26 April, 2024
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«Le misure di carattere economico approvate dal Governo nazionale sono insufficienti per affrontare una crisi come quella che abbiamo di fronte specie per le partite IVA.»

Lo dice il consigliere regionale della Lega Michele Ennas.

«E’ giusto e sacrosanto il sostegno ai lavoratori dipendenti, ma il Governo nazionale si sta dimenticando di tutto il tessuto economico legato a commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, liberi professionisti che sta andando in pezzi, senza possibilità di recupero – aggiunge Michele Ennas -. Mi sembra evidente che non si può chiedere a chi non incassa un euro di pagare le tasse. Le partite IVA che non stanno guadagnando nulla e di certo nulla guadagneranno chissà ancora per quanto tempo dovranno comunque versare i contributi previsti. Non basta rinviare le scadenze e tantomeno sono sufficienti gli stanziamenti da 600 euro una tantum.»

«E” superfluo dire che nelle aree maggiormente in crisi come il Sulcis Iglesiente, in cui la sofferenza economica è già marcata, un evento di crisi economica di questo tipo risulta devastante – sottolinea Michele Ennas -. Il governo nazionale ha la possibilità di attutire il colpo sbloccando alcune misure dedicate al nostro territorio. La fiscalità di vantaggio della Zona Franca Urbana del Sulcis Iglesiente prevede la concessione di agevolazioni in favore di imprese di micro e piccola dimensione sotto forma di esenzioni fiscali e contributive. L’ultimo monitoraggio del MISE ha rilevato che un importo di oltre 22,9 milioni di euro dei fondi originariamente stanziati non risultano utilizzati ma sono sostanzialmente bloccati per via delle condizioni previste dai decreti originali. Ci sono 6 milioni di euro provenienti da rinunce e revoche delle agevolazioni già concesse che sono immediatamente utilizzabili e possono essere messi a disposizione subito predisponendo gli atti necessari. In questo momento per il nostro territorio qualsiasi sostegno alle nostre imprese può essere una boccata di ossigeno fondamentale e, data la situazione, il Governo dovrebbe valutare di rifinanziare tale fondo disponendo un ulteriore stanziamento di risorse. Servono coraggio e lungimiranza – conclude il consigliere regionale della Lega -. Anche a livello regionale non ci dimenticheremo di queste categorie produttive e faremo di tutto per sostenerle.»

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«Disattendendo le richieste delle Ferrovie di potenziare gli organici ed i presidi di Polizia ferroviaria, il Governo nazionale continua a tagliare importanti strutture di sicurezza nei territori, come pare debba accadere ad Iglesias.»

Lo scrivono, in una nota, Michele Ennas e Guido De Martini, rispettivamente consigliere regionale e deputato della Lega.

«Il presidio del centro sulcitano – aggiunge Michele Ennas – è un punto di riferimento importante per tutto il territorio che garantisce un’importante vigilanza sugli scali ferroviari nonostante il personale sia ridotto al minimo. Il Governo Pd-M5S fa tanti proclami ma i fatti dicono altro: si discute di come smontare i Decreti sicurezza e di piani ragionieristici che riducono la presenza delle Forze dell’ordine soprattutto nelle zone periferiche, che invece meritano un’attenzione particolare.»

«Stessi partiti, stessi ragionamenti anche in Sardegna – rimarca Michele Ennas – si parla di lotta alla spopolamento ma non si muove un dito quando a Roma le stesse forze politiche votano sì all’eliminazione di punti di riferimento importanti per le comunità, indebolendole e contribuendo a farle scomparire; è successo alla Polstrada di Fonni, potrebbe succedere alla Polfer di Iglesias.»

«Per quanto riguarda il controllo del territorio tramite i presidi di sicurezza della Polizia di Stato, la Lega ha una visione opposta a quella dell’attuale Governo – ha detto Guido De Martini -. Noi siamo da sempre impegnati a garantire più agenti, più mezzi, più strutture a disposizione e, per quanto possibile faremo tutto il necessario per garantire questo fondamentale diritto dei cittadini. Ho presentato un’interrogazione urgente, per protestate contro il paventato smantellamento degli uffici Polfer di Iglesias chiedendo al Governo di fare un passo indietro e confermando il mantenimento della struttura, che gode della fiducia dei viaggiatori e del personale ferroviario.»

«Il tema della sicurezza è da sempre centrale per la Lega e nel recente incontro tra amministratori di tutte le Regioni – conclude Michele Ennas – abbiamo istituito tavoli tematici, uno dei quali dedicato in particolare alla sicurezza, con l’obiettivo di sollevare il livello di attenzione sugli atti che il Governo centrale sta mettendo in essere su una materia così importante per la vita quotidiana dei cittadini.»

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La Lega interviene nel dibattito sull’area marina protetta di Carloforte. Lo fa attraverso il consigliere regionale Michele Ennas, coordinatore del partito nel Sulcis Iglesiente: «A seguito della comunicazione fatta ad inizio gennaio dal ministero dell’Ambiente relativa all’avvio del percorso di istituzione dell’area Marina Protetta, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da residenti e operatori economici dell’Isola di San Pietro che, ancorché favorevoli allo sviluppo dell’isola nell’ottica della tutela ambientale, nutrono una forte preoccupazione per le limitazioni che l’istituzione dell’AMP potrebbe portare».
«Premesso che la tutela del mare e del territorio è un nostro cavallo di battaglia, un provvedimento di questo tipo non può essere calato dall’alto da un Ministero che non conosce le esigenze locali – aggiunge Michele Ennas –. Deve invece prevedere il coinvolgimento di popolazione e di tutti i soggetti interessati, i quali, qualora venisse istituita un Area Marina Protetta, sarebbero soggetti a dei vincoli, in alcune casi molto restrittivi. Non si è contrari a prescindere, ma c’è troppa poco informazione e sono emersi pareri che attribuiscono all’AMP dei ruoli e delle potenzialità che potrebbe non avere come, ad esempio, il fatto che all’istituzione dell’AMP corrisponda un aumento del turismo o che aumentino le opportunità per i pescatori locali. Non esistono dati certi. Non risulta siano disponibili documenti in cui sono definite le zone. Lo stesso stanziamento di risorse finanziarie che è positivo e può portare inizialmente ricadute economiche alle aree interessate (ferma restando la necessità di discutere della gestione stessa di tali finanze che deve essere funzionale allo scopo), deve essere accompagnato da un mantenimento finanziario della AMP stessa con costi di gestione da coprire. Se non vi sarà una certezza del mantenimento ed una garanzia nel tempo dei controlli, si rischia di ottenere dopo un certo periodo l’effetto opposto, cioè una finta protezione e, dunque, un’area preda di chi vuole approfittare del nostro mare e delle risorse perché nel frattempo gli i pescatori locali regolari e gli operatori della nautica potrebbero essere spariti. Anche nel recente rapporto del WWF si evidenzia che delle coste sotto AMP solo una piccola parte gode di una tutela efficiente.»

Nell’iter di istituzione è coinvolta anche la Regione che è stata invitata all’incontro del 12 febbraio. «Sull’AMP di Carloforte non mi risulta ci sia stato confronto con l’attuale governo regionale. E’ evidente che l’elaborazione di un percorso condiviso Comune, Regione, Ministero è indispensabile e necessaria», conclude Michele Ennas.

 

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La Lega ha scelto i nuovi coordinatori in Sardegna.

«La Lega sta svolgendo un ottimo lavoro all’interno delle istituzioni, soprattutto in Regione, grazie a un eccellente lavoro di squadra dei nostri Consiglieri, Assessori e Presidente del Consiglio. Siamo pronti a nuove sfide al fianco dei cittadini, sempre attivi sul territorio, tra la gente.»

Lo ha detto il coordinatore regionale della Lega, l’on. Guido De Martini, che nella giornata di ieri, a margine dell’inaugurazione della nuova sede del movimento a Iglesias, alla presenza del vice segretario federale, Andrea Crippa, ha ufficializzato le nomine della squadra degli otto coordinatori provinciali: Michele Pais per Sassari, Valeria Satta per la provincia di Cagliari, Gianfranco Abeltino per la Gallura, Annalisa Mele per Oristano, Pierluigi Saiu per Nuoro, Giorgio Todde per l’Ogliastra, Michele Ennas per il Sulcis Iglesiente e Valentino Meloni per il Medio Campidano. Andrea Piras proseguirà nel ruolo di coordinatore regionale della Lega Giovani.

«Nelle prossime settimane – ha concluso Guido De Martini – intensificheremo l’attività in tutti i territori della Sardegna e saranno previste aperture di nuove sedi, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso propositivo nel dibattito politico e fornendo risposte concrete alle numerose istanze dei cittadini.»

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Concessioni demaniali marittime estese di 15 anni, dalle parole ai fatti. “L’avevamo promesso e ora è realtà”. E’ il primo commento dei consiglieri regionali della Lega Michele Ennas ed Andrea Piras.

«Finalmente possiamo dire di aver vinto una battaglia che la Lega ha combattuto schierata fin da subito al fianco degli operatori balneari della Sardegna – dichiara Andrea Piras -. Abbiamo sempre espresso la nostra posizione rispetto alla Direttiva Bolkestein. Diverse regioni italiane si erano da tempo adoperate per dare applicazione di quanto previsto dalla legge finanziaria nazionale alla legge 30 dicembre 2018, n. 145 sull’estensione delle concessioni.»
«Il nostro partito considera doveroso questo provvedimento – dichiara Michele Ennas -. Ad agosto la Lega ha portato in Consiglio regionale una mozione che è stata approvata in aula, nonostante il tentativo della sinistra di non far approvare il documento, che impegnava la Giunta a impartire direttive ai Comuni per l’applicazione dei nuovi termini. In tanti casi – aggiunge Michele Ennas – le imprese balneari dell’Isola si sono viste negare l’accesso al credito a causa dell’incertezza che vigeva sulle scadenze.»
«Il nostro lavoro – concludono i due consiglieri regionali della Lega – prosegue domani nella Commissione regionale urbanistica per concludere l’approvazione della legge proposta dalla Lega che prevede la modifica dell’art. 22bis della Legge Urbanistica 45/1989 per consentire l’apertura tutto l’anno delle strutture balneari.»

«Dopo un’attenta valutazione e avendo potuto sgomberare il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la Direttiva Bolkestein, anche in seguito alle diverse sentenze che hanno prodotto giurisprudenza in merito, abbiamo sciolto ogni riserva. La volontà della Regione è sempre stata, sin dall’inizio, quella di superare la condizione di incertezza generata dalla direttiva europea e oggi lo abbiamo fatto – ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, che questa mattina ha disposto l’emanazione della circolare con la quale la Regione Sardegna recepisce integralmente quanto stabilito nella legge dello Stato numero 145 del 30 dicembre 2018 in materia di concessioni demaniali marittime, varata dal precedente governo -. La proroga di quindici anni delle concessioni restituisce certezze agli operatori, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti. Allo stesso tempo – ha concluso Quirico Sanna – rispondiamo alla necessità dei Comuni, chiarendo espressamente i termini dell’applicazione della legge e dando precise indicazioni operative:»

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Si è tenuto ieri pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30, nella sala congressi dell’Hotel Catalunya ad Alghero il dibattito pubblico organizzato dal coordinamento provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna sul tema “Posidonia spiaggiata – prospettive di gestione”.

Il dibattito ha visto la partecipazione di un centinaio di cittadini e “portatori di interesse” che hanno contribuito alla discussione sia portando avanti le istanze delle loro categorie sia suggerendo soluzioni complementari alla risoluzione del problema.

Il tema è di stretta attualità perché nei prossimi giorni verrà discussa, in seno alla commissione Ambiente del Consiglio regionale, una proposta di legge in materia.

Al tavolo dei relatori, guidato da Ferdinando Manconi, legislatori, giuristi, scienziati e funzionari  hanno sviluppato il tema sotto tutti gli aspetti confrontandosi con i lavoratori del settore affinché la nuova legge sulla gestione della posidonia non sia un “libro dei sogni” ma possa essere applicata concretamente e con successo.

Le relazioni sono state tenute da Michele Pais, coordinatore provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna; Michele Ennas, componente della commissione Ambiente del Consiglio regionale della Sardegna; Paola Madau, funzionario del settore sviluppo sostenibile del comune di Alghero; Mario Tocci, DISSUF, Università di Sassari; Sergio Ginesu, Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari.

«Bellissimo e partecipatissimo dibattito quello organizzato ieri sulla posidonia spiaggiata, un problema che finalmente ci si augura possa trovare soluzione trasformandosi anche in una grande opportunità economica – ha detto Michele Pais, coordinatore provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna –. Ottimi gli interventi dei relatori e del pubblico che hanno coinvolto e mai annoiato. Non era facile data la specificità del tema. Da ieri si inaugura un modello di coinvolgimento della cittadinanza della formazione delle leggi.
Questo il mio impegno nei confronti di chi ci ha dato fiducia, questa la concretezza e “popolarità” della Lega!»

«La legge parte dal presupposto che la posidonia sia una risorsa contro l’erosione del litorale ed un indice della salute dell’ecosistema – ha spiegato Michele Ennas, componente della commissione ambiente del Consiglio regionale della Sardegna –. Noi però dobbiamo confrontarci con l’esigenza di rendere fruibile l’arenile, quindi proponiamo una serie di interventi che vanno dal mantenimento in loco, laddove possibile, che è la soluzione preferibile, oppure allo spostamento ed eventualmente all’utilizzo di questa matrice organica. Il nostro obbiettivo è di arrivare ad una legge che risponda concretamente a tutte le sensibilità in campo.»

«La natura abbandonata a se stessa, senza una presenza corretta dell’uomo, è destinata al degrado – ha rimarcato Sergio Ginesu, componente del dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari –. Ne è un esempio l’attuale situazione in Australia dove bruciano i parchi naturali, dove la vegetazione è libera di crescere, mentre una gestione costante del territorio avrebbe impedito danni così estesi. Questo vale anche per le spiagge. La presenza dell’uomo è garanzia di un sano equilibrio nell’ambiente. Ovviamente ci possono essere degli abusi, ma spetta alla società sapersi comportare e conoscere gli aspetti naturali al meglio.»

 

 

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«Le attività e i dibattiti pubblici ed in plenaria per mezzo delle conferenze di servizio organizzate dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche in data 6 settembre, 7 ottobre, 4 novembre e 16 novembre scorsi nel Sulcis Iglesiente a sostegno del riconoscimento di una ASL autonoma e direttamente riferibile al territorio, ha sortito i suoi effetti, unitamente a tutte le altre iniziative  di altre istituzioni: il ddl di Riforma del SSR prevede, rispetto alla prima stesura, il riconoscimento della ASL 7 Sulcis Iglesiente, di cui all’art. 8; comma 2; lettera g).»

Lo scrive, in una nota, Graziano Lebiu, presidente dell’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente.

«E’ importante evidenziare che la Giunta regionale Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu – aggiunge Graziano Lebiu – si sono messi in posizione di ascolto, e con senso di responsabilità politica hanno voluto recepire le istanze che arrivavano dai territori, disegnando una proposta di legge di riforma migliorativa con i cittadini, con le professioni, con gli enti locali.»

«Un DDL non calato dall’alto quindi pur atteso alla prova dei fatti, e che in VI Commissione Sanità si cercherà di rendere ancora più armonico e non peggiorativo del Riordino precedente. Un sentito ringraziamento per il risultato ottenuto vada ai sindaci dell’ex provincia Carbonia Iglesias, alle associazioni civiche e sindacali, ai 127mila abitanti del Sulcis Iglesiente, ai rappresentati diretti del territorio in Consiglio regionale on. Michele Ennas e on. Fabio Usai – conclude Graziano Lebiu -. Quando la politica ascolta i cittadini e non solo se stessa, è sempre un buon inizio.»

 

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Il Sulcis Iglesiente riavrà la sua ASL: è scritto nel disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale.

«Nell’ambito della scomposizione dell’ATS, fortemente voluta dal governo regionale di centrodestra, la re-istituzione della ASL del Sulcis Iglesiente è un riconoscimento e conquista fondamentale per il nostro territorio che grazie a questo atto riacquista la sua identità e autonomia in campo sanitario – commenta Michele Ennas, consigliere regionale della LEGA eletto nella circoscrizione del Sulcis Iglesiente -. Voglio ringraziare in primo luogo il presidente Christian Solinas ed il mio collega di partito, l’assessore Mario Nieddu, garanti delle istanze dei territori e veri artefici della concretizzazione in fatti di queste istanze. Il Sulcis Iglesiente ha fatto sentire la propria voce e espresso con determinazione la propria volontà di autonomia ma per raggiungere un risultato importante come questo occorre che dall’altra parte ci sia qualcuno disponibile ad ascoltare. Non credo che in caso di vittoria del centrosinistra il nostro territorio avrebbe avuto la medesima considerazione, prova ne è quanto accaduto nella scorsa legislatura sia con la riforma sanitaria sia con la riforma degli enti locali – aggiunge Michele Ennas -. I problemi che oggi viviamo nella sanità nascono da un preciso disegno, basato sul modello dell’Azienda Unica ATS, rivolto a cancellare la maggior parte dei presidi periferici. La strategia è stata il taglio progressivo dei servizi e un cappio al collo per i piccoli ospedali condannati a una lenta agonia. Nella nuova riforma le ASL non saranno concepite come in passato. La gestione di alcune funzioni sarà accentrata e questo sarà una garanzia per tutti i territori: con il nuovo assetto sarà impossibile sbilanciare risorse e servizi verso un territorio a discapito di un altro. Proseguiamo – conclude il consigliere regionale Michele Ennas – il nostro incessante lavoro per garantire il diritto alla salute in un territorio, quello del Sulcis Iglesiente, che per troppo tempo è stato trascurato.»

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La commissione Urbanistica, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha iniziato alla presenza dell’assessore Quirico Sanna l’esame della proposta di legge n. 83 (Giagoni e più) che, modificando la legge regionale 45/89, introduce una nuova disciplina nella pianificazione urbanistica dei litorali.

Nella sua introduzione, l’assessore Sanna ha sostenuto in riferimento al terzo comma dell’art. 4 dedicato ai litorali che il testo della ricalca sostanzialmente sia la legislazione regionale vigente (e mai impugnata) che quella nazionale di proroga delle concessioni balneari fino al 31 dicembre del 2020, sia per quanto riguarda i parcheggi al servizio delle strutture turistico ricettive che per cosiddetti “manufatti di facile rimozione”.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, primo firmatario della pl n.83, si è però soffermato sulla necessità di intervenire in modo più dettagliato su alcune situazioni presenti nei siti non “coperti” dalla pianificazione dei litorali prevedendo la possibilità di aperture annuali delle strutture, consentendo ai titolari di effettuare manutenzioni ordinarie e straordinarie e soprattutto evitando lo “smontaggio” di manufatti di servizio.

Successivamente si è sviluppato un lungo dibattito nel corso del quale hanno preso la parola, oltre allo stesso Dario Giagoni, i consiglieri Valter Piscedda e Giuseppe Meloni del Pd, Massimo Zedda e Maria Laura Orrù dei Progressisti, Angelo Cocciu di Forza Italia, Giovanni Satta del Psd’Az, Michele Ennas della Lega, Michele Cossa dei Riformatori sardi, Francesco Mura di Fdi e Roberto Li Gioi del M5S.

Sul problema il consigliere del Psd’Az Giovanni Satta ha proposto un emendamento aggiuntivo che, in pratica, prevede “il posizionamento delle strutture di facile rimozione al servizio della balneazione per tutto l’anno solare, al fine di favorire la destagionalizzazione del periodo turistico”. Le autorizzazioni relative alle strutture collocate nei 300 metri dalla battigia, inoltre, avranno una durata pari a quelle delle concessioni.

Successivamente, pur non essendo all’ordine del giorno, la commissione si è occupata del problema dei trasporti, sia con riferimento alla continuità territoriale aerea che all’aumento dei costi (del 30% circa) per il trasporto delle merci ed alla crisi della Tirrenia.

Per iniziativa del consigliere sardista Giovanni Satta, condivisa poi da tutti i componenti della commissione, sono stati attivati contatti informali con alcuni capigruppo ed il presidente del Consiglio Michele Pais, che ha assicurato piena disponibilità a sottoporre l’argomento all’attenzione dell’Assemblea. In occasione della prossima seduta del Consiglio, già programmata per martedì prossimo 18 dicembre alle 10.30 la conferenza dei capigruppo deciderà le modalità procedurali della discussione.

Per quanto riguarda la commissione Urbanistica riprenderà l’esame della proposta di legge n.83 la prossima settimana, compatibilmente con i lavori del Consiglio regionale e delle altre commissioni.

L’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna.

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La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha ascoltato ieri pomeriggio i sindaci del Sulcis Iglesiente sulle problematiche di “area vasta”, nel quadro del lavoro istruttorio riguardante la nuova riforma degli Enti locali.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda ha sottolineato in apertura la ritrovata unità del territorio sulcitano nella rivendicazione di una nuova Provincia. Un ente, ha aggiunto, che ci consentirebbe di superare le “pesanti eredità” della riforma del 2013, della rete ospedaliera e di una collocazione nella provincia del Sud Sardegna (107 Comuni) frutto di una certa “fantasia” ma senza legami fra le comunità. La nuova “geografia” degli Enti locali, ha concluso, dovrà essere il frutto di un ragionamento complessivo basato sulle caratteristiche oggettive dei territori per non ripetere gli stessi errori.

Per Mauro Usai, sindaco di Iglesias, la presenza di un Ente intermedio favorisce il decentramento ed il buon governo. Per questo, ha sostenuto, riteniamo che il nuovo progetto di riforma degli Enti locali debba rappresentare la migliore sintesi fra le istanze dei territori e la presenza di una rete efficiente di servizi essenziali, a cominciare dalla sanità. Nel nostro caso, ha proseguito, c’è anche da tener conto della presenza della Città Metropolitana di Cagliari, che indubbiamente accentra molte risorse, e dei Comuni che attualmente ne fanno parte con i quali va aperto un confronto.

Successivamente hanno preso la parola i sindaci di Perdaxius Gianfranco Trullu, di Portoscuso Giorgio Alimonda, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Sant’Antioco Ignazio Locci, di Santadi Elio Sundas, di Narcao Danilo Serra, di Sant’Anna Arresi Teresa Diana, e di Nuxis Pier Andrea Deias.

Per quanto riguarda i consiglieri regionali sono intervenuti Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo!), Michele Ennas (Lega), Massimo Zedda, Diego Loi e Giuseppe Piu (Progressisti), Angelo Cocciu (Forza Italia), Stefano Tunis (Misto) e Giovanni Satta del Psd’Az.

Nelle conclusioni, il presidente Pierluigi Saiu ha ricordato che la commissione, partendo dal contenuto delle audizioni dei costituzionalisti sardi, ha affrontato la questione della riforma degli Enti locali dal punto di vista dei principi. Da questa angolazione, ha precisato, è necessario trovare una buona sintesi fra la legge Delrio che indubbiamente rappresenta per certi aspetti un ostacolo, lo Statuto speciale che assegna alla Regione la competenza esclusiva in materia degli Enti locali e l’art. 5 della Costituzione che parla di “promozione” delle Autonomie locali.

L’apertura ai Sindaci, ha detto ancora il presidente, dimostra la volontà comune di fare una buona riforma, comprendente fra l’altro il principio dell’elezione diretta di presidenti e consigli provinciali, e non appena sarà disponibile un testo-base proseguiremo il confronto con gli amministratori locali sulle questioni di merito.