28 April, 2024
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«In un momento di grande difficoltà come quello che si sta attraversando vanno prese scelte sicuramente non semplici e creatrici di disagio. Bisogna mantenere la lucidità per compiere azioni il più rispondenti possibili alle esigenze primarie e indispensabili. Il dialogo tra le parti è l’unica vera strategia utile. per questo non comprendiamo come mai la scelta di annullare corse da e per Carloforte non sia avvenuta di concerto con l’Amministrazione comunale e con altri soggetti in grado di fornire indicazioni assai utili.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

«Come già sottolineato dal sindaco Tore Puggioni – aggiunge Luca Pizzuto – le scelte fatte stanno creando grossi disagi in settori come quello sanitario, che hanno bisogno di essere supportati e non ostacolati e stanno rendendo difficile, se non impossibile, lo svolgimento di attività di primaria importanza. Per risolvere il problema sarebbe sufficiente, nel rispetto della riduzione del 50% delle corse, lasciare la prima corsa e iniziare a tagliare dalla seconda. In questo modo verrebbero preservati gli orari più utili per i lavoratori. Nei prossimi giorni – conclude Luca Pizzuto – presenteremo un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, perché intervenga immediatamente per risolvere questa situazione.»

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«La situazione dell’ordine pubblico a Carbonia ha ormai raggiunto livelli di insostenibilità. Da mesi la cronaca cittadina è dominata da furti nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali. A questo, si aggiunge il perpetuo ritrovamento di siringhe, il più delle volte già usate, spesso nelle vicinanze di luoghi frequentati da bambini e ragazzi, come asili e scuole. La comunità cittadina non può più accettare tale clima. È indispensabile un’azione congiunta di istituzioni e società civile per fermare questa degenerazione.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.
«Alcune azioni si possono mettere in campo da subito – aggiunge Luca Pizzuto:
– un controllo serrato delle abitazioni dell’ex Istituto Case Popolari, in particolare di quella occupate in maniera abusiva, per evitare che esse rimangano o diventino “centrali di spaccio”;
– un’azione congiunta di istituzioni e forze dell’ordine per bloccare furti e spaccio e per permettere alla cittadinanza di vivere con tranquillità e serenità;
– una nuova politica di educazione alla legalità che partendo dalle giovani generazioni, instauri un clima di rispetto e aiuto reciproco.»
«Ora c’è bisogno di tutte e tutti, Istituzioni, Forze dell’Ordine e Società Civile, affinché congiuntamente non si permetta una nuova deriva della città, che abbiamo già conosciuto e che non ha portato nulla di buono – conclude Luca Pizzuto -. Resistiamo e reagiamo insieme, all’insegna della legalità e della convivenza civile, al fine di costruire e dare a tutte e tutti un futuro migliore.»

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Articolo UNO Sardegna accoglie in maniera molto positiva la proposta di legge presentata dall’ANCI Sardegna per il progresso, la tutela, la valorizzazione dei Paesi e delle Aree Rurali e per la realizzazione di azioni di salvaguardia del pastoralismo e del sistema agropastorale della Sardegna.

La legge propone degli strumenti per la sopravvivenza delle zone interne, contro il preoccupante fenomeno dello spopolamento che condanna i paesi della Sardegna a un futuro di desertificazione. Come dice bene la proposta di legge, bisogna abbattere le disuguaglianze geografiche territoriali e sociali tra tutti i comuni della Sardegna. A ogni comunità devono essere riconosciuti gli stessi diritti di esistere, essere autonomi e sviluppare processi democratici.

La legge si articola in macro aeree come sanità, istruzione e mobilità, e propone azioni precise e programmi operativi di rafforzamento. Un’attenzione particolare è riservata al settore agropastorale, pilastro fondamentale dell’economia delle zone interne. La legge propone, inoltre, di far nascere l’Università della Pastorizia e i Cantieri di comunità.

«Noi ci rendiamo disponibili a sostenere questa importantissima iniziativa – spiega il segretario regionale Luca Pizzuto – e ci mobiliteremo perché possa trasformarsi presto in uno strumento concreto per la rinascita economica e sociale dell’Isola

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E’ durissimo l’attacco del segretario regionale di Articolo UNO Luca Pizzuto alla Giunta regionale guidata da Christian Solinas sulla gestione del Servizio sanitario regionale.

«La Giunta Solinas in quasi un anno di mandato sta provando giorno dopo giorno a distruggere una riforma della Sanità che voleva “sminare” un sistema fatto di favori e clientele – ha detto oggi Christian Solinas -. Hanno provato sin da subito a far nascere non nuovi strumenti di assistenza ai pazienti ma nuove forme di controllo politico. Ma nonostante tutto non riescono a fare neanche questo. È di questi giorni, infatti, la notizia che è stato prorogato di altri 6 mesi il contratto del commissario dell’ATS Giorgio Steri e che per il piano di riordino territoriale e il ritorno alle vecchie ASL ci vorrà non meno di un anno. Questo dimostra non solo che la Giunta ha delle idee politiche per la gestione del comparto sanità che noi definiamo fortemente pericolose, ma anche una preoccupante incapacità gestionale e amministrativa. Come detto più volte – ha concluso Luca Pizzuto – le false promesse non creano niente, se non illusioni dannose per le speranze dei cittadini e delle cittadine.»

 

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Articolo UNO lancia la sfida del centrosinistra per le prossime Amministrative. Il segretario regionale interviene a distanza di 8 giorni dalle elezioni regionali svoltesi in Emilia Romagna ed in Calabria.

«Le elezioni in Emilia Romagna sono una boccata di ossigeno e una speranza di rinascita per tutto il Centro Sinistra nazionale ma non dobbiamo avere l’illusione di credere che tutta l’Italia somigli all’Emilia Romagna. Io penso che l’Italia assomigli più alla Calabria e che quindi la forza propulsiva di questa destra violenta ed arrogante ancora non è finita ma anzi è nel pieno della sua crescita elettorale – dice Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO -. Il messaggio che traggo dall’esperienza dell’Emilia – aggiunge Luca Pizzuto – è che per vincere non bisogna arrendersi ma bisogna ricostruire alleanze e relazioni con la nostra base sociale facendo crescere un Centro Sinistra nuovo e avendo il coraggio di proporre un’idea solidale della nostra società. Per questo Articolo UNO vede nelle elezioni amministrative sarde del prossimo giugno una grande opportunità di ripartenza per tutto il Centro Sinistra sardo. Per questo chiediamo al PD e alle altre forze della coalizione che sono uscite sconfitte dalla scorsa competizione regionale, una riunione urgente per fare il punto su tutte le realtà al voto e per ricostruire insieme un metodo di lavoro, programmi comuni e per realizzare le primarie in ogni realtà in cui è necessario farlo. Noi abbiamo l’ambizione di proporre candidature di sinistra in ogni realtà in cui Articolo Uno è presente e insieme a tutto il Centro Sinistra vogliamo ritornare a vincere anche per contrastare il peggior governo della storia della Sardegna: quello della Giunta Solinas – conclude Luca Pizzuto -. Rimbocchiamoci le maniche per ritornare a vincere insieme.»

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«Ancora una volta i proclami lanciati in campagna elettorale si rivelano per quello che sono: promesse irrealizzabili. L’immobilismo della maggioranza sta colpendo uno dei settori fondamentali per la nostra Isola.»

Lo sostiene Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno – Sardegna.

«La mobilità aerea, infatti, non riguarda solo il turismo ma anche gli spostamenti per lavoro, per problemi sanitari o anche, più semplicemente, per permettere agli emigrati di tornare nella propria terra – aggiunge Luca Pizzuto –. Ad oggi, come rimarcato dalla stessa Commissione Europea, la Sardegna non ha ancora prodotto alcun documento per la risoluzione del problema e come suo solito il Presidente Solinas sfugge dal dialogo con l’Aula. Questo non è accettabile. Sosteniamo, quindi, con forza, le azioni di protesta all’interno dei palazzi regionali da parte dei Consiglieri di opposizione – conclude il segretario regionale di Articolo Uno – Sardegna -. Basta promesse, passate ai fatti, se ci riuscite.»

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E’ stato inaugurato questa mattina, in via Roma, a Carbonia, il laboratorio per la lavorazione di carni di allevamenti locali realizzato dalla Società Cooperativa Sociale “A manu pigara”.

«Il nostro proposito – spiega Susanna Lenzu, socia della cooperativa – è quello di definire un modello che coinvolga l’intera filiera di produzione e ripensi i processi di lavorazione e diffusione del prodotto. Si farà particolare riferimento alle linee guida sulle certificazioni di qualità delle materie prime e su un ampio utilizzo di tecnologie innovative per la promozione del prodotto finale, del territorio dal quale proviene e dell’impatto sociale che la cooperativa intende avere. È un modello che si distanzia dall’industria e si prefigge di sviluppare un settore ancora non pienamente valorizzato: la filiera dell’agroalimentare integrata con l’ICT (realtà aumentata, e-commerce, ecc.) che sposa l’attenzione verso il prossimo.»

Il progetto fa leva sull’esperienza e la professionialità maturate in tanti anni di attività nel settore da Fabrizio Lenzu, e mira, in sinergia con i partner, la “Cooperativa Ponte” guidata dal dottor Paolo Laudicina e “Medau Mannu”, a costruire percorsi integrati, tesi a valorizzare e consentire alle persone svantaggiate coinvolte, di essere nuovamente protagoniste nel loro progetto di vita e senza sostegni assistenziali permanenti. La Società Cooperativa Sociale “A manu pigara” si configura come una sorta di impresa di transizione e cioè strumento di integrazione tra la attività formativa e lavorativa per l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati (tra i quali coloro che hanno ultimato il proprio percorso terapeutico all’interno della comunità di recupero, la“Cooperativa Ponte”). Essa dovrà essere in grado di supportare questi ultimi, attraverso la definizione di percorsi di rieducazione al lavoro, articolati secondo una fase di formazione interna personalizzata integrata, con una successiva attività lavorativa inerente al progetto sociale della cooperativa. Lo strumento operativo per l’attuazione di tali percorsi è un laboratorio di nuova realizzazione per la lavorazione e trasformazione, secondo pratiche tradizionali riviste in chiave innovativa, di carni provenienti unicamente da allevamenti locali. Il processo produttivo sarà portato avanti da esperti del settore, anche tramite l’inserimento lavorativo di soggetti a vario titolo esclusi dal mondo del lavoro e motivati, con una grande sete di riscatto, che attendono una seconda possibilità (ex tossicodipendenti, detenuti o ex detenuti, sofferenti psichici, ecc.).

All’inaugurazione, erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paola Massidda e la presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras; Graziano Milia, responsabile pubbliche relazioni e comunicazione della Fondazione di Sardegna, ente che ha finanziato il progetto con la Fondazione con il Sud; i segretari regionali del Partito democratico Emanuele Cani e di Articolo 1 Luca Pizzuto; don Massimiliano Congia, parroco della chiesa di Cristo Re, che ha benedetto il laboratorio prima del taglio del nastro che è stato poi affidato ad un bambino.

Alleghiamo l’album fotografico dell’inaugurazione e, a breve, i filmati della presentazione, della benedizione con il taglio del nastro e le interviste a Susanna Lenzu e Paolo Laudicina.

                                                                                             

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«Dove sono finite le risorse Saremar? Ricordate la flotta Sarda? Ricordate chi era l’assessore regionale dei trasporti ai tempi di quella strabiliante proposta? Ricordate gli effetti disastrosi per i dipendenti Saremar? Noi ricordiamo tutto. L’allora assessore regionale, Cristian Solinas, oggi presidente della Regione, annunciò con giubilo il ritorno della “Regione Armatrice”. Questo sogno si infranse poco dopo non solo con il fallimento di quest’epica avventura ma anche, cosa ancor più grave, con il fallimento della Saremar e la messa a terra di circa 170 dipendenti.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

«Questo “regalo” se lo trovò tra le mani la Giunta guidata da Francesco Pigliaru che si impegnò per salvaguardare tutti i lavoratori – aggiunge Luca Pizzuto -. L’ultima partita rimasta aperta la passata Giunta la chiuse con la deliberazione 8/30 del 19 febbraio 2019 che integrava precedenti delibere del 2018. Questa delibera permetteva di salvare i “dipendenti con ruolo dirigenziale, operatori delle biglietterie e titolati impiegati nei servizi esterni, lavoratori precari con almeno dieci anni di anzianità presso la ex SAREMAR”. Per ottenere questo ci si avvaleva dell’Agenzia Sarda per le politiche attive – ASPAL, con un finanziamento superiore ai 355mila euro

«Ad oggi tutto tace e ci chiediamo che intenzioni abbiano l’attuale Giunta ed il presidente della Regione. É assurdo che un piano trovato pronto per dare dignità ai lavoratori non venga portato a compimento – conclude il segretario regionale di Articolo 1 -. Chissà, forse i problemi legati alle nomine li sta impegnando troppo distraendoli da quello che per noi rimane il tema più importante di tutti: il lavoro.»

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Il segretario regionale di Articolo 1 Luca Pizzuto ed i consiglieri regionali di LeU Eugenio Lai e Daniele Cocco attaccano la Giunta sulle nomine dei dirigenti.
«La legge del più forte non è legge. La maggioranza regionale della Sardegna sta ben pensando di dedicare il suo tempo prefestivo per fare un bel regalo a tutti i cittadini: non dedicarsi a loro ma a interessi che riguardano pochi e che potrebbero creare a danni a molti. Partiamo dal principio. Sin dal suo insediamento la maggioranza ha ben pensato di conferire incarichi dirigenziali carenti dei requisiti previsti dalla legge. Questo gli è stato fatto notare in più di un’occasione. Avevano tutto il potere di rimandare le proteste al mittente dicendo che le nomine erano corrette. Invece, udite udite, cosa hanno pensato? Di portare in aula un’interpretazione autentica che regola le caratteristiche che devono avere i direttori generali per essere nominati tali. Ora è chiaro a tutti che se loro avessero agito correttamente non ci sarebbe stato bisogno di alcun provvedimento di tal misura. Così facendo invece vogliono provare a sanare palesi illegittimità.»

«C’è un fatto da non sottovalutare però – aggiungono Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Daniele Cocco -: se anche il provvedimento di interpretazione autentica venisse votato ma poi dichiarato illegittimo anch’esso si inficerebbe il valore di molti atti approvati dai dirigenti mettendo in ginocchio la vita amministrativa regionale e quindi quella di tutti i sardi. Tra l’altro da non trascurare che il Consiglio è stato convocato di sabato con maggiori costi per i sardi, non per politiche che interessano lavoro o cose strutturali per la Sardegna ma per tentare di sanare storture relative a posti di potere.»

«Riteniamo questo provvedimento di una gravità inaudita – concludono Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Daniele Cocco -. Ci piacerebbe che l’impegno della maggioranza si concentrasse per risolvere i problemi di tutta la popolazione e non invece su provvedimenti che riguardano gli interessi di pochi scaricando le conseguenze su tutti.»

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Oltre dieci anni di lotte, oltre cinque anni di iter amministrativo per l’ottenimento della VIA, la Valutazione di impatto ambientale, passaggio fondamentale per il decollo del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Tutte le lunghe e tormentate vicende che hanno portato all’approvazione della VIA da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, sono state ricostruite questo pomeriggio nella sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, a Carbonia, in un incontro organizzato dalla RSU. Tra gli ospiti invitati, complessivamente circa 140 persone, quattro assessori regionali (Gianni Lampis dell’Ambiente, Alessandra Zedda del Lavoro, Anita Pili dell’Industria e Mario Nieddu della Sanità); tre capi di gabinetto (Andreina Farris dell’Ambiente, Marcello Tidore della Sanità, Alberto Urpi dell’Industria); l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex commissario straordinario del Piano Sulcis Tore Cherchi; l’amministratore unico della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna: il professor Paolo Amat di Sanfilippo; il professor Pasquale Mistretta; l’ex assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu; l’ex parlamentare Francesco Sanna; l’ex consigliere regionale Luca Pizzuto.

Dopo il saluto di Paolo Serra, direttore del Centro Servizi culturali della Società Umanitaria, Antonello Pirotto ha ricostruito le fasi decisive della lunga vertenza, maturate negli ultimi mesi, ricostruite in due filmati proiettati nel mega schermo della sala Fabio Masala. Tra i presenti, ci sono stati momenti di commozione, nel rivedere le immagini che hanno seguito il via libera…alla VIA, prima in assessorato dell’Ambiente, poi in Giunta regionale, e l’intervista al presidente Christian Solinas.

Sono seguiti i ringraziamenti alla Giunta regionale, rappresentata da quattro assessori, invitati ad intervenire uno dopo l’altro.

«La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio.» Hanno ribadito Alessandra Zedda, Anita Pili, Mario Nieddu e Gianni Lampis.

«Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)», ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda.

«È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone», ha concluso la vicepresidente Alessandra Zedda.

«La positiva conclusione dell’istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro», ha invece sottolineato l’assessore Gianni Lampis.

L’assessore Anita Pili ha evidenziato come «sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso».

Un accenno alla «compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini» è stato fatto dall’assessore Mario Nieddu che ha puntualizzato l’esigenza di «dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute».

Sono intervenuti inoltre il capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità, Marcello Tidore; il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Andreina Farris; l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il presidente del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris.

L’incontro si è concluso in un clima festoso, con l’impegno a vigilare sul proseguo dell’iter, perché se è vero che il passo fondamentale della vertenza era costituito dalla VIA, ed è stato superato, è altrettanto vero che altri passi devono essere ancora fatti per arrivare all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto da parte della Rusal che è sempre stata fortemente motivata per far ripartire la produzione, investendo ben 20 milioni l’anno, in tutti questi anni, caratterizzati da tanti alti e bassi.

Giampaolo Cirronis