29 March, 2024
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E’ in programma venerdì 22 ottobre, a partire dalle 10.30, alla Caserma S. Pisano di Teulada, la cerimonia del cambio tra l’84esimo comandante del 3° Reggimento Bersaglieri, colonnello Carlo Di Pinto, ed il colonnello Nazario Onofrio Ruscitto.

Il colonnello Carlo Di Pinto era al comando del 3° Reggimento Bersaglieri dal 12 luglio 2019, quando subentrò al colonnello Gabriele Cosimo Garau, arrivato al comando il 14 luglio 2017 e poi destinato a Roma, all’incarico di Capo Ufficio del Comandante Logistico dell’Esercito.

 

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Il colonnello Carlo Di Pinto è il nuovo comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari. Questa mattina è subentrato al colonnello Gabriele Cosimo Garau, arrivato al comando il 14 luglio 2017 ed ora destinato a Roma, all’incarico di Capo Ufficio del Comandante Logistico dell’Esercito.

Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della Brigata Sassari, generale di brigata Andrea Di Stasio, il comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada colonnello Carlo Colaneri, l’ex comandante del Comando militare autonomo “Sardegna” Giovanni Domenico Pintus, le autorità militari e religiose del territorio, i sindaci di Teulada Daniele Serra e Sant’Anna Arresi Anna Maria Teresa Diana, alcuni colleghi dei Comuni del territorio ed il consigliere regionale Michele Ennas.

Il colonnello Carlo Di Pinto, già comandante del XVIII Battaglione Poggio Scanno del 3° Reggimento, di origine pugliese ma da diversi anni in Sardegna (arriva da Sassari), è l’84° comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, il più decorato (in qualità) d’Italia. Vanta, infatti, due Ordini Militari d’Italia, tre Medaglie d’Oro e tre d’Argento al Valor Militare, una d’Argento al Valore dell’Esercito, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito Civile.

Nel mese di luglio 1941, il 3° Reggimento Bersaglieri partecipò all’occupazione di Spalato, alla Campagna contro la Jugoslavia, in Bosnia. Il 24 luglio, il Reggimento partì da Bardolino per la Russia, nell’ambito del Corpo di spedizione italiano in Russia (C.S.I.R.). Il 5 settembre, il Reggimento entrò in contatto con il nemico nella zona del fiume Dnieper. Il 28 settembre, partecipò alla prima battaglia combattuta e vinta da soli reparti italiani a Petrikovka, sul Don. Successivamente, proseguì verso il bacino del Donez, in condizioni ambientali proibitive, conquistando la testa di ponte di Uspenowka. Il 20 ottobre, conquistò il centro industriale e ferroviario di Stalino, precedendo la IV Divisione alpina tedesca. Il 1° novembre, i bersaglieri del leggendario col. Aminto Carretto si impadronirono del centro industriale di Rjkowo, con un ingente bottino di uomini e materiali. L’11 e 12 novembre, i bersaglieri del XX e quelli del XVIII Battaglione si lanciarono in aiuto dell’80° Reggimento fanteria, che riuscì così a sottrarsi all’annientamento. Il bilancio fu di 54 morti e 222 feriti. Il 18 novembre, il Reggimento occupò la linea Rassipnaja-Petropawlowka-Ivanowski, che mantenne per tutto l’inverno, contendendo il terreno a forze enormemente superiori. Il 25 dicembre, nella battaglia di Natale, il 3° Reggimento bersaglieri, posto a presidio del caposaldo di Petropawlowka, in tre giorni di furiosi combattimenti, contenne forze dieci volte superiori, finché non fu costretto a ripiegare sul caposaldo del XXV Battaglione. Il 28 dicembre, spronato dal colonnello Aminto Carretto, il Reggimento conquistò tutte le posizioni dopo una serie di contrattacchi.

Con la profonda ristrutturazione dell’esercito italiano del 1976 che aboliva il livello reggimentale, il 3º Reggimento bersaglieri venne sciolto il 20 ottobre 1975 ed il suo comando si trasformò in Comando 3ª Brigata mec. “Goito”. La Bandiera di Guerra e le tradizioni vennero ereditate dal 18º battaglione bersaglieri “Poggio Scanno”. Sia il 18° che il 10º battaglione bersaglieri “Bezzecca”, stanziato a Solbiate Olona, presso la caserma “Ugo Mara”, vennero inquadrati nella 3ª Brigata mec. “Goito”, intanto costituitasi in seguito alla soppressione della Divisione “Centauro”. Tra il 1982 e 1983 alcune Compagnie del 18° Battaglione “Poggio Scanno” vennero aggregate al II Battaglione Bersaglieri “Governolo” per la missione di Pace in Libano.

Ricostituitosi nuovamente nell’agosto del 1991 in fase sperimentale come 3° Reggimento Bersaglieri “Goito”, dal 1° agosto 1992 assunse la denominazione attuale.

Nel quadro del processo di riordinamento dell’Esercito Italiano, nel 2002 il Reggimento è passato alle dipendenze della Brigata cor. “Ariete”. Il 30 novembre 2009 infine, con la cerimonia di chiusura della caserma “Mameli” di Milano, il Reggimento (dopo 46 anni di permanenza) è stato trasferito a “Sa Portedda” (Teulada), inglobando il disciolto 1º Reggimento Corazzato della Brigata Sassari.

Da ottobre 2011 ad aprile 2012, il Reggimento ha partecipato all’operazione ISAF XVII in Afghanistan, nell’ambito del “Provincial Reconstruction Team” di Herat.

Allegatele interviste al comandante uscente Gabriele Cosimo Garau e al comandante entrante colonnello Carlo Di Pinto.

                                                                                                       

 

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Il giardino della Casa baronale di Teulada, ha ospitato ieri sera l’esibizione del Coro polifonico Sant’Isidoro e della Fanfara del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, diretta dal caporal maggiore capo Massimo Pia, in occasione della Festa della Musica, iniziativa voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Erano presenti il sindaco di Teulada, Daniele Serra, e le massime autorità militari di Teulada, il comandante del 3° Reggimento bersaglieri colonnello Gabriele Cosimo Garau, il comandante del 1° Reggimento Corazzato colonnello Carlo Colaneri, e l’ex comandante del Comando militare autonomo “Sardegna” generale Giovanni Domenico Pintus.

La serata è stata aperta dalla proiezione di un filmato sull’attività del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari nel salone della Casa baronale e poi è stata concentrata nell’antistante giardino, con le due esibizioni musicali, davanti ad un folto pubblico.

Il coro polifonico Sant’Isidoro ha eseguito alcuni brani della tradizione sarda e a seguire la fanfara del 3° Reggimento bersaglieri della Brigata Sassari si è esibita nei brani bersagliereschi più famosi, riscuotendo apprezzamento dal numeroso pubblico presente, tra i quali il Canto degli Italiani. Dimonios, Flik Flok, ‘E bersagliere, Il Colonnello, All’armi e La Ricciolina.

Al termine abbiamo intervistato il comandante del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, il colonnello Gabriele Cosimo Garau.

 

nni Domenico Pintus

 

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Si è svolta ieri mattina, a Teulada, la cerimonia di commemorazione della Battaglia di Natale (Fronte Russo 25 – 31 dicembre 1941) presso l’aerocampo situato sulla strada statale 195, a circa 1,5 km in direzione Sant’Anna Arresi, dall’ingresso della Caserma “S. PISANO”, in località Sa Portedda. Erano presenti le massime autorità militari (con il comandante del Comando militare autonomo “Sardegna”, generale Giovanni Domenico Pintus), civili (numerosi sindaci, con in testa il primo cittadino di Teulada Daniele Serra, e i consiglieri regionali Paolo Dessì e Gianluigi Rubiu) e religiose (guidate dal vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda).

Dopo l’intervento di saluto del comandante del 3° Reggimento Bersaglieri, colonnello Gabriele Cosimo Garau, e la proiezione di un filmato che ha ricostruito la vicenda storica della Battaglia di Natale, il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, ed il cappellano militare don Giancarlo Caria hanno celebrato la Messa. E’ stata poi letta la preghiera del bersagliere.

Nella seconda parte della cerimonia, sono state effettuate alcune esercitazioni dimostrative sul piazzale antistante l’aerocampo.

Nel mese di luglio 1941, il 3° Reggimento Bersaglieri partecipò all’occupazione di Spalato, alla Campagna contro la Jugoslavia, in Bosnia. Il 24 luglio, il Reggimento partì da Bardolino per la Russia, nell’ambito del Corpo di spedizione italiano in Russia (C.S.I.R.). Il 5 settembre, il Reggimento entrò in contatto con il nemico nella zona del fiume Dnieper. Il 28 settembre, partecipò alla prima battaglia combattuta e vinta da soli reparti italiani a Petrikovka, sul Don. Successivamente, proseguì verso il bacino del Donez, in condizioni ambientali proibitive, conquistando la testa di ponte di Uspenowka. Il 20 ottobre, conquistò il centro industriale e ferroviario di Stalino, precedendo la IV Divisione alpina tedesca. Il 1° novembre, i bersaglieri del leggendario col. Aminto Carretto si impadronirono del centro industriale di Rjkowo, con un ingente bottino di uomini e materiali. L’11 e 12 novembre, i bersaglieri del XX e quelli del XVIII Battaglione si lanciarono in aiuto dell’80° Reggimento fanteria, che riuscì così a sottrarsi all’annientamento. Il bilancio fu di 54 morti e 222 feriti. Il 18 novembre, il Reggimento occupò la linea Rassipnaja-Petropawlowka-Ivanowski, che mantenne per tutto l’inverno, contendendo il terreno a forze enormemente superiori. Il 25 dicembre, nella battaglia di Natale, il 3° Reggimento bersaglieri, posto a presidio del caposaldo di Petropawlowka, in tre giorni di furiosi combattimenti, contenne forze dieci volte superiori, finché non fu costretto a ripiegare sul caposaldo del XXV Battaglione. Il 28 dicembre, spronato dal colonnello Aminto Carretto, il Reggimento conquistò tutte le posizioni dopo una serie di contrattacchi.

Il 3° è il Reggimento bersaglieri più decorato (in qualità) d’Italia. Vanta, infatti, due Ordini Militari d’Italia, tre Medaglie d’Oro e tre d’Argento al Valor Militare, una d’Argento al Valore dell’Esercito, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito Civile.

Con la profonda ristrutturazione dell’esercito italiano del 1976 che aboliva il livello reggimentale, il 3º Reggimento bersaglieri venne sciolto il 20 ottobre 1975 ed il suo comando si trasformò in Comando 3ª Brigata mec. “Goito”. La Bandiera di Guerra e le tradizioni vennero ereditate dal 18º battaglione bersaglieri “Poggio Scanno”. Sia il 18° che il 10º battaglione bersaglieri “Bezzecca”, stanziato a Solbiate Olona, presso la caserma “Ugo Mara”, vennero inquadrati nella 3ª Brigata mec. “Goito”, intanto costituitasi in seguito alla soppressione della Divisione “Centauro”. Tra il 1982 e 1983 alcune Compagnie del 18° Battaglione “Poggio Scanno” vennero aggregate al II Battaglione Bersaglieri “Governolo” per la missione di Pace in Libano.

Ricostituitosi nuovamente nell’agosto del 1991 in fase sperimentale come 3° Reggimento Bersaglieri “Goito”, dal 1° agosto 1992 assunse la denominazione attuale.

Nel quadro del processo di riordinamento dell’Esercito Italiano, nel 2002 il Reggimento è passato alle dipendenze della Brigata cor. “Ariete”. Il 30 novembre 2009 infine, con la cerimonia di chiusura della caserma “Mameli” di Milano, il Reggimento (dopo 46 anni di permanenza) è stato trasferito a “Sa Portedda” (Teulada), inglobando il disciolto 1º Reggimento Corazzato della Brigata Sassari.

Da ottobre 2011 ad aprile 2012, il Reggimento ha partecipato all’operazione ISAF XVII in Afghanistan, nell’ambito del “Provincial Reconstruction Team” di Herat.

                     

    

 

                            

                

 

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Giovedì mattina, a Teulada, si è svolta la cerimonia di commemorazione del 76° anniversario della Battaglia di Natale (Fronte Russo 25-31 dicembre 1941) presso l’aerocampo situato sulla strada statale 195, a circa 1,5 km in direzione Sant’Anna Arresi, dall’ingresso della Caserma “S. PISANO”, in località Sa Portedda.

All’invito del colonnello Gabriele Cosimo Garau, comandante del 3° Reggimento Bersaglieri, hanno risposto numerose autorità militari, civili e religiose, nonché gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di I grado dell’Istituto comprensivo “Taddeo Cossu” di Teulada.

Nel corso della prima parte della cerimonia, è stata ricostruita la storia del 3° Reggimento, con la proiezione di alcuni filmati, con particolare attenzione alla Battaglia di Natale del 1941 in Russi.

Il cappellano militare don Giancarlo Caria ha celebrato la Messa tenendo davanti a sé l’altare da campo che fu di don Giovanni Mazzoni, il cappellano del 3° due volte decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto a Petropawlovka il 25 dicembre 1941 mentre tentava di portare al riparo dal fuoco nemico un bersagliere ferito.
La commemorazione, caratterizzata dalle musiche della Banda della Brigata SASSARI, si è conclusa con la visita alla mostra statica dei mezzi in dotazione al reggimento e ad una selezione dei cimeli del 3° Bersaglieri trasferiti per l’occasione nell’hangar dell’aerocampo. Il Museo Storico raccoglie i cimeli del Reggimento dal 1861, anno di costituzione del Reparto, e si è arricchito un anno fa della divisa di gala del col. Aminto Caretto donata al 3° Reggimento per volontà della vedova del comandante caduto in Russia.

Nella seconda parte sono state effettuate alcune esercitazioni dimostrative sul piazzale antistante l’aerocampo.

Nel mese di luglio 1941, il 3° Reggimento Bersaglieri partecipò all’occupazione di Spalato, alla Campagna contro la Jugoslavia, in Bosnia. Il 24 luglio, il Reggimento partì da Bardolino per la Russia, nell’ambito del Corpo di spedizione italiano in Russia (C.S.I.R.). Il 5 settembre, il Reggimento entrò in contatto con il nemico nella zona del fiume Dnieper. Il 28 settembre, partecipò alla prima battaglia combattuta e vinta da soli reparti italiani a Petrikovka, sul Don. Successivamente, proseguì verso il bacino del Donez, in condizioni ambientali proibitive, conquistando la testa di ponte di Uspenowka. Il 20 ottobre, conquistò il centro industriale e ferroviario di Stalino, precedendo la IV Divisione alpina tedesca. Il 1° novembre, i bersaglieri del leggendario col. Aminto Carretto si impadronirono del centro industriale di Rjkowo, con un ingente bottino di uomini e materiali. L’11 e 12 novembre, i bersaglieri del XX e quelli del XVIII Battaglione si lanciarono in aiuto dell’80° Reggimento fanteria, che riuscì così a sottrarsi all’annientamento. Il bilancio fu di 54 morti e 222 feriti. Il 18 novembre, il Reggimento occupò la linea Rassipnaja-Petropawlowka-Ivanowski, che mantenne per tutto l’inverno, contendendo il terreno a forze enormemente superiori. Il 25 dicembre, nella battaglia di Natale, il 3° Reggimento bersaglieri, posto a presidio del caposaldo di Petropawlowka, in tre giorni di furiosi combattimenti, contenne forze dieci volte superiori, finché non fu costretto a ripiegare sul caposaldo del XXV Battaglione. Il 28 dicembre, spronato dal colonnello Aminto Carretto, il Reggimento conquistò tutte le posizioni dopo una serie di contrattacchi.

Il 3° è il Reggimento bersaglieri più decorato (in qualità) d’Italia. Vanta, infatti, due Ordini Militari d’Italia, tre Medaglie d’Oro e tre d’Argento al Valor Militare, una d’Argento al Valore dell’Esercito, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito Civile.

Con la profonda ristrutturazione dell’esercito italiano del 1976 che aboliva il livello reggimentale, il 3º Reggimento bersaglieri venne sciolto il 20 ottobre 1975 ed il suo comando si trasformò in Comando 3ª Brigata mec. “Goito”. La Bandiera di Guerra e le tradizioni vennero ereditate dal 18º battaglione bersaglieri “Poggio Scanno”. Sia il 18° che il 10º battaglione bersaglieri “Bezzecca”, stanziato a Solbiate Olona, presso la caserma “Ugo Mara”, vennero inquadrati nella 3ª Brigata mec. “Goito”, intanto costituitasi in seguito alla soppressione della Divisione “Centauro”. Tra il 1982 e 1983 alcune Compagnie del 18° Battaglione “Poggio Scanno” vennero aggregate al II Battaglione Bersaglieri “Governolo” per la missione di Pace in Libano.

Ricostituitosi nuovamente nell’agosto del 1991 in fase sperimentale come 3° Reggimento Bersaglieri “Goito”, dal 1° agosto 1992 assunse la denominazione attuale.

Nel quadro del processo di riordinamento dell’Esercito Italiano, nel 2002 il Reggimento è passato alle dipendenze della Brigata cor. “Ariete”. Il 30 novembre 2009 infine, con la cerimonia di chiusura della caserma “Mameli” di Milano, il Reggimento (dopo 46 anni di permanenza) è stato trasferito a “Sa Portedda” (Teulada), inglobando il disciolto 1º Reggimento Corazzato della Brigata Sassari.

Da ottobre 2011 ad aprile 2012, il Reggimento ha partecipato all’operazione ISAF XVII in Afghanistan, nell’ambito del “Provincial Reconstruction Team” di Herat.

Alleghiamo un ricco album fotografico e due filmati, uno relativo alla cerimonia religiosa officiata dal cappellano militare, e uno alla lettura della preghiera del bersagliere.

                                   

                     

 

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Si è svolto questa mattina, presso la Caserma “S. Pisano” di Teulada, il passaggio di consegne al comando del XVIII Battaglione “Poggio Scanno” dei Bersaglieri, tra il tenente colonnello Marco Pelliccioni ed il tenente colonnello Alessandro Latino. Hanno presenziato alla cerimonia, tra gli altri, il consigliere regionale Paolo Luigi Dessì, i sindaci dei comuni di Teulada Daniele Serra, di Sant’Anna Arresi Teresa Pintus, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia maggiore Pino Licari.

La breve cerimonia ha avuto il suo clou con l’intervento di saluto del comandante uscente Marco Pelliccioni, che ha ringraziato tutti gli uomini del Battaglione, schierati sul piazzale, l’ingresso del nuovo comandante Alessandro Latino e, infine, il discorso del colonnello Gabriele Cosimo Garau, 83° comandante del III Reggimento Bersaglieri, arrivato a Teulada due mesi fa ma già inserito perfettamente nel nuovo incarico professionale e nel nuovo ambiente.

Alleghiamo un ampio album fotografico della cerimonia.