26 April, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

La commissione di inchiesta sull’efficienza ed i costi del sistema sanitario regionale, presieduta dall’on. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha sentito in audizione i rappresentanti sindacali dei medici e degli infermieri.

Angela Vacca, della Fum, ha richiamato l’attenzione della commissione su un dato strutturale molto a suo giudizio molto preoccupante che riguarda i servizi veterinari: su 350 sanitari pubblici circa 150 hanno superato i 60 anni ed una situazione analoga si registra anche nel personale tecnico ed amministrativo. «E’ urgente quindi – ha affermato – dare corso al turn-over per evitare gravi conseguenze sul sistema nei prossimi 4-5anni. Per quanto concerne le realtà ospedaliera, vi sono molti punti del contratto che devono ancora essere definiti, a cominciare dalle differenze normative e retributive che si registrano nelle diverse aziende per gli stessi incarichi». Sul problema della Asl unica, infine, Vacca ha espresso una valutazione negativa sostenendo che «non sarà certo la soluzione perché, in concreto, è sempre mancato il controllo della Regione sul sistema sanitario».

A nome della Uil medici Rosanna Pintore ha ripreso il tema della carenza di personale, «che rende molto più difficile la gestione quotidiana delle attività e pesa in negativo sulla funzionalità della sanità sarda; c’è il rischio che fra pochi anni il sistema arrivi al collasso a causa dello stress degli operatori, col risultato che aumenteranno i viaggi della speranza fuori della Sardegna e la spesa pubblica del settore».

«Il sistema sanitario regionale – ha dichiarato Luigi Mascia, della Cimo – si è progressivamente snaturato perché molti medici svolgono di fatto mansioni esclusivamente burocratiche e la componente amministrativa, che secondo la normativa nazionale non dovrebbe superare il 7%, in Sardegna è doppia e quasi tripla; è necessaria perciò una radicale inversione di tendenza.»

Sempre in materia di personale Enrico Giua (Anpo-primari) ha messo l’accento sulla presenza «di aree molto consistenti di precariato fra i medici, con contratti che vengono rinnovati di 6 mesi in 6 mesi in molti casi da oltre 10 anni». Parlando del riassetto della rete ospedaliera, secondo Giua non ci potrà essere «senza prima predisporre una rete efficiente di servizi sul territorio; cominciando dal vertice ci saranno conseguenze negative sui pazienti soprattutto nelle zone interne dell’Isola».

L’equilibrio fra la rete ospedaliera e quella dei servizi sul territorio è stato al centro anche dell’intervento di Susanna Montaldo (Anaoo-Assomed) per la quale «il sistema regionale è privo di meccanismi efficaci di controllo della spesa ed anzi si assiste alla continua proliferazione di servizi, con relativo aumento di costi, mentre nelle strutture sarde il personale lavora in condizioni di emergenza, sia per l’entrata in vigore della nuova normativa europea sugli orari di lavori che per le carenze delle piante organiche».

Cesare Iesu, dell’Aaroi-Emac ha criticato in primo luogo la mancata applicazione della legge relativa alla terapia del dolore, anch’essa a suo avviso “fonte di sprechi” evidenziando inoltre le gravi lacune del servizio di emergenza-urgenza, «indispensabile per dare un assetto razionale alla rete, invece la gara per l’elisoccorso è ancora al palo e in queste condizioni, ad estate già cominciata, rischiamo di non poter trasferire i pazienti da una struttura all’altra prima di 6-7 ore, in certe zone della Sardegna”.

Alessandro Nasone (Nursind-infermieri) ha detto che «il sistema sanitario regionale è troppo costoso perché non è mai stato organizzato mettendo al centro il cittadino come utente del servizio pubblico; i ricoveri ospedalieri hanno costi elevatissimi mentre sarebbe possibile risparmiare risorse ingenti curando molti pazienti presso le strutture del territorio o, quando possibile, a casa». «Le priorità della riforma – ha osservato – vanno invertite, prima bisogna pensare alle cure territoriali e poi a quelle ospedaliere, che vanno riservate ai casi acuti non parla dei pazienti ma degli incarichi».

Gianluca Chelo, anch’egli di Nursind, ha ricordato fra l’altro che anche nella professione infermieristica esiste un problema «di età avanzata e di carichi di lavoro fortemente appesantiti dalla carenza delle piante organiche». Quanto alla crescita anomale degli accessi impropri agli ospedali, Chelo ritiene che ciò sia riconducibile «alla scarsa efficienza delle rete territoriale e domiciliare, un vuoto del sistema che potrebbe essere colmato sia con il potenziamento delle strutture di base che con l’istituzione della nuova figura dell’infermiere di famiglia».

Al termine degli interventi dei rappresentanti sindacali si è sviluppato all’interno della commissione un ampio dibattito nel corso del quale hanno preso la parola i consiglieri regionali Roberto Deriu (Pd), i capigruppo di Sdl Roberto Desini, di Sel Daniele Cocco e di Cps Pierfranco Zanchetta ed Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia). Tutti, con sottolineature diverse, hanno manifestato l’esigenza di correggere l’accesso della componente amministrativa nelle aziende sanitarie sarde, sollecitando in proposito l’acquisizione di dati certi e dettagliati. Inoltre, sono state segnalate con forza le anomalie provenienti da alcune realtà riguardanti, a parte il surplus di personale amministrativo, l’istituzione di nuovi servizi, la larga discrezionalità delle commissioni di concorso, le assunzioni non giustificate, gli aumenti di spesa immotivati; tutti elementi che, secondo i consiglieri, configurano una sorta di sconfinamento dei commissari delle Asl rispetto ai limiti del mandato loro assegnato.

Il presidente della commissione Attilio Dedoni, nelle conclusioni, ha dichiarato che la richiesta di dati certi ed aggiornati sulla composizione del personale delle Asl «è una richiesta quanto mai opportuna, perché nessun cambiamento sarà possibile se non preceduto da un intervento incisivo sulle risorse umane ed il loro corretto utilizzo». Quanto all’eccessivo potere in capo alle figure dei commissari, a giudizio di Dedoni, «è presente in tutte le aziende, dove i commissari hanno operato come figure autonome al di là del perimetro tracciato dell’ordinaria amministrazione; sono emersi alcuni fatti gravi di cui ritengo che altre istituzioni dovranno occuparsi».

 

 

 

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Giro delle MIniere 2016

E’ andata in archivio con un grande successo di pubblico e partecipanti la cronometro d’apertura del 17° Giro delle Miniere organizzato dalla S.C. Monteponi di Luigi Mascia. 150 gli iscritti che si sono cimentati nella lotta contro il tempo valida per l’assegnazione di ben dieci titoli italiani Master di specialità. Una festa di sport, partita di buon mattino nel centro storico di Villamassargia e conclusa nel primo pomeriggio nella centralissima piazza Sella a Iglesias.

A far registrare il miglior tempo assoluto è stato Alessandro Nannetti della A.S.D. Team Bike Ballero, che ha completato il percorso in 21’10” davanti ad Antonio Marongiu (Techno Bike, 21’25”) e Giampaolo Codebò (Team Errebi, 21’33”). L’atleta toscano, dunque, ha conquistato la prima maglia bianca nella “Fascia B” (riservata ai corridori tra i 40 e i 70 anni), mentre il simbolo del primato per la “Fascia A” (ciclisti di età compresa tra i 17 e i 39 anni) è andata al sardo Eros Piras della Techno Bike, che ha fermato il cronometro sul tempo di 21’55”.

La Maglia Bianca riservata le donne è andata a Elena Barbagli della A.S.D. Ciclistica Senese (25’04”), che battuto la concorrenza di Elisa Rigon (A.S. Roma Ciclismo) e Michela Evaristo (Techno Bike). Nella categoria riservata agli atleti paralimpici, invece, il miglior crono è stato quello del pluricampione Michele Pittacolo (Alè Cipollini Galassia) che, nonostante un trasferimento in Sardegna piuttosto difficoltoso, è riuscito a chiudere il percorso in 23’49”.

Applauditissimo il tandem composto da Patrizia Spadaccini, leggenda del ciclismo italiano e testimonial del Giro delle Miniere, e Ilaria Meloni, atleta ipovedente della S.C. Monteponi che attualmente veste la maglia rosa del Giro d’Italia Handbike.

Questi i titoli italiani assegnati sul podio di Iglesias:

Cat. Elite sport: Antonio Marongiu (Techno Bike) 21’24”

Cat. M1: Cristiano Carcangiu (Mas Bike) 22’50”

Cat. M2: Simone Spiga (Techno Bike) 22’12”

Cat. M3: Alessandro Nannetti (A.S.D. Team Bike Ballero) 21’10”

Cat. M4: Alessandro Freschi (A.S.D. Team Bike Ballero) 22’49”

Cat. M5: Cristophe Masserey (S.C. L’Oleandro Budoni) 22’39”

Cat. M6: Mario Fundoni (S.C. Logudoro) 23’31”

Cat. M7: Salvatore Toscano (Breviario Bonate Sopra) 23’33”

Cat. M8: Mauro Barbieri (A.S.D. Ciclistica Senese) 24’35”

Cat. Master woman 2: Elisa Rigon (A.S. Roma Ciclismo) 25’20”

«Sono molto soddisfatto di questa prima giornata – ha detto l’organizzatore Luigi Mascia – è stato un onore poter assegnare le maglie tricolore di specialità. Nemmeno nelle più rosee previsioni ci saremmo aspettati di ospitare ben 150 partecipanti. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere un successo la prima tappa del Giro delle Miniere, dagli atleti ai volontari fino alle istituzioni. Voglio riservare, infine, una menzione speciale agli atleti paralimpici, che per noi rappresentano sempre un grande esempio di passione e sacrificio.»

Il Giro delle Miniere 2016 ripartirà domani, venerdì 3 giugno, con la seconda tappa (6ª Coppa Città di Siliqua – Giro del Cixerri). Un circuito di 32,5 km da ripetere due volte per un totale di 65 km. Start alle 16.00, in via Cixerri, a Siliqua, e arrivo previsto intorno alle 17.50. Questo il percorso: SS 293, Castello Acqua Fredda, Sp 2, Monte Cadelano, Sp 88, Sp 89-Pedemontana Domusnovas, bivio Vallermosa, SS 293, Siliqua (vie: Grazia Deledda, Marconi, Cixerri, Arrivo).

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Giro delle Miniere 2014 Portoscuso salita di Terras ColluGiro delle Miniere 2014 Portoscuso Dorina Vaccaroni Giro delle Miniere 2014 Portoscuso podio Marianeschi Cancedda Ciacci Giro delle Miniere 2014 Portoscuso fuga vincente di Marianeschi

Torna la gara ciclistica a tappe più suggestiva del Sulcis Iglesiente: dal 2 al 5 giugno, tra i panorami del Parco Geominerario della Sardegna, si corre in memoria di Roberto Saurra e nel ricordo di Franco Ballerini.

Duecentottantanove chilometri da percorrere in una natura mozzafiato, tra i suggestivi scenari offerti dalla costa sud-occidentale della Sardegna e l’affascinante tradizione mineraria dell’Iglesiente. Quattro giorni di pedalate in memoria di un campione, oltre che di un amico: Franco Ballerini, indimenticato corridore ed ex commissario tecnico della Nazionale. E’ tutto pronto per la 17esima edizione del “Giro delle Miniere”, corsa ciclistica a tappe organizzata dalla S.C. Monteponi che si svolgerà da giovedì 2 a domenica 5 giugno 2016.

Per l’edizione 2016, il “Giro delle Miniere” ha scelto di mantenere il consolidato format su quattro giornate. Si tratterà, anche quest’anno, di una corsa a tappe su strada, completa di ogni specialità e difficoltà: una Gran Fondo, due percorsi in circuito e una prova a cronometro che assegnerà la maglia tricolore.

Novità di quest’anno è l’introduzione, da parte dell’organizzatore, Luigi Mascia, della classifica generale, a tempo e non più a punti. Le maglie bianca, rosso-blu: Fascia “A” 17-39 anni, “B” 40-70 anni e Donne verranno assegnate quotidianamente, con classifica finale che premierà i primi quindici atleti per ogni fascia. Contemplata anche la presenza degli atleti della Handbike

La 17/a edizione presenta quattro appuntamenti consecutivi in altrettante giornate di gara:

1° Tappa: Cronometro d’apertura in linea Villamassargia – Iglesias, valida per l’assegnazione della prestigiosa maglia tricolore di Campione Italiano FCI 2-06-2016;

2° Tappa: Circuito del Cixerri Coppa Città di Siliqua a Siliqua, 3-06-2016;

3° Tappa: Coppa Città di Vallermosa, 4-06-2016;

4° Tappa: Gran Fondo delle Miniere che chiude il Giro, con il Trofeo Parco Geominerario Memorial Roberto Saurra, 5-06-2016;

«Un’altra importante e gradita novità di quest’anno – dice l’organizzatore Luigi Mascia – è rappresentata dalla presenza degli atleti paraolimpici della Handbike, che con la loro tenacia e spirito di forza ci hanno colpito nel profondo. Sarà un onore ospitarli al Giro delle Miniere 2016.»

Come da tradizione, la S.C. Monteponi si pone l’obiettivo di coniugare nel migliore dei modi lo sport e la promozione del territorio, presentando agli atleti e alle loro famiglie le bellezze del Sud-Ovest della Sardegna e offrendo loro piena disponibilità ricettiva. Anche i premi avranno uno sguardo decisamente rivolto alla tradizione: la S.C. Monteponi omaggerà infatti i vincitori con i prodotti legati al territorio: mirto, pasta, torrone e tante altre prelibatezze rigorosamente “Made in Sardinia”.

Tre nomi di spicco andranno ad aggiungere lustro alla 17esima edizione del “Giro delle Miniere”: Stefano Garzelli, vincitore del Giro d’Italia nel 2000, Patrizia Spadaccini, campionessa olimpica e detentrice del record dell’ora, e il campione olandese Erik Dekker, vincitore della Coppa del Mondo 2001, di quattro tappe al Tour de France e della medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Barcellona.

La 17esima edizione del “Giro delle Miniere” avrà massima visibilità sui media grazie alla partnership siglata con le testate giornalistiche DirectaSport.it e SardegnaSport.com che seguiranno la manifestazione dedicando uno speciale a ogni singola tappa, e che proporranno la conferenza stampa di presentazione in diretta streaming sui propri canali: www.directasport.it e www.sardegnasport.com .

Foto Luigi Mascia

THotel 42 copia

E’ in corso al THotel di Cagliari, il X International workshop di neonatologia. Oggi, quarta giornata dei lavori, interviene Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia. L’evento è riconosciuto dalle più quotate Società scientifiche e ha l’Alto patronato del presidente della Repubblica.

Domani, giornata conclusiva, dalle 8.45, i lavori, curati dal professor Vassilios Fanos (direttore Patologia e terapia intensiva neonatale, puericultura e nido, dipartimento di scienze chirurgiche – università di Cagliari), sono dedicati al Corso internazionale di patologia perinatale. Intervengono, tra gli altri, Gavino Faa (direttore Anatomia patologica, università Cagliari), Peter van Eyken (università Lovanio), e Generoso Bevilacqua, luminare indiscusso e docente all’ateneo di Pisa. Relazioni, tra le altre, degli specialisti locali Daniela Fanni, Roberto Antonucci, Clara Gerosa, Maria Antonietta Marcialis, Alberto Ravarino, Rossano Ambu, Melania Puddu, Pier Paolo Bassareo, Armando Faa, Giovanni Ottonello, Luigi Mascia, Alessandro Pane. Perinatologi e patologi affrontano in maniera sistematica e condivisa i grandi temi della neonatologia.

Un percorso di alta qualità scientifica e accademica. Ma anche l’evoluzione della neonatologia, tra assistenza, ricerca e didattica. Cinque giorni di lavori a cui prendono parte i migliori specialisti al mondo provenienti da una quarantina di nazioni. Gli atti del workshop, come nelle precedenti edizioni, saranno pubblicati su “Clinica Chimica Acta” e sul “Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine” (JPNIM). Il meeting ha i patrocini di Società Italiana Neonatologia, Società Italiana Pediatria, Union of European Neonatal and Perinatal Societies, Union of Mediterranean Neonatal Societes e International Federation of Clinical Chemistry (IFCC) and Laboratory Medicine.

Neonatologi, pediatri, ostetrici, perinatologi, laboratoristi, cardiologi pediatri e quanti si occupano di neonati sono il bersaglio del workshop. Grande apprezzamento degli specialisti per  isei convegni satellite, il corso sulla gestione del dolore neonatale, la nona edizione del convegno neonatologico infermieristico “Terra di Sardegna” con gli infermieri di undici Centri di terapia intensiva neonatale. Presenze in assoluto rilievo anche al primo convegno “New Frontiers in Preventive and Social Pediatrics” (attenzione su cervello e anomalie cranio-facciali), alla conferenza in New Trends in Neonatology (asfissia neonatale e Medical Humanities) e a quella su Neonatal and Pediatric Laboratory Medicine (soluzioni per ridurre la mortalità infantile).

Sabato 21 dicembre 2013, l’Associazione Volontari della Solidarietà di Iglesias, ha tenuto per il terzo anno consecutivo il convegno sulle problematiche mediche e sociali relative alla donazione del  sangue.

Per l’occasione sono intervenuti numerosi medici esperti nel settore delle trasfusioni.

Nel corso della manifestazione, presieduta dal presidente dell’associazione Luigi Mascia, svoltasi nella sala Lepori di Iglesias, sono stati premiati con borse di studio, gli studenti delle scuole medie superiori, che assiduamente hanno donato il proprio sangue perché fosse di aiuto a chiunque dovesse averne necessità.

Sono anche state consegnate le coppe ai vincitori dei tornei di calcetto organizzati dall’associazione.

Ospite d’onore del convegno è stato Modesto Melis, sopravvissuto all’inferno del lager di Mauthausen, il quale, testimone degli orrori del nazismo e della guerra, non esitò, una volta rientrato alla vita normale ad essere, per molti anni un donatore di sangue, almeno fino a quando l’età lo ha consentito.

Al termine del convegno sono, inoltre, stati regalati ai partecipanti i calendari realizzati dall’Associazione. Ogni pagina, di ciascun mese è stata dedicata ad Istituti scolastici, associazioni od enti che hanno collaborato e collaborano con la VDS.

Oltre ovviamente ai volontari della solidarietà, a cui è stata dedicata la pagina di gennaio, hanno illustrato i restanti mesi:

– L’Istituto professionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

– C. Beccaria (Carbonia/Villamassargia)

– Istituto professionale G Ferraris di Iglesias

– Liceo Linguistico e delle scienze umane Baudi di Vesme di Iglesias

– Istituto tecnico Industriale G. Asproni di Iglesias

– Liceo Scientifico G. Asproni di Iglesias

– Rotary Club di Iglesias

– Il più anziano ex donatore (Modesto Melis) e l’attuale donatore con ben 100 donazioni raggiunte (Sergio Orrù)

– Istituto Tecnico E. Fermi di Iglesias

– I Donatori dell’associazione premiati con borsa di studio

– Il battaglione degli allievi carabinieri

– Il Liceo scientifico E. Lussu – Istituto IPSIA E. Loi di Carbonia.

 

La consegna della targa a Modesto Melis.

La consegna della targa a Modesto Melis.