A Carbonia entrano nel vivo i lavori di riqualificazione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”, con il ripristino della copertura dopo l’evento atmosferico che l’aveva divelta alcuni anni fa.
«Oltre a questo intervento – spiegano il sindaco Pietro Morittu e l’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu – l’operatore economico aggiudicatario dei lavori interverrà anche per la sistemazione dei giunti della tribuna, per la riqualificazione degli spogliatoi e la realizzazione di un pozzo che permetterà di abbattere i costi inerenti l’innaffiamento del prato per diverse decine di migliaia di euro l’anno, e rendere così maggiormente sostenibile la gestione.»
Fin dal suo insediamento, avvenuto nel mese di ottobre 2021, l’Amministrazione comunale aveva sottolineato l’importanza di riqualificare lo stadio senza l’obbligo di costringere la squadra a giocare in “trasferta” le partite del campionato di Eccellenza regionale, oggi finalmente questo obiettivo, atteso da anni da tifosi, società e cittadini, sta diventando realtà.
La consigliera comunale di minoranza Daniela Garau (Fratelli d’Italia) ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel e al sindaco Pietro Morittu, con la quale chiede di evitare il trasferimento al CTO di Iglesias del reparto di emergenza/ urgenza della traumatologia e ortopedia dell’ospedale Sirai di Carbonia.
«In sede di conferenza socio sanitaria del Sulcis Iglesiente, tenutasi giovedì 13 febbraio – scrive nella mozione Daniela Garau -, l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, avrebbe dichiarato il trasferimento al CTO di Iglesias del reparto di traumatologia e ortopedia, oggi incardinato presso l’ospedale Sirai di Carbonia, deputato, secondo quanto previsto dalla delibera della giunta regionale n.17/38 del 04.06.2023 all’emergenza/ urgenza; tant’è che nella premessa della predetta delibera si legge testualmente: “Si ritiene necessaria una puntuale verifica in ordine al persistere dei presupposti per il mantenimento delle due strutture di ortopedia, fermo restando che le discipline necessarie per l’attivazione del DEA di primo livello devono essere presenti nel P.O. Sirai”; cio’ comporta il fatto che l’atto aziendale, approvato con delibera di Giunta regionale, non accoglie l’ìistituzione, al CTO di Iglesias, di una seconda unità complessa di traumatologia, proprio perché il CTO è una struttura semplice e non complessa, come il Sirai di Carbonia.»
«Siffatta decisione risulterebbe irragionevole e in contraddizione con il predetto atto aziendale, che configura l’ospedale Sirai di Carbonia come Dea di primo livello deputato all’emergenza/ urgenza, mentre il Cto come presidio per le lungodegenze e il cosiddetto “programmato”, tant’è che al Sirai è anche presente il reparto di Rianimazione, essenziale ove siano previsti interventi chirurgici, mentre detto reparto di rianimazione non è presente al CTO; RITENUTO che il CTO svolge attività di week surgery, ossia l’attività si chiude il venerdì sera per riprendere il lunedì mattina, in quanto il CTO è stato deputato ad interventi chirurgici di bassa e media intensità – aggiunge Daniela Garau – e comporterebbe il successivo trasferimento del paziente a Carbonia per la riabilitazione, con aggravio di costi di trasporto e personale, oltre i disagi ulteriori per i pazienti costretti a subirne le conseguenze.»
«Constatato che, in linea con l’atto aziendale, ad Iglesias è prevista una ‘casa di comunità’ e un ‘ospedale di comunità’ che dovrebbero garantire e potenziare la c.d “ medicina territoriale” e alleggerire così il carico dei reparti “Pronto soccorso” – sottolinea Daniela Garau -. Inoltre, la baricentricità dell’ospedale Sirai, rispetto alla popolazione del basso Sulcis che verrebbe, pertanto, penalizzata da siffatta decisione.»
Ritenuto che già in passato si sono attuate decisioni nefaste per il mantenimento degli standard qualitativi legati ai livelli essenziali di assistenza, si veda quanto accaduto per il reparto di Ginecologia e Ostetricia, trasferito da Carbonia ad Iglesias, quando ancora il numero dei parti era superiore a 500 parti annui, mentre attualmente, presso il CTO, è al di sotto dei 100 annui, inferiore ai parametri richiesti dal decreto ministeriale del 2015, tant’è che si è dovuta richiedere una deroga a quanto previsto dal decreto ministeriale, ciò nonostante in una nota del Ministero si chieda il trasferimento del reparto di ginecologia e ostetricia nuovamente a Carbonia, proprio perché trattasi di un presidio ospedaliero di emergenza/urgenza; tutto quanto premesso – la mozione prevede che il Consiglio comunale impegni il Sindaco e la Giunta «ad adottare qualsivoglia azione formale, volta a manifestare il dissenso di Codesta amministrazione rispetto a quanto emerge dalle notizie apprese dagli organi stampa e rappresentato nella parte espositiva della mozione, nonché ad evitare il trasferimento delle attività legate all’emergenza/ urgenza del reparto di Traumatologia e Ortopedia incardinate attualmente presso l’ospedale Sirai di Carbonia, per esempio interventi chirurgici, al CTO di Iglesias».
Hanno preso il via questa mattina, a Cortoghiana, i lavori di riqualificazione dell’istituto scolastico sito nella via Tacca. L’importante intervento, prevalentemente orientato al rinforzo strutturale delle murature e all’antisfondellamento dei solai, è finanziato con 400.000 euro provenienti dal fondo dell’8xmille.
Grande soddisfazione è stata espressa congiuntamente dal sindaco Pietro Morittu e dall’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu per l’avvio delle attività di rifunzionalizzazione del sito: «Questo intervento – hanno detto Pietro Morittu e Manolo Mureddu -, sarà il primo di una serie che permetterà il recupero della struttura e la sua valorizzazione in prospettiva territoriale. L’obiettivo è quello di restituire ai docenti, agli studenti, in generale ai cittadini di Cortoghiana e del nostro Comune, una struttura scolastica moderna, innovativa e accogliente».
La consigliera di minoranza Daniela Garau (FdI) questa sera ha presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel e al sindaco Pietro Morittu per conoscere gli esiti dell’incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, tenutosi questa sera a Carbonia, nel corso della Conferenza sociosanitaria della Asl Sulcis Iglesiente.
Daniela Garau ha chiesto che l’interpellanza sia inserita nell’ordine del giorno ed alla stessa sia data risposta orale in occasione del Consiglio comunale prossimo venturo e, in ogni caso, vista l’urgenza, che il presidente del Consiglio voglia applicare il regolamento e, pertanto, ammettere l’interpellanza alla discussione della prossima Assemblea comunale. Si oppone ad una risposta scritta.
La consigliera Daniela Garau sottolinea che l’importanza della conferenza «alberga nell’estrema gravità della situazione socio sanitaria venutasi a creare nei presidi ospedalieri del Sulcis Iglesiente»; «constatata la chiusura di reparti ospedalieri, la cronica carenza di personale sanitario, le infinite liste d’attesa, il trasferimento continuo di pazienti in altri presidi ospedalieri, distanti da Carbonia e Iglesias, anche centinaia di chilometri, la giacenza di migliaia di pratiche per l’accertamento della invalidità civile e, più in generale, una costante negazione del diritto alla garanzia di livelli essenziali di assistenza»; interpella il sindaco Pietro Morittu e la Giunta affinché riferiscano in aula con urgenza e dettaglio, anche attraverso la consegna ai consiglieri comunali, di copia dei verbali della conferenza e quali siano stati gli esiti della conferenza socio sanitaria.
Il sindaco Pietro Morittu e l’assessore del Turismo Michele Stivaletta, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Carbonia, hanno partecipato alla Fiera Internazionale del Turismo (BIT) in corso di svolgimento a Milano.
«Un’occasione importante per raccontare e promuovere la nostra città parimenti a tutto il Sud Ovest della Sardegna con un’offerta turistica unica e completa in grado di unire storia, cultura, natura e sapori. Ma anche una preziosa opportunità per conoscere e condividere con i tanti operatori del settore buone pratiche di promozione e accoglienza turistica. Siamo entusiasti del grande interesse che il nostro territorio ha suscitato verso tour operator e buyers nazionali e internazionali. Un ottimo viatico per una crescita delle presenze non soltanto in alta stagione, ma anche nei mesi di spalla al fine di destagionalizzare sempre più il fenomeno turistico. Carbonia e il Sud Ovest della Sardegna possono offrire un ampio ventaglio di opportunità capaci di richiamare un numero sempre più consistente di visitatori: dalle escursioni al trekking; dai tour esperienziali in bicicletta al food and wine, assaporando i gusti autentici del territorio e i piatti tipici del posto; dal patrimonio naturale e storico con la Grande Miniera di Serbariu e i simboli della Città di Fondazione, unitamente ai siti archeologici di inestimabile valore di cui Carbonia può pregiarsi e ai grandi eventi fieristici come Il Sulcis Iglesiente Espone», hanno detto il sindaco Pietro Morittu e l’assessore del Turismo Michele Stivaletta.