14 May, 2024
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Prime anticipazioni sul Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che dal 14 al 20 del prossimo settembre celebra la sua trentesima edizione: un traguardo significativo per l’annuale appuntamento di fine estate a Villacidro, dove Dessì visse l’infanzia e l’adolescenza e che da grande ispirò tante pagine della sua produzione letteraria, compreso il suo romanzo più fortunato, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972).

Sono 373 i volumi giunti alla segreteria del concorso entro il termine del 20 giugno scorso, previsto dal bando di questa edizione: 239 i titoli in gara per la sezione narrativa, 134 quelli per la poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali.

Ora spetta alla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, accademica dei Lincei, tra i massimi studiosi dell’opera di Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, il compito di valutare le opere e selezionare tre finalisti per ciascuna delle due sezioni del concorso.

Tra queste terne gli stessi giurati dovranno poi eleggere e incoronare i vincitori nella serata conclusiva del trentesimo Premio Dessì, il 20 settembre a Villacidro: in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per la narrativa e altrettanti per la poesia, insieme alla soddisfazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Dessìì; un elenco in cui figurano scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, e dei poeti Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona e Alba Donati, tra i premiati delle precedenti edizioni.

Oltre agli allori delle due sezioni letterarie, la giuria dovrà come sempre assegnare il Premio Speciale (anche questo del valore di cinquemila euro) che il concorso di Villacidro dedica a una figura di spicco della società o della cultura italiana: un riconoscimento tributato in passato a personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio e Toni Servillo.

I nomi delle terne dei finalisti per la narrativa e per la poesia, insieme all’identità del vincitore del Premio Speciale della Giuria, verranno svelati in un’apposita conferenza stampa prevista per gli inizi di settembre. L’incontro con i giornalisti varrà anche per presentare l’immancabile cartellone di appuntamenti culturali e di spettacolo che fa da cornice al concorso letterario: sette intense giornate in programma da lunedì 14 a domenica 20 settembre a Villacidro, con epicentro nella casa che fu della famiglia di Giuseppe Dessì, dove oggi ha sede la Fondazione a lui intitolata che, oltre all’organizzazione del premio, cura la conservazione e la valorizzazione dell’opera dello scrittore.

Il calendario di incontri letterari, spettacoli e altre iniziative vede la partecipazione di ospiti importanti e una particolare attenzione per gli incroci tra musica e letteratura. Tra i protagonisti, ecco dunque Eugenio Finardi, il cantautore milanese amato dal grande pubblico per pezzi entrati nella storia della musica italiana, che sarà a Villacidro (lunedì 14 settembre) con l’incontro-concerto “Parole e Musica. Ed ecco poi Giovanni Lindo Ferretti con il recital per voce e violino (suonato da Ezio Bonicelli) “Bella gente d’Appennino” (martedì 15), e Moni Ovadia (mercoledì 16), che leggerà e commenterà gli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini accompagnato dalle note di Maurizio Dehò (violino) e Nadio Marenco (fisarmonica). E, ancora, due voci care al pubblico della canzone d’autore prestate all’arte della scrittura: Teresa De Sio con la presentazione (venerdì 18) e il reading (sabato 19) del suo romanzo “L’attentissima”, e Vinicio Capossela (sabato 19) con il libro “Il paese dei coppolini”.

Tra gli altri appuntamenti in programma (sabato 19) una tavola rotonda in ricordo di Sergio Atzeni, a vent’anni dalla prematura scomparsa dello scrittore cagliaritano (con gli italianisti Giuseppe Marci e Gigliola Sulis, e lo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero, coordinati da Paolo Lusci), e un incontro (martedì 15) con il giornalista Andrea Scanzi, intervistato da Anthony Muroni sul suo romanzo “La vita è un ballo fuori tempo”.

Spazio anche a un’iniziativa celebrativa del Centenario della Grande Guerra: un tema molto caro a Dessì, quello del primo conflitto mondiale, che sviluppò nel racconto “La Trincea” (da cui trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961), dedicato alla conquista, da parte dei Sassarini della “Trincea dei razzi”, impresa bellica datata 14 novembre 1915 di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore. Villacidro ospita negli spazi del Mulino Cadoni la mostra “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari”, un allestimento presentato anche come anteprima della sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai comics a cura del Centro internazionale del fumetto di Cagliari. In esposizione le tavole originali del primo episodio del fumetto scritto da Bepi Vigna e illustrato da Gildo Atzori, nelle quali è ricostruita la battaglia della “Trincea dei razzi” proprio su ispirazione del racconto dessiano.

Come sempre, i nomi dei vincitori del Premio Dessì saranno svelati nella serata conclusiva della settimana culturale a Villacidro, domenica 20 settembre, nel corso della quale verrà consegnato anche il Premio Speciale della Giuria. A fare gli onori di casa sarà, come già nella scorsa edizione, la giornalista Natascha Lusenti.

Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)+  Premio Dessì 2013 - Premiazioni

Claudia Firino copia

La Seconda commissione, a conclusione dell’audizione dell’assessore della Cultura, Claudia Firino, ha espresso, a maggioranza, parere favorevole alla delibera n. 29/3 del 12 giugno 2015, sulla nomina dei componenti per la consulta regionale per il cinema, e alla delibera n. 31/5 del 17 giugno 2015 contenente la ripartizione dei fondi disponibili per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

Relativamente alla deliberazione di nomina della consulta per il cinema (è l’organo di consulenza tecnica della Regione per le questioni attinenti la materia ed è normata dall’articolo 22 della legge n. 15 del 20 settembre 2006) l’assessore Firino ha dichiarato che si è trattato di una proposta condivisa con gli operatori del settore.

Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd), ha quindi portato all’attenzione dell’assessore della Cultura le criticità emerse nel corso dell’audizione del 24 giugno con l’associazione “Moviementu – Rete cinema Sardegna” in ordine alla ripartizione delle risorse  (su cui pende anche un ricorso al Tar che sarà discusso il prossimo 8 luglio) ed alla scarsa pubblicità e trasparenza che caratterizzerebbe la gestione della “Sardegna Film commission”.

L’assessore Claudia Firino, nell’ammettere il perdurare di tensioni tra gli operatori del settore, ha garantito ai componenti la commissione che le risorse destinate al cinema saranno ripartite nel rispetto della normativa vigente ed ha evidenziato che tale determinazione non è ancora stata assunta dall’assessorato della Cultura. «Il ricorso al Tar – ha spiegato Firino – non è infatti indirizzato all’assessorato da me diretto ma all’assessorato della Programmazione perché riguarda stanziamenti contenuti nella legge finanziaria a favore della “Film commission” che superano la percentuale stabilita nella legge n. 15». L’assessore ha inoltre confermato la volontà di aprire un tavolo di confronto tra operatori, Film commission e assessorato dello Spettacolo e della Cultura.

Nell’illustrazione della delibera n. 31/5 per la ripartizione delle risorse alle attività musicali popolari, l’assessore Firino ha sottolineato l’equa ripartizione dei fondi disponibili (1.200.000 euro) per le annualità 2014 (600.000 euro) e 2015 (600.000) ed all’interno di esse tra le attività musicali istituzionali (300.000 euro) e le attività di formazione musicale (300.000 euro), così come da indirizzo politico fornito dal Consiglio regionale.

Sul punto è intervenuta la consigliera del Pd, Rossella Pinna, che ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore della Programmazione per fare fronte agli impegni del 2014 con i cosiddetti residui di bilancio. Impegni che invece risultano “coperti” dallo stanziamento del 2015 ed alla luce di tale considerazione l’esponente del Pd, seguita dal suo collega di gruppo e di partito, Piero Comandini, e poi confortata dall’intervento dell’assessore, ha auspicato un incremento degli stanziamenti a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari, in sede di assestamento di bilancio.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi sottoposto alla delegata alla Cultura della giunta Pigliaru, le problematiche denunciate dai rappresentanti delle fondazioni culturali a carattere scientifico, nel corso dell’audizione dello scorso 23 giugno. Dante Olianas (Iscandula) e Salvatore Cubeddu (Fondazione Sardinia), in rappresentanza delle fondazioni operanti nell’Isola, avevano, infatti, denunciato l’assenza di contributi per le attività svolte nel 2014 e l’esiguità dei fondi a disposizione per il 2015 (soltanto 70mila euro da ripartire tra tutte le associazioni) con alcune eccezioni, rappresentate da organizzazioni che beneficiano di norme ad hoc che garantiscono negli anni stanziamenti e contribuzione costante delle attività svolte.

L’assessore Firino non ha potuto che confermare quanto emerso nel corso dell’audizione con gli operatori culturali, spiegando che la dotazione di bilancio, ai sensi degli articoli 20 e 21 della legge 14 del 20 settembre 2006, pari per il 2015 a 390.000 euro, si riduce a 70.000 euro da ripartire tra tutte le fondazioni culturali a carattere scientifico, per effetto delle disposizioni contenute nella legge 3/2009 (articolo 9 comma 10 lettere “z” e “g”) che stanziano 190.000 euro all’anno alla Fondazione Giuseppe Dessì e 130.000 anno all’Isprom.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi dichiarato di assumere l’impegno politico di portare all’attenzione del presidente della Giunta e dell’assessore della Programmazione la situazione di difficoltà in cui versano le fondazioni culturali a carattere scientifico e di proporre uno stanziamento di ulteriori 350.000 euro, già in sede di assestamento di bilancio.

Conclusa l’audizione dell’assessore Firino e al termine della votazione dei pareri di competenza sulle due deliberazioni di Giunta, la commissione ha proceduto con l’audizione dell’associazione “Tenores di Sardegna”.

L’associazione costituitasi a seguito del riconoscimento dell’Unesco che nel 2006 ha inserito il canto a tenore dei pastori nella lista del “Patrimonio immateriale dell’umanità. Tra gli obbiettivi dichiarati dall’associazione, rappresentata dal suo presidente, Franco Davoli, il censimento dei gruppi a tenore (se ne contano circa 70 e sono in costante aumento), degli stili e delle aree di diffusione del canto, nonché la creazione di un albo dei tenores insieme con la salvaguardia e la trasmissione del patrimonio musicale attraverso l’istituzione di scuole di canto ed anche con borse di studio e ricerca.

Gli interventi del presidente Davoli e quelli dei componenti il cda dell’associazione (Sebastiano Pilosu, Peppino Cidda, Tore Ghisu e Ilario Fois) hanno offerto ai commissari il quadro dell’impegno dell’associazione dei cantori in limba per promuovere e divulgare il canto a tenore, la lingua e la cultura sarda ed in generale la tradizione orale dell’Isola. L’associazione, che non gode di contributi regionali è sostenuta con il volontariato e gli aiuti degli Enti locali e per alcuni progetti anche dal Banco di Sardegna, ha svolto iniziative nelle scuole e nei diversi centri della Sardegna ed ha richieste di partecipazione ad una serie di eventi organizzati dai circoli dalle federazioni degli emigrati sardi, sia in Italia che all’estero.

I tenores hanno ribadito la necessità di una legge regionale per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda e dunque delle tradizioni orali ancora vive in Sardegna.

I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) e Efisio Arbau (Sardegna Vera) hanno ricordato le due distinte proposte di legge per la limba presentate in Consiglio regionale ed il presidente della commissione, Gavino Manca, auspicandone l’ampia condivisione e la conseguente unificazione, ha ipotizzato per il prossimo settembre il termine per la discussione.

 Medas-foto di Giorgio RussoMedas-foto di Matteo Zanda

Giovedì 4 giugno alle ore 21.00, sul palco del Teatro Fratelli Medas di Guasila, verrà messo in scena lo spettacolo “Trincea”, adattamento teatrale dei Figli d’Arte Medas dello sceneggiato televisivo ideato da Giuseppe Dessì nei primi anni Sessanta, incentrato sulla conquista della Trincea dei Razzi da parte della Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale. Proposto sotto forma di reading, “Trincea” vedrà in scena il narratore Gianluca Medas, il videomaker Fabio Costantino Macis, che proietterà una successione immagini di guerra rielaborate con un linguaggio che punta all’introspezione, e Filippo Medas, figlio d’arte, che accompagnerà la rappresentazione con musiche di scena. L’apertura del sipario sarà preceduta dal saluto di Anna Scintu, nipote di Raimondo Scintu, eroe guasilese della Prima guerra mondiale

Con questa nuova produzione, i Figli d’Arte Medas forniscono il loro personale apporto di conoscenza in occasione del centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Un contributo conoscitivo ma anche fortemente idealizzato, contro ogni guerra e nel rispetto di ogni essere umano.

L’evento è inserito all’interno del “Festival di Cultura Popolare”, la rassegna organizzata dai Figli d’Arte Medas per indagare sulle nostre radici identitarie e costruire un itinerario per dare spazio alle diverse espressioni della cultura popolare. Al termine dello spettacolo si terrà come di consueto il buffet a cura dell’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Senorbì.

Giuseppe Dessì era nato a Cagliari 1909 e morì a Roma nel 1977.

Narratore e drammaturgo, trascorre la sua inquieta adolescenza a Villacidro, suo paese d’origine. Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Pisa trovandosi in un fervido ambiente culturale. Nominato Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessì insegna in varie città d’Italia. Dal 1939, anno del suo felice esordio da scrittore, con opere di saggistica, narrativa, teatro e televisione, conferma nel tempo una presenza letteraria e culturale costante, coerente e coraggiosa.

Gianluca Medas e Andrea Congia (foto di Giulia Banditelli)_orizzontale

Nel centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’Associazione Figli d’Arte Medas porta in scena lo Spettacolo La Trincea di Giuseppe Dessí. Uno sceneggiato televisivo diviene teatro per raccontare la memoria del Popolo Sardo. Sul palco il narratore Gianluca Medas e i musicisti Andrea Congia e Jonathan Della Marianna. Appuntamento Sabato 3 gennaio alle ore 21.00 nell’Ex Mulino Cadoni, in via Lavatoio 1, a Villacidro.

Il comune di Villacidro si accinge ad ospitare la 30ª edizione del Premio Letterario dedicato a Giuseppe Dessì. Giornate dense di iniziative culturali si rinnovano nella cittadina del Medio Campidano, dove l’Autore Sardo visse da giovanissimo. L’Amministrazione comunale di Villacidro dedica una serata allo Scrittore nel Centesimo Anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale: ospite l’Associazione Figli d’Arte Medas.

Partenza 1 SM40 Nocco

Domenica 7 dicembre si è corsa la settima edizione della “Cagliari Respira”, manifestazione di corsa su strada che assegnava i titoli regionali di categoria master della specialità mezza maratona 21,097 chilometri. Circa 2.500 atleti e partecipanti alle prove non competitive si sono ritrovati alle 10.00 per la partenza dal viale Diaz per correre  nei primi 10 chilometri le strade del centro storico della città, nella seconda parte il lungomare Poetto, attraverso le saline il rientro in città e in un finale emozionante un ultimo giro di pista dello Stadio dell’atletica del Coni, con il traguardo tagliato da 1.079 atleti. Il comitato organizzatore che da anni cerca di promuovere la cultura della corsa su strada in città, coadiuvato da numerosissimi volontari, è riuscito nell’intento di organizzare una giornata di sport lungo le strade del capoluogo e svolgere una gara ormai di livello nazionale. I primi posti sono andata a Manuela Manca della S.G. Amsicora che ha chiuso in 1h 20’ 24’’ e a Said Boudalia dell’Atl. Biotekna Marcon con il tempo 1h 08’ 05’’.

Alla gara era presente un numeroso gruppo di atleti della Zitto e Corri Master Team di Carbonia guidati dall’atleta di punta della squadra Massimiliano Nocco. Nocco non ha mancato l’appuntamento classificandosi all’undicesimo  posto assoluto e laureandosi campione sardo dei 21,097 chilometri nella categoria master SM40 con il tempo di 1h 16′ 40”.

Bene anche la prova del resto della squadra: Luca Pirosu, 17esimo negli SM in 1h 27′ 07”; Franco Pomata, decimo negli SM50 in 1h 27′ 26”; Giuseppe Maresca, 43esimo negli SM45 in 1h 30′ 06”; Alessandro Bonetti, 29esimo negli SM35 in 1h 30′ 11”; Stefano Zurru, 47esimo negli SM45 in 1h 30′ 56”; Massimiliano Desogus, 58esimo negli SM45 in 1h 30′ 15”; Giuseppe Dessì, 66esimo negli SM45 in 1h 33′ 48”; Francesco Bernardi, 74esimo negli SM40 in 1h 35′ 50”; Stefano Fois, 81esimo negli SM40 in 1h 36′ 44”.

Franco Pomata

Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia

Inizia lunedì 28 luglio nell’ex caserma dei carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena, il #Festival della Storia 2014, manifestazione organizzata dall’associazione #Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sull’evoluzione del concetto di Amore nei secoli, dall’età antica a quella contemporanea. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Il programma della prima giornata si apre alle ore 19:30 con la conferenza L’Amore nell’Antichità. Il dibattito, animato dalla conversazione tra Simonetta Angiolillo, ordinario di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università di Cagliari, e Giacomo Serreli, giornalista dell’emittente televisiva Videolina, sarà intervallato dalle letture tratte dai miti dell’età classica a cura di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, con il sottofondo musicale del chitarrista Andrea Congia. Alle ore 21:00 spazio al teatro con lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. La rappresentazione costituisce un viaggio nella narrativa, nella poesia e nella tradizione sarda per esplorare, tra memoria, identità e nostalgia, il cuore della madre che ognuno di noi, per quanto lontano, non può mai dimenticare: la Sardegna.

L’Amore Oggi sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle ore 19:30 la conferenza, alle 21:00 la pièce Il Disertore, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo.

Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia 2014-07-28+29 Quartu Festival della Storia Locandina

“Dal Racconto dell’Amore all’Amore per il Racconto”: è questo il titolo del “#Festival della Storia 2014”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Figli d’Arte che si terrà lunedì 28 e martedì 29 luglio nel cortile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena. Giunta all’ottava edizione, il Festival quest’anno ripercorrerà cambiamenti ed evoluzioni che hanno trasformato il concetto di Amore nei secoli: dall’età antica a quella contemporanea, un viaggio tra archeologia e mitologia, tra norme e comportamenti di epoche ormai lontane ed il fugace e frammentario turbinio comunicativo dei frettolosi giorni nostri. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Secondo l’ormai consueto format, caratterizzato da conferenze e spettacoli teatrali, il programma è articolato in due giornate. Si parte lunedì 28 luglio alle 19.30 con l’incontro dal titolo “L’Amore nell’Antichità”: il dibattito, tenuto dall’archeologa Simonetta Angiolillo e dal giornalista Giacomo Serreli, sarà impreziosito dalle letture di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte; a seguire, alle 21.00 lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. L’“Amore Oggi” sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle 19.30 la conferenza con l’antropologa Alessandra Guigoni, la giornalista Manuela Vacca e le letture di Gianluca Medas; alle 21.00 spazio al teatro con la pièce “Il Disertore“, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì. In scena Gianluca Medas, Andrea Congia e la formazione etnofolk Su Cuntzertu Antigu composta da Myriam Costeri (organetto diatonico/pipiolu), Martina Chillotti (triangolo) e Silvia Mascia (tumbarinu).

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo e sull’identità. Denominatore comune l’obiettivo di divulgare la conoscenza con una programmazione originale capace di coniugare informazione e spettacolo in una prospettiva interdisciplinare.

Piazza del Nuraghe 6

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Prenderà il via il 30 luglio, alle 21.00, la III edizione di #Sant’Anna Arresi Teatro 2014, Festival per un di Teatro Sociale di tutti e per tutti realizzata dal comune di Sant’Anna Arresi e La Cernita Teatro in collaborazione con l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, gestione commissariale ed il contributo della comunità di Sant’Anna Arresi.

Il progetto nasce nel 2012 con l’obiettivo di riprendere un grande progetto di Teatro realizzato negli anni ’80, dal comune di Sant’Anna Arresi e il #Cada Die Teatro, che aveva dato vita ad un festival importante, anticipando i tempi con tendenze e novità sulla scena nazionale teatrale.

Nel 2012, l’Amministrazione insieme a #La Cernita Teatro, presentano un progetto per riannodare le file di quel discorso con un #Festival per un Teatro Sociale, un teatro di piazza “tra il colto e il popolare” che fin dalle origini nella tradizione antica, in occidente come in oriente, diventa espressione della memoria collettiva e dell’identità individuale.

«Nonostante la crisi e le numerose difficoltà che incidono pesantemente su chi si lavora nel sociale e su chi come noi si occupa di teatro e di cultura in un territorio come il Sulcis – spiega Monica Porcedda, direttore artistico – si conferma questa terza edizione valorizzando, oltre l’Anfiteatro di Piazza del Nuraghe, la strada e altri spazi non convenzionali molto suggestivi presso il Parco del Municipio che ospiterà la mattina, per la prima volta, un’esperienza laboratoriale di due giornate – 31 luglio e 1 agosto – per coloro che vogliano avvicinarsi al teatro, cominciando dalle basi.  Saranno tre giornate ricche di eventi, dalla mattina sino a tarda notte, con altre importanti novità: il pomeriggio del 31 luglio alle ore 19.00 al Parco del Municipio, dedicato all’incontro con gli artisti ospiti del Festival ed il progetto Corti a Teatro che ospiterà dei lavori prodotti dal Festival. Sant’Anna Arresi diverrà uno spazio aperto alla produzione teatrale, alla ricerca, all’incontro e confronto con professionisti del settore, alla partecipazione di Associazioni del Paese impegnate nel Teatro di Strada e degli allievi di Sant’Anna Arresi, Bacu Abis e di tutto il Sulcis Iglesiente che partecipano ai laboratori teatrali diretti dalla Cernita e che anche quest’anno saranno presenti come protagonisti di nuovi lavori, al coinvolgimento della Comunità e dei numerosi turisti che ogni anno scelgono Sant’Anna Arresi come meta. Per un teatro da fare e non solo da vedere, un teatro della partecipazione prima ancora che della visione. Un Festival che offre uno spazio a progetti in fase di ricerca e sperimentazione che trovano nel festival una tappa importante per uno sguardo sulle contraddizioni dell’era post-industriale: dal consumismo sfrenato al discorso sulla biodiversità, l’autosviluppo e alla visione  del concetto di libertà oggi, dall’emigrazione come attuale fenomeno politico e sociale all’emarginazione, fino all’esigenza di recuperare antiche tradizioni, linguaggi, saperi e modi di vivere che accomunano il passato con il presente, l’uomo con la natura e l’ambiente che lo circonda.» 

Si partirà il 30 luglio, alle ore 21.00, sulle strade di Sant’Anna Arresi, con tappa finale presso la Piazza del Municipio con L’Associazione Il Paese che Accarezza le nuvole di Sant’Anna Arresi, nata nel 2012, con un progetto teatrale scolastico diretto da Mariano Corda. 20 bambini, di età compresa tra 7 e 11 anni,  e 5 adulti sui trampoli presenteranno l’anteprima dello spettacolo itinerante in 4 stazioniIl dio distratto-Sardus Pater” tratto da “Un pezzo di luna” di Giuseppe Dessì. Alle ore 22.00, al Parco del Municipio, ci sarà Rita Atzeri del Crogiuolo, una delle migliori ed attuali attrici sarde, che presenterà “Gene Mangia Gene. Allegri attentati alla vita” con la regia di Mario Faticoni. Un’ indagine sul  vivere contemporaneo, uno sguardo insieme: ironico, intransigente e complice sui grandi problemi dell’era del consumismo. A concludere gli eventi alle ore 23.00 “CORTI A TEATRO PROGETTO MIGRANTI: OGGI, IERI”  produzione del Festival.  “Le ragioni che non conosci” di e con Alessandro Congeddu e Andrea Rosas che racconta “Il Lungo Viaggio” di Leonardo Sciascia. Percussioni e voce di Gerardo Ferrara.

Giovedi 31 Luglio alle ore 19.00 gli ospiti del Festival che incontreranno al Parco del Municipio Cinzia Crobu, giornalista, critico teatrale ed antropologa del teatro,  per una chiacchierata sul Teatro contemporaneo e sociale oggi e sui temi di questo Festival: Uno sguardo sulle contraddizioni dell’era post-industriale: dal consumismo sfrenato al discorso sulla biodiversità, l’autosviluppo e alla visione  del concetto di libertà oggi, dall’emigrazione come attuale fenomeno politico e sociale all’emarginazione, fino all’esigenza di recuperare antiche tradizioni, linguaggi, saperi e modi di vivere che accomunano il passato con il presente, l’uomo con la natura e l’ambiente che lo circonda.

Alle ore 21.30  sempre al Parco del Municipio Monica Porcedda e gli allievi del Progetto Laboratorio permanente di ricerca teatrale Bacu Abis presentano “Pronti! Chi parla?”  un secondo studio (il primo è stato presentato alla IV edizione di Spazi di frontiera il 14 Giugno 2014 al Teatro di Bacu Abis) sul corpo, le relazioni di gruppo e la voce creato per questo Festival in strada.  Alle ore 22.30 La Cernita Teatro presenta in anteprima “Dalla scuola… Alla frutta!”  Una commedia tutta da gustare.  Un richiamo alla genuinità della vita in un epoca in cui tecnologia, malessere e malattie sembrano farla da padrone.

Il Testo è di Gloria Uccheddu che firma la regia con la collaborazione di Monica Porcedda. In scena Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro. Arrangiamento musicale e voce: Francesco Atzori dei Onair Jokers.

Venerdì 1 agosto, alle ore 21.30, in Piazza del Nuraghe, gli allievi Progetto laboratorio permanente di ricerca teatrale Sant’Anna Arresi presentano “Libertà è…” in anteprima. Un omaggio a Giorgio Gaber ed una riflessione sul concetto di Libertà oggi. A seguire ore 22.30 presso il Nuraghe Arresi Coop. Teatro olata con “Bogaisinci a su soli, jogu poeticu teatrali de Salvatore Vargiu”, con la regia di Giuseppe Boy. Disabilità ed emarginazione in una dimensione teatrale onirica con tutte le incongruenze logiche e temporali che il sogno e la poesia rivendicano come essenza stessa della loro esistenza.

La serata termina con l’ultimo appuntamento alle ore 23.30 ORE 23:30 Nuraghe Arresi  “Corti A Teatro Progetto Oralità Pastorale [n°2]” di e con Monica Serra (micro fratture Teatro).

Un archivio di materiali sonori, riguardanti lo studio del linguaggio dei pastori con gli animali come Secondo STEP del progetto, realizzato a Sant’Anna Arresi in collaborazione con la Cernita Teatro per il Festival.

Direzione Artistica ed organizzativa: 

La Cernita Teatro 

Ingresso gratuito e libero a tutti gli spettacoli

Quota di partecipazione al laboratorio del 31 luglio e del 1 agosto 12 euro.

Di seguito il programma.

Mercoledì 30 luglio, ore 21.00

Per le strade di Sant’Anna Arresi – tappa finale Parco del Municipio
IL DIO DISTRATTO – SARDUS PATER in anteprima 

Ass.Cult. Il Paese che accarezza le nuvole
tratto da “Un pezzo di luna” di Giuseppe Dessì.
Anteprima dello Spettacolo itinerante sui trampoli in 4 stazioni.
Adattamento testi: Salvatore Cireddu.
Musica a cura di: Salvatore Cireddu.
Progetto scenico e regia: Mariano Corda.

Ore 22.00 – Parco del Municipio

GENE MANGIA GENE
Allegri attentati alla vita.

Il Crogiulo
Di e con: Rita Atzeri.
Regia: Mario Faticoni.
Un indagine nel vivere contemporaneo, uno sguardo insieme: ironico, intransigente e complice sui grandi problemi dell’era del consumismo.

ORE 23.00-  Parco del Municipio

CORTI A TEATRO
PROGETTO MIGRANTI: OGGI, IERI.
“Le ragioni che non conosci” di e con Alessandro
Andrea Rosas racconta “Il Lungo Viaggio” di Leonardo Sciascia
Suggestioni sonore: Gerardo Ferrara.
Progetto nato all’interno del Festival.

Giovedì 31 luglio ore 9.00 –  Parco del Municipio 

PARI O DISPARI: A,B,C DEL TEATRO

Laboratorio in tre tappe diretto da Monica Porcedda, Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro.

Prima tappa A ore 9.00 incontro in Piazza del Municipio.
Il laboratorio si terrà le mattine del 31 luglio e 1 agosto, dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Rivolto a coloro che vogliano avvicinarsi al teatro, per passione e curiosità, cominciando dalle basi.

Ore 19.00 – Parco del Municipio

INCONTRO CON GLI ARTISTI

Cinzia Crobu intervista gli ospiti del Festival.

Ore 21.30 – Parco del Municipio

PRONTI! CHI PARLA?

La Cernita Teatro
Progetto Laboratorio permanente di ricerca teatrale Bacu Abis
Con: Cristina Alciator, Arianna Basciu, Pietro Carta, Maria Giulia Cirronis, Carla Galliu, Roberta Erras, Nicola Mannai, Assuntina Matta, Natalia Matzedda, Anna Rita Mei, Dario Mura, Marco Palomba, Irene Secchi, Donatella Virdis.

Effetti sonori: Nicola Mannai.
Regia: Monica Porcedda.

Ore 22.30 – Parco del Municipio
DALLA SCUOLA… ALLA FRUTTA

Una commedia tutta da gustare

La Cernita Teatro
Testo e regia di: Gloria Uccheddu.
Con: Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro.
Arrangiamento musicale e voce: Francesco Atzori (Onair Jokers).
Collaborazione alla regia: Monica Porcedda.
Un richiamo alla genuinità della vita in un epoca in cui tecnologia, malessere e malattie sembrano farla da padrone.

Venerdì 1 agosto ore 21.30 – Piazza del Nuraghe 

LIBERTA’ E’… in anteprima

La Cernita Teatro
Progetto Laboratorio permanente di ricerca teatrale Bacu Abis
Omaggio a Giorgio Gaber
Con: Giuseppe Cocco, Carlotta Franzini, Fabio Diana, Marisa Marongiu, Anna Paola Massa, Salvatore Messina, Stefanina Pilloni, Susanna Piras.
Regia: Monica Porcedda.

Ore 22.30 Nuraghe Arresi

BOGAISINCI A SU SOLI
Jogu poeticu teatrali de Salvatore Vargiu

Coop. Teatro Olata
Con: Rosalba Arriu, Dino Pinna, Flavio Contini, Martina Massenti.
Scene: Salvatore Vargiu e Giorgio Pinna.
Luci: Enrico Serra.

Assistenza alla regia: Cinzia Mocci.
Regia: Giuseppe Boy.

Disabilità ed emarginazione in una dimensione teatrale onirica con tutte le incongruenze logiche e temporali che il sogno e la poesia rivendicano come essenza stessa della loro esistenza.

Ore 23.30 Nuraghe Arresi

CORTI A TEATRO
Progetto Oralità pastorale [n°2]

micro fratture Teatro
di e con Monica Serra

Archivio di materiali sonori, riguardanti lo studio del linguaggio dei pastori con gli animali.

Secondo STEP del progetto, realizzato a Sant’Anna Arresi in collaborazione con la Cernita Teatro per il Festival.

#Ricucire il mondo” è un progetto espositivo dei #Musei Civici di Cagliari e del #Museo MAN di Nuoro dedicato a Maria Lai (1919-2013), una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell’’arte italiana della seconda metà del Novecento. L’’esposizione, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna, propone un percorso cronologico e tematico strutturato in tre diverse sedi: il Palazzo di Città di Cagliari, il Museo MAN di Nuoro, il paese di Ulassai. Con più di trecento opere provenienti da raccolte sia pubbliche sia private, oltre che dalla collezione della famiglia, Ricucire il mondo è la prima retrospettiva completa dedicata all’artista.

Cagliari -– Palazzo di città (inaugurazione giovedì 10 luglio ore 19.00)

Il palazzo di città di Cagliari ospiterà la prima parte del progetto, a cura di Anna Maria Montaldo, direttrice dei Musei Civici, dedicato alla produzione dell’’artista dagli anni Quaranta alla metà degli anni Ottanta del secolo scorso. Il percorso espositivo, articolato in aree tematiche, muove dal cospicuo corpus di disegni, realizzati a penna o matita a partire dai primi anni Quaranta, per arrivare alle tempere dedicate al tema del lavoro femminile, alla produzione ispirata alla tessitura (lavagne, libri cuciti, geografie), fino ai paesaggi, le terrecotte, i pani, i presepi e i telai degli anni Settanta, centrali nella produzione dell’’artista. La parte cagliaritana della mostra sarà arricchita dalla presentazione di materiale documentario, interviste e filmati d’archivio a ricostruire alcune tra le tappe più significative del percorso creativo dell’’artista. Tra questi anche il celebre video della performance collettiva Legarsi alla montagna, realizzata a Ulassai nel 1981, lavoro chiave nello sviluppo dei linguaggi dell’’artista, identificato come possibile elemento unificante le tre sedi del progetto.

Nuoro -– Museo MAN (Inaugurazione venerdì 11 luglio ore 19.00)

Il MAN di Nuoro ospiterà la seconda parte della mostra, a cura di Barbara Casavecchia e Lorenzo Giusti, direttore del museo, dedicata alla produzione di Maria Lai successiva ai primi Ottanta, un momento di particolare intensità creativa per l’artista, portato avanti in sintonia con gli sviluppi delle coeve ricerche internazionali di ambito performativo, relazionale e pubblico. Oltre a Legarsi alla montagna, la celebre azione collettiva del 1981, in mostra saranno presentati alcuni tra i principali interventi ambientali realizzati successivamente, da La disfatta dei varani (Camerino, 1983) a Essere è Tessere (Aggius, 2008). La mostra ricostruisce le tappe principali di questo percorso tramite opere, materiali documentari, foto e video, intrecciandole alla ricerca svolta da Lai nell’’ambito del teatro e della performance. Un altro elemento nodale del percorso espositivo (che comprende alcune importanti serie di lavori, tra cui Lenzuoli, Libri cuciti e d’artista, Geografie e Telai) è la relazione con il mondo dell’’infanzia e della didattica, esplorata da Maria Lai tramite la produzione di fiabe, libri, giochi e laboratori, volti a coinvolgere nella riflessione sul potenziale liberatorio dell’’arte ogni genere di pubblico, fino dalla più giovane età.

Claudia Losi & Antonio Marras – Come piccole api operaie

Un progetto speciale, frutto di una collaborazione tra l’artista Claudia Losi e lo stilista Antonio Marras, amico e collaboratore di Maria Lai, unisce idealmente le sedi di Cagliari e Nuoro. A Cagliari l’intervento collega la facciata del museo e le vie circostanti con l’interno di una sala al piano terra, dove un’opera di Lai sarà visibile anche durante la notte. A Nuoro, una tessitura di fili metallici partirà dall’esterno del MAN per attraversarne mura e finestre, fino a “legare” alle pareti una galassia di piccoli oggetti (cartoncini d’auguri, grafiche, gioielli, stoffe, ricami), realizzati da Maria Lai nel corso della propria vita e donati ad amici e parenti, ricostruendone il ruolo di artista attiva nella propria comunità, che generosamente condivide e “disperde” la propria opera.

Ulassai – – Una stazione per l’’arte (inaugurazione sabato 12 luglio ore 11.30)

Terza sede del progetto è il paese di Ulassai, che, in occasione delle mostre di Cagliari e Nuoro, con il coordinamento di Cristiana Giglio, direttore della “Stazione dell’’Arte”, presenta due occasioni di visita. La prima coinvolge gli spazi dell’’antica stazione ferroviaria, oggi sede del museo dedicato a Maria Lai, dove, per la prima volta dalla sua apertura, avvenuta nel 2006, le sale saranno riallestite secondo il progetto originale, ideato dalla stessa Maria Lai, con uno spazio dedicata alle carte geografiche, uno con gli omaggi ai maestri (Salvatore Cambosu, Giuseppe Dessì, Arturo Martini) ed una ospitante l’’installazione Invito a tavola. La seconda occasione di visita riguarda invece gli interventi ambientali nel paese di Ulassai, realizzati a partire dai primi anni Ottanta. Il giorno dell’’inaugurazione una navetta collegherà i diversi siti, dando la possibilità al visitatore di muoversi con facilità all’’interno di quello che può essere considerato un vero e proprio museo all’’aperto, con opere quali La strada delle capre cucite, Il gioco del volo dell’’oca, il Telaio soffitto del lavatoio e molti altri. Una nuova segnaletica faciliterà la visita, con percorsi a terra e cartelli illustrativi.

lailancio

L’associazione Pozzo Sella, con la collaborazione dell’associazione Sa Mena di Guspini, del Gruppo Scout Santa Maria Assunta di Villacidro, della Consulta delle associazioni e della Rete dei Cammini, con il patrocinio dei comuni di Gonnosfanadiga e di Villacidro, della Provincia del Medio Campidano, dell’Anci Sardegna e dell’Agenzia Sardegna Promozione e con il contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, organizza per domenica 12 gennaio 2014 un’escursione dalla miniera di molibdeno di Perda ‘e Pibera, località sita nel comune di Gonnosfanadiga, alla miniera di stagno di Canale Serci nel comune di Villacidro, lungo il Cammino minerario di Santa Barbara.

Si tratta di un percorso di grande interesse geo-giacimentoalogico e minerario in quanto consente di scoprire due importanti miniere che hanno cessato di produrre alla fine della seconda guerra mondiale per l’estrazione di due metalli particolari, il molibdeno e lo stagno, che testimoniano la varietà dei fenomeni minerogenetici connessi all’intrusione del batolite granitico dell’arburese che ha generato i grandi filoni piombo-zinciferi di Ingurtosu e Montevecchio.

Il raduno e la registrazione dei partecipanti avverrà alle 8.00 presso il parcheggio antistante la miniera di Perda ‘e Pibera, dove è fissata la partenza, intorno alle 8.30.

Il percorso è lungo 13,6 km con un dislivello di quasi 300 ml, su un tracciato impegnativo adatto ai praticanti dell’escursionismo purché muniti di scarpe da trekking e in buone condizioni fisiche.

L’arrivo alla vecchia miniera di Canale Serci, ora adibita a stazione dell’Ente Foreste, è previsto intorno alle 13.30-14.00, dove si potrà consumare il pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

Alle 16.00 gli escursionisti che dispongono del servizio pullman e gli altri che vorranno farlo, si trasferiranno al centro abitato di Villacidro, dove potranno essere visitati i luoghi descritti da Giuseppe Dessì in “Paese d’Ombre” (lavatoio e Casa Dessì) e l’antica chiesa di Santa Barbara, con la possibilità di partecipare, alle 17.00, alla celebrazione della Santa Messa.

Alle 18.00 è prevista la partenza dei pullman per Cagliari e Iglesias.