18 April, 2024
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Dopo la vittoria sul Crotone, nuova trasferta per il Cagliari, a Ferrara, prima di un trittico che porterà i rossoblù a giocare tre partite in sette giorni. Spal, Sassuolo e Chievo, una dopo l’altra. Tre gare impegnative, come tutte in Serie A, ma contro avversari teoricamente più alla portata rispetto a Milan e Juventus; e due partite nel giro di quattro giorni da giocare nel covo della Sardegna Arena. Insomma, è una settimana cruciale che può indirizzare il campionato dei rossoblù: bisogna approfittarne per mettere fieno in cascina.

La Spal, neo promossa, reduce dalla prima sconfitta subita sul campo dell’Inter, ha conquistato finora 4 punti nelle prime due partite. Un motivo di interesse in più è suscitato alla vigilia dalla presenza nelle sue fila dell’ex Marco Borriello.

Il Cagliari si presenta all’appuntamento forte delle sue sicurezze, aumentate dopo la vittoria magari non brillantissima ma mai in discussione ottenuta contro il Crotone. A Torino e Milano i rossoblù hanno giocato bene ma non sono stati premiati dai risultati. Oggi si chiede di replicare la prestazione portando qualcosa a casa. Massimo Rastelli fa affidamento sul momento di grazia di Marco Sau, decisivo contro il Crotone, e sulla voglia di gol di Leonardo Pavoletti. Scalpita la coppia brasiliana, Farias-Joao Pedro. Per la retroguardia sarà un nuovo esame.

Se Andreolli non dovesse smaltire in tempo i suoi guai fisici niente paura: c’è pronto Luca Ceppitelli. Un risultato positivo al “Paolo Mazza” (dove il Cagliari non ha una grande tradizione) e poi occhio e testa ai due impegni casalinghi: una piccola fetta di salvezza passa da questi sette giorni.

 

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Buona la prima. Il Cagliari ha bagnato con la prima vittoria e quindi i primi 3 punti stagionali il debutto nel nuovo stadio, la Sardegna Arena, superando il Crotone con un goal di Marco Sau. Non è stata una grande partita ma il Cagliari l’ha fatta sua con sufficiente autorità, sbloccando il risultato poco dopo la mezz’ora e controllando il vantaggio acquisito riuscendo ad andare vicino al raddoppio pi di quanto non sia riuscita ad andare vicina al pareggio la squadra calabra che non ha saputo mai creare problemi ad Alessio Cragno.

Il goal partita, dopo alcuni tentativi rossoblu non andati a buon fine, è arrivato al 33′. Joao Pedro sulla trequarti ha inventato un assist perfetto per Marco Sau, che si è presentato solo davanti al portiere ospite e lo ha superato con freddezza, con un tiro preciso sul palo più lontano. Il primo goal alla Sardegna Arena porta quindi la firma di un calciatore sardo.

Dopo soli tre minuti Joao Pedro ha realizzato il secondo goal, annullato per posizione di fuorigioco.

Nel secondo tempo i due tecnici hanno operato diverse sostituzioni ma non sono arrivate grandi emozioni, con un solo brivido per Cragno su una punizione di Barberis, spentasi sul fondo a fil di palo.

Al triplice fischio finale, il Cagliari ha festeggiato con i suoi tifosi la prima vittoria e i primi 3 punti in classifica che rimettono a posto la classifica, dopo le due sconfitte iniziali subite con Juventus e Milan.

Domenica prossima seconda trasferta stagionale, a Ferrara, contro la Spal dell’ex Marco Borriello, reduce dalla prima sconfitta rimediata a Milano con l’Inter. Sarà un secondo testa a testa consecutivo con una diretta concorrente per la salvezza.

 

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Il Cagliari torna sconfitto anche dal Giuseppe Meazza di Milano ma come è più di quanto è accaduto la scorsa settimana all’Allianz Stadium di Torino, con la consapevolezza di aver giocato una bella partita, al cospetto di un avversario che per larghi tratti ha subito l’iniziativa rossoblu. E le recriminazioni aumentano, pensando ad alcuni episodi più che dubbi verificatisi nell’area di rigore rossonera, sui quali il direttore di gara, Luca Pairetto, non ha ritenuto, incomprensibilmente, di fare ricorso alla VAR.

Dopo aver subito il goal del Milan, autore ancora una volta il giovane Patrick Cutrone, già al 10′, il Cagliari ha iniziato a macinare gioco e al 22′ Marco Sau ha fatto tremare il Milan, cogliendo un palo pieno con Gianluigi Donnarumma battuto. Il resto del primo tempo è stato quasi interamente di marca rossoblu, senza fortuna nelle conclusioni. Ma al 36′ il Cagliari ha protestato per una trattenuta di Leonardo Bonucci su Joao Pedro, lanciato a rete, sulla quale ha ritenuto di non dover chiedere l’intervento della VAR.

Al ritorno in campo dopo il riposo, il Cagliari ha continuato a macinare gioco e al 12′ ha riagguantato il pari, con una precisa conclusione di Joao Pedro, sugli sviluppi di un’azione innescata da un errato disimpegno di Franck Kessié.

A quel punto Vincenzo Montella ha tentato la carta Lucas Biglia, al rientro da un infortunio, inserito al posto di un evanescente Hakan Çalhanoğlu e di lì a poco il Milan s’è riportato in vantaggio, al 24′. Suso ha messo in crisi la difesa rossoblu con un’azione personale, Nicolò Barella lo ha fermato fallosamente al limite dell’area e l’esterno spagnolo (convocato in Nazionale per la decisa sfida per le qualificazioni mondiali di sabato prossimo contro l’Italia) ha scavalcato la barriera con una parabola micidiale che non ha lasciato scampo ad Alessio Cragno.

Cinque minuti dopo Joao Pedro è stato costretto a lasciare il campo dopo uno scontro con Leonardo Bonucci, sostituito da Duje Čop. Montella ha fatto esordire anche Nikola Kalinić, mandato in campo al posto di Patrick Cutrone, osannato dai suoi tifosi, e Massimo Rastelli ha inserito Paolo Faragò per Simone Padoin.
Il Cagliari non s’è arreso fino alla fine, l’arbitro ha concesso ben 9′ di recupero ed il tecnico rossoblu ha concesso cinque minuti anche ad Andrea Cossu al posto di Diego Farias. Il Cagliari ci ha provato ancora, prima con Marco Sau, servito da Andrea Cossu, poi con Paolo Faragò, imbeccato ancora da Andrea Cossu, ma il risultato non è più cambiato.

Il Cagliari torna  a casa a mani vuote dopo le trasferte di Torino e Milano, ma – come già sottolineato – con la consapevolezza di essere sulla strada giusta e fiducioso, in attesa dell’inserimento di Gregory van der Wiel e del nuovo centravanti, che dovrebbe essere Leonardo Pavoletti.

Il campionato ora si ferma per lasciare spazio al doppio impegno della Nazionale di Giampiero Ventura (sabato 2 agosto al Santiago Bernabéu di Madrid con la Spagna, martedì 5 agosto al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia, con Israele). Alla ripresa del campionato, il Cagliari affronterà il Crotone, primo avversario pienamente alla sua portata, una delle rivali dirette per la salvezza, quasi certamente nel nuovo stadio provvisorio, realizzato a tempo di record sul piazzale del vecchio stadio Sant’Elia che verrà quindi demolito per lasciare spazio alla nuova “Sardegna Arena” rossoblu.

Joao Pedro.

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L’Olbia di Bernardo Mereu ha battuto il Cagliari di Massimo Rastelli per 1-0 nel test precampionato disputato questo pomeriggio allo “Stadio del Vento” di Aritzo (2.000 spettatori), con un goal dell’ex Daniele Ragatzu al 22′ del secondo tempo. Il risultato, come sempre accade in questa fase della preparazione, conta poco, anche perché i giocatori hanno grandi carichi di lavoro sulle gambe. Massimo Rastelli ha effettuato solo tre cambi nella seconda metà della ripresa, mentre Bernardo Mereu ha effettuato ben 9 cambi, 3 già alla fine del primo tempo. Per il Cagliari si tratta della prima sconfitta nella fase di precampionato che si è conclusa oggi. Il tecnico ha concesso due giorni di riposo alla squadra e riprenderà gli allenamenti martedì pomeriggio ad Assemini.

Cagliari: Rafael, Padoin, Andreolli, Pisacane (76’ Salamon), Miangue, Dessena (80’ Han), Cigarini, Barella, Joao Pedro, Borriello, Sau (68’ Giannetti).

Olbia: Aresti (46’ Bizzi), Pisano (61’ Iotti), V. Oliveira (55’ Pinna), Dametto, Cotali, Feola (65’ Senesi), Piredda (46’ Muroni), Geroni (84’ Vispo), Biancu (55’ Murgia), Ogunseye (75’ Arras), Kouko (46’ Ragatzu).

Arbitro: Collu di Cagliari.

Marcatore: 67’ Ragatzu.

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Il Cagliari supera il Milan (non accadeva da 19 anni) con un goal di Pisacane a tempo scaduto e chiude nel miglior modo possibile il campionato di serie A 2016/2017.

La partita con la squadra di Vincenzo Montella era priva di particolari interessi di classifica per entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto, a dispetto della temperatura estiva, cercando entrambe la vittoria. Il Cagliari l’ha raggiunta forse perché l’ha voluta di più, con un finale di grande generosità, sicuramente avvantaggiato dall’uomo in più nell’ultimo quarto d’ora, dopo l’espulsione di Gabriel Paletta.

Il Cagliari ha fatto esordire dall’inizio il giovanissimo portiere Luca Crosta, contro la squadra dove è cresciuto e, nel finale, un secondo ragazzo molto promettente, Roberto Biancu. I rossoblu sono passati in vantaggio al 17′ con Joao Pedro, su splendido assist di Marco Borriello. La reazione del Milan è stata immediata e su una conclusione di Carlos Bacca, Luca Crosta con una prodezza ha deviato sulla traversa e poi si è ritrovato il pallone tra le mani.

Alla mezz’ora Suso ha lasciato il campo infortunato, sostituito da Lucas Ocampos, poi protagonista di una buona partita.

Nel secondo tempo il Milan ha accelerato alla ricerca del goal del pari e al 16′ ha ottenuto un calcio di rigore, assegnato per un fallo di Ionita su Paletta. Il rasoterra è stato neutralizzato da una prodezza di Luca Crosta. Gianluigi Donnarumma ha negato due volte il raddoppio al Cagliari, prima su tiro di Joao Pedro deviato da Gomez, poi su una deviazione ravvicinata di Alessandro Deiola.

Al 27’ l’arbitro ha concesso un secondo calcio di rigore al Milan, per un fallo di Luca Crosta che, in uscita, ha travolto Carlos Bacca. Stavolta è stato Gianluca Lapadula a incaricarsi del tiro e a pareggiare sull’1 a 1. Alla mezz’ora è stato espulso Paletta per doppia ammonizione, dopo un fallo su Han (subentrato a Marco Borriello) a centrocampo. Fino al 90′ Donnarumma ha neutralizzato tutti i tentativi del Cagliari ma al 3’ di recupero, su una velenosa conclusione di Joao Pedro deviata da Donnarumma. Fabio Pisacane ha ribadito in rete, regalando la vittoria al Cagliari.

«Sognavo una giornata così – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Vado in vacanza da allenatore felice. La partita di oggi sembra una perfetta sceneggiatura da film. Una squadra ridotta nei minimi termini, con un giovane portiere come Crosta esordiente in Serie A che non sbaglia un intervento, Han che entra e fa impazzire tutti, Tachtsidis centrale di difesa che fa un partitone, Senna Miangue che non giocava da mesi e sostituisce alla grande Nicola Murru… salvezza a parte, reputo la giornata di oggi la più grande soddisfazione della stagione.»

«La gente si è divertita – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Avevo chiesto ai ragazzi una prestazione così, per salutare nel modo migliore la fine della stagione e l’addio in gara ufficiale Sant’Elia. Uscire tra gli applausi è stata la giusta conclusione. Il bilancio della stagione  non può essere che positivo. Tantissime vittorie, quattordici, appena una meno del primo anno di gestione di Allegri, 55 gol all’attivo. Ho cercato di sfruttare al massimo il potenziale offensivo di cui disponevo anche se presto si è ridotto ai minimi termini. Ci siamo salvati presto, anzi forse anche troppo presto: chiaramente l’andamento lento di chi stava dietro ci ha agevolato ma i nostri 47 punti li abbiamo fatti tutti.»

 

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L’umiliante sconfitta per 6 a 2 subita sul campo del Sassuolo nell’ultima trasferta stagionale, a salvezza già acquisita da diverse settimane, ha rimesso in discussione il rinnovo del contratto per il tecnico del Cagliari Massimo Rastelli, protagonista della promozione un anno fa e in questa stagione di una salvezza tranquilla, caratterizzata però da alcune sconfitte pesantissime, subite con 4, 5 e 6 goal al passivo.

Il passivo pesantissimo è maturato già nel primo tempo, con tre goal subiti nei primi 13 minuti, segno evidente dell’approccio completamente sbagliato, poi confermato dallo stesso tecnico, con il quale i rossoblu hanno affrontato la trasferta al Mapei Stadium di Reggio Emilia. E neppure il goal realizzato da Marco Sau a metà tempo, ha modificato la situazione, tanto che a 11 minuti dal riposo, un clamoroso autogoal di Marco Borriello ha riportato a tre reti il margine tra le due squadre. Nel secondo tempo, gli altri due goal del Sassuolo (il secondo messo a segno al 90′ dall’ex Alessandro Matri) e il secondo rossoblu di Artur Ionita, hanno segnato solo il punteggio finale di una partita senza storia.

La stagione del Cagliari, come già sottolineato, va considerata sicuramente positiva, ma la ripetitività di umilianti rovesci come quello di ieri, inducono a riflettere su quella che, al di là degli aspetti, è la tenuta psicologica di una squadra che in certe giornate sembra quasi assente e priva di alcuna reazione.

«E’ stato uno dei peggiori approcci della stagione – ha ammesso a fine partita Massimo Rastelli -: tre gol dopo il primo quarto d’ora e partita di fatto chiusa. Praticamente non siamo scesi in campo. Mi assumo tutte le responsabilità per questa sconfitta: evidentemente non sono stato bravo durante la settimana a fare salire la tensione e la concentrazione al punto giusto. Venivamo da un’ottima prestazione contro l’Empoli, mi auguravo che mantenendo lo stesso atteggiamento di vedere un risultato diverso. Mi spiace perché la stagione è stata positiva e speravo di chiuderla nel modo migliore. Ho provato a cambiare modulo ed avevamo trovato un equilibrio. Nulla oggi faceva presagire che potessimo ricadere nei soliti errori. Si vede che alcune cose non riusciamo a farle funzionare, nonostante ci mettiamo tanta attenzione in allenamento. Questi errori però – ha concluso il tecnico rossoblu – possono essere un punto di partenza su dove iniziare a lavorare per l’anno prossimo.»

 

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Il Cagliari non è ancora sazio. Nonostante la salvezza fosse ormai acquisita, contro un avversario assetato di punti come l’Empoli, la squadra di Massimo Rastelli ha disputato una grande partita, chiudendo i conti già nel primo tempo, con tre splendidi goal di Marco Sau e Diego Farias, quest’ultimo autore di una doppietta.

Per oltre un’ora è stato un Cagliari brillantissimo, capace di dare spettacolo puro grazie ai suoi attaccanti letteralmente scatenati. L’Empoli, nonostante avesse assoluto bisogno di fare risultato per respingere i tentativi di rimonta del Crotone, vittorioso anche oggi sull’Udinese (nelle ultime sette giornate la squadra di Davide Nicola è quella che conquistato più punti di tutte, 17, alla pari dello straordinario Napoli di Maurizio Sarri che oggi ha espugnato l’Olimpico di Torino con un clamoroso 5 a 0) è stato letteralmente travolto dal Cagliari nei primi 45′ e s’è svegliato troppo tardi, realizzando due goal nel finale.

 

«Nel primo tempo abbiamo mostrato azioni in velocità e trame ficcanti, segnando tre gol e chiudendo la pratica – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Poi nei minuti finali si è persa lucidità in difesa, un po’ per il caldo, un po’ perché alcuni giocatori come Farias e Joao Pedro non sono ancora al top, lo stesso Borriello pur avendo giocato bene non era brillantissimo. L’Empoli non aveva niente da perdere, si è lanciato in avanti ed ha accorciato le distanze. Però abbiamo avuto altre tre-quattro occasioni nitidissime per arrotondare. Il risultato non fa una piega.»

«Dobbiamo onorare la maglia e rispettare società e tifosi sino all’ultimo. Siamo grandi professionisti, l’abbiamo dimostrato oggi e l’anno scorso. Daremo il massimo – ha concluso Massimo Rastelli – poi se gli avversari saranno più bravi, complimenti a loro.»

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Niente da fare per il Cagliari, al San Paolo, contro la lanciatissima formazione allenata da Maurizio Sarri che, con i tre punti, ha scavalcato la Roma al secondo posto in classifica, in attesa della trasferta odierna della Roma a San Siro contro il Milan. I rossoblu erano arrivati a Napoli con l’ambizione di riscattare il pesantissimo 0 a 5 del girone d’andata e cercare di non perdere, ma non hanno avuto neppure il tempo di illudersi, perché il piccolo bomber belga Dries Mertens ha impiegato solo 2 minuti per sbloccare il risultato e incanalare la partita verso un’agevole vittoria della sua squadra.

Il Napoli oggi gioca il miglior calcio della serie A e lo ha confermato anche ieri, realizzando tre reti e andando vicinissima ad altre segnature, soprattutto nel primo tempo, con un calcio spettacolare. Il raddoppio è arrivato al 49’, ancora per merito di Dries Mertens, autore di un tiro angolatissimo dal limite dell’area, quasi un colpo da biliardo. Dopo una traversa di Albiol, al 67’ il Napoli ha arrotondato ancora il risultato, con Lorenzo Insigne, ben servito dal solito Dries Mertens. Il Cagliari ha realizzato il goal che ha fissato il risultato finale sul 3 a 1, appena oltre il 90′, su azione sviluppatasi con un lancio di Joao Pedro per lo scatto di Farias, bel  dribbling su Hysaj e tiro imparabile per Reina.

«Non mi aspettavo certo di prendere un gol dopo un minuto – ha commentato Massimo Rastelli -. In quel momento bisogna essere bravi a non cambiare quello che si era preparato in settimana. Sapevamo di affrontare una squadra forte, che gioca un grande calcio e dovevamo limitare le loro qualità. Quando tenti di allungarti per recuperare il risultato, concedi spazio e la velocità degli attaccanti del Napoli può farti male. Così finisci per restare in una sorta di limbo.»

«Eravamo intimiditi, non riuscivamo ad uscire – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Piano piano siamo migliorati, abbiamo guadagnato campo e proposto qualche situazione interessante; naturalmente il Napoli ha avuto altre occasioni per arrotondare il punteggio. Poi abbiamo incassato il 2-0 ad inizio ripresa e a quel punto è diventato tutto difficilissimo, contro una squadra che in questo momento non ti permette di ragionare, ti viene a pressare alta, gioca ad una velocità impressionante e trova sempre le contromisure ad ogni situazione tattica. Non dimentichiamo che il Napoli ha costretto a fare questo tipo di partita squadre del calibro di Juventus e Real Madrid. Il gol di Farias ha alleggerito la sconfitta. La squadra ha dato tutto, so che non è facile trovare motivazioni quando hai una tranquilla posizione di classifica. Invece i ragazzi hanno corso tanto, ho fatto loro i complimenti. Da domani inizieremo a pensare all’Empoli – ha concluso Massimo Rastelli – vogliamo vincere per conquistare altri tre punti e consolidare la nostra classifica.»

 

 

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Archiviato domenica scorsa con la vittoria sul Pescara il capitolo relativo alla salvezza matematica, il Cagliari affronta oggi una trasferta difficilissima come quella del San Paolo di Napoli, con lo spirito giusto e la ferma intenzione di ben figurare al cospetto della lanciatissima formazione di Maurizio Sarri, anche per riscattare il pesantissimo ko casalingo per 0 a 5 subito nella gara del girone d’andata al Sant’Elia, disputata l’11 dicembre 2016.

E’ difficile dire quali sono le maggiori insidie nella formazione napoletana. Massimo Rastelli dovrà studiare adeguate contromisure per frenare gli slanci dei tre piccoli terribili dell’attacco campano, Dries Mertens, José Maria Callejòn e Lorenzo Insigne, ma i pericoli arriveranno anche dalla zona centrale del campo, dove opereranno Allan e Jorginho, desiderosi di ben figurare dopo una stagione che li ha visti spesso come alternative ai titolari, e ancora dal grandissimo talento di Marek Hamsik. E’ quasi superfluo sottolineare che per riuscire a ritornare a casa con un risultato positivo, il Cagliari dovrà disputare la “partita perfetta“.

Massimo Rastelli fa grande affidamento sui suoi gioielli d’attacco, da Marco Sau a Diego Farias e Joao Pedro (autore del goal decisivo, su rigore, domenica scorsa contro il Pescara), per finire a Marco Borriello, che ormai punta dichiaratamente al record personale di reti in serie A, raggiunto con la maglia del Genoa, a quota 18. A quattro giornate dalla fine del campionato, il centravanti di origini campane è a quota 16.

Napoli – Cagliari verrà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Marzaloni e Alassio, quarto uomo Schenone, arbitri d’area Massa e Manganiello,

Piero Giacomelli, 39 anni, è alla settima stagione nella Can di A e B. L’esordio in serie A risale al 3 aprile 2011, in Genoa-Cagliari 0-1. Vanta 83 presenze in serie A e 39 in serie B.

 

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La vittoria sul Pescara è arrivata ma come aveva ammonito Massimo Rastelli alla vigilia, quella maturata questo pomeriggio al Sant’Elia non è stata una vittoria facile. L’ha decisa un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per un fallo di mano di Michele Fornasier su conclusione di Joao Pedro e trasformato alla perfezione dallo stesso calciatore brasiliano, a metà del primo tempo. I tre punti hanno portato il Cagliari a quota 41 punti, sulla stessa linea del Chievo, corsaro a Marassi sul Genoa, sempre al 12° posto ma ora a due soli punti di distanza dall’Udinese, travolta per 4 a 0 a Bologna.

Al termine della partita, Massimo Rastelli ha radunato i suoi ragazzi al centro del campo, per un abbraccio collettivo per celebrare la salvezza. «È stato qui, in mezzo al campo, dove abbiamo ottenuto punti importanti – ha detto il tecnico rossoblu -. Ho voluto ringraziarli. È un grande traguardo che dedico a tutto il Cagliari: società, giocatori, staff tecnico, tifosi. Sappiamo bene cosa significa la serie A per il club e per la città».

«C’è tanta felicità per quello che i ragazzi sono riusciti ad ottenere, nonostante le mille difficoltà: dodici vittorie in serie A non sono facili da ottenere. Siamo una neopromossa e ci siamo salvati con largo anticipo, altri dati da tenere in considerazione – ha aggiunto Massimo Rastelli -. Il nostro peccato è stato di non chiuderla. Quando vai in vantaggio, hai occasioni importanti e non le sfrutti, poi l’avversario ti può mettere in difficoltà approfittando dei tuoi errori per ripartire. Abbiamo concesso un paio di situazioni sporche, noi non siamo stati precisi nell’ultimo passaggio. Avevo detto che era una partita pericolosa perché tutti si attendevano una nostra vittoria facile e quando è così c’è il pericolo di prenderla sotto gamba. Così non è stato, tenevamo molto a questa gara – ha concluso Massimo Rastelli -, non potevamo sbagliarla.»