28 March, 2024
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Il comune di Sant’Antioco arriva secondo alla decima edizione de “Il Borgo dei borghi”, concorso nazionale che ha visto in gara, su Rai tre nell’ambito del noto programma “Kilimangiaro”, 20 borghi italiani, uno per ogni Regione. A Sant’Antioco, quest’anno, il compito di rappresentare la Sardegna. E certo il Comune non ha sfigurato: ha sbaragliato la concorrenza arrivando solo dopo il borgo del Lazio, Ronciglione, che, oltre al voto del pubblico, ha incassato quello di ben due giudici su tre, ovvero la giuria di qualità. Uno dei tre giudici, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, ha invece scelto Sant’Antioco.

«Siamo arrivati secondi e per Sant’Antioco è una grande vittoriacommenta il sindaco, Ignazio Locci -. Abbiamo ottenuto il voto del divulgatore scientifico Mario Tozzi, abbiamo incassato il sostegno di tanti, tantissimi estimatori della nostra Sant’Antioco. È stata un’esperienza fantastica e portiamo a casa, con orgoglio, questo straordinario risultato. Questa opportunità che ci è stata concessa rappresenta una grande vetrina per l’isola. Questo non è un successo solo di Sant’Antioco, bensì di un intero territorio, della Sardegna tutta. Grazie a tutti. Complimenti al borgo vincitore, complimenti a tutti i borghi in gara.»

In merito interviene anche l’assessore della Cultura Luca Mereu, che l’estate scorsa si è occupato di organizzare tutta la logistica necessaria alla troupe Rai per la realizzazione del video che ha avuto il compito di raccontare il borgo di Sant’Antioco.

«Questo risultato ci riempie di orgoglio e consapevolezzacommenta l’assessore della Culturafrutto, non del caso ma del gran lavoro svolto con passione e dedizione e per questo premiato dalla fiducia accordataci dai nostri cittadini, dai sardi tutti e dai tanti turisti che portano sempre Sant’Antioco nel cuore. Questo riconoscimento però è solo uno dei tasselli del gran lavoro di promozione culturale, identitaria e turistica che continueremo a portare avanti per Sant’Antioco. Come la Festa di Sant’Antioco che tra due settimane riporterà nuovamente Sant’Antioco sotto i riflettori.»

 

Viaggio tra parole e note alla (ri)scoperta del dialogo tra Uomo e Natura, e degli stretti legami che intercorrono tra le diverse forme di vita presenti sulla Terra, dopo l’esperienza drammatica della recente pandemia: dopo il debutto, lo scorso anno, al Parco Appia Antica a Roma, sbarca nell’Isola “Uomini e Virus / Uno scomodo equilibrio”, il nuovo spettacolo ideato, scritto ed interpretato dal geologo Mario Tozzi (voce narrante) e dal jazzista Enzo Favata (sassofoni, clarinetti, elettronica), prodotto da Egea Music.

Dopo il debutto di questa sera al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri, domani giovedì 2 febbraio alle 21.00 tappa al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri; venerdì 3 febbraio, alle 21.00 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e, infine, sabato 4 febbraio, alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

E’ stata presentata stamane, al Teatro Massimo di Cagliari, la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa | Musica e Danza al Teatro Centrale di Carbonia, organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia con il patrocinio ed il sostegno del comune di Carbonia, della Regione Sardegna e del MiC/Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sono intervenuti:  il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per offrire a cittadine e cittadini, di concerto con il CeDAC e con il sostegno della Regione, una Stagione ricca di eventi interessanti e di alto livello culturale e artistico, con protagonisti di spicco del panorama italiano – per una città come Carbonia, punto di riferimento per il territorio; Antonio Cabiddu, presidente CeDAC Sardegna, che ha messo l’accento sulla “ripartenza” della Stagione di Carbonia, dopo gli anni difficili della pandemia, secondo una tradizione ormai consolidata, con un cartellone ricco e variegato, che comprende (per la prima volta) anche una residenza artistica, di respiro nazionale, per la realizzazione di uno spettacolo che debutterà al RomaEuropa Festival; Valeria Ciabattoni, direttrice artistica CeDAC Sardegna, che ha illustrato il programma della nuova Stagione de La Grande Prosa | Musica e Danza 2022-2023 al Teatro Centrale di Carbonia.

Nove titoli (per dieci recite) in cartellone da febbraio a maggio, dopo l’anteprima con “Una ragazza come io” di e con Chiara Francini lo scorso sabato 3 dicembre alle 21.oo, tra riletture di classici e testi di autori contemporanei, accanto a raffinate e intriganti coreografie e intrecci di parole e note, oltre a un progetto originale di “mappatura” del territorio attraverso una residenza artistica culminante in uno spettacolo e in un’installazione, tra memoria e futuro.
Tra i protagonisti artisti del calibro di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, con Raffaella d’Avella e Giovanni Moschella, de “i Macbeth”, riscrittura del dramma shakespeariano firmata da Francesco Niccolini, accanto all’eclettico attore, comico e musicista Stefano Masciarelli in scena con Fabrizio Coniglio (volto noto del grande e soprattutto del piccolo schermo, grazie a serie tv come “L’allieva”) per un singolare “amarcord” sul Belpaese con “Stavamo meglio quando stavamo peggio?”. Il regista argentino César Brie, tra i fondatori della Comuna Baires, firma drammaturgia e regia di “Raccontami di domani” con Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti, su due vite allo specchio, mentre si ispira alla figura biblica della donna moabita emigrata in terra d’Israele, antenata del Re Davide, “Rut” di Cristoph Nix, con Chiara Murru, diretta da Nicola Bremer, in una storia d’amicizia e solidarietà femminile che sfida regole e convenzioni.
Una brillante commedia sulla ricerca de “L’Uomo Ideale”, scritta da Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli ed interpretata da Simone Montedoro, Emanuela Fresi e Noemi Sferlazza, oltre allo stesso Toni Fornari (sua anche la regia) per una riflessione sull’amore nel terzo millennio.

Uno sguardo attento sul rapporto tra uomo e natura in “Uomini e Virus / Uno scomodo equilibrio” di e con il geologo Mario Tozzi e il jazzista Enzo Favata, alla luce delle recenti epidemie e degli effetti collaterali dell’inquinamento e dei disastri ambientali; e si sofferma sui cambiamenti del paesaggio e sulle conseguenze a breve e lungo termine della presenza antropica anche “Cartografie”, il progetto di Paola Di Mitri e Cranpi che si snoda attraverso quattro regioni italiane – Puglia, Sardegna, Liguria e Piemonte – per comporre una narrazione collettiva sul territorio, da Sud a Nord.
Un duplice appuntamento nel segno della danza con “Astor / Un secolo di Tango” del Balletto di Roma, con le musiche eseguite dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi (bandoneón e fisarmonica) per un omaggio ad Astor Piazzolla e “Le Quattro Stagioni” di COB / Compagnia Opus Ballet sulle note di Antonio Vivaldi, per un immaginifico racconto per quadri con coreografia di Aurelie Mounier che rievoca, attraverso geometrie di corpi in movimento, le varie fasi del ciclo della natura.
Focus sulla nuova drammaturgia con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa | Musica e Danza organizzata dal CeDAC Sardegna a Carbonia, che affronta temi importanti e attuali, dal rispetto dell’ambiente al ruolo e alla condizione della donna nella società, dalla libertà di amare e seguire le proprie inclinazioni alla ricerca della propria identità, tra un affresco del Belpaese negli Anni Sessanta e Settanta e una indagine sulle radici della violenza e dell’odio, tra antichi e nuovi delitti, oltre a un tributo al grande compositore argentino, inventore del Tango Nuevo, in unaprogrammazione ricca e variegata che spazia fra teatro, musica e danza mettendo l’accento su intrecci e “contaminazioni” tra le diverse arti, secondo la “mission” del Circuito Multidisciplinare, che promuove la diffusione della cultura e dei linguaggi della scena. Tra le novità il progetto di una residenza artistica, per un lavoro di studio e documentazione, con il coinvolgimento degli abitanti in una ricostruzione della storia dell’antica zona mineraria, in modo da restituire attraverso le testimonianze dei protagonisti la memoria “viva” dei luoghi.

 

Torna anche quest’anno Calasetta Accessibile e Sostenibile, l’evento che unisce e iniziative concrete con gli approfondimenti culturali, con l’obiettivo di promuovere buone pratiche per l’utilizzo dei litorali, in un’ottica di rispetto dell’ambiente e di maggiore facilità di utilizzo per tutti.
Il progetto, promosso dal comune di Calasetta, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e dell’assessorato dei Beni culturali della Regione Sardegna con il coordinamento organizzativo dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, si concentra in tre giorni, dal 2 al 4 settembre, ricchi di iniziative, ma è anche all’origine dell’apertura del centro di informazione turistica di piazza Belly, attivo già dall’inizio di agosto e sino alla fine di settembre.
L’Info Point, ubicato accanto al Palazzo comunale ed adeguatamente strutturato per catturare l’attenzione dei passanti, si pone l’obiettivo di rendere il soggiorno più facile ai turisti già presenti sul territorio, ma anche di intercettare nuovi flussi, rendendo più semplici e smart le loro prenotazioni future, i loro soggiorni e i loro tour in città.
La tre giorni di settembre si aprirà venerdì 2 nella spiaggia Sottotorre con le iniziative a cura dell’Ecoistituto Mediterraneo. In serata, dalle 18.00 alle 20.00, spazio al laboratorio per bambini ‘Prendere un granchio’.
Sempre dalle 18.00 alle 20.00, ma tutti i giorni, è inoltre previsto il laboratorio ‘Alghe e Argento’, curato dall’artista Luisa Siddi ed adatto a tutte le età.
Alle 22.00 poi, presso la Torre Sabauda, lo show più atteso della manifestazione: Mario Tozzi ed Enzo Favata in ‘Mediterraneo, le radici di un mito’.
Stessa ora e stessa location per lo spettacolo di sabato, un concerto di musica Jazz con il Francesca Corrias e Paolo Carrus Jazz Quintet.
Domenica mattina alle ore 8.30, per proseguire poi sino alle 13.00, scatta la decima edizione di Calasetta in Bike, a cura della Sulcis Bike Cross Country di Carbonia.
Dalle 9.00 alle 15.00, nella spiaggia Grande, altro appuntamento clou della manifestazione con ‘A pesca di rifiuti’, promosso da Isula Fishing Club Sardinia.
Il lungo weekend di eventi si concluderà con il concerto della Banda Musicale Giacomo Puccini di Calasetta, sempre alla Torre Sabauda e sempre alle 22.00.
Antonio Caria

Dopo il positivo esordio dello scorso 31 luglio, in piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, con Direction Zappa, capitanato dal sassofonista Daniele Sepe, gli spettacoli diffusi della XXXVI edizione del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” si spostano, sabato 7 agosto, a Piscinas, nell’incantevole Villa Salazar.

Irrinunciabile appuntamento quello con Enzo Favata e lo scienziato Mario Tozzi nel quale i due racconteranno – uno con la musica e l’altro con la voce – il Mediterraneo attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro.

Uno scienziato ed un musicista che della musica della sua terra ha fatto un’inconfondibile cifra stilistica. Mario Tozzi, il geologo noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive e radiofoniche, e Enzo Favata, sassofonista jazz della scena internazionale.

Da questo incontro scaturisce un affresco inedito del mito di Atlantide, un film senza immagini raccontato con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, rivelando allo spettatore una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche.

Come previsto dalla normativa in vigore dal 6 agosto 2021, s’impone a tutti coloro che partecipano a spettacoli dal vivo, al di sopra dei 12 anni, l’accesso con Green Pass.

Verrà garantito l’accesso agli spettacoli esclusivamente a chi sia in possesso di questo certificato che sarà verificato all’ingresso.

L’associazione culturale Punta Giara sta organizzando un hub a Piscinas per consentire a tutti coloro che vorranno accedere all’area concerti, di effettuare un tampone antigenico a pagamento.

L’associazione culturale Punta Giara ha presentato stamane il programma del 36° festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, il primo dopo la prematura scomparsa del suo fondatore, l’indimenticabile Basilio Sulis.

La sede scelta per la presentazione della rassegna è stata la sala polifunzionale del comune di Carbonia, comune capoluogo della Provincia e sede di due 28 concerti inseriti nel cartellone, itinerante per diversi centri del territorio dal 27 agosto al 7 settembre.

Il Festival avrà due anteprime: la prima il 31 luglio, ai piedi del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, il cuore pulsante della manifestazione; la seconda il 7 agosto, alla Villa Salazar di Piscinas.

La rassegna entrerà ne vivo il 27 agosto con una serie di spettacoli, iniziative e laboratori diffusi che si concluderanno al 7 settembre.

Quattordici giorni e ventotto concerti si snoderanno tra nuove location e orari diversificati. Oltre ai consueti serali, infatti, sono previsti alcuni appuntamenti nella splendida spiaggia di Porto Pino, alle 7,00 del mattino, e quelli delle 24,00 in località Candiani.

A questi si aggiungono la già citata Piscinas; il pittoresco borgo di Tratalias; Sant’Antioco (necropoli di Is Pirixeddus); la già collaudata spiaggia di Is Solinas a Masainas; il Parco Urbano Canale del Generale a Carloforte; la Grande Miniera di Serbariu e l’anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia; infine, la Cantina Sociale di Santadi nel comune omonimo.

Valorizzare il territorio del Sulcis, coinvolgere la popolazione locale, i bambini, i turisti, gli appassionati e gli affezionati (musicisti inclusi), è la strada maestra che serve intraprendere per (ri)cominciare questo lungo viaggio oltre i confini, un rimando al tema della manifestazione e al lascito di Basilio Sulis.

Il primo anno senza il suo fondatore sarà l’occasione per celebrare il percorso artistico e comunitario che ha segnato un’epoca, consacrando “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, amatissimo anche all’estero e tra i festival storici del free jazz.

I suoi collaboratori più vicini, ora alla direzione, hanno scelto di ricordarlo con un titolo evocativo “Approdo ad Atlantide – l’uomo che varca i confini”.

L’Associazione Culturale Punta Giara, organizzatrice del festival, in collaborazione col fotografo Luciano Rossetti, presenterà anche una mostra interamente dedicata all’indimenticabile Basilio Sulis.

L’intento sarà quello di ripercorrere i tratti salienti del rapporto tra lo stesso ed il suo creatore: una galleria di immagini d’autore che tantissimi grandi fotografi hanno contribuito a realizzare nel corso degli anni. «Sarà occasione per ripercorrere la vita di Basilio durante i Festival, il suo rapporto con i musicisti e la musica, descrivere alcuni episodi che daranno modo a tutti di conoscere il viscerale legame tra questa manifestazione e l’uomo che per essa ha superato i confini tra Sardegna e Jazz».

Il programma

L’attore e regista Giacomo Casti presenterà tutti i concerti in piazza del Nuraghe.

L’anteprima del festival è prevista, dunque, il 31 luglio in piazza del Nuraghe, Sant’Anna Arresi, dove il capitano Daniele Sepe porterà sul palco il progetto Direction Zappa, nato durante la trentesima edizione dedicata all’eclettico e prolifico musicista italoamericano.

Il disco -già disponibile- è frutto del lavoro del sassofonista partenopeo e della collaborazione con alcuni grandi musicisti che lo hanno affiancato nell’esibizione del 2016. Con lui due storiche spalle: il bassista Davide Costagliola ed il pianista Mario Nappi, insieme al batterista Hamid Drake e l’incredibile voce del vocalist Dean Bowman.

7 agosto, seconda anteprima, villa Salazar a Piscinas irrinunciabile appuntamento quello con Enzo Favata e lo scienziato Mario Tozzi nel quale, i due, racconteranno – uno con la musica e l’altro con la voce – il Mediterraneo attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro.

Il 27 agosto si entra nel vivo del festival. A tagliare i nastri di partenza, nel borgo medievale di Tratalias, O.N.G. Crash, il nuovo progetto di Gabriele Mitelli, uscito a maggio 2017 per la “Parco della Musica Records”.

Ci spostiamo a Sant’Antioco, nella necropoli di Is Pirixeddus, il 28 agosto, per il concerto di Gabriele Mitelli, Pasquale Mirra e Cristiano Calcagnile “The Elephant” nato in seno alla residenza artistica al Ground Music Festival (Brescia) con il collettivo di filmmaker Unzalab. Insieme realizzano “Ver”, una performance live di cinema espanso durante la quale musicisti e cineasti, tra dialogo e improvvisazione conducono il pubblico in un viaggio nello spazio alla scoperta di nuovi fantastici mondi.

Primo spettacolo sulla spiaggia, a Is Solinas (Masainas) il 29 agosto con Dudù Kouate. Il percussionista senegalese trapiantato a Bergamo, sarà anche coinvolto nei laboratori rivolti ai bambini tra i cinque e dieci anni (insieme a Matteo Muntoni) che si svolgeranno tra il 31 agosto e il 3 settembre a Porto Pino. Musicista polistrumentista, fa parte di diverse formazioni di afro-jazz, moderna, musica tradizionale e contemporanea. La ricerca costante del suono (sound of elements), lo spinge sempre verso nuove ed interessantissime esperienze nel mondo della musica.

Carloforte, altro punto di approdo del festival, ospiterà al Parco Urbano Canale del Generale il 30 agosto, il duo Paolo Angeli (violoncello e chitarra sarda) e Hamid Drake alle percussioni. Due mondi che si incontrano tra la frenesia dei grattacieli di Chicago e i moti riflessivi dei graniti galluresi.

All’alba del 31 agosto, alle 7,00, ci ritroviamo a Porto Pino, stabilimento Bahia con la Alessandro Cau “Brenti mini orchestra”. L’idea portante del progetto è basata sull’ascolto: ascolto di se stessi, ascolto degli altri e di ciò che ci circonda. “Brenti” è stato composto, eseguito e registrato senza premeditazione e – appunto – l’aspetto performativo mostrerà i suoi eccentrici, quanto affascinanti risultati.

Di ritorno in piazza del Nuraghe, il nostro primo porto sicuro, alla sera, dalle 21,00, ci attendono due incredibili spettacoli: Antonello Salis – piano solo e a seguire “Giornale di bordo” sempre con il pianista di Villamar, insieme a Gavino Murgia al sax, Hamid Drake alla batteria e Paolo Angeli alla chitarra. Giornale di Bordo prosegue il suo viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica aperta e sincera, tra avanguardia jazz e colori multietnici.

Proseguono i concerti al mattino, sempre a Porto Pino, stavolta allo stabilimento Beach Club con Andrea Schirru – piano solo il 1°settembre.  Il progetto Piano Solo nasce dall’esigenza di comunicare in maniera schietta e sincera un messaggio musicale estremamente personale e intimamente autobiografico.

La sera sotto al Nuraghe continua con Paolo Angeli e il tenore Omar Bandinu. Parte del concerto sarà dedicato a Jar’a, il suo ultimo album, pubblicato in aprile. La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale, evocando spazi aperti e coniugando mondi sommersi con la Sardegna ancestrale qui rappresentata anche per il tramite della voce di Omar Bandinu.

Subito dopo, “The Crossing” di Enzo Favata. Un “trafficato incrocio sonante”, come da lui definito “dove autostrade elettroniche si intersecano con piste desertiche, ipnotiche ritmiche balinesi ed assordanti strade metropolitane del jazz.”

 

2 settembre, stabilimento Nautica 2000, puntate presto la sveglia per il duo Matteo Scano e Riccardo Pittau, rispettivamente piano e tromba. Un viaggio dove i due strumenti cavalcano loop e suoni elettronici in continuo mutamento. Queste le premesse da cui viene creato l’incontro di suoni nel progetto Uname -r, che raccoglie le brillanti anime musicali delle macchine.

Piazza del Nuraghe è anche luogo di nuovi incontri e sodalizi artistici, e la sera del 2 settembre Pasquale Mirra si confronta nuovamente con Hamid Drake in un duo fatto di percussioni (batteria e vibrafono), voci e musica elettronica. Il processo attraverso il quale si sviluppano i percorsi musicali è l’estemporaneità, senza pregiudizi stilistici di sorta dove due culture di appartenenza così apparentemente lontane si ritrovano, si amalgamano, si fondono.

A seguire, Maurice Louca & the Elephantine Band. Per Louca, Elephantine, il suo terzo e più ambizioso album, rappresenta sia l’apice della sua vasta esperienza, ma anche un audace passo nella sua crescita come compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Si tratta di una panoramica musicale di 38 minuti eseguita da una dozzina di musicisti, si ispira principalmente ai brillanti musicisti della sua comunità artistica, in particolare a Land of Kush del collaboratore Sam Shalabi.

La spiaggia di Porto Pino, il 3 settembre alle 7,00, è tutta per Tommaso Cappellato con “Aforemention” il viaggio di un uomo attraverso il suono, un lavoro capace di evocare spazi interiori, luoghi lontani e nuove idee.

Il disco, vanta la collaborazione di tre artisti: il leggendario batterista Victor Lewis, Nia Andrews e Dulcinea Detwah. Al festival in solo, Cappellato utilizzerà batterie, synth analogici e la propria voce per una performance jazz sperimentale da tenere d’occhio.

I due concerti nella nostra piazza di riferimento a Sant’Anna Arresi dalle 21,00, saranno quelli di Sound Glance con Marco Colonna al sax, Silvia Bolognesi al contrabbasso, Fabrizio Puglisi al piano e Gunter Baby Summer alle percussioni; e l’esplosivo ensemble di David Murray Brave New World Trio Feat Aruán Ortiz, Quattro tra i più grandi musicisti afro-discendenti contemporanei e tra le più grandi sezioni ritmiche degli ultimi trent’anni in ambito jazz e d’improvvisazione.

Lo spettacolo non finisce qui, infatti, in località Candiani dalle 24,00 ci sarà Matteo Muntoni conRadio Luxembourg”. Matteo Muntoni riprende la storica Radio Luxembourg e da ‘’semplice’’ emittente la trasforma in strumento di espressione letterario-musicale. Ogni brano parte da cose, eventi o persone che hanno influenzato musicalmente l’autore nel corso degli anni, senza vincoli di genere, tenendo piuttosto fede ad un’idea di musica.

 

Se vi è piaciuto Kouate e avete adorato il contrabbasso di Bolognesi in formazione con Sound Glance, è il momento di capire quali magie questi due virtuosi possano compiere insieme. Li troveremo allo stabilimento Papero Giallo, sempre alle 7,00 a Porto Pino il 4 settembre.

Al ristorante “La peschiera” a Porto Pino alle 19,00, è l’ora della mise-en-scène per i ragazzi che hanno partecipato ai seminari di formazione per i più piccoli, guidati da Matteo Muntoni e Dudù Kouate.

Comodi sugli spalti in pietra di piazza del Nuraghe, alle 21,00 potrete ascoltare la poesia di Thomas Sayers Ellis, accompagnato dal sax di James Brandon Lewis e il vivace piano di Alexis Marcelo per The Dead Lecturers, un chiaro debito nei confronti di un’ancestrale cultura “black” e che andando oltre la tradizione fa vibrare l’improvvisazione dei suoni e il respiro delle parole.

E in seconda serata: come suona la musica africana per chi non è mai stato in Africa? La domanda avrà (forse) una risposta dopo l’esibizione dei Maistah Aphrica, gruppo di giovani friulani che esplorano le sonorità di questo vasto continente con un’energia che non lascerà indifferenti, neppure se in Africa ci siete stati davvero.

Si tornerà in località Candiani alle 24,00 con i Freak Motel un progetto di musica originale che raccoglie molteplici influenze e le converte in un sound di difficile collocazione, un misto tra post-rock esplosivo, atmosfere noise ed electric jazz, nella sua forma più pura, ossia l’improvvisazione.

I membri della band sono Matteo Sedda alla tromba, Andrea Sanna al Fender Rhodes, Andrea Parodo al basso e Nicola Vacca alla batteria.

Una line up d’eccezione alla Miniera di Serbariu, il 5 settembre alle 21,00, dove il pianista Aruán Ortiz avvierà un dialogo musicale insieme a Silvia Bolognesi, Hamid Drake e Pasquale Mirra. Li abbiamo imparati a conoscere in quest’edizione ma, nonostante tutto, la loro adattabilità e imprevedibilità li rende insondabili e – per questo – assolutamente imperdibili.

Il 6 settembre un concerto poco jazz, benché in linea con lo spirito del festival di Sant’Anna Arresi in quanto a ricerca e sperimentazione: Davide “Boosta” Dileo, fondatore dei Subsonica, producer, dj, tastierista e compositore, si esibirà all’anfiteatro di Monte Sirai.

Dalle 22,30, stessa location: sette fiati, due percussioni. Rocksteady, balkan, swing una vera orchestra da passeggio che unisce l’energia delle formazioni streetal sound delle big band anni trenta: i Bandakadabra.

Nata a Torino, la Bandakadabra vanta una frenetica attività live che l’ha portata a esibirsi sia in Italia che nel resto d’Europa e a guadagnarsi una crescente attenzione da parte degli appassionati, grazie a una combinazione riuscita di musica e cabaret e a uno spettacolo capace di conquistare qualsiasi tipo di pubblico.

Saranno loro, infatti, a chiudere il festival e salutare la 36esima edizione il 7 settembre, alla Cantina Sociale di Santadi.

 

Italy. Verona. 2016. Musician Miles Cooper Seaton. Phases in Exile. With Vaggimal Dischi e Trovarobato
in collaboration with SMaC at Centro di Cultura Polivalente Santa Maria in Chiavica e Dèsegni Association.

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Nella seconda giornata di Tourisma 2020 a Firenze, il Salone della archeologia e del Turismo Culturale, arriva allo stand Sardegna il geologo Mario Tozzi. Profondo conoscitore ed estimatore della Sardegna, questa mattina ha fatto visita allo stand dell’Unione dei Comuni della Trexenta. Ad accogliere lo studioso c’erano il presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Suelli, Massimiliano Garau, il sindaco di Guasila Paola Casula, il primo cittadino di Selegas Alessio Piras, l’assessore della Cultura del comune di Senorbì Paola Erriu, l’assessore del Turismo del comune di Guasila Paola Carta, l’assessore della Cultura del comune di Selegas Valeria Pardu, il consigliere con delega ai Beni culturali del comune di Guasila Alessandro Angioni, l’archeologa Michela Piras e l’antropologa Laura Caria.
Mario Tozzi. «La Sardegna è una terra meravigliosa dal punto di vista storico, culturale e ambientale, che ha un potenziale  pazzesco e che deve essere raccontata meglio, perché purtroppo  si conosce ancora molto poco. Eventi come Tourisma sono occasioni importanti per dare visibilità e puntare una luce anche sui piccoli territori, meno noti ma non per questo meno interessanti. Non conosco la Trexenta e verrò appena possibile a farvi visita», ha concluso così, con questa promessa, la sua visita allo stand della Trexenta il geologo più famoso del piccolo schermo, Mario Tozzi.

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Dopo il grande successo riscosso ieri dallo spettacolo del duo Mario Tozzi – Enzo Favata, che ha visto l’Anfiteatro di Monte Sirai completamente gremito, oggi, venerdì 10 agosto, alle ore 21.30, va in scena il terzo appuntamento con “Notti a Monte Sirai”, l’evento organizzato dal comune di Carbonia, dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna. 

L’attrice Caterina Murino interpreterà Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. Caterina Murino reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia ed il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo).

Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.

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Dopo la serata inaugurale di ieri con “Galanìas: Canti delle donne sarde”, oggi, giovedì 9 agosto, alle ore 21.30, è previsto il secondo appuntamento con “Notti a Monte Sirai”, intitolato “Sardegna. Le radici della storia”. Mario Tozzi, il geologo noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive ed Enzo Favata, sassofonista jazz apprezzato sulla scena internazionale, racconteranno la Sardegna attraverso il punto di vista della geologia – scienza tanto affascinante quanto trascurata – e la musica al confine tra passato e futuro.
L’evento è stato organizzato dal comune di Carbonia e dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna.
La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show”, consiste in quattro appuntamenti (8, 9, 10 e 11 agosto) dedicati alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche.
Si tratta di un evento a tutto tondo, nel quale sarà possibile partecipare, per ogni giornata della manifestazione, alle visite guidate all’interno del Parco Archeologico di Monte Sirai, realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Spazio anche alle attività per bambini, con lo spettacolo-gioco “La piccola Demetra e Bes: il gatto magico”, previsto alle ore 19.30, regia di Anna Pina Buttiglieri, della compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 si svolgerà, sempre a cura della Clessidra Teatro, un altro spettacolo: “Dioniso è nato due volte”.
Ovviamente le serate saranno accompagnate dal filo conduttore dell’edizione 2018 “Notti a Monte Sirai”, ovvero il vino, che si potrà degustare in abbinamento con i piatti preparati da Maxwell Frongia, chef del Tanit, che attualmente gestisce il punto di ristoro recentemente inaugurato all’interno del parco di Monte Sirai.

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E’ stato presentato stamane, a Carbonia, il programma della rassegna “Notti a Monte Sirai| Di-Vino Show” (4-11 agosto), organizzata dal comune di Carbonia con il contributo finanziario della Fondazione di Sardegna, il coordinamento di progetto dell’Associazione Enti Locali e la direzione artistica di Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opera lirica. Quattro giornate dedicate al tema centrale della cultura vinicola del Sulcis e della Sardegna, al vino nella letteratura, nel teatro, nella musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio fra le due isole sorelle: Sardegna e Corsica.

Un ricco calendario di eventi che vedranno sul meraviglioso palcoscenico a cielo aperto che domina la vista sulle coste e sulle isole sulcitane alcuni prestigiosi ospiti, con una particolare attenzione ai bambini e ai visitatori. Il 4 agosto, il via alle 21.30, con la tragedia di Euripide ed il culto di Dioniso, il dio del vino e del teatro che inebria e lancia le baccanti in danze e riti sfrenati, nella lettura scenica “Dioniso & le figlie – Premiata Vineria” che vede interprete Caterina Murino, attrice versatile e di grande talento che si conferma come sempre un’eccellente interprete, affiancata qui dallo stesso Orlando Forioso e da tre artisti sardi di grande esperienza teatrale: Simeone Latini, Cristina Maccioni e Andrea Tedde. Il 5 agosto Valeria Pilia e gli Actores Alidos propongono “Galanìas: canti delle donne”. Una bella occasione per scoprire la grande varietà musicale delle sonorità antiche e moderne della Sardegna tra energia, divertimento e spettacolo con i canti tradizionali femminili rivisitati in chiave polifonica: dai balli ai canti di lavoro, passando per i canti d’amore, le nenie per addormentare i piccoli e i canti di festa. Il 9 agosto (21.30) parole e suoni per raccontare quanto è antica la nostra isola, quanto sia affascinante e quanto invece sia ancora poco conosciuta in tutto il resto del Mediterraneo e nel mondo, nello spettacolo per voce narrante e musica “Sardegna, le radici della storia”. Mario Tozzi, il geologo ben conosciuto al grande pubblico per la competenza e la passione con cui conduce le sue trasmissioni televisive e Enzo Favata, sassofonista e musicista tra i più stimati nella scena jazz nazionale ed internazionale, raccontano la storia della Sardegna attraverso il punto di vista delle rocce del passato, in cui la storia rimane indelebilmente impressa e non si cancella più, permettendo così di ricostruirne le tracce in maniera scientifica e all’isola di riappropriarsi del suo palcoscenico. L’11 agosto per il saluto finale a questa edizione un omaggio e un brindisi al sodalizio tra Sardegna e Corsica da festeggiare naturalmente in taverna, dove si potranno degustare le eccellenze vinicole e alimentari del territorio, mangiare e cantare. Attorno al vino e al cibo, come succedeva anticamente, cinque grandi solisti professionisti si mettono in gioco nella serata popolare di festa “Il vino dà alla testa e invita alla festa” alternandosi e confrontandosi nei vari repertori: Rossella Faa, Giacomo Deiana, Patrizia Gattaceca, Max Manfredi, Giuditta Scorcelletti, Francesco Viglietti. Vecchi e nuovi stornelli, canzoni classiche napoletane e nuove composizioni sarde, genovesi, toscane, corse. Ospite d’onore: la sorella Corsica.

L’ingresso per tutti gli spettacoli al Teatro di Monte Sirai è di € 15,00 posto unico e ridotto residenti € 10,00. Abbonamento per quattro spettacoli: intero € 48,00 e ridotto residenti € 28,00 (esclusi i diritti di prevendita).

Per tutte le giornate della manifestazione (4, 5, 9 e 11 agosto) sarà possibile partecipare alle visite-spettacolo al Parco Archeologico di Monte Sirai, attività realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Grande attenzione anche per i bambini, per i visitatori e per i gatti, con lo spettacolo-gioco alle 19.30 “La piccola Demetra e Bes, il gatto magico”, con la regia di Anna Pina Buttiglieri, compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 “Dioniso è nato due volte”, spettacolo diffuso nel Parco Archeologico: frammenti di storie e di miti, dalle Baccanti ad altri scritti antichi e moderni, scritture e riscritture, letture e scene, danza e musica. Regia sempre di Anna Pina Buttiglieri – Compagnia La Clessidra Teatro.

In un luogo così sacro e ricco di storie e di tante civiltà stratificatesi in migliaia di anni, in cui ancora si distinguono case, piazze, tempio, il tofet, l’antica acropoli, la cinta muraria e tanti altri elementi che restituiscono ancora oggi la mappa della memoria storica, non poteva mancare l’aperitivo al tramonto con vista privilegiata nell’area ristoro del Parco Archeologico di Monte Sirai, con le degustazioni dei migliori vini delle cantine del Sulcis. Un’occasione straordinaria per scoprire e conoscere tanti aspetti legati alla storia del territorio. Alle 20.30 il 4, 5, 9 e 11 agosto riti, spettacoli e vita quotidiana: un quarto d’ora per conoscere fenici, punici, romani e nuragici a Monte Sirai. Il 4 agosto sarà dedicato alla storia dell’area di Carbonia e dintorni nella Preistoria; il 5 agosto al territorio di Carbonia e dintorni in età nuragica: il 9 agosto sempre al territorio di Carbonia e dintorni in età punica e romana accompagnati; l’11 agosto alla storia del vino in Sardegna in epoca antica.

Alle 21.00, sempre per tutte e quattro le serate della manifestazione “In vino veritas”, presentazione delle Cantine del Sulcis, con degustazione di vini in abbinamento con i piatti preparati dallo chef. In collaborazione con Tanit – Hotel Ristorante Museo di Carbonia. Le Cantine ospiti del Festival di quest’anno saranno: il 4 agosto, la Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco; il 5 agosto, cantina di Calasetta, annata 1932; il 9 agosto, Cantina Coop. di Santadi; 11 agosto assaggio dei vini della Cantina Aru di Iglesias. L’ingresso all’iniziativa “Aperitivo al tramonto” è gratuito.

Il piatto in abbinamento con il Carignano sarà per le serate il Tonno Rosso preparato dallo chef Maxwell Frongia (costo di € 15.00)

A cena, dopo gli spettacoli serali, il menu sarà composto da un Main Dishes con “Maccheroni di Busa alla Selvaggina” e Wellington di Arista e Vegetali di stagione agli aromi sempre in abbinamento al Carignano (costo di € 25.00).