23 April, 2024
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Uno straordinario Jarvis Varnado, autore di una prestazione superlativa e di 25 punti in 22′, la migliore della sua stagione a Sassari (11 su 12 da due punti e 3 su 4 dalla lunetta, 31 di valutazione), non è bastato alla Dinamo Banco di Sardegna, a Reggio Emilia, in gara 2 dei quarti di finale dei play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha disputato una splendida partita per tre quarti, andando al riposo avanti di 7 punti (44 a 37) e ancora avanti di 5 punti alla fine del terzo quarto, 62 a 57, ma nell’ultimo quarto non è riuscita a resistere al ritorno della squadra di Max Menetti che con un parziale di 25 a 13 si è aggiudicata l’incontro, allungando sul 2 a 0 nella serie, alla vigilia delle due partite da disputare a Sassari.

La Dinamo ci ha provato, ha poco da rimproverarsi, ma certamente non ha potuto contare sul miglior David Logan, in evidenza solo a sprazzi, soprattutto con 5 assist e, soprattutto, su Josh Akognon, autore di soli 5 punti e in campo solo 17 minuti. In una giornata di scarsa vena di due dei giocatori più importanti, Federico Pasquini ha dato grande spazio a capitan Jack Devecchi che ha riposto da par suo, con una prestazione convincente e 10 punti (2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre punti, 3 rimbalzi e 1 assist, 15 di valutazione). Ha fatto la sua parte Joe Alexander, 17 punti (7 su 9 da due punti, 0 su 4 da tre punti e 3 su 5 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 10 di valutazione) ma anche lui è mancato nel quarto decisivo.

Nella Grissin Bon, ancora una volta, i migliori sono stati gli italiani Amedeo Della Valle, Achille Polonara e Pietro Aradori, i tre giocatori in doppia cifra, autori rispettivamente di 19, 18 e 10 punti.

Ora la serie si sposta a Sassari e per la Dinamo la strada è tutta in salita. Se vorrà tenersi ben stretto lo scudetto sul petto, la squadra sassarese non potrà più sbagliare. Per andare in semifinale saranno necessarie tre vittorie su tre e contro una squadra come la Grissin Bon, che pure la Dinamo ha battuto sia in casa sia a Reggio Emilia (unica sconfitta emiliana in stagione al Palabigi) nella “regular season”, non sarà certamente un’impresa facile, che per essere centrata avrà bisogno della miglior Dinamo.

Jarvis Varnado 77

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Jarvis Varnado 77

Un tripla “pazzesca” di Josh Akognon all’ultimo secondo ha regalato un’incredibile quanto meritata vittoria alla Dinamo Banco di Sardegna nell’ultima partita della “regular season” contro la capolista EA7 Emporio Armani Milano, che vale tantissimo in prospettiva play-off. I due punti odierni, infatti, consentono alla squadra di Federico Pasquini di posizionarsi al settimo posto nella griglia dei play-off, che l’abbina alla Grissin Bon Reggio Emilia (la squadra battuta alla settima partita della finale scudetto 2014/2015), evitando così lo scontro con la stessa Milano.

La partita ha avuto due volti nettamente distinti tra primo e secondo tempo. Il primo ha visto una Dinamo “stellare”, trascinata da uno straordinario Josh Akognon, autore di 21 punti, con Joe Alexander e Jarvis Varnado in evidenza, capace di andare al riposo avanti di 11 punti, dopo un secondo quarto super – parziale di 28 a 18 -: 50 a 39! Al ritorno in campo dall’intervallo lungo, Milano ha cambiato marcia, in positivo, mentre come spesso le accade, la Dinamo ha frenato vistosamente, facendosi riprendere (56 pari al 26′) e riuscendo a riallungare sul + 7 (64 a 57) per poi chiudere il terzo quarto avanti di soli 3 punti: 64 a 61.

L’ultimo quarto è stato ricco di emozioni, con un finale sconsigliato ai deboli di cuore: Milano avanti di 7 punti, 70 a 77 al 38′ con una tripla di Oliver Lafayette, con una Dinamo mai doma, brava a recuperare nell’ultimo minuto, con un parziale di 10 a 0 ispirato da Alexander (scatenato) e Varnado: 80 a 77 a 5″ dalla fine. Un’ingenuità difensiva (non è stato commesso l’atteso fallo tattico per evitare la “tripla” milanese) ha consentito a Krunoslav Simon di centrare una tripla pesantissima a poco più di un secondo dalla fine ma quanti ormai pensavano all’extra time, non avevano fatto i conti con Josh Akognon che, ancora a secco nel secondo tempo, ha infilato da posizione molto decentrata e in condizione di scarso equilibrio, una tripla davvero “pazzesca” che ha regalato una vittoria importantissima alla Dinamo che può guardare ai play con rinnovata fiducia al termine di una “regular season” caratterizzata da grande discontinuità, con un’alternanza di tre coach in panchina: Meo Sacchetti, Marco Calvani e Federico Pasquini.

I numeri dicono che i migliori della Dinamo, in una giornata di scarsa vena di David Logan, sono stati Josh Akognon, miglior realizzatore con 24 punti in 29′ (1/1 da due punti, 5/9 da tre punti, 7/7 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 5 assist, 28 di valutazione; Joe Alexander, 22 punti in soli 19′, 35 da due punti, 3/3 da tre punti, 7/8 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 1 assist, 30 di valutazione; Jarvis Varnado, 18 punti in 22 minuti, 8/12 da due punti, 2/2 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 20 di valutazione.

I migliori della squadra di Jasmin Repesa sono stati Krunoslav Simon, autore di 23 punti in 26 minuti, 4/8 da due punti, 3/5 da tre punti, 6/6 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 3 assist, 26 di valutazione; e Jamel Mclean, 14 punti in 26′, 4/7 da due punti, 6/9 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 18 di valutazione.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la sfida con la Manital Torino, ultima in classifica ma tra le squadre più in forma del momento, reduce com’era da tre vittorie consecutive e da una vittoria mancata con la capolista Milano solo all’over time, con una straordinaria prova di forza al tiro, fotografata alla perfezione dal punteggio finale, 112 a 98, e da percentuali al tiro “stellari”, in particolare un incredibile 68% nel tiro da 3 punti: 17 su 25! 13 su 14 dalla lunetta, 92,9% e un “normale” 24 su 43 nei tiri da 2 punti, 55,8%. Anche la Manital Torino ha chiuso con numeri importanti: 26 su 40 (65%) nei tiri da 2 punti, 12 su 22 (54,5%) nei tiri da 3 punti e 10 su 14 (71,4%) dalla lunetta.

A livello individuale, nella Dinamo quattro uomini su tutti: Josh Akognon, David Logan, Rok Stipcevic e Matteo Formenti. Il primo ha realizzato 30 punti in 27′, con percentuali da NBA: 4 su 5 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti,m 4 su 4 dalla lunetta, 1 rimbalzo, 1 stoppata e 2 assist, 29 di valutazione; David Logan ha messo a segno 19 punti, 3 su 8 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti e 1 su 1 dalla lunetta, 1 stoppata, 3 palle recuperate e ben 10 assist, 25 di valutazione; per Rok Stipcevic, 2 su 3 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti e 5 su 5 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 18 di valutazione; Matteo Formenti ha realizzato 12 punti in 13 minuti giocati, con 1 su 3 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 rimbalzi, 12 di valutazione. Bene a tratti Joe Alexander, Giacomo Devecchi e Kenneth Kadji. In ombra Brenton Petway e Jarvis Varnado.

Nella giornata del punteggio record (210 punti non sono frequenti in una partita della A1 italiana), la Dinamo conferma di avere il migliore attacco del girone, con 2.256 punti in 27 partite (alla media di 83,56 a partita), e al tempo stesso la seconda peggiore difesa, con 2.184 punti subiti in 27 partite (80,89 a partita). Da oggi ha fatto leggermente peggio solo la Manital Torino, con 2.187 punti.

Nella Manital i miglior sono stati gli ex Christian Eyenga e Jerome Dyson. Il primo ha giocato come non aveva mai fatto nella sua breve esperienza ad inizio stagione con la Dinamo: 19 punti in 28 minuti, frutto di un 5 su 6 (83,3%) da 2 punti, 2 su 3 da 3 punti, 3 su 4 dalla lunetta, 4 stoppate, 3 assist, 24 di valutazione; per Jerome Dyson, 24 punti, con 6 su 8 (75%) da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 3 su 3 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 15 di valutazione.

La partita è stata equilibrata per tutta la prima parte, parità assoluta, 28 a 28, al termine del primo quarto; Dinamo avanti di tre punti all’intervallo lungo: 52 a 49. La Dinamo ha dato lo strattone decisivo alla partita nel terzo quarto, chiuso con un margine di 13 punti, 34 a 21 e + 16 all’inizio dell’ultimo quarto, nel quale Logan e compagni hanno controllato senza problemi la situazione, cedendo solo due punti alla Manital e chiudendo così sul punteggio di 112 a 98.

La Dinamo ha compiuto un passo avanti quasi decisivo per la qualificazione ai play scudetto, ma la squadra du Federico Pasquini ha ora un calendario difficile, con due trasferte consecutive a Reggio Emilia e Pistoia e l’ultima partita della regular season, in casa, contro la capolista l’Olimpia Milano.

David Logan 47

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ha conquistato questa sera un’importantissima vittoria contro la Juve Caserta, nella quint’ultima giornata della regular season della A1 di basket, fondamentale nella corsa verso i play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha costruito il suo successo con uno splendido secondo tempo, dopo una prima metà del match sviluppatasi sul filo dell’equilibrio, ed ora è quinta, con 26 punti, alla pari con Trentino, Pistoia e Venezia.

La vittoria sulla Juve Caserta porta il marchio di una grande intensità mista ad aggressività, una grande difesa e delle firme di tre giocatori in giornata positiva: Jarvis Varnado, autore di 10 punti con 5 su 7 nel tiro da due punti e 5 rimbalzi; Josh Akognon, 19 punti (3 su 5 da due punti, 3 su 6 da tre punti e 4 su 5 ai tiri liberi) e, soprattutto, David Logan, 25 punti (7 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti e 8 su 8 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 8 falli subiti e 32 totale di valutazione). In evidenza anche Joe Alexander, autore di un grande secondo quarto, con 13 punti e 5 rimbalzi.

Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Petway, Logan, Formenti, Akognon e Varnado: Sandro Dell’Agnello ha risposto con Downs, Siva, Cinciarini, Johnson, Slokar. Quattro punti di Brent Petway hanno aperto il match, per i campani ha risposto Daniele Cinciarini con due triple. Le due squadre sono andate avanti punto a punto e la Dinamo guidata da Akognon ha allungato a + 4: 16 a 12. Il play nigeriano è stato però costretto alla panca insieme a Varnado per due falli e il primo quarto si è concluso sul punteggio di 23 a 25.

Joe Alexander ha aperto il secondo quarto con 6 punti personali ma i campani sono rimasti avanti trascinati da Cinciarini. Una tripla di Stipcevic ha firmato il sorpasso biancoblu, 32 a 31, e Logan e Akognon hanno consentito alla Dinamo di andare al riposo avanti di 3 punti: 45 a 42.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Juve Caserta si è riportata in parità, con Jones e una tripla di Slokar. Reazione sassarese con un Varnado in crescita, autore di 8 punti, e un parziale di 10 punti. Il terzo quarto si è chiuso con la Dinamo avanti di 10 lunghezze: 63 a 53.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha saputo tenere le distanze con autorità, dilagando negli ultimi minuti con un super David Logan, per il finale di 87 a 75.

David Logan 78

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Questa mattina, nell’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – si è aperto Unistem Day 2016. La giornata, coordinata dalle professoresse dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli (prorettore per la Ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Un percorso promosso dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo.

Brian Sacchetti, Joe Alexander, Giacomo Devecchi, Lorenzo D’Ercole, Matteo Formenti e Jarvis Varnado, il preparatore atletico Matteo Boccolini, accompagnati dal presidente Stefano Sardara («Il contatto con i giovani è sempre proficuo, la nostra mission è legata al territorio e alle future generazioni») sono stati accolti con un lungo applauso dai 500 studenti dei licei e degli istituti Brotzu, Motzo e Levi di Quartu Sant’Elena, Tommaseo, Euclide, Michelangelo, Buccari-Marconi e Da Vinci-Besta di Cagliari, Pitagora di Selargius, Piga di Villacidro, Giua di Assemini e Bacaredda di Capoterra. A seguire, domande su campionato e classifica («ci attendono otto finali, stiamo lavorando duro» rassicura capitan Devecchi), selfie, autografi e merenda collettiva. All’ottava edizione dell’Unistem Day 2016 hanno preso parte 30 città, 35 atenei italiani e 28 europei, 400 relatori e 27mila studenti. Per la prima volta Serbia, Polonia, Germania e Danimarca con Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia. L’evento ha avuto il supporto della Fondazione Banco di Sardegna ed è stato trasmesso in streaming (www.unica.it).

Un filmato con un messaggio chiave («Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre») sulle note di “Imagine” di John Lennon, ha aperto la Giornata. Il videocollegamento e i saluti con le scolaresche riunite nelle università di Bonn e Udine per aperitivo di una mattinata ricca di spunti e riflessioni, non solo scientifiche e accademiche. «La cultura apre la mente, studiate o sarete schiavi. La scienza aiuta a capire il mondo, solo studidando si è liberi di valutare e scegliere. Da cinque anni partecipiamo a Unistem, con un precetto: le informazioni scientifiche corrette sono utili per giudicare, crescere, migliorarsi» l’incipit di Micaela Morelli. «Sapete che lo studio rallenta la demenza. Sapete che studiare è rivoluzionario. Sapete che circolano tante dicerie sull’inutilità della laurea: ebbene, vi dico che se vi laureate avrete più possibilità di cullare i vostri sogni, di trovare un lavoro, di scegliere quel che volete fare. In Sardegna, diceva il mio maestro Gian Luigi Gessa, non abbiamo materie prime, ma abbiamo il cervello: usiamolo ed esercitiamolo» ha precisato Maria Del Zompo. Il rettore ha accelerato: «Dove non si vuole o non c’è la libertà, bruciano i libri, bloccano la ricerca, chiudono le scuole. Applicatevi e troverete la vostra strada. Iscriversi all’Università è vincente. Vi aspetto». Alla Giornata Unistem, su ricerca, cellule staminali e vaccini, sono intervenuti gli specialisti e docenti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Erminia Stocchino, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. In chiusura, quiz e premi per gli studenti.

Stefano Sardara 33 copia

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La Dinamo cresce, ieri sera ha battuto lo Szolnoki Olaj per 90 a 74, centrando il secondo successo consecutivo in Eurocup e ora guarda al futuro con rinnovata fiducia ed ottimismo. Nonostante non abbia ancora potuto schierare i nuovi acquisti Kennet Kadji ed Emmanuel Josh Akognon, Marco Calvani ha presentato una squadra determinata, vogliosa di vincere per continuare la sua avventura in Eurocup e per dare una svolta in positivo a questa stagione, iniziata con molti alti e bassi dopo i trionfi della stagione del “triplete”.

Nel primo tempo, la Dinamo è stata letteralmente presa per mano dal suo uomo più rappresentativo, David Logan, che dopo la grande prestazione fornita a Brindisi, purtroppo non premiata dalla vittoria della squadra, ha realizzato ben 19 punti (21 alla fine, in soli 25’28” giocati). È stato Joe Alexander l’altro giocatore in serata di grazia, autore di 19 punti. In evidenza anche Tony Mitchell (10 punti e 8 assist), Brent Petway (12 punti, 4 rimbalzi e 2 assist), Jarvis Varnado (16 punti e 8 rimbalzi). Ma nella serata positiva della Dinamo hanno dato un apporto importante anche il capitano Jack Devecchi in difesa e Rok Stipcevic, con triple fondamentali.

All’inizio Marco Calvani ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Stipcevic e Varnado, il collega ungherese ha risposto con Wittmann, Vojvoda, Borisov, Kovac e Gregory. La Dinamo è partita bene con un break di 9 punti firmato da Alexander e Logan e ha chiuso il primo quarto sul 24 a 13. Gli ungheresi hanno provato a risalire la china in avvio di secondo quarto con Vrbanc, ma David Logan è stato indomabile. Tre bombe da distanza siderale hanno ricacciato indietro lo Szolnok a -16: 36 a 20. Gli ospiti con un parziale di 10 a 4 hanno riportato lo svantaggio sotto la doppia cifra all’intervallo lungo: 42 a 36.

Lo Szolnok ha reagito in avvio di terzo quarto e si è portato a un solo possesso di distanza con la tripla di Burrell ma la reazione sassarese non ha tardato ad arrivare con Alexander e Logan e la Dinamo si è riportata a + 6: 55 a 49, chiudendo il terzo quarto anche sul +6: 61 a 56.

In avvio di ultimo quarto la Dinamo ha preso il largo con una tripla di Stipcevic e una schiacciata di Mitchell, “incendiando” il PalaSerradimigni. Il finale non ha avuto storia e la Dinamo è riuscita a mantenere aa proprio vantaggio la differenza canestri rispetto alla partita d’andata, vinta dalla squadra ungherese con un margine di 12 punti, chiudendo sul +16: 90 a 74.

Ora la squadra di Marco Calvani si giocherà la qualificazione mercoledì prossimo a Istanbul, contro il Galatasaray.

Domenica sera, alle 18.15, intanto, ritornerà il campionato al PalaSerradimigni, con la Openjobmetis Varese.

Logan-Edge

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Un grande David Logan, autore di 29 punti (5 su 5 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 8 falli subiti, 37 di valutazione) non è bastato alla Dinamo Banco di Sardegna per evitare una nuova sconfitta a Brindisi (82 a 88). Solo Rok Stipcevic, Jarvis Varnado e Brian Sacchetti hanno assecondato Logan con prestazioni oltre la sufficienza e la squadra ha così subito a lungo il gioco dei pugliesi nel secondo tempo, riuscendo a reagire solo nel finale, quando dal -18 del 35′, è arrivata anche a rimettere in discussione il risultato.

Marco Calvani ha schierato all’inizio Mitchell, Logan, Stipcevic, Eyenga e Varnado, Piero Bucchi ha risposto con Scott, Reynold, Banks, Anosike e Zerini. È stato David Logan a guidare la Dinamo nelle battute iniziali, portandola a chiudere il primo quarto avanti di un punto: 22-23. Brindisi è scattata avanti in avvio di secondo quarto con un break di 7 a 0, arrivando fino al +11. Jarvis Varnado ha sbloccato la Dinamo con 4 punti, Haynes ha siglato la bomba del 38 a 30. La Dinamo ha accorciato le distanze e il primo tempo si è chiuso sul 46 a 40 per Brindisi.

Al rientro dall’intervallo lungo Brindisi è ripartita con un mini break di 4 punti, David Logan ha preso per mano i compagni e ha riportato la Dinamo sotto nel punteggio fino al -7. Brindisi ha ripreso a marciare spedita ed ha chiuso il terzo quarto avanti di 10 punti: 65 a 55. Brindisi ha dilagato in avvio di ultimo quarto, arrivando al +18 al 35’ sul 77 a 59, ma tre triple hanno riportato la Dinamo a -9. Logan ha guidato la clamorosa rimonta sassarese fino al -2 a 20″ dalla sirena finale ma nel concitato finale, alla fine ha prevalso Brindisi, che con il punteggio di 88 a 82 ha inflitto alla Dinamo la nona sconfitta stagionale (in 18 giornate) che la relega all’8° posto, a 8 punti dalla vetta. Il campionato è ancora lungo e la situazione è rimediabile, ma certamente la Dinamo deve reagire ad un periodo di crisi che ormai si trascina da troppo tempo.

Ieri sera la Dinamo è rientrata in Sardegna dove ha già iniziato a pensare alla prossima sfida di Eurocup, in programma mercoledì al PalaSerradimigni, contro gli ungheresi dello Szolnoki Olaj.

David Logan 47

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Sofferta quanto meritata vittoria, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella quarta giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Ieri sera, al PalaSerradimigni di Sassari, la squadra di Marco Calvani ha superato il Cai Saragozza con il punteggio di 75 a 72 (primo tempo 44 a 28).

La Dinamo ha dominato il primo tempo, chiuso con un margine di vantaggio di ben 16 punti, accumulato soprattutto nel secondo quarto, chiuso con un parziale di 21 a 10. Cinque gli uomini in doppia cifra per il Banco, determinante in alcuni frangenti l’atletismo del centro Jarvis Varnado, autore di 13 punti e 8 rimbalzi: fondamentale anche l’apporto di Marquez Haynes, top scorer per i suoi con 16 punti, a referto anche con 8 assist. Esordio in Eurocup per Tony Mitchell, a segno con 10 punti: tanta la grinta portata in campo da Rok Stipcevic (10 punti e 2 rimbalzi) e Joe Alexander (12 punti e 5 falli subiti).

Marco Calvani inizialmente ha schierato un quintetto con Haynes, Logan, Mitchell, Alexander e Varnado; coach Andreu Casadevall ha risposto con Bellas, Sastre, Benzing, Norel e Fotu. In avvio la Dinamo è stata trascinata da c’è Alexander, Logan e Mitchell e ha chiuso la prima frazione con una tripla a fil di sirena di Stipcevic: 23 a 18. Nel secondo quarto la Dinamo ha trovato l’energia e il cinismo per scappare via, Varnado si è imposto con autorità sotto canestro e gli esterni biancoblu hanno messo in difficoltà la difesa spagnola. A metà quarto un solo possesso divideva le due squadre, 29 a 27, ed è stato lì che la Dinamo ha piazzato un  break di 13 punti, andando al riposo sul punteggio di 44 a 28.

Reazione spagnola in avvio di ripresa con un parziale di 8 a 0, al quale ha Dinamo ha saputo replicare con determinazione, riportando il vantaggio in doppia cifra: 49 a 38. Dieci i punti di vantaggio della Dinamo alla fine del terzo quarto: 59 a 49.

Il Cai Saragozza ha trovato un nuovo break con Kravtsov e Swing: 65 a 62. Una schiacciata di Tony Mitchell ha fatto seplodere il PalaSerradimigni e la Dinamo questa volta ha saputo resistere al ritorno iberico, chiudendo l’incontro con una tripla di Rok Stipcevic sul 75 a 72 che, se non è sufficiente a ribaltare, per la differenza canestri, il risultato dell’andata, porta comunque la Dinamo a quota 4 punti, in piena corsa per la qualificazione alla seconda fase.

«Questa partita serviva non soltanto per mettere due punti in classifica e provare a ribaltare il risultato della gara di andata, come successo nei primi due quarti – ha commentato Marco Calvani -, ma anche per la solidità mentale e la fiducia del team. Nei primi due quarti siamo riusciti a non mettere l’avversario in ritmo nei tiri da tre punti. Peccato per l’avvio del secondo tempo, quando abbiamo perso quell’inerzia che avevamo portato nel primo tempo e loro hanno trovato il break. Sapevamo di non poterci opporre alla loro superiorità fisica e proprio giocando su questo sono riusciti ad aprirsi qualche tiro da fuori. Nel complesso la squadra ha fatto una partita eccellente, non può essere un caso che si costringa una squadra a perdere 21 palle, se non con un buon atteggiamento e dimostrando di aver lavorato sulle criticità che avevano caratterizzato la gara di andata. Questa vittoria ci mantiene in corsa, e questa è già una componente importante, ma ci aiuta anche nel dare un po’ più di solidità mentale per capire che possiamo fare bene.»

Marquez Haynes 1-2

 

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Jarvis Varnado 77

La Dinamo Banco di Sardegna è uscita sconfitta dal campo del Saragozza (87 a 75, primo tempo 50 a 37), nellasfida valida per la terza giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Dopo un primo quarto in sostanziale equilibrio, con Saragozza in leggero vantaggio (23 a 20), la partita si è di fatto decisa nel secondo, nel quale gli spagnoli hanno accumulato un margine di 11 punti (27 a 16), andando all’intervallo lungo avanti di 15 punti: 50 a 37). La seconda parte dell’incontro è stata caratterizzata da nuovo equilibrio ma la Dinamo non è stata più in grado di rimontare il cospicuo margine di ritardo, finendo con il perdere per 87 a 75.

Alla Dinamo non sono bastati i 24 punti di Joe Alexander, che ha chiuso a referto con 24 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate e 6 falli subiti per un 23 di valutazione totale. In doppia cifra anche Jarvis Varnado, 19 punti e 5 rimbalzi, e Rok Stipcevic, 12 punti. Tra gli spagnoli ottima giornata per Stevan Jelovac, autore di 21 punti con 3/5 da tre e 6 rimbalzi; tre i giocatori a quota 12 punti: Isaac Fotu, Joan Sastre e Viacheslav Kravtsov. Degna di nota la differenza a rimbalzo: 44 quelli catturati dai padroni di casa, di cui 17 offensivi, 22 quelli della Dinamo. E’ questo uno dei maggiori limiti emersi fin qui nella nuova Dinamo che un anno fa, nella stagione del triplete, dominava sotto le plance trascinata da un monumentale Shane Lawal.

Archiviata la sconfitta di ieri sera, la Dinamo ritorna in palestra già questa sera in vista della sfida di campionato di domenica contro Cantù. L’Acqua Vitasnella si presenta a Sassari con un assetto profondamente diverso rispetto a quello visto lo scorso ottobre, a partire dalla guida tecnica affidata a Sergey Bazarevich dopo l’esonero di Fabio Corbani. Tony Mitchell, alla seconda presenza in maglia Dinamo, incontrerà il suo ex presidente e compagno di squadra Dimitri Gerasimenko, attuale presidente di Cantù, e i due ex compagni di squadra, che giocavano con lui al Krasny, JJ Johnson e il centro Kyrylo Fesenko, ultimo acquisto dei brianzoli.