4 May, 2024
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Oltre dieci anni di lotte, oltre cinque anni di iter amministrativo per l’ottenimento della VIA, la Valutazione di impatto ambientale, passaggio fondamentale per il decollo del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Tutte le lunghe e tormentate vicende che hanno portato all’approvazione della VIA da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, sono state ricostruite questo pomeriggio nella sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, a Carbonia, in un incontro organizzato dalla RSU. Tra gli ospiti invitati, complessivamente circa 140 persone, quattro assessori regionali (Gianni Lampis dell’Ambiente, Alessandra Zedda del Lavoro, Anita Pili dell’Industria e Mario Nieddu della Sanità); tre capi di gabinetto (Andreina Farris dell’Ambiente, Marcello Tidore della Sanità, Alberto Urpi dell’Industria); l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex commissario straordinario del Piano Sulcis Tore Cherchi; l’amministratore unico della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna: il professor Paolo Amat di Sanfilippo; il professor Pasquale Mistretta; l’ex assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu; l’ex parlamentare Francesco Sanna; l’ex consigliere regionale Luca Pizzuto.

Dopo il saluto di Paolo Serra, direttore del Centro Servizi culturali della Società Umanitaria, Antonello Pirotto ha ricostruito le fasi decisive della lunga vertenza, maturate negli ultimi mesi, ricostruite in due filmati proiettati nel mega schermo della sala Fabio Masala. Tra i presenti, ci sono stati momenti di commozione, nel rivedere le immagini che hanno seguito il via libera…alla VIA, prima in assessorato dell’Ambiente, poi in Giunta regionale, e l’intervista al presidente Christian Solinas.

Sono seguiti i ringraziamenti alla Giunta regionale, rappresentata da quattro assessori, invitati ad intervenire uno dopo l’altro.

«La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio.» Hanno ribadito Alessandra Zedda, Anita Pili, Mario Nieddu e Gianni Lampis.

«Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)», ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda.

«È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone», ha concluso la vicepresidente Alessandra Zedda.

«La positiva conclusione dell’istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro», ha invece sottolineato l’assessore Gianni Lampis.

L’assessore Anita Pili ha evidenziato come «sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso».

Un accenno alla «compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini» è stato fatto dall’assessore Mario Nieddu che ha puntualizzato l’esigenza di «dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute».

Sono intervenuti inoltre il capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità, Marcello Tidore; il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Andreina Farris; l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il presidente del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris.

L’incontro si è concluso in un clima festoso, con l’impegno a vigilare sul proseguo dell’iter, perché se è vero che il passo fondamentale della vertenza era costituito dalla VIA, ed è stato superato, è altrettanto vero che altri passi devono essere ancora fatti per arrivare all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto da parte della Rusal che è sempre stata fortemente motivata per far ripartire la produzione, investendo ben 20 milioni l’anno, in tutti questi anni, caratterizzati da tanti alti e bassi.

Giampaolo Cirronis

              

                                                                     

               

 

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Tre incontri in 4 giorni, a Carbonia e Sant’Antioco. Si anima il dibattito sulla riforma degli Enti locali della Sardegna. Il primo si è svolto giovedì sera, a Carbonia organizzato dall’associazione Sinistra-Autonomia-Federalismo. Il tema in discussione è stato quello del commissariamento della provincia che si protrae ormai da oltre sette anni. Dopo il saluto di Andrea Corrias, rappresentante dell’associazione che cura l’attività del Circolo soci Euralcoop che ha sede in Piazza Marmilla ed ha ospitato l’incontro, sono stati numerosi gli interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate tutte le conseguenze, negative per il territorio, scaturite dalla cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias ed è stata sottolineata l’inadeguatezza della provincia del Sud Sardegna, che pure ha come capoluogo Carbonia, su una superficie complessiva abnorme di 6.530 kmq e ben 107 Comuni per 354.554 abitanti, priva, soprattutto, delle risorse necessarie per svolgere anche l’ordinaria amministrazione nei principali settori di intervento, strade, scuole ed ambiente…

La relazione introduttiva è stata svolta da Tore Cherchi, presidente della provincia di Carbonia Iglesias al momento dello svolgimento del referendum, che ha rimarcato il fatto che solo all’area di Cagliari è stato dato un assetto democratico, con la costituzione della Città metropolitana ed il Sulcis Iglesiente non ha una sua piena rappresentanza democratica, perché i Comuni hanno funzioni ed obiettivi distinti rispetto a quelli del governo complessivo di un territorio. Quando una comunità territoriale è impedita per così lungo tempo di scegliere autonomamente la sua rappresentanza, si producono gravi danni sul piano della democrazia innanzitutto. E’ stata sottolineata, in particolare, la necessità di superare subito il commissariamento, anche con il ricorso alle elezioni di secondo livello, in attesa di poter tornare alle urne per eleggere democraticamente un presidente ed i consiglieri provinciali.

I lavori, coordinati da Mauro Esu ed Elio Sindaco, sindaco di Santadi ed ex presidente del Consiglio della provincia di Carbonia Iglesias, hanno visto poi gli interventi di Stefano Rombi, assessore del comune di Carloforte; Piero Comandini, vice presidente del Consiglio regionale; Ilaria Portas, assessore e vicesindaco del comune di Masainas; Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna e sindacalista della Cisl funzione pubblica; Giacomo Guadagnini, consigliere di amministrazione del Consorzio industriale di Carbonia Iglesias; Laura Cicilloni, ex consigliere comunale di Iglesias; Antonangelo Casula, ex sindaco di Carbonia; Mauro Pistis; il professor Gianfranco Sabatini; il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto; l’ex segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu.

Tutti gli intervenuti hanno rimarcato l’importanza di sostenere la re-istituzione della provincia di Carbonia Iglesias, per contribuire concretamente all’avvio di una nuova stagione di sviluppo per un territorio in grande difficoltà, con una situazione acuitasi negli ultimi anni anche per la manca di uno strumento di governo qual era la provincia di Carbonia Iglesias, perché con la sua cancellazione, sono stati tagliati drasticamente anche i trasferimenti e quindi i servizi.

I lavori sono stati conclusi da Tore Cherchi.

   

                                   

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Il segretario regionale di Articolo UNO interviene nel dibattito sulla riforma degli enti locali.

«Tra le crepe dell’immobilismo della maggioranza in Consiglio regionale, che pericolosamente ci avvicina tutte e tutti all’esercizio provvisorio di bilancio, emerge la volontà di metter mano alla legge elettorale – dice l’ex consigliere regionale -. Auspichiamo che per affrontare un così delicato argomento si vogliano coinvolgere in un dialogo produttivo tutte le forze politiche e le parti sociali. Riteniamo che la modifica più urgente da apportare riguardi la rappresentatività dei territori. Non si può tornare al voto senza modificare i meccanismi contorti che premiano le grandi città ed emarginano i centri più piccoli – conclude Luca Pizzuto -. Il Consiglio regionale deve essere rappresentativo della stragrande maggioranza dei territori e dei loro interessi.»

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«Apprendo con stupore dell’intervento dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu contro l’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza che ha ordinato una ispezione ministeriale in merito alla situazione in cui si trovano i dipendenti Aias e Fondazione, per verificare il rispetto delle clausole previste dal contratto di convenzione e i livelli dei servizi erogati.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.
«Prima di tutto è doveroso precisare che le ispezioni non bloccano le soluzioni ma verificano la regolarità dello stato delle cose – aggiunge Luca Pizzuto -. Nell’intervento dell’assessore della Sanità leggiamo di presunte e innumerevoli azioni per dare risposte ai lavoratori. L’unico atto che ricordo in realtà è la cancellazione della società consortile Sas Domos che sarebbe dovute subentrare all’AIAS per risolvere tutti i problemi e pagare gli stipendi arretrati. Ad oggi in realtà son stati fatti solo dei preoccupanti passi indietro che hanno riportato in stallo la vertenza e lasciato alla fame migliaia di persone. Quindi piuttosto che criticare chi sta intervenendo in prima persona – conclude Luca Pizzuto – sarebbe il caso che la Regione Sardegna la smettesse di fare propaganda ma prendesse decisioni in grado di trasformarsi in maniera concreta e rapida in soluzioni per restituire il mal tolto ai lavoratori.»

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«Esprimiamo grande soddisfazione per la richiesta fatta dal ministro Roberto Speranza al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Andriukatis. Il Ministro, constato che in Sardegna da 14 mesi non si registrano nuovi casi di peste suina negli allevamenti, ha richiesto una riduzione delle restrizioni commerciali a cui è sottoposto il settore suinicolo in Sardegna.»
Lo ha detto, questa sera, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.
«Il ministro Roberto Speranza ha inoltre riconosciuto il lavoro della precedente Giunta regionale, che si è impegnata seriamente sulla prevenzione e svolto controlli rigorosi ottenendo importanti risultati – ha concluso Luca Pizzuto -. Siamo pienamente d’accordo con lui, infine, sul fatto che il campo suinicolo rappresenti un comparto strategico, di elevata qualità, in grado di contribuire al miglioramento delle condizioni economiche dell’Isola.»
Sull’iniziativa del ministro della Salute Roberto Speranza, è intervenuto anche Daniele Cocco, capogruppo di Liberi e Uguali Sardigna in Consiglio regionale.
«La Sardegna avrebbe molte più speranze si successo in questa richiesta se la Giunta appoggiasse chiaramente le azioni di controllo della malattia attuate da parte della Unità di progetto, è fondamentale che la Regione prosegua con il massimo sforzo ogni azione che assicuri il definitivo depopolamento dei suini bradi illegali tuttora presenti nel nostro territorio – ha detto Daniele Cocco -. Il Commissario dell’Unione europea per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis ha riconosciuto il grande lavoro svolto negli ultimi anni dall’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina, mi auguro – ha concluso Daniele Cocco – che quanto prima le nostre carni e ai nostri prodotti di salumeria possano beneficiare della riapertura dei mercati internazionali dando nuove possibilità di sviluppo all’intero comparto agro-alimentare.»

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«Da diversi giorni i lavoratori e le lavoratrici dell’Eurallumina presidiano l’assessorato regionale all’Ambiente in attesa che, dopo cinque anni, venga approvata la via per poter far ripartire a pieno regime lo stabilimento. Nei giorni scorsi è stata approvata la valutazione sanitaria del progetto, ma questo non è ancora sufficiente. Sul tavolo ci sono centinaia di posti di lavoro e milioni di euro di investimenti. Noi continuiamo a essere schierati al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici e chiediamo alla Regione Sardegna di sbloccare immediatamente la procedura per dare un nuovo respiro alla fabbrica e a un territorio intero.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

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«Faccio mie le preoccupazioni e le proposte del sndaco di Masainas e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Ivo Melis, relativamente al destino del nostro territorio. Come sostengo sin dalla sua fallimentare soppressione, la provincia del Sulcis Iglesiente è strumento indispensabile per dettare, progettare e guidare la rinascita della nostra terra. Nessuno può più permettersi di svolgere il ruolo di spettatore passivo. Un caloroso invito lo rivolgo a tutti i Sindaci dei comuni del nostro territorio e a tutta la popolazione, per schierarci insieme in prima linea per andare a riprenderci quello che ci è stato indebitamente tolto. In questo momento è il caso di dire l’unione fa la forza, perché i disastri che crea la disgregazione li stiamo vivendo quotidianamente sulla nostra pelle.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

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«Mentre i componenti della maggioranza regionale litigano per l’ennesima spartizione di incarichi, nello specifico la Presidenza della Commissione bilancio, il sostegno alle famiglie in stato di bisogno ha perso il suo valore di priorità. Non è, infatti, ancora stata approvata la delibera che metterebbe i comuni nella condizione di poter pagare ai cittadini in stato di bisogno il REIS (Reddito di Inclusione Sociale).»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.
«Sono di questi giorni le notizie che parlano dell’aumento del numero delle persone in stato di povertà: in condizioni normali, davanti a notizie del genere, ci si dovrebbe dedicare principalmente a cercare soluzioni e strumenti per invertire dati così preoccupanti. Questo a prescindere da qualsiasi colore politico – aggiunge Luca Pizzuto -. La maggioranza guidata dal presidente Christian Solinas la pensa in modo diametralmente opposto: invece di scardinare il sistema di povertà, ha ben pensato di eliminare, in maniera indiretta, i fondi a sostegno dei più deboli. In un emendamento approvato ad agosto, la maggioranza ha creato un meccanismo per il quale i Comuni che non spenderanno i soldi entro l’anno in corso (2019), si vedranno tagliati i fondi per l’anno prossimo (2020). C’è un piccolo particolare: siamo quasi a novembre, manca l’approvazione della delibera per poter spendere i soldi e quindi quasi sicuramente nessun comune riuscirà entro dicembre a utilizzare tutte le risorse. »
«Riteniamo questo un atto vile e pericoloso e chiediamo al presidente Christian Solinas di prendere in mano in prima persona questa vertenza per rimediare immediatamente. Vorremmo ricordare allo stesso Presidente, che tanto vanta il suo essere sardista, che il sostegno statale da solo non basterebbe a rispondere a tutte le richieste dei poveri della Sardegna e che il REIS è un atto legislativo della nostra Regione Autonoma – conclude il segretario regionale di Articolo UNO -. La sovranità di un popolo si misura con le leggi che si approvano e non con le bandiere sventolate in giro per le piazze leghiste del Paese dimenticandosi di affermare e difendere diritti e sovranità per i più poveri e deboli della nostra terra.»

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In merito alla vicenda riguardante i ritardi nell’apertura dei corsi universitari presso la sede della Provincia a Carbonia intervengono i due esponenti di Articolo Uno Luca Pizzuto e Giuseppe Dessena, rispettivamente ex consigliere regionale e ex assessore regionale alla pubblica istruzione.
«Nella scorsa legislatura abbiamo lavorato – affermano Luca Pizzuto e Giuseppe Dessena – per creare le condizioni necessarie all’apertura di una sede dei corsi universitari (inizialmente in modalità e-learnig) che avrebbero consentito agli studenti sulcitani, anche adulti, di frequentare il loco le lezioni. Avevamo ricevuto ampie rassicurazioni su tempi e modi di espletamento delle procedure di avvio. Rispediamo perciò al mittente qualsiasi polemica circa l’uso esclusivamente elettorale dell’annuncio di apertura: esistevano condizioni ed elementi reali che garantivano l’avvio del progetto nel 2019. Siamo noi, pertanto – concludono Luca Pizzuto e Giuseppe Dessena -, i più stupiti ed amareggiati da una situazione procrastinata all’infinito per supposte criticità burocratiche e finanziarie. Occorre fare chiarezza e restituire al Sulcis e ai sulcitani ciò che nella scorsa legislatura era stato costruito, ma che evidentemente non é attualmente di interesse della maggioranza, in tutte le sue forme, della Regione Sardegna.»

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«Nella galassia dello sfruttamento moderno, imposto dall’attuale sistema capitalistico selvaggio, una delle classi più bistrattate è sicuramente quella legata al mondo dei Call Center. Nella giornata di ieri i lavoratori dell’isola, circa ottomila quasi tutti a contratto part time, hanno manifestato per chiedere il rinnovo del contratto scaduto da tre anni, per lottare contro le delocalizzazioni selvagge e per chiedere maggiori tutele sociali per i lavoratori in difficoltà. Come Articolo Uno siamo convinti che ci sia bisogno di un’attenzione sempre maggiore per quelle forme di lavoro, che hanno ormai preso il sopravvento su quelle classiche, che oggi sono sottoposte ad un trattamento inaccettabile. Per questo motivo ringraziamo le sigle sindacali che stanno portando insieme questa battaglia fondamentale e, insieme a loro, ci schieriamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il comparto, dando la nostra piena disponibilità per ogni azione futura.»
Lo sostiene, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.