28 March, 2024
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Il comune di Gonnesa, nell’ambito del progetto “Bullismo e salute mentale in età scolare: percorsi di rete per la prevenzione”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, ha dato avvio a un programma di attività finalizzato a contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, sempre più diffuso sul territorio. Il progetto prevede incontri informativi, percorsi facilitati e l’attivazione di uno “Spazio d’ascolto” ed accoglienza rivolto a studenti e studentesse che sentono l’esigenza di avere un confronto rispetto a casi di bullismo vissuti direttamente o indirettamente.

La creazione dello spazio d’ascolto, attivo dal mese di dicembre, è stata possibile grazie alla collaborazione delI’Istituto Comprensivo “Angius” che, oltre a mettere a disposizione un’area dedicata presso la Scuola Secondaria di Gonnesa di via Dettori, ha preso parte all’azione di coinvolgimento e di informazione alle famiglie. Disponibile tutti i martedì, dalle 9.00 alle 11.00, lo spazio d’ascolto è gestito da una psicologa e psicoterapeuta esperta che sarà a disposizione durante tutto l’anno scolastico per ascoltare le esigenze di studenti e studentesse, docenti e genitori: uno degli aspetti sostanziali del programma, infatti, è il consolidamento della collaborazione scuola-famiglia, in un’ottica di miglioramento delle comunicazioni e di condivisione degli interventi.

Gli incontri informativi e facilitati sono stati programmati nei mesi tra gennaio e aprile del 2024 e rappresenteranno un’importante occasione di dialogo e confronto alla presenza di esperti come Luca Pisano, psicologo e direttore scientifico dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna.

Dare un sostegno concreto in caso di atti di bullismo, diretti o indiretti, è l’obiettivo principale del progetto, che punta ad assicurare la presenza di una rete di sostegno di riferimento per giovani, genitori e docenti.

Il 24 e 25 novembre 2021 l’ex deposito di biciclette della Grande Miniera di Serbsriu, ospiterà la prima edizione della fiera STEAM (Science, Technology, Engineering, Maths), 12 stand tematici sul Coding, Pensiero Computazionale, Robotica educativa e industriale 4.0, Orienting e sicurezza in rete.

L’evento, ideato e prodotto dal dottor Marcello Vacca, è stato presentato questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nell’ufficio del sindaco di Carbonia Pietro Morittu, presente anche la dottoressa Stefania Loche, Amministratore di Progetto 21-onlus.

Alleghiamo l’intervista realizzata con il dottor Marcello Vacca ed il programma completo della fiera.

24 novembre
9.00-11.00 Luca Pisano IFOS – Educare al Digitale
11.00-13.00 Samlabs Marcello Vacca e Emanuele Marangio steam e coding con Samlabs
13.00-15.00 Luca Pisano IFOS – Educare al Digitale
16.00-17.00 Minecraft for educational Simonetta Anelli e Monica Boccoli
17.00-18.00 Minecraft for educational Simonetta Anelli e Monica Boccoli

25 novembre
9.00-11.00 Luca Pisano IFOS – Educare al Digitale
11.00 -13.00 Samlabs Marcello Vacca e Emanuele Marangio steam e coding con Samlabs

15.00-16.00 Federica Naboni lego educational prime edition
16.00-17.00 Luca Pisano IFOS – Educare al Digitale
17.00-18.00 Lego educational prime spike essential Jessica Redeghieri

    

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Si avvia a conclusione il progetto di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo denominato “Bambini, ragazzi e nuove tecnologie – percorsi formativi per educare alla Cittadinanza Digitale e al rispetto delle norme costituzionali” (direzione scientifica a cura di Luca Pisano e Valeria Cadau) promosso e gestito dall’Istituto Ifos di Cagliari ed elaborato in sinergia con i Servizi Sociali dei comuni di Sant’Antioco e Calasetta e con l’Istituto Globale Sant’Antioco.

Il 22 gennaio, alle 16.30, infatti, è in programma il convegno (online) conclusivo del programma. Per partecipare occorre inviare, entro il 21 gennaio 2021, una e-mail a ifos.sardegna@ifos-formazione.com oppure contattare il numero telefonico 070 3325974. Il link per accedere al convegno sarà comunicato dopo l’iscrizione. Modererà la dottoressa Antonella Serrenti, responsabile dell’Ufficio Politiche sociali del comune di Sant’Antioco. Saluti di Ignazio Locci e Claudia Mura, rispettivamente sindaco di Sant’Antioco e sindaca di Calasetta. Seguiranno gli interventi di Tiziana Merloni, Dirigente dell’Istituto Globale Sant’Antioco, Maria Grazia Muroni, pedagogista del Comune di Sant’Antioco, di Simona Corrò, psicologa del comune di Calasetta, Luca Pisano, psicologo psicoterapeuta, Direttore dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna. E ancora, prenderanno la parola Francesco Greco, dirigente del compartimento Polizia Postale e delle comunicazioni per la Sardegna,  nonché una rappresentanza di genitori e studenti dei comitati digitali scolastici e genitori digitali, organismi nati proprio nell’ambito del progetto.

Il progetto nasce in risposta all’inquietante fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, diffuso tra i ragazzi soprattutto nella fascia d’età pre-adolescenziale e adolescenziale, ed è stato rimodulato alla luce dei diversi lockdown e dell’avvento della didattica a distanza. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. L’obiettivo di questo programma era promuovere azioni di conoscenza e prevenzione del fenomeno integrando saperi ed esperienze, con l’obiettivo di accrescere le sinergie di contrasto tra le diverse componenti sociali in gioco (famiglia, scuola, istituzioni). A docenti, genitori, studenti e operatori sociali sono stati dunque forniti gli strumenti per prevenire e contrastare la navigazione online a rischio, educando nel contempo i giovani ad utilizzare il web in modo sicuro e responsabile.

 

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Al via i percorsi formativi per i genitori del progetto di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, denominato “Bambini, ragazzi e nuove tecnologie – percorsi formativi per educare alla Cittadinanza Digitale e al rispetto delle norme costituzionali” (direzione scientifica a cura di Luca Pisano e Valeria Cadau) promosso e gestito dall’Istituto Ifos di Cagliari ed elaborato in sinergia con i Servizi Sociali dei Comuni di Sant’Antioco e Calasetta e con l’Istituto Globale Sant’Antioco. Mercoledì 14 ottobre prenderà il via il percorso di formazione “Genitori digitali” (14, 21, 28 ottobre e 4 novembre dalle 16.00 alle 18.30) in modalità esclusivamente online. I genitori interessati dovranno fornire la propria adesione entro sabato 10 ottobre, comunicandola ai coordinatori di classe e/o di plesso. Partecipare in maniera attiva al corso assume particolare importanza in quanto concluso il percorso formativo verrà formato il Comitato digitale scolastico: una rappresentanza di genitori in rete con l’istituzione scolastica (Dirigente scolastico, quattro genitori, quattro docenti e dieci studenti) che avrà lo scopo di arginare il fenomeno del bullismo e del cyber bullismo e di segnalare eventuali casi.

 Nell’ambito del programma si sono già svolti incontri e percorsi di formazione con i docenti e gli operatori dei Servizi Sociali, mentre il cammino degli studenti prende avvio proprio oggi, mercoledì 7 ottobre.

Il progetto nasce in risposta all’inquietante fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, diffuso tra i ragazzi soprattutto nella fascia d’età pre-adolescenziale e adolescenziale, ed è stato rimodulato con il recente lockdown e l’avvento della didattica a distanza. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. Con questo programma si intende promuovere azioni di conoscenza e prevenzione del fenomeno integrando saperi ed esperienze, con l’obiettivo di accrescere le sinergie di contrasto tra le diverse componenti sociali in gioco (famiglia, scuola, istituzioni). A docenti, genitori, studenti e operatori sociali verranno dunque forniti gli strumenti per prevenire e contrastare la navigazione online a rischio, educando nel contempo i giovani ad utilizzare il web in modo sicuro e responsabile.

Il progetto si concluderà il 18 dicembre prossimo con un convegno, in modalità online, dalle 15 alle 18: parteciperanno in qualità di relatori i referenti dei servizi sociali di Sant’Antioco e Calasetta, un rappresentante del network “Genitori digitali” e uno del “Comitato digitale scolastico”.

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Muove i primi passi concreti il progetto di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, denominato “Realtà e Identità Virtuale – Quello che posti dice chi sei”, promosso e gestito dall’Istituto Ifos di Cagliari ed elaborato in sinergia con i Servizi Sociali dei comuni di Sant’Antioco e Calasetta e con l’Istituto Comprensivo Statale Sant’Antioco-Calasetta. Mercoledì 26 febbraio, dalle 10.00 alle 13.00, presso l’aula del Consiglio comunale di Sant’Antioco, si terrà un incontro rivolto alle  classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, coordinato dall’esperto Luca Pisano, Direttore Master in Criminologia IFOS E Osservatorio Cybercrime Sardegna. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti rientranti nell’ambito del progetto che, nel corso del 2020, coinvolgerà con incontri programmati non solo gli studenti della scuola secondaria di primo grado, ma anche gli insegnanti, i genitori e gli operatori dei Servizi sociali.

Il progetto nasce in risposta all’inquietante fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, diffuso tra i ragazzi, soprattutto, nella fascia d’età pre-adolescenziale e adolescenziale. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. Con questo programma si intende promuovere azioni di conoscenza e prevenzione del fenomeno integrando saperi ed esperienze, con l’obiettivo di accrescere le sinergie di contrasto tra le diverse componenti sociali in gioco (famiglia, scuola, istituzioni). A docenti, genitori, studenti e operatori sociali verranno dunque forniti gli strumenti per prevenire e contrastare la navigazione online a rischio, educando nel contempo i giovani ad utilizzare il web in modo sicuro e responsabile.

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Prosegue Cada Die Teatro in Tour! (A trevesu), il viaggio con cui la compagnia cagliaritana sta portando sei delle sue produzioni nella Penisola, fino al 1° dicembre, fra Emilia, Toscana, Milano, Trento, Roma, Bologna. Dopo il fortunato “Riva Luigi ’69 ’70…”, di e con Alessandro Lay, è la volta di CIELO NERO, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, regia di Mauro Mou, che sarà domani, 22 novembre, alle 21, al Teatro Portland di Trento, inserito nel cartellone de “La bella stagione 2019/2020”.

CIELO NERO (collaborazione alla messa in scena a cura di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi; voci bimbi registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna), ripercorre la vita di Efisio e Antioco, due gemelli di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. “Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie”, spiegano gli autori. “Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città”“Cielo nero” è l’ultima tappa di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti dei testimoni, uno spettacolo teatrale dal titolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” (con 20 allievi della scuola di Arti Sceniche La Vetreria), un libro (edito da Aipsa) e un documentario prodotto dalla RAI.

Intanto scalda i motori TRE BOTTONI E LA CASA CON LE RUOTE, spettacolo liberamente ispirato al racconto “La casa di Tre Bottoni” di Gianni Rodari, che approderà il 24 novembre, alle 16.30, al Teatro Mongiovino di Roma, dentro la rassegna “Eyes Wide Open”, ed il 25 e 26 novembre, alle 9.30 ed alle 11.00 (matinée per le scuole) sarà, sempre nella Capitale, al Brancaccino. Le protagoniste sono Francesca Pani (che cura anche scenografie e costumi) e Lara Farci, giovani attrici formatesi alla Scuola di Arti Sceniche La Vetreria di Cada Die Teatro, la messinscena e la regia sono di Mauro Mou (filastrocche di Andrea Serra, musiche originali di Mauro Mou e Matteo Sanna, disegno luci di Giovanni Schirru, suono di Matteo Sanna).

«La nostra storia – è scritto nelle note – racconta di una casa, una casa un po’ speciale: la casa di Tre Bottoni. Tre Bottoni è un falegname costretto ad andare via dalla propria città, perché nessuno compra più i mobili che lui realizza con tanta cura; quindi con chiodi e martello si costruisce una piccola casa con le ruote, che può portare in giro per il mondo. Una casa su misura, senza eccessi, ma capace di accogliere le persone che chiedono aiuto e ospitalità. E’ una casa aperta a tutti, ma proprio a tutti, dai più bisognosi fino a sua maestà il Re, con il suo cavallo…
Un lavoro rivolto ai più piccoli dedicato all’accoglienza. In un momento in cui si alzano barriere e ci si chiude dentro case fortezza, in cui si vive tranquilli ma soli, vogliamo raccontarvi di un luogo capace di accogliere tutti, in cui ci si possa rannicchiare e sognare-»

 

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La Seconda commissione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha svolto una serie di audizioni sulla proposta di legge n. 16 (Comandini e più) recante disposizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e del cyber bullismo. Il testo del provvedimento aveva ricevuto il via libera unanime dalla commissione al termine della scorsa legislatura ed è stato quindi ripresentato dai consiglieri del Partito democratico in quella in corso.

Un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta normativa è stato espresso dalla garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis, che ha proposto l’introduzione in legge di incentivi a favore delle famiglie che denunciano casi di bullismo, nonché interventi di sostegno rivolti non solo alle vittime ma anche agli autori delle sopraffazioni fisiche e psicologiche. «Il bullismo è un fenomeno in crescita – ha affermato la garante – ed auspico la formazione di un osservatorio regionale permanente e una sempre maggiore attenzione per la prevenzione».

Più critico il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, che ha manifestato perplessità sull’approccio al problema («il bullismo deve essere trattato con l’insieme dei problemi che caratterizzano l’adolescenza») ed ha evidenziato la scarsità dello stanziamento previsto (250mila euro l’anno). «Le risorse non sono sufficienti – ha concluso Francesco Feliziani – e suggerisco un approccio multifunzionale ed un rafforzamento dei punti di ascolto nelle scuole della Sardegna».

Le associazioni delle famiglie “Nova Civiliatas” (Alberto Agus e Marco Basciu) e “Cammino” (Sabrina Saba) non hanno nascosto dure critiche al testo lamentando l’assenza di ruolo per le famiglie nella proposta normativa («auspichiamo una nuova legge con altre basi e altri principi fondati»). L’avvocato Marco Basciu ha inoltre denunciato un’autentica copiatura della proposta legislativa da quella approvata in Regione Piemonte ed ha polemizzato vivacemente con il primo firmatario della Pl. 16, Piero Comandini (Pd), che ha escluso categoricamente una tale eventualità

Luca Pisano, dell’osservatorio nazionale “Cyber Crime”, ha lamentato carenza di azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno ed ha auspicato misure efficaci e concrete per combattere bullismo e soprattutto il cyber bullismo. Pisano ha invitato i consiglieri a sollecitare anche il Parlamento italiano per introdurre misure drastiche («sanzionerei i genitori che regalano smartphone ai figli minorenni») ed ha denunciato la «prepotenza delle multinazionali che gestiscono i social media». «Invito il Consiglio regionale – ha concluso il rappresentate dell’osservatorio Cyber Crime – a destinare i 250mila euro al centro regionale che raccoglie le segnalazioni di abusi e violenze e che interviene e agisce concretamente e tempestivamente interagendo con il board sicurezza di Google, Facebook, Instagram e dei principali gestori dei social».

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Dopo il convegno organizzato a Iglesias lo scorso 10 maggio sui “Rapporti di colleganza, divieto di produrre la corrispondenza scambiata co  il collega e disposizioni deontologiche in materia di diritto di famiglia e di minori”, l’Associazione Unione Avvocati della Sardegna (UN.A.S.), organizza con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, un nuovo convegno sul tema “Tutela dei soggetti vittime di crimini domestici” che si terrà il prossimo 24 maggio, dalle 15.30, presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari.

Il programma quattro relazioni:

  1. Gli ordini di protezione contro gli abusi familiari: avv. Anna Maria Lai (Avvocato del Foro di Cagliari);
  2. Lo stalking ed il femminicidio: avv. Monica Pinna ed avv. Marco Perra (Associazione Unione Avvocati della Sardegna);
  3. La violenza assistita: avv. Marco Cabras (consigliere del Direttivo Regionale Associazione Unione Avvocati della Sardegna);
  4. Abusi, traumi e meccanismi di difesa, la tutela delle vittime: dott. Luca Pisano (psicoterapeuta – direttore Master in criminologia IFOS).

Dirige e modera: avv. Sandra Macis (avvocato del Foro di Cagliari).

Il corso, dedicato agli avvocati e praticanti, è aperto a tutti gli iscritti all’Albo, sino ad esaurimento dei posti disponibili. L’evento è stato accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari e la partecipazione consentirà di acquisire n° 3 crediti formativi, validi ai sensi del vigente Regolamento Formazione Continua CNF. La partecipazione è gratuita. La prenotazione potrà avvenire on line a mezzo dell’apposita sezione del sito internet dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari.

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Cagliari, la guerra, i bombardamenti del 1943, che rasero quasi al suolo la città. La Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata come sempre sul palco del centro culturale di Pirri da Cada Die Teatro, prosegue con la storia di due fratelli, la Storia e i suoi drammi, frutto di una lunga ricerca d’archivio. Ancora domani, domenica 25 novembre, alle 18.00, va in scena al Teatro La Vetreria “Cielo Nero”, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, la regia di Mauro Mou, la collaborazione alla messa in scena di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi (voci bambini registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna; produzione: Cada Die Teatro).

Il lavoro ripercorre la vita di Efisio ed Antioco, due gemelli del quartiere di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. «Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie – spiegano gli autori -. Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città».

“Cielo nero” è l’ultima tappa di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti dei testimoni, uno spettacolo teatrale dal titolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” (con 20 allievi della scuola di Arti Sceniche La Vetreria), un libro (edito da Aipsa) e un documentario prodotto dalla RAI.  

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«Un interessante incontro in cui il fenomeno del cyberbullismo è stato analizzato da molteplici angolature grazie alle relazioni tenute da esperti qualificati.«

Così l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera ha commentato le risultanze del convegno “Vincere il cyberbullismo si può“, tenutosi ieri pomeriggio nella sala polifunzionale, organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia in collaborazione con IFOS.
Nel corso dell’incontro, sono state raccontate esperienze di segno positivo, capaci di arginare e mitigare il cyberbullismo e alcune delle sue conseguenze: dalla perdita di autostima della vittima al calo di fiducia nelle istituzioni sociali come la scuola e la famiglia. Ampia è stata la partecipazione di pubblico.
Sono intervenuti i seguenti relatori: Luca Pisano, esperto in fenomeni di cybercrime, cyberbullismo e direttore scientifico del master in criminologia dell’Ifos (Istituto di Formazione Sardo); Grazia Maria De Matteis (Garante dell’Infanzia Sardegna); Francesco Greco (Vicedirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna); Roberto Manca (Polizia Postale di Cagliari); Gabriella Comi (Dirigente del Commissariato di Polizia di Carbonia); Carla Zurru (Pedagogista Servizi Sociali Comune di Carbonia).
Erano inoltre presenti i Comitati Digitali Scolastici (docenti, genitori e studenti).