18 April, 2024
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Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna scenderanno nuovamente in campo, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, per gara 5 della finale scudetto. Dopo le due nette vittorie casalinghe iniziali della squadra di Massimiliano Menetti e le due sofferte quanto meritate vittorie interne della squadra di Meo Sacchetti che hanno riportato la serie in parità, la sfida entra nella fase decisiva.

La Grissin Bon hail vantaggio del fattore campo, elemento tutt’altro che trascurabile visti i precedenti tra le due squadre (come nelle prime partite di finale, anche in campionato gli emiliani hanno avuto la meglio abbastanza nettamente sul loro campo), ma questa sera tutto può succedere, perché potrebbe avere un peso importante e forse anche decisivo l’approccio mentale con il quale le due squadre affronteranno la sfida e la condizione fisica, minacciata dai ritmi vertiginosi dei play off scudetto (una partita ogni due giorni nei quarti, in semifinale e in finale, con una pausa solo leggermente più lunga tra una serie e l’altra).

La Dinamo si presenta al gran completo, grazie al recupero lampo di Rakim Sanders, uscito dal campo malconcio in gara 4 al PalaSerradimigni. Meo Sacchetti spera in una conferma di Shane Lawal, MVP di gara 4 e di Jerome Dyson, miglior realizzatore di gara 4 con 28 punti ed MVP di gara 3. Ma l’uomo decisivo potrebbe essere David Logan, come è già avvenuto in gara 3, con 19 punti negli ultimi 10 minuti con una serie di 5 “bombe” dai 6,75.

La Grissin Bon ha meno individualità ma un più equilibrato gioco di squadra rispetto alla Dinamo Banco di Sardegna. Ma Massimiliano Menetti conta molto anche sulle prestazioni individuali di Andrea Cinciarini, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Darius Lavrinovic e Rimantas Kaukenas.

Fischio d’inizio alle 20.45, arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini ed Enrico Sabetta.

Dinamo Banco di Sardegna 2 Dinamo Banco di Sardegna 3 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo si ripete in gara 4 in una partita da infarto (94 a 90 dopo un tempo supplementare) e impatta la serie della finale scudetto con la Grissin Bon davanti a 5.000 spettatori entusiasti dopo 45 minuti caratterizzati da mille emozioni.
La Dinamo ha dominato la partita per 30 minuti giocando a ritmi vertiginosi con percentuali dai 6,75 soprattutto nei primi 20′, da NBA: 9 su 16. Nel primo tempo è stato il tiro da 3 punti a fare la differenza, con un Rakim Sanders stellare (11 punti con 1 su 2 da due punti, 3 su 3 da tre punti e 5 rimbalzi) e Sosa, Logan, Lawal e Kadji tutti a quota 7 punti. Nella Grissin Bon hanno retto il confronto Darius Lavrinovic e Achille Polonara, autori rispettivamente di 12 e 11 punti, in ombra gli altri. La Dinamo ha iniziato la sfida giocando a ritmi vertiginosi (12 a 5 al 4′ con “bombe” di Kenneth Kadji e Logan e schiacciate di Sanders e Lawal ma Polonara e Lavrinovic hanno riportato sotto la Grissin Bon (13 a 12) al 6′. Altre due “bombe” di Dyson e Sanders hanno riportato la Dinamo avanti, 19 a 12, ma una “bomba” di Lavrinovic e due canestri da sotto di Polonara e Della Valle hanno colmato il divario: 19 a 19.
La Dinamo tira meglio da 3 che da 2 punti e Sanders porta la Dinamo al primo riposo breve sul +4: 25 a 21.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon accorcia a – 2 con un canestro da sotto di Vitalis Chikoko, 25 a 23, ma poi la Dinamo continua a “bombardare” il canestro avversario con Giacomo Devecchi, Logan, Sosa e Sanders la buona vena di Lavrinovic e Polonara hanno consentito alla Grissin Bon di andare all’intervallo lungo con un ritardo di “soli” 12 punti: 48 a 36!
La partita sembra incanalata verso una vittoria sicura della Dinamo è questa sensazione cresce in avvio di terzo quarto, quando la Grissin Bon sbanda vistosamente e la Dinamo vola fino a + 22: 63 a 41 al 25′. Brillano Sanders (da 3), Dyson, Kadji e Logan. La partita sembra decisa ma dopo pochi minuti la luce della Dinamo improvvisamente si spegne e la squadra di Massimiliano Menetti inizia una clamorosa rimonta. Cresce Andrea Cinciarini, con lui Ojars Silins e in breve tempo il divario tra le due squadre si assottiglia: 68 a 56 all’ultimo intervallo breve.
Il margine di vantaggio per la Dinamo è ancora buono ma la partita sta cambiando e la squadra di Meo Sacchetti non riesce a frenare la rimonta emiliana. La Dinamo continua a sbagliare molto nei tiri da due punti, crollano anche le percentuali dai 6,75 e al 36′ la Grissin Bon è a -7: 76 a 69. Dyson riporta i suoi a +9 ma Reggio Emilia ci crede e, punto dopo punto, si riporta sotto fino al -3 al 38′: 78 a 75. Ora la Dinamo ha paura, Dyson mette dentro il canestro del +5, 80 a 75 , ma la Grissin Bon in un finale da infarto riaggancia la Dinamo con un canestro da sotto di Andrea Cinciarini e una “bomba” di Ojars Silins, portando gara 4 incredibilmente al primo tempo supplementare.
Sulle tribune del PalaSerradimigni scende il gelo e l’inerzia della sfida è ora dalla parte della squadra ospite che è stata capace di rimontare uno svantaggio di 22 punti con un parziale di 39 a 27 negli ultimi 15′.
Ma quando tutti si aspettano un allungo della Grissin Bon che vincendo porterebbe la serie sul 3 a 1, ad un passo da uno storico scudetto, dopo due tiri liberi di Amedeo Della Valle, Jerome Dyson piazza due “bombe”, un canestro da sotto e due tiri liberi che, uniti ad un canestro da sotto e due tiri liberi di Jeff Brooks, regalano alla Dinamo la vittoria che vale il 2 a 2 e riapre pienamente la serie della finale scudetto.
La Dinamo chiude con 18 su 40 da due punti, 14 su 33 da tre punti e 16 su 31 ai tiri liberi; 50 rimbalzi, 14 di Shane Lawal.
Per la Grissin Bon, 31 su 51 da due punti, 5 su 29 da tre e 13 su 17 ai tiri liberi; 40 rimbalzi.
Jerome Dyson è il miglior realizzatore per la Dinamo, con 28 punti in 38′ (5 su 10 sia da due sia da tre punti e 3 su 7 ai tiri liberi), seguito da Rakim Sanders con 18 punti in 26′ (3 su 6 da due punti, 4 su 5 da tre punti e 0 su 1 ai tiri liberi; David Logan oggi s’è fermato a 11 punti, Shane Lawal e Kenneth Kadji a 10.
Nella Grissin Bon, 20 punti per Darius Lavrinovic (7 su 11 da due punti, 1 su 6 da tre punti e 3 su 5 ai tiri liberi; 17 per Ojars Silins (5 su 6 da due punti 2 su 6 da tre punti e 1 su 1 ai tiri liberi; 16 per Andrea Polonara (4 su 5 da due punti, 2 su 6 da tre punti e 2 su 2 ai tiri liberi); 14 per Andrea Cinciarini (6 su 15 da due punti, 0 su 3 da tre punti e 2 su 3 ai tiri liberi); 10 per Amedeo Della Valle.
Nella Grissin Bon è tornato in campo per 4 minuti il grande ex Drake Diener che, reduce da un infortunio, non ha inciso sulla partita (un solo tiro da due sbagliato e una palla persa).
La Dinamo è riuscita a completare la rimonta dopo le due nette sconfitte iniziali subite a Reggio Emilia e la serie è nuovamente in parità: 2 a 2. Lunedì si torna al Palabigi, dove la Dinamo in gara 5 cercherà di centrare l’impresa che potrebbe valere una grossa fetta di scudetto. Sì giocherà alle 20,45, arbitri Paolo Taurano, Saverio Lazzarini ed Enrico Sabetta.

Finale scudetto atto 4°: al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45, sfida la Grissin Bon per riportare la serie in parità. Archiviata la straordinaria e, ad un certo punto, quasi insperata vittoria di gara 3, la squadra di Meo Sacchetti va all’assalto di quella di Massimiliano Menetti, con la convinzione di avere ritrovato le certezze che le avevano consentito di eliminare in semifinale i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e quindi di potersi giocare tutte le chanches scudetto fino in fondo, magari a gara 7, già fissata per il 26 giugno al Palabigi di Reggio Emilia.

La Dinamo questa sera punterà sulla ritrovata precisione al tiro dalla lunga distanza di David Logan (in gara 3 25 punti, 19 negli ultimi 10′ con 5 “bombe” consecutive dai 6,75), sul riscatto di Jerome Dyson, MVP della serata dopo la serataccia di due giorni prima a Reggio Emilia, e di Rakim Sanders, e spera di poter ritrovare anche il miglior Shane Lawal, l’uomo in più della semifinale con l’Olimpia Milano e finora in ombra in finale, anche per l’assenza in una partita per squalifica.

La Grissin Bon, da parte sua, in gara 3 non ha avuto il miglior Andrea Cinciarini ed ha avuto il meglio da Amedeo Della Valle, implacabile al tiro dai 6,75 e sui soliti Achille Polonara, Rimantas Kaukenas e Darius Lavrinovic. per violare il PalaSerradimigmi, se la Dinamo sarà in serata sì, dovrà fare leva su tutti i suoi campioni disponibili, non potendo contare neppure oggi sul grande ex Drake Diener, infortunatosi in gara 5 di semifinale, contro l’Umana Reyer Venezia (a Reggio Emilia sperano di riuscire a recuperarlo in tempo per gara 5, in programma lunedì 22 giugno al Palabigi).

Gara 4, in un PalaSerradimigni pieno come un uovo, inizia alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

Dinamo Banco di Sardegna 2

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

Incredibile Dinamo: a un passo dal baratro con la Grissin Bon, 47 a 56 al 30′ con soli 4 punti in 10′, risorge trascinata da Super Logan (7 su 12 dai 6,75, 19 punti nell’ultimo quarto) e con un ultimo quarto straordinario, 33 a 21, chiude sull’80 a 77 e riapre la serie della finale scudetto del basket.

Le batoste subite a Reggio Emilia hanno fatto male alla Dinamo che si presenta a gara 3 con uno spirito completamente diverso e l’impatto con la partita lo conferma subito. Dopo il canestro iniziale di Andrea Cinciarini, l’MVP di gara 2, una “bomba” da tre punti di David Logan (l’uomo che alla fine risulterà decisivo!) e un canestro da sotto di Jerome Dyson, il peggiore in campo in gara 2 (con zero punti e un rendimento prossimo allo zero), portano la Dinamo sul 5 a 2. La Grissin Bon sembra in difficoltà ma reagisce subito, approfittando di alcune distrazioni difensive sassaresi e con un parziale di 9 a 0 scatta avanti sull’11 a 5, con una schiacciata di Vitalis Chikoko, una “bomba” di Rimantas Kaukenas, una schiacciata di Achille Polonara e un canestro da sotto di Kaukenas.

La partita è velocissima, Meo Sacchetti scuote i suoi che piazzano a loro volta un parziale pesante, 10 a 2, e fanno il controsorpasso, 15 a 13, con una spettacolare schiacciata di Shane Laval, l’uomo più atteso dopo un’assenza per squalifica e un’opaca gara 2, una “bomba” di Dyson, un canestro da sotto di un pimpante Rakim Sanders ed un’azione da tre punti, canestro e tiro libero, di Lawal.

La Dinamo c’è, una “bomba” di Sanders la porta sul 20 a 16, Sanders e Dyson confermano di essere in serata sì e dopo due tiri liberi di Cinciarini, Edgar Sosa realizza da sotto il canestro che fissa il punteggio del primo quarto sul 26b a 22 per la Dinamo.

In avvio di secondo quarto la Dinamo allunga, Logan trova un’altra “bomba“, imitato da Sosa, la Dinamo è a +11 al 13′, 36 a 25, e sono Della Valle e Kaukenas a tenere la Grissin Bon a distanza ancora rimediabile (tra i 7 e i 9 punti). Ma la Dinamo opera un altro allungo al 17′ con Dyson (+12, 41 a 29) e una “bomba” dai 6,75 di Ojars Silins riporta gli emiliani a -9, 41 a 32.

Nel finale del secondo quarto, prima dell’intervallo lungo, è il centro “zimbabweese” Vitalis Chikoko a mettere una “doppietta” da sotto in meno di un minuto, riportando la Grisisn Bon a – 6: 43 a 37.

La partita è ancora aperta e la Dinamo sembra in grado di farla sua. Ma è solo un’illusione, perché nessuno, al PalaSerradimigni, avrebbe potuto prevedere quanto sarebbe accaduto di lì a poco, nel terzo quarto! Un altro letale terzo quarto, dopo quelli vissuti in gara 5 e gara 6 con l’Olimpia Milano, che hanno rischiato di compromettere l’impresa della Dinamo in semifinale. E questa volta il black out che colpisce la Dinamo è ancora più clamorosa, tanto da trasformare la fase della partita in un vero e proprio incubo. Risulta persino difficile cosa accade in campo, perché la Dinamo sbaglia tutto, in attacco e in difesa, e non riesce a superare quota 43 addirittura per quasi 8′! Un record negativo assoluto! La Grissin Bon riaggancia la Dinamo con due “bombe”di Amedeo Della Valle in tre minuti (43 a 43), poi allunga con un’azione da tre punti di Lavrinovic, una terza “bomba” di Della Valle e un canestro da sotto di Polonara: 43 a 51! Lavrinovic porta la Grissin Bon a +10 (43 a 53) e al 28′, finalmente, spezza l’incantesimo sassarese un canestro da sotto di Jerome Dyson: 45 a 53. Una schiacciata di Sosa accorcia ancora il ritardo a – 6, 47 a 53, ma Reggio Emilia con tre tiri liberi consecutivi di Kaukenas e Della Valle chiude ilo terzo quarto avanti di 9 punti: 47 a 56.

A questo punto pochi oserebbero scommettere anche solo qualche euro su una rimonta sassarese, ma il cuore della Dinamo è grande e non è facile costringerlo a smettere di battere davanti all’entusiasmo del suo straordinario pubblico. La Grissin Bon lo capisce in fretta e al PalaSerradimigni accade qualcosa di incredibile!

Al 33′, sul 49 a 62 segnato da un canestro da sotto di Lavrinovic, la partita cambia totalmente quando sale in cattedra il “maestro”: David Logan! Una prima “bomba”, l’errore di Kaukenas dai 6,75; una seconda “bomba” e la Dinamo e a – 7: 55 a 62. Reggio Emilia reagisce con Lavrinovic ma Logan fa tris da tre punti, 58 a 64, poi poker, 61 a 64 al 36′!

Achille Polonara riporta i suoi sul +5, 66 a 63 ma lo show di Super Logan non è ancora finito, e prima un canestro di fuori e poi la cinquina dai 6,75, concludono l’operazione riaggancio sul 68 a 68 al 39′. A quel punto la partita si trasforma in un minuto finale da infarto! La Dinamo non sbaglia praticamente più niente,la Grissin Bon quasi tutto, e Sosa, Logan e Dyson piazzano l’allungo: + 6, 74 a 68! Sembra finita ma non è così, perché ormai non si gioca più, si va al fallo sistematico e ai tiri liberi a ripetizione, la Dinamo ne sbaglia uno con Sanders e uno con Logan, la squadra di Massimiliano Menetti non ne sbaglia più e con Kaukenas, Polonara e Della Valle è nuovamente a -1 a una manciata di secondi falla fine!

Silins commette fallo su Brian Sacchetti che infila i due liberi dell’80 a 77 e un errore di Della Valle su un tiro impossibile dalla lunghissima distanza, chiude i conti di una partita dalle mille emozioni, indimenticabile!

I numeri dicono che l’uomo decisivo è stato David Logan, miglior realizzatore con 25 punti (lo ripetiamo, 19 negli ultimi 10 minuti!), 1 su 2 da due punti, 7 su 12 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi; 16 i punti di Jerome Dyson, rimato dopo solo due giorni, autore di 16 punti (4 su 6 da due, 1 su 4 da tre e 5 su 7 ai tiri liberi; 8 rimbalzi); 13 punti a testa per Edgar Sosa e Rakim Sanders (7 rimbalzi). Per Shane Lawal 7 punti e solo 3 rimbalzi (per centrare lo scudetto ci vuole il vero Lawal!).

Nella Grissin Bon 18 punti per Amedeo Della Valle (1 su 1 da due punti, 4 su 7 da tre punti, 4 su 6 ai tiri liberi); 16 per Rimantas Kaukenas (4 su 6 da due, 1 su 5 da tre e 5 su 6 ai tiri liberi); 14 per Achille Polonara (4 su 7 da due, 1 su 5 da tre e 3 su 6 ai tiri liberi; 8 rimbalzi). In ombra rispetto a Reggio Emilia, Andrea Cinciarini, autore di 9 punti (3 su 8 da due punti e 3 su 5 ai tiri liberi).

Non c’è tempo per riposare gambe ed emozioni, sabato sera gara 4, ancora sul parquet del PalaSerradimigni, alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

 

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Grissin Bon domina anche gara 2, 84 a 71 (primo tempo 47 a 36), ed ora comanda la serie sul 2 a 0, vantaggio molto importante alla vigilia di gara 3, in programma giovedì sera al PalaSerradimigni di Sassari. Dopo la brutta prestazione di domenica sera ed il recupero di Shane Lawal che ha scontato un turno di squalifica, tutti si aspettavano una Dinamo molto diversa, desiderosa di riscattarsi con una partita di alto livello, ma le attese sono andate molto presto deluse. Fin dalle prime battute, infatti, la Grissin Bon è parsa molto più concentrata e precisa in tutti i fondamentali, con Lavrinovic, Cinciarini e Polonara in evidenza, e il punteggio si è presto dilatato fino al +10 al primo intervallo breve: 27 a 17.
In avvio di secondo quarto Logan, Sanders e Brooks e hanno cercato di scuotere la Dinamo che si è portata a -5 al 12′, sul 29 a 24, ma la Grissin Bon non ha mai mollato la presa e rapidamente si è riportata avanti di 14 punti al 16′: 40 a 26.
Due tiri liberi di Brian Sacchetti ed un canestro da sotto di Lawal hanno ridotto il ritardo sassarese, 41 a 32, ma alla Dinamo è mancato ancora lo scatto in avanti per riaprire concretamente la sfida, con la Grissin Bon ancora a +14 con una “bomba” da tre punti di Polonara (44 a 30), prima del 47 a 36 di metà gara.
All’inizio del terzo quarto la squadra di Massimiliano Menetti ha tenuto prima le distanze con margini di 12-14 punti, poi ha preso il largo, 63 a 43 al 25′, chiudendo in pratica l’incontro, per propri meriti ma anche per i demeriti di una Dinamo irriconoscibile rispetto alla super squadra che ha eliminato i campioni d’Italia di Milano in semifinale.
68 a 49 all’ultimo intervallo breve con una “bomba” di Amedeo Della Valle ed un ultimo quarto che è servito alla Dinamo solo ad evitare che il punteggio assumesse proporzioni che sarebbero state ancora più severe dell’84 a 71 che ha segnato la conclusione di gara 2.
Il miglior realizzatore dell’incontro è stato Achille Polonara con 20 punti in 34′ (5 su 8 da due punti, 3 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi), seguito da Andrea Cinciarini con 15 (6 su 9 da due punti e 3 su 3 ai tiri liberi) e Rimantas Kaukenas con 14 (5 su 8 da due punti, 1 su 4 da tre pu nti è 1 su 2 ai tiri liberi). Eccellente anche la prestazione di Darius Lavrinovic e Ojars Silins, 11 punti a testa.
Nella Dinamo in evidenza Jeff Brooks, 18 punti (3 su 3 da due punti, 2 su 2 da tre punti e 6 su 8 ai tiri liberi) e 11 rimbalzi (7 offensivi e 4 difensivi); a tratti David Logan, 15 punti (3 su 6 da due punti, 2 su 7 da tre punti e 3 su 4 ai tiri liberi). Il rientrante Shane Lawal ha conquistato 13 rimbalzi (8 offensivi e 5 difensivi), ma non ha dato un grande apporto nelle conclusioni.
Altro dato statistico: la Dinamo ha stravinto la lotta ai rimbalzi, 48 a 31 (25 offensivi e 23 difensivi per la Dinamo; 9 offensivi e 22 difensivi per la Grissin Bon) ma non è mai stata in partita, soprattutto per disastrose percentuali sia nei tiri da due punti (17 su 40, 42,5%), sia in quelli da tre punti (7 su 28, 25%) e nei tiri liberi (16 su 24, 66,7%). La Grissin Bon ha fatto meglio nei tiri da due punti (24 su 42, 57,1%) e, soprattutto, in quelli dai 6,75 (10 su 23, 43,5%) e dalla lunetta (6 su 8, 75%).
Per le due squadre non c’è tempo per riposare, perché domani voleranno a Sassari, dove giovedì e sabato giocheranno gara 3 e gara 4. La Dinamo deve assolutamente ritrovarsi e fare doppietta per rimontare il ritardo accumulato e riaprire la serie che, viceversa, sarebbe quasi chiusa nel caso la Grissin Bon dovesse vincere almeno una delle due partite.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Non c’è stata storia, tra Grissin Bon Reggio Emilia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari, in gara 1 della finale scudetto 2015. La squadra di Massimiliano Menetti s’è imposta nettamente, con il punteggio di 82 a 63, primo tempo 52 a 32, dominando dall’inizio alla fine.
Se in gara 5 e in gara 6 della semifinale con l’EA7 Emporio Armani, la Dinamo aveva avuto black out pesantissimi nel terzo quarto, oggi a segnare il solco decisivo tra Grissin Bon e Dinamo, è stato il secondo quarto, chiuso dagli emiliani sul 29 a 14, dopo il +5, 23 a 18, del primo quarto,
Sul rendimento della squadra di Meo Sacchetti ha pesato notevolmente, sia tecnicamente sia psicologicamente, l’assenza dello squalificato Shane Lawal, ma forse è stata ancora più decisiva una flessione mentale, dopo la grande impresa compiuta in gara 7 di semifinale al Forum di Assago con l’eliminazione dei campioni d’Italia di Luca Banchi.
La Dinamo è partita bene, 5 a 2 con una “bomba” da tre punti di David Logan al 2′ e punteggio in equilibrio fino al 7′, 10 a 10. Da lì gli emiliani hanno preso il volo con un parziale di 8 a 0, 18 a 10, e dopo una timida reazione sassarese, hanno chiuso il quarto avanti di 5 punti: 23 a 18.
Il secondo quarto, come già evidenziato, non avuto storia. Due canestri di Jerome Dyson e Rakim Sanders hanno portato la Dinamo a -3, 25 a 22, ma poi la Dinamo ha infilato una serie di errori dai 6,75, con Sosa, Brooks, Logan e ancora Edgar Sosa e David Logan e la Grissin Bon è volata via a + 20 a metà gara, 52 a 32, con Riccardo Cervi, Andrea Cinciarini e Achille Polonara in evidenza.
In avvio di terzo quarto, il vantaggio emiliano si è ulteriormenre dilatato, arrivando a +24 al 24′, 58 a 34, e una reazione prima dell’ultimo intervallo breve ha fissato il punteggio sul +18: 64 a 46.
Dell’ultimo quarto la Grissin Bon ha gestito il vantaggio, la Dinamo ha raggiunto il -12 a 3 minuti dalla fine, 73 a 61, ma poi ha ripreso a sbagliare tanto e Achille Polonara, Ojars Silins e Amedeo Della Valle hanno fissato il risultato finale sull’82 a 63.
Il miglior realizzatore della Grissin Bon è stato Achille Polonara, autore di 18 punti, seguito da Rimantas Kaukenas (13), Darius Lavrinovic (12) e Ojars Silins (10); nella Dinamo, su tutti Rakim Sanders, 19 punti, davanti a Jeff Brooks (10). La differenza tra le due squadre l’hanno fatta le percentuali al tiro: 20 su 32 da due punti, 10 su 25 da tre punti e 12 su 15 ai tiri liberi per la Grissin Bon; 18 su 41 sa due punti, 5 su 24 da tre punti e 12 su 20 ai tiri liberi.
La Dinamo deve dimenticare subito la batosta subita e preparare al meglio gara 2, in programma martedì sera ancora al Palabigi di Reggio Emilia. Tornerà disponibile Shane Lawal, l’uomo decisivo della semifinale con l’Olimpia Milano. Per conquistare lo scudetto, alla Dinamo occorrerà centrare almeno un successo esterno, perché Reggio Emilia, in virtù del miglior piazzamento nella “regular season”, 3^ contro 5^, avrebbe il vantaggio del fattore campo in un’eventuale gara 7. Non sarà certamente un’impresa facile, sia per la forza dell’organico a disposizione di Massimiliano Menetti, sia per i precedenti tra le due squadre che non hanno mai visto la Dinamo vincente sul parquet del Palabigi in campionato.

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Sassari fa la storia, battuta 86 a 81 al 1° t.s. ed eliminata l’Olimpia Milano al Forum di Assago, è finale scudetto!

Forse era scritto che la squadra di Meo Sacchetti dovesse soffrire fino alla fine ma alla fine la semifinale scudetto tra i campioni d’Italia e la squadra li aveva battuti in stagione sia nella finale di Supercoppa sia in quella di Coppa Italia ha premiato la squadra più meritevole, quella che ha maggiormente voluto questa finale che rappresenta un traguardo storico per la pallacanestro sarda e pone le basi per un “triplete” davvero straordinario e forse irripetibile!

Gara 7 era iniziata male per la Dinamo, forse ancora con la testa ai due match point gettati al vento quando ormai sembravano vinti, con primi tempi eccezionali e secondi tempi (e, soprattutto, terzi quarti) da dimenticare.

I primi due quarti della sfida, al Forum di Assago, sono stati completamente differenti: il primo tutto di marca milanese (chiuso sul 25 a 14 con una schiacciata di MarShon Brooks), con una Dinamo impacciata in attacco e fallosissima al tiro ed una squadra di casa trascinata da tre “bombe” di Joe Ragland e, soprattutto, da un superbo Samardo Samuels; il secondo, viceversa, dopo i primi due minuti equilibrati, ha visto una splendida reazione della squadra di isolana che si è ritrovata alla grande ed ha rapidamente recuperato il divario, con una buona percentuale nei tiri da 3 punti ed una crescita sensibile di Rakim Sanders (canestro da sotto e “bomba” da 3 punti in meno di un minuto) e Jerome Dyson (“bomba” da 3 punti), autori rispettivamente di 7 e 9 punti, e di Shane Laval, dominatore ai rimbalzi, sia in difesa sia in attacco. La Dinamo ha effettuato il sorpasso al 17′ (31 a 32 con un canestro da fuori di Brian Sacchetti) ed ha chiuso il secondo quarto con un parziale di 23 a 10, andando così al riposo sul 37 a 35 a proprio favore.

In avvio di terzo quarto, la Dinamo piazza due “bombe” da 3 punti con Dyson e Sanders e vola a +8 (43 a 35), cancellando anche mentalmente le due beffe di gara 5 e gara 6. L’Olimpia si rifà sotto, 43 a 45 e la partita resta equilibrata, con la squadra di casa, che ha un Alessandro Gentile poco incisivo ed è trascinata dal monumentale Samardo Samuels, torna avanti di due punti al 29′, 53 a 51, con una “bomba” da 3 punti di Daniel Hackett, poi di 6 (57 a 51 con canestro da fuori dello stesso Hackett) e, dopo una “bomba” da 3 punti di Jerome Dyson, chiude il terzo quarto sul +4: 59 a 55!

Shane Lavan continua a dominare ai rimbalzi, la Dinamo non molla di un centimetro e con un parziale di 6 a 0 torna avanti: 61 a 59. Ora è un continuo testa a testa con le due squadre punto a punto. Shane Laval al 24′ conquista il 18° rimbalzo (9 offensivi, 9 difensivi), Meo Sacchetti s’arrabbia per alcune decisioni arbitrali discutibili (nel dubbio la decisione pende sempre da una parte…), Milano con i canestri di Alessandro Gentile e Samardo Samuels scatta avanti di 5 a 5′ dalla fine, 70 a 65, ma nella Dinamo non molla e la partita resta apertissima: 71 a 67 a 3’51″dalla fine, 73 a 72 a 2’00” dalla fine. Le due squadre sono molto stanche (hanno nelle gambe dei giocatori sette sfide tiratissime in 15 giorni!), sbagliano tanto e per 1’15” il punteggio non cambia. A 10″ dalla sirena Milano scatta avanti di 3, 75 a 72, ed è qui che la Dinamo costruisce il suo capolavoro! Milano sceglie di fermare subito l’azione della Dinamo con un fallo su Jerome Dyson che realizza il primo tiro libero, sceglie di sbagliare il secondo, cattura il rimbalzo, sbaglia il tiro, al rimbalzo c’è ancora Rakim Sanders (alla fine saranno 23 quelli offensivi, 31 quelli difensivi, per un totale di 54, contro i 45 dell’Olimpia, 13 offensivi e 32 difensivi), che va a realizzare da sotto il canestro della parità, 75 a 75, che vale il supplementare!

L’“extra-time” si apre con una “bomba” di David Logan, l’Olimpia incassa il colpo ma reagisce e dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, torna avanti a 1’39” dalla fine: 79 a 78. La Dinamo fa il controsorpasso e poi un canestro da sotto di Logan la porta avanti di 3 punti a 80″ dalla fine: 82 a 79!

Le gambe dei giocatori dell’Olimpia cominciano a tremare, perdono palla in attacco e la Dinamo si trova 3 punti avanti con possesso palla a 46″ dalla fine. Gli arbitri fischiano un fallo molto dubbio in attacco a Brian Sacchetti ma neanche questo basta all’Olimpia per fermare l’impresa della Dinamo che dopo l’82 a 81 scaturito dai 2 tiri liberi di David Moss, opera l’allungo decisivo. Jerome Dyson subisce fallo da Bruno Cerella e realizza i due tiri liberi, Alessandro Gentile sbaglia dai 6,75, Brian Sacchetti conquista un rimbalzo difensivo e subisce fallo da Joe Ragland, andando a realizzare altri due tiri liberi che segnano il punteggio finale del supplementare sull’11 a 6 e quello della partita sull’86 a 81!

La gioia di giocatori e tifosi della Dinamo è grandissima, come grande è la delusione di giocatori e tifosi dell’Olimpia, in lacrime. Mai nessuna squadra è riuscita a rimontare in semifinale dall’1 a 3 e non è successo neanche stavolta, perché dopo la rimonta di Milano, Sassari si è ripresa quanto meritava sul campo che preferisce, il Forum di Assago, sul quale ha costruito tutte le sue più grandi vittorie: due Coppe Italia e una Supercoppa. Ora, per completare il fantastico filotto, manca solo… lo SCUDETTO TRICOLORE!

La Dinamo in finale c’è arrivata e domani conoscerà la sua avversaria, tra l’Umana Reyer Venezia e la Grissin Bon Reggio Emilia che si affronteranno in gara 7 a Venezia.

EA7 Emporio Armani Milano 81 (19 su 41 da 2 punti, 6 sy 25 da 3 punti, 25 su 31 ai tiri liberi)

Dinamo Banco di Sardegna 86 (23 su 54 da 2 punti, 9 su 33 da 3 punti, 13 su 17 ai tiri liberi)

(25-14, 10-23, primo tempo 35 a 37; 24-18, 16-20, secondo tempo 75 a 75; 1° t.s. 6-11)

EA7 Emporio Armani Milano: Samuels 25 (7/12 da 2 punti, 0/0 da 3 punti, 11/15 ai tiri liberi, 9 rimbalzi), Ragland 16 (1/1, 4/5, 2/2, 3 rimbalzi), Hackett 11 (1/4, 1/5, 6/8, 3 rimbalzi), Gentile 10 (4/9, 0/6, 2/2, 3 rimbalzi), Moss 7 (1/3, 1/4, 2/2, 8 rimbalzi), Brooks MarShon 4, Cerella 4, Melli 2, Elegar 2. Tabu n.e., Gigli n.e., Kleiss n.e. Coach. Luca Banchi.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Dyson 21 (4/17 da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 6 rimbalzi), Sanders 16 (4/6, 2/6, 2/3, 5 rimbalzi), Logan 16 (4/10, 2/7, 2/2, 4 rimbalzi), Lawal 12 (5/11, 0/0,2/4, 21 rimbalzi, 11 difensivi e 10 offensivi), Brooks Jeff 9 (4/4, 0/1, 1/1, 1 rimbalzo), Sosa 5, Sacchetti 4, Kadji 3, Formenti, Devecchi. Chessa n.e., Vanuzzo n.e. Coach: Meo Sacchetti.

Arbitri: Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Tutto in 40 minuti. Sei partite non sono state sufficienti a decretare chi, tra i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e la Dinamo Banco di Sardegna, accederà alla finalissima per l’assegnazione dello scudetto del basket 2015. Gara 7 si disputa al Mediolanum Forum di Assago (inizio ore 20.45, arbitri Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli), ma i precedenti sono lì a testimoniare che il fattore campo tra queste due squadre ha un’importanza relativa, considerato che la squadra di Meo Sacchetti è quella che ha violato il maggior numero di volte, rispetto alle partite giocate, il parquet del Forum.

L’evoluzione delle sei sfide di questa serie dicono che chi può recriminare maggiormente per non essere riuscita a chiudere prima i conti è la Dinamo che, dopo aver vinto al Forum in gara 1, s’è portata sul 3 a 1 con due vittorie al PalaSerradimigni (le prime in campionato nella storia della rivalità tra le due squadre), ma ha poi subito il ritorno dell’Olimpia, dopo aver sognato la grandissima impresa con dei primi tempi fantastici che l’hanno vista guidare il punteggio con vantaggi di 15 e 14 punti, vanificati da due grandi terzi quarti dalla squadra di Luca Banchi.

Contrariamente a quanto è accaduto nelle ultime due partite, il maggior peso psicologico grava oggi su Milano che recupera Daniel Hackett dopo la duplice assenza per squalifica e, dopo aver rimontato l’1 a 3, “deve vincere a tutti i costi”, per cercare di difendere in finale lo scudetto (con la vincente di gara 7 dell’altra semifinale, in programma domani sera a Venezia tra Umana Reyer e Grissin Bon Reggio Emilia) che porta sul petto dei suoi giocatori.

La Dinamo per la terza volta in cinque giorni ha la possibilità di conquistare l’accesso alla prima finale scudetto della sua storia e di continuare così a coltivare il sogno del suo “triplete”, nella stagione che l’ha vista conquistare già, prima la Supercoppa, poi la Coppa Italia (la seconda consecutiva), superando in finale sempre Milano. Se dovesse andare male non sarebbe un dramma ma David Logan e compagni non hanno alcuna intenzione di lasciare via libera ai campioni d’Italia guidati da Alessandro Gentile, il miglior giocatore italiano del campionato e tra i migliori in assoluto, convinti come sono di poter strappare loro lo scudetto dal petto per andare poi a conquistare il diritto a sistemarlo sulle proprie maglie nella finalissima.

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

Anche oggi il terzo quarto è stato fatale alla Dinamo, in gara 6 della semifinale play off contro l’Olimpia, 67 a 74 (primo tempo 36 a 29), e la serie torna a Milano, mercoledì sera, per decidere chi strappera’ il biglietto per la finale scudetto.
La squadra di Meo Sacchetti, dopo un avvio caratterizzato da una grandissima tensione e tantissimi errori da una parte e dall’altra, è scattata avanti grazie ad un gioco veloce, chiudendo il primo quarto con un vantaggio di 9 punti: 17 a 8.
All’inizio del secondo quarto la quadra di Luca Banchi ha abbozzato una reazione, riuscendo a riportarsi a -3 (20 a 17) con un’azione da 3 punti (canestro da sotto con fallo subito e tiro libero), ma poi è stata ancora la Dinamo ad allungare fino al +14 (33 a 19 al 17′ con un canestro da sotto di David Logan in un contropiede rapidissimo), subendo poi tre canestri consecutivi di MarShon Brooks (due da sotto uno da 3 punti) chiudendo il parziale, a metà gara, sul +7: 36 a 29.
Nell’intervallo i campioni d’Italia hanno visto in faccia la sconfitta e l’eliminazione e, come due giorni fa a Milano, sono tornati in campo con una carica straordinaria, contrariamente alla Dinamo che ha subito l’aggressività degli avversari, sbagliando tanto e ritrovandosi rapidamente sotto, al 24′, 38-40. Timida reazione, 45 a 41 con una “bomba” di Giacomo De Vecchi, ma l’Olimpia con un parziale di 12 a 25 nel quarto è andata all’ultimo intervallo breve avanti di 5 punti: 49 a 54.
La Dinamo è parsa stordita, ha continuato a subire, Samardo Samuels e MarShon Brooks hanno portato la squadra di Banchi sul + 14, 67 a 53 al 35′ e la Dinamo, come a Milano, ha avuto una reazione d’orgoglio quando ormai era troppo tardi, ritornando a -6 al 39′ (65 a 71), riuscendo solo a limitare il passivo finale a 7 punti: 67 a 74.
Shane Laval è stato il miglior realizzatore della Dinamo con 15 punti, davanti a Edgar Sosa con 13 e David Logan con 11 (9 nel primo tempo); nell’Olimpia il miglior realizzatore è stato anche oggi il capitano Alessandro Gentile con 21 punti (15 nel secondo tempo), davanti a MarShon Brooks e Samardo Samuels, entrambi a quota 18.
La Dinamo ha sciupato, dunque, anche il secondo match point, quello più favorevole, davanti al proprio pubblico (stasera il PalaSerradimigni era una bolgia), ed ora le due squadre sono nuovamente in perfetta parità: 3 a 3. Tra due giorni si torna in campo al Forum di Milano con l’inerzia della sfida dalla parte dell’Olimpia (da quando si disputano i play off nessuna squadra è mai riuscita a rimontare da un passivo di 3 a 1 in una serie al meglio delle 7 partite) anche se forse, proprio questa nuova situazione potrebbe favorire la Dinamo che, lo ricordiamo, al Forum ha una percentuale di vittorie superiore a quella delle sconfitte ed ha vinto gara 1 di questa serie di semifinale, dominando anche il primo tempo di gara 5 prima di subire la rimonta dell’Olimpia.