18 December, 2025
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I sindaci di 14 comuni del Sulcis, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, hanno inviato una nota al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella quale scrivono che sono «legittimi portatori tutti di interesse, ma illegittimamente non sono stati individuati tra le amministrazioni interessate a partecipare alla Conferenza di servizi “PIANO SULCIS – S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco.”, nonostante siano i destinatari dei provvedimenti tutti inseriti nel Piano Sulcis».

Gianfranco Trullu, Ivo Melis, Antonello Pirosu, Marco Antonio Piras, Andrea Pisanu, Massimiliano Ventura, Andrea Deias, Danilo Serra, Elio Sundas, Elvira Usai, Paola Massidda, Maria Teresa Diana, Giorgio Alimonda e Mariano Cogotti «ritengono a pieno titolo che gli stessi debbano essere obbligatoriamente individuati tra i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale (approvazione del progetto di ponte e circonvallazione) è destinato a produrre effetti (ricaduta economica nel proprio territorio), così come previsto secondo l’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 (articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. n. 127 del 2016) “l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge”; è interesse, pertanto, di queste amministrazioni esprimere il parere in merito alla realizzazione di una infrastruttura che trova tutte le risorse economiche nel Piano, come quella proposta nel progetto in esame; risorse che rientrano tra quelle che questi enti avevano deciso di utilizzare e che erano destinate alla realizzazione delle strutture “parte”; in data 6.03.2018 – aggiungono i 14 sindaci, il comune di Sant’Antioco ha adottato la delibera n. 8, contenente una proposta di modifica del Piano Infrastrutturale di Sant’Antioco, previsto nel Piano Sulcis, relativo all’intervento proposto da ANAS S.p.A., alla Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.). Tale proposta pare finalizzata alla realizzazione di un intervento di “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”. La modifica progettuale proposta, secondo il comune di Sant’Antioco, conserverebbe la funzione originaria delle infrastrutture di accesso al centro abitato e al Lungomare, consentendo di snellire il traffico in direzione Calasetta-Carloforte e preservando il potenziale economico di tali aree. Nello specifico, la proposta prevede una circonvallazione, in quota parte costruita da rete viaria esistente, quale la bretella che da Bega Trota conduce alla via Trilussa, con adeguamento della stessa che comporta il completamento del tratto mancante di collegamento, con il tratto terminale di via Calasetta. Tale soluzione, sempre secondo della delibera, consentirebbe di rispettare il fine di ridurre il consumo di suolo e riqualificare l’attuale infrastruttura a ponte, con intervento che possano potenziarne la funzionalità, estesa all’uso ciclo-pedonale, con punto di belvedere, e valorizzare il progetto architettonico della grande struttura; il 21 aprile 2020 via PEC è pervenuta copia per conoscenza dell’istanza presentata dal Comitato Porto Solky di Sant’Antioco alla quale sono allegate le osservazioni contro l’approvazione del progetto in oggetto; le osservazioni del Comitato Porto Solky sono a firma condivisa dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Grig-Gruppo di Intervento Giuridico e WWF Sardegna; in data 24 aprile 2020 il Comitato Porto Solky ha trasmesso via PEC per conoscenza il Parere Tecnico NEGATIVO del comune di Sant’Antioco in merito alla soluzione progettuale proposta da ANAS relativamente ai due interventi infrastrutturali di nuovo ponte e circonvallazione; il parere Tecnico del comune di Sant’Antioco esprime parere negativo su entrambi gli interventi funzionali di nuovo ponte e circonvallazione ed è complementare al parere negativo delle osservazioni del Comitato Porto Solky; nel suddetto parere del comune di Sant’Antioco viene altresì proposto il tracciato alternativo di circonvallazione per Calasetta così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco, e che tale percorso soddisfa le esigenze delle comunità di Calasetta e Carloforte di poter usufruire di un transito snello e veloce che bypassi il centro urbano di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky condividono altresì la proposta del comune di Sant’Antioco per una circonvallazione alternativa così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky auspicano la rimodulazione dei fondi a favore della messa in sicurezza/riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per tutto il territorio. In tal senso vi è un travisamento di fatti, di atti e dei provvedimenti fino ad oggi adottati.»
«I comuni di Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, in qualità di soggetti portatori di interesse, devono e vogliono, secondo le disposizioni in materia, esprimere il proprio parere in merito sia al progetto e relativo parere negativo, sia al riutilizzo delle risorse che di diritto devono riconfluire nella disponibilità del Piano Sulcis a favore di tutto il territorio ed in specie assi ed assetti viari dell’intero territorio concludono i 14 sindacie fanno espressa riserva di formulare il loro parere sul progetto definito “Ponte”; intendono e chiedono di esprimere, in ipotesi di bocciatura della soluzione progettuale “Ponte Sant’Antioco”, il loro legittimo parere in ordine alla rimodulazione dei finanziamenti così come previsti dal protocollo Piano Sulcis su tali risorse da utilizzarsi nell’interesse dello sviluppo territoriale ed economico dell’intero Sulcis – settore viabilità.»

 

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Non si ferma il progetto sulla cipolla Pat di San Giovanni Suergiu. Anche in piena emergenza sanitaria legata al Covid-19, l’attività di produzione degli agricoltori non si è bloccata e nelle prossime settimane inizierà la cavatura del prodotto. In contemporanea il Comune ha concluso l’iter di registrazione del marchio che identificherà la cipolla prodotta nel territorio comunale.

Il 20 marzo scorso il ministero dello Sviluppo economico ha accolto ed approvato la richiesta online di registrazione del marchio che ora è depositato presso il Comune. Potranno beneficiare del marchio, gli agricoltori regolarmente iscritti al comitato delle biodiversità e che producono la cipolla nel rispetto del disciplinare.

«Un altro ambizioso traguardo sottolinea il sindaco Elvira Usai che consente di far crescere questa produzione di nicchia e che incoraggia gli agricoltori di San Giovanni Suergiu a incentivare questo tipo di coltivazione. Confidiamo nel fatto che il progetto includa sempre più produttoriconclude Elvira Usai – perché stiamo accarezzando l’idea di un consorzio di tutela e la richiesta di altri marchi che certifichino la qualità e la bontà delle cipolle nostrane.»

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Anche il comune di San Giovanni Suergiu ha istituito il #Coc, Centro Operativo Comunale, organismo che consentirà di agire nelle varie fasi emergenziali dell’epidemia Coronavirus con l’attuazione di protocolli speciali per aiutare la cittadinanza.
«Sostanzialmente si alza l’asticella dell’allerta e del rispetto delle regole sanitarie perché vi ricordo che i due comuni limitrofi, Carbonia e Sant’Antioco, hanno in questi giorni registrato i primi casi positivispiega il sindaco Elvira Usai -. Invito ancora una volta i cittadini a restare a casa, ad uscire solo per reali urgenze (spesa e medicine) e a collaborare con le istituzioni per uscire quanto prima dalla crisi in atto

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Il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, al fine di tutelare la salute di tutta la comunità, ha emanato un’ordinanza volta ad evitare assembramenti che ancora persistono per attività di tipo motorio e ricreativo all’aperto.
Con l’ordinanza, in vigore da oggi, è fatto divieto assoluto di passeggio pubblico o attività sportiva, non rientrante tra gli spostamenti per ragioni di lavoro, di salute o di necessità prescritte dai D.P.C.M. dell’8 ed 11 marzo 2020 e non rispondente a comprovate e non rinviabili esigenze primarie di cui alla omogenea circolare del ministero dell’Interno.
In allegato il testo del documento.

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La giornata di microchippatura canina a San Giovanni Suergiu ha dato ottimi risultati. Si è svolta tre giorni fa, presso i locali dell’ex Esmas una mattinata dedicata alla registrazione degli animali d’affezione: sono ben 33 i cani registrati dall’attività dei volontari Argez e della Polizia municipale che da 3 anni sono impegnati nella lotta contro il randagismo. Un fenomeno che l’Amministrazione comunale tenta di arginare creando informazione e consapevolezza sulla cura degli animali domestici.

«Grazie a questo progetto sinergico con l’Argez – ha commentato il sindaco Elvira Usai – ed al puntuale controllo della polizia municipale, si riesce a gestire parzialmente il fenomeno. Sarebbe opportuno che la Regione Sardegna aiutasse gli enti locali con maggiori risorse.»

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Il sindaco di San Giovanni Suergiu annuncia ufficialmente, con una breve nota, che «è arrivata la comunicazione dell’esito negativo delle analisi effettuate sul nostro concittadino. Rassereniamo tutta la popolazione, consapevoli che il sindaco deve comunque agire sempre guardando come fine ultimo le sue responsabilità, legate alla sanità e igiene pubblica – aggiunge Elvira Usai -. La prudenza e la cautela non sono mai eccessive se siamo di fronte a potenziali rischi per la salute dei cittadini. Siamo sicuri che a breve ci sarà anche l’occasione per fare la sfilata di Carnevale. Grazie per la condivisione e grazie a tutti coloro che hanno collaborato al senso di responsabilità generale in un momento delicato come questo», conclude Elvira Usai.

Nel primo pomeriggio Elvira Usai, su esplicita disposizione della Prefettura, aveva annunciato la sospensione ed il rinvio della sfilata e dei festeggiamenti per il Carnevale, in attesa di conoscere gli esiti degli esami ai quali è stata sottoposta la persona che stamane si era recata al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, sollevando il sospetto che potesse essere affetto da Coronavirus. Ora, le rassicurazioni arrivate dal Policlinico di Monserrato, riportano serenità in tutta la comunità, non solo di San Giovanni Suergiu ma dell’intero territorio, e verrà programmato il recupero della sfilata e dei festeggiamenti in programma oggi e rinviati per la sopraggiunta emergenza.

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L’ospedale Sirai di Carbonia perde un altro Servizio: dal 1° marzo 2020 chiude l’Endoscopia Digestiva. La motivazione ufficiale è: inadeguatezza dei locali. La direzione aziendale sarebbe alla ricerca di soluzioni alternative ma, ad oggi, considerato che alla scadenza del 1° marzo manca poco più di una settimana, il destino è segnato. Il Servizio, fino ad oggi operativo sia a Carbonia sia a Iglesias, sarà così concentrato all’ospedale CTO di Iglesias.

La notizia è stata resa di dominio pubblico questa mattina dal sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, nel corso della trasmissione “Dentro il Sulcis Iglesiente”, su Radio Star. https://www.facebook.com/radiostar.carbonia/videos/1475479665951615/

«E’ inaccettabile – spiega Elvira Usai – mentre si parla di ospedale unico, un progetto sicuramente ambizioso che potrebbe costituire in futuro la soluzione a tanti problemi, ma purtroppo oggi lontano, i nostri servizi sanitari continuino a decadere, senza che vengano poste in essere azioni concrete per fermare il fenomeno. Le emergenze sono tante, sotto gli occhi di tutti, così non si può più andare avanti.»

Il Servizio di Endoscopia Digestiva svolge attività di endoscopia del tratto digestivo superiore e inferiore per la diagnosi e la terapia di malattie digestive: Esofagogastroduodenoscopia, Colonscopia tradizionale, Colonscopia con Videocapsula, Colonscopia robotica (Endotics), diagnostica e terapeutica del fegato, vie biliari e pancreas (ERCP), Enteroscopia con Videocapsula e con Enteroscopio a Singolo Pallone, Screening del cancro colo-rettale.

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Il mercatino settimanale di San Giovanni Suergiu, a partire da mercoledì 19 febbraio, sarà ubicato in via Porto Botte, nello spazio adiacente all’aula consiliare.

«La nuova area individuata per il commercio ambulante settimanale – spiega il sindaco Elvira Usaigarantisce maggiore sicurezza agli esercenti e al pubblico ed ulteriore visibilità per chi transita nella via principale. Un tentativo di coniugare l’auspicato aumento dell’economia e il confort di una zona più accessibile sia a piedi che con le auto. Ci auguriamo – conclude Elvira Usai – che la soluzione studiata possa rilanciare un comparto da alcuni anni in crisi ma che rende un servizio importante per la nostra comunità.»

 

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La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha ascoltato ieri pomeriggio i sindaci del Sulcis Iglesiente sulle problematiche di “area vasta”, nel quadro del lavoro istruttorio riguardante la nuova riforma degli Enti locali.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda ha sottolineato in apertura la ritrovata unità del territorio sulcitano nella rivendicazione di una nuova Provincia. Un ente, ha aggiunto, che ci consentirebbe di superare le “pesanti eredità” della riforma del 2013, della rete ospedaliera e di una collocazione nella provincia del Sud Sardegna (107 Comuni) frutto di una certa “fantasia” ma senza legami fra le comunità. La nuova “geografia” degli Enti locali, ha concluso, dovrà essere il frutto di un ragionamento complessivo basato sulle caratteristiche oggettive dei territori per non ripetere gli stessi errori.

Per Mauro Usai, sindaco di Iglesias, la presenza di un Ente intermedio favorisce il decentramento ed il buon governo. Per questo, ha sostenuto, riteniamo che il nuovo progetto di riforma degli Enti locali debba rappresentare la migliore sintesi fra le istanze dei territori e la presenza di una rete efficiente di servizi essenziali, a cominciare dalla sanità. Nel nostro caso, ha proseguito, c’è anche da tener conto della presenza della Città Metropolitana di Cagliari, che indubbiamente accentra molte risorse, e dei Comuni che attualmente ne fanno parte con i quali va aperto un confronto.

Successivamente hanno preso la parola i sindaci di Perdaxius Gianfranco Trullu, di Portoscuso Giorgio Alimonda, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Sant’Antioco Ignazio Locci, di Santadi Elio Sundas, di Narcao Danilo Serra, di Sant’Anna Arresi Teresa Diana, e di Nuxis Pier Andrea Deias.

Per quanto riguarda i consiglieri regionali sono intervenuti Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo!), Michele Ennas (Lega), Massimo Zedda, Diego Loi e Giuseppe Piu (Progressisti), Angelo Cocciu (Forza Italia), Stefano Tunis (Misto) e Giovanni Satta del Psd’Az.

Nelle conclusioni, il presidente Pierluigi Saiu ha ricordato che la commissione, partendo dal contenuto delle audizioni dei costituzionalisti sardi, ha affrontato la questione della riforma degli Enti locali dal punto di vista dei principi. Da questa angolazione, ha precisato, è necessario trovare una buona sintesi fra la legge Delrio che indubbiamente rappresenta per certi aspetti un ostacolo, lo Statuto speciale che assegna alla Regione la competenza esclusiva in materia degli Enti locali e l’art. 5 della Costituzione che parla di “promozione” delle Autonomie locali.

L’apertura ai Sindaci, ha detto ancora il presidente, dimostra la volontà comune di fare una buona riforma, comprendente fra l’altro il principio dell’elezione diretta di presidenti e consigli provinciali, e non appena sarà disponibile un testo-base proseguiremo il confronto con gli amministratori locali sulle questioni di merito.

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Il Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu ha proceduto ieri sera alla surroga del consigliere di maggioranza dimissionario, Alessandro Massaiu, eletto con 154 preferenze il 5 giugno 2016 nella lista “Riprendiamo il filo” che ha vinto le elezioni con 2006 voti (55,18%), con il primo dei non eletti, Marco Lambroni (103 preferenze). La surroga tra Alessandro Massaiu e Marco Lambroni era già all’ordine del giorno della precedente seduta consiliare, tenutasi 48 ore prima, sciolta anzitempo per la mancanza del numero legale, determinata dall’assenza di tre assessori e del consigliere dimissionario e dall’abbandono dell’Aula da parte dei consiglieri di minoranza (il Consiglio è composto da 16 consiglieri più il sindaco e, a quel punto, in Aula erano rimasti 7 consiglieri più il sindaco, numero insufficiente a garantire il numero legale per lo svolgimento della seduta). Le assenze nelle file della maggioranza, in quella occasione, sono state rimarcate dai consiglieri di minoranza che hanno attaccato pesantemente il sindaco Elvira Usai.

Il clima anche ieri in Aula è stato molto acceso, con critiche particolarmente aspre da parte dei consiglieri della lista “Progetto Comune” e dell’unico consigliere della lista civica di Unità cittadina, Erminio Meloni, nei confronti della maggioranza e, soprattutto, del sindaco, Elvira Usai.