20 December, 2025
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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ridefinito le deleghe assessoriali confermando le precedenti nomine (Francesco Garau, Eleonora Spiga, Luca Mereu, Pasquale Renna) alle quali si aggiunge Roberta Serrenti, nel rispetto delle quote di genere, che torna in Giunta dopo circa tre mesi e mezzo.

Le deleghe sono così distribuite:

Francesco Garau: vicesindaco, assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Manutenzioni, Transizione energetica ed ecologica;

Eleonora Spiga: assessore Welfare territoriale;

Luca Mereu: assessore Cultura e Coesione, Parco archeologico;

Pasquale Renna: Edilizia Privata, Demanio e Patrimonio, Servizi Cimiteriali;

– Roberta Serrenti: assessore Attività produttive comprendente Agricoltura, Commercio e Artigianato, Pesca, Turismo e Distretto rurale.

Il Sindaco, inoltre, ha mantenuto a sé le deleghe in materia di Affari istituzionali, Bilancio, Personale, Sport e Polizia municipale.

«In questi mesi – commenta il sindaco, Ignazio Locciabbiamo ridefinito col gruppo di maggioranza nuove strategie politiche inserite nel documento di programmazione che consentono una migliore riattribuzione delle deleghe assessoriali precedentemente assegnate. Un lavoro, questo, che mette al centro, oltre alle opere pubbliche, la Coesione, il Welfare e la valorizzazione delle nostre attività produttive. Con questa rimodulazione, che promuove anche la nascita di nuovi e specifici settori di azione amministrativa e, di conseguenza, di nuove deleghe, come la Transizione energetica ed ecologica, stiamo puntando a rafforzare sia questa consiliatura, sia le fondamenta per la prossima. Questo, infatti, è un passaggio di costruzione per ciò che faremo in questi anni con l’intento di confermarci come gruppo dirigente della città, sempre con rinnovato impegno. Auguro a tutti gli assessori un buono e proficuo lavoro.»

Il comune di Sant’Antioco, unico borgo a rappresentare la Sardegna nella decima edizione de “Il Borgo dei borghi” in onda su Rai 3 nell’ambito del programma Kilimangiaro, annuncia che le votazioni per eleggere il borgo più bello d’Italia scatteranno domenica 12 marzo alle 17.15 per poi concludersi domenica 26 marzo alle 23.59. La classifica finale verrà svelata durante una “prima serata speciale”, in onda su Rai 3, domenica 9 aprile 2023.

A partire dalle 17.15 di domenica 12 marzo 2023 sul sito https://www.rai.it/borgodeiborghi/  sarà pubblicata e resa raggiungibile una pagina di presentazione dei 20 borghi in gara, tra i quali, appunto, Sant’Antioco in rappresentanza della Sardegna. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma Raiplay (a meno che non si disponga già di un account): esprimere il voto è naturalmente gratuito e, aspetto molto, molto importante, ciascun cittadino può votare una volta al giorno. Ciò significa che è possibile esprimere la preferenza per Sant’Antioco, ad esempio, il giorno 12 marzo e, trascorse 24 ore, ripetere la stessa operazione il giorno seguente e così via fino a domenica 26 marzo. E poiché questo concorso si vince con i voti, è auspicabile che si scelga il borgo antiochense ogni giorno.

«Fondamentale sarà un passaparola costante commenta il sindaco Ignazio Locci siamo tutti chiamati a far primeggiare la nostra Sant’Antioco con un impegno continuo durante queste settimane senza mai far calare l’attenzione. Puntiamo a fare del nostro borgo il “Borgo dei borghi 2023” e per raggiungere tale ambizioso traguardo è determinante votare, votare e far votare Sant’Antioco tutti i giorni. Ciascuno di noi può potenzialmente dare il voto ben 15 volte, attribuendo al borgo antiochense altrettante preferenze. Sarà una grande opportunità per mettere in vetrina la nostra fantastica isola.»

«Con questo concorso aggiunge l’assessore della Cultura, Luca Mereuabbiamo la possibilità di promuovere le nostre bellezze storiche, artistiche, religiose e identitarie. È dunque arrivato il momento di far diventare Sant’Antioco il Borgo più bello d’Italia. In queste settimane che ci separano dalla fine della votazione è fondamentale l’impegno di tutti noi antiochensi, sardi e amici che amano la nostra isola: possiamo farlo concretamente chiedendo il voto ai parenti, amici, compagni di classe e conoscenze tutte. Utilizzando i social con gli hashtag della trasmissione “Borgo dei Borghi” ma, soprattutto, votando, votando, votando. E facendo votare. Ricordando a tutti una cosa fondamentale: saremo l’unico borgo che rappresenterà la Sardegna.»

Il regolamento completo è disponibile all’indirizzo: https://www.rai.it/borgodeiborghi/

 

 

CLa maggioranza consiliare porta all’attenzione del Consiglio comunale di Sant’Antioco la “vertenza” della strada provinciale SP2, Portoscuso-Macchiareddu, con un ordine del giorno (primo firmatario il capogruppo Gianni Inguscio) che sarà discusso in occasione della prossima seduta e da cui scaturirà una deliberazione da proporre alle altre assemblee civiche del territorio, al fine di compattare l’ex provincia di Carbonia Iglesias sul tema della sicurezza stradale dei cittadini. 

«Con questo intendiamo mantenere alta l’attenzione sulla SP2, tornata tristemente alla ribalta dopo i tragici eventi dei giorni scorsi dicono il sindaco Ignazio Locci ed il capogruppo Gianni Inguscioed indurre gli enti di competenza da avviare le operazioni necessarie per svolgere i lavori di messa in sicurezza dell’arteria, specie nel tratto Carbonia Villamassargia, per i quali eventuali ritardi non sono più accettabili: è ora di darsi da fare una volta per tutte. Così come è non più rimandabile la classificazione dell’arteria da provinciale a statale, affinché transiti sotto l’egida dell’Anas. E per questo ci aspettiamo l’interessamento concreto e immediato dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici.»

I due incidenti stradali verificatisi in 15 giorni che hanno provocato la morte di tre giovani, ancora una volta pongono l’accento sulla necessità che nel tratto Villamassargia-Carbonia venga posizionato il guardrail e, più in generale, si ripristini la segnaletica orizzontale e si metta mano al manto stradale, disastrato in più punti e ragione di scarsa sicurezza.

Alla luce di quanto accaduto e delle conclamate difficoltà di risorse sia economiche che umane della Provincia del Sud Sardegna (che ha competenza sull’arteria) denunciate a mezzo stampa anche dallo stesso Commissario straordinario dell’ente intermedio, con l’ordine del giorno il Consiglio comunale di Sant’Antioco si rivolge direttamente alla Regione Sardegna, chiedendo di avviare l’iter necessario per classificare la SP 2 quale arteria statale, quindi sotto il controllo e la competenza dell’Anas e di valutare, nell’immediato, pur nel rispetto di ruoli e competenze, di stanziare le risorse necessarie affinché vengano immediatamente messi in cantiere gli interventi per innalzare, in maniera strutturale e duratura, i livelli di sicurezza della strada.

«Abbiamo già sollevato il problema, ancora prima di questi ultimi tragici incidenti stradali, in seno alla Regione Sardegnaconclude il sindaco Ignazio Loccimi auguro che questa sia la volta buona per intervenire nell’immediato, senza se e senza ma.»

«Si deve intervenire subito sulla strada provinciale n° 2, dove anche ieri hanno perso la vita due giovani, e per prima cosa occorre cambiarne la classificazione e trasferirne la gestione all’Anas.»
Lo sollecita il rappresentante provinciale della Fit Cisl, Simone Atzori, stessa richiesta che era stata fatta due settimane fa dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.
«Ogni giornoafferma il sindacalistariceviamo segnalazioni da parte dei lavoratori che percorrono la strada con camion, autobus o semplicemente con la propria autovettura e che verificano situazioni di pericolo su questa arteria: si va dalle condizioni del piano viabile ammalorato, con cedimenti del corpo stradale, all’insufficienza della segnaletica verticale, orizzontale e complementare che nelle ore notturne non aiuta e, anzi, crea disorientamento negli automobilisti. C’è poi la vegetazione non curata che oscura le aree di visibilità in corrispondenza di curve e aree di intersezione, l’assenza ed insufficienza delle opere di regimentazione delle acque meteoriche che, permanendo sulla strada, espongono gli utenti al rischio del fenomeno dell’ acquaplaning. Non ultima criticitàprosegue Simone Atzori, è rappresentata dall’assenza dello spartitraffico centrale, causa di frequenti scontri frontali, talvolta con esito mortale.»
Per la Fit è necessario riclassificare la strada provinciale n° 2 elevandola a strada statale, affidandone la gestione ad ANAS S.p.A., «che vanta un’esperienza di circa un secolo nella costruzione, manutenzione e gestione delle strade. Riteniamo anche necessaria la dotazione di fondi specifici per la progettazione e realizzazione degli interventi necessari al ripristino e all’adeguamento dei normali standard di sicurezza dell’arteria stradale».
«Gli interventi di messa in sicurezza potrebbero rivelarsi inutili qualora la gestione dell’arteria non dovesse essere affidata ad enti in grado di farlo», conclude Simone Atzori.

La strada provinciale n° 2 nel tratto che collega Villamassargia a Carbonia continua a mietere vittime. Dopo quello dello scorso 8 febbraio, nel quale aveva perso la vita un 38enne di Domusnovas, stamane un altro tragico scontro frontale tra due auto è costato la vita ad altri due giovani, di soli 25 anni. Giovani vite spezzate su una strada che conferma ogni giorno di più la sua pericolosità e necessita di immediati interventi per la sua messa in sicurezza.

Nessun intervento, chiaramente, potrà mai cancellare completamente il pericolo quando ci si mette per strada, spesso alimentato dall’errore umano, ma è evidente che su molte strade, la SP2 è una di queste, mancano le misure di sicurezza necessarie ed indispensabili ad attenuare quanto più possibile il pericolo.

Un’arteria a quattro corsie, il cui manto stradale è in molti tratti irregolare e origine del fenomeno di aquaplaning in caso di pioggia, quasi completamente priva di segnaletica, sia orizzontale sia verticale, necessita di interventi immediati. La provincia del Sud Sardegna, ente che ha competenza in materia, non ha i mezzi per intervenire. Oggi ci si rende conto di quanto fosse importante un ente intermedio quale la provincia di Carbonia Iglesias e di quanto potrà e dovrà esserlo la re-istituita, per ora solo sulla carta, provincia del Sulcis Iglesiente, dotata delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi. Con la cancellazione delle province, sono stati quasi interamente cancellati i trasferimenti per i settori di loro competenza, in primo luogo strade, scuole e ambiente, e gli attuali trasferimenti alla provincia del Sud Sardegna, ente “mastodontico” che racchiude ben 107 Comuni, coprono le spese di personale e poco altro.

La scorsa settimana il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, è intervenuto sulla grave emergenza, evidenziando la necessità di un intervento urgente ed auspicando che la Regione Sardegna promuovesse l’iter di classificazione della SP2 ad arteria statale, sotto il controllo dell’Anas. Ignazio Locci ha scritto ai colleghi Sindaci del Sulcis Iglesiente, conscio del fatto che tale problema riguardi tutti i nostri Comuni, chiedendo collaborazione in questa battaglia e di valutare eventuali azioni di protesta. 

Preso atto dello stato di grave pericolosità in cui versa la SP2, il comune di Sant’Antioco ha assunto l’iniziativa, con una richiesta chiara ed esplicita: «Giacché la provincia del Sud Sardegna, che ne ha competenza, non è in grado, perché priva degli “strumenti”, va promosso un intervento serio sulla arteria che collega Carbonia a Villamassargia – che per il Sulcis rappresenta la porta di accesso alla Statale 130 – allora sarebbe auspicabile che la Regione Sardegna promuovesse l’iter di classificazione della SP2 ad arteria statale, quindi sotto il controllo dell’Anas».

«Nel dicembre scorso ho scritto all’assessore regionale dei Lavori pubblici e, per conoscenza, alla provincia del Sud Sardegna, portando al centro dell’attenzione il problema di pericolosità dell’arteria, con la richiesta ulteriore che si valutasse la possibilità di avviare l’iter di classificazione di strada statale – dice Ignazio Locci ebbene, non ho ricevuto alcuna risposta, né tantomeno mi risulta siano stati effettuati interventi di messa in sicurezza dal dicembre 2022, o finanche avviati chissà quali iter. Oggi ho scritto ai colleghi Sindaci del Sulcis Iglesiente, conscio del fatto che tale problema riguardi tutti i nostri Comuni, chiedendo collaborazione in questa battaglia, che sono certo non mancherà, e di valutare eventuali azioni di protesta. Manifestazioni che ovviamente ci auguriamo non siano necessarie. Ciò che ormai è certo, è che la SP2 necessita di interventi strutturali che non possono più essere rimandati.»

«La quasi totale assenza della segnaletica orizzontale sommata al manto stradale in pessimo stato in più punti, concorrono a creare una situazione di pericolo che di notte assume i contorni dell’incubo. È sufficiente percorrerla durante le ore diurne per farsi un’idea della situazione, figurarsi la notte. «Quella via di comunicazione nel tempo è stata oggetto di numerosi incidenti stradali, spesso mortaliconclude il sindaco di Sant’Antioco tutte queste ragioni di fatto limitano il collegamento tra il Sulcis e Cagliari e pongono il territorio in uno stato di isolamento evidente. In questi anni la Provincia del Sud Sardegna – per ovvie ragioni –  non  è stata in grado di effettuare un intervento degno di questo nome e il risultato dell’abbandono consapevole è negli occhi di tutti. Auspico si risolva quanto prima un problema che riguarda un intero territorio.»

Anche quest’anno il Comune di Sant’Antioco partecipa alla BIT – Borsa internazionale del turismo, in corso di svolgimento a Milano: una vetrina – forse la più importante – alla quale il Comune arriva con un’offerta ricca, variegata, e con alcune importanti novità. Con uno spazio tutto suo presso lo stand dedicato alla Regione Sardegna, infatti, il Parco storico e archeologico di Sant’Antioco partecipa per il primo anno. Faranno così bella mostra di sé i sette siti storici e archeologici incastonati nel tessuto urbano della città: la necropoli punica e il tofet, l’acropoli romana e il Museo archeologico Barreca, le aree del Villaggio ipogeo, del Museo etnografico e del Forte Sabaudo. Ma Sant’Antioco sarà presente anche con la Fondazione Destinazioni Pellegrinaggio in Sardegna, alla quale appartiene per la promozione e la valorizzazione del Patrono della Sardegna, Antioco Martire, e tutto ciò a cui è legata la figura del Santo: dalle Catacombe, uniche in Sardegna, alla Basilica, senza dimenticare la grandiosità della Festa dedicata a S.Antioco Martire. Quindi l’appuntamento de “Sa Festa Manna” e quello del primo agosto, per finire con il Dies Natalis del 13 novembre. E poi ci sono la Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara e la partecipazione degli operatori turistici locali.

Un’offerta a 360°, dunque, giacché la promozione si estende a tutte le risorse del territorio: quelle ambientali, le sfavillanti spiagge e coste antiochensi, quelle naturalistiche, e quelle storiche, archeologiche e culturali al fine di presentare l’Isola nella sua varietà e nella sua autentica ricchezza.

«Quest’anno ci presentiamo alla BIT di Milano con un’offerta ricchissima e una grande novitàcommenta il sindaco Ignazio Locci per la prima volta, infatti, ci siamo anche con i “gioielli” del Parco storico e archeologico. E poi siamo presenti con la proposta del turismo religioso, il nostro Antioco Martire e le Catacombe. Con il cammino della Fondazione di Santa Barbara, con gli operatori turistici locali e con tutti i soggetti che a vario titolo contribuiscono a promuovere la nostra isola. Mai come quest’anno possiamo vantare un’offerta così cospicua e variopinta. Ringrazio tutti e a tutti auguro buon lavoro.»

«Il grande “entusiasmo” che ruota attorno al progetto “Polis” promosso da Poste Italiane, quindi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e, perciò, finanziato con i soldi dei contribuenti, mi sembra oltremodo fuori luogo. Per due ordini di ragioni: la prima è che si vuole far passare come innovativa la ristrutturazione dei locali nei quali hanno sede gli uffici postali; la seconda è che l’osannato arrivo del digitale, in luogo degli sportelli fisici, non farà altro che ridurre personale e servizi, allontanando i cittadini.»

A dirlo è Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Il fatto è che ancora una volta Poste Italiane si atteggia a banca pur non essendo una bancaaggiunge Ignazio Locci -. E fa finta di non vedere che in Italia c’è urgenza di sportelli che diano risposte immediate ai cittadini grazie agli operatori, agli essere umani, e non ad asettiche “voci guida digitali”: spesso si tratta di persone anziane e, in generale, di utenti (così come li definisce Poste) non propriamente informatizzati che di sicuro avrebbero non poche difficoltà a relazionarsi con i moderni “touch screen” con cui Poste Italiane giura di “riempire” l’Italia. Tra l’altro viene difficile anche solo immaginare di poter beneficiare di servizi in più se la realtà con cui ci confrontiamo è tutt’altra cosa: a Sant’Antioco, per citare un esempio, prima del triste avvento della pandemia da Covid-19, l’Ufficio postale era aperto tutti i giorni, compresi i pomeriggi, ma con la ragione (la scusa?) della pandemia, nel 2020 è stato chiuso al pomeriggio. Lo stato di emergenza è cessato da un pezzo ma gli sportelli, ahinoi, restano aperti solo al mattino. Difficile, dunque, credere che dal progetto “Polis” possano giungere chissà quali vantaggi.»

«Questo progetto rischia di essere un’operazione di maquillage che di sicuro non semplificherà la vita a coloro che usufruiscono dei servizi postaliconclude il sindaco di Sant’Antioco -. Sarebbe bello, invece, che Poste Italiane ritornasse a fare semplicemente “la Posta”, e non vestisse i panni della Banca con i soldi dei contribuenti.»

A Sant’Antioco nasce il progetto “Sport dei Parchi”, frutto della partecipazione al bando promosso da Sport e Salute (Società pubblica italiana che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia), grazie al quale il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato un finanziamento di 12mila euro, cui si aggiungono 10mila euro stanziati dalla Giunta guidata dal sindaco Ignazio Locci, nonché titolare della delega allo Sport. Uno degli obiettivi principali del progetto è favorire gratuitamente l’attività ludica, motoria e sportiva durante i fine settimana presso il Parco giardino sotto la supervisione di tecnici qualificati messi a disposizione dalle Associazioni sportive aderenti al progetto. Soggetti beneficiari sono i bambini, gli over 65, le donne, i portatori di disabilità, proprio coloro che tendenzialmente non praticano lo sport.

Il Parco Giardino novella “Isola dello sport”, area verde tra l’altro ampiamente attrezzata con strutture sportive di diversa tipologia: dal bocciodromo al tennis al campo di calcetto, dalla palestra al ping pong, cui si sommerà a breve l’installazione di due campi di teqball. “Sport e Salute” parte dalla collaborazione delle associazioni sportive individuate con Avviso pubblico nell’organizzazione di giornate a tema: «“Sport e sociale” o “sport e salute” in favore dell’intera comunitàcommenta il sindaco, Ignazio Loccicon lo scopo di veicolare messaggi e campagne di sensibilizzazione su temi sociali quali razzismo, violenza sulle donne, bullismo, omofobia e sui corretti stili di vita. Teniamo tanto a questo programma e auspichiamo una ampia partecipazione di associazioni sportive, che avranno il compito di dare impulso allo sport nel nostro bellissimo fazzoletto verde, in cui si respira l’aria del mare, della laguna. Un progetto di straordinaria importanza dall’alta valenza sociale: coinvolgere tutte quelle fasce di popolazione che solitamente non esercitano attività sportiva».

E’ stata avviata la ricerca delle associazioni sportive con avviso pubblico reperibile presso il sito istituzionale del comune di Sant’Antioco. Le candidature delle ASD/SSD dovranno pervenire entro le 10.00 del 13/02/2023.

È stata bandita nei giorni scorsi la gara d’appalto per il restyling completo della centralissima viale Trento, da via Fra Ignazio a viale Risorgimento, a Sant’Antioco. Un progetto da 700mila euro complessivi (fondi PNRR), primo stralcio funzionale di un programma ben più ampio, che annovera anche il rifacimento di via Garibaldi, il cui progetto può contare su un’ulteriore dotazione finanziaria di 700 mila euro.

«Nel complesso si tratta di un importante lavoro di abbattimento delle barriere architettoniche su due centralissime e importanti arterie cittadine, finanziato dal PNRR con 1,4 milioni di euro spiega il sindaco, Ignazio Locci nei giorni scorsi è stata bandita la gara d’appalto per viale Trento e presto vedremo l’apertura del cantiere. Mentre per via Garibaldi gli uffici chiuderanno il procedimento entro il 31 marzo 2023.»

«È un progetto generale a cui teniamo tantocommenta Francesco Garau, assessore dei Lavori pubblici nel dettaglio procediamo con l’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso il rifacimento dei marciapiedi esistenti e il contestuale adeguamento delle larghezze stradali e dei percorsi pedonali al fine di garantire la massima efficienza in termini di sicurezza e massima riduzione dei rischi di interferenza tra il traffico stradale e pedonale, tipici di viale Trento, con la riconfigurazione parziale della sosta a bordo carreggiata. Previsti, inoltre, il completamento ed il miglioramento della rete di smaltimento delle acque piovane, attualmente non in grado di smaltire le consistenti masse che si accumulano nella carreggiata nei casi di precipitazioni anche non troppo abbondanti. E ancora: adeguamento della rete di illuminazione pubblica attualmente costituito da una antiestetica e poco funzionale linea di alimentazione aerea (sospesa da palo a palo) che comprende anche la sostituzione degli attuali sostegni e armature con altre simili a quelle posizionate nelle vie vicine.»