18 April, 2024
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Viaggio ai confini della tabarchinità” martedì 4 luglio a Calasetta (ore 18.00, Raixe) e mercoledì 5 luglio a Carloforte (ore 18.45, Polo linguistico). 

L’accoglienza sarà curata da Marzia Varaldo, presidente della Cooperativa Millepiedi, in dialogo con i sindaci di Calasetta e Carloforte, mentre due brevi visite sono condotte rispettivamente da Remigio Scopelliti e Andrea Luxoro.

Subito dopo sono previste due traversate di andata e ritorno, di 30 minuti l’una, sui traghetti Delcomar con personaggi di spicco della cultura: martedì 4 luglio sulla tratta Calasetta-Carloforte con partenza alle 19.30 lo scrittore Massimo Carlotto (autore, tra gli altri, del noir “Il mistero di  Mangiabarche”) dialoga con l’antropologo Luca Navarra.

Per il viaggio di ritorno, sulla tratta Carloforte-Calasetta con partenza alle 20.15 il musicista e cantautore calasettano Matteo Leone, appassionato di jazz e blues ma sempre più famoso per i suoi concerti in tabarchino, si esibisce con brani dal nuovo disco “Raixe”.

Mercoledì 5 luglio sulla tratta Carloforte-Calasetta con partenza alle 20.15 il giornalista inglese James Bone, ex corrispondente del Times e del Daily Telegraph che oggi vive tra New York, Londra e Carloforte, dialoga con l’antropologo Luca Navarra.

Per il viaggio di ritorno, sulla tratta Calasetta-Carloforte con partenza alle 21.00 il musicista e cantautore carlofortino Battista Dagnino,  autore di diversi brani in tabarchino e celebre per lo spettacolo “In sce unde de Faber”, in cui reinterpreta le canzoni di Fabrizio De André, si esibisce nel concerto “A ca insciû mò” (la casa sul mare).

L’evento è stato reso possibile grazie ai contributi dei comuni di Calasetta e di Carloforte, di una campagna di crowdfunding e della collaborazione dell’associazione Botti du Shcoggiu.

 

 

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Si terrà martedì 1 settembre, alle 11.00, negli spazi dell’Exma a Cagliari, la conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni per il 250° anniversario della fondazione del comune di Calasetta e del ricco programma di eventi a esse collegati.
Interverranno Claudia Mura, sindaco di Calasetta, Igor Lobascio, assessore della Cultura del comune di Calasetta, Marzia Varaldo, presidente della cooperativa Millepiedi, ed Efisio Carbone, direttore del MACC, il Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta.
La manifestazione è promossa dal comune di Calasetta con il sostegno della Regione Sardegna (assessorati della Cultura e del Turismo), della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

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Un punto di riferimento per chi ha bisogno di inserirsi nel mondo del lavoro, o per chi nutre il desiderio di maturare un’esperienza formativa all’estero. O, ancora, per chi necessita di “riorientarsi”, anche dopo anni di inattività, in ambito professionale.

Risponde a queste – e a molte altre finalità di supporto – l’accordo che segna a Calasetta l’avvio del servizio “CI SIAMO!”, lo sportello “informaorienta” destinato a giovani e adulti residenti a Calasetta.

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Millepiedi Onlus” e la biblioteca comunale, prenderà ufficialmente il via il 6 marzo e il servizio sarà attivo il primo mercoledì di ogni mese dalle 16.00 alle 18.30 nella sede della Biblioteca, sul lungomare Cristoforo Colombo.

«Siamo convinti che questo servizio costituisca un valore aggiunto nell’ottica del supporto offerto ai cittadini», commenta Marzia Varaldo, presidente della Millepiedi.

In passato, il piano venne sperimentato a Calasetta entro i confini di un progetto regionale e dopo uno stop di alcuni anni fa ritorno in paese grazie al nuovo accordo siglato.

“CI SIAMO!” propone un sostegno estremamente diversificato, focalizzato su esigenze altrettanto varie: «Possiamo aiutare i giovani che intendono, per esempio, trovare lavoro o misurarsi nell’esperienza di uno scambio giovanile o di studio all’estero – aggiunge Marzia Varaldo – ma anche adulti che vogliono reinserirsi nel tessuto professionale». Non solo: lo sportello “informaorienta” garantisce il suo aiuto anche a coloro che abbiano bisogno di accedere a misure di contrasto alla povertà come il Rei (Reddito di inclusione sociale).

Inoltre, il progetto garantisce aiuti concreti e pratici che vanno dalla ricerca online di annunci di lavoro e proposte di exchange, all’affiancamento nella stesura (o dell’aggiornamento) del curriculum vitae.

«Talvolta risulta fondamentale aiutare l’utente a individuare e comprendere le sue competenze – aggiunge Marzia Varaldo – è un aspetto importante che abbiamo imparato grazie ad altre esperienze di “CI SIAMO!” da noi promosse nel territorio.»

 

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Decolla, a Calasetta, “Biblioteca a domicilio”, il nuovo servizio della biblioteca comunale, concepito e promosso dalla cooperativa sociale “Millepiedi” per i lettori impossibilitati a raggiungere lo spazio comunale.

La cooperativa, che dal luglio scorso si occupa della gestione della biblioteca del paese, ha pensato di garantire, nell’ambito dell’offerta al lettore, il prestito gratuito a domicilio per i cittadini affetti da difficoltà motorie di natura momentanea o definitiva.

«Nel momento in cui abbiamo assunto la gestione della struttura – commenta Marzia Varaldo, presidente della cooperativa sociale “Millepiedi”abbiamo pensato a una serie di iniziative collaterali volte a rendere la biblioteca uno spazio di riferimento per tutti: per questo, abbiamo lavorato al progetto “Biblioteca a domicilio”.»

Il servizio è disponibile il primo e il terzo venerdì di ogni mese e sarà gestito nelle ore di chiusura della biblioteca. Per usufruirne, si potrà contattare il numero 0781/88378 o scrivere un’e-mail all’indirizzo bib.calasetta@tiscali.it nei seguenti orari (lunedì dalle 16.00 alle 19.30, martedì 10.30 alle 13, mercoledì dalle 9.00 alle 13.00, giovedì dalle 9.30 alle 13.00 e venerdì dalle 16.00 alle 19.30).

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Il nome del progetto è essenziale ed eloquente nel contempo: “Ràixe – Spazi digitali per la cultura tabarchina”. E mira dritto al bersaglio: recuperare, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio immateriale della comunità tabarchina. Come? Creando un grande archivio digitale che sfoci nella realizzazione di uno spazio museale “a tema” nel cuore di Calasetta.

Sono queste le linee (o, per citare il progetto, le cosiddette “macroazioni”) del disegno concepito dalla cooperativa sociale onlus “Millepiedi” che di recente ha incassato l’approvazione per l’assegnazione di un finanziamento della Regione Sardegna (del bando “Domos de Sa Cultura”), assicurandosi una dotazione di 90mila euro, cui se ne aggiungeranno altri 3 mila a cura della onlus.

L’obiettivo è importante: strappare all’oblio e tutelare attraverso gli strumenti della memoria digitale l’immane patrimonio culturale dei tabarchini, con la sua messa in rete ai fini della fruizione pubblica. Perché il sistema identitario dei tabarchini, proprio per il suo carattere immateriale ovvero radicato (e qui ritorna con eloquenza il concetto di ràixe, radici) nelle trame dell’oralità, non deve andare perduto e merita anzi di essere preservato. Anche attraverso i contatti con le istituzioni e gli attori locali.

«Il dialogo con le altre comunità è fondamentale – spiega Marzia Varaldo, presidente della “Millepiedi”per questo, negli ultimi tempi, abbiamo organizzato degli incontri anche a Carloforte allo scopo di stimolare il confronto sui temi-chiave del progetto, nell’ottica del coinvolgimento di tutte e cinque le comunità con la stessa origine culturale: oltre a Calasetta e Carloforte, anche Tabarka, Nueva Tabarka e Genova-Pegli.»

Dello stesso avviso, il vicesindaco di Calasetta Remigio Scopelliti: «Queste realtà hanno ripreso i contatti e collaborano con entusiasmo al progetto – osserva – siamo inoltre particolarmente felici del rinnovato rapporto tra Calasetta e Carloforte».

Prima della realizzazione dello spazio museale, nell’ambito di una programmazione che si articola nell’arco di 24 mesi e si pone come termine il gennaio del 2020 è, dunque, fondamentale l’aspetto dell’archiviazione: «Sono iniziate le fasi di digitalizzazione che confluiranno nel museo: abbiamo potuto contare, tra gli altri, sulla disponibilità e sulle conoscenze di Remigio Scopelliti», aggiunge Marzia Varaldo.

Il comune di Calasetta, inoltre, ha dato il suo contributo al progetto mettendo a disposizione i locali di via Umberto, destinati a vestire i panni del polo digitale, e ha aperto le porte dell’archivio comunale (cui si è aggiunta la collaborazione degli archivi di Sant’Antioco e Carloforte) allo scopo di rispettare i punti cardine di “Ràixe”: preservare il sapere senza immobilizzarlo, e renderlo bacino di consultazione e di approccio conoscitivo per i tabarchini stessi e per i curiosi, anche in vista delle naturali ripercussioni sul versante turistico.

«La realizzazione concreta di un simile progetto ha un’indubbia rilevanza culturale – osserva ancora Remigio Scopelliti – e sono certo che possa fornire un contributo forte alla nostra missione: ottenere, da parte dell’Unesco, il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità per l’eredità culturale dei tabarchini.»

Il Pan di Zucchero.

Il Comitato Direttivo del #Consorzio Turistico L’Altra Sardegna, eletto il 7 aprile, si è riunito tre volte: ha definito le cariche interne, valutato il Progetto World di Francesco Signoriello (www.progettoworld.com), ha approfondito con la commercialista l’organizzazione economica consortile.

Il presidente Caterno Cesare Bettini e Marzia Varaldo, della Coop. Millepiedi, hanno accompagnato, dal 19 al 22 maggio, Francesco Signoriello a visitare coste ed entroterra del Sulcis Iglesiente, costa ovest di Cagliari e la Marmilla, per una full immersion sulla necessità di trovare finanziatori per costruire eco porti galleggianti e ponti galleggianti, in sintonia con le amministrazioni locali. Nel corso del raid sono emerse altre possibilità di sviluppo.

1) – Centro Internazionale di Formazione per il Volo e la Nautica (idea di Erminio Meloni): porterebbe, nel Sud Ovest, l’indotto creato da 6.000 studenti d’ingegneria provenienti da ogni parte del mondo.

2) – Era motoristica innovativa dell’azienda sarda “Air Mobility” produttrice di auto tipo Smart e macchine agricole, funzionanti con motori ad aria compressa.

3) – Polo culturale multi tematico di musica classica, arti visive, preistoria e storia della Sardegna.

Francesco Signoriello è tornato a Sabaudia ed ha iniziato a divulgare la potenzialità delle nostre attrazioni, tramite l’enorme rete di conoscenze ad alto livello di cui dispone.