19 April, 2024
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Vicende della nostra terra, che profumano di storia e avvenimenti dimenticati: uno straordinario patrimonio letterario che, grazie all’illuminata Amministrazione comunale di Masullas, è stato reso fruibile alla cittadinanza. Uno dei frutti di questo straordinario lavoro di catalogazione, scansione e digitalizzazione di preziosissimi testi è la riedizione moderna del volume dello storico fiorentino Gioacchino Cambiagi (18 marzo 1747 – 22 gennaio 1822), “Istoria del Regno di Sardegna”.

“Istoria del Regno di Sardegna” Si tratta del testo di maggior interesse dell’intero Fondo Librario ospitato presso la mostra permanente “Sulle ali della Cultura” (all’ultimo piano del municipio del paese): “L’Istoria di Sardegna, contenente le cose occorse dai più remoti tempi sino al 1457” (tomo primo), in una rarissima edizione del 1775. L’Istoria del Regno di Sardegna, che “dai più remoti tempi” giunge fino al 1457, è annunciata nel luglio del 1773 in tre volumi, ma uscì solo il primo (Firenze 1775): è stata scritta con passione e diligenza, col carattere compilativo di molti lavori del Cambiagi legati all’attività editoriale. Il libro racconta del passato della nostra Isola con un taglio particolare e a tratti inaspettato, di sicuro interesse per gli addetti ai lavori ma anche per chi, studenti e appassionati, vuole conoscere la nostra storia grazie anche a una serie di informazioni oramai dimenticate.

Fondo Librario di Masullas – Si tratta di più di tremila testi (parliamo della bellezza di 3859 opere che vanno dal 1500 alla prima metà dell’800), tra cui diverse migliaia di pagine di grande pregio e rarità. Una collezione libraria che spazia dal diritto commerciale a quello marittimo, dalla giurisprudenza alla filosofia, dalla storia alla religione, dalla geografia alla biologia. È l’eredità che la famiglia Carboni-Boy ha lasciato, simbolicamente e fisicamente, tra le mani del Comune. «L’obiettivo che il comune di Masullas si è posto con la prima riedizione moderna di questo libro, spiega il sindaco Mansueto Siuni, è quello di permettere la conoscenza e rendere disponibili a un pubblico vasto opere sempre più rare e introvabili o di difficile consultazione al di fuori dei luoghi in cui sono custoditi».

La presentazione – L’opera del Cambiagi verrà presentata al pubblico sabato 14 dicembre alle ore 17:30 presso la Sala Consigliare di Masullas. All’evento parteciperanno in qualità di relatori il sindaco di Masullas Mansueto Siuni, il professor dell’Università di Sassari Raimondo Zucca, l’archivista Raffaella Cau, Salvatore Floris della Taulara SRL, il professore dell’Università di Cagliari Gian Giacomo Ortu.

La ristampa di questo prezioso volume è finanziata nell’ambito dei bandi della Fondazione di Sardegna 2018 e 2019, sezione “Arte, attività e beni culturali”.

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Al via, a Silanus, Nois, una mostra-evento, inaugurata ufficialmente venerdì, 8 giugno, presso Casa Aielli, pronta ad accogliere i visitatori del paese fino al 31 ottobre, in un susseguirsi di esposizioni, eventi e iniziative.

Durante la cerimonia di inaugurazione Gian Pietro Arca, sindaco di Silanus, ha presentato l’articolato progetto di sviluppo locale Nois, giunto alla sua terza edizione, ed ha introdotto gli interventi di Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, Giuseppe Pirisi, presidente dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, Mansueto Siuni, direttivo nazionale Borghi Autentici d’Italia, che ha esposto il ruolo dei comuni per lo sviluppo del territorio.

Finalità del progetto Nois è quella di valorizzare il patrimonio di conoscenze storiche, culturali ed umane di Silanus e di metterle a sistema per promuovere lo sviluppo economico e sociale del paese. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale di Silanus, in collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, gli operatori di Silanus Comunità Ospitale, la Pro Loco di Silanus, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, con il patrocinio della Camera di Commercio di Nuoro e con il contributo di Fondazione di Sardegna e di alcuni sponsor privati.

Il progetto Nois – dall’8 giugno 2018 al 31 ottobre 2018

Il filo conduttore, anche in questa terza edizione, è la fotografia. Nois si articola, infatti, in un vero e proprio percorso fotografico, attraverso il quale vengono rivelati i luoghi di Silanus, ma soprattutto le sue persone.

Le fotografie esposte rappresentano il paese di Silanus, i suoi rioni, le sue vie, i suoi siti archeologici ma soprattutto le sue persone (“Nois”) così come apparivano 40/50 anni fa e anche come appaiono oggi.

Si parte dai “muristenes” del complesso di Santa Sabina (S.S. 129) con l’esposizione di 12 fotografie e di una parete fotografica sulla Silanus storica, per poi proseguire all’interno del paese, seguendo la strada segnata dalle fotografie, nelle botteghe, nei laboratori di produzione. E’ qui che la comunità si svela pian piano al turista, mentre percorre i suoi luoghi, ascolta i racconti dei suoi abitanti e scopre in prima persona le tipicità locali.

Importante iniziativa parallela a Nois è il concorso fotografico “Genius Loci”, che premierà, come nella prima edizione, le immagini capaci di evocare con più enfasi soggetti, ambienti, situazioni, aspetti, luoghi dell’abitato e del territorio di Silanus, valorizzandone al meglio il “Genius loci”, cioè quelle particolari caratteristiche che rappresentano il “carattere” e l’identità del luogo.

Nois 2018: mostre, esposizioni e percorsi

Insieme al percorso fotografico Nois darà vita a una serie di attività parallele, che si susseguiranno per tutta la durata del progetto e contribuiranno ad arricchire l’offerta culturale del paese per tutta la stagione:

Mostra “Silanus Lithos” – dall’8 giugno 2018 al 29 giugno 2018

Allestita presso Casa Aielli (via Municipio), ed inaugurata ufficialmente nella giornata di venerdì, l’esposizione, è dedicata al racconto dell’identità archeologica di Silanus attraverso un interessante mix di fotografia e disegni, composto dagli scatti in bianco e nero di Francesco Marcheschi e dai disegni di Salvatore Falchi. Ad affiancare “Silanus Lithos” l’esposizione “Sardegna nuragica”, con descrizioni e fotografie relative al periodo nuragico e il prototipo “didattico” di un nuraghe, a cura di Alessandro Nioi.

Mostra fotografica processione sarda nella Chiesa di Santa Croce – dall’8 giugno 2018 al 15 ottobre 2018

Esposizione rappresentativa dei fedeli in processione vestiti con gli abiti tradizionali sardi. La rappresentazione è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, che ha curato la riproduzione della processione normalmente visitabile presso il Museo Etnografico di Nuoro.

Mostra fotografica “Genius loci” 2017 – dall’8 giugno 2018 al 15 ottobre 2018

Esposizione di 31 fotografie di Silanus selezionate in occasione del concorso fotografico “Genius Loci” dell’edizione 2017 di Nois.

Percorso “Le sette chiese di Silanus” – dall’8 giugno 2018 al 31 ottobre 2018

Durante i mesi di Nois, le sette chiese che caratterizzano in modo significativo il centro abitato e alcune aree rurali a suo immediato ridosso, saranno aperte, segnalate, dotate di didascalie descrittive. Si tratta di sette chiese di epoche e stili diversi (Santa Sabina, La Maddalena, San Lorenzo, San Bartolomeo, Santa Croce, La Itria, Sant’Antonio) che disegnano un quadro di grande interesse storico e culturale e lasciano intravedere il fascino di un percorso religioso/archeologico del tutto suggestivo.

Mostra “La Sardegna di Pablo Volta” dal 1 luglio 2018 al 24 agosto 2018

Mostra fotografica della Sardegna del secondo 900 del fotografo Pablo Volta, in collaborazione con l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, e mostra “Silanus dagli anni 50 verso la modernità” con fotografie, descrizioni, oggetti d’uso a partire dagli anni 50.

Mostra “100 centenari” dal 27 agosto 2018 al 15 ottobre 2018

Mostra fotografica a cura di Luigi Corda, dedicata ai centenari di Sardegna ed esposizione “Centenari di Silanus”, con fotografie, articoli di stampa, interviste ai centenari recenti del paese.

Durante l’estate sarà possibile visitare “Sa domo de sa poesia cantada”, museo di prossima apertura dedicato alla poesia estemporanea sarda, della quale Silanus e i suoi poeti sono storici protagonisti. Verrà inoltre inaugurato a breve il “Percorso Archeologico di Santa Sabina”, che toccherà le principali tipologie di monumenti dell’età prenuragica e nuragica (alcuni nuraghi, capanne, un pozzo sacro, tre tombe di giganti, una fonte nuragica, due domus de janas), la chiesa bizantina ed il complesso di Chiesa e betili di San Lorenzo.

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Il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus, ha avviato una serie di contatti formali con i Comuni per rilanciare l’azione dell’Ente ed affrontare i problemi diffusi, proponendo risposte alle diverse istanze presentate dalle otto aree del Parco.

Di seguito, in sintesi, la relazione del commissario Agus sui contatti avuti.

Lula  Il primo incontro si è tenuto presso il comune di Lula con il sindaco Mario Calia. Questi ha manifestato l’esigenza di riattivare le visite presso il complesso minerario di “Sos Enattos”, da due anni chiuso al pubblico. Nel corso dell’incontro il sindaco ha altresì evidenziato i danni provocati dall’ultima inondazione la quale ha compromesso la viabilità e danneggiato il depuratore che serviva il centro servizi, il ristorante e l’ostello. Sono in corso le azioni necessarie per ripristinare i luoghi e riattivare le visite nel sottosuolo entro il 2018.

Pau e Masullas – Il successivo incontro ha avuto luogo in Marmilla, presso il Museo dell’Ossidiana Pau e a Masullas. Il sindaco Mansueto Siuni ha rammentato lo straordinario patrimonio museale del Comune cui si aggiungono percorsi escursionistici tematici dedicati all’ossidiana ossidiana. La loro fruizione e valorizzazione è già operante sebbene si sia rilevata la necessità di un maggior raccordo con i siti turistico-culturali già strutturati presenti in Sardegna.

Gadoni – Altra importante visita si è svolta nell’area del Sarcidano a Gadoni, ove si trova l’importante complesso minerario di “Funtana Raminosa”, anch’esso meritevole di cura e attenzione. Si auspica di poter riattivare le visite entro il 2018 grazie anche all’azione di tutela e di salvaguardia posta in campo con convinzione dalle istituzioni e dalla comunità locale.

Iglesias e Buggerru – I problemi sono differenti a seconda dei diversi luoghi e siti. Per quanto riguarda l’accessibilità al sito di “Porto Flavia” ad Iglesias, fra i più visitati, urge un intervento per assicurarne la piena fruibilità. Peraltro sarebbe possibile la sua integrazione con il “Pozzo Sella” a Monteponi, oggetto di certosino recupero da parte dell’omonima associazione.

Altrettanti problemi si riscontrano il ordine alla piena fruizione della spettacolare “Galleria Henry” a Buggerru, gestita in concorso con l’Igea S.p.A., che già vanta un importante numero di visitatori.

Montevecchio, Fluminimaggiore e Gonnesa – Non sono da meno i problemi riscontrati presso lo storico sito minerario di Montevecchio il quale, si ricorda, insiste nei territori di Guspini ed Arbus. Nonostante alcune parti siano visitabili, a cominciare dalla magnifica Direzione della Miniera, ancora non è possibile la visita della Galleria Anglosarda, elemento di forte richiamo al pari di tutti i tratti di sottosuolo che ancora rimangono preclusi al pubblico.

Particolarmente significativo è stato l’incontro tenuto presso la Miniera di “Su Zurfuru”, a Fluminimaggione, dove una parte del vecchio impianto di produzione idroelettrica è stato meritoriamente recuperato da un gruppo di ex lavoratori riuniti in associazione culturale ed aperto al pubblico con regolarità.

A Gonnesa con la guida del sindaco Hansal Cristian Cabiddu si è visitato il complesso minerario di Monti Onixedda ed il Nuraghe Seruci che attende la ripresa dei lavori di valorizzazione. Si è potuto constatare che anche quest’ultimo sito è già strutturato per la sua prossima apertura al pubblico.

Nuxis – Ultima in ordine di tempo è stata la visita a Nuxis dove il locale Gruppo Speleoclub ha curato un interessante allestimento geo-speleologico in località “Sa Marchesa”, già sede di una miniera, con interessanti affioramenti geologici e minerari. In compagnia del sindaco Piero Andrea Deias si è percorso il sentiero allestito con interessanti didascalie in Italiano ed in Sardo. Interessante anche la Grotta de su Montisceddu, utilizzata come polveriera durante l’attività estrattiva della vicina miniera, che conserva le tracce di un insediamento della Cultura di Monte Claro databile agli albori del primo bronzo. Si tratta di un altro sito che merita d’essere posto in rete con quelli più importanti del Parco Geominerario.

Ulteriori attività – La prossima visita sarà dedicata alla Miniera dell’Argentiera a Sassari. La piena conoscenza del vasto patrimonio fruibile del Parco dovrà determinare una pianificazione organica di valorizzazione e promozione alla quale si aggiungerà gradualmente il resto del patrimonio che per varie ragioni non è ancora godibile.

Al commissario straordinario è dato curare l’ordinaria gestione dell’Ente. Tale approfondita conoscenza sarà prezioso materiale per il prossimo Consiglio Direttivo che potrà pianificare e programmare a lungo respiro, azione finora impedita dai continui commissariamenti.

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Si è appena conclusa la visita in Sardegna della dott.ssa Jutta Weber e della dott.ssa Gail Bremner, commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, cui è stato affidato il non facile compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

Sono stati giorni faticosi ma senz’altro esaltanti. Sono vivamente grato alle delegate per la loro attenzione e la professionalità manifestate in ogni occasione, nonostante la fatica dei tanti spostamenti ed il numero considerevole di contatti e incontri. Sono certo abbiano colto il nostro entusiasmo ma soprattutto i notevoli passi in avanti compiuti dal Parco Geominerario dall’ultima rivalidazione risalente ormai a quattro anni fa.

Desidero ringraziare innanzi tutto la Presidenza della Giunta regionale con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, per il loro fattivo sostegno e le parole di incoraggiamento, per noi di particolare rilievo e significato. 

Un sostegno attivo e convinto che ci è stato assicurato anche dall’IGEA S.p.A. e dal suo Amministratore Unico Michele Caria, che ringrazio per aver favorito le visite presso i loro siti storico naturalistici, a cominciare dalla meravigliosa Grotta di Santa Barbara a Iglesias.

Il mio grato pensiero va alle amministrazioni comunali le quali, comprendendo l’importanza del momento, hanno saputo ricevere con calore e passione le nostre delegazioni. Ringrazio il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu per averci manifestato il loro pieno sostegno e la volontà di lavorare assieme.

Un particolare ringraziamento rivolgo agli amministratori che ci hanno calorosamente accolto nei loro territori ed ai loro eccezionali collaboratori. Mi riferisco al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e all’assessore della Cultura Simone Franceschi, al sindaco di Masullas Mansueto Siuni e al Direttore del GeoMuseo “Incani” Luigi Sanciu, al Sindaco di Pau Franceschino Sedda e a Carlo Lugliè, Direttore Scientifico del Museo dell’Ossidiana, al sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e a Filippo Lanzerini, Coordinatore della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo, al Sindaco di Lula Mario Calia, al Direttore della Miniera di Sos Enattos Luca Loddo e agli ex minatori Piero Piras e Francesco Sedda, oggi appassionate guide negli stessi luoghi ove un tempo lavorarono.

Di grande importanza si è inoltre rivelato il forte sostegno delle Associazioni attive sul territorio sardo tra le quali ricordo con particolare riconoscenza la Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario con il Coordinatore Giampiero Pinna e Franco Saba, Legambiente Sardegna con il Presidente Annalisa Colombu e Vincenzo Tiana, storico leader dell’associazione.

Ho il piacere infine rivolgere un particolare ringraziamento allo straordinario staff del Parco Geominerario il quale, con rara dedizione e amore per la propria terra, non si è risparmiato per la buona riuscita di quella che ritengo sia stata una vera e propria impresa. A cominciare da Gian Luigi Pillola, che considero parte integrante della nostra squadra, insostituibile amico e collaboratore d’eccezione, passando poi all’infaticabile Direttore F.F. Francesco Muntoni, agli specialisti dell’Ufficio Tecnico Pietrangelo Loru, Roberto Rizzo, Giovanni Zichi e Marco Laconi, alla squadra dell’Ufficio Amministrativo guidato da Elisabetta di Franco con Federica Boi e Monica Porcu, agli esperti di promozione e comunicazione culturale Patrizia Medas e Stefano Sernagiotto, quest’ultimo filmmaker di straordinario valore, alle nostre collaboratrici Sara Cipolla, Rappresentante per la Sardegna dei Giovani UNESCO e Laura Sedda, preparata guida presso i siti storici del Parco, ed infine al nostro coordinatore dell’Ufficio Stampa Alberto Monteverde, Giornalista e appassionato ricercatore di Storia, che ha saputo efficacemente dar conto di questa esaltante tre giorni con articoli ed immagini.

Tuttavia, il mio grazie più sentito va alla nostra straordinaria Sardegna ed ai suoi generosi abitanti che ancora una volta ci hanno permesso di ben figurare, secondi a nessuno, in Italia e nel mondo.  

Prof. Tarcisio Agus

Commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Didascalie foto

01 – La delegazione UNESCO ricevuta al comune di Cagliari, accolta dall’assessore alle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu.

02 – In visita al comune di Masullas.

03 – Lula. Le delegate in visita agli impianti della Miniera di Sos Enattos.

04 – Lula. Sos Enattos. L’ex Tecnico elettricista Piero Piras accanto ad un suo ritratto giovanile. Oggi guida i turisti negli stessi luoghi ove un tempo lavorò.

05 – Alla Biblioteca comunale di Lula per la presentazione della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo.

06 – La delegazione in visita a Villa Devoto a Cagliari, sede di rappresentanza della Regione Sardegna, ricevuta da Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente.

07 – Le Delegate a Villa Devoto, in compagnia di Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci hanno firmato l’accordo di programma quadro per dare il via al progetto C.A.S.A., 13 milioni e 200mila euro di cui 3 milioni e 400mila di nuova finanza. Per il territorio hanno sottoscritto l’accordo il presidente dell’Unione dei Comuni Parte Montis Mansueto Siuni e l’amministratore straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente. Cultura, artigianato, storia, agroalimentare. Ma soprattutto una nuova filosofia del territorio: 6 Comuni che, pur mantenendo la propria identità, si pensano come un unico Comune di 7.200 abitanti, con i servizi ben distribuiti fra tutti e infrastrutture che consentano di spostarsi velocemente, come la pista ciclabile per raggiungere la scuola, un unico istituto comprensivo dalla materna alle superiori distribuito su tre Comuni.

Filo conduttore di tutto, il turismo esperienziale, con laboratori che consentano ai visitatori di vivere fino in fondo il territorio e i suoi prodotti, e il potenziamento dei servizi alla persona per migliorare la qualità della vita. «Una piccola Unione che è un grande esempio all’interno della Programmazione territoriale -dice il presidente Pigliaru -. Sei Comuni hanno unito le forze, allargando lo sguardo sul territorio. Insieme hanno dato ampio respiro a un progetto comune, facendo sinergia per rilanciare l’economia, favorire lo sviluppo e creare occupazione, ma anche per garantire migliore istruzione e formazione dei giovani. Così si combatte lo spopolamento e si definiscono le condizioni giuste per far vivere davvero i territori.»