19 April, 2024
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Domenica 26 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro delle Saline, l’Akròama porta in scena “Pinocchio”. Con lo spettacolo “Pinocchio” si apre la Rassegna B di “Famiglie a Teatro”. La manifestazione si suddivide in due rassegne A e B, che si svolgono a domeniche alternate con quattro spettacoli ciascuna.

«Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l’elemosina.» Questo dice Geppetto mentre pensa al nome che darà al burattino che ricaverà intagliando un ceppo di legno donatogli dall’amico mastro Ciliegia.

Il povero Geppetto, per amore di quel suo inaspettato figliuolo fatto di legno, sarà disposto a sacrificare tutto se stesso. L’ingenuo burattino infatti, avventato nelle sua bramosia di assaporare la vita, inizierà un viaggio fra mille avventure.

Lo spettacolo, rispettando fedelmente il linguaggio di Collodi, mettere in scena un adattamento dei momenti più salienti dei 35 capitoli di cui si compone il romanzo in una trama che offre due chiavi di lettura parallele: il “Pinocchio” come “fiaba per bambini” e l’allegoria che esso rappresenta della società moderna con i suoi contrasti tra rispettabilità e libero istinto.

Interpretano “Pinocchio”: Stefania Ambroggi, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Daniela Simula. Costumi e scene sono di Marco Velli, musiche originali di Daniele Barbato Boe, disegno Luci di Lele Dentoni e tecnico audio: Giovanna Morra.

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Domani, giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – per la Stagione del teatro contemporaneo l’Akròama presenta “Pirandello Ora Pro Nobis”, di Nunzio Caponio.

Lo spettacolo mette in risalto la contemporaneità del pensiero pirandelliano attraverso un’accattivante composizione delle opere del drammaturgo che mirano a svelare i principi salienti della dialettica dell’autore. Tra queste, l’esistenza umana sospesa tra vita e forma con al centro anche il rapporto dell’individuo con gli altri e con se stesso. Lo spettacolo vede in scena Nunzio Caponio con cinque Avatar creati digitalmente che impersonano lo spirito dei più famosi personaggi pirandelliani. La scelta mantiene le attitudini provocatorie e innovative delle drammaturgie firmate da Luigi Pirandello. Di fatto, un altro gioiello da non perdere della “Stagione del Teatro Contemporaneo” di Akròama.

Pirandello” con Nunzio Caponio, Monica Spanu e Angelo Trofa. In video Margherita Margarita, Danilo “il Drugo”, Rita Napolitano, Annalisa Zedde, Ismaelle Melville, Lorenzo Melini, Carla Teodora Puggioni e Laura Zedda. Regia di Nunzio Caponio. Voice over: Alessandro Fulvio Bordigoni, Giorgia Barracu, Consuelo Melis e Fabrizio Murgia. Video e animazioni Roberto Putzu. Costumi e scenografie Salvatore Aresu. Progetto luci Ivano Cugia. Foto di scena Federico Cabras. Direzione tecnica Lele Dentoni.

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Da domenica 25, giorno di Natale, a venerdì 30 dicembre, alle 18.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – l’Akròama presenta “Alice nel paese delle meraviglie”. La regia dello spettacolo di Natale è di Elisabetta Podda.

Vita quotidiana, sogno, assurdità. Il sogno di Alice nel paese delle meraviglie raccontato da una persona davvero speciale. Ritroviamo il laghetto di lacrime, la casa della Duchessa, del Coniglio Bianco, il Cappellaio Matto. Una riscrittura vivace e divertente per farci entrare nel mondo dei giochi di parole e dei nonsense così caro a Lewis Carroll. La storia di “Alice nel paese delle meraviglie” è diventata una delle più note e amata della letteratura inglese, esercitando una forte attrazione su lettori sia adulti che bambini, grazie al peculiare gusto del gioco logico e verbale e all’utilizzo del romanzo per insegnare principi di logica, di matematica e metafisica ponendo Carroll quasi come un filosofo della scienza. L’attrazione degli adulti per Carroll è facilmente spiegabile, la fantasia, la capacità di osservare con perfetto candore la realtà (magari aderendo poi a queste “nuove” visioni con una disposizione mai esausta), serve infatti allo scrittore per mettere a nudo le assurdità e le incoerenze della vita adulta, nonché a dar vita ad incantevoli giochi basati sulle regole della logica, capaci di deliziare gli spiriti più intelligenti. La storia di Alice non viene stravolta, vi ritroveremo quindi molti dei personaggi che hanno caratterizzato il romanzo rendendolo celebre e immortale, una riscrittura vivace e divertente che trascinerà lo spettatore nel mondo poetico di questo grande della letteratura. Lewis Carrol, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson – nasce a Daresbury (Cheshire, Inghilterra), il 27 gennaio 1832. Studia a Rugby e a Oxford, nel Christ Church College, dove rimane sino al 1881 come lettore di matematica pura, disciplina alla quale dedicherà numerosi trattati. Considerato unanimemente uno dei grandi della letteratura mondiale diviene famoso appunto con il romanzo “Alice nel paese delle meraviglie”.

“Alice nel paese delle meraviglie” con Erika Carta (Alice), Elisabetta Podda (narratrice, bruco, anatra), Giovanni Trudu (Cappellaio matto, topo, Battista, valletto, Carta sette), Tiziana Martucci (Regina di cuori, pappagallo, cuoca), Alberto Marcello (re, coniglio bianco, Dodo, lepre, Carta cinque, guardia), Marion Constantin (duchessa, ghiro, aquilotto, Carta due, guardia). Costumi Marco Nateri, assistente costumista Salvatore Aresu, sartoria Roberta Serra, Anna Sedda e Bice Sedda. Suoni e musiche originali di Roberto Sciola. Direzione tecnica Lele Dentoni.

Giovedì 14 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline si apre la rassegna “1 € festival”. “Storiafinta, una storia vera d’amore”, scritta e diretta da Lelio Lecis è l’opera portata in scena dalla compagnia Akròama con Simeone Latini e Marion Constantin.

Sospeso fra immedesimazione e distacco, fra passione e straniamento, un uomo solo in una spiaggia deserta guarda il mare e narra a se stesso una storia d’amore: forse la inventa, forse tragicamente la ricorda. I protagonisti di questa storia sono un agente di commercio (interpretato da Simeone Latini), e una giovane americana (Marion Constantin) in fuga da una famiglia ossessionata dall’arrivismo e disinteressata alla felicità della figlia. In questa fuga confusa la ragazza finisce per trovare un effimero conforto nell’approdo ad una setta religiosa: “I bambini di Dio”. Ed è mentre distribuisce ai semafori volantini sull’imminente fine del mondo che lui la incontra, e se ne innamora perdutamente e senza speranza. Insieme fanno un viaggio che rappresenta una fuga per entrambi. Un viaggio on the road percorrendo la Sardegna, un’isola la cui bellezza finirà per apparire monotona nella cornice del finestrino dell’auto. L’amore negli squallidi alberghetti fuori stagione, fobie sessuali, l’angoscia poi infine, la noia. “Storiafinta” è uno spettacolo che l’autore definisce di poesia, e che può esser considerato un esempio italiano di quella tendenza al raccontare la cruda realtà dei giovani negli ambienti urbani. Tendenza che ebbe successo nella seconda metà degli 80‘s con i romanzi americani “Meno di Zero” di Ellis e “Le mille luci di New York” di McInerney. Il testo è stato scritto oltre trent’anni fa come sceneggiatura cinematografica – in origine era destinato ad un’opera video – e nell’adattamento teatrale mantiene una struttura in cui vengono recitati sia i dialoghi sia le didascalie. “Storiafinta” è una poesia, una vera poesia d’amore di tutti i tempi!

Scenografie e costumi Lelio Lecis con la consulenza di Marco Nateri. Musiche di Laurie Anderson e Johannes Schmoelling. Realizzazione scenografie Arianna Caredda e Raffaella Mattana. Sartoria Anna Sedda. Direzione tecnica Lele Dentoni. Assistente alla regia Erika Carta. Assistente tecnico Ivano Cugia. Responsabile di produzione Stefanie Tost. Responsabile amministrativo Marina Mura.

Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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