5 December, 2025
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Quella di sabato 26 luglio a Carbonia per la terza giornata di eventi del Festival Carta Carbonia è stata una serata dove si è discusso sul palco e in platea di tradizione, economia, ecologia, e intelligenza artificiale. Un programma ricco che ha registrato un’ottima affluenza di pubblico e acceso riflessioni su temi attuali e trasversali. L’evento, promosso dal comune di Carbonia con il finanziamento del PN “METRO Plus e città medie Sud” 2021-2027 e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, in collaborazione con la Scuola di Scrittura Genius e la Libreria Cossu.

Ad aprire la serata, alle 19.30, è stato Giuseppe Corongiu, che ha presentato Gherras (Janus) in dialogo con Nicola Merche. Un incontro denso di riferimenti culturali, che ha catturato l’attenzione del pubblico presente. A seguire, Maria Francesca Chiappe ha portato sul palco Uguale per tutti (Castelvecchi), in conversazione con Lorella Costa. Alle 21.00, il festival ha virato verso i temi dell’innovazione con l’atteso incontro con Massimo Cerofolini, protagonista di AmazSing! Tra Amazzonia e Singapore la via alla tecnologia italiana. Un viaggio tra intelligenza artificiale, geopolitica e scenari digitali, che ha posto l’accento sulle opportunità e i rischi del nostro tempo con uno sguardo lucido e appassionato.

Gran finale con Mariangela Pira, che ha presentato Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche (Chiarelettere), in dialogo con Laura Fois. Un confronto illuminante su economia e vita quotidiana, che ha saputo coniugare divulgazione e profondità, rendendo accessibili concetti complessi e stimolando riflessioni sul nostro presente economico.

E questa sera, sabato 27 luglio, il gran finale della seconda edizione del festival Carta Carbonia con un programma ricco e con la presenza di ospiti d’eccezione.

Si chiude oggi, domenica 27 luglio, la seconda edizione di Carta Carbonia, il festival che per quattro giorni ha portato nel cuore del Sulcis incontri, letture e momenti di approfondimento sui grandi temi del nostro tempo. L’Arena Mirastelle ospiterà una giornata finale intensa e partecipata, che vedrà protagonisti giovani scrittori, autori affermati e voci autorevoli del giornalismo italiano.

Ad aprire il programma sarà la presentazione pubblica degli elaborati della Scuola di Scrittura Genius, un momento speciale che restituisce al pubblico il lavoro creativo realizzato durante il laboratorio di scrittura condotto da Paolo Restuccia e dalle formatrici Loredana Germani e Lucia Pappalardo.

A seguire, tre appuntamenti imperdibili con la narrativa e l’attualità. Alle ore 19.00 Gianni Caria presenterà Rosario va in pensione (Il Maestrale) in dialogo con Giovanni Follesa: una riflessione intima e ironica sulla fine del lavoro e l’inizio di nuove vite. Alle 19.45 sarà la volta di Daria Colombo, che con Il cielo su via Padova (Sperling & Kupfer), in conversazione con Marco Corrias, porterà sul palco una storia di impegno sociale e multiculturalità. Alle 20:30, spazio a uno dei momenti più attesi: Gad Lerner presenterà Gaza. Odio e amore per Israele (Feltrinelli), dialogando con Paolo Restuccia su conflitti, identità e scenari geopolitici complessi, in un confronto lucido e necessario.

Il gran finale del festival è previsto alle ore 21.30 con La storia siamo noi. Voci, suoni e appunti di Sardegna, una performance poetico-musicale che unisce i testi di Flavio Soriga e la musica di Gianluca Pischedda, produzione InsulaeLab. Un viaggio tra parole e note che celebra la Sardegna, la memoria collettiva e la potenza dell’arte.

 

Si è aperta ufficialmente ieri sera, giovedì 24 luglio, all’Arena Mirastelle, la seconda edizione di “Carta Carbonia”, il festival letterario che fino a domenica 27 animerà la città di Carbonia con incontri, spettacoli e laboratori. Una serata ricca di suggestioni, partecipata da un pubblico numeroso e attento, che ha confermato il forte legame tra la comunità e una manifestazione ormai tra le più rilevanti nel panorama culturale sardo.

Il festival, promosso dal comune di Carbonia con un finanziamento del PN “METRO Plus e Città Medie Sud” 2021-2027, il coordinamento dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e la collaborazione con la Scuola di Scrittura Genius e la Libreria Cossu, è stato inaugurato dalla scrittrice Francesca Spanu, che ha presentato il suo ultimo romanzo Il corpo sbagliato (Ed. Il Maestrale) in dialogo con il direttore artistico di Carta Carbonia Giovanni Follesa, A seguire, uno dei nomi di punta del noir italiano, Piergiorgio Pulixi, ha incantato il numeroso pubblico presente con la presentazione del suo nuovo libro “Se i gatti potessero parlare” (Marsilio), intervistato dalla stessa Francesca Spanu.

Il momento più atteso della serata è arrivato in chiusura, con “Alberi”, lo spettacolo che ha unito divulgazione scientifica e arte teatrale. Protagonisti sul palco Stefano Mancuso, botanico, neurobiologo vegetale e saggista italiano, noto a livello mondiale per i suoi studi sull’intelligenza e il comportamento delle piante, e Giovanni Storti, volto amatissimo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

Giovanni Storti, con il suo approccio curioso e ironico, e Stefano Mancuso, con le sue conoscenze da esperto, hanno guidano il pubblico attraverso un’esperienza capace di unire intrattenimento e divulgazione scientifica. Lo spettacolo, che si avvale della regia di Arturo Brachetti, utilizza la narrazione per creare magia e suggestione, mostrando come arte e scienza possano dialogare per sensibilizzare il pubblico sul ruolo cruciale delle piante per la vita sulla Terra.

Le interviste con il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, l’assessora della Cultura, Giorgia Meli, e l’attore Giovanni Storti, poco prima dell’inizio dello spettacolo “Alberi” con Stefano Mancuso.

Gli appuntamenti in calendario per il festival Carta Carbonia proseguono venerdì 25 luglio, con gli incontri letterari di Barbara Serra (“Fascismo in famiglia”, Garzanti) e Marco Varvello (Londra, i luoghi del potere, Solferino), in dialogo con Franca Rita Porcu e Andrea Fulgheri.
A seguire, spazio all’emozione con lo spettacolo teatrale E ti vengo a cercare, un intenso omaggio a Battiato scritto e interpretato da Andrea Scanzi, con le musiche di Gianluca Di Febo. La serata si chiuderà con la performance musicale Versus. Claudia Aru canta Sergio Atzeni, con Claudia Aru alla voce e Simone Sassu al pianoforte.

Sabato 26 luglio, la serata si apre alle 19:30 con Giuseppe Corongiu (Gherras, Janus), in dialogo con Nicola Merche, e prosegue con Maria Francesca Chiappe (“Uguale per tutti”, Castelvecchi), intervistata da Lorella Costa.
Alle 21:00 riflettori puntati sull’innovazione con il talk AmazSing! di Massimo Cerofolini, dedicato all’intelligenza artificiale e alla tecnologia. Alle 21:45 sarà la volta di Mariangela Pira, che presenterà Effetto domino (Chiarelettere) in dialogo con Laura Fois.
Gran finale alle 22:30 con un concerto dal vivo che vedrà protagonisti alcuni artisti locali, in un’atmosfera di festa e condivisione.

Domenica 27 luglio, giornata conclusiva del festival, si parte con la presentazione pubblica dei racconti nati dalla Scuola di Scrittura Genius. A seguire, gli incontri con Gianni Caria (Rosario va in pensione, Il Maestrale), Daria Colombo (Il cielo su via Padova, Sperling & Kupfer) e Gad Lerner (Gaza. Odio e amore per Israele, Feltrinelli), che dialogheranno rispettivamente con Giovanni Follesa, Marco Corrias e Paolo Restuccia.

 

I grandi protagonisti della cultura tornano a Carbonia: da Mancuso a Gad Lerner, da Andrea Scanzi a Marco Varvello, passando per Giovanni Storti, Barbara Serra e Mariangela Pira. Dal 24 al 27 luglio l’Arena Mirastelle ospita la seconda edizione di Carta Carbonia: quattro giorni di incontri, spettacoli e scrittura con alcune tra le voci più autorevoli del panorama nazionale. Una seconda edizione che si preannuncia ricchissima di contenuti e ospiti di prestigio. Sul palco dell’Arena Mirastelle, dal 24 al 27 luglio, si alterneranno personalità di primo piano come Andrea Scanzi, Barbara Serra, Marco Varvello, Stefano Mancuso e Giovanni Storti, Gad Lerner, Mariangela Pira, Massimo Cerofolini, Daria Colombo e molti altri, per un festival che intreccia pensiero critico e racconto del presente. Un vero e proprio laboratorio culturale a cielo aperto, dove il territorio si mette in dialogo con le grandi voci della scena nazionale.

Promosso dal comune di Carbonia con il finanziamento del PN “METRO Plus e città medie Sud” 2021-2027 e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, in collaborazione con la Scuola di Scrittura Genius e la Libreria Cossu, “Carta Carbonia” rinnova per il secondo anno consecutivo il proprio impegno nel coinvolgere attivamente scuole, studenti e cittadinanza, offrendo spazi di dialogo, approfondimento e creatività.“Siamo pronti per la seconda edizione del Festival Letterario Carta Carbonia.

«Questo festivaldichiara il sindaco di Carbonia, Pietro Moritturappresenta un tassello fondamentale all’interno di un progetto più ampio di inclusione sociale, finanziato con fondi del PON Coesione attraverso il programma PON Metro. Abbiamo scelto di investire sulla cultura, sulla valorizzazione dell’identità del nostro territorio e sull’inclusione, offrendo opportunità concrete soprattutto alle nuove generazioni, ma anche a tutti i cittadini, per conoscere la storia di Carbonia e far emergere le capacità e le professionalità che la nostra comunità esprime ogni giorno.»

Soddisfazione espressa anche dall’assessora della Cultura e allo Spettacolo Giulia Meli: «Per essere riusciti a confermare la presenza del Festival Letterario a Carbonia. La seconda edizione di Carta Carbonia rappresenta un importante traguardo: un programma cresciuto non solo nella durata, ma anche nella qualità e nella profondità dei contenuti e degli spettacoli proposti. Per quattro giorni, Carbonia si animerà con un clima ricco di cultura, lettura, incontri, dialoghi e musica. Siamo fieri di questo risultato e convinti che quest’anno la partecipazione dei cittadini e del territorio iglesiente potrà godere di un’offerta culturale capace di incontrare il gusto di tutti. Confidiamo che anche questa edizione possa confermare la qualità e lo spessore dell’evento, contribuendo a rendere l’estate carboniense ancora più viva e significativa, sotto il segno della cultura».

Tra i momenti più attesi c’è la Scuola di Scrittura Genius, in programma dal 21 al 27 luglio: un laboratorio intensivo e gratuito di scrittura, pensato per offrire a studenti e adulti un’occasione formativa di alto livello. L’obiettivo è ambizioso e coinvolgente: accompagnare ogni partecipante nella scrittura di un racconto originale ispirato a un luogo significativo della propria vita, con particolare attenzione a Carbonia e al suo territorio. Per stimolare l’immaginazione, verranno proposti spunti e suggestioni tratte da testi letterari, film, musica e arte, trasformando ogni incontro in un viaggio tra esperienze e linguaggi.

«La seconda edizione di Carta a Carboniadichiara invece il direttore artistico dell’evento Giovanni Follesa rappresenta una conferma importante. Testimonia il desiderio diffuso di interagire con gli autori e di ritrovarsi all’interno di una comunità viva e dinamica di lettrici e lettori. È l’avvio di un processo culturale che restituisce centralità ai libri e alle storie, ponendoli al centro della vita collettiva. Non è un caso che le giornate del Festival si siano arricchite con una scuola di scrittura, pensata e aperta a tutte le persone che vivono a Carbonia, segno concreto di un radicamento profondo nel territorio e di una volontà di crescita condivisa.»

Il laboratorio si articolerà in cinque incontri quotidiani, dal 21 al 26 luglio, e si concluderà sabato 27 luglio con la presentazione pubblica dei racconti all’interno del festival. A guidare il percorso sarà Paolo Restuccia, scrittore, traduttore, docente universitario e storico regista de Il Ruggito del Coniglio su Rai Radio2. Con alle spalle pubblicazioni per editori come Fazi e Arkadia, traduzioni di manuali cult di Robert McKee e una lunga esperienza nella didattica della scrittura, Restuccia porterà a Carbonia competenza, visione e metodo. Al suo fianco, le autrici e formatrici Loredana Germani e Lucia Pappalardo. La Scuola di Scrittura è stata presentata alle scuole del territorio il 17 maggio scorso e sarà seguita, tra settembre e dicembre, da una fase “off” dedicata agli studenti degli istituti scolastici di Carbonia che hanno aderito all’iniziativa, con una serie di attività laboratoriali. C’è tempo fino al 16 luglio per iscriversi gratuitamente.

Il programma degli appuntamenti pubblici del festival prenderà il via giovedì 24 luglio con gli incontri letterari dedicati a Il corpo sbagliato (Il Maestrale) di Francesca Spanu, in dialogo con Giovanni Follesa, e Se i gatti potessero parlare (Marsilio) di Piergiorgio Pulixi, intervistato dalla stessa Francesca Spanu. In chiusura, lo spettacolo Alberi, che unisce divulgazione e teatro, con Stefano Mancuso e Giovanni Storti, per la regia visionaria di Arturo Brachetti.

Venerdì 25 luglio, saliranno sul palco Barbara Serra (Fascismo in famiglia, Garzanti) e Marco Varvello (Londra, i luoghi del potere, Solferino), che dialogheranno con Franca Rita Porcu e Andrea Fulgheri. A seguire lo spettacolo teatrale “E ti vengo a cercare”, scritto e interpretato da Andrea Scanzi con Gianluca Di Febo. Chiuderà la giornata Versus. Claudia Aru canta Sergio Atzeni, con la voce di Claudia Aru e il pianoforte di Simone Sassu.

Sabato 26 luglio, la serata prenderà il via alle 19.30 con Giuseppe Corongiu, che presenterà il suo Gherras (Janus) in dialogo con Nicola Merche. Subito dopo, sarà la volta di Maria Francesca Chiappe, che porterà sul palco Uguale per tutti (Castelvecchi), in conversazione con Lorella Costa. Alle 21.00, spazio all’innovazione e alla tecnologia con Massimo Cerofolini, protagonista dell’incontro AmazSing! Tra Amazzonia e Singapore la via alla tecnologia italiana, dedicato all’Intelligenza Artificiale e ai nuovi scenari del digitale. A seguire, alle 21.45, Mariangela Pira presenterà “Effetto domino”. Come il mondo globale influenza le nostre tasche (Chiarelettere), in un confronto con Laura Fois sul legame tra economia globale e vita quotidiana.La giornata si concluderà alle 22.30 con un momento musicale dal vivo, che vedrà protagonisti alcuni artisti locali. Un finale suggestivo che accompagnerà il pubblico tra suoni e atmosfere in continuità con il dialogo culturale del festival.

Domenica 27 luglio, giornata conclusiva della seconda edizione di Carta Carbonia, sarà dedicata alla presentazione pubblica degli elaborati della Scuola di Scrittura, e agli incontri con Gianni Caria (Rosario va in pensione, Il Maestrale), Daria Colombo (Il cielo su via Padova, Sperling & Kupfer) e Gad Lerner (Gaza. Odio e amore per Israele, Feltrinelli), che dialogheranno rispettivamente con Giovanni Follesa, Marco Corrias e Paolo Restuccia. Il gran finale sarà affidato a “La storia siamo noi. Voci, suoni e appunti di Sardegna”, performance poetico-musicale con Flavio Soriga e Gianluca Pischedda, produzione InsulaeLab.

 

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Dieci anni di spettacoli, laboratori, festival e impegno civile. Dieci anni di teatro per La Cernita, la compagnia di Carbonia attiva dal 2009 nel cuore di un territorio bello e complesso come il Sulcis-Iglesiente. Per celebrare questo traguardo La Cernita organizza una tre giorni nel piccolo e incantevole borgo minerario di Bacu Abis, da sempre centro operativo della compagnia, in programma da venerdì 24 a domenica 26 maggio.

E lo fa assieme ai suoi grandi protagonisti sulla scena, ai tanti partner che sostengono le iniziative, ad alcuni amici e ospiti speciali. Il tutto sotto la direzione artistica di Monica Porcedda, con Carla Galliu alla segreteria organizzativa e Erre Push a occuparsi di produzione e graphic design.

Tra gli ospiti il gruppo Teatro Albeschida, la sezione Anpi di Carbonia, Casa Emmaus, la saggista, giornalista e critica letteraria Angela Guiso, il grande musicista Gavino Murgia e tanti altri.

La compagnia

La Cernita Teatro, fin dalla sua nascita, ha scelto di adottare una pratica teatrale con una forte valenza sociale e comunitaria, agendo in cooperazione con le istituzioni, le cooperative sociali e le associazioni attive nel territorio. Un modo inclusivo di lavorare che ha dato vita a una forma nuova di fare teatro, finalizzata al cambiamento sociale e a una visione dell’arte come impegno civile e politico.

Nel cuore di un territorio caratterizzato da un forte disagio socio-economico, con un alto tasso di dispersione scolastica e di disoccupazione giovanile, le due donne che sono l’anima della compagnia – Monica Porcedda, Carla Galliu – hanno proposto e realizzato progetti preziosi, portati avanti con ragazzi e scuole. Un’anima viva e propulsiva che si è si rivolta e si rivolge a giovani, adulti, anziani, attori d’esperienza ed emergenti, ospiti del Centro Diurno di Salute Mentale di Carbonia, insegnanti, educatori e formatori. Un orizzonte che si allarga e coinvolge, senza stravolgere.

I Cantieri Creativi

La Cernita Teatro festeggia i suoi dieci anni di attività riassunti ad arte nei tre hashtag che rilanciano la ricorrenza: #contAtti#EmoAzioni #NarrAzioni.

Tra ricerca artistica ed esperienza umana e sociale, il progetto si divide in tre sezioni ed è destinato a differenti fasce d’età. Nato all’interno della Stagione Bacu Abis Teatro 2019, grazie ai contributi di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Comune di Carbonia, ha come obiettivo l’educazione al teatro e all’arte contemporanea.

#CantieriCreativi_Echoes_Echi dal mare

Un esperienza formativa di teatro civile e della memoria diretta da Monica Porcedda che ha coinvolto 30 attori, tra giovani, adulti e anziani, gli allievi del laboratorio permanente de La Cernita Teatro e gli allievi del Gruppo Teatro Albeschida, compagnia teatrale nata nel 2001 in seno alle attività del Centro Diurno di Salute Mentale di Carbonia. Il progetto nasce in collaborazione con la sezione ANPI di Carbonia. La perfomance finale è andata in scena giovedì 25 aprile 2019 in memoria dei tanti migranti vittime delle stragi in mare.

#CantieriCreativi_ragazzi

Un progetto di educazione al teatro e all’arte contemporanea tra il manuale e il digitale. Attraverso un ciclo di incontri sul teatro della relazione, costumi, scene e arte digitale, i giovani stanno lavorando per costruire insieme una perfomance finale che avrà come tema centrale il tempo, questo signore misterioso e invisibile che ci accompagna ogni giorno.

#CantieriCreativi_le mie stagioni 

Un laboratorio di pedagogia dell’espressione e lettura espressiva destinato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, a educatori e formatori, diretto da Maria Giulia Cirronis e da realizzarsi a giugno dopo la chiusura delle scuole.

Il programma

Venerdì 24 maggio il sipario si alza alle ore 18.00, negli spazi del teatro di Bacu Abis: si comincia con la performance teatrale “Improvvisazioni su madame la th” prodotto dal Gruppo Teatro Albeschida per la regia di Giampiero Orrù e Maura Grussu, con testo di Alfredo Camera ed adattamento di Angela Nocco e Lillia Dettori.

A seguire proiezione di #Echoes, progetto affinato all’interno dei Cantieri Creativi a cura de La Cernita Teatro in collaborazione con Gruppo Teatro Albeschida e la sezione di Carbonia dell’Anpi.

In chiusura l’incontro/confronto con Casa Emmaus dal titolo #LaBellezzaCondivisa. Tre realtà – La Cernita, Albeschida e Casa Emmaus – che raccontano e sviluppano per immagini, parole e gesti il tema “Dalla vita dell’arte all’arte della vita tra ricerca artistica e esperienza umana e sociale”.

Sabato 25 maggio l’appuntamento è fissato alle 19 al circolo di Bacu Abis (fronte Teatro) con “Giulio Angioni e Primo Levi: raccontare il tempo”. Un dialogo tra Monica Porcedda ed Angela Guiso, critica letteraria, saggista, giornalista e presidente del Premio Letterario Cambosu. Un incontro per riscoprire la Sardegna attraverso la poesia di Giulio Angioni e la prosa di un Primo Levi, a 100 anni dalla sua nascita. Un evento realizzato in collaborazione con la Società Umanitaria di Carbonia.

Alle 21si prosegue poi al teatro di Bacu Abis per “Frammenti di tempo: omaggio a Giulio Angioni e a Primo Levi”, a cura della compagnia teatrale La Cernita Teatro e del musicista Gavino Murgia. Sul palco Lucia Longu, Mariella Mannai, Monica Porcedda, Luciano Sulas, Rosanna Sulas.

Domenica 26 maggio ultimo atto di questa tre giorni di spettacoli, riflessioni e festeggiamenti. Alle 17.00, ancora al teatro di Bacu Abis, va in scena “Chi va piano va sano e va lontanto!”, esito finale del laboratorio #SpazioLabBimbi diretto da Monica Porcedda con Luminita Loredana Surduc assistente alla regia. Un’esperienza ludica e creativa che utilizza il teatro come strumento di scoperta e sperimentazione di sé e dell’altro fra corpi, voci, emozioni, parole, immagini, libertà e tanta fantasia. Sul palco Filippo Salidu, Viola Mereu, Giovanni Fois, Laura Fois, Alberto Porcu, Francesca Camporelli, Lorenzo Camporelli e Francesco Vadalà.

A seguire l’ultimo atto di questo intenso fine settimana con “Kairos”, perfomance conclusiva del progetto #CantieriCreativi ragazzi, con Dario Mura, Cristina Alciator, Gioia Di Pasquale, Leonardo Massa, Sofia Caciarru e Leonardo Cacciarru, con Monica Porcedda e la preziosa partecipazione di Maria Giulia Cirronis, Marco Nateri, Luminita Loredana Surduc, Giampietro Guttuso e FabLabSulcis.

Si è conclusa domenica a Cagliari, nella suggestiva location del Ghetto degli Ebrei, la terza edizione di “Dies de Festa”. Due giornate ricche di appuntamenti politici, culturali e musicali. Due giornate di confronto tra gli attivisti di ProgReS e gli ospiti che hanno voluto discutere dei temi più disparati all’insegna della concretezza e della volontà di costruire una reale alternativa di governo per la nazione sarda. Dalle filiere produttive all’innovazione, dall’importanza della storia e della lingua nazionale al ruolo delle mobilitazioni contro le speculazioni e le servitù, dall’opposizione alle scelte del governo Pigliaru al futuro di Sardegna Possibile, tanti sono stati i temi e tanti i contributi scientifici, tecnici e politici che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone nel corso dei due giorni della manifestazione.

La festa si è aperta sabato mattina con un confronto sul ruolo del referendum scozzese e di quello catalano nei processi di cambiamento all’interno del contesto europeo. A discuterne sono intervenuti il Politologo Carlo Pala e l’esperta di comunicazione politica Paola Bonesu. Il dibattito di grande interesse è stato rivolto ad analizzare le possibili implicazioni dei processi referendari in corso e ha visto come momento principale l’intervento inviato dal principale partito indipendentista catalano ERC che tramite il suo viceportavoce nel parlamento – Oriol Amoròs- ha portato i saluti alla festa e ha tratteggiato i contorni e le tensioni presenti attualmente in Catalogna per il rifiuto del governo spagnolo di concedere il diritto allo svolgimento del referendum consultivo previsto per novembre. Al dibattito sono intervenuti con dei contributi anche gli attivisti di ProgReS Disterru, con Roberto Carta che ha presentato una sintesi di quanto emerso al convegno organizzato dal partito qualche giorno dopo lo svolgimento del referendum scozzese proprio ad Edimburgo, e il referente di Scida, Andria Pili, che ha presentato la loro positiva esperienza nelle relazioni internazionali con Corsi, Baschi e Irlandesi. Il dibattito, moderato dal responsabile nazionale della formazione di Progres Frantziscu Sanna Carta, si è concluso con un dibattito che ha reso evidente quanto siano importanti le relazioni internazionali e la conoscenza delle situazioni delle altre nazioni senza stato per lavorare ad un progetto comune di Europa dei popoli.

Nel pomeriggio del sabato si sono svolti i dibattiti sulla storia e sulla lingua sarda. Il messaggio emerso dai due dibattiti è stato all’insegna del “fare le cose”.

La prima giornata di dibattiti si è conclusa con l’incontro di politica nazionale, con la moderazione del giornalista dell’Unione Sarda, Giuseppe Meloni. Il tema del confronto aveva come oggetto le prospettive che possono aprirsi tra quei soggetti politici che strategicamente hanno fatto la scelta di non fare alleanze coi blocchi del potere italiano di centrodestra e centrosinistra, ma che una legge elettorale indegna ha tenuto fuori dal consiglio regionale sardo pur essendo stati capaci di raccogliere alle ultime elezioni sarde decine di migliaia di voti. All’incontro si sono confrontati Gianluca Collu Cecchini (segretario Nazionale di ProgReS), Mauro Pili (Unidos), Gianfranco Sollai (Gentes), Cristiano Sabino (Fronte unidu indipendentista) e Bustianu Cumpostu (Sardigna Natziones). È stata ribadita la volontà di dare vita ad una alternativa nazionale di governo in grado di porsi in maniera costruttiva nel panorama politico sardo. Cominciando a lavorare su delle piattaforme dinamiche, aperte alla società sarda, con dei temi comuni al centro del dibattito e già condivisi, come le servitù ad esempio, così da poter cominciare a disegnare scenari futuri possibili.

La serata di festa si è chiusa con il concerto del CarguS Jazz Trio che con la loro musica hanno allietato i presenti e reso ancor più piacevole l’atmosfera di una calda serata d’autunno.

La giornata di domenica ha preso avvio con un dibattito sull’importante tema “Fare impresa in Sardegna”. Si è discusso delle attuali condizioni in cui operano i nostri attori produttivi, sull’innovazione e le start-up e sul ruolo della finanza e del credito nei processi di trasformazione sociale in Sardegna. Gli ospiti del dibattito sono stati Giuseppe Melis, dell’Università di Cagliari, Laura Fois esperta di comunicazione e di innovazione e Giovanni Acquati esperto di finanza etica. Dal dibattito è emersa una forte necessità di politiche serie per l’impresa in grado di supportare nuovo tessuto produttivo e non di soffocare la creatività collettiva. Il partito al termine del dibattito si è impegnato ad attivare un laboratorio che sviluppi contenuti e proposte su questo tema di grande rilevanza per il futuro della nostra nazione.

Prima del pranzo, l’emozionante performance teatrale di Gianluca Medas, Andrea Congia e Carolina Casula.

Nel pomeriggio si è parlato di Ambiente e Territorio e della Marcia della Terra che, partendo da ProgReS ad Arborea nel marzo 2013, ha visto il coinvolgimento di migliaia di sardi e diversi comitati locali. Gli attivisti di ProgReS, Paolo Piras per il comitato “No al Progetto Eleonora” di Arborea, Daniela Concas per “No Trivelle in Sardegna” del Medio Campidano e Tore Tedde per “Non bruciamoci il futuro” di Macomer hanno esposto la situazione attuale dei diversi progetti di servitù energetiche e industriali, delle coseguenze negative in termini economici e di salute per i cittadini e delle prospettive future. È emersa la necessità di una coscienza collettiva sull’utilizzo delle proprie risorse e una politica che faccia gli interessi del territorio. Antonio Meloni, rappresentante del Lab Energia del partito, ha esposto il progetto di ProgReS per una diversa gestione dell’Energia in Sardegna.

A conclusione della festa, prima del saluto finale del segretario nazionale Gianluca Collu Cecchini, si è svolto il dibattito sul “Presente e futuro della comunità politica di Sardegna Possibile”. In rappresentanza di Gentes è intervenuto Fabrizio Palazzari, per Comunidades Valentina Sanna, per il Circolo Chavez Fidelicu Giuntini, mentre a presentare le posizioni di ProgReS era presente Frantziscu Sanna Carta.

E’ stato presentato quanto fatto fino ad oggi e quanto si sta dibattendo all’interno de “sa mesa de SP” tavolo che vede la partecipazione di tutte le componenti e che ha il compito di definire delle proposte per il futuro di questo spazio politico.

E’ emersa chiara la volontà di costrutire uno comunità politica fatta di organizzazioni che mantenendo le loro individualità riescano a dare forma ad uno spazio democratico, innovativo e orizzontale capace di allargarsi per divenire un reale blocco politico alternativo ai partiti italiani, un vero e proprio Blocco Nazionale Sardo.

La festa si è chiusa a tarda notte con il concerto in versione acustica di Ale Diablo, cantante dei sikitikis.

Soddisfatti gli attivisti del partito per la buona riuscita dell’evento e per le positive relazioni emerse dai dibattiti e dai confronti politici. Una festa sobria all’insegna dei contenuti, del buon cibo e della musica e degli spettacoli di qualità. Una festa a partire dalla quale si può guardare al futuro con una consapevolezza nuova: quella di essere sulla buona strada per dare forma in Sardegna ad un’alternativa di governo per le nostre comunità e per la nostra Nazione.

A atros annos e fintzas a sa Repùblica.