5 December, 2025
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L’Iglesias ha travolto 3 a 0 l’Ilvamaddalena e ha trascorso una notte solitaria in testa alla classifica. Scese in campo con gli stessi punti in classifica incamerati nella prima tre giornate, cinque, frutto di una vittoria e due pareggi, le due squadre nel primo tempo si sono equivalse, sfiorando il goal solo nei minuti che hanno preceduto l’intervallo. E’ stata prima l’Iglesias ad andare vicinissima al vantaggio, con Antony Cancilieri che si è trovato il pallone tra i piedi ad alcuni metri da Marco Manis, bravo a deviare un pallone insidioso proveniente dalla sua destra, ma non ha avuto la freddezza necessaria per toccare di precisione e il suo destro è stato respinto dallo stesso portiere maddalenino (42 anni ma non li dimostra), veloce a rialzarsi e a respingere con i piedi.

 

Poco dopo il pallone del goal lo ha avuto Vittorio Attili che da posizione ottimale ha angolato troppo nell’intento di superare Vincenzo Riccio (ancora imbattuto in campionato) e non ha centrato lo specchio della porta.

Nelle battute conclusive della prima frazione di gioco, si è verificato l’episodio che ha segnato il resto della partita: un calciatore dell’Ilvamaddalena è finito a terra dopo uno scontro di gioco, dolorante alla testa, l’azione è proseguita, quando l’arbitro, Rosanna Barabino, ha interrotto il gioco Vittorio Attili ha ecceduto nelle proteste ed è stato mandato anzitempo negli spogliatoi con un cartellino rosso. Ilvamaddalena in 10 per tutta la ripresa.

   

Al ritorno in campo dopo il riposo, l’Iglesias ha approfittato subito della superiorità numerica ed ha sbloccato il risultato al 5′: conclusione di Fabrizio Frau dalla sinistra, respinta di Marco Manis, sul pallone s’è avventato Antony Cancilieri che ha anticipato Matteo Pulci, s’è fatto perdonare l’errorfe commesso nel finale del primo tempo e ha portato in vantaggio l’Iglesias.

La squadra di Sandro Acciaro ha accusato il colpo, al 9′ ci ha provato con Caio De Cenco ma al 20′ ha rischiato di subire il secondo goal al 20′ quando Nicolas Capelllino, subentrato una dozzina di minuti prima all’autore del goal, Antony Cancilieri, s’è liberato sulla destra, ha calciato in diagonale ma ha angolato troppo e il pallone s’è perso sul fondo a fil di palo,. alla destra di Marco Manis.

 

E’ stato il preludio del raddoppio, giunto 5′ dopo, autore lo stesso attaccante argentino: calcio di punizione di Fabricio Alvarenga (il migliore in campo) dalla sinistra, assist perfetto per la testa di Nicolas Capellino che ha anticipato tutti e ha spedito alle spalle di Marco Manis: 2 a 0 al 70′.

A quel punto la partita è apparsa decisa, con un’Ilvamaddalena ormai rassegnata e al 74′ è arrivato il terzo goal rossoblù: il centravanti brasiliano Joeal Salvi Costa è stato lanciato in profondità, ha “bricato” sullo scatto Mario Vrdoljak e con un destro potentissimo a mezza altezza ha superato Marco Manis, vanamente proteso in tutto alla sua sinistra. 3 a 0!

La partita non ha avuto più storia, l’Iglesias ha festeggiato la vittoria e i tre punti, con la porta ancora inviolata ed è balzata solitaria in testa alla classifica, in attesa delle partite delle altre squadre in programma questo pomeriggio.

Iglesias: Riccio, Fidanza (79′ Mancini), Arzu, Di Stefano, Mechetti, Abbruzzi, Frau, Piras Edoardo, Salvi, Alvarenga (83′ Pintus), Cancilieri (53′ Capellino). In panchina Slavica, Crivellaro,  Piras Alberto, Pitzeri, Tiddia, Daga. Allenatore Giampaolo Murru.

Ilvamaddalena: Manis, Maisto (54′ Canu), Pulci, Bert (14’ st Lima), Bonu (14’ st Galvani), Esposito, Alvarez (63′ Mondino), Vrdoljax, De Cenco, Attili, Bulla (54′ Munua). In panchina Verardi, Vitelli, Zalayeta, Serra. Allenatore Acciaro.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia.

Marcatori: 50′ Cancilieri, 70′ Capellino, 74′ Salvi.

Ammoniti: Fidanza (Ig), Abbruzzi (Ig), Bonu (Il), De Cenco (Il), Manis (Il).

Espulsioni: espulso Vittorio Attili (Il) con cartellino rosso diretto.

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

 

Anticipo di lusso questo pomeriggio allo stadio Monteponi, fischio d’inizio ore 15.00, tra Iglesias e Ilvamaddalena, valido per la quarta giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. Dirige Rosanna Barabino di Sassari (assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia).

Le squadre di Giampaolo Murru e Sandro Acciaro si presentano allo scontro diretto appaiate in classifica al quinto posto, con 5 punti, frutto di una vittoria e due pareggi. Diversi i numeri in materia di goal fatti e subiti: l’Ilvamaddalena ha realizzato 6 goal, subendone 4; l’Iglesias ha 2 goal all’attivo ma è l’unica squadra ad essere riuscita finora a tenere la propria porta inviolata.

Per l’Iglesias l’incontro odierno rappresenta il primo esame di maturità contro una delle grandi del campionato, tra le pretendenti più autorevoli alla promozione in serie D, che ha appena lasciato.

La formazione dell’Iglesias: Riccio, Di Stefano, Abbruzzi, Azru, Mechetti, Fidanza, Alvarenga, Piras Edoardo, Salvi Vosta, Frau, Cancilieri. A disposizione:  Slavica, Crivellaro, Capellino, Pintus, Piras Alberto, Pitzeri, Tiddia, Mancini, Daga. All. Giampaolo Murru.

La formazione dell’Ilvamaddalena: Manis, Maisto, Pulci, Bert, Bonu, Esposito, Alvarez, Vrdoljak, De Cendo, Attili, Bulla. A disposozione:Verardi, Munua, Vitelli, Zelayeta, Canu, Galvani, Serra, Mondino, Lima. All. Sandro Acciaro.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia rialza la testa dopo Monastir, liquida 5 a 1 il Li Punti e vola a +3 sulla zona playout. Diego Mingioni si aspettava una pronta reazione della sua squadra e questa è arrivata con una splendida prestazione, con punteggio largo che avrebbe potuto assumere proporzioni ancora più ampie se il portiere della squadra sassarese Salvatore Pittalis non avesse compiuto alcune autentiche prodezze sugli attaccanti del Carbonia, letteralmente scatenati nella balbettante difesa ospite.

Il Carbonia è sceso in campo privo di Nicolas Garcia, Alessandro Murtas e Gianluca Filippi e Diego Mingioni ha schierato un undici con spiccate caratteristiche offensive e il tridente Moreno-Pavone-Ricci.

La squadra biancoblù ha impiegato venti minuti a prendere le misure del Li Punti, con manovre avvolgenti su entrambe le fasce e ha sbloccato il risultato al 22′ con Nicolas Ricci, al decimo goal stagionale, su assist di Tomas Pavone.

Il Li Punti ha accusato il colpo ma ha nonostante una generosa reazione, non ha impensierito il Carbonia che prima ha reclamato un goal con il pallone fermato da Salvatore Pittalis oltre la linea bianca ma forse con un pizzico ancora in gioco che ha portato l’arbitro a non assegnare il goal,

poi al 47′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da sinistra, il Carbonia ha raddoppiato con Federico Moreno, bravo a risolvere una mischia con tocco preciso alle spalle di Salvatore Pittalis. Per l’attaccante argentino è il sesto goal in stagione. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia avanti di due goal.

Nel secondo tempo il Li Punti ha cercato ancora una reazione, rivelatasi timida e, soprattutto, scoprendosi le spalle e prestando il fianco a micidiali ripartenze del Carbonia che ha colpito ripetutamente. Al 57′ Lorenzo Isaia si è fatto largo al limite dell’area del Li Punti, appena entrato in area è stato trattenuto dal capitano Mario Serra e l’arbitro non ha avuto esitazioni a decretare il calcio di rigore, magistralmente trasformato da Tomas Pavone.

 

Salvatore Pittalis ha negato a Federico Moreno, solo davanti a lui, il goal della doppietta personale e dalla girandola di cambi è venuto fuori il rientrante Juan Caffaro Rossi che al 73′ ha messo la sua firma sul 4 a 0 con un tocco preciso, sugli sviluppi dell’ennesima ripartenza.

 

A quel punto il Li Punti era ormai alle corde e all’87’ è stato Tomas Pavone a centrare la doppietta, seconda in stagione, con un tocco angolato che non ha lasciato scampo a Salvatore Pittalis.

 

  

Il portiere del Li Punti s’è superato ancora prima su Nicolas Ricci poi su Tomas Pavone e ha evitato il sesto goal al passivo, Allo scadere il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore al Li Punti che il nuovo entrato Maguette Guisse ha trasformato fissando il punteggio definitivo sul 5 a 1.

 

Il Carbonia si mette alle spalle l’amara giornata di Monastir con una prestazione super, sale a quota 27 punti, aggancia il San Teodoro Porto Rotondo e distanzia di 3 punti l’Alghero e di 4 la Ferrini, tutte e tre sconfitte, rispettivamente a Nuoro, Villasimius e Budoni. Domenica il calendario propone la trasferta di Ossi, altra tappa importantissima nel cammino verso la salvezza diretta, oggi alla portata della squadra di Diego Mingioni.

Carbonia: Galasso, Mastino (66′ Cocco Danilo), Doneddu Francesco, Broglia (80′ Corsini), Chidichimo, Tocco (66′ Caffaro), Pavone, Isaia, Mancini (66′ Abbruzzi), Moreno (67′ Lambroni), Ricci. A disposizione: Doneddu Davide, Atzeni, Carboni, Cocco Gianluca. All. Diego Mingioni.
Li Punti: Pittalis, Manca, Ikekpolor (53′ Sechi), Serra, Barbieri, Castigliego (87′ Delogu), Dettori, Dieni, Murgia (El Hayani), Cirotto, Mcphee (60′ Guisse). A disposizione: Lopez, Centeno, Fresu. Allenatore Cosimo Salis.
Arbitro: Gabriele Mulas di Oristano.
Assistenti di linea: Giuseppe Puddu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia.
Marcatori: 22′ Ricci (C), 47′ Moreno (C), 57′ e 87′ (r) Pavone (C), 73′ Caffaro (C), 91′ Guisse (r) (LP).
Ammoniti: Ikekpolor (LP), Barbieri (LP), Corsini (C).

Il Carbonia torna in campo questo pomeriggio con il Li Punti (fischio d’inizio ore 15.00, dirige Gabriele Mulas di Oristano, assistenti di linea Giuseppe Puddu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia) per rilanciare la sua corsa salvezza e dimenticare subito Monastir. Diego Mingioni in settimana ha lavorato tanto per preparare al meglio una partita che potrebbe segnare una tappa importante verso il traguardo finale della salvezza. Ancora indisponibili Nicolas Garcia e Alessandro Murtas, il tecnico biancoblù deve fare a meno anche di Gianluca Filippi, non al meglio della condizione fisica, ma recupera Juan Caffaro Rossi. Questi i 20 convocati: Enrico Galasso, Stefano Atzeni, Mateo Broglia, Costantino Chidichimo, Juan Caffaro Rossi, Nicolas Ricci, Tomas Pavone, Lorenzo Isaia, Fabio Mastino, Davide Doneddu, Giovanni Carboni, Leonardo Tocco, Gianluca Cocco, Francesco Doneddu, Antonio Corsini, Federico Moreno, Riccardo Lambroni, Mauro Abbruzzi, Nicola Mancini, Danilo Cocco.

 

 

 

Un goal realizzato al 5′ del primo tempo da Matteo Atzei, molto contestato dall’Atletico Masainas per una presunta posizione di fuorigioco, ha deciso la partita tra Atletico Masainas e Villacidrese, valida per la 17ª giornata del girone A del campionato di Promozione regionale. Su un lancio in profondità, è scattato l’attaccante della squadra campidanese, il portiere sulcitano Daniele Bove s’è fermato, con lui i compagni della difesa, chiamando a gran voce l’intervento dell’arbitro Edoardo Caddeo e del suo assistente di destra Tiberio Deidda, il fischio non è arrivato, Matteo Atzei è andato avanti e ha depositato il pallone in rete. Daniele Bove ha continuato a protestare, è stato ammonito ma la decisione non è cambiata. La Villacidrese ha incassato il goal e ha difeso la decisione della terna arbitrale, appoggiandosi anche alle riprese video.

Il goal della Villacidrese, inevitabilmente, ha condizionato lo svolgimento della partita che l’Atletico Masainas di Massimo Comparetti ha affrontato con una formazione ampiamente rimaneggiata, imbottita di giovanissimi. Anche la formazione allenata da Alberto Piras accusava alcune assenze, su tutte quella del bomber Mauro Ragatzu.

L’Atletico Masainas ha reagito, ha costruito diverse occasioni, appoggiandosi soprattutto sui lanci verso Momo Cosa, diverse volte fermato per le posizioni di fuorigioco. La Villacidrese non ha brillato ma è riuscita ad arrivare al riposo con il goal di vantaggio.

 

Nel secondo tempo l’Atletico Masainas ci ha provato con maggiore insistenza, il giovane portiere della Villacidrese Ovidiu Valentin Ghimici s’è opposto ad alcune conclusioni pericolose, la Villacidrese ha avuto la palla per chiudere i con ti sul 2 a 0 cogliendo un palo a portiere battuto, ma poi è stata la traversa a dire di no ad una straordinaria occasione dell’Atletico Masainas, con il pallone che ha pulito la linea di porta ed è tornato in campo.

 

Alla fine il contestato goal iniziale è risultato decisivo, scatenando l’entusiasmo in casa Villacidrese con i tre punti che portano la squadra a quota 27, al settimo posto, a quattro punti dalla zona playoff; l’Atletico Masainas resta fermo a quota 13, ora penultimo, a due punti dalla quota playout e a ben sei punti dalla salvezza diretta. Il campionato è ancora lungo, c’è un intero girone di ritorno da disputare, ma certamente d’ora in avanti i punti saranno sempre più “pesanti”.

Atletico Masainas: Bove, Capra, Uccheddu Nicola, Biccheddu, Todde, Uccheddu Paolo, Lindiri, Mura Federico, Cosa Matteo, Ballocco, Cosa Daniele. A disposizione: Maccioni, Mura Manuel, Zedde, Caredda, Cara, Deiana, Pistis. Allenatore: Massimo Comparetti.

Villacidrese: Ghimici, Pinna Mattia, Muscas, Saias, Porcu, Pilleri, Cirronis, Atzei, Piras, Figus, Paulis. A disposizione: Piga, Medda, Pinna Matteo, Ambus, Pittau, Lussu, Keita. Allenatore: Alberto Piras:

Arbitro: Edoardo Caddeo di Cagliari.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu e Tiberio Deidda di Carbonia.

Marcatori: al 5′ Matteo Atzei (V).

 

 

Il Carbonia ha superato 2 a 1 in rimonta il Villasimius con goal partita al 90′ nell’andata della semifinale di Coppa Italia. La qualificazione alla finalissima si deciderà nella partita di ritorno, in programma a Villasimius il prossimo 27 novembre.
La squadra di Diego Mingioni era molto attesa alla prova odierna, per capire quale sarebbe stata la reazione dopo un periodo molto complicato vissuto in campionato, con 1 solo punto in 5 partite, che l’ha vista scivolare indietro in classifica dal 4° al 12° posto. L’avversario, il Villasimius, era stato già battuto in campionato, 1 a 0, alla terza giornata, lo scorso 28 settembre, con un goal di Federico Moreno.
Diego Mingioni, pur avendo tutta la rosa a disposizione, ha schierato inizialmente una formazione con due sorprese, costituite dai giovanissimi Giovanni Carboni (classe 2006) e Mauro Abruzzi (classe 2007). In panchina, con Davide e Francesco Doneddu, Stefano Atzeni, Leonardo Tocco e Lorenzo Perna, Wellinton Caverzan, Federico Moreno, Christian Mancini e Samuele Mastropietro.
Pomeriggio assolato, terreno di gioco in buone condizioni, condizioni generali ottimali per assistere ad un buon spettacolo.
L’avvio di partita equilibrato è stato spezzato all’11’ dal Villasimius su calcio da fermo fischiato dal direttore di gara all’altezza dei 25 metri. Tempi lunghi per la sistemazione della barriera, Mirko Atzeni ha fatto spostare l’ultimo uomo, il capitano Costantino Chidichimo di qualche centimetro per coprire lo spazio alla sua destra ma sulla parabola disegnata da Luca Melis è rimasto sorpreso e non si è praticamente mosso sulla linea di porta, osservando il pallone infilarsi all’incrocio dei pali alla sua destra.
     
Il Carbonia ha subito il colpo psicologico del goal subito e ha faticato a costruire un’incisiva reazione. La manovra è cresciuta dopo metà tempo, ci ha provato un paio di volte su calci da fermo e poco dopo la mezz’ora, al 33′, ha ristabilito la parità con una prodezza di Nicolas Ricci. Iniziativa dell’esterno argentino sulla fascia destra, conversione verso il centro e dai 20 metri diagonale chirurgico con il pallone che è andato a infilarsi imparabile a fil di palo alla destra di Alessandro Arrus, vanamente proteso in tuffo: 1 a 1.
        
Fino al riposo non è accaduto più niente di rilevante.
Al rientro dagli spogliatoi, la partita si è sviluppata sul filo dell’equilibrio, con rare occasioni nelle rispettive aree. I due tecnici hanno iniziato il valzer delle sostituzioni. Diego Mingioni ha inserito Federico Moreno e Christian Mancini al posto di Giovanni Carboni e Nicola Mancini.
I cambi hanno dato la scossa al Carbonia che è andato vicino al goal del sorpasso con un’iniziativa di Mateo Broglia che ha spedito un pallone invitante in piena area di rigore ma non ha trovato all’appuntamento per la deviazione vincente gli attaccanti. Nicola Manunza ha inserito Victor Pucinelli al posto di Santiago Arnaudo. Poco dopo metà ripresa Wellinton Caverzan è subentrato a Lorenzo Sartini, Yanick Beugre ha sostituito Matteo Argiolas. Ancora poche emozioni e nuovi cambi al 35′ con Leonardo Tocco per Mauro Abbruzzi nel Carbonia e Mouhamadou Sakho per Luca Melis nel Villasimius.
La partita sembrava destinata a terminare in parità e a 3′ dal 90′ Diego Mingioni ha effettuato l’ultimo cambio, con Stefano Atzeni per Danilo Cocco.
All’89’, improvvisa, la svolta decisiva. Il direttore di gara ha assegnato un calcio di punizione al Carbonia, sulla battuta nell’area del Villasimius si è creata una mischia, i difensori hanno lamentato una trattenuta, l’azione è proseguita senza intervento arbitrale e sul pallone ha trovato il varco giusto il centrale difensivo del Carbonia Nicolas Garcia che ha spedito il pallone in fondo alla rete: 2 a 1.
 
Sul terreno di gioco si è scatenata la festa tra i calciatori del Carbonia, l’intera panchina è scattata in campo e una volta tornata la calma, è iniziato il recupero di 5′. Il Villasimius ci ha provato fino all’ultimo secondo ma la difesa del Carbonia non ha rischiato niente e la partita si è chiusa sul 2 a 1.
La qualificazione per la finale resta aperta, si deciderà tutto il 27 novembre a Villasimius, dove il Carbonia si presenterà con il vantaggio acquisito oggi. Ricordiamo che dalla scorsa stagione il regolamento è cambiato, i goal realizzati in trasferta valgono come quelli realizzati in casa e il Villasimius per capovolgere a suo favore la doppia sfida è chiamato a vincere con almeno due goal di scarto. Il Carbonia avrà due risultati su tre per approdare alla sua terza finale nelle ultime cinque stagioni, in caso di vittoria del Villasimius non con un goal di scarto la qualificazione verrebbe decisa dai calci di rigore.
Nell’altra semifinale, l’Ossese s’è imposta con lo stesso risultato, 2 a 1, sul Budoni. Goal di Filippo Mascia per il vantaggio dell’Ossese al 4′; pareggio di Nadir Hadad per il Budoni al 41′; nuovo e definitivo vantaggio di Ezequiel Franchi per l’Ossese al 71′.
Carbonia: Mirko Atzeni, Cocco (dall’87’ Stefano Atzeni), Broglia, Chidichimo, Garcia, Ricci, Isaia, Carboni (57′ Moreno), Sartini (72′ Caverzan), Abbruzzi (80′ Tocco), Nicola Mancini (57′ Christian Mancini). A disposizione: Davide Doneddu. Perna, Francesco Doneddu, Mastropietro. Allenatore: Diego Mingioni.
Villasimius: Arrus, Zedda, Marci, Magnin, Vitale, Arnaudo (46′ Pucinelli), Argiolas (73′ Beugre), Melis (80′ Sakho), Camba, Valentini, Floris. A disposizione: Sanna, Gonzales, Loi, Ragucci. Allenatore: Nicola Manunza.
Arbitro: Gabriele Dascola di Cagliari.
Assistenti di linea: Alexandra Baneu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia.
Marcatori: 11′ Melis (V), 34′ Ricci (C), 90′ Garcia (C).
Spettatori: 250.
Giampaolo Cirronis

Il Carbonia di Diego Mingioni, in difficoltà in campionato (1 punto nelle ultime 5 partite), ospita domani il Villasimius nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Dirigerà Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Alexandra Baneu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

La squadra mineraria arriva all’impegno di Coppa Italia nel momento più difficile della prima parte della stagione. Dopo il brillante avvio che l’aveva vista eliminare in Coppa Italia prima l’Iglesias poi il Monastir (capolista in campionato) e iniziare molto bene il campionato con 7 punti nelle prima 4 partite, quarto posto a soli 3 punti dalla capolista Budoni, la squadra biancoblù è andata incontro a due sconfitte casalinghe immeritate con il Tempio e la Nuorese, e ha poi accusato una flessione di rendimento culminata nella netta sconfitta casalinga con la capolista Monastir. Al termine di quella partita, 9 giorni fa, Diego Mingioni ha riconosciuto che la squadra aveva perso alcune delle certezze che era riuscita a costruire con il duro lavoro negli allenamenti e che per ritrovarle l’unica strada percorribile sarebbe stata il lavoro.

Domenica scorsa, a Li Punti, la squadra ha dato segnali di reazione, disputando una buona partita, ma questi non sono stati sufficienti per riprendere a fare punti e allontanarsi dalla zona calda della classifica, ambiente certamente scomodo per una squadra dall’età media giovanissima qual è il Carbonia quest’anno.

Il bilancio delle prime 9 giornate di campionato parla di 8 punti e del quint’ultimo posto in classifica in compagnia del San Teodoro Porto Rotondo, sicuramente non rispondente a quanto il Carbonia ha espresso in termini di gioco, condizionato da diversi fattori. Il calendario non è stato certamente favorevole ad una squadra così giovane, proponendole in casa quasi tutte le squadre più competitive, ad iniziare dalle due capolista Monastir e Budoni, per proseguire con il Tempio, oggi al quarto posto ma in vetta alla classifica il 13 ottobre scorso quando ha giocato e vinto a Carbonia, e ancora con la Nuorese il Villasimius. Quest’ultimo, l’avversario di domani in Coppa Italia, è stato già affrontato e battuto in campionato, nell’unica partita fin qui vinta al “Carlo Zoboli”. I risultati della squadra sono inevitabilmente condizionati dalla ristrettezza dell’organico a disposizione di Diego Mingioni, determinata dalle limitate disponibilità economiche della società, che fanno pesare parecchio le assenze provocate inevitabilmente da qualifiche e infortuni. E, in questo primo scorcio di stagione, la squadra ha pagato a caro prezzo le ingenuità difensive all’origine di alcuni goal “regalati” agli avversari e la mancanza di un attaccante in grado di capitalizzare la notevole mole di gioco quasi sempre espressa anche con gli avversari più forti (con 6 goal realizzati in 9 partite giocate, 3 in una sola partita nella vittoriosa trasferta di Bari Sardo, l’attacco è il più “anemico” insieme a quello del fanalino di coda Bari Sardo; numeri che contrastano con quelli maturati in Coppa Italia, con 7 goal realizzati in sole 4 partite giocate, con l’attacco sempre a segno sia in casa sia in trasferta con Iglesias e Monastir).

La semifinale di Coppa Italia, dunque, arriva in una fase particolare per il Carbonia ma anche per lo stesso Villasimius, che pur con 3 punti in più in classifica, non ha una classifica rispondente a quelle che erano le sue ambizioni iniziali. Entrambe, comunque, l’affronteranno con il massimo impegno, perché l’eventuale accesso in finale, con la vincente dell’altra semifinale in programma tra Ossese e Budoni, sarebbe un risultato di grande prestigio.

Per il Carbonia l’accesso in finale sarebbe il terzo nelle ultime cinque edizioni della Coppa Italia di Eccellenza. L’8 febbraio 2020, al campo di sa Rodia a Oristano, il Carbonia alzò la coppa al cielo con il capitano Marcello Angheleddu, Andrea Marongiu in panchina, grazie al goal realizzato da Giuseppe Meloni al 14′ del primo tempo; il 14 gennaio 2023 il Carbonia di Diego Mingioni si vide sfuggire la Coppa che sembrava già vinta nella finale di Abbasanta con il Budoni, al 16° calcio di rigore, dopo essere stato raggiunto sul 2 a 2 al 17′ del secondo tempo supplementare da un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni, dopo i goal dello stesso Giuseppe Meloni al 69′, Nicola Serra all’83’ e Niccolò Agostinelli al 3′ del secondo tempo supplementare per il Carbonia.

Il Carbonia nella sua storia recente è approdato una terza volta nella finale della Coppa Italia di Eccellenza, con Graziano Mannu in panchina, nel 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, perdendo ai calci di rigore; e due volte ha disputato e perso, in entrambi i casi ai calci di rigore, la finale della Coppa Italia di Promozione al campo di Sa Rodia a Oristano, con Andrea Marongiu in panchina, nel 2016 e nel 2018, rispettivamente con Bosa e Dorgalese.

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias, rilanciata sei giorni fa dalla vittoria sul Li Punti, cerca una conferma sul campo della Ferrini, nella settima giornata del campionato di Eccellenza. La partita avrà inizio alle 15.00 e verrà diretta da Claudio Salvatore Marongiu di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia. Giampaolo Murru dovrà fare a meno di Fabricio Oscar Alvarenga, squalificato per due giornate dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa (per il forte centrocampista argentino si tratta del secondo stop forzato, dopo la precedente espulsione rimediata nella vittoriosa trasferta di Ossi).

Il bilancio eterno dell’Iglesias è stato fin qui positivo, con due vittorie, a San Teodoro e Ossi, e una sconfitta di misura subita in rimonta a Calangianus. In casa, viceversa, nelle tre partite disputate, Gianluigi Illario e compagni hanno vinto l’ultima con il Lu Punti, dopo aver perso le prime due con Monastir e Alghero. L’Iglesias finora non ha mai pareggiato e con 9 punti occupa la settima posizione in classifica.

La Ferrini finora ha un bilancio di 2 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte, e con 7 punti è decima in classifica, una posizione sicuramente inferiore alle attese. Ha giocato solo 2 volte in casa, con una vittoria per 2 a 0 sul San Teodoro e un pareggio senza goal con il Li Punti; in trasferta ha perso le prime 3 partite giocate, a Ossi, Calangianus e Alghero, ed ha vinto l’ultima, domenica scorsa, 3 a 1 a Gavoi con il Taloro. Quello a disposizione di Sebastiano Pinna è un organico importante e la partita con l’Iglesias si presenta alla vigilia, equilibrata.

Il Tempio di Mauro Giorico ha espugnato in rimonta il Comunale “Carlo Zoboli” interrompendo la serie di due sconfitte consecutive subite in tre giorni tra campionato (0 a 2 interno con il Monastir) e Coppa Italia (4 a 2 a Budoni), e fermando la marcia positiva di tre vittorie consecutive del Carbonia di Diego Mingioni (1 a 0 sul Villasimius e 3 a 1 a Lanusei con il Bari Sardo in campionato e 2 a 1 a Monastir in Coppa Italia).

 

   

Davanti ad una bella cornice di pubblico, con un gruppo di tifosi arrivati da Tempio Pausania, è stata una partita dai due volti. Il primo tempo ha visto brillante protagonista il Carbonia che ha iniziato con grande aggressività e ha sbloccato il risultato dopo soli 6 minuti con un goal di Christian Mancini, già brillante protagonista mercoledì in Coppa Italia. L’azione si è sviluppata sulla fascia sinistra con un’incursione di Federico Moreno che ha saltato i difensori avversari e ha calciato a rete, Ahmed Mejri ha respinto ma sul pallone s’è avventato Christian Mancini che ha spedito il pallone alle sue spalle ed ha poi scatenato la sua gioia correndo, inseguito dai compagni, verso la parte della tribuna occupata dai tifosi del gruppo Carbonia Ultras.

 

Il Carbonia sulle ali dell’entusiasmo ci ha riprovato subito e dopo poco più di un minuto Federico Moreno si è liberato nuovamente al tiro ma ha trovato sulla sua strada anche questa volta il giovane portiere tunisino del Tempio che ha respinto e i compagni hanno liberato l’area evitando il secondo goal al passivo.

Il Tempio ha superato la sfuriata iniziale del Carbonia con un solo goal subito e al quarto d’ora Bruno Lemiechevsky ha servito un assist a Edoardo Donati, sulla cui conclusione la difesa del Carbonia ha sventato il pericolo. Il Carbonia ha continuato a ribattere colpo su colpo e al 19′ l’azione si è sviluppata tra Federico Moreno e Wellinton Caverzan ma il tiro è risultato impreciso. Al 21′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Mirko Atzeni (all’esordio dopo una lunga assenza per infortunio) ha sbagliato il tempo dell’uscita, Edoardo Donati ha colpito di testa senza riuscire a centrare lo specchio della porta biancoblù.

Replica del Carbonia al 21′, con un calcio di punizione di Wellinton Caverzan, incornata di Christian Mancini e prodezza di Ahmed Mejri con il pallone in angolo. Al 31′ calcio d’angolo di Felipe Roccuzzo, colpo di testa di Bruno Lemiechevsky e pallone ancora fuori bersaglio. Subito dopo incursione nell’area del Carbonia di Edoardo Donati con conclusione deviata in calcio angolo. Nel finale del tempo due volte il Carbonia vicino al raddoppio, prima al 37′ con una triangolazione tra Christian Mancini e Wellinton Caverzan e tiro sull’esterno della rete tempiese, poi, a 42′ con un’acrobatica deviazione di Ahmed Mejri, bravo a togliere dalla testa di Gianluca Filippi un pallone assai invitante su calcio d’angolo battuto da Mateo Broglia. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia avanti per 1 a 0.

Nel secondo tempo, dopo una decina di minuti privi di particolari emozioni e Carbonia attento nella gestione del risultato maturato fin lì, in un minuto si sono verificati due episodi che hanno dato la svolta alla partita. Al 10′ il Carbonia ha costruito una grandissima opportunità per raddoppiare il suo vantaggio ma Lorenzo Isaia, come sempre generosissimo ed efficace in mezzo al campo, su un calcio di punizione di Wellinton Caverzan, ha colpito di testa senza la freddezza necessaria per superare da pochi passi Ahmed Mejri.

 

Sul ribaltamento di fronte il Tempio ha pareggiato con Edoardo Donati, bravo e fortunato a sfruttare un’incredibile indecisione dell’intero pacchetto difensivo del Carbonia, nel quale nessuno tra quattro difensori e il portiere Mirko Atzeni è intervenuto su una palla vagante, consentendo al giovane attaccante gallurese di spedire oltre la linea di porta il pallone dell’1 a 1 al 56′.

Il goal subito, assolutamente evitabile, non è stato assorbito subito e 90 secondi dopo il Tempio ha approfittato dello sbandamento della difesa del Carbonia per operare il sorpasso: azione ancora sulla fascia sinistra, ingresso in area di Giovanni Bulla, assist al centro dell’area per Hervé Bazile che non ha avuto alcuna difficoltà a battere ancora Mirko Atzeni: 1 a 2 al 58′.

     

Sul terreno di gioco è cresciuto il nervosismo e al 74′ davanti alla panchina del Tempio si sono accesi gli animi, l’arbitro è intervenuto e ha estratto il cartellino rosso diretto per il capitano del Carbonia Costantino Chidichimo e l’attaccante del tempio Hervè Bazile, l’autore del secondo goal.

Nel finale il Carbonia ha cercato di riportarsi in parità e all’80’ è andato vicino al goal con Mateo Broglia con un colpo di testa su azione da calcio d0angolo e qualche sbracciata in area tra difensori e attaccanti. Nuovo tentativo all’84’ con Leonardo Tocco, con un tiro a giro deviato in calcio d’angolo da un difensore.

 

Dopo cinque minuti di recupero il triplice fischio del direttore di gara ha posto fine ad una partita piacevole che il Carbonia ha creduto di poter vincere dopo il vantaggio maturato in avvio e un ottimo primo tempo e il Tempio ha fatto sua con un uno-due micidiale poco prima dell’ora di gioco, che gli vale il ritrovato primato solitario in classifica grazie al pareggio imposto dal fanalino di coda della classifica San Teodoro al Budoni. Il Carbonia ha interrotto la sua serie positiva con tanti rimpianti ma la squadra ha giocato bene anche oggi e pensa già alla prossima trasferta, in programma sabato prossimo a Ghilarza, dove non avrà il suo capitano, Costantino Chidichimo, che verrà squalificato dopo l’espulsione odierna. Il Tempio sabato prossimo ospiterà l’Ossese, in un altro scontro d’alta quota.

Carbonia: Atzeni Mirko, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan (dal 68′ Ricci), Mancini Nicola (59′ Tocco), Mancini Christian, Isaia (90′ Doneddu Francesco), Filippi (59′ Atzeni Stefano), Sartini (68′ Mastropietro), Moreno. A disposizione: Doneddu Davide, Carboni Giovanni, Tocco, Cocco, Abbruzzi. Allenatore: Diego Mingioni.

Tempio: Mejri, Malesa, Arca, Pinna, Garau, Olivera, Bulla (58′ Zirolia), Roccuzzo (86′ Aiana), Lemiechevsky (89′ Sabino), Bazile, Donati (58′ Solinas). A disp.: Izzo, Sanna, Thiam, L. Carboni, Zappareddu. Allenatore: Mauro Giorico.

Arbitro: Gabriele Sari di Alghero.

Assistenti di linea: Francesco Meloni di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia.

Marcatori: 5′ Mancini Christian (C), 56′ Donati (T), 58′ Bazile (T).

Spettatori: 400.

Espulsi: al 74′ Chidichimo (C) e Bazile (T).

Ammoniti: M. Atzeni Mirko (C), Chidichimo (C), Garau (T), Roccuzzo (T), Pinna (T), Mejri (T), Isaia (C), Doneddu Francesco (C).

Quattro giorni dopo la grande impresa compiuta sul campo del Monastir, nella partita di andata dei quarti di finale della Coppa Italia, il Carbonia di Diego Mingioni ritorna al Comunale “Carlo Zoboli” per affrontare il Tempio di Mauro Giorico, vicecapolista reduce dal ko interno subito proprio nel big match con il Monastir, per la quinta giornata del campionato di Eccellenza regionale. Dirigerà Gabriele Sari di Alghero, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia.

Il Carbonia in questo avvio di stagione è la rivelazione del campionato. Chi si aspettava una partenza simile, sia in Coppa Italia sia in campionato, da una squadra tanto giovane qual è quella guidata da Diego Mingioni?

L’avversario odierno è indubbiamente molto forte, ma sia contro il Budoni sia contro il Villasimius in campionato, con l’Iglesias e il Monastir in Coppa Italia, Lorenzo Isaia e compagni hanno dimostrato di non avere alcun timore reverenziale e di riuscire a giocare a testa alta con tutti gli avversari. Altrettanto cercheranno di fare oggi.

L’Iglesias, archiviata la vicenda legata al ricorso dell’Ossese, rigettato dal giudice sportivo, cerca il riscatto sul campo del Calangianus, dopo la sconfitta interna subita ad opera dell’Alghero. Dirigerà Mario Corrias di Nuoro, assistenti di linea Samuel Fronteddu di Nuoro e Matteo Degortes di Olbia. Giampaolo Murru non ha problemi di formazione. Mauricio Bringas è all’esordio stagionale, avendo finito di scontare quattro giornate di squalifica che s’è portato in eredità dalla passata stagione; Lorenzo Mechetti ha scontato due giornate dopo l’espulsione ricevuta con il Monastir, Fabricio Alvarenga una dopo l’espulsione ricevuta a Ossi.

Il Calangianus è avversario competitivo, reduce dal ko di Gavoi ma con 6 punti in classifica, alla pari di Iglesias, Ossese e Taloro Gavoi, messi insieme con le vittorie su Li Punti e Ferrini. L’Iglesias sia con il Monastir sia con l’Ossese, ha dimostrato di poter giocare alla pari con tutti gli avversari e ora, con l’organico completato dal presidente Giorgio Ciccu con gli ultimi inserimenti in organico, può legittimamente puntare ad un ruolo da protagonista.

Le altre partite in programma oggi per la quinta giornata del girone d’andata: Alghero-Ferrini, Ghilarza-Bari Sardo, Li Punti-Nuorese, Monastir-Villasimius, Ossese-Taloro Gavoi, San Teodoro Porto Rotondo-Budoni.

Giampaolo Cirronis