23 December, 2025
HomePosts Tagged "Paolo Bernardini"

Il Museo Archeologico Ferruccio Barreca e il Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco completano un percorso di rinnovamento e innovazione dell’offerta culturale attraverso l’arricchimento dei reperti esposti all’interno delle sale e all’installazione di postazioni multimediali che permettono al grande pubblico di approcciarsi con maggiore agilità ai contenuti archeologici, ottenendo una lettera completa dell’insediamento antico. Un traguardo il cui nastro è stato tagliato nella serata di mercoledì 6 agosto con la presentazione pubblica del progetto “Smart Sulky Mediterranean ART”, il quale era stato preceduto da un primo importante intervento realizzato con un finanziamento PNRR che aveva consentito il posizionamento di una “bussola immersiva” che consente al visitatore di affrontare un viaggio nello spazio e nel tempo, contestualizzando le evidenze archeologiche nel territorio e, attraverso la realtà virtuale, di raggiungere una comprensione completa della strutturazione dell’insediamento antico e della sua evoluzione nel corso dei secoli. Il risultato è un museo per tutti, con particolare attenzione alle categorie fragili, come le persone con disabilità, e ai più piccoli, ai quali vengono garantiti percorsi tattilo-plantari, guide LIS, la fruizione di una interessante animazione dei “Due Leoni”, una visita da remoto e la parziale digitalizzazione del patrimonio.

Con il progetto “Smart Sulky Mediterranean ART” si è completato, dunque, questo percorso di innovazione. Un imponente lavoro finanziato dal Ministero dell’interno che ha previsto: un filone di ricerca sull’arte antica grazie a un accordo stipulato col CNR di Firenze che si occupa dell’analisi e della caratterizzazione fisica e chimica dei pigmenti utilizzati nell’arte dell’antichità; uno studio diacronico che dalla preistoria arriva all’età tardo-antica; la creazione di installazioni virtuali fruibili all’interno sia del Museo archeologico, sia della Necropoli e, in occasione di particolari eventi, con l’ausilio del trenino elettrico, in alcune postazioni dell’urbano. Al riguardo, il visitatore, presso il lungomare, potrà “immergersi” nel porto punico e nel porto romano e, ancora, nella necropoli punica e in particolare nelle fasi romane con la costruzione dell’anfiteatro e del tempio dell’acropoli. Un’altra importante novità è la visita al mausoleo tardo punico conosciuto con il nome di “Sa Presonedda”: sarà possibile visualizzare una realtà virtuale che si sovrappone alla vista di ciò che oggi resta del mausoleo e, grazie a degli speciali visori di ultima generazione, sarà garantita una visita al suo interno. Inoltre, il progetto SmART ha riguardato anche il riallestimento della terza sala del MAB, consacrata al tofet e nello specifico alla produzione litica delle stele con più di duecento esemplari conservati nel nostro museo e in quello di Cagliari. Una suggestiva scenografia valorizza questa riproduzione artistica cui si aggiungono due giochi: «Crea la tua stele», che permette al visitatore di giocare con le stele scomposte e, attraverso questi aspetti ludici, di raggiungere finalità didattiche apprezzando queste “edicole templari” con al centro personaggi di varia natura. Il secondo gioco, in realtà aumentata, è un quiz con tre step fino al punto in cui i personaggi si umanizzano, prendendo vita e interagendo con il visitatore.

«Questi due progetti, dal PNRR fino allo SmArtracconta la direttrice del Parco, Sara Muscusosono stati anche un’occasione per incrementare i reperti esposti, grazie alla collaborazione e alla stretta sinergia con la Soprintendenza. In particolare, sarà possibile ammirare le dee madre di età preistorica rinvenute in località Canai: ritrovamenti eccezionali per il numero e per la concentrazione in un unico sito. Ma non solo: presenti anche nuovi corredi della necropoli punica di is Pirixeddus, tombe indagate da Paolo Bernardini negli anni Duemila. Un sito particolarmente ricco di sepolture che rivela la presenza dell’aristocrazia sulcitana del V secolo a.c. Corredi di eccezionale fattura, composti da statuine e gioielli. Nelle teche, inoltre, una selezione di reperti provenienti dalle ultime campagne di scavo nell’area dell’abitato fenicio condotte dall’Università degli studi di Sassari. Infine, si è voluto incrementare un aspetto poco valorizzato all’interno del MAB, ovvero i complessi catacombali presenti a Sant’Antioco e unici in Sardegna di religione cristiana, pagana ma anche ebraici. Nello specifico, abbiamo esposto due arcosoli rinvenuti alla fine dell’Ottocento a Sant’Antioco e relativi alla presenza di una comunità ebraica.»

«Sant’Antioco e il suo comparto culturale crescono di anno in anno commenta il sindaco Ignazio Locciil Museo archeologico Ferruccio Barreca ha compiuto passi da gigante ritagliandosi uno spazio tra i più importanti musei del Mediterraneo. Di sicuro è abbondantemente al passo coi tempi e con le nuove tecnologie, perché ieri non abbiamo tagliato il nastro di un mero allestimento, bensì del frutto di un progetto altamente innovativo, lo SmART – Sulky Mediterranean Art, nato dalla visione della nostra Amministrazione e dalla guida presente e puntuale della Direttrice del Parco Storico e Archeologico, l’Archeologa Sara Muscuso. Il MAB si è trasformato da esposizione statica a fenomeno dinamico e in continua evoluzione.»

«Con il progetto SmART aggiunge l’assessore della Cultura Luca Mereu il Museo Ferruccio Barreca diventa un luogo sempre più vivo, aperto, accessibile e inclusivo, capace di dialogare con il presente, senza mai perdere però il legame con le proprie radici: è una visione progettuale che unisce tecnologia, cultura e innovazione, portando nel cuore di Sant’Antioco nuove esperienze interattive attraverso postazioni multimediali, giochi, realtà virtuale e aumentata ma anche l’esposizione e allestimento di nuovi e importanti reperti archeologici, che arricchiscono ulteriormente il nostro patrimonio e ci permettono di raccontare con ancora più profondità la straordinaria storia della nostra isola e della civiltà fenicio-punica.»

 

E’ in corso la terza annualità della Missione archeologica dell’Università di Tübingen al santuario-tofet di Sant’Antioco. Direttori scientifici: Thomas Schäfer e Valentina Melchiorri. Coordinatore scientifico: Paolo Xella. Responsabili scientifici: Matthias Lang ed Ilaria Montis.

Il progetto di scavo si basa su concessione di ricerche rilasciata dall’ex Ministero dei Beni Culturali, oggi Ministero della Cultura (MiC), con supervisione – per la conservazione e tutela – della Soprintendenza archeologica ABAP di Cagliari.

Funzionario responsabile per la Soprintendenza è Giovanna Pietra.

Il team è internazionale, con componente maggioritaria di studiosi e ricercatori italiani, attivi in Italia e Germania, e collaborazioni qualificate con Università di Cagliari e altre università ed enti di ricerca all’estero (Università di Bonn, di Siviglia, Palermo, Catania, Institut National du Patrimoine di Tunisi)

Il progetto di scavo è in diretta continuità con le ricerche svolte al tofet da Paolo Bernardini (negli anni 1990-2000), per conto della Soprintendenza archeologica di Cagliari. 

Foto di copertina di Gianni Uda,

 

Atteso appuntamento, questa mattina, a Sant’Antioco, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la #necropoli punica di Is Pirixeddus.

Dalle 10.00 alle 11.00, nell’Aula consiliare, si è svolto un incontro per la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che è stata aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono intervenuti.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si sono intrattenuti sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso su “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

e infine, Sabrina Cisci, particolarmente apprezzata, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Poco dopo le 11.00 e fino alle 15.00, si sono svolte visite guidate presso la necropoli di #Is Pirixeddus.

Con questa importante giornata, Sant’Antioco prosegue il lavoro di valorizzazione del suo immenso patrimonio archeologico che pone l’Isola in primo piano a livello regionale e nazionale. L’obiettivo dichiarato degli amministratori è la sua valorizzazione legata a doppio filo con la promozione turistica della cittadina e del territorio.

IMG_5479IMG_5421 IMG_5422 IMG_5423 IMG_5425 IMG_5427 IMG_5430 IMG_5450 IMG_5458 IMG_5463 IMG_5467 IMG_5468 IMG_5474 IMG_5476  IMG_5483 IMG_5486 IMG_5487 IMG_5489 IMG_5491 IMG_5492 IMG_5494 IMG_5495 IMG_5498 IMG_5499 IMG_5503 IMG_5504 IMG_5511

locandina sant'antioco 09-14.indd

Sabato 20 settembre 2014, alle ore 10,00, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la necropoli punica di Sant’Antioco.

Alle 10.00, nell’Aula consiliare, si svolgerà la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che verrà aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono previsti alcuni interventi.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si intratterranno sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

Sabrina Cisci, infine, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Dalle 11.00 alle 15.00 sono previste visite guidate presso la necropoli di Is Pirixeddus.

Monte Sirai 5

Nell’ambito del ciclo di conferenze della #Summer School di archeologia dell’Università di Sassari, organizzata in collaborazione con i comuni di Carbonia e di Sant’Antioco, Carbonia ospiterà, nei giorni 19 giugno e 3 luglio 2014, due importanti conferenze sul patrimonio archeologico della città e del territorio e sui risultati degli scavi degli ultimi anni. Da ultimo il 9 giugno ha preso avvio la campagna di scavi 2014, nell’insediamento fenicio e punico di Monte Sirai, che proseguirà sino al 26 luglio.

Giovedì 19 giugno, alle ore 19.00, presso l’aula consiliare del comune di Carbonia in Piazza Roma, Paolo Bernardini, dell’Università degli studi di Sassari curerà l’intervento Levantini e Sardi nel I millennio a.C., seguito da quello di Michele Guirguis, anche lui dell’Università di Sassari, “Monte Sirai tra l’età fenicia e l’età punica (VIII-III sec. a.C.): nuovi dati dalle ricerche 2012-2014”. 

Giovedì 3 luglio, alle ore 19.00, sempre presso l’aula consiliare del comune di Carbonia in Piazza Roma, si terranno gli interventi di Carla Perra, del museo archeologico Villa Sulcis, su8 “Tradizione e identità nelle società miste. Il Sulcis nel Ferro II” e di Giovanna Pietra, della Soprintendenza di Cagliari e Oristano, su “Il Sulcis in età romana: vecchi dati e nuove acquisizioni dallo scavo in località Su Landiri Durci”.

«Invitiamo tutta la popolazione a partecipare alle conferenze – dice Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia – poiché l’orgoglio delle nostre peculiarità ed il senso di appartenenza partono dalla conoscenza della storia che ci ha preceduto e dalla riscoperta delle nostre radici più antiche.»