale di volontari di Protezione Civile. A tal fine, giovedì 16 ottobre, alle ore 18.00, presso la casa baronale di Piazza Parrocchia, a Teulada, si terrà un incontro informativo. Introdurrà i lavori il sindaco, Daniele Serra.

Sergio Carrus, responsabile del settore volontariato della Direzione Generale di Protezione Civile Regionale, fornirà informazioni sui gruppi di volontari di Protezione Civile, la costituzione, la gestione e l’ambito di operatività.

Piazza Teulada 1

Daniele Serra giuramento

Il sindaco di Teulada, Daniele Serra, interviene sull’incendio verificatosi ieri all’interno del poligono militare, durante un’esercitazione.

«Nel pomeriggio di lunedì – dice Daniele Serra – ho avuto una segnalazione di un cittadino che aveva avvistato del fumo in direzione di capo teulada. Ho voluto seguire personalmente la vicenda e mi sono recato lungo la strada litoranea Teulada-Chia. E da lì, effettivamente, si poteva osservare l’incendio in corso nella zona della penisola interdetta con ampie colonne di fumo, quasi certamente causato dalle attività addestrative che lo hanno innescato tra i cespugli e le stoppie ancora secche. Erano in corso le operazioni di spegnimento con un elicottero.

«Al di la del caso specifico – aggiunge il sindaco di Teulada – vorrei ricordare che questa amministrazione (insieme al Consiglio comunale di Teulada) si è espressa più volte ribadendo la necessità di più attenzione sulle attività all’interno di quelle aree che, vorrei ricordare, sono aree #SIC e quindi ad alta valenza ambientale. Si è chiesto inoltre un allungamento del periodo di sospensione estiva delle esercitazioni. Questi incidenti non fanno altro che rafforzare la necessità di rivedere in maniera significativa i periodi addestrativi che non possono prescindere dalle regole e dalle procedure di sicurezza antincendio vigenti nel resto dell’isola nonché dalle condizioni climatiche contingenti. E’ assolutamente anacronistico e paradossale che a un comune cittadino in questo periodo sia giustamente vietato di fare un barbecue in campagna e, contemporaneamente, siano permesse attività addestrative impattanti che scatenano incidenti come quello di ieri. Non è più ammissibile – conclude il sindaco di Teulada – che all’interno del territorio dello stato italiano ci siano delle zone dove le regole e il buonsenso valgono meno che nel resto d’Italia.»