18 December, 2025
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L’assemblea pubblica organizzata dal Movimento spontaneo “No alla discarica” nel salone circoscrizionale di Is Urigus, ieri sera ha ribadito un “NO ” unanime alla realizzazione di una discarica per “rifiuti speciali” nel sito della cava di materiali di natura vulcanica ubicata in località “Su Giri de sa Murta”, alla periferia di Is Urigus, frazione del comune di San Giovanni Suergiu, proposta dall’Ekosarda Srl. Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, la sindaca di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, il presidente ed il vice presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai e Gianluigi Loru, il consigliere regionale Alessandro Pilurzu, il sindaco di Masainas Gian Luca Pittoni, il vice sindaco di Carbonia Michele Stivaletta, assessori e consiglieri del comune di San Giovanni Suergiu e di altri comuni della provincia del Sulcis Iglesiente.

L’assemblea si è svolta esattamente un mese dopo l’inchiesta pubblica svoltasi nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, alla quale parteciparono i tecnici della Regione Sardegna e i massimi responsabili dell’Ekosarda Srl, e 11 giorni dopo il termine per la presentazione delle osservazioni di soggetti pubblici e privati, prevista dalla procedura regionale. Il dibattito è stato lungo e animato e al di là di alcune differenziazioni, tutti gli interventi hanno ribadito il “NO” alla realizzazione di una discarica a ridosso dei centri abitati di Is Urigus, San Giovanni Suergiu e Carbonia. Il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai, ha assicurato l’impegno dell’ente per contrastare la realizzazione della discarica, nei termini previsti dalle leggi vigenti, ribadendo che non ci sono le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società proponente. Lo stesso impegno è stato ribadito dal consigliere regionale Alessandro Pilurzu che ha sottolineato l’adesione unanime dei partiti di maggioranza del Consiglio regionale alla mozione presentata dal consigliere regionale di Sinistra Futura Luca Pizzuto in rappresentanza della coalizione provinciale Noi per il Sulcis – che riunisce Sinistra Futura, Movimento 5 Stelle, PSI e Orizzonte Comune, sottoscritta dai consiglieri regionali di Sinistra Futura (Paola Casula, Peppino Canu), Movimento 5 Stelle (Michele Ciusa, Gianluca Mandas, Lara Serra, Emanuele Matta, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas), Partito Democratico (Roberto Deriu, Gianluigi Piano, Carla Fundoni, Salvatore Corrias, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Sau, Antonio Solinas, Camilla Soru) e Orizzonte Comune (Sandro Porcu, Salvatore Cau).

Il Movimento spontaneo “No alla discarica”, guidato da Sergio Porceddu, ha ribadito la richiesta alla politica di accelerare i tempi per bloccare definitivamente il progetto, per “liberare” la comunità dal peso insopportabile di un progetto che minaccia la loro salute e il loro futuro. E di richiedere, al tempo stesso, la fermata dell’attività di cava e la rinaturalizzazione dei luoghi, come previsto dalle autorizzazioni regionali, l’ultima delle quali, sulla richiesta di ampliamento all’esercizio dell’attività per  la coltivazione di una cava, di materiali di natura vulcanica costituiti in prevalenza da argille destinate “quasi esclusivamente per la realizzazione di sottofondi e capping in discariche e bonifiche di siti contaminati”, risale al mese di giugno 2023 (delibera di Giunta n° 21/93 del 22 giugno 2023).

Tra gli interventi, quello della consigliera provinciale di Fratelli d’Italia Daniela Garau, che ha proposto al presidente Mauro Usai l’inserimento dell’argomento all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio provinciale – proposta accolta -, e quello del vicesindaco di Carbonia, Michele Stivaletta, che ha messo in evidenza che proprio nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha ottenuto un finanziamento di 9.997.698,40 euro nell’ambito del Programma Nazionale Just Transition Fund – Piano Territoriale Sulcis, dedicato alla bonifica e rifunzionalizzazione di siti da destinare a nuove attività economiche, che ricadono a ridosso del sito in cui si trova la cava, in località “Su Giri de sa Murta”, sottolineando – come peraltro rimarcato dalle osservazioni presentate dal comune di Carbonia – che lo stesso è assolutamente incompatibile con la presenza della discarica proposta dall’Ekosarda Srl.

Al termine dell’assemblea pubblica, abbiamo intervistato il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai.

 

 

La coalizione provinciale Noi per il Sulcis – che riunisce Sinistra Futura, Movimento 5 Stelle, PSI e Orizzonte Comune – esprime la propria ferma contrarietà alla realizzazione della discarica di Is Urigus, nel territorio di San Giovanni Suergiu.
La costruzione di un impianto di questo tipo si inserisce in un territorio già provato da criticità ambientali e sociali, minando la prospettiva di uno sviluppo realmente sostenibile.
«La gestione dei rifiuti dichiarano i rappresentanti della coalizionenon può essere affrontata con logiche che non tengono conto del contesto in cui si inseriscono. Serve una pianificazione seria, trasparente e partecipata, che punti alla riduzione dei rifiuti, al riciclo e alla tutela dell’ambiente, non a nuove discariche vicino alle case.»
Le forze di Noi per il Sulcis annunciano «di aver realizzato la mozione che sarà presentata in Consiglio regionale, sostenuto anche da tutto il gruppo del Partito democratico – che ringraziamo, con l’obiettivo di fermare il progetto e aprire un confronto pubblico ampio e informato. Aderiscono anche i consiglieri di riferimento nella massima assemblea sarda».
La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri di Sinistra Futura (Luca Pizzuto, Paola Casula, Peppino Canu), Movimento 5 Stelle (Michele Ciusa, Gianluca Mandas, Lara Serra, Emanuele Matta, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas), Partito Democratico (Roberto Deriu, Gianluigi Piano, Carla Fundoni, Salvatore Corrias, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Sau, Antonio Solinas, Camilla Soru) e Orizzonte Comune (Sandro Porcu, Salvatore Cau).
«Siamo felici che il Campo Largo a livello regionale dimostri serietà e interesse su un tema molto importante per il territorio.»

Un altro passo avanti verso la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile dedicata al settore industriale : giovedì 26 giugno 2025, alle 18.00, nella Sala Convegni del Centro Servizi CIV (Strada provinciale 61, km 4, 09039 – Villacidro), si terrà un importante incontro dal titolo “Comunità Energetiche per l’Industria”, promosso dal Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano di Villacidro.

L’incontro si pone l’obbiettivo di avviare un percorso condiviso per la creazione di una comunità energetica, basato sulla condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti a fonte rinnovabile a partire da quelli già attivi nell’area consortile. Un sistema virtuoso che permetterà vantaggi concreti sia ai soggetti produttori di energia e sia a quelli utilizzatori, incentivando lo scambio e la sostenibilità della produzione energetica, nella direzione di una sempre maggiore autosufficienza.

Durante l’incontro, dopo gli interventi introduttivi del presidente del Consorzio Industriale Enrico Caboni, del direttore Simone Rivano, del sindaco di Villacidro Federico Sollai e dei consiglieri regionali Emanuele Matta e Gianluigi Piano, saranno illustrate le linee guida del progetto, dove le aziende saranno protagoniste nella produzione e nello scambio di energia.

Verrà presentato, a cura del docente universitario Emilio Ghiani, specialista in Sistemi Elettrici per l’Energia, uno studio di fattibilità per la creazione di una comunità energetica nel CIV e successivamente si discuterà del modello giuridico più adatto per la costituzione del soggetto che dovrà dare vita e gestire la comunità energetica, grazie al contributo dell’avvocato Michele Loche, esperto di aspetti legali connessi alle Cer.

Uno spazio sarà inoltre dedicato alla raccolta delle prime adesioni da parte delle imprese interessate a partecipare attivamente all’iniziativa.

Si sono conclusi ieri, a Carbonia, nella sala convegni della Sotacarbo, gli incontri promossi dalla presidente della regione, Alessandra Todde, per confrontarsi con le rappresentanze locali e raccogliere indicazioni e le proposte di sviluppo sostenibile e innovazione energetica. All’incontro nella città mineraria hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori Francesco Spanedda, Emanuele Cani, Rosanna Laconi e Ilaria Portas e una vasta rappresentanza di sindaci, amministratori e tecnici dei comuni del Sulcis Iglesiente.

Tra le piccole e grandi realtà della provincia del Sud Sardegna, com’è avvenuto in mattinata anche a Villacidro per la provincia del Medio Campidano, è emersa la preoccupazione per le sorti di territori già molto trasformati da attività estrattive e industriali, ma anche un interesse delle comunità per l’autoproduzione. Quest’ultimo è un elemento che, come confermato dall’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, sarà centrale nel nuovo Piano Energetico Regionale.

«Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo andare verso un mondo più pulito e decarbonizzare le nostre società. Avanzo due proposte che non vogliono essere provocatorie, ma concrete, che dipendono un po’ dal punto di osservazione di questo momento che stiamo vivendo. La transizione energetica può essere una grande opportunità, oppure un’ennesima servitù. Se si tratta di avere 6,2 GW di servitù energetica, togliamo la servitù militare al poligono di Quirra, mettiamo i pannelli in un territorio già compromesso e chiudiamo la partita. Se invece non è una servitù ma un’opportunità, questa deve essere vissuta e partecipata dalle comunità e dagli enti locali e deve avere un riflesso sulla vita dei cittadini e sulle imprese. Anche i Comuni potrebbero essere sostenuti e finanziati per realizzare impianti FER a beneficio delle proprie comunità e contribuire a raggiungere buona parte di quei 6,2 GW», ha dichiarato a Villacidro il sindaco di Serramanna, Gabriele Littera.

«Oggi è stata una giornata molto importante per il nostro territorio, che ha già dato tantissimo in termini di energie rinnovabili. A breve la legge arriverà in aula, è quindi importante capire le esigenze dei territori. La strada giusta è quella della collaborazione per la transizione energetica, che sia a favore delle comunità e a tutela della Sardegna», ha dichiarato sempre a Villacidro il consigliere regionale Emanuele Matta.

«L’effetto cumuloha precisato l’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda è uno degli effetti che dobbiamo considerare all’interno del testo di legge. Ecco perché per noi è importante valutare le informazioni che abbiamo richiesto ai rappresentanti locali attraverso il questionario che è stato distribuito. Non ci interessa favorire alcun tipo di colonialismo. Proprio per questo pensiamo che pianificare il territorio significhi governare e gestire il nostro futuro energetico, secondo modalità di transizione energetiche che siano utili alla popolazione della Sardegna.»

Rosanna Laconi, assessora della difesa dell’ambiente, si è detta «a favore di una transizione energetica rispettosa, prima di tutto, della salute delle persone e dell’ambiente».

Gli incontri con i territori riprenderanno a breve per la condivisione della prima bozza del disegno di legge sulle “Aree idonee”.

Vediamo l’intervista realizzata con l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani.

 

       

Questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale della difesa dell’ambiente Rosanna Laconi e dei consiglieri regionali del Medio Campidano Gigi Piano, Alberto Urpi, Emanuele Matta, il sindaco di Villacidro Federico Sollai, il presidente e il direttore del Consorzio industriale di Villacidro Enrico Caboni e Simone Rivano, è stato riavviato l’Impianto di compostaggio del Consorzio, presso il quale andranno a conferire i comuni della zona, tra i quali Villacidro, Arbus, Gonnosfanadiga e Pabillonis, ma che, nel caso in cui fosse necessario, contribuirà a mantenere in sicurezza il servizio regionale per il conferimento e trattamento della parte organica dei rifiuti.

L’Impianto è stato riavviato a seguito della realizzazione di importanti interventi di messa in sicurezza e opere straordinarie necessarie per consentire ai comuni il conferimento dell’umido, così come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti.

Il riavvio dell’impianto permetterà ai sindaci e agli operatori economici sardi di affrontare le prossime settimane con minore apprensione, visto che l’atteso aumento delle presenze turistiche nella nostra isola determinerà inevitabilmente un aumento esponenziale dei conferimenti di rifiuti.

Il Consorzio e la Regione, inoltre, hanno avviato un percorso virtuoso che vedrà nei prossimi mesi importanti investimenti volti alla ristrutturazione dell’impianto, che rivestirà un ruolo centrale nell’ambito territoriale di propria competenza, per un rilancio occupazionale del territorio.