19 April, 2024
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In Sardegna sarà Alghero ad ospitare mercoledì 21 marzo la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Nella città catalana sono attese oltre cinquemila persone, tra giovani, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni, per una manifestazione voluta dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti per ricordare chi ha perso la vita difendendo i valori della libertà e della democrazia. 

Il programma della giornata (organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale algherese) prevede alle ore 9.30 il raduno dei partecipanti in piazza Sulis. Qui, a partire dalle ore 10.00, sul palco allestito nei pressi della torre, porteranno il loro saluto i rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Tra i nomi che verranno letti ci saranno anche quelli dei sardi Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos ed ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Foggia per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata alla cantante Chiara Effe, accompagnata dalla sua band. Con il suo il brano “Non son buono”, l’artista cagliaritana lo scorso anno è giunta seconda al premio nazionale “Musica contro le mafie”.

La ricorrenza, ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. In Sardegna è stata scelta invece la città catalana, per rimarcare, come ha spiegato il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, «la necessità di non abbassare la guardia in nessun territorio e rimarcare l’esempio positivo di una comunità come quella algherese fortemente impegnata sul fronte della solidarietà e del volontariato». «Il cuore della manifestazione è semplice e importante – ha aggiunto Giampiero Farru -. Autorità, ragazzi e volontari leggeranno i nomi delle vittime innocenti, come a comporre un coro di una società che si unisce per lanciare questo messaggio pulito».

Per il sindaco di Alghero Mario Bruno «la manifestazione vuole essere una testimonianza e un monito contro tutti i condizionamenti possibili e di qualunque genere che rischiano di arrivare alle istituzioni. Ma Alghero è una città vivace, con oltre cento associazioni riunite in una consulta, che testimoniano ogni giorno un modello opposto a quello che le mafie vogliono imporre. Con questa manifestazione Alghero vuole quindi lanciare un messaggio di pulizia e il messaggio chiaro è: non provateci. In piazza ci saranno i giovani e gli studenti, insieme a tante associazioni, perché la manifestazione del 21 marzo, tra le tante organizzate quest’anno ad Alghero, è certamente quella più attesa e significativa».

Replicando la formula adottata negli ultimi due anni, il 21 marzo Foggia sarà dunque la piazza principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, di seguito, con momenti di riflessione e approfondimento. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.

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Migliaia di giovani, studenti, volontari, insieme a rappresentanti delle istituzioni, della chiesa e dell’associazionismo, sfileranno il prossimo 21 marzo ad Alghero per celebrare la ventitreesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e leggeranno dal palco di piazza Sulis gli oltre 900 nomi di coloro che hanno sacrificato la loro vita in nome della legalità e della democrazia. La ricorrenza, ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. In Sardegna è stata scelta invece la città catalana, per rimarcare, come ha spiegato oggi il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, «la necessità di non abbassare la guardia in nessun territorio e rimarcare l’esempio positivo di una comunità come quella algherese fortemente impegnata sul fronte della solidarietà e del volontariato. Il cuore della manifestazione è semplice e importante – ha aggiunto Giampiero Farru -. Autorità, ragazzi e volontari leggeranno i nomi delle vittime innocenti, come a comporre un coro di una società che si unisce per lanciare questo messaggio pulito». 

La manifestazione del 21 marzo, organizzata ad Alghero da Libera Sardegna con il sostegno dell’amministrazione comunale e la collaborazione di Sardegna Solidale, è stata presentata a Cagliari nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la presidenza dell’Istituto Nautico Buccari e alla quale è intervenuto anche il sindaco di Alghero Mario Bruno. «La manifestazione vuole essere una testimonianza e un monito contro tutti i condizionamenti possibili e di qualunque genere che rischiano di arrivare alle istituzioni. Ma Alghero è una città vivace, con oltre cento associazioni riunite in una consulta, che testimoniano ogni giorno un modello opposto a quello che le mafie vogliono imporre. Con questa manifestazione Alghero vuole quindi lanciare un messaggio di pulizia e il messaggio chiaro è: non provateci. In piazza ci saranno i giovani e gli studenti, insieme a tante associazioni, perché la manifestazione del 21 marzo, tra le tante organizzate quest’anno ad Alghero, è certamente quella più attesa e significativa».

Il programma della giornata prevede a partire dalle ore 9.30 il raduno dei partecipanti in piazza Sulis. Qui, a partire dalle ore 10.00, sul palco allestito nei pressi della torre, porteranno il loro saluto i rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Foggia per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata alla cantante Chiara Effe, accompagnata dalla sua band. Con il suo il brano “Non son buono”, l’artista cagliaritana lo scorso anno è giunta seconda al premio nazionale “Musica contro le mafie”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, secondo cui «la società sarda non deve mettere la testa sotto la sabbia e ignorare il tentativo di infiltrazione mafiosa nella nostra economia. Preoccupano i tanti casi di corruzione, e i troppi attentati agli amministratori sono un segnale che non può essere ignorato. La legalità è un valore che deve esser trasmesso soprattutto ai più giovani e la manifestazione del 21 marzo va esattamente in questa direzione».

 Per il dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari Giancarlo Della Corte, «quella di Alghero è un’azione preventiva, quasi una diffida a chi intende mettere le mani su una economia sana e in crescita. Vuol dire non provateci, noi ci saremo a contrastarvi, noi garantiremo una crescita culturale. Perché mafia significa anche corruzione e clientele. E il nostro impegno come docenti e formatori è quello di far capire ai giovani che antimafia e legalità sono valori che vanno coniugati assieme».

La manifestazione del 21 marzo viene preceduta in queste settimane da una serie di iniziative nel territorio promosse da Libera Sardegna, dai Presìdi territoriali di Libera e dalle associazioni e scuole aderenti all’associazione fondata da don Luigi Ciotti, con l’obiettivo di rilanciare la lotta e la mobilitazione contro tutte le forme di criminalità organizzata. 

Sabato 10 a Sassari è previsto un doppio appuntamento rivolto agli studenti. Il dibattito “L’antimafia in Italia: la proposta di Libera” si terrà a partire dalle ore 9.00 presso l’aula magna dell’Istituto Devilla in via Monte Grappa 2, dove interverranno il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e il dirigente scolastico dell’istituto Maria Nicoletta Puggioni. Alle 11.30 ci si sposta presso la sede dell’Istituto Alberghiero di via Cedrino, dove il dibattito con i ragazzi sarà animato da Farru e dal Dirigente scolastico Luisa Maria Pala.

Lunedì 12 prosegue a Cagliari, nella sede del presidio Emanuela Loi in via Cavalcanti 13, il ciclo di proiezioni dedicate ai film che hanno raccontato l’antimafia. Alle ore 17.00, presentato dal Gianni Concas di Libera Sardegna, si proietta “Siciliana ribelle” di Marco Amenta.

Alle ore 19.00, sempre a Cagliari ma nella sede dell’associazione Oscar Romero – Equo Solidale in via Einaudi 26, si parla di “Storia di resurrezione e giustizia: esperienze di Libera nelle terre confiscate”, con il presidente dell’associazione Oscar Romero Andrea Perra e con il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Mercoledì 14 il programma di iniziative “Verso il 21 marzo” fa tappa ad Oristano. Qui a partire dalle ore 11.00, gli studenti del Liceo De Castro verranno coinvolti nel dibattito “Mafie e beni confiscati in Sardegna”, che vedrà gli interventi del dirigente scolastico Pino Tilocca e di Giampiero Farru di Libera Sardegna.

Si parlerà invece di mafia e povertà giovedì 15 a Quartu Sant’Elena. L’iniziativa, convocata per le ore 16.30 nell’aula consiliare, vedrà protagonisti il sindaco Stefano Delunas, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e il ricercatore Tiziano Vecchiato della Fondazione Zancan.

Triplo appuntamento venerdì 16, quando verranno coinvolti gli studenti delle scuole superiori. Ad Alghero a partire dalle ore 9.00, presso il Liceo Artistico Costantino e alle 11 al Liceo Scientifico Fermi, il dirigente scolastico Antonio Uda e Pino Tilocca e Sergio Melis di Libera Sardegna interverranno sul tema “L’antimafia in Italia: la proposta di Libera”.

A Guspini invece, con inizio alle ore 11.30 presso l’Istituto Buonarroti, spazio al libro “La classe dei banchi vuoti” che verrà presentato dalla dirigente scolastico Maria Gabriella Picci e da Isa Saba, referente della formazione per Libera Sardegna, insieme alla referente del presidio Libera di Guspini Sara Cappai e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Il programma di iniziative “Verso il 21 marzo” si chiuderà lunedì 19 a Cagliari a partire dalle ore 17.00 con un laboratorio che si terrà nella sede del presidio Emanuela Loi di via Cavalcanti, in preparazione della grande manifestazione di Alghero.

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Ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, il prossimo 21 marzo si celebra in tutt’Italia la ventitreesima “Giornata della memoria e dell’impegno” in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La ricorrenza quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, mentre in Sardegna la manifestazione si terrà ad Alghero, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”.

L’iniziativa, organizzata nella città catalana da Libera Sardegna con il sostegno dell’amministrazione comunale e la collaborazione di Sardegna Solidale, verrà presentata a Cagliari venerdì 9 marzo, nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00, presso la presidenza dell’Istituto Nautico Buccari in piazza dei Centomila e alla quale interverranno il sindaco di Alghero Mario Bruno, il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, Pino Tilocca dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli e Claudia Loi, la sorella di Emanuela Loi, l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio.

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25 cantieri Iscol@ per quasi 9 milioni di investimento in tutti quartieri di Alghero. Partiranno a giugno e trasformeranno il paesaggio scolastico della città catalana in un sistema d’eccellenza, che conterà anche l’edificazione di una cosiddetta ‘scuola del nuovo millennio’. Ieri mattina, nell’Auditorium della scuola media Maria Carta, l’illustrazione dei progetti con il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sindaco Mario Bruno, la dirigente scolastica Angela Cherveddu e gli architetti dello Studio Bargone associati di Roma che hanno progettato la nuova scuola.

Al termine della presentazione il presidente Pigliaru, che ha ringraziato quanti hanno lavorato per raggiungere questo importante obiettivo, ha visitato con il sindaco Bruno la scuola di via Tarragona che sarà oggetto dell’intervento.

Il progetto Iscol@, avviato nel marzo 2014 con la prima delibera approvata dalla Giunta Pigliaru a pochi giorni all’insediamento, prevede due assi di intervento: riqualificazione e edificazione di nuove scuole. L’obiettivo generale è il miglioramento dell’offerta formativa, la riduzione della dispersione scolastica, la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, e la conseguente riattivazione della filiera dell’edilizia. Si tratta di due linee di intervento basate sul protagonismo delle autonomie scolastiche e degli Enti locali della Sardegna, sviluppate anche in collaborazione con il Governo nazionale.

Per gli interventi nell’edilizia scolastica sono stati stanziati ad oggi 294 milioni di euro. Dal 2014 ad oggi oltre 150mila studenti frequentano scuole più sicure e decorose ed energeticamente più efficienti. Con un investimento di circa 164 milioni di euro, sono stati avviati circa 1.200 interventi di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, oltre l’80% delle scuole sarde. Tutto questo ha avuto positive ripercussioni sul sistema delle imprese: grazie a Iscol@ sono stati aperti 1.500 cantieri con oltre 4.000 occupati.

All’orizzonte, grazie a Iscol@, ci sono trenta nuove scuole per l’isola. Un investimento di 110 milioni. L’obiettivo è quello di creare una scuola che faccia sistema, incentrata sulla qualità architettonica e sulla sostenibilità ambientale e sociale. Oltre 20 Comuni sono coinvolti in questi progetti. Per realizzare le scuole del nuovo millennio sono all’opera architetti, pedagogisti, ingegneri chiamati a progettarle secondo le esigenze espresse dagli insegnanti, dai dirigenti, dalle famiglie e dagli studenti. I nuovi spazi vengono definiti per la loro funzione didattica. In questo processo grande attenzione viene rivolta anche agli arredi delle scuole.

Con Tutti a Iscol@ si punta sull’innalzamento della qualità della didattica per contrastare la dispersione scolastica, in calo negli ultimi tre anni: dal 23,5% al 18,1%. Solo ad Alghero 9 scuole hanno svolto azioni di recupero delle competenze, avviato laboratori e usufruito del sostegno di psicologi e pedagogisti. Le risorse investite dalla Giunta nel biennio precedente per il programma sono state complessivamente 33,8 milioni. Per quest’anno scolastico 2017/2018 la dotazione sarà di 21 milioni.

Intanto, nelle prossime settimane sarà avviata la linea di azione per il rinnovo di arredi e attrezzature delle scuole. Un investimento di circa 30 milioni per oltre 400 scuole. L’intervento sarà illustrato a tutto il mondo della scuola regionale il 21 e 22 marzo alla Fiera di Cagliari nel corso della manifestazione Iscol@ design.

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha visitato oggi l’area PIP Ungias-Galantè di Alghero, dove in questi giorni sono state completate le opere di infrastrutture finanziate con 600mila euro dalla Regione. Il sopralluogo si è svolto alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Alghero, Mario Bruno, degli assessori comunali delle Opere pubbliche, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Raniero Selva, e dell’ex assessore comunale Gianni Cherchi.

«Siamo davanti a un bell’esempio di buone pratiche: richiesta di finanziamento da parte del Comune, somma erogata dalla Regione, inizio e conclusione dei lavori, tutto in poco più di due anni. È così che devono funzionare le cose della pubblica amministrazione, con tempi rapidi e certi – ha detto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras -. Il Comune ha speso bene e in fretta le risorse e questo non può che renderci soddisfatti. Ma, soprattutto, fa piacere sapere che ci sono già due nuove richieste per l’assegnazione dei lotti da parte di imprese del territorio. L’ennesimo segnale che c’è fiducia nella ripresa economica e che le aziende vogliono investire, creare sviluppo e quindi occupazione.»

Le risorse utilizzate per completare le infrastrutture nell’area PIP Ungias-Galantè, che ospita oltre 40 attività nei settori della nautica, del tessile, dell’edilizia e dell’artigianato, provengono dai finanziamenti regionali per le opere nelle aree industriali di crisi delle province di Sassari, Nuoro e Ogliastra (22 milioni di euro) con approvazione prima da parte del Consiglio nel marzo 2015 e successivamente della Giunta. I fondi per Alghero sono stati autorizzati ed erogati nel dicembre 2015. Nell’area alla periferia della cittadina catalana sono stati realizzati il nuovo impianto di illuminazione, l’arredo a verde attrezzato degli spazi liberi del comparto, la pavimentazione stradale, la segnaletica stradale e una seconda area di parcheggio.

«Il PIP di Alghero e tutte le altre aree industriali della Sardegna – ha ricordato l’assessore Maria Grazia Piras – sono mappate e sono on line sul sito sardegnaimpresa.eu , il portale dedicato a chi vuole fare impresa nella nostra regione. È un servizio fondamentale attraverso il quale la Regione offre agli imprenditori, o a chi ha intenzione di avviare un’attività, la possibilità di conoscere meglio gli insediamenti produttivi e approfondire le questioni legate ai costi e ai servizi offerti. Anche questo è un modo per agevolare le imprese e per renderle sempre più protagoniste in questa fase di ripresa economica.»

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«Il comparto dei produttori primari dell’ovicaprino viene da una stagione difficile, caratterizzata da problemi climatico-ambientali e di mercato, con un prezzo del latte sceso ai minimi storici. Per superare questa emergenza e sostenere le nostre aziende, abbiamo messo a correre 45 milioni di euro che stiamo liquidando per le quasi “Quale ruolo dei formaggi Dop nel mercato mondiale? La posizione dei Consorzi di tutela.»

È questo il tema che ha animato oggi il convegno organizzato dal Consorzio di tutela del pecorino romano Dop nelle tenute Sella & Mosca di Alghero dove si sono ritrovati i maggiori portatori di interesse del comparto nazionale ed europeo.

«Il comparto dei produttori primari dell’ovicaprino viene da una stagione difficile, caratterizzata da problemi climatico-ambientali e di mercato, con un prezzo del latte sceso ai minimi storici. Per superare questa emergenza e sostenere le nostre aziende, abbiamo messo a correre 45 milioni di euro che stiamo liquidando per le quasi 11mila domande ricevute.» Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ripercorrendo le azioni messe in campo dalla Regione negli ultimi mesi per far fronte alle criticità che hanno investito l’intera filiera del lattiero-caseario ovicaprino.
Ad aprire l’incontro la relazione del presidente del Consorzio del pecorino romano, Salvatore Palitta, e quindi la relazione introduttiva sullo stato di salute del settore nel panorama internazionale illustrata da Angelo Rossi, della Fondazione Clal (Centro studi dedicato al mondo del lattiero-caseario). E poi gli interventi di Gianfranco Gaias (Ufficio studi pecorino romano) sull’informazione e la diffusione dei dati nel settore, del presidente del Consorzio di tutela del parmigiano reggiano Dop, Nicola Bertinelli, e del direttore del Consiglio di regolazione del Queso Manchego (il rinomato formaggio ovino spagnolo), Pedro Condes Torres, che hanno raccontato le peculiarità di filiera e di posizionamento sul mercato delle proprie produzioni. Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, impossibilitato a partecipare all’incontro, ha inviato un video messaggio che è stato proiettato in sala. Sempre in rappresentanza del Mipaaf ha preso la parola il dirigente Luigi Polizzi che segue per il Ministero le politiche di tutela delle Dop. Ricordando lo strumento del pegno rotativo, ideato dalla Regione in collaborazione con le banche per garantire liquidità soprattutto alle cooperative di trasformazione, Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna, si è confrontato con Torres sugli eventuali stati di giacenza nei magazzini del Manchego.

«A fine stagione – ha spiegato il direttore della Dop spagnola – le cantine sono vuote. Non abbiamo problemi di prodotto invenduto.»

Il convegno è stato anche occasione di confronto tra i relatori e la platea composta da addetti ai lavori: associazioni di categoria agricola, produttori primari, trasformatori privati e del mondo delle cooperative, e rappresentanti delle altre Dop di pecorino. Sul piano istituzionale ha portato i saluti della città catalana il sindaco Mario Bruno. Un saluto ai partecipanti lo ha dato anche il padrone di casa, Vittorio Moretti, titolare dell’azienda che lo scorso anno ha acquisito la Sella & Mosca.

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«Ha un senso un’altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto, se questa si consuma nella città più bella dell’isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica. E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale.»

Così Paolo Fresu nelle righe introduttive della sua presentazione di JazzAlguer, nascente rassegna di cui il trombettista sardo, icona del jazz italiano nel mondo, firma la direzione artistica, in programma ad Alghero, a partire dal prossimo 23 dicembre: un gustoso cartellone di concerti e altri appuntamenti che si succederanno con cadenza mensile fino alla data conclusiva del 21 luglio. Protagonisti nomi di primo piano della scena jazzistica contemporanea ma anche la stessa città catalana che, con i suoi scorci, la sua architettura, le sue tradizioni, i suoi luoghi notevoli, offrirà una cornice di volta in volta diversa ma sempre affascinante alle loro esibizioni. Una rassegna di jazz, ma rivolta a tutti, come suggerisce il sottotitolo della manifestazione, “Música per tots”, e come si addice a una città che si affaccia sul mare, aperta agli incontri e allo scambio: prerogative che stanno alla base della storia e della filosofia dello stesso jazz.

Promossa dall’associazione culturale Bayou Club-Events con il contributo del comune di Alghero, della Fondazione di Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari e della Fondazione META, con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna e del Banco di Sardegna, la prima edizione di JazzAlguer verrà presentata alla stampa mercoledì 6 dicembre presso le tenute della storica cantina Sella&Mosca, sponsor della manifestazione, in località I Piani, nei pressi di Alghero (Strada Provinciale 42, chilometro 20-21).

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle ore 11.00, interverranno il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’assessore del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna Barbara Argiolas, la vicepresidente della Fondazione di Sardegna Angela Mameli, Antonio Posadinu, direttore relazioni esterne di Sella&Mosca, il presidente della Camera di Commercio di Sassari Gavino Sini, lo stilista Antonio Marras e il direttore artistico della rassegna Paolo Fresu.

 

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Pigliaru Piras Chimica Verde

Si è svolto questa mattina, nella sede sassarese della Regione Sardegna, l’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, insieme all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, e i sindaci dei comuni di Sassari, Nicola Sanna, di Alghero, Mario Bruno e di Porto Torres Sean Wheeler, l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Guido Sechi ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Al centro della riunione, la condivisione sullo stato dell’arte del progetto sulla Chimica verde, a seguito del pressing esercitato da parte della Regione su Eni dopo lo stallo sull’accordo del 2011, e del risultato ottenuto con il rinnovato impegno da parte della multinazionale.
«I risultati sono arrivati, la fiducia negli investimenti di chimica verde è molto più alta di prima – ha detto il presidente Pigliaru -. Adesso è importante fare l’ultimo passaggio tutti assieme, fino a che non avremo un Accordo di Programma Quadro credibile, preciso nei tempi, nelle risorse e nei posti di lavoro che verranno creati. Oggi – ha aggiunto il presidente della Regione – abbiamo condiviso il fatto che siamo sulla strada giusta. Abbiamo recuperato la prospettiva per favorire lo sviluppo di un progetto che, come abbiamo sempre detto, è fondamentale non solo per la Sardegna ma per tutta per l’Italia: il settore è molto promettente, è un’opportunità per tutti. Il futuro – ha concluso Francesco Pigliaru – è industriale ed innovativo. In questo momento è importante più che mai il coinvolgimento del territorio con i suoi rappresentanti per questa grande scommessa, dopo il forte lavoro fatto con il governo nazionale.»

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Prosegue nella Seconda commissione del Consiglio regionale il confronto sul testo unificato in materia di lingua sarda (T.U. Pl 36, 167 e 228) . Questa mattina i lavori del parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd) si sono aperti con l’audizione del presidente dell’Istituto Etnografico della Sardegna, Peppino Pirisi, che coadiuvato dal direttore Manuel Delogu ha illustrato le attività e le numerose iniziative dell’Isre per la valorizzazione della lingua e del patrimonio etnografico della Sardegna. In particolare i vertici dell’ente regionale hanno avanzato la proposta affinché si preveda in legge  una specifica sezione all’interno dell’Istituto etnografico che possa svolgere, tra gli altri, anche i compiti che il testo unificato riserva all’istituenda “Agenzia sarda per le lingue”.

A seguire, il sindaco di Alghero, Mario Bruno, ha ribadito l’importanza «in chiave non solo culturale ma anche economica e turistica» della lingua catalana ed ha preannunciato la partecipazione alla giornata della lingua catalana, in programma a Barcellona il prossimo 7 luglio, promossa dalla Generalitat. «Porteremo il nostro impegno per la tutela e la promozione del catalano – ha affermato il primo cittadino – compresa la concessione del palazzo Serra, nella centrale piazza Civica, alle associazioni di tutela del catalano, così da farne la nuova “casa dell’alguerés”». Mario Bruno ha dichiarato di apprezzare la proposta unificata della commissione ed ha suggerito l’inserimento di un’apposita norma per la toponomastica bilingue e anche una misura in favore delle biblioteche specializzate.

Simonetta Castia e Francesco Cheratzu hanno illustrato le osservazioni dell’Associazione editori sardi, concentrandosi particolarmente sugli articoli 19, 20, 21,22 e 23 del testo che trattano i temi dell’informazione, l’editoria e l’istruzione. La presidente dell’Aes ha fatto presente ai commissari che il riferimento alla legge 22 del 1998 per stabilire criteri e modalità per l’attribuzione dei previsti incentivi all’editoria appare poco opportuna «perché  la legge 22 è considerata ormai superata e per certi versi inapplicata e come tale bisognosa di una profonda revisione». Cheratzu ha suggerito l’inserimento in legge di un organismo scientifico che si occupi dei dizionari del sardo («servono metodo e regole scientifiche contro il proliferare di discutibili pubblicazioni, così come è stato fatto in Friuli»).

La stroncatura al testo unificato è arrivata, invece, dal Coordinamento degli operatori di lingua e cultura sarda che con la presidente Daniela Masia ha criticato duramente l’impostazione della proposta di legge («la lingua sarda è considerata come integrativa all’italiano mentre dovrebbe essere esplicitata la cooufficialità») sia i contenuti: «Con l’istituzione dell’Agenzia sarda per le lingue si crea un altro carrozzone che rischia di appesantire l’intero sistema». La presidente del Colsc insieme con il vice Ivan Marongiu si è detta contraria agli incentivi previsti nella proposta di legge per la certificazione linguistica del personale del sistema Regione e per l’esclusiva adesione volontaria all’insegnamento del sardo nelle scuole («è paradossale immaginare di imparare il sardo solo in cambio degli incentivi economici e nelle scuole della Sardegna dovrebbe essere normale insegnare la lingua sarda»).

Sostanzialmente positivo, invece, il giudizio espresso dall’associazione Campos (coordinamentu de is artis musicalis e poeticas de tradizioni orali de sa Sardigna) che con il presidente Saturnino Porcu ha sollecitato misure e stanziamenti specifici per la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni musicali e del cosiddetto patrimonio immateriale sardo.    

     

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«Alghero dedicherà una strada all’indimenticato Bud Spencer con la speranza che l’esempio sia seguito in tutta Italia», lo ha detto ieri, alla presenza delle due figlie, Cristiana e Diamante, il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che ha ricevuto ieri allo Stadio di Domiziano di Roma il “Mito Mediterraneo” al Mediterranean Fair Play Award, evento organizzato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, associazione Benemerita riconosciuta dal Coni, presieduta da Ruggero Alcanterini, come “Capitale del Mediterraneo per il Fair Play 2018 e simbolo storico di speranza e fratellanza fra i popoli”. Il primo cittadino ha accolto il premio e presentato il progetto “Città Accogliente per tutti” che prevede un protocollo con l’Università, le associazioni culturali, teatrali e il mondo dello sport per creare le condizioni favorevoli per creare vera accoglienza”. Alghero, attraverso il Fair Play, porterà avanti il progetto che coinvolgerà tutti i paesi del Mediterraneo, e avrà con Barcellona soprattutto un rapporto privilegiato, andando a rafforzare il gemellaggio culturale e sociale con l’impegno reciproco nell’interculturalità.

La giornata si è articolata con presentazioni, conferenze ed incontri, a partire dall’esposizione dello straordinario artigianato proveniente da Alghero e da tutto il territorio sardo, con i prodotti di velluto e costumi tradizionali sardi a cura della Sartoria Tramas, dell’abbigliamento in pelle della Pellicceria Tangianu, con la mostra artistica delle opere in ginepro e legno recuperati di Enrico Mereu “Lo scultore dell’Asinara” e quella del maestro pittore Giovanni Battista Carta, “Bende e bavagli”. La manifestazione è culminata con l’assegnazione del prestigioso e prezioso riconoscimento. Oltre al sindaco Bruno, premiati di questa edizione, presentata da Antonella Salvucci, che hanno ricevuto la preziosa opera in opera in bronzo realizzata dalla scultrice Alba Gonzales, sono stati: Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, Capitale Fair Play Italia 2017; Umberto Rocca, Presidente dell’Associazione Nazionale delle Medaglie d’Oro al Valor Militare; Maurizio Romiti, presidente di Special Olympics Italia per Special Olympic InternationalEunice Kennedy Found; Carlo Pedersoli  (Bud Spencer); Alessandra Sensini, vice presidente del Coni e Campionessa Olimpica del Windsurf, e Francesco Ricci Bitti, Presidente Association of Summer Olympic International Federations (ASOIF), ed Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – L’Italia e il Mediterraneo, al quale è stato consegnato anche il Premio “Mario Piredda” 2017 istituito in memoria del giornalista ideatore dell’evento. Il Comitato Promotore del Mediterranean Fair Play Award presieduto da Franco Cassano, ha voluto assegnare l’opera d’arte del Maestro Pittore Giovanni Battista Carta al mecenate per il suo straordinario impegno come promotore e sostenitore di importanti iniziative culturali, sociali e sportive. Tra gli ospiti dell’evento, Andrè de La Roche, la soprano Silvia Pietrantonio, Rafel Niubò Baquè, segretario generale di Eurofitness – UBAE Barcellona; il prof. Heber Rafael Verri, Riccardo Viola, presidente CONI Lazio, Michel Maffei, presidente del Coordinamento ASSOCIAZIONI Benemerite e membro del Consiglio Nazionale CONI; Stefano Barigelli, condirettore Corriere dello Sport, Franco Ascani, membro della Commissione Cultura del Comitato Olimpico Internazionale e presidente della Federazione Internazionale del Cinema e della Televisione Sportiva, Bruno Molea, presidente nazionale Associazione Italiana Cultura Sport, presidente mondiale dello CSIT World Sports Games e componente del Consiglio Nazionale del Coni.

Durante la giornata, inoltre, a cura dello Chef Mario Caredda si sono potuti degustare prodotti tipici di specialità sarde e vini dell’Azienda “Nuraghe Crabioni” di Sorso, Medaglia d’oro al 5° Star Wines – Vinitaly 2016  con lo straordinario “Sussinku” IGT di Romangia.