5 December, 2025
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Cala il sipario sul Santa Barbara International Music Festival, rassegna che da quattro anni unisce musica e cultura, paesaggio, storia e talento internazionale.

Questa sera è in programma, nella suggestiva location del Nuraghe Sirai, a Carbonia, alle ore 20.00, l’ultimo appuntamento in cartellone del Festival che ha visto esibirsi sul palcoscenico – prima nel sito minerario di Perd’e Pibera a Gonnosfanadiga, poi al teatro Cavallera di Carloforte e ancora nella Chiesa di San Giovanni Battista a Domusnovas – musicisti dalle performance indimenticabili tra piano, archi, fiati e voci d’autore.

Il Festival – organizzato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara – è dedicato al compianto Giampiero Pinna, fondatore del Cammino Minerario di Santa Barbara, e nell’edizione 2025 si è mosso sulle note di Maurice Ravel, uno dei più grandi compositori del ‘900, in occasione del 150° anniversario della sua nascita.

Il direttore artistico, il pianista sudcoreano Junhee Kim, ha voluto confermare la formula itinerante del festival con la musica ad accompagnare ogni passo lungo la storia e la memoria dei luoghi simbolo dell’epopea mineraria nel Sud Ovest della Sardegna…un progetto culturale che unisce talento internazionale, turismo sostenibile e tutela del paesaggio incontaminato, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale che trasforma i concerti in vere e proprie esperienze immersive. Ed è la forza di questo dialogo costante tra musica e natura a guidare il pubblico lungo una narrazione forte e autentica, stimolando interesse per il patrimonio minerario e per i paesaggi incontaminati.

Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara: «Anche in questa quarta edizione, i suoni hanno attraversato il cuore pulsante del nostro cammino: dall’Arburese al Sulcis, dal Guspinese all’Iglesiente…territori che il compianto Giampiero Pinna – a cui il Festival è dedicato – ha percorso passo dopo passo, proteso nell’immaginare il futuro di una grande infrastruttura culturale in grado di trasformare il volto dei luoghi e, insieme, il destino delle comunità. Ancora una volta, con l’affetto del pubblico che ci segue oramai da quattro anni, abbiamo camminato insieme alle note della tradizione, in un dialogo oltreconfine…una sorta di ponte sonoro tra passato e presente, capace di valorizzare i paesaggi scelti per i concerti e di testimoniare la salvaguardia delle identità culturali, con l’obiettivo vitale di promuovere lo sviluppo locale attraverso il linguaggio della musica».

Direttore Artistico Junhee Kim: «Per me non è mai stato sufficiente presentare “musica bella”: il mio obiettivo è condividere con il pubblico la bellezza nascosta della musica, quella che aspetta di essere scoperta. Quest’anno, con l’“Edizione Ravel”, sono convinto che gli spettatori abbiano percepito l’apice dell’eleganza e della bellezza artistica. Attraverso il prisma di un singolo compositore, esplorato da diverse prospettive, cresciamo tutti insieme – artisti e pubblico. I nostri musicisti provengono da culture e mondi diversi, eppure qui trovano un punto d’incontro, creando una vera armonia. Credo che anche per il pubblico sia lo stesso: chi intraprende il cammino minerario di Santa Barbara arriva da ogni parte del mondo per vivere insieme un’unica esperienza. E in questo cammino, che è anche il cammino della vita, ognuno diventa parte di un grande dramma condiviso».

La prima serata – il 9 settembre a Gonnosfanadiga, nel sito minerario di Perd’e Pibera – ha proposto un viaggio musicale che ha attraversato epoche, stili e mondi sonori differenti: è questa l’essenza del concerto che ha visto protagonista il trombettista Romain Leleu insieme al suo Sextet.

Il giorno successivo, il 10 settembre a Carloforte, Il Teatro Cavallera ha ospitato una prima esecuzione mondiale: il Concertino per pianoforte su “Stabat Mater” di Jeffrey Ching, una rivisitazione del Pergolesi, un ponte tra devozione e virtuosismo, tra Settecento e contemporaneità.

Il 12 settembre, nella chiesa di San Giovanni, a Domusnovas, l’attenzione era tutta per il ritratto musicale sfaccettato di Maurice Ravel, maestro di eleganza, raffinatezza timbrica e invenzione formale: un concerto per pianoforte a quattro mani, suonato da due pianisti, Junhee Kim e Keigo Mukawa, che ha esplorato le diverse anime del compositore, tra intimità cameristica e visione orchestrale.

L’ultima data del festival, il 14 settembre a Carbonia, nella suggestiva location del Nuraghe Sirai, chiuderà il tributo a Maurice Ravel, poeta del colore sonoro e narratore raffinato, capace di trasformare il pianoforte in orchestra e la musica in visione

Tutti i concerti, organizzati dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, sono gratuiti e su prenotazione nei canali ufficiali della Fondazione CMSB.

 

Ritorna a settembre il Santa Barbara International Music Festival per dare il via ad una nuova stagione di musica e cultura che unisce paesaggio, storia e talento internazionale.

La quarta edizione del Festival, da quest’anno dedicato al compianto Giampiero Pinna, fondatore del Cammino Minerario di Santa Barbara, si muove sulle note di Maurice Ravel, uno dei più grandi compositori del ‘900, in occasione del 150° anniversario della sua nascita.

Diretto dal pianista sudcoreano Junhee Kim, il Festival conferma la sua formula itinerante con la musica che accompagna ogni passo lungo la storia e la memoria dei luoghi simbolo dell’epopea mineraria nel Sud Ovest della Sardegna…un progetto culturale che unisce talento internazionale, turismo sostenibile e tutela del paesaggio incontaminato, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale che trasforma i concerti in vere e proprie esperienze immersive.

Ed è la forza di questo dialogo costante tra musica e natura a guidare il pubblico lungo una narrazione forte e autentica, stimolando interesse per il patrimonio minerario e per i paesaggi incontaminati.

Si parte il 9 settembre da Gonnosfanadiga, nel sito minerario di Perd’e Pibera, per un viaggio musicale che attraversa epoche, stili e mondi sonori differenti: è questa l’essenza del concerto che vede protagonista il trombettista Romain Leleu insieme al suo Sextet.

Si continua il 10 settembre a Carloforte, sull’Isola di San Pietro, nel Parco Urbano Canale del Generale, per una prima esecuzione mondiale: il Concertino per pianoforte su “Stabat Mater” di Jeffrey Ching da Pergolesi, un ponte tra devozione e virtuosismo, tra Settecento e contemporaneità.

Il 12 settembre, invece, sarà la Chiesa di San Giovanni, a Domusnovas, ad ospitare un ritratto musicale sfaccettato di Maurice Ravel, maestro di eleganza, raffinatezza timbrica e invenzione formale: un concerto per pianoforte a quattro mani, suonato da due pianisti, Junhee Kim e Keigo Mukawa, per esplorare le diverse anime del compositore, tra intimità cameristica e visione orchestrale.

Il sipario sul Santa Barbara International Music Festival calerà, infine, il 14 settembre a Carbonia, nella suggestiva location del Nuraghe Sirai. L’intero concerto sarà dedicato a Maurice Ravel, poeta del colore sonoro e narratore raffinato, capace di trasformare il pianoforte in orchestra e la musica in visione

Tutti i concerti, organizzati dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, sono gratuiti e su prenotazione nei canali ufficiali della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara.

 

La Federazione Europea degli Itinerari Minerari di Santa Barbara (Federazione MINES.B) è attiva dal 2020, nata grazie alla visione e all’impegno di Giampiero Pinna, ideatore del Cammino Minerario di Santa Barbara. La Federazione riunisce al momento otto partner provenienti da sette Paesi europei – Italia, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Belgio, Francia e Portogallo – impegnati in un progetto comune di valorizzazione culturale, ambientale e sociale del patrimonio minerario europeo.
MINES.B è un progetto dai molteplici valori, in cui i partner collaborano con determinazione per riattivare, rendere accessibili e far emergere le potenzialità di quei territori che furono protagonisti della storia mineraria europea.
Il percorso si fonda sulla promozione del patrimonio minerario materiale e immateriale, riletto attraverso un itinerario turistico-culturale che connette, in modo simbolico e pratico, alcuni dei più importanti siti minerari d’Europa. La sua caratteristica distintiva è quella di essere costituito da una rete di percorsi locali, accessibili e percorribili a piedi o in bicicletta, in linea con i principi del turismo lento e sostenibile.
Oltre alla fruizione turistica, la Federazione si pone come obiettivo fondamentale quello di preservare e raccontare la storia degli uomini e delle donne della miniera, che per generazioni hanno modellato la loro vita e il territorio attorno al lavoro estrattivo. Le loro vicende costituiscono una parte essenziale della storia europea, contribuendo alla costruzione di una coscienza collettiva e di un’identità culturale condivisa.
In questa prospettiva, la Federazione MINES.B si candiderà nel 2026 per ottenere il riconoscimento ufficiale come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, un importante passo avanti per la tutela e la promozione di questo patrimonio a livello internazionale.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale della Federazione: www.minesb.eu .
All’interno di questa cornice si inserisce il progetto internazionale “Voices from the Mines”, promosso dalla Federazione MINES.B e attualmente in fase di realizzazione. Si tratta di un documentario collettivo che coinvolge giovani videomaker provenienti da Slovacchia, Italia, Spagna e Slovenia, impegnati a raccogliere testimonianze dirette degli ex minatori nelle rispettive regioni.
In Slovacchia, Lenka Pribojová, videomaker selezionata dal partner Barborská Cesta, è attiva nella regione di Banská Bystrica, storicamente legata all’estrazione di oro e argento.

In Italia, Michele Cannas, per la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, documenta le storie degli ex minatori in Sardegna, nella zona del Sulcis Iglesiente.
In Spagna, il videomaker Raúl Belver Domínguez raccoglie voci e memorie nel territorio di Andorra, nella Comarca Andorra Sierra de Arcos, un’area con un lungo passato legato all’estrazione del carbone.
In Slovenia, Tara Bizjak Caruso, in collaborazione con il CUDHg Idrija – Idrija Mercury Heritage Management Centre, è impegnata nella città di Idrija, sede di una storica miniera di mercurio, oggi patrimonio UNESCO.
“Voices from the Mines” è molto più di un documentario: è un processo di ascolto, documentazione e trasmissione intergenerazionale, volto a costruire un mosaico di memorie europee che supera i confini nazionali e dà voce alle comunità minerarie europee.

Il documentario finale sarà presentato ufficialmente durante il prossimo incontro annuale della Federazione MINES.B, che si terrà ad Andorra (Spagna), dal 16 al 18 ottobre 2025, ospitato dalla Comarca Andorra Sierra de Arcos.

Un appuntamento che sarà occasione di condivisione, riconoscimento e rafforzamento della rete europea della memoria mineraria.

Chiusura in gran stile della stagione 2024 di Open Your Mine ad Iglesias, sabato 14 dicembre, con una giornata ricca di appuntamenti alla Miniera di Monteponi, organizzata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con il Comune di Iglesias, l’Associazione Pozzo Sella, il Consorzio Turistico per l’Iglesiente e Iglesias Servizi.
Il trekking mattutino nel sito minerario iglesiente ha fatto registrare il tutto esaurito, durante il quale le guide ambientali escursionistiche hanno accompagnato i visitatori in un percorso di 6 km, articolato fra strutture e storia mineraria, antichi scavi e bellezze naturalistiche.
Molto partecipate anche le visite guidate alla Galleria Villamarina e a Pozzo Sella, dove si è svolto un intenso programma serale, aperto dalla presentazione del catalogo della mostra “Eduzione delle acque a Monteponi”, testimonianza di un passato tecnologico all’avanguardia che ha reso famosa ed importante la Miniera di Monteponi oltre i confini regionali.
Nell’occasione era presente la signora Mimma Perra, moglie di Giampiero Pinna, geologo che diede un forte impulso alla fondazione del Parco Geominerario compiendo una storica occupazione di Pozzo Sella nel 2000.
Ha fatto seguito la premiazione del concorso Tesi di Laurea 2024 del Parco Geominerario, per cui sono stati selezionati i lavori di Sara Autelitano “Neogotico ed eclettismo nell’architettura mineraria di fine Ottocento. Tre casi studio” (Scienze dell’Architettura – Università di Cagliari), di Elena De Fanti “SottoSopra. Alla ricerca della dimensione invisibile dai paesaggi minerari” (Architettura e Ingegneria Edile – Politecnico di Milano) e dei coautori Davide Filipi e Giorgio Lana “Ater-Mine Indagine storico architettonica sulla rigenerazione del complesso minerario di Nebida” (Architettura e Ingegneria Civile – Università di Ferrara).
Premiazioni anche per il concorso fotografico del Parco Geominerario “Geositi della Sardegna” 2024, vinto da Daniele Atzori con la foto “The sunset and the moon” (Pan di Zucchero e Masua nell’iglesiente), secondo posto per Vittorio Crobu con “I fiumi nascosti del Supramonte” (Grotta Luigi Donini ad Urzulei) e terzo per Ciro Perna con la foto “Panorama al castello” (Castello di Acquafredda a Siliqua).
Le 3 foto vincitrici fanno parte delle 13 selezionate per il calendario istituzionale 2025, presentato nella serata e collegato al concorso, che sarà disponibile anche in versione digitale sul sito web del Parco Geominerario.
Alla presenza dei presidenti delle commissioni concorsuali Alberto Monteverde ed Egidio Trainito, sono stati consegnati ai vincitori gli attestati e i premi in denaro previsti dai rispettivi bandi.
Sonbo stati consegnati anche gli attestati di partecipazione alle oltre 90 guide formate durante le prime tre edizioni del corso di Guida del Parco Geominerario svoltesi nel 2024, con lezioni presso la sede operativa del Parco Geominerario alla Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, incontri con gli stakeholders del settore geominerario e visite didattiche a siti minerari.
Ha chiuso la serata l’intervento della guida turistica e travel creator Maria Paolucci, incentrato sul patrimonio minerario dismesso sui social network.
 

Si sono conclusi sabato 7 dicembre, a Pozzo Sella (Miniera di Monteponi), gli Stati generali del Cammino Minerario di Santa Barbara. Anche nella seconda giornata sono state numerosissime le presenze di esperti, amministratori locali del territorio e dell’intera regione. Molto interessanti gli spunti emersi nel corso delle tavole rotonde. La giornata è stata impreziosita dall’intervento di Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo, “Quo Vadis, Sapiens? Cammini antichi e nuovi per un futuro sostenibile”.

La giornata e l’intero programma degli Stati generali del Cammino Minerario di Santa Barbara, sono stati conclusi dall’intervento di Andrea Tarozzi, responsabile dell’ufficio amministrativo della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, che ha presentato il programma del 2025, molto ambizioso, destinato a far crescere ulteriormente “la creatura dell’indimenticabile Giampiero Pinna”.

Vediamo una breve intervista con il geologo Mario Tozzi.

 

L’Aula Magna del Consorzio AUSI, nel Palazzo Bellavista di Monteponi, ha ospitato la presentazione delle tesi di laurea ammesse alla selezione finale del Premio nazionale “Giampiero Pinna” 2024, iniziativa a cura della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.
Congratulazioni ai candidati Sara Autelitano, Luigi Sale, Rossella Todde, Davide Chia, Riccardo Simonetto e Elena De Fanti.
La premiazione dei vincitori si terrà il 17 dicembre, a Carbonia, presso la Posada del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Mercoledì 28 agosto, presso Piazza San Giovanni Paolo II, Miniera di Monteponi Iglesias, Argonautilus presenta “Un anno sottoterra: la lotta di Giampiero Pinna nella miniera di Monteponi”: un libro scritto da Daniela Palumbo e Andrea Mattei, che saranno presenti all’incontro.
Il libro ripercorre la storia di Giampiero Pinna: prima minatore, poi dirigente minerario e, infine, consigliere regionale, fu soprattutto un uomo innamorato della Sardegna. Così, quando nel 2000 cessarono le estrazioni e centinaia di lavoratori rischiarono di cadere in miseria insieme alle loro famiglie, compì un gesto eroico: scese sottoterra e per un anno visse nella Sala Argani di Pozzo Sella, nella miniera di Miniera di Monteponi. Fu la più lunga occupazione nella storia dell’isola. Giampiero Pinna voleva che il Parlamento approvasse il progetto del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, essenziale per portare turismo e avviare la bonifica ambientale. Intraprese così una lotta dura e coraggiosa, raccontata in prima persona in queste pagine.
Interverrà, tra gli altri, Daniele Reginali, assessore del Bilancio, Programmazione e Attività produttive del comune di Iglesias.
L’evento è realizzato con il patrocinio del comune di Iglesias e del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

L’Associazione Argonautilus annuncia la programmazione estiva 2024, dedicata ai comuni partner di Iglesias, Gonnesa, Portoscuso e Quartu Sant’Elena.
Il tema del Festival, come per tutti i festival di RetePYM nel 2024, è ancora “Attenzione”.
Tra gli appuntamenti del ricco calendario che sarà diffuso nei prossimi giorni, è previsto l’incontro con Sigfrido Ranucci, giornalista che conduce la trasmissione d’inchiesta Report su Rai3, che presenterà il suo ultimo libro “La Scelta” (Bompiani). L’incontro si terrà sabato 3 agosto, a Quartu Sant’Elena.
Tra gli altri autori presenti, Elias Mandreu (Mantene s’Odio – PIEMME), Beniamino Zuncheddu e Mauro Trogu (Io sono innocente – DeAgostini), Giorgio La Spisa (L’imprevedibile accade – Arkadia), Laura Lanza (Il peso della Galena – Santelli Rossini), Alessandro Carlini giornalista ANSA e scrittore (Il fuoco ci
desidera – UTET) e Daniela Palumbo. Quest’ultima presenterà il libro “Un anno sottoterra. La lotta di Giampiero Pinna nella miniera di Monteponi”, scritto insieme ad Andrea Mattei (Edizioni LOW). Il libro celebra la figura di Giampiero Pinna, ideatore del Cammino Minerario di Santa Barbara, che fu protagonista di una storica battaglia contro la chiusura delle miniere. Spazio anche alla poesia in serate di grande suggestione.
«Come tutti i Festival della RetePYM, portiamo avanti il tema dell’Attenzione attraverso una ricca sessione di appuntamenti estivi, per sollecitare il pubblico su argomenti che abbiamo selezionato con cura e su cui riteniamo importante riflettere in un momento di così grande incertezza sociale e culturale», dice Eleonora Carta, presidente di Argonautilus.
Gli eventi sono patrocinati dai comuni partner, dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna. La direzione artistica è a cura di 011Solution.

Nella foto di copertina, Eleonora Carta

Carbonia è oggi, forse, la città sarda a maggior vocazione cinematografica, grazie all’intensa attività di promozione della settima arte in tutte le sue dimensioni, messa in campo dalla Società Umanitaria attraverso il Centro Servizi Culturali e la Fabbrica del Cinema.

Il ritorno in Sardegna del docufilm “Le Cicogne di Chernobyl” dopo Napoli, Sorrento e l’anteprima svizzera di Lugano, non poteva, quindi, non toccare una piazza prestigiosa come Carbonia, l’appuntamento su iniziativa del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria è per giovedì 30 maggio ore 18.30 presso La Fabbrica del Cinema (Grande Miniera di Serbariu, Piazza Sergio Usai Carbonia)

Presente regista Karim Galici, il produttore esecutivo Giuseppe Carboni e una parte del cast (Andrei Pinna, Mimma Perra, Ielena Todde, Cinzia Guaita, Sergio Todde) l’introduzione sarà a cura della Società Umanitaria, previsti i saluti dell’Amministrazione Comunale di Carbonia.

 L’iniziativa si tiene nell’ambito de “Gli incontri del Cinema per il sociale” di Cittadini del Mondo con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

Fra i protagonisti del film anche la famiglia del compianto Giampiero Pinna, fondatore del Cammino di Santa Barbara, che ha legato la sua vita a tante battaglie sociali del mondo minerario. Una occasione per scoprire un lato meno conosciuto di un uomo che tanto ha dato al territorio del Sulcis Iglesiente

Venerdì 29 marzo, alle 20.15, su Rai3 nuovo appuntamento con “Generazione Bellezza”, il programma di Rai Cultura scritto e condotto da Emilio Casalini.
Il lavoro in miniera, un mestiere durissimo e di sacrifici estremi per generazioni di sardi.
Fino a quando il mondo è cambiato e un visionario, Giampiero Pinna, ha pensato che quelle miniere fosse giunto il momento di raccontarle, creando un Parco geominerario e un Cammino che attraversasse un territorio meraviglioso e la memoria di un popolo.
Un percorso a piedi e in bici che sta cambiando la narrazione e la percezione del Sud della Sardegna, dove la memoria, l’accoglienza e la natura diventano il motivo per venire, tornare e restare.

Nella foto di copertina Giampiero Pinna, creatore del Cammino Minerario di Santa Barbara