27 April, 2024
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E’ stato sufficiente un calcio di rigore trasformato da Joao Pedro, al Cagliari, per superare il Frosinone alla Sardegna Arena e porre così le basi per poter chiudere già dalla prossima giornata i conti con la salvezza matematica. Non è stata una bella partita, il Cagliari una volta sbloccato il risultato, l’ha controllata abbastanza agevolmente ed ha rischiato poco anche nel finale, quando è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Paolo Faragò, per doppia ammonizione.

Con i 3 punti odierni, il Cagliari ha portato a  ben 11 punti il margine di vantaggio sul terz’ultimo posto ed ha agganciato al decimo posto la Fiorentina al decimo posto, impegnata in serata sul campo della Juventus (sta perdendo 2 a 1 a una dozzina di minuti dal termine).

«Virtualmente siamo salvi, non lo dico io, lo dite voi giornalisti – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Siamo felici, tocchiamo quota 40 con merito, dopo aver attraversato e superato bene un periodo difficile, con l’impegno, il lavoro e la grande compattezza. Festeggiamo un grande risultato che ci porta in alto in classifica ed è la dimostrazione di quanto siamo cresciuti: una gratificazione per noi stessi, per la Società, per i tifosi, per la città intera. La storia dimostra quanto sia difficile il campionato di Serie A. Non vogliamo fermarci qui: guardiamo avanti, in vista delle prossime partite, e continuiamo a correre.»

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Il pareggio conquistato ieri a Torino, ha avvicinato ancora il Cagliari al traguardo finale della salvezza. E’ stato un pareggio sicuramente meritato, maturato al termine di un’aspra battaglia che ha prodotto anche tre espulsi e ben sette ammoniti. In conseguenza delle espulsioni di Luca Pellegrini e Nicolò Barella e dell’ammonizione di Fabio Pisacane, che era diffidato, arrivate dopo quella di Simone Zaza, sabato pomeriggio, nell’anticipo di Pasqua con il Frosinone, alla Sardegna Arena, Rolando Maran sarà costretto a schierare una formazione fortemente rimaneggiata. Una vittoria con la squadra ciociara, potrebbe risultare decisiva per tagliare il traguardo della salvezza con cinque giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.

Sono molte le note positive emerse a Torino, contro una delle squadre più in forma del campionato, in piena corsa per una qualificazione alle prossime competizioni europee, ad iniziare dall’ennesimo goal di testa di Leonardo Pavoletti, il miglior cannoniere della serie A nel gioco aereo.

«Ci siamo presi un pari prezioso e meritato, sfoderando l’atteggiamento giusto – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Sul campo c’era molta tensione, abbiamo ribattuto colpo su colpo, sfiorando il gol con la traversa di Ionita. Siamo rimasti lucidi anche una volta andati sotto nel punteggio, abbiamo rimontato e cercato il gol della vittoria. Peccato per quella palla di Faragò nel recupero, sulla quale Cerri è arrivato con mezzo secondo di ritardo. Per il coefficiente di difficoltà della gara, contro una squadra che ultimamente in casa era diventata un rullo compressore, la definirei una delle migliori prestazioni dell’anno.»

 

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Cagliari in campo alle 12.30 sul campo del Torino, altra tappa fondamentale verso la salvezza anticipata, nella 32ª giornata del campionato di serie A (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Lorenzo Gori di Arezzo e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Federico Dionisi di L’Aquila, addetti al VAR Luca Banti di Livorno e Giorgio Schenone di Genova.

Il tecnico granata Walter Mazzarri deve fare a meno di Andrea Belotti e Iago Falque e si affida a Simone Zaza, per trovare i goal che potrebbero portare la sua squadra ancora più in alto in classifica, in piena zona Europa.

Rolando Maran, da parte sua, dovrà fare a meno del capitano Luca Ceppitelli, squalificato, e di Fabrizio Cacciatore, Alessandro Deiola e Lucas Castro (assente da alcuni mesi), infortunati.
«I granata stanno ottenendo tutti questi ottimi risultati non per caso: hanno costruito una squadra forte sia sul piano tecnico che su quello fisico. Dovremo essere bravi a reggere l’impatto fisico – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. La gara della settimana scorsa nascondeva mille insidie: la Spal era reduce da tre vittorie consecutive, era in salute, dunque alcuni aspetti psicologici potevano influire. Infatti, dopo il loro gol abbiamo subito una specie di contraccolpo psicologico. D’altro canto abbiamo mantenuto la lucidità, senza farci prendere dall’ansia. Una delle nostre prove migliori sotto il profilo della capacità di lettura: lo ripeto sempre ai ragazzi, dentro una partita si nascondono almeno altre tre-quattro partite e dobbiamo saperle interpretare tutte, sfruttando i momenti favorevoli, altrimenti si rischia di rovinare tutto. Era un nostro difetto all’inizio del campionato, strada facendo siamo migliorati, ora dobbiamo confermarci.»

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Missione compiuta! Il Cagliari ha vinto il confronto-salvezza con la Spal con i goal di Paolo Faragò in avvio e quello decisivo di Leonardo Pavoletti, e con 36 punti ora è veramente ad un passo dal traguardo! Non è stata, come ampiamente previsto, una partita facile, ma il Cagliari l’ha interpretata bene, come fa quasi sempre in casa, e l’ha fatta sua con merito.

«E’ una vittoria importante ma che non ci assegna certo la salvezza matematica – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Dietro stanno correndo tutte, quindi dobbiamo continuare a correre anche noi più forte che possiamo, senza fare calcoli. Tutto dipende da noi, dalle prestazioni, dal modo in cui affronteremo gli impegni. Oggi era la terza partita in pochi giorni, l’abbiamo finita in crescendo, è un segnale positivo. Il fatto poi di essere più vicini al decimo posto che non al terz’ultimo mi fa piacere, vuol dire che la classifica è migliorata, ma pensiamo prima a raggiungere la certezza della permanenza in A prima di fare altri discorsi.»

«Gli esterni hanno fatto bene – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Non è facile giocare contro la Spal se non riesci a dare ampiezza. I nostri due centrali si sono trovati spesso nell’uno contro uno con giocatori che conosco bene e che sono bravi ad andare via in velocità. Una buona gara da parte di tutti. Eravamo partiti benissimo, poi il rigore ci ha un po’ frenato; però abbiamo giocato un grande secondo tempo.»

«Nel prossimo turno giochiamo contro una delle squadre peggiori in questo momento, difficile da affrontare soprattutto a mezzogiorno: perché copre bene il campo e ti fa correre molto – ha concluso Rolando Maran -. Noi dobbiamo andare a Torino con la volontà di ottenere sempre il massimo: questa dev’essere la nostra mentalità.»

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A distanza di cinque giorni dalla “sfida impossibile” con la capolista Juventus, il Cagliari torna in campo alla Sardegna Arena alle 15.00, per affrontare la Spal, in uno scontro diretto per la salvezza (dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Daniele Bindoni di Venezia e Giacomo Paganessi di Bergamo, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Di Bello di Brindisi ed Alessandro Costanzo di Orvieto.

Rolando Maran recupera Fabrizio Cacciatore, Luca Pellegrini e Ragnar Klavan, ma deve fare a meno di Darijo Srna, squalificato, oltre che di Lucas Castro e Kiril Despodov. Al tecnico della Spal Leonardo Semplici mancherà un uomo fondamentale per i suoi schemi come Manuel Lazzari, protagonista della gara del girone d’andata, ma la sua squadra arriva a Cagliari da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciata in classifica, in piena corsa salvezza, ad un solo punto dal Cagliari.

«Incontriamo una squadra che sta bene, lo dimostra quanto sta raccogliendo, però stiamo bene anche noi – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Al di là del risultato di martedì, stiamo vivendo un momento positivo e dobbiamo portarlo in campo domani. La Spal concede pochi spazi, è una squadra equilibrata che spesso tiene tutti gli uomini dietro la linea della palla. Dovremo avere lucidità, pazienza e tanta carica agonistica, ingredienti fondamentali per una partita come questa.»

«Per noi è una partita importante, non tanto perché è uno scontro diretto ma perché manca poco alla fine del campionato e le gare ora possono avere un peso diverso – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. La nostra classifica cerchiamo di migliorarla ogni settimana, non importa il nome dell’avversario. Dietro stanno correndo tutte, sarà un finale intrigante. Facciamo la corsa su noi stessi, con ottimismo, senza vedere il risultato degli altri. 40 punti? Non ho mai fatto tabelle, vado oltre: dobbiamo cercare di tenere distanti i posti più pericolosi, vediamo quanti ne basteranno – ha concluso Rolando Maran -. Vogliamo comunque arrivare il più in alto possibile.»

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Una Juventus troppo forte, nonostante le numerosissime assenze, per il Cagliari di Rolando Maran, ha violato la Sardegna Arena con i goal di Leonardo Bonucci e Moise Kean, uno per tempo. E’ vero che non è stato il solito Cagliari formato casalingo, ma alla base di una prestazione inferiore alle attese, c’è la forza della capolista, autentica dominatrice del calcio italiano ormai da otto stagioni consecutive.

Della partita di ieri sera restano, soprattutto, le polemiche seguite al secondo goal, per l’esultanza di Moise Kean sotto la curva Nord e la reazione di alcuni tifosi che ha fatto gridare ad un nuovo episodio di razzismo, contestato in casa rossoblu per l’esultanza, giudicata inopportuna, del giovane talento bianconero.

Rolando Maran a fine partita ha riconosciuto i meriti agli avversari: «Proprio perché era decimata e reduce da una sconfitta nell’ultima trasferta, oggi abbiamo trovato una Juventus che ha messo tanta cattiveria e attenzione. Ha concesso poco, rimanendo sempre compatta dietro; sugli esterni abbiamo spinto meno perché ci siamo trovati davanti due giocatori molto forti fisicamente che ricevevano l’aiuto da parte dei centrocampisti centrali. Noi abbiamo provato a mettere in campo l’aggressività delle ultime partite alla Sardegna Arena ma non siamo riusciti a dare il ritmo che volevamo alla gara. Abbiamo sbagliato molto quando eravamo in possesso di palla, cercando di forzare certe situazioni. Non era facile andare a prenderli, con la loro tecnica e gamba spesso ci hanno mandato a vuoto».

«La partita è rimasta in bilico sino a cinque minuti dalla fine, nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione per parte, quella di Joao Pedro è stata nitidissima, avremmo potuto pareggiarla subito – ha aggiunto Rolando Maran -. Siamo stati ingenui sul primo gol di Bonucci, dando troppo spazio alle nostre spalle e permettendo all’avversario di saltare indisturbato. Non abbiamo fatto complessivamente una brutta partita ma contro la Juventus bisogna sperare che loro giochino con meno voglia e concentrazione rispetto a quanto hanno fatto oggi. Potevamo fare meglio se non è successo, lo si deve principalmente della prova della Juventus.»

«Ho provato ad inserire giocatori freschi, con certe caratteristiche, per cercare di recuperare il risultato. Artur Ionita era il giocatore che sino a questo momento aveva accumulato più minuti nelle gambe, sostituirlo dopo 70’ era quasi in preventivo, lo stesso Joao Pedro era affaticato – ha concluso Rolando Maran -. Ho quindi provato a mettere un attaccante al fianco di Leonardo Pavoletti e Simone Padoin in mezzo al campo per avere più spinta».

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E’ la grande serata di Cagliari-Juventus, una partita dalle emozioni forti alla Sardegna Arena. Da una parte una squadra in salute come quella rossoblu, quasi al completo (Rolando Maran recupera Leonardo Pavoletti, caricatissimo dopo l’esordio con goal in maglia azzurra e deve fare a meno dei soli Lucas Castro e Ragnar Klavan), forte di un ruolino di marci invidiabile davanti ai propri tifosi, con recenti vittorie di prestigio contro Inter e Fiorentina; dall’altra una Juventus schiacciasassi, che in campionato ha lasciato solo 9 punti per strada (1 sconfitta e 3 pareggi, a fronte di 25 vittorie!), ma che oggi, in vista dell’andata dei quarti di finale di Champions League con l’Ajax, sarà priva quasi certamente di ben 9 titolari (sicuri assenti Cristiano Ronaldo, Andrea Barzagli, Douglas Costa, Juan Cuadrado, Sami Khedira e Leonardo Spinazzola; incerti sino all’ultimo Paulo Dybala, Mattia Perin e Mario Mandžukić). Ce n’è abbastanza perché Il Cagliari e i tifosi di tutta l’Isola possano sognare un’impresa, sperando che la pluriscudettata Juventus sia effettivamente distratta dalle assenze e dal pensiero alle prossime sfide europee, considerato che lo scudetto, in virtù dei 15 punti di vantaggio sul Napoli, va considerato ormai acquisito.
«Con la vittoria di Verona ci siamo tolti un peso, il successo pieno in trasferta non arrivava da troppo tempo – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Una vittoria che ci deve dare ulteriore entusiasmo per affrontare la Juventus. Tutti hanno detto che sabato contro l’Empoli non ha incontrato la sua miglior giornata, ma intanto ha vinto comunque. Ha la capacità di essere sempre sul pezzo, il cinismo per portare a casa il risultato anche nelle partite meno positive. Metterla in difficoltà non è semplice: dobbiamo essere forti e convinti di noi stessi, fare le cose col coraggio giusto e con la voglia che ci deve contraddistinguere sempre. Le loro assenze in attacco? Dovrebbero giocare due elementi che sono stati titolari nell’ultima partita della Nazionale, dunque la caratura della squadra non cambia tanto.»

«Questa gara ha un significato particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. La classifica è ancora da migliorare, dobbiamo trovare continuità e ci piacerebbe dare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi. Dobbiamo avere dentro di noi la volontà di coltivare il sogno. Sappiamo di dover percorrere un altro tratto di strada e domani abbiamo di fronte l’avversario più complicato possibile. Stiamo attraversando un buon momento, le motivazioni sono al top: per riuscire a fare risultato bisogna fare ancora meglio delle ultime gare. Il nostro percorso – ha concluso il tecnico rossoblu – dobbiamo tracciarlo noi, guai ad abbassare la guardia di un millimetro.»

Cagliari-Juventus, inizio ore 21.00, sarà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Enrico Caliari di Legnago e Davide Imperiale di Genova; quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Federico La Penna di Roma ed Alfonso Marrazzo di Frosinone.

Leonardo Pavoletti.

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Missione compiuta per il Cagliari a Verona: 3 a 0 al Chievo e 3 punti che profumano tanto di salvezza anticipata! Com’era prevedibile, nonostante il risultato finale, non è stata una partita facile. Nel primo quarto d’ora, la formazione allenata da Domenico Di Carlo ha tenuto il controllo del gioco, creando anche alcune favorevoli occasioni per sbloccare il risultato, trovando sulla sua strada un super Alessio Cragno.

Al 16′, il Cagliari è andato a segno al primo affondo nella difesa del Chievo, con un gran colpo di testa di Fabio Pisacane, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Luca Cigarini e perfezionato con un assist perfetto da Luca Cigarini. Il Cagliari si conferma spietato sui colpi di testa nonostante l’assenza forzata di Leonardo Pavoletti, squalificato, autore finora di ben 7 goal di testa.

La partita dopo il vantaggio del Cagliari è cambiata completamente, il Chievo si è sgonfiato, soprattutto nel morale, è per i rossoblu da lì in avanti è stata quasi una passeggiata…

Poco dopo la mezz’ora il raddoppio: al 33’ su grande iniziativa di Nicolò Barella, appena ristabilitosi da una brutta botta che aveva fatto temere dovesse abbandonare il campo, perfetto l’assist per Joao Pedro, impeccabile nel colpo finale che ha spedito il pallone alle spalle di un incolpevole Stefano Sorrentino (40 anni compiuti giovedì 28 marzo). E 10 minuti più tardi, prima del riposo, Artur Ionita ha messo la ciliegina sulla torta, con una splendida deviazione di testa in tuffo, su cross di Paolo Faragò. E’ il 12° goal di testa del Cagliari in 29 partite, come è riuscita a fare solo l’Atalanta, uno in più della Juventus.

Il secondo tempo, inevitabilmente, non ha avuto storia, quasi una formalità.

Il Cagliari con questi 3 punti è salito a quota 33, ora veramente ad un passo dal traguardo della salvezza a 9 giornate dalla conclusione del campionato. In attesa delle altre partite in programma oggi e domani, sono 9 i punti di vantaggio sul Bologna, terz’ultimo, 8 quelli sulla coppia formata da Udinese ed Empoli, 7 sulla Spal.

«Ho visto dei bei segnali che devono darci ulteriore forza e fiducia sul lavoro che stiamo facendo – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Abbiamo sviluppato diverse ottime azioni e costruito molte palle gol, i gol sono stati di pregevole fattura. Siamo stati bravi, contro una squadra non facile da affrontare e che nelle ultime partite aveva messo in difficoltà avversarie di valore.»

Fabio Pisacane

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Il Cagliari in campo, alle 20.30, allo stadio Bentegodi di Verona, contro il Chievo, nell’anticipo della decima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Alberto Tegoni di Milano e Matteo Bottegoni di Terni, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Piccinini di Forlì e Valentino Fiorito di Salerno.

L’occasione è importantissima per compiere un ulteriore passo in avanti, quasi decisivo, verso il traguardo finale della salvezza. Una vittoria avrebbe un peso fondamentale ma il Chievo, nonostante la classifica disperata, non va assolutamente sottovalutato, perché è squadra orgogliosa che non regala mai niente a nessuno, come ha confermato uscendo imbattuto dal campo dell’Atalanta.

Rolando Maran, grande ex, deve fare a meno dello squalificato Leonardo Pavoletti, reduce dall’esordio con goal in maglia azzurra.

Oggi, intanto, la società ha annunciato l’ingresso di due nuovi professionisti all’interno della struttura societaria: Fedele Usai entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Club; Mario Marchetti è il nuovo presidente dell’Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Fedele Usai, 48 anni, nato a Quartu Sant’Elena, ha maturato un’importante carriera nelle principali agenzie di pubblicità italiane fino a diventare nel 2009 amministratore delegato di TBWA, passando prima per FIAT, dove ha assunto la direzione sulla comunicazione a livello mondiale. Nel settembre 2011 è entrato a far parte di Condé Nast – la casa editrice che pubblica alcune delle più note riviste al mondo come Vogue, Vanity Fair e Wired. Attualmente ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo.

Mario Marchetti, nato a Bonorva, classe 1939, una volta divenuto Magistrato, nel 1986 arriva nella Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari dove ha seguito numerose e importanti inchieste, sino a rivestire il ruolo di procuratore aggiunto. Dopo oltre 30 anni di carriera ha messo la sua esperienza e professionalità al servizio della ASL 6 di Sanluri come presidente del Nucleo di Valutazione; nel 2014 è stato nominato consigliere di amministrazione della Fondazione del Teatro lirico di Cagliari.

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Un Cagliari in versione dottor Jekill, lo stesso che due settimane fa aveva piegato l’Inter, ha battuto questa sera la Fiorentina alla Sardegna Arena on un secondo tempo straordinario, centrando una vittoria pesantissima per 2 a 1 in chiave salvezza, che solo per una serie di casualità non ha assunto proporzioni ben più nette. Il primo tempo è stato di studio, sostanzialmente equilibrato, con una palla goal a testa (bellissima quella del debuttante Fabrizio Cacciatore, con un tiro dalla lunga distanza, neutralizzata dal portiere viola Pietro Terracciano). Nel secondo tempo il Cagliari ha cambiato marcia, schiacciando la Fiorentina nella sua metà campo, costruendo tante palle goal, finalizzandone due con Joao Pedro (tornato al goal dopo nove giornate) e Luca Ceppitelli, una terza con Luca Cigarini con un calcio di punizione da oltre metà campo, vanificata dal calcio diretto mentre l’arbitro aveva concesso il calcio a due, una traversa interna a portiere battuta centrata da Joao Pedro e ancora alcune occasioni sfumate d’un soffio! E la Fiorentina? A tratti inesistente, quasi annichilata dal Cagliari, ha dato un segnale di vita solo all’88’ con Federico Chiesa, pronto ad approfittare ad una distrazione del Cagliari che, avanti di due goal, s’è fatto trovare scoperto in difesa con un fulmineo contropiede, finalizzato con un diagonale che non ha lasciato scampo ad Alessio Cragno (fresco di nuova candidatura in Nazionale con Nicolò Barella, autore di un’altra prestazione straordinaria, e Leonardo Pavoletti). Il goal gigliato avrebbe potuto riaprire la partita ma la difesa del Cagliari è stata brava a farsi perdonare l’ingenuità commessa, chiudendo tutti gli spazi a Chiesa, Muriel e Simeone, ed il Cagliari ha così portato in porto una vittoria importantissima e meritatissima!

Un Cagliari in versione dottor Jekill, dicevamo all’inizio, in netto contrasto con quello in versione Mister Hyde che la scorsa settimana ha perso male a Bologna. Questa doppia veste del Cagliari tra partite in casa e partite in trasferta resta il grande cruccio, perché una squadra capace di giocare il calcio visto oggi e due settimane fa con l’Inter, non dovrebbe avere problemi di classifica. Unica nota stonata della serata, l’ammonizione subita nel finale da Leonardo Pavoletti che, essendo diffidato, salterà per squalifica la prossima partita, sul campo del Chievo, l’ex squadra di Rolando Maran, in programma dopo la pausa per gli impegni della Nazionale. Sarà comunque una partita importantissima che, in caso di vittoria, scrivere una pagina quasi decisiva nella corsa verso la salvezza!

Il goal di Joao Pedro.

I festeggiamenti per il goal di Luca Ceppitelli.

Un contrasto tra Luca Cigarini e Luis Muriel.