14 December, 2025
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Cinema, giornalismo, musica e teatro protagonisti a Villacidro il 18 e il 19 settembre: cinque appuntamenti che proseguono il cartellone della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, aperto a maggio.

A Villacidro prosegue il ricco programma culturale (aperto a maggio) che prevede incontri, presentazioni, concerti e spettacoli, che culminerà con la premiazione dei vincitori della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

Il cartellone settembrino entra nella sua seconda settimana di appuntamenti con una due giorni che propone cinque variegati spunti. Si parte giovedì 18 settembre, alle 17.00, a Casa Dessì, con la presentazione degli esiti del Laboratorio Claymation di cinema di animazione condotto dalla regista Michela Anedda. L’incontro, dal titolo “Siamo noi i registi”, conclude il laboratorio dedicato al cinema di animazione che fa parte del progetto “Nuovi linguaggi per l’immaginario” organizzato dalla Fondazione Dessì grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna. Il laboratorio di Claymation di è svolto nella primavera del 2025 e ha coinvolto le classi medie dell’Istituto Comprensivo Loru-Dessì di Villacidro.

Alle 18.00, al Mulino Cadoni, si prosegue con l’incontro “Ricordando Gianni Filippini”, storico direttore de L’Unione Sarda (1977-1986), successivamente editorialista e, dal Duemila, più volte direttore editoriale della testata. La serata, dedicata alla memoria del giornalista scomparso nel 2022, sarà condotta da due suoi compagni di strada: Lorenzo Paolini, attuale direttore editoriale e condirettore de L’Unione Sarda e la giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, spazio alla musica dal vivo, con il live set “Apnea” con Matteo Muntoni (basso elettrico/chitarra acustica), Matteo Leone (voce/chitarra elettrica/percussioni), Matteo Orani (chitarra elettrica) e Nicola Vacca (batteria e percussioni). Sul palco prenderà vita, riprodotto dal vivo, l’universo sonoro dell’ultimo lavoro di Muntoni, artista capace di intrecciare radici classiche e sperimentazione contemporanea. La sua musica nasce da un tradizionale approccio di studio e composizione, che si rinnova con l’apporto offerto dalle tecnologie digitali e dall’attitudine, dal sapore jazzistico, all’improvvisazione.

Venerdì 19 settembre al teatro Don Bosco, alle 18, andrà in scena “Il muro dell’orto”, l’incontro tra Giuseppe Dessì e la famiglia Mundula – Crespellani, reading di e con Teresa Porcella, Gianluca Medas (voce) e Gianni Cammilli (chitarra). Il lavoro prende spunto dal fitto dialogo umano e culturale che Giuseppe Dessì intrecciò con la famiglia Mundula-Crespellani, un legame di amicizia e di scambio intellettuale che segnò profondamente la vita letteraria e artistica del Novecento sardo e non solo. Una proposta che restituisce un ritratto inedito di Dessì: non solo uomo di lettere, ma anche amico ironico e vitale, come emerge dagli scambi epistolari e dalla memoria degli incontri villacidresi.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, chiuderà gli appuntamenti della settimana lo spettacolo teatrale “La Catena” tratto dall’opera di Emilio Lussu, nel cinquantenario della sua scomparsa. La drammaturgia è di Nicola Fano, con Andrea Bosca e le musiche di Johanees Schlosser. “La catena“ porta in scena l’attualità del pensiero e della lotta di Emilio Lussu, voce scomoda contro ogni dittatura; e un secolo dopo quegli accadimenti, traccia un potente ritratto di un uomo che, contro violenza e soprusi, non smise mai di credere nella libertà.

 

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L’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, in occasione dei consueti appuntamenti di preambolo, presenta la IV Edizione della manifestazione musicale denominata “Iglesias Guitar Festival”.

Le serate saranno due e si terranno entrambe, a partire dalle ore 20.00 con ingresso libero, nella splendida cornice del Teatro Electra, sito nella centralissima piazza Pichi, nelle date di sabato 6 e domenica 7 aprile.
La prima serata prevede lo spettacolo “Moses quartet”, con Moses, armonica e beatbox, Luca faraone, chitarra e le cantanti Silvia Piras e Sara Bradaschia.

Moses nasce ad Iglesias nel 1988, artista eclettico che ama sperimentare, comporre, improvvisare con diversi strumenti. Il suo percorso lo spinge verso la scelta stilistica dell’armonica beatbox con la quale si afferma in qualità di artista di strada prima in Sardegna e poi a Londra, dove risiede attualmente e dove decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica cominciando la sua carriera di artista di strada.

Dopo aver conquistato i quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho ed il “ROXX”. Continuando a realizzare i propri obbiettivi Moses è riuscito a suscitare l’interesse dell’emittente “London Local” che gli dedicò un servizio televisivo nominandolo “uno dei buskers migliori della città” destando più volte l’attenzione della stampa britannica che ha scritto di lui sul “The Daily Mail” e sul “London’s Evening Standard”.

Pubblica e produce diversi album fino a che, dopo essersi affermato quale uno dei buskers più influenti, riesce a farsi conoscere nel modo più virale possibile: coinvolto, inizialmente a sua insaputa, a partecipare ai provini di Italia’s Got Talent (iscritto da un amico di famiglia), si ritrova a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma.

Grazie alla visibilità avuta in questi anni di duro lavoro Moses ha avuto la possibilità di suonare in tantissime città e paesi del mondo, tra cui Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croazia, Egitto, Germania ed è sempre attivo in Italia dove partecipa a numerosi festival e concerti. Nel 2017 Moses e la sua armonica sono arrivati anche al cinema, nel film “Moglie e Marito” regia di Simone Godano, con Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak e in un altro grande successo chiamato “Il Permesso” di Claudio Amendola.

Il suo progetto musicale continua a prendere forma e ad evolversi anno dopo anno; ad Iglesias presenterà uno spettacolo Musicale dall’impronta teatrale, in collaborazione con tanti artisti e amici che lo accompagnano in nome della musica e della realizzazione personale e artistica.

Luca Faraone sarà uno di questi artisti che lo accompagneranno ad Iglesias; nato a Cagliari nel 1992, suona fina da piccolissimo ed è stato avviato allo studio della chitarra classica dal 2004, conseguendo il traguardo del “Compimento Medio”, presso il Conservatorio di Trieste, all’età di 12 anni. Ancora quattordicenne, aveva già cominciato a lavorare stabilmente in studio di registrazione come compositore, arrangiatore e session player per dischi e sigle di programmi TV e pubblicità, il tutto affiancato dalla frenetica e continua attività live nel circuito regionale, in qualità di musicista professionista.

Trasferitosi a Londra nel 2012, vanta una florida carriera come session player, collaborando con artisti del calibro di Craig David, Rita Ora, Camila Cabello, Tom Jones, Liam Payne, Blue. È anche attivo come session player in studio, compositore, e arrangiatore. Le sue collaborazioni discografiche includono nomi come Incognito e Tony Momrelle.

La seconda serata del Festival, prevista per il giorno successivo, domenica 7 aprile, si terrà in due tempi: nel primo si esibirà l’artista locale Matteo Orani che proporrà un concerto con la sua chitarra classica, dal titolo semplice, quanto efficace, “Concerto di Chitarra Classica”.

Matteo Orani è nato ad Iglesias nel 1993; si avvicina alla musica e alla chitarra grazie alla famiglia in età infantile suonando come autodidatta per poi iniziare a seguire lezioni da Maestri di chitarra locali, quali Paolo Locci e Gianluca Locci, che lo ispireranno ed incentiveranno a continuare lo studio dello strumento. Ha seguito masterclass di alta formazione musicale in Sardegna con Matteo Mela e a Parigi con Cristian Marcia.

Attualmente frequenta il triennio di chitarra classica del conservatorio di Cagliari col Maestro Cristian Marcia.

Successivamente sarà la volta del Franco Montalbano Trio in “Nel blues dipinto di blues” con lo stesso Montalbano alla chitarra, Mauro Mulas all’organo hammond e tastiere e Giovanni Collu impegnato alla batteria.

Franco Montalbano inizia a suonare la chitarra all’età di nove anni. Nel 1966 entra a far parte del gruppo musicale “I nati stanchi”, con il quale raggiunge un discreto successo in Sardegna diventando il chitarrista più quotato nella scena isolana. Dal 1968 al 1972 lavora su navi da crociera avendo modo di fare esperienze musicali in tutto il mondo. Il maggior successo a livello nazionale lo ha con il “Gruppo 2001”, capitanato da Piero Marras, con il quale incide diversi dischi, suonando in Italia e all’estero, partecipando a shows televisivi e radiofonici.

Nel 1984 fonda la “Franco Montalbano Blues Band” ancor oggi uno dei gruppi di maggior successo dell’isola. Franco Montalbano nel 2018 ha suonato negli Stati Uniti dove si è esibito con la “Big Band” di Paolo Nonnis, suo carissimo amico d’infanzia.

Col passare degli anni il suo indiscusso successo è dovuto alla poliedricità delle sue interpretazioni musicali abbracciando diversi generi musicali dal Blues, al Folk, al Rock, Jazz, Italiana anni ’60 e Latino americano. Vanta collaborazioni musicali con: Edoardo Vianello, Don Cherry, Mauro Caprari, Paolo Nonnis, Mario Fabiani, Gianni Morandi e tanti altri.

Ad Iglesias, con il suo trio, proporrà una carrellata di grandi successi internazionali (Clapton, Hendrix, Winwood …) rivisti e reinterpretati in chiave Blues.