19 April, 2024
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Questa mattina, nella la sede dell’assessorato dello Sport della Regione Sardegna, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Giro delle Miniere, corsa ciclistica a tappe giunta alla 19ª edizione che si svolgerà tra il 2 ed il 4 giugno prossimi sulle strade del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano in memoria del compianto Franco Ballerini. La gara, articolata su tre tappe per una distanza complessiva di 226 km, assegnerà in prima giornata (tappa Gonnosfanadiga-Pabillonis) i titoli italiani Fci a cronometro. Successivamente la carovana si sposterà a Iglesias, teatro della Gran Fondo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra, mentre farà calare il sipario sulla kermesse il Giro del Cixerri, con partenza e arrivo nel comune di Villamassargia.

A introdurre la conferenza è stato Luigi Mascia, patron della Sc Monteponi, società che si occupa dell’organizzazione del Giro delle Miniere: «Sarà un’edizione particolare – ha dichiarato – anche quest’anno ci è stata affidata l’assegnazione dei titoli italiani a cronometro, a dimostrazione del fatto che la Federazione Ciclistica Italiana riconosce ed apprezza le nostre capacità organizzative. Per la 19esima edizione riproporremo l’apprezzato format sulle tre giornate con classifiche a tempo e non più a punti come nel recente passato. Avremo l’onore di ospitare testimonial d’eccezione come Claudio Chiappucci e Massimiliano Lelli, ma anche alcune squadre che giungeranno da Olanda, Gran Bretagna e Belgio. I numeri sono in netta ascesa, ci attendiamo circa 400 partecipanti, tutti accompagnati dalle rispettive famiglie. Questo è un aspetto che ci fa particolarmente piacere, perché un nostro obiettivo dichiarato è quello di creare un indotto turistico favorevole per l’economia di una zona notoriamente sofferente come il Sulcis Iglesiente».

Ha fatto gli onori di casa, quindi, Andrea Dettori, assistente dell’assessore regionale dello Sport Giuseppe Dessena e consigliere dell’Area Metropolitana di Cagliari: “Nell’ultimo anno la Regione Sardegna ha investito 8,4 milioni di euro nello sport, al fine di incentivare non solo la pratica sportiva tra i più giovani, ma anche l’attività agonistica – ha dichiarato – affianchiamo con piacere manifestazioni come il Giro delle Miniere, perché siamo convinti che possano realmente promuovere i bellissimi paesaggi del Sulcis Iglesiente, che ha tanto da offrire anche in termini di archeologia mineraria”.

La parola è quinti passata a Claudio Chiappucci, per il secondo anno consecutivo testimonial del Giro delle Miniere: «Ringrazio Luigi Mascia per l’invito – ha detto il vincitore della Milano-Sanremo 1991 – mi fa sempre un gran piacere tornare in Sardegna, terra in cui ho scritto alcune delle pagine più belle della mia carriera da professionista. Qui ho fatto il ciclocross, ho corso in pista e su strada con il Giro di Sardegna. Gli impegni sono tantissimi, e a breve ci sarà anche la mia Gran Fondo in Francia, ma cerco sempre di incastrare gli impegni per presenziare a questa manifestazione, capace di coniugare il turismo con la passione per le due ruote». 

«Il Giro delle Miniere darà modo ad atleti provenienti da tutta Europa di scoprire le bellezze del Sulcis e del Guspinese – ha detto invece Stefano Dessì, presidente della Federciclismo regionale – il ciclismo è lo sport che più di qualunque altro promuove il territorio, permettendo di scoprire le bellezze anche di località poco conosciute. Sono certo che la qualità dei percorsi e dell’organizzazione renderanno la gara molto interessante.»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente onorario della Fci Sardegna Salvatore Meloni: «Le difficoltà del Sud Ovest sardo sono note – ha affermato – ed eventi come il Giro delle Miniere rappresentano quel volano che può aiutare la ripresa economica del territorio. Questa manifestazione, giunta alla 19esima edizione, dimostra che la strada giusta da percorrere è stata individuata».

Presenti anche le autorità del comune di Pabillonis: “Per la terza volta siamo parte attiva di questa bellissima manifestazione – ha detto il sindaco Riccardo Sanna – ringraziamo Luigi Mascia e la Sc Monteponi per averci coinvolti. Si tratta di un evento che convoglierà nel nostro paese centinaia di persone, facendolo così scoprire anche ad atleti provenienti dall’estero. Siamo orgogliosi di ospitare ancora una volta il Giro – ha ammesso invece l’assessore dello Sport Marco Sanna – anche noi abbiamo bisogno di questo tipo di eventi. Non vogliamo più essere un semplice punto di passaggio, ma un riferimento nella zona per i ciclisti. Siamo in pianura, ma non distante da noi ci sono tante salite, e speriamo di vedere a Pabillonis un numero sempre maggiore di biciclette, anche per incentivare la pratica tra i più giovani.»

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Spettacoli e arte visiva. Lungo questi binari corre “L’Altro Volto del Teatro”, il mini festival teatrale in programma a Monserrato da giovedì 7 a domenica 10 dicembre.  Lo organizza al MoMoTI (in via 32 marzo 1943 n 20), per la sua quattordicesima edizione, la compagnia Is Mascareddas.

Giovedì 7 dicembre, la serata inaugurale si apre alle 19.30 con il taglio del nastro di due mostre: da una parte “Impensamentadas, Ognuno ha la sua vita”, sculture di Donatella Pau, delle figure femminili, come scrive il critico Marco Peri, «appena abbozzate tra le quali si instaura un discreto dialogo di sguardi e rimandi visivi, quasi una narrazione che si rivela con dettagli minimi nelle pose serene. La costruzione assembla materie diverse: pezzetti di stoffe, legni ritrovati, ferro, lamine metalliche ma sembrano piuttosto fatte di sogni e di poesia»; dall’altra “Un passo in avanti, due passi indietro” di Cristina Papanikas . Esposte le tavole pittoriche dell’artista cagliaritana che hanno illustrato la raccolta poetica “Per Amore, solo per Amore” di Pietro Marongiu e le opere dedicate alle interazioni tra musica e pittura.

A seguire, ancora un momento dedicato all’arte con “Ritratto contemporaneo”, di Lello Porru, pittore e scultore, specializzato nella ceramica e terracotta. Primitivismo e sintesi formale contraddistinguono suoi rilievi, facilmente riconducibili alla serie di terrecotte realizzate da Costantino Nivola negli anni Settanta, ma che sembrano conservare memoria anche dei pregiati dittici eburnei alto medievali.

Alle 20.30 spazio al teatro di figura con l’attore di Ravenna Vladimiro Strinati, nello spettacolo di narrazione con burattini, oggetti e figure “La trafila di Garibaldi”, diretto da Danilo Conti: la rocambolesca fuga dell’”Eroe dei due mondi” nella terra romagnola, tra paludi, canali e zanzare, con la moglie Anita morente e gli austriaci alle calcagna.

Chiusura di serata alle 21.30 con Tonino Murru che si cimenta in un “Dialogo con la Morte”, animando un personaggio chiave del teatro di burattini.

L’indomani (venerdì 8 dicembre) il sipario del MoMoTI si alza alle 20.30  su “Contessa dei muschi”, performance di teatro d’ombre dell’artista romana Karly Bergmann. Vincitore del contest Cantiere 2017 al Festival Incanti di Torino, lo studio di spettacolo narra una “fiaba storica” basata su eventi nella vita della Contessa Elisabetta Fiorini, botanica romana che studiò veramente i muschi, e che fu una delle poche persone che si opposero alla “pulizia” del Colosseo nel 1874.

Alle 21.30  i padroni di casa son di scena con “Venti Contrari”.  Lo spettacolo di pupazzi manovrati a vista è un dedica alle sorelle cagliaritane  Giuseppina e Albina Coroneo, due straordinarie esponenti dell’alto artigianato artistico sardo del secolo scorso. In scena Donatella Pau e Cristina Papanikas animano, sulle musiche originali Tomasella Calvisi, le riproduzioni dei pupazzi-autoritratto delle artiste cagliaritane e con loro altri personaggi costruiti dalla sorelle Coroneo. La regia della pièce è di Karin Koller.

Sabato 9 dicembre alle 19.30 apre la serata il classico di Is Mascareddas “Le storie di Leo”, le fiabe del genio del Rinascimento raccontate da Donatella Pau con l’animazione di pupazzi da tavolo.

Alle 20.30 fa arrivo “L’irresistibile leggerezza di Betti”,  con la narratrice Betti Pau e le sue storie in parte autobiografiche, legate ad oggetti, stati d’animo e azioni che si compiono nel quotidiano, e i loro retroscena simbolici ed esistenziali.

In chiusura alle 21.30 alla ribalta Meridiano Zero con “Adda passà a nuttata”, primo passo della trilogia shakespeariana trash che la compagnia sassarese dedica a Macbeth, giocato continuamente fra alto e basso, fra immaginario splatter e poesia, di e con Marco Sanna e Francesca Ventriglia.

Domenica 10 dicembre, infine, open day al Teatro MoMoTI: dalle 11.00 alle 18.00 è in programma “Eppur si muove”, performance/conferenza sull’arte del teatro di burattini e insieme visita guidata nella sede di Is Mascareddas.  

 

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Parla del grande esodo di profughi nel Mediterraneo lo spettacolo in programma domenica (14 maggio) a Monserrato  al Grande Teatro dei Piccoli, la stagione per famiglie organizzata da Is Mascareddas alla sua la quattordicesima edizione al MoMoTI (in via 31 marzo 1943).  Alle 18.00 la compagnia padrona di casa porta in scena “Soglie”, pièce di burattini e narrazioni liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe” e interpretata da Tonino Murru con il contrappunto musicale di Mauro Palmas al liuto cantabile.

Diretto da Marco Sanna,  e con teste di legno scolpite da Donatella Pau, lo spettacolo – per un pubblico dagli 8 anni – narra la storia di Amal, un migrante, uno dei tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane, e ricostruisce la sua parabola umana, dalla partenza piena di sogni fino al rimpatrio forzato. 

Lo spettacolo è costruito su un doppio registro: da una parte la storia di Amal e del suo tragico viaggio, dall’altra una serie di personaggi che vivono una storia parallela, con i tipici equivoci della commedia all’italiana.

Questo secondo piano s’interseca solo superficialmente con il primo, allo stesso modo in cui le nostre vite sono appena scalfite dalle orde di disperati che sbarcano sulle nostre coste, di cui ci accorgiamo solo nel momento in cui i loro viaggi si trasformano in stragi. I burattini, che saranno il cardine e la cifra stilistica dell’intero lavoro, sono da sempre espressione popolare per eccellenza, a loro sarà affidato l’onere di far vivere la storia attraverso le voci meno colte della nostra Italia, con quel tocco di irriverenza e sarcasmo tipico della loro tradizione.

Il terzo piano del lavoro è quello della coscienza, incarnata direttamente dal burattinaio, che costantemente si sposta da dentro a fuori la rappresentazione, esprimendo tacitamente la sua costante esitazione, la sua inadeguatezza nei confronti di un dramma davanti al quale scopriamo ognuno la nostra inutilità.

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Riparte a Monserrato Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per l’infanzia alla sua quattordicesima edizione consecutiva ospitata al MoMoTI. Domenica (12 marzo) si inaugura un nuovo capitolo dell’appuntamento di rito con lo storico cartellone ideato da Is Mascareddas nel 2001 come progetto per la città di Cagliari, che taglia quest’anno il traguardo delle 24 edizioni complessive.

In arrivo fino al 22 maggio, nel teatro di via 31 marzo 1943, un ricco cartellone con protagonisti burattini, marionette, pupazzi ed attori. In scena i padroni di casa con quattro spettacoli, compresa in chiusura di stagione una nuova produzione per marionette ispirata ad un testo beckettiano, con la quale la compagnia di Monserrato ci cimenta per la prima volta nel teatro rivolto ai bambini molto piccoli, a partire da un anno di età. Accanto a loro altre quattro compagnie ospiti: due – Ilfilodeldiscorso Maldimarem di Tempio Pausania e La Cernita di Carbonia – hanno fatto esordio al MoMoTI lo scorso novembre, nella vetrina di teatro ragazzi Peripiccoli; la terza, Habanera Teatro,  arriva da Pisa; la quarta è una formazione storica isolana, quella dei nuoresi Bocheteatro.

Le rappresentazioni serali per le famiglie sono in programma sempre la domenica alle 18.00, ad eccezione della serata di sabato 29 aprile. Le repliche per le scuole sono tutte il lunedì, alle 10.30, eccetto un matinèe in programma venerdì 28 aprile.

Mattatore della serata di apertura della stagione, domenica (12 marzo), è l’attore Ignazio Chessa de Ilfilodeldiscorso Malemarem, in scena con “I sogni di Gigio”,  spettacolo di teatro magia sulla fantasia, sulla realizzazione dei sogni e sull’importanza dei quattro elementi della natura.

La serata del 26 marzo è con Is Mascareddas nello spettacolo di burattini a guanto, animati da Tonino Murru, “Oscar va in città”. Qui il tema della sicurezza stradale viene proposto in modo diretto, divertente, ma al tempo stesso rigoroso, tra cartelli stradali e semafori colorati, brusche frenate e impeccabili marescialli in divisa.

Il 2 aprile Is Mascareddas apre di nuovo il suo teatro per la visita guidata e conferenza spettacolo “Eppur si muove”: un percorso nella storia ultratrentennale della compagnia attraverso i pupazzi, burattini e marionette della sua mostra permanente e un momento di spettacolo con Tonino Murru sulle capacità espressive e teatrali del burattino.

Spazio, poi, il 9 aprile a Habanera Teatro, in scena nello spettacolo per pupazzi animati in gommapiuma e attore su nero “Azzurra Balena”, di e con Patrizia Ascione e Stefano Cavallini, liberamente tratto dal libro “Nel blu di Azzurra” di Leila Corsi, edito da Campani.

Sabato 29 aprile spazio alla compagnia La Cernita con lo spettacolo “Iqbal”. In scena la regista  Monica Porcedda e Daniele Pettinau vestono i panni di due clown con una missione: raccontare ai bambini la storia di Iqbal Masih, un bambino operaio, sindacalista e attivista pakistano, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro infantile.

A maggio la domenica del 7 è con “Alice”, lo spettacolo proposto da Bocheteatro, ispirato al celebre romanzo di Lewis Carroll. La coproduzione con Teatro Tragodia diretta da Virginia Garau vede sul palcoscenico la stessa regista con Giulia Carta, Monica Corimbi, Caterina Peddis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis.

Chiudono il cartellone Is Mascareddas con due spettacoli: il primo è il 14 maggio “Soglie”, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, la pièce diretta da Marco Sanna narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane; il secondo, al debutto assoluto la serata del  21 maggio, è  “Becket-Tino”, di e con Donatella Pau. Liberamente ispirato all’opera di Samuel Beckett “Atto senza parole 1”,  lo spettacolo  è una rappresentazione senza parole con marionette mosse a vista su musiche originali di Maurizio Corda. Il suo protagonista è l’orso Tino, la cui esperienza richiama la fatica necessaria per raggiungere ciò che si vuole, con ingegno e perseveranza, capacità necessarie per crescere e capire sin dai primi anni di vita.

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Mare e Miniere 2016

Prosegue, a Portoscuso, il ciclo di seminari di musica, canto e danza popolare di Mare e Miniere con circa cento allievi che stanno vivendo una intensa esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, una residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Parallelamente sta prendendo pian piano forma anche una particolare produzione originale con protagonisti allievi e docenti che chiuderà la rassegna il 1 luglio.

Dopo il successo del doppio concerto di Totore Chessa e Accordion Samurai, proseguono anche gli appuntamenti serali. Si parte alle ore 21,30 con la presentazione del libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli. Cantautore ed appassionato di storia, Pestelli ricostruisce l’ipotetico percorso della canzone, ne racconta i luoghi e le esecuzioni più e meno celebri. Un viaggio fatto di musicisti di strada e combattenti, parolieri di frontiera e reduci, donne coraggiose, chansonnier, traduttori, osterie e funerali affollati. Un viaggio che continua a rivivere ogni volta che nelle piazze, le prime, inconfondibili parole si accendono: “Una mattina, mi son svegliato, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao”. La presentazione vedrà protagonisti l’autore e i docenti dei seminari che proporranno una selezione di brani tratti dal canzoniere italiano.

A seguire, alle ore 22,30, sarà la volta del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas. Inizialmente prodotto dal Teatro Stabile della Sardegna, questo spettacolo nasce dall’idea di rielaborare “La Via del Pepe” di Massimo Carlotto per musiche e burattini, e racconta una storia legata al dramma dell’immigrazione con due vicende parallele, una drammatica ispirata al testo originale e l’altra sulla nostra indifferenza.

Domani sera appuntamento da non perdere con l’evento speciale che vedrà protagonisti Luigi Lai alle launeddas, Pietro Cernuto al friscaletto e alla zampogna e Fabio Rinaudo alla cornamusa, e la produzione originale con i docenti dei seminari. A seguire balli in piazza fino a tarda notte.

La rassegna continuerà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso.

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Mare e Miniere 2016 entra nel vivo con la serie di seminari di musica, canto e danza popolare che si terranno dal 27 giugno al 2 luglio 2016 a Portoscuso, nella splendida cornice dell’Antica Tonnara “Su Pranu”. Parallelamente al già annunciato programma dei seminari, nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di concerti serali, che si aprirà il lunedì 27 giugno, alle ore 22,00, presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” con lo spettacolo “Luxìa Contus de fèminas e maìa” con Elena Ledda, Simonetta Soro, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin.

Martedì 28 giugno, la serata si aprirà alle ore 21,30, con il concerto per organetto solo di Totore Chessa, a cui seguiranno alle 22,00, gli Accordion Samurai, nella nuova formazione che vede protagonisti gli organetti di Riccardo Tesi, Markku Lepistò, David Munelly e Simone Bottasso.

Mercoledì 29 Giugno alle ore 21,30 si terrà la presentazione del Libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli, che farà da preludio alla prima del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas. Giovedì 30 giugno, alle ore 22,00, si terrà un Evento Speciale che vedrà protagonisti Luigi Lai alle launeddas, Pietro Cernuto al friscaletto e alla zampogna e Fabio Rinaudo alla cornamusa, a cui seguiranno i balli in piazza fino a tarda notte.

Il programma serale della rassegna si concluderà venerdì 1 luglio, alle ore 22,00, con l’atteso concerto per sole percussioni di Carlo Rizzo, mentre alle 22,30, docenti ed allievi dei seminari saranno protagonisti di una produzione originale. A seguire ancora balli in piazza fino a tarda notte. Ad arricchire il programma delle varie serate saranno anche eventi a sorpresa con i docenti dei seminari. Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.

Su Pranu 2

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Ultimi impegni a Cagliari per la sesta edizione di Nues, il festival dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo, che tra mercoledì e giovedì vive a Cagliari gli atti conclusivi della sua sesta edizione con due diversi appuntamenti in programma all’Auditorium Comunale in piazzetta Dettori (entrambi con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).

Mercoledì 2 dicembre, alle 19.00, va in scena “Soglie“, una coproduzione di Sardegna Teatro e Is Mascareddas, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. La regia è di Marco Sanna. Lo spettacolo, che ha debuttato a Cagliari lo scorso maggio, narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane e attraversano la penisola da sud a nord per raggiungere il confine; ne ricostruisce la parabola umana, dalla partenza piena di sogni al naufragio di cui è l’unico sopravvissuto, fino al rimpatrio forzato. Liberamente tratto dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”,Soglie chiude la sezione di Nues intitolata “Storie migranti, le ragioni degli altri”, che ha riflettuto sul fenomeno delle migrazioni attraverso una serie di appuntamenti di questa sesta edizione della rassegna organizzata dal Centro internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna.

Suggella invece il capitolo sul tema della guerra, e l’intero festival (che riserva però ancora un’appendice sul cinema d’animazione), “Un viaggio straordinario. Omaggio a Tiziano Terzani, la serata-evento in programma l’indomani, giovedì 3 dicembre, alle 18.30, dedicata all’opera del giornalista e scrittore fiorentino, scomparso nel 2004, e al suo pensiero di uomo di pace. In una scaletta coordinata dal giornalista Vito Biolchini saranno proposte proiezioni di brevi filmati di Mario Zanot, regista e amico di Terzani, e letture degli attori Fausto Siddi e Maria Loi tratte dal libro “Lettere contro la guerra”, con interventi musicali del Coro di voci bianche del Conservatorio di Cagliari, diretto da Enrico Di Maira e Francesco Marceddu. Tra i contributi della serata, la lettura della risposta di Terzani all’articolo da New York di Oriana Fallaci “La rabbia e l’orgoglio”, sul Corriere della Sera del 29 settembre 2001, di cui saranno proposti i passaggi salienti.

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Si sono ritrovati sul manto erboso dello stadio Comunale Carlo Zoboli per ricordare un amico scomparso prematuramente, Antonello Tuveri. Le vecchie glorie di Carbonia e Torres hanno ricordato le imprese calcistiche vissute negli ultimi 40 anni, in una partita disputata nella tarda mattinata, decisa da un goal di Salvatore Castronovo nel secondo tempo, e poi hanno festeggiato davanti ad una tavola imbandita. Il passo sul campo non è più quello di un tempo, in molti casi i capelli sono più radi o non ci sono più, ma l’entusiasmo è lo stesso e in qualche caso la classe è rimasta assolutamente intatta. Floriano Congiu, Gianmario Coghene, Roberto Ennas, Tonio Trudu, Marco Sanna, Marco Dasara, Carlko Pusceddu, Giuseppe Mura, Giorgio Melis, Antonio Mura, Sandro Zaccolo, Sergio Dossena, Mondo Mameli, Carlo Tronci, arbitro Paolo Pinna… Quanti ricordi!

Al termine della partita, il figlio di Antonello Tuveri, Giuseppe, ha consegnato la Coppa al capitano del Carbonia, Antonio Mura.

Giuseppe Tuveri e Antonio Mura

Giuseppe Tuveri (figlio di Antonello) premia Antonio Mura

 

Paolo Pinna.

L’arbitro Paolo Pinna.

 

Mista Carbonia-Torres

Le vecchie glorie di Carbonia e Torres.

 

Carbonia

Le vecchie glorie del Carbonia.

Torres

Le vecchie glorie della Torres.

Trudu-Mura

I capitani Tonio Trudu e Antonio Mura.

Il goal di Salvatore Castronovo

Il goal partita di Salvatore Castronovo.

Festa finale

Foto di gruppo a fine partita.

 

Si sono ritrovati sul manto erboso dello stadio Comunale Carlo Zoboli per ricordare un amico scomparso prematuramente, Antonello Tuveri. Le vecchie glorie di Carbonia e Torres hanno ricordato le imprese calcistiche vissute negli ultimi 40 anni, in una partita disputata nella tarda mattinata, decisa da un goal di Salvatore Castronovo nel secondo tempo, e poi hanno festeggiato davanti ad una tavola imbandita. Il passo sul campo non è più quello di un tempo, in molti casi i capelli sono più radi o non ci sono più, ma l’entusiasmo è lo stesso e in qualche caso la classe è rimasta assolutamente intatta. Floriano Congiu, Gianmario Coghene, Roberto Ennas, Tonio Trudu, Marco Sanna, Marco Dasara, Carlko Pusceddu, Giuseppe Mura, Giorgio Melis, Antonio Mura, Sandro Zaccolo, Sergio Dossena, Mondo Mameli, Carlo Tronci, arbitro Paolo Pinna… Quanti ricordi!

Al termine della partita, il figlio di Antonello Tuveri, Giuseppe, ha consegnato la Coppa al capitano del Carbonia, Antonio Mura.