15 December, 2025
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I 24 sindaci della provincia del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, e un intervento urgente di Asl Sulcis Iglesiente e Regione Sardegna sulla grave situazione della sanità territoriale. La richiesta è stata inviata per conoscenza al prefetto di Cagliari, dottor Giuseppe Castaldo.

«I sindaci dei Comuni della Provincia del Sulcis Iglesiente, riuniti in forma congiunta, intendono esprimere profonda preoccupazione per la situazione sempre più grave che riguarda la sanità territoriale del nostro territoriosi legge nella nota inviata alla Asl, all’assessore della Sanità e al prefetto di Cagliari -. Negli ultimi mesi – e in modo ancor più evidente durante i periodi festivi – si sono moltiplicate le chiusure temporanee delle guardie mediche, con comunicazioni improvvise che lasciano intere comunità prive di assistenza sanitaria, spesso nei momenti di maggiore necessità. Questa condizione, ormai divenuta ordinaria, mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e compromette la continuità di un servizio che dovrebbe essere essenziale e costante. Particolarmente allarmante è la situazione dei centri che non dispongono di un medico di base: in tali contesti, l’assenza contemporanea di medico di base e guardia medica espone la popolazione – in particolare anziani, bambini e persone fragili – a rischi inaccettabili, negando di fatto il diritto costituzionale alla tutela della salute.»

I sindaci della provincia del Sulcis Iglesiente chiedono con urgenza:

– chiarimenti ufficiali in merito alle cause, ai criteri e alle responsabilità che hanno determinato tali sospensioni;

– un piano straordinario di reclutamento e assegnazione di medici e personale sanitario nei distretti e nei comuni più in difficoltà;

– la riattivazione immediata dei presidi di guardia medica attualmente in regime di temporanea sospensione anche solo per 24h;

– l’istituzione di un tavolo di confronto permanente tra Regione, ASL, Enti locali e rappresentanti delle comunità territoriali, da convocare nel più breve tempo possibile per definire misure concrete e tempi certi.

«Poiché la tutela della salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente non può più attendere, chiediamo che sia restituita ai nostri territori la dignità e la sicurezza di un servizio sanitario accessibile, efficiente e umanoconclude la nota -. Nel ribadire la piena disponibilità dei Sindaci a collaborare in modo costruttivo e unitario, confidiamo che l’urgenza della situazione venga riconosciuta e affrontata con la massima attenzione.»

 

È stato firmato nella sala riunioni della Presidenza della Regione, il protocollo d’intesa per l’istituzione del Tavolo Tecnico Permanente – coordinato dal prefetto di Cagliari – dedicato alle attività di bonifica e messa in sicurezza del sito di interesse nazionale (SIN) “Sulcis Iglesiente Guspinese”. Alla firma hanno preso parte il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Cagliari, la Regione Autonoma della Sardegna, la Città Metropolitana di Cagliari, le Province del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano, l’ANCI, l’ARPAS e l’ISPRA. Per la Regione Autonoma della Sardegna era presente l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, delegata dalla presidente della Regione Alessandra Todde a sottoscrivere il protocollo, per la prefettura di Cagliari il prefetto Giuseppe Castaldo.

Il documento, approvato dalla Giunta regionale su proposta della presidente Todde, nasce su proposta del MASE dall’esigenza di superare le frammentazioni che negli anni hanno rallentato le procedure di bonifica, costruendo un quadro stabile di collaborazione e di confronto tra istituzioni, al fine di individuare soluzioni condivise adeguate alle specificità del contesto territoriale. L’obiettivo comune che si vuole raggiungere con il protocollo è quello di accelerare le procedure di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese” , attraverso una serie di attività tra cui figurano il monitoraggio delle procedure di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese, l’aggiornamento dei dati ambientali e l’individuazione di obiettivi di scopo al fine di favorire l’adozione di ogni azione o iniziativa utile ad accelerare le procedure di messa in sicurezza e di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese”.

«Il SIN è un sito di competenza statale ma la Regione, con tutte le sue strutture, sta fornendo un supporto significativo, anche attraverso l’approvazione di questo Protocollo. È uno strumento che mette ordine e metodo in un processo che troppo a lungo ha sofferto lentezze e sovrapposizioni, definendo ruoli, tempi e responsabilità chiare.»

Il Tavolo Tecnico Permanente sarà coordinato dalla Prefettura di Cagliari, con riunioni periodiche finalizzate a verificare l’avanzamento dei lavori, promuovere il confronto con i Comuni e assicurare trasparenza verso le comunità locali.

Il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo assicura il massimo impegno personale e degli Uffici della Prefettura, al fine di agevolare la sinergia tra le Amministrazioni per accelerare le procedure e superare le difficoltà.

Il Protocollo, della durata triennale, rappresenta un impegno concreto e condiviso per garantire al territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese interventi ambientali coordinati, restituendo al tempo stesso nuove prospettive economiche e sociali.

I sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un intervento urgente all’amministratore straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia, al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde, all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu e, infine, al prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali del Sulcis Iglesiente.

«Noi Sindaci del Sulcis Iglesiente intendiamo sottoporre alla Vostra attenzione la grave e crescente criticità relativa allo stato di numerose strade provinciali ricadenti nel nostro territorio, frequentemente teatro di gravi incidenti stradalisi legge nella richiesta -. Le arterie viarie in questione, che collegano diversi centri abitati e rappresentano percorsi fondamentali per la mobilità locale, versano in condizioni particolarmente precarie, a causa della: 

  • presenza diffusa di buche, crepe e dissesti del manto stradale;
  • mancanza o inadeguatezza della segnaletica orizzontale e verticale;
  • assenza di guardrail in tratti pericolosi;
  • crescita incontrollata di erbacce e vegetazione ai margini della carreggiata, che riducono la visibilità, ostacolano la circolazione e aumentano il rischio di incidenti.»

«L’attuale stato di degrado di queste infrastrutture compromette seriamente la sicurezza degli utenti della strada, in particolare dei mezzi di soccorso, del trasporto pubblico e dei cittadini che quotidianamente vi transitano – aggiungono i sindaci -. Inoltre, le difficoltà nei collegamenti intercomunali rischiano di aggravare ulteriormente l’isolamento di alcune aree e di ostacolare l’accesso ai servizi essenziali. Alla luce di quanto esposto, si richiede un intervento tempestivo da parte della provincia Sud Sardegna, volto al ripristino delle condizioni di sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura viaria attraverso l’esecuzione delle opere di rifacimento del manto stradale, della rimozione della vegetazione infestante e la messa in sicurezza dei tratti più a rischio. Fiduciosi nella Vostra sensibilità istituzionale e nella consapevolezza della gravità della situazione, chiediamo un incontro per gli indispensabili approfondimenti tecnici e i sopralluoghi congiunti», concludono i 23 sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina, la strada provinciale 81 che collega Cortoghiana a Nuraxi Figus

Lo stato di precarietà in cui si trova la SP2 nel tratto compreso tra i comuni di Siliqua e Uta, ha portato i sindaci dell’Unione del Sulcis (Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio) a chiedere un intervento urgente al commissario straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia, al sindaco della Città metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde, all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu e, infine, al prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’arteria.

«Questa arteria rappresenta un collegamento strategico tra il nostro territorio e la Città metropolitana di Cagliari: ogni giorno viene percorsa da centinaia di cittadini per motivi lavorativi, scolastici, sanitari e turisticisostengono i sindaci di Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio -. Dopo i 22 km di curve della SS 293 da Nuxis fino a Siliqua, si prosegue su un tracciato che risulta pericoloso, con manto stradale in condizioni disastrose, assenza di segnaletica visibile e gravi criticità strutturali dovute a smottamenti e cedimenti.»

«Gli eventi degli ultimi mesi dimostrano l’urgenza del problemaaggiungono i sindaci -: il 26 ottobre 2024, l’arteria è stata chiusa a causa di frane e smottamenti seguiti all’alluvione; nel febbraio 2025, la strada ha nuovamente ceduto, a dimostrazione dell’inefficacia delle soluzioni temporanee finora adottate. È inammissibile che una via di comunicazione così rilevante per l’economia e la vivibilità del Basso Sulcis venga sistematicamente trascurata.»

«Per questo motivo concludono i sindaci di Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso,San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio -, chiediamo con determinazione: 

  • un piano straordinario di manutenzione e rifacimento completo del manto stradale;
  • il ripristino e potenziamento della segnaletica stradale orizzontale e verticale;
  • interventi strutturali definitivi per garantire la sicurezza a lungo termine;
  • un cronoprogramma pubblico e trasparente delle opere previste.

La sicurezza dei cittadini e lo sviluppo del nostro territorio passano anche da infrastrutture adeguate e sicure: la SP2 non è solo una strada ma è una via di accesso al lavoro, alla sanità, al turismo e alla dignità di un’intera area geografica. »

Questa mattina, il Consiglio comunale di Sant’Antioco, convocato in seduta straordinaria per l’occasione, ha ricevuto la visita istituzionale del prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo. Un appuntamento che ha visto la partecipazione dell’intera assemblea civica, massimo organo rappresentativo del Comune, come ha tenuto a precisare lo stesso Prefetto. Un incontro proficuo, nel quale sono stati trattati molteplici argomenti, in un dibattito che ha visto gli interventi del sindaco Ignazio Locci, dell’opposizione consiliare e di alcuni commercianti antiochensi che hanno presenziato al Consiglio comunale. Il Prefetto ha ascoltato, raccolto le impressioni dei rappresentanti politici e dei cittadini, e ha manifestato la sua vicinanza alla comunità di Sant’Antioco.

La mattinata antiochense del Prefetto, prima dell’incontro in aula consiliare, si era aperta con una visita presso la scuola dell’infanzia di via Virgilio, dove ad attenderlo c’erano numerosi bimbe e bimbi dai 3 ai 5 anni, nonché la Dirigente dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni. Con loro, i rappresentanti della Polizia Locale e dell’Arma dei carabinieri, già impegnati nelle scuole in un programma di educazione alla legalità che si pone l’obiettivo di  favorire la formazione di cittadini responsabili in un sistema di rispetto e conoscenza delle regole sociali. Un progetto scolastico che prevede un ciclo di tre incontri, ultimo dei quali in aula consiliare con il Sindaco, e che oggi ha beneficiato della straordinaria visita del Prefetto.

Questa mattina, il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, nell’ambito di un programma di visite alle comunità locali ed alle maggiori realtà produttive della Provincia, si è recato in visita ufficiale nel comune di Carbonia.
Ad accoglierlo presso il Palazzo civico, il sindaco Pietro Morittu insieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali. Dopo un incontro privato con il primo cittadino, nel corso del quale sono state approfondite le principali tematiche di interesse per la comunità, quali la sicurezza pubblica, la gestione delle emergenze ed il sostegno alle fasce più fragili della popolazione, il prefetto di Cagliari ha salutato i dirigenti scolastici, le associazioni locali ed il parroco della chiesa di San Ponziano, don Giampaolo Cincotti. Successivamente, ha visitato piazza Roma ed il centro cittadino e si è poi recato presso la Grande Miniera di Serbariu.
«Siamo davvero onorati di aver ospitato Sua Eccellenza il Prefetto di Cagliari nella sua cordiale e prima gradita visita alla città di Carbonia. Ringraziamo il dott. Giuseppe Castaldo e la Prefettura di Cagliari per l’attenzione dimostrata verso Carbonia. Questa visita ha rappresentato un momento importante di confronto e collaborazione tra le istituzioni, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo e la volontà di lavorare in sinergia per garantire il benessere della cittadinanza», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu.
Il prefetto di Cagliari ha ringraziato il sindaco e la comunità di Carbonia per la calorosa accoglienza ed ha assicurato la costante collaborazione istituzionale da parte dell’ufficio territoriale del governo sulle diverse tematiche che interessano il territorio, nell’ottica di una proficua e rinnovata attenzione nei confronti delle comunità locali.
«Lo scopo della mia visita odierna – ha dichiarato il prefetto Giuseppe Castaldo è quello di essere vicino ai sindaci e conoscere le comunità, per apprezzarne le bellezze ed analizzare le difficoltà. Sono convinto che il metodo migliore per affrontare le complessità di un territorio come quello del Sulcis Iglesiente, di cui Carbonia rappresenta il principale centro, sia la condivisione, solo con la collaborazione interistituzionale, infatti, è possibile fornire risposte concrete, nell’interesse della cittadinanza e del tessuto economico e sociale locale.»

La Prefettura di Cagliari oggi ha celebrato Il “Giorno del Ricordo” a Sant’Antioco, nella palestra del Liceo Scientifico Emilio Lussu, tra centinaia di studenti, autorità politiche e militari. Una cerimonia solenne e partecipata, scandita da numerosi interventi e dalle note musicali della Scuola Civica di Musica di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, “Don Tore Armeni”. Il momento più toccante della commemorazione di questa mattina è stata la consegna delle medaglie alla memoria ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza, in servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, catturato il 2 maggio del 1945 da truppe titine, deportato verso chissà quale destinazione e probabilmente infoibato i giorni successivi alla cattura.

La mattinata è stata aperta dalle bimbe e i bimbi della scuola primaria di Sant’Antioco, che hanno intonato l’inno nazionale con in mano le bandierine dell’Italia, sventolate a conclusione dell’esibizione. Successivamente si è proseguito con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni, del Sindaco Ignazio Locci e dell’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, in rappresentanza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Hanno poi preso la parola il prefetto Giuseppe Castaldo e a seguire si è proceduto con la consegna delle due distinzioni onorifiche ai famigliari del vicebrigadiere. Infine, altra sessione di interventi: del comandante della Guardia di Finanza in Sardegna, generale Claudio Bolognese, e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani. A chiudere, le rappresentazioni a tema dei ragazzi del liceo: altro momento intenso, particolarmente sentito dagli ospiti in sala.

«Per il comune di Sant’Antioco è stato un vero privilegio ospitare le celebrazioni del “Giorno del ricordo” promosse dalla Prefettura di Cagliari nello storico Liceo Emilio Lussucommenta il sindaco Ignazio Locci -. Per l’occasione sono state consegnate due medaglie ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza originario di Thiesi, infoibato dalle truppe titine nel maggio del 1945. La figlia del vicebrigadiere, Maria Domenica Serra, rimasta orfana, ha sempre vissuto a Sant’Antioco con la sua famiglia. Oggi, lei e la figlia, Emma Fois, hanno ricevuto le distinzioni onorifiche alla memoria del padre e del nonno. Ed è stato bellissimo vedere bimbe e bimbi della scuola primaria aprire l’evento con l’intonazione dell’inno nazionale e, al termine, sventolare le bandiere italiane. Così come è stato emozionante assistere alla chiusura della manifestazione con le toccanti messe in scena degli elaborati di ragazze e ragazzi del Liceo Lussu. Gli studenti, ai quali è affidato il compito di perpetuare il ricordo, protagonisti assoluti, dunque, di questa mattinata, per un’esperienza altamente formativa. Ringrazio quanti hanno partecipato e in particolare la Prefettura per avere scelto Sant’Antioco e la Dirigenza dell’Istituto Globale di Sant’Antioco per avere accolto questo importantissimo evento.»

 

Ieri mattina, presso il Palazzo del Governo, a Cagliari, si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana e delle medaglie d’onore commemorative ai familiari di cittadini italiani deportati in Germania.

Dopo i saluti alle autorità civili, militari e religiose presenti in sala, si è proceduto alla consegna di due medaglie d’onore alla memoria dei signori Biagio Di Caro e Alessandro Onnis, cittadini italiani deportati in Germania ed internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ritirate dai rispettivi familiari.

Successivamente, si è proceduto alla consegna delle distinzioni onorifiche conferite dal Capo dello Stato a 13 cittadini che si sono distinti per meriti nel servizio civile, militare, sociale e nel volontariato.

Il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana è stato consegnato al sig. Giovanni Perra, assistente tecnico in servizio presso il Comando Marittimo Ovest; al luogotenente C.S. Angelo Giuseppe Mangano, ispettore direttore di macchine presso la stazione navale di manovra della Guardia di Finanza di Cagliari; al luogotenente C.S. Giampaolo Marongiu, comandante della sezione operativa volante della Guardia di Finanza, Compagnia di Iglesias; alla signora Agnese Delogu, dipendente della Regione Autonoma della Sardegna a riposo; al signor Stefano Porcu, direttore tecnico del Settore Paracanoa della Federazione Italiana Canoa Kayak; al signor Aldo Bruni, sovrintendente della Polizia di Stato a riposo; al signor Angelo Ninu, ispettore superiore della Polizia di Stato a riposo; al dottor Gabriele Mereu, dirigente medico della Asl di Cagliari; al capitano dottor Roberto Loche, ufficiale medico dell’Esercito Italiano in servizio presso il Dipartimento Militare di medicinalegale di Cagliari; al colonnello Alessio Gabriele Degortes, vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna.

Alla professoressa Maria Antonietta Mongiu, archeologa e docente universitaria, e al dottor Enzo Floridia, presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Cagliari, è stata consegnata l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

L’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce è stata attribuita al dott. Giorgio Falconi, dirigente pubblico a riposo.

A margine della cerimonia il prefetto Giuseppe Castaldo ha tenuto a sottolineare che «la cerimonia di consegna delle onorificenze non è solo un momento solenne, ma anche un’occasione per riflettere sulle tante positività presenti nel territorio, che si sono distinte per un impegno attivo nel campo della legalità, della cultura, della solidarietà, del volontariato, per la promozione del diritto alla salute e dell’inclusione sociale, anche in presenza di condizioni di disabilità».