17 December, 2025
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Nasce in Sardegna “Le Radici del Futuro: Carbonia, Arborea e Fertilia”, un nuovo progetto culturale dedicato alla valorizzazione delle città di fondazione dell’Isola e alla costruzione di una rete stabile tra i tre centri che più di altri raccontano un pezzo unico della storia architettonica, sociale e produttiva del Novecento. Le città di fondazione sarde Carbonia, Arborea e Fertilia sono un unicum storico, culturale e architettonico, nate negli anni ’30 del Novecento durante il regime fascista come risposta a esigenze di industrializzazione e bonifica agricola. Questi centri urbani, concepiti per supportare l’industria mineraria (Carbonia) e le attività agricole (Arborea e Fertilia), rappresentano oggi un’eredità preziosa, simbolo di resilienza e trasformazione. L’obiettivo di questo progetto è costruire una rete culturale e turistica stabile tra i comuni di Carbonia, Arborea e Alghero (capofila il Comune di Carbonia), che valorizzi queste città come luoghi di memoria e sviluppo, attraverso attività coordinate, eventi culturali e contenuti multimediali capaci di raggiungere un pubblico locale, nazionale e internazionale.
L’iniziativa è promossa dai Comuni della Rete Citta di Fondazione ed è sostenuta dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali.
Il Comune di Carbonia, capofila dell’iniziativa, guida la costituzione della Rete delle Città di Fondazione, una cabina di regia che riunisce amministrazioni, istituzioni culturali, studiosi ed esperti. La rete ha il compito di coordinare le attività, definire strategie comuni e accompagnare le tre comunità in un cammino di valorizzazione della propria identità, ancora fortemente leggibile nelle architetture razionaliste, nei tracciati urbani e nelle memorie collettive.
«Con Le Radici del Futurodice il sindaco di Carbonia Pietro Morittuvogliamo dare nuova forza a una storia che ci appartiene profondamente. Carbonia, Arborea e Fertilia condividono un’eredità complessa, fatta di lavoro, migrazioni, architetture e comunità che hanno saputo trasformarsi nel tempo. Oggi scegliamo di mettere in rete queste esperienze, creando un percorso culturale che unisce memoria e prospettive di sviluppo. È un investimento sulla conoscenza, sulla collaborazione tra territori e sulla capacità delle nostre città di raccontarsi con linguaggi contemporanei, aprendosi a un pubblico regionale, nazionale e internazionale.»
Cuore del progetto sarà una grande operazione di comunicazione integrata, con la creazione di un’immagine coordinata, un logo e nuovi strumenti editoriali e digitali. Social media, ufficio stampa, contenuti video e materiali promozionali renderanno riconoscibile la rete in Sardegna e fuori dall’Isola, con l’obiettivo di raccontare queste città come luoghi vivi, depositari di un’eredità importante e capaci di parlare al presente.
Un ruolo centrale hanno le produzioni multimediali. È in programma la realizzazione di uno spot promozionale e di un documentario di 72 minuti dal titolo “Le Città del Futuro Passato: Carbonia, Fertilia e Arborea”, articolato in tre capitoli dedicati a ciascuna città. Attraverso immagini d’archivio, riprese attuali, testimonianze di storici, architetti e discendenti dei primi abitanti, ogni documentario racconta l’origine, la trasformazione e la condizione contemporanea di queste città, dove la memoria si intreccia con nuove visioni di sviluppo. Entrambi i prodotti saranno diffusi su tv, con piattaforme digitali e media regionali e nazionali.
Il progetto prenderà forma anche dal vivo, con tre eventi culturali – uno in ciascuna città – che saranno momenti di incontro, di partecipazione e di racconto condiviso, pensati per rafforzare il senso di comunità e stimolare l’interesse dei visitatori.
L’iniziativa, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi incontri programmati per dicembre 2025, si propone di generare un impatto duraturo: costruire una rete stabile tra Carbonia, Arborea e Fertilia, produrre nuove narrazioni attraverso contenuti multimediali di qualità, promuovere il patrimonio delle città di fondazione e accrescere il loro ruolo nella mappa culturale e turistica della Sardegna e del Paese.
Le azioni di progetto sono state presentate il 15 dicembre 2025 al Cinema Miramare di Alghero e ieri 16 dicembre 2025 al Teatro Salesiani di Arborea.
Anche in questa occasione la giornata si aprirà con i saluti istituzionali e la presentazione del progetto, seguiti dalla proiezione del documentario dedicato ad Arborea, firmato dal regista Maurizio Abis, che interverrà per raccontare la genesi dell’opera.
La rassegna si conclude questa mattina a Carbonia, presso La Fabbrica del Cinema, con inizio alle ore 10.30. Protagonista della mattina sarà il documentario dedicato alla città mineraria, diretto dal regista Paolo Carboni, che dialogherà con il pubblico dopo la proiezione. La mattinata sarà arricchita dall’intervento del prof. Antonello Sanna, che approfondirà aspetti storici e culturali della comunità, mentre il reading dell’attore Elio Tullio Arthemalle offrirà una chiusura evocativa e coinvolgente.

Giovedì 12 maggio, alle ore 18.30, presso l’Archivio Storico Comunale, in Vico delle Carceri 12, verrà inaugurato il Museo del Breve di Villa di Chiesa.
Per l’occasione, il Breve di Villa di Chiesa, il codice delle leggi che regolavano la vita cittadina, datato al 1327 e riportato alla luce grazie agli studi del conte Carlo Baudi di Vesme, nel 1865, verrà esposto al pubblico fino al prossimo 10 giugno.
Nel Museo, attraverso un’esposizione multimediale i visitatori inoltre potranno approfondire la storia e l’impianto normativo del Breve.
A partire dalle ore 18.00, l’inaugurazione sarà preceduta da un breve corteo di rievocazione storica, animato dai figuranti delle associazioni medievali cittadine, con partenza dalla Piazza Municipio ed arrivo al Museo.
Durante la serata, verrà proiettato il video “A passo Breve”, realizzato nel 2018 da Maurizio Abis, con sceneggiatura di Gianluca Medas, nel quale ottanta figuranti appartenenti alla associazioni medievali cittadine, rievocano 13 capitoli del Breve.
«La nostra città si arricchisce di un nuovo Museoha messo in evidenza il sindaco Mauro Usaiche permetterà di far conoscere ai visitatori il documento più antico e prezioso conservato nell’Archivio storico. Un codice che non solo contiene le leggi che regolavano la vita della Città, ma che ci permette di rivolgere uno sguardo all’Iglesias che fu. Grazie al lavoro di questi anni, Iglesias offre ai visitatori un polo museale nel quale trovano spazio la storia antica, il periodo medievale, le tradizioni, le scienze della terra e le vicende dell’epopea mineraria.»
«Circa tre anni fa – spiega l’assessore della Cultura Claudia Sannaabbiamo ereditato l’onere di chiudere il progetto del “Museo del Breve di Villa Di Chiesa”.
Da allora, sono stati necessari interventi di messa in sicurezza dello stabile e di adeguamento alle regole imposte dalla soprintendenza. Adesso ci siamo, grazie al lavoro di una grande squadra che con costanza e impegno non ha mai perso di vista l’obiettivo – conclude Claudia Sanna -. Il luogo simbolo della città di Iglesias, lo “scrigno” che ne racchiude la sua storia, adesso sarà finalmente un Museo.»