15 December, 2025
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La Regione Autonoma della Sardegna torna da protagonista al Salone del libro di Torino con il meglio della produzione editoriale regionale. Dal 15 al 19 maggio nello Spazio Sardegna – lo stand della Regione al padiglione 2 del Lingotto (stand L117 K118) – in 120 metri quadrati si alterneranno oltre 40 appuntamenti in un denso programma curato da AES, l’associazione che riunisce la maggioranza degli editori sardi, presente al Lingotto anche con un proprio spazio (Pad. 2, stand H118 J117) e che coinvolge 37 case editrici e marchi regionali.
A richiamare il tema della XXXVII edizione del Salone, “Le parole tra noi leggere”, il filo conduttore dello Spazio Sardegna sarà “Lèbias” che nella sua dimensione aperta ed evocativa rimanda alla freschezza, leggerezza e inclusività del linguaggio e delle parole, che hanno il potere di stabilire legami e dialoghi tra le persone e le comunità.
Dalle presentazioni di libri a incontri, dibattiti e proiezioni nei cinema della città, per cinque giorni l’isola sarà di scena nella più importante vetrina dell’editoria italiana, mettendo in mostra i suoi grandi autori, da Salvatore Satta a Emilio Lussu, dei quali ricorre il cinquantesimo anniversario della morte, a Sergio Atzeni, di cui si celebra il trentennale dalla prematura scomparsa.
La missione sarda al Salone del Libro è stata presentata oggi in una conferenza stampa dall’assessora della Cultura Ilaria Portas e dalla presidente AES Simonetta Castia nella sala riunioni dell’assessorato della Pubblica istruzione in viale Trieste a Cagliari.
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo portando a Torinoha detto l’assessora Ilaria Portas -, un programma di qualità e altissimo livello. Celebriamo anche tre autori sardi di grande rilievo e profilo internazionale attraverso le opere letterarie, gli incontri e, aggiungo, anche attraverso il cinema.»
«Lo spirito di collaborazione tra le case editrici sarde e le istituzioni è una condizione virtuosa da convincente con costanza e lungimiranza per raggiungere obiettivi di visibilità e tutela della diversità culturale e del pluralismoha spiegato Simonetta Castia, presidente AES -. Siamo perciò contenti e grati di aver potuto rinsaldare il nostro rapporto con la Regione Sardegna in una cinque giorni fatta di incontri, nuovi stimoli e obiettivi comuni.»
Al Salone del Libro di Torino l’assessora Ilaria Portas parteciperà giovedì 15 maggio alle 18 al dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna; venerdì 16 nella sala Granata del Lingotto, alle 10.30, prenderà parte all’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo” e alle 19 presenterà il libro L’incontenibile forza della gentilezza con l’autore Ottavio Olita.
Oltre ai tanti eventi al Lingotto, la Regione sarà anche agli eventi del Salone OFF, con la minirassegna cinematografica “Sardegna frame by frame” al Cinema Centrale in via Carlo Alberto, in collaborazione con AES e FASI, la Federazione delle associazioni sarde in Italia. Nei giorni 15, 16 e 19 maggio saranno proiettati Emilio Lussu. Il processo di Gianluca Medas, Il giorno del giudizio di Marco Spiga (su gentile concessione di RAI Sardegna) e Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu. Alle prime due proiezioni parteciperà l’assessora Ilaria Portas.
Il Salone ospita inoltre due incontri in collaborazione con il Festival “ Mediterranea . Culture, scambi, passaggi” curato da AES: venerdì 16, alle 10.30, nella sala Granata “ Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. domenica 18, nella sala Malva alle 18.30 “Danzatore delle stelle: In ricordo di Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore di Capoterra.
Il programma.
Giovedì 15 maggio, alle 15.00, il programma degli eventi si apre con il laboratorio di lettura “Anime in viaggio nel giorno del giudizio” con Giuditta Sireus, Lia Caporin e Viviana Porru, a cura del Club Jane Austen. Alle 16 Adriana Valenti Sabouret presenta Rivoluzionari sardi in Francia (Arkadia). Seguono L’isola (im)possibile di Gherardo Gherardini, con Michele Cossa e Salvatore Fozzi (Edizioni Della Torre) e Non solo mamme (Abbà edizioni) con Giulia Pizzolato e Francesco Pongiluppi. Alle 18 l’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas interviene nel dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna (IsolaPalma). A seguire, Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone, di Gianni Ibba, con Martino Contu (Aipsa). La giornata si chiude alle 20.30 con la proiezione di Emilio Lussu. Il processo , di Gianluca Medas e con Enrico Lo Verso, che partecipa alla proiezione con l’assessora Ilaria Portas.
Venerdì 16, alle 10.00, prevede il laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe” a cura di Enedina Sanna. Alle 10.30, nella Sala Granata del Lingotto si terrà l’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo”, con Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano Brugnolo e Francesco Rossi. Nello Spazio Sardegna sono previste quindi le presentazioni di Il cavaliere indomito di Gianluca Medas (Abbà) e L’eredità delle donne di casa Lussu di e con Claudia Crabuzza e Dilva Foddai (Archivi del Sud), cui segue Il Consiglio regionale con Antonello Mattone e Salvatore Mura insieme a Adriano Viarengo (Ilisso). Nel pomeriggio, dalle 15.00 sono in programma La Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il riconoscimento Unesco delle domus de janas con Sara Mameli e Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), Sa bendidora de arroba di Carmen Salis e Ivan Murgana con Roberto Sanna (Amicolibro), “Il ritorno” con Marisa Salabelle ( La bella virtù ) e Giorgio La Spisa ( L’imprevedibile accade ), a cura di Arkadia. Lidia Sirianni presenta con l’autrice Francesca Spanu Il corpo sbagliato (Il Maestrale); seguono Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò con Carla Fiorentino e il dibattito “Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina ) e Claudia Origoni ( Non escludo il ritorno ) a cura di Nemapress. Alle 19 Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile forza della gentilezza , in collaborazione con IsolaPalma. Conclude Fertilia di Mauro Manca (Panoramika) in dialogo con Davide Rossi. Alle 20.30 il Cinema Centrale propone Il giorno del giudizio , con la partecipazione di Ilaria Portas, del regista Marco Spiga e dell’attore Marco Moledda (Sardegna Teatro).
Sabato 17, si apre alle 10.00, con il laboratorio sull’emigrazione Italia, Uruguay e Argentina a cura degli alunni degli Istituti “Buonarroti-Volta” di Guspini e “Einaudi-Bruno” di Muravera. Costantino Pes e Dario Maiore presentano poi I condannati di Guido Cuileddu (Taphros); a seguire Alberto Contu presenta Pariri Carlu Marx (Ediuni), poi Vannina Mulas e Laura Puppato, in collaborazione con Carlo Delfino e l’associazione Raichinas e chimas con Lina Merlin. Una storia di confine . Alle 14.00 viene presentato il progetto artistico-editoriale “Sard’excellence.Musica&parole” con Alberto Sanna e Andrea Andrillo in collaborazione con S’ard Music, Abbà e Eja tv. In occasione dei 40 anni del Premio Letterario Giuseppe Dessì, segue la presentazione della nuova edizione di Donne Italiane. Le Sarde (LibriLiberi) con Debora Arru, Anna Dolfi, Angelino Mereu, Nicola Turi e Antonella Cavallo, a cura di Fondazione Dessì. Alle 16.00 Pier Giorgio Pinna presenta con Giampaolo Cassitta Volpe 132. Libro bianco su un volo nero (Mediando), e lo stesso Cassitta con Pier Luigi Piredda presenta Aria mossa (Il Maestrale). A seguire, Alberto Pinna dialoga con Luciano Marrocu, autore di Assassinio a La Sapienza. Avventure e turbamenti di professori allo sbando (EDES) e Tore Quartu e Mauro Mura illustrano Innocenza in catene (Domus de Janas). Sul tema “La sfida della traduzione dei capolavori letterari in sardo e in altre lingue minoritarie. Il caso di Sa die de su giudiziu di Salvatore Satta” si confrontano Franco Bronzat, Diego Corraine e Matteo Ghiotto (Papiros). Chiudono la serata Ti confesso di Cesare Carta (Barbaro Editore) e Sperata speranza di Danilo Mallò (La Zattera).
Domenica 18, alle 11.00, con Carlo Delfino si parla di sport, con la presentazione della collana “Lo sport si racconta” con Maria Antonietta Azara, Renato Copparoni, Mario Fadda, Umberto Oppus, Darwin Pastorin e Roberto Valentino. Attilio Mastino presenta poi, con Antonio Ibba e Antonio Corda, La Sardegna nel mondo romano fino a Costantino (Unicapress), prima di “Grazia Deledda nella riedizione di Cosima e Elias Portolu, con Stefano Lavra e Dino Manca (ISRE). Alle 15 Tra le mie corde di Maria Gabriela Ledda con Bruno Gambarotta, Paolo Lusci e Mauro Palmas (IsolaPalma); Quaderni verdi di Federica Abozzi con Michela Magliona (Catartica); ‘Ottocento con Angelo Mascia e Luigi Orrù (PTM) . Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, in collaborazione con “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore. Si chiude allo Spazio Sardegna con la presentazione del progetto a cura di Giulio Pisano “Luoghi letterari in Sardegna”.
Lunedì 19, alle 11.20, Irene Salidu presenta Su Bisu (Aurea Nox), prima di Medicina interna. Metodologia, semeiotica, fisiopatologia, clinica, terapia medica con Marco Bartoli e Sergio Rassu (Chirone Moderno Editore). Nel pomeriggio Mauro Fiori e Luca Spissu parlano di Mommotti (Amicolibro). Il programma si chiude al Cinema Centrale alle 20.30 con la proiezione di Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu alla presenza del regista e di Enzo Cugusi.
 

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

I rappresentanti del sistema dei beni culturali hanno inaugurato oggi il fitto calendario di audizioni programmate dalla II commissione dl Consiglio regionale sulla manovra finanziaria 2015. Nel corso dell’incontro, hanno segnalato l’inadeguatezza dei fondi previsti in Finanziaria a copertura della legge n. 14 del 2006 ( “Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura”) e chiesto un inversione di rotta alla politica sarda.

Giuliana Altea, della Fondazione Nivola, ha illustrato la difficile situazione in cui si trova l’ente a cui è affidata la gestione del museo “Costantino Nivola” di Orani. «I tagli operati sul bilancio della Fondazione impediscono di programmare eventi e attività per la promozione del museo – ha detto Altea – attualmente i 200mila euro previsti in finanziaria consentono di coprire solo le spese di gestione e di tenere aperta la struttura». Altea ha segnalato i risparmi ottenuti grazie alla nuova gestione della Fondazione, circa 43mila euro, e il lavoro a titolo gratuito assicurato dagli attuali componenti della Fondazione. «Tutto ciò però non basta serve, un’attenzione più forte per un museo situato in una zona svantaggiata della Sardegna che, con il suo forte potenziale identitario, può giocare un ruolo importante nello scenario internazionale». La rappresentante della Fondazione ha infine illustrato i progetti di autofinanziamento della struttura (book shop, caffetteria e parcheggio a pagamento) che per essere messi in atto hanno però bisogno di un supporto regionale.

Paolo Sirena, direttore del Museo del Consorzio “Sa Corona Arrubia”,  ha invece illustrato la paradossale situazione in cui si trova la struttura da lui diretta, tra le poche in Italia ad aver ottenuto la certificazione nazionale per la qualità gestionale ma oggi non più in grado di programmare eventi per carenza di risorse.

«Il museo – ha detto Sirena – può contare su professionalità di alto livello che negli anni scorsi hanno gestito eventi da 70/80mila visitatori (mostre sui dinosauri e sull’antico Egitto), personale oggi quasi fermo. Lo scorso anno sono stati organizzati 52 piccoli appuntamenti culturali solo grazie alla disponibilità a lavorare gratis di artisti e scrittori.»

Dante Olianas (Fondazione S’Iscandula) ha sottolineato gli effetti devastanti dei tagli alla dotazione finanziaria della legge n. 14/2006. «Noi abbiamo completato il programma del 2014 – ha detto Olianas – solo il 9 gennaio scorso siamo venuti a conoscenza che i fondi stanziati non c’erano più. Chi ci rimborsa le spese sostenute?» Olianas, che con la sua Fondazione ha riportato in Sardegna il materiale raccolto negli anni ‘60 dall’etnomusicologo danese Andreas Bentzon, ha chiesto più attenzione da parte della politica alla tutela del patrimonio culturale dell’Isola. «Oggi ci sono studiosi stranieri che lo stanno utilizzando spacciandolo per un prodotto di altre culture – ha riferito Olianas alla Commissione – in Scozia un personaggio presenta le launeddas come strumento di origine gaelica, tenendo conferenze finanziate con i fondi europei, senza che nessuno muova un dito».

Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia, ha rimarcato la necessità di pensare alla cultura come motore di un nuovo modello di sviluppo.

«Solo così il popolo sardo potrà uscire da una situazione di subalternità ed aspettare gli investimenti delle multinazionali – ha rimarcato Cubeddu – sarebbe grave accettare che la crisi porti ad una chiusura delle associazioni culturali». Cubeddu, dopo aver ricordato le numerose iniziative della Fondazione per la tutela della lingua e sull’identità sarda, gli studi e le ricerche sulla storia autonomistica della Sardegna, i convegni su scuola e spopolamento, ha manifestato il profondo disagio degli operatori costretti, ogni anno, a elemosinare un contributo in denaro per poter fare cultura. «Se non si capisce che la cultura è la base della nostra rinascita non si va da nessuna parte – ha concluso il direttore della Fondazione Sardinia – serve un’inversione di rotta. Grave il fatto che per Sa Die de sa Sardigna non sia stato previsto in finanziaria nemmeno un euro».

Vannina Mulas, presidente del “Consorzio per la pubblica lettura – Biblioteca Satta”, ha  evidenziato le difficoltà del Consorzio costretto, a causa dei tagli, a rivisitare l’offerta dei servizi e i progetti di innovazione. «Dal 2011 al 2014 – ha detto Mulas – il capitolo di bilancio a noi destinato ha subito una decurtazione di 332mila euro. A questo si aggiunge la confusione sul reperimento delle risorse prima garantite dalla Comunità Montana. Senza un ripristino dei fondi sarà difficile assicurare l’assistenza di secondo livello garantita dal Consorzio a 30 biblioteche sparse nel territorio del Nuorese».

Alberto Pusceddu, portavoce del comitato “Nessuno a casa”, organismo che raccoglie numerosi lavoratori del sistema dei beni culturali, ha manifestato forte preoccupazione per la situazione del settore. «Serve una legge organica – ha detto Pusceddu – finora si è andati di proroga in proroga. Il comparto potrebbe rappresentare il vero valore aggiunto dell’economia isolana ma serve una razionalizzazione e una gestione unitaria del comparto».

Sono circa 800 i lavoratori impiegati nelle società e cooperative che gestiscono musei e biblioteche della Sardegna, 150 i progetti finanziati dalla Regione. «E’ una partita da 31 milioni di euro – ha proseguito Pusceddu – risparmiare è possibile ma serve un impianto normativo sicuro per slegare il settore dall’improvvisazione».

Concetto condiviso da Sergio Cardia, presidente della sezione sarda dell’Associazione Generale Cooperative Italiane. «Anche quest’anno i lavoratori del settore vivranno nell’incertezza, l’ultima proroga scadrà il prossimo 31 dicembre, è urgente una norma che metta in sicurezza i siti e il personale».

Cardia ha quindi chiesto il ripristino dei fondi del 2014 (31 milioni di euro per la gestione di siti archeologici, musei e biblioteche). «I tagli previsti dalla manovra finanziaria ammontano a 11 milioni di euro, circa un terzo in meno rispetto al bilancio dello scorso anno – ha detto il presidente dell’Agci – se confermati produrranno una situazione ingestibile».

Il presidente, Gavino Manca, ha assicurato il massimo impegno da parte della Commissione per il recupero di risorse che vadano a coprire i capitoli di spesa. «Il settore della cultura è obiettivamente penalizzato – ha detto Manca – siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie della Regione ma, allo stesso tempo, siamo decisi a portare avanti il nostro programma elettorale che assegna alla cultura un ruolo fondamentale per lo sviluppo della Sardegna».

Manca ha poi condiviso la necessità di procedere alla rivisitazione della legge 14/2006 e al varo di una nuova norma che metta finalmente mano al settore dei beni culturali. «Bisogna dare certezze ai lavoratori – ha affermato il presidente della Commissione – quanto accaduto a Castelsardo, con l’esclusione dalla gestione del Museo dell’Intreccio dei lavoratori che per oltre due decenni hanno assicurato il funzionamento della struttura, è un fatto grave che non deve più succedere. Servono regole certe e chiare per evitare interpretazioni a danno dei lavoratori».

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Venerdì 28 novembre 2014 alle ore 18.00, presso la Biblioteca Sebastiano Satta (Piazza Giorgio Asproni 8, Nuoro) verrà presentato il libro di Paolo Fadda “Il barone delle industrie nuoresi” edito da Carlo Delfino. È questo il quarto volume della collana “I grandi dell’imprenditoria in Sardegna” dedicato a Franceschino Guiso-Gallisai, il coraggioso pioniere dell’industrializzazione nuorese. A lui infatti, ed alle sue capacità imprenditoriali si deve la nascita a Nuoro di una moderna industria azionata da quei “cavalli-vapore” e da quei “kilowatt” d’energia che diverranno gli autori di una benefica e straordinaria rivoluzione sociale.

Attorno a quelle industrie si svolgerà quindi una eccezionale storia imprenditoriale, capace di distribuire migliaia di buste-paga proprio perché si è sviluppata in diversi settori: dalla molitura all’elettricità, dalle miniere alle ceramiche sino alle bonifiche agrarie. È così che nasce il legame indelebile tra la famiglia di Franceschino e la storia di Nuoro.

Il programma della serata, organizzata dal Consorzio Pubblica Lettura “Sebastiano Satta” di Nuoro, dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla Confindustria della Sardegna Centrale, inizierà con i saluti del sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi e del Commissario della Biblioteca Satta, Vannina Mulas. Seguiranno gli interventi del Presidente della Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli e del Presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò. Quest’ultimo interrogherà l’autore e l’editore sui contenuti del libro e sul ruolo svolto dalla ditta Guiso Gallisai per il risveglio dell’economia nuorese.

Verrà proiettato, infine, il documentario dal titolo “E arrivò la luce”, a cura del TG3 Rai, realizzato dal giornalista Antonio Roich.

Sabato 29 novembre, alle ore 11.00, presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” (via Biscollai, 1), “Il barone delle industrie nuoresi” verrà presentato alle scuole superiori della città. In particolare, durante l’incontro, la Compagnia Bocheteatro renderà omaggio al volume con lo spettacolo “Il sogno di Franceschino” per la regia di Giovanni Carroni.

Giovedì sera, alle 18.00, la Biblioteca Satta di Nuoro ospita la presentazione del libro “L’animo degli offesi“, storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno. L’appuntamento, organizzato da Radio Barbagia e dal Consorzio pubblica lettura Sebastiano Satta, prevede l’intervista a Modesto Melis curata dal giornalista Graziano Canu, con l’introduzione di Vannina Mulas e l’intervento di Natalino Piras.

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

Giuseppe Mura (l’autore del libro) e Modesto Melis.