23 April, 2024
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Sono iniziate questa mattina e si concluderanno domenica, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare l’eccidio del 1904, gli avvenimenti e la figura di un protagonista della storia sarda, “Giuseppe Cavallera”, in tre giorni di eventi, incontri e spettacoli, lungo i sentieri della memoria. La manifestazione è organizzata dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna. 

Stamane è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti  nella Piazza intitolata ai morti dell’eccidio di Buggerru del 1904 ed ha poi avuto inizio il convegno su “Giuseppe Cavallera” nella Sala convegni “La Centrale”. Una giornata dedicata al pioniere del socialismo in Sardegna e al ricordo dei tre minatori uccisi, simbolo della lotta di un’intera isola per il riscatto sociale e l’affermazione dei diritti dei lavoratori per una esistenza libera e dignitosa, valori richiamati in seguito nella nostra Costituzione.

Buggerru, domenica 4 settembre 1904. Due giorni prima i minatori della miniera di Malfidano, gestita da una società francese, la Societé anonime de mines de Malfidano, si erano visti ridurre di  un’ora dalla direzione la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano: era il  momento più caldo della giornata. La reazione fu immediata, cominciò lo sciopero dei lavoratori.

La “piccola Parigi”, così veniva chiamato allora il paese dell’Iglesiente, perché i dirigenti minerari, francesi e non solo, che si erano trasferiti nel borgo con le rispettive famiglie avevano anche ricreato un certo ambiente culturale. Ma i minatori lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro. Si erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru, che contava circa 4mila iscritti. Moltissimi erano gli operai addetti all’estrazione dei minerali, senza contare le donne e i bambini impiegati nelle attività collaterali di cernita e lavatura.

Già nei primi mesi del 1904 i minatori, per cercare una risposta alle loro rivendicazioni e ottenere un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, avevano attuato un’ondata di scioperi. Dirigente della Lega, insieme ad Alcibiade Battelli, era un militante socialista, Giuseppe Cavallera, piemontese, medico, pioniere del socialismo in Sardegna. Quel 4 settembre a trattare con il direttore della miniera, l’ingegnere turco, naturalizzato greco, Achille Georgiades, c’era anche lui. Gli operai si erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, per sostenere i loro delegati. Nel frattempo i titolari della società di gestione chiamarono l’esercito, che fece fuoco sui manifestanti: Salvatore Montixi, Felice Littera, Giustino Pittau morirono sul colpo, molti altri furono feriti. Quella domenica viene ricordata come l’eccidio di Buggerru.

Erano i tempi del secondo Governo Giolitti, che con il suo riformismo moderato non riusciva a rispondere alle esigenze del sempre più emergente proletariato agricolo e industriale, in particolare del Meridione. In seguito a quel tragico episodio le organizzazioni sindacali promossero il 16 settembre del 1904 il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori di tutte le categorie. Fu l’inizio di una nuova era nella storia della rivendicazione dei diritti della classe operaia: la storia del sindacalismo in Italia parte da un piccolo centro dell’Iglesiente, Buggerru. Da quel movimento di lotta e di protesta prese anche avvio il processo che portò tutte le Camere del Lavoro e le Federazioni di settore a unirsi fino alla nascita della Confederazione Generale del Lavoro (CGIL), il primo ottobre del 1906.

Giuseppe Cavallera nacque nel 1873 a Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo. Aveva aderito giovanissimo alle idee socialiste. Nel 1895 fu costretto a lasciare il Piemonte a causa delle persecuzioni poliziesche a cui fu sottoposto per la sua militanza politica. Si trasferì a Cagliari, dove – come aveva stabilito la direzione del Partito Socialista – avrebbe potuto continuare i suoi studi in Medicina e allo stesso tempo dedicarsi all’attività politica in Sardegna, dove il suo partito era ancora privo di organizzazione e strutture. Vinse una borsa di studio della Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, dove si laureò nel 1896.

In meno di un anno, in gran parte per la sua azione, nell’Isola erano sorti dieci circoli socialisti. Svolse la sua attività sociale e politico-sindacale soprattutto a Carloforte, a partire dal 1897, dove organizzò la Lega dei Battellieri e portò le idee del socialismo. In seguito fu attivo propagandista del socialismo e dell’organizzazione sindacale tra i minatori del bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, dove ebbe un ruolo determinante nell’organizzare le Leghe dei minatori, associazioni operaie che fondevano gli obiettivi politici dei circoli socialisti con quelli sindacali.

Arrestato nel 1900 per gli scioperi verificatosi a Carloforte tra il 1897 e il 1899, venne condannato dal tribunale di Cagliari a sette mesi di carcere. Nel 1901 costituì le Società riunite dei lavoratori del mare, una sorta di Camera del lavoro alla quale facevano capo tutte le organizzazioni di categoria. Per suo volere, sull’esempio dei marittimi di Carloforte, i minatori dell’Iglesiente si unirono in leghe di resistenza. Nel 1904 fu eletto segretario della Federazione Regionale dei minatori sardi, che aveva sede a Iglesias. Nel 1906 venne eletto sindaco di Carloforte, nel 1913 deputato, e nel 1948, dopo la proclamazione della Repubblica, senatore per il Fronte democratico popolare. Sposatosi con una ragazza carlofortina, Anna Vassallo, ebbe sei figli. A lui è dedicato a Carloforte il Cineteatro Cavallera, costruito dai battellieri a memoria del lungo cammino di riscatto del proletariato. Morì a Roma nel 1952 e fu sepolto a Carloforte.

La giornata odierna proseguirà, alle 17.00, con i Percorsi della Memoria, visite guidate ai luoghi simbolo del 4 settembre 1904: Palazzina Beni Beni (che fungeva da foresteria per gli azionisti, per i dirigenti della miniera o anche per gli ospiti del direttore), Piazza delle Cernitrici (che ricorda la morte sul lavoro nel 1913 di quattro giovani donne addette alla cernita del minerale nella miniera di Gennarenas), il Museo del Minatore (luogo della memoria e dell’identità di Buggerru, ospitato in una struttura restaurata un tempo officina meccanica e falegnameria, scenario della rivolta del 1904, punto di riferimento dei minatori all’arrivo dei soldati) e la Galleria Henry (la più importante opera della grande miniera di Planu Sartu, scavata nel 1865, posta a 50 metri sul livello del mare, che consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle laverie). Le visite alle quattro “stazioni” sono curate della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru.

Alle 20.00, narrazione sui piatti tipici della tradizione sulcitana e degustazione di vini  nella Sala delle Macchine del Museo minerario: il racconto della preparazione dei piatti tipici della tradizione locale con la partecipazione di chef esperti e degustazione di vini delle migliori cantine del Sulcis Iglesiente. Sarà proposto un menù degustazione a base di pesce spada pescato da pescatori buggerrai nei mari della Sardegna (costo: 12,00 euro a persona).

Alle 21.30 il Concerto musicale del duo “Su scannu sessions”, nel Cortile del Museo minerario. “Su scannu” è il nome di un progetto creato da alcuni ragazzi under 30, un format Web, ora anche live, dedicato all’interazione tra musica live e paesaggio. Un duo di chitarre e voce, Flavio Secchi e “Frank Sinatra”, con un repertorio che parte dalle canzoni di protesta americane di Bob Dylan fino alla musica italiana d’autore di Dalla e De André. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Enti locali per lo spettacolo.

Sabato 5, dalle 20.00, Artigianato e prodotti del Sulcis Iglesiente“, nel Piazzale del Porto Turistico: una fiera-mercato con espositori dell’artigianato e dei prodotti dell’enogastronomia del territorio, a cura della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru

Alle 21.30 va in scena La Bilancella, nella Banchina del Porto turistico, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Gianluca Medas, con Emilio Puggioni, Glenda Cannas e Maurizio Liscia. Un omaggio al duro lavoro svolto dai minatori sulla Bilancella, imbarcazione utilizzata nel secolo scorso per il trasporto del minerale, simbolo fortemente evocativo delle tradizioni minerarie buggerraie, come testimonia la sua doppia figura riportata nel gonfalone del Comune di Buggerru.

Una bilancella al porto, alcuni galanzieri pronti alla partenza, un giovane marinaio, da avviare al mestiere, accolto come si fa con i neofiti, il figlio di Cicciu Rosso, un leggendario (immaginario) marinaio capace di trascinare una bilancella da solo in mare. Un pretesto, questo battesimo dell’acqua, per il racconto corale di un’epopea: quella dei Galanzieri, marinai abili, agili, fortissimi e coraggiosi, perennemente in gara con il tempo, con la fame, con le correnti capricciose, con il vento, con le furberie delle società minerarie, sempre pronte ad inventarsene una pur di pagare qualcosa di meno. Questi marinai con le loro imbarcazioni hanno svezzato migliaia di giovani. Una vita di corsa, senza fiato. Forza e grida: forza per arrivare per primi agli approdi e ai vagoni, poi ai luoghi dello scarico, e grida per difendere la paga dagli estimatori, persone legate alle società, con il compito di calcolare il materiale trasportato e perciò la paga. Le battaglie per la paga, gli scioperi, il Cavallera, la prigione, le fazioni… E poi il mare, mai davvero amico, infido e traditore…

Le tre giornate di “Giuseppe Cavallera a Buggerru” si chiudono domenica 6 settembre. Alle 9.30 Sulla rotta del minerale: dal Porto di Buggerru a Cala Domestica”, evento di ecoturismo con due itinerari diversi, via mare e via terra, per andare incontro a tutti gli appassionati di escursionismo. La partenza per i due percorsi proposti è prevista in contemporanea dal porto di Buggerru: la regata sulla rotta del minerale sarà guidata dall’imbarcazione d’epoca “La Bilancella”; l’altro itinerario seguirà i sentieri dei minatori e potrà essere percorso a piedi, a cavallo e mountain bike. All’arrivo dei gruppi a Cala Domestica è previsto un piccolo ristoro per tutti i partecipanti.

 Locandina

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Sebastiano Forteleoni.

Sebastiano Forteleoni.

Prenderà il via giovedì 4 giugno, l’edizione 2015 della Scuola Civica di Storia di Iglesias. Appuntamento alle ore 20.00 nell’Archivio Minerario di Monteponi con la relazione a cura di Efisio Fanni sul tema “Monteponi sul Piave”.

Di seguito il calendario degli incontri:


25 giugno

Nuccio Guaita

“Il dottor Giuseppe Cavallera, medico e parlamentare dell’Iglesiente”

Biblioteca comunale ore 20.00

9 luglio

Maddalena Usai

“Villa di Chiesa: da Pisa all’Aragona attraverso le fonti medievali”

Chiostro di San Francesco ore 21.00

30 luglio

Fabio Diana

“Iglesias in musica: la storia della banda Verdi”

Piazza Municipio ore 21.00

27 Agosto

Fabio Manuel Serra

“Iglesias seicentesca: da Martin Carrillo al Parlamento del duca d’Avellano”

Piazza Municipio ore 20.00

24 settembre

Antonio Assorgia

“Domenico Lovisato, esploratore, patriota e scienziato: dall’Istria all’Università di Cagliari”

Piazza Municipio ore 20.00

“La fatica di imparare: la scuola di miniera a Monteponi”

Museo Scuola di Miniera a Monteponi ore 19.00


29 ottobre

Sebastiano Forteleoni

“Dei delitti e delle pene durante la prima guerra mondiale: un racconto”

Archivio Storico di Iglesias ore 19.00

5 novembre

Rossella Putzolu, “Il recupero delle architetture sanatoriali: il preventorio F.lli Crobu, Iglesias”.

Biblioteca comunale ore 19.00


26 novembre

Francesca Boi

“Iglesias dal Neolitico alla civiltà nuragica”

Biblioteca comunale ore 19.00

10 dicembre

Grazia Villani

“Quando le case erano “chiuse”: Iglesias prima della legge Merlin”

Sala Lepori ore 19.00.00

L’iniziativa è coordinata da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni.

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha avviato l’organizzazione della Scuola civica di Storia 2015.  Nella prima fase saranno raccolte le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni. Gli interessati sono invitati a proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro sabato 7 marzo consegnandolo in protocollo o inviandolo alla mail: protocollo.comune.iglesias@pec.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo ed eventualmente un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute ed un’indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni.

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Sabato 10 gennaio, alle ore 18.00, nella Sala Branca (Palazzo Municipale, Piazza Municipio) sarà inaugurata la mostra “Ma nel lavor tu fai libere le genti, commercianti e imprenditori a Iglesias fra Ottocento e Novecento”.

La mostra “Ma nel lavor tu fai libere genti”, allestita presso il vecchio Municipio, ricorda il periodo in cui, fra Ottocento e Novecento, la città di Iglesias offriva importanti opportunità di occupazione e, con esse, la facoltà ai lavoratori di acquisire autonomia e libertà. La mostra non vuole essere nostalgica, vagheggiare solo i bei tempi andati, ma si propone di riscoprire quelle capacità di determinazione, dinamismo e inventiva che qualificava gli Iglesienti del periodo, affinché questi stessi valori possano essere di stimolo per l’attualità.

La mostra, curata da Antonio Ariu, Marcella Cogoni e Grazia Villani in collaborazione con il comune di Iglesias, è solo la prima fase di un progetto più ampio che riguarderà il commercio iglesiente della Belle Epoque: in questa tranche iniziale, attraverso documenti e oggetti d’epoca, sono rappresentati i farmacisti, i rivenditori di tessuti e i sarti, i fotografi e i gioiellieri, alcuni dei quali, con la loro intraprendenza e fiducia nel futuro, furono capaci di distinguersi positivamente in ambito nazionale e persino internazionale. Nelle fasi successive saranno rappresentati gli artigiani, gli esercenti di bar, alberghi e ristoranti, per finire a dare uno sguardo ai gestori di cinema e teatri.

La caratteristica saliente della mostra è di essere stata allestita, secondo una formula già sperimentata in precedenza, con materiale messo gentilmente a disposizione da tutti quegli Iglesienti che hanno voluto collaborare in nome dell’amore che nutrono per la propria città. Ed è su questa base che ci si augura che, sempre più partecipata, la mostra possa crescere fino a diventare, eventualmente, una prima base per un museo stabile sulla storia cittadina.

Nel mese di gennaio la mostra sarà aperta tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30, il giovedì sera dalle 15.30 alle 20.00 e il venerdì e sabato sera dalle 17.00 alle 20.00.

Il Municipio di Iglesias copia

Scuola civica di storia di Iglesias 2014

Prenderà il via giovedì 26 giugno, a Iglesias, l’edizione 2014 della Scuola Civica di Storia. Appuntamento alle ore 20.30, al Chiostro di San Francesco, con la relazione a cura di Daniela Aretino e Giorgia Marcia sul tema “Il Liceo Scientifico G. Asproni di Iglesias: le origini”. 

Di seguito il calendario degli incontri:

28 agosto, ore 20.00 Piazza Conte Ugolino – Fabio Manuel Serra: “Anno 1450: Iglesias città regia e la lotta per la sua libertà”.

11 settembre, ore 20.00 Piazza Municipio (in caso di maltempo Sala Branca) – Celestina Sanna: “La condizione femminile nella diocesi Iglesiente tra il 14° e il 18° secolo”.

25 settembre, ore 20.00 Chiostro di San Francesco, (in caso di maltempo Sala Lepori) – Damiano Vacca: “Cultura della decadenza e decadenza della cultura a Iglesias: dalla conquista dei Savoia ad oggi”.

9 ottobre, ore 19.00 Sala Lepori – Elena Bellu: “Il territorio di Iglesias in epoca prepisana”.

23 ottobre, ore 19.00 Sala Lepori – Elena Galleri, Giuseppina Stocchino: “Una città racchiusa in una scuola: insegnanti e studenti dell’Istituto Minerario “Giorgio Asproni”.

6 novembre, ore 19.00 Sala Lepori – Francesca Romana Casula, Marco Vacca: “L’abito tradizionale di Iglesias: storia e sua diffusione nel territorio”.

27 novembre, ore 19.00 Biblioteca comunale – Alessandra Secci: “La lingua scritta delle donne di Iglesias durante la seconda guerra mondiale”.

11 dicembre, ore 19.00 Sala Lepori Grazia Villani: “Massoneria e massoni a Iglesias fra Ottocento e Novecento”.

L’iniziativa è coordinata da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni.

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L’associazione artistico culturale “Pietro Allori” ha organizzato un programma di manifestazioni per celebrare la nascita del sacerdote-musicista iglesiente.

Si parte con un convegno culturale e musicale dal titolo “L’arte Musicale di don Pietro Allori: eco e risonanza della civiltà iglesiente”. Moderatore sarà il prof. don Giuseppe Tilocca, docente presso la Facoltà Teologica della Sardegna; relatori il prof. Daniele Vinci, docente presso la Facoltà Teologica della Sardegna e la prof.ssa Grazia Villani, storica e ricercatrice. Intervento musicale a cura del maestro Marcello Melis e Nicola Demontis. Appuntamento per sabato 17 maggio, alle ore 19.00, al Teatro Electra.

Si proseguirà domenica 18 maggio, alle ore 18.00, nella Chiesa della Madonna delle Grazie con la celebrazione eucaristica per il genetliaco di don Pietro Allori, a seguire la riflessione musicale “Omni die” a cura del Gruppo Vocale “don Allori”.

«Queste celebrazioni – commenta Giovanna Chessa, presidente dell’associazione don Allori – vogliono essere l’inizio di un percorso che valorizzi la figura di don Allori capace di vivere la civiltà iglesiente come spazio spirituale e poetico sapendo cogliere nelle sue fantasie musicali, scorci, luci e colori della città: fantasie che diventano stati d’animo di un paesaggio naturale e umano sempre affettivo e un po’ malinconico, come è la natura dei più autentici paesaggi di Sardegna.»

«Ringrazio l’Associazione culturale “Pietro Allori” – commenta l’assessore alla Cultura, Simone Franceschi – per un’iniziativa che spero divenga un appuntamento annuale per celebrare la figura di don Allori, sacerdote-musicista, che è riuscito a compenetrarsi in modo genuino nel tessuto sociale della nostra città.»

Il Municipio di Iglesias copia

L’Amministrazione comunale di Iglesias sta organizzando l’edizione 2014 della Scuola Civica di Storia. Il  presente avviso ha lo scopo di raccogliere le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni.

Gli interessati possono proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro venerdì 4 aprile, consegnandolo in protocollo o inviandolo alla mail: protocollo.comune.iglesias@pec.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo, un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute e una indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni.

 

Sebastiano Forteleoni 

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha avviato l’organizzazione dell’edizione 2014 della Scuola Civica di Storia. In questa prima fase saranno raccolte le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni.

Gli interessati sono invitati a proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro venerdì 4 aprile consegnandolo in protocollo o inviandolo alla mail: protocollo.comune.iglesias@pec.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo, un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute e una indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni (nella fotografia).

Sebastiano Forteleoni.

Sebastiano Forteleoni.

Si avvia alla conclusione la scuola civica di storia di Iglesias 2013. La manifestazione culturale anche quest’anno sta destando interesse e curiosità, con un notevole seguito di iglesienti e non solo. Iniziata nello scorso mese di marzo, con cadenza degli incontri-lezioni mensile, prevede ancora tre appuntamenti: il 24 ottobre con argomento “la violenza domestica”; il 21 novembre su “Cala Domestica”; il 12 dicembre su “Via Nuova, il salotto buono di Iglesias”.

Il bilancio globale è più che positivo, considerando anche i pochi mezzi ed il lavoro assolutamente volontario e gratuito degli organizzatori Sebastiano Forteleoni e Grazia Villani, che con il Comune di Iglesias hanno consentito la prosecuzione annuale della manifestazione. Il sindaco, Emilio Gariazzo, ed il vicesindaco ed assessore alla Cultura, Simone Franceschi, hanno gradito la Scuola Civica, programmandola anche per i prossimi anni.

E’ risultata molto interessante la partecipazione di giovani relatori che hanno portato entusiasmo e novità ed un seguito di giovani intellettuali a loro sostegno. L’augurio degli organizzatori è che tutti possano partecipare a turno dando un grande contributo alla vita culturale Iglesiente.