4 May, 2024
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Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, si rinnova anche nell’estate 2019 il servizio “Aperti per ferie”, messo in campo dall’Auser Carbonia, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, per non lasciare soli gli anziani e aiutarli ad affrontare il caldo estivo e i disagi che esso può causare in questa stagione in cui, soprattutto negli ultimi giorni, le temperature stanno raggiungendo valori elevati, superiori ai 30 gradi.

«Si tratta di un’iniziativa meritoria per le sue finalità sociali e per la sua grande attenzione verso persone fragili come gli anziani, a cui i volontari vanno incontro con un aiuto concreto, non lasciandoli soli e contribuendo alla loro socializzazione ed integrazione. Un progetto che conferma, per l’ennesima volta, quanto il volontariato, la solidarietà e la cooperazione siano valori incardinati nel tessuto sociale della città di Carbonia», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

«Il servizio “Aperti per ferie”, attivo dal 1° luglio fino al 30 settembre 2019, mira a replicare gli ottimi risultati conseguiti lo scorso anno, quando furono realizzati 65 interventi con i mezzi di soccorso (di cui 6 in codice rosso); 26 interventi programmati; 15 iniziative culturali e di piazza; 32 casi di supporto alle persone sole nella misurazione dei valori della pressione, della saturazione e dei valori glicemici», aggiunge l’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera.

Anche quest’anno saranno numerosi i servizi che l’Auser garantirà durante tutta l’estate a beneficio di fasce deboli, come quelle della terza età, che a Carbonia sono numericamente consistenti, data l’elevata età anagrafica di molti nostri concittadini. In particolare, si segnala l’utilità del “Filo d’Argento Auser”, definito anche come “Telefono amico degli anziani”. Si tratta di un numero verde gratuito, 800.995988, attivo tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, dalle ore 8.00 alle ore 18.00, in grado di fornire alle persone ascolto, supporto e interventi di sostegno.

Il comune di Carbonia informa, inoltre, che presso la sede Auser di via Liguria 69, a Carbonia, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00, i volontari saranno a disposizione degli anziani per consegnare a domicilio la spesa, i farmaci e i libri da loro richiesti. Altre iniziative saranno volte ad accompagnare le persone sole verso centri socio-sanitari in occasione di visite o terapie, supportandole nella misurazione dei valori della pressione, della saturazione e dei valori glicemici. Inoltre, il personale dell’associazione di volontariato Auser fornirà ai cittadini informazioni su tutti i servizi sociali offerti dal comune di Carbonia, partner di questa lodevole iniziativa.

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Gli otto consiglieri regionali del gruppo dei Progressisti, Agus, Caddeo, Orrù, Loi, Piu, Satta, Stara e Zedda, hanno presentato un’interrogazione sulla nomina dei direttori generali esterni al Sistema Regione.

Considerato che «in osservanza alle attuali normative, risulta che diciotto Direttori generali siano stati scelti tra i dirigenti del sistema regione mentre cinque siano stati scelti all’esterno dell’amministrazione ed evidenziato che i requisiti previsti dall’art. 29 della L.r. 32/1998 per l’attribuzione delle funzioni di direttore generale alle persone estranee all’amministrazione e agli enti sono i seguenti: diploma di laurea, capacità adeguate alle funzioni da svolgere, aver svolto per un quinquennio funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o in aziende pubbliche o private»; e, sottolineato che «la nomina di figure non aventi i requisiti previsti della normativa espone l’amministrazione a rischi in termini di impugnabilità e di annullabilità degli atti adottati dalle direzioni», gli otto consiglieri regionale del gruppo dei Progressisti, chiedono di interrogare la Giunta regionale per sapere «se i Direttori generali nominati nella seduta del 28 giugno abbiano i requisiti richiesti ai sensi della normativa regionale in vigore».

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I segretari provinciali della Filctem-CGIL Emanuele Madeddu e della Femca-CISL
Vincenzo Lai intervengono sulle vicende legate allo stabilimento RWM di Domusnovas.

«Nessuno può pensare che la battaglia contro la sola RWM di Domusnovas e contro i soli lavoratori impegnati nello Stabilimento possa risolvere i conflitti internazionali sparsi per il mondo; purtroppo però da mesi si assiste a una campagna che colpisce la RWM e i suoi lavoratori – sostengono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. L’agitarsi, poco partecipato e molto urlato, cui abbiamo assistito in questi mesi ha portato alla proposta e all’approvazione di una mozione che riteniamo nei suoi principi basilari giusta, ma che evidenzia tutti i limiti che la politica italiana dimostra di avere sulla programmazione, sui principali settori produttivi e sulla sua politica internazionale.»
«A nostro parere l’Italia, da tempo, avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di guida in Europa, portando tutti gli Stati della UE a pretendere la cessazione dei conflitti sparsi per il mondo – aggiungono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. Posizioni politiche spot come l’approvazione della mozione evidenziano i limiti oggettivi che la politica italiana ed europea dimostrano di avere nella gestione di temi importanti, pensando che questo risultato porterà alla soluzione del conflitto in Yemen. Questo modo di fare ha il solo risultato di non risolvere il problema principale, ovvero la cessazione dei conflitti, ma di peggiorare le condizioni di vita e lavorativa nei territori più disagiati come il Sulcis Iglesiente.
Quello che manca nello scenario Nazionale è un progetto programmatico relativo all’industria bellica. Lo stabilimento di Domusnovas dovrebbe diventare riferimento per l’esercito europeo di cui da tempo si parla. Il tutto in un contesto nazionale chiaro e definito, dato che la RWM, unica al centro delle polemiche, non è l’unica azienda che esporta e produce materiale bellico operante in Italia. Rischia di essere l’unica a pagare le conseguenze di una politica nazionale un po’ sconclusionata, e poco Europea.»
«Per la RWM di Domusnovas non potrà esserci alcuna riconversione. Le professionalità e le tecnologie impiegate in quello stabilimento verranno perse – sottolineano ancora Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. Sono sotto gli occhi i fallimenti delle riconversioni minerarie. Decine di attività progettate solo con l’intento di accaparrarsi i soldi finanziati ad hoc ma che non hanno prodotto un solo posto di lavoro né sostitutivo né aggiuntivo. ROCKWOOL, CARDNET, BINEX sono solo alcuni esempi di questi fallimenti ai danni di noi cittadini e di noi contribuenti. Stando ai riferimenti più volte fatti creando un parallelo con la legge 180 riferibile alla vicenda Valsella va detto, per onestà della verità, che quella riconversione terminati i contributi pubblici ha prodotto zero posti di lavoro.
Riteniamo che queste lavoratrici e questi lavoratori vadano più che mai tutelati e rispettati rispetto ad una campagna denigratoria in campo da mesi. Riteniamo che prima che vengano prese posizioni terminali si apra una discussione con la Giunta Regionale – concludono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai – le Istituzioni interessate e con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali finalizzata ad una soluzione positiva verso la cessazione del conflitto in Yemen e la prosecuzione lavorativa delle maestranze impegnate ragionando finalmente proprio in chiave europea come prodotti di materiale bellico per la difesa degli stati europei perché che ci piaccia o no a quello, nell’interesse dello stato italiano, non possiamo rinunciare.»

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Il comune di Carbonia assumerà 46 persone nei cantieri di nuova attivazione. L’operazione rientra nel programma LavoRAS della Regione Sardegna ed è organizzata in collaborazione con l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL).

«Si tratta di una boccata d’ossigeno per tante famiglie della nostra città. L’assunzione di 46 persone è un risultato importante, raggiunto grazie al lavoro di squadra messo in campo dalla Giunta in collaborazione con gli uffici comunali per programmare strumenti di intervento utili nel campo delle politiche attive per il lavoro», ha detto il sindaco Paola Massidda.

I settori interessati sono molteplici e riguardano, in particolar modo, i Lavori pubblici, le Manutenzioni, l’Archivio storico e l’informatizzazione relativa all’ufficio Cimiteriale.
I lavoratori saranno assunti per 8 mesi con un contratto da 20 ore settimanali.
Di seguito pubblichiamo le graduatorie provvisorie delle risorse umane ammesse a partecipare ai cantieri di nuova attivazione.

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La Polizia locale del comune di Carbonia effettuerà nel corso del mese di luglio 2019 controlli sistematici su tutto il territorio comunale per verificare che siano rispettati i limiti di velocità da parte dei conducenti.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità, riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale di Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia locale di Carbonia.

Di seguito, pubblichiamo il calendario delle postazioni autovelox previste nel mese di luglio 2019.

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«Ho già concordato con il presidente della Prima commissione la necessità di approvare celermente la rideterminazione, con il metodo contributivo, degli assegni vitalizi di cui beneficiano gli ex consiglieri regionali. Si tratta di un dovere al quale intendo dare immediato adempimento in osservanza dell’intesa Stato-Regioni siglata in data 3 aprile 2019.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais sottolinea di aver già condiviso con il presidente della prima commissione Pierluigi Saiu, la necessità di approvare celermente il provvedimento sul taglio dei vitalizi.

«L’approvazione della decurtazione – ricorda Michele Pais – consentirà un’effettiva riduzione della spesa per i vitalizi, evitando le sanzioni previste dalla legge dello Stato per le Regioni inadempienti. Ritengo che non siano venute meno né l’urgenza di approvazione del testo, né la volontà di ottemperare all’obbligo previsto dalla legge. Non capisco il vero motivo del ritiro delle firme da parte di alcuni componenti dell’Ufficio di Presidenza – conclude Michele Pais – spero che non significhi una presa di distanza da un impegno già assunto con lo Stato e con i cittadini.»

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Presso la Palazzina Bellavista, a Monteponi, verrà presentato lunedì 1 luglio, nel corso di una conferenza stampa, il V Laboratorio internazionale di Architettura e Paesaggio – International Workshop of landscape and Architecture. Il laboratorio, a partire dal 6 luglio, sarà coordinato dal professor Giorgio Peghin, dell’Università di Cagliari.

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Il 5 luglio, all’Ordine dei Giornalisti della Campania, alle ore 10,30, verrà presentato il libro di Lorenzo Peluso, “I Giardini di Bagh-e Babur”, una lucida cronaca dei viaggi intrapresi dal giornalista salernitano per alcune delle più pericolose zone calde del XXI secolo, attraversando l’Afghanistan, Kurdistan e Iraq. L’autore dà vita ad un ricco mosaico di descrizioni e argomentazioni, sempre filtrato dal serio e disincantato sguardo del reporter navigato, continuamente coinvolto nell’atto di deradicalizzare la distanza tra le distaccate ed aleatorie percezioni del lettore, e il vero volto del Medio Oriente. In quest’ultima bellezza e desolazione si confondono in un abbraccio le cui vibrazioni si perdono nelle asciutte ma sentite descrizioni di bellissimi giardini e città fantasma, del goliardico Karim di Kabul e delle coraggiose combattenti contro lo Stato Islamico, Il filo rosso che unisce tutta l’esperienza narrativa è quello di un fiero senso di appartenenza che guida il corrispondente estero tra le fila di giovani soldati italiani, consapevoli di essere anch’essi uno dei tanti volti dell’Afghanistan.

A partecipare alla presentazione, oltre all’autore Lorenzo Peluso, ci saranno Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Carmine Pinto, docente di Storia Moderna dell’Università di Salerno e il Colonnello Vincenzo Lauro, Capo di Stato Maggiore N.A.T.O.

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I portacolori della Porto Cervo Racing, Roberto Cocco e Sergio Deiana (Peugeot 207 S2000), sono in gara nel prestigioso “34° Rally Prealpi Orobiche” .

Una trasferta programmata già dallo scorso anno, dopo la positiva esperienza al Rallye des Alpes du Mont Blanc dove l’equipaggio, sempre su una Peugeot 207 S2000, aveva conquistato il nono postoassoluto.

L’equipaggio Cocco-Deiana partecipa ad un Rally prestigioso, suddiviso in due giorni di gara, con otto prove speciali, per un totale di oltre 61 chilometri cronometrati e una lunghezza complessiva che supera i 350 chilometri. Per l’equipaggio della Scuderia Porto Cervo Racing, con il numero 15 sulle fiancate della Peugeot 207 S2000 (Colombi Racing Team) è l’occasione per confrontarsi in un Rally Nazionale, contraddistinto da un percorso impegnativo e un parco partenti di alto livello: ottanta iscritti e ben 13 R5.

La partenza è stata data questo pomeriggio alle 15,31 da piazza della Libertà nel centro di Albino, mentre l’arrivo, sempre nel comune bergamasco, è previsto domani, domenica 30 giugno, alle 17,31.

«Ringraziamo gli sponsor per l’opportunità e il grande sostegno – hanno detto alla vigilia Sergio Deiana e Roberto Cocco -, il Team Colombi che ci mette a disposizione sempre macchine al top e la nostra Scuderia Porto Cervo Racing.»

 

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Prenderanno servizio lunedì primo luglio i quattro operatori della vigilanza che, sino al 30 settembre, si occuperanno di controllare l’area della Pelosa e la spiaggia. Nei giorni scorsi, per un importo di oltre 27mila euro, la ditta OL Securpol di Olbia si è aggiudicata la gara per l’affidamento del “Servizio di attività di controllo e vigilanza nell’ambito del compendio spiaggia de La Pelosa”.

A operare sulla strada e sulla spiaggia saranno in quattro, due per turno, e loro compito sarà anche quello di supportare la polizia locale e i barracelli. Il loro campo d’azione, nel rispetto dal regolamento sull’utilizzo dei litorali approvato a maggio dello scorso anno dal consiglio comunale, sarà il tratto di arenile che va dalla discesa di Maestrale alla spiaggia posta difronte all’isolotto della torre.

«La presenza degli steward alla Pelosaafferma il vicesindaco Angelo Schiaffino – è una delle novità offerte da questa amministrazione. Abbiamo richiesto l’obbligo di conoscenza della lingua inglese. Quasi certamente, il prossimo anno la gara sarà triennale e verrà allungato anche il periodo della loro presenza in spiaggia. Un servizio prima di tutto rivolto all’accoglienza e informazione per il turista

«Quest’anno, con l’avvio della stagione, riproponiamo il servizio avviato anche lo scorso annoafferma l’assessore del Turismo Francesca Demontis -. La passata stagione aveva avuto una durata inferiore ma i risultati, anche in virtù della collaborazione con gli altri attori coinvolti, era stato notevole. Ci aspettiamo una buona risposta, soprattutto da parte dei fruitori della spiaggia che hanno dimostrato un forte consenso per l’iniziativa avviata per l’utilizzo e la salvaguardia di questa splendida spiaggia

Dovranno controllare cosi che i bagnanti utilizzino gli asciugamani solo se posati su apposite stuoie che non raccolgano la sabbia. Quindi far rispettare le prescrizioni sul fumo che prevedono la possibilità di accendere la sigaretta soltanto su viale La Pelosa, sulle passerelle di accesso alla spiaggia nonché nelle immediate adiacenze delle apposite strutture posacenere installate e recanti lo stemma identificativo comunale.

Inoltre, potranno invitare i fruitori della spiaggia che stanno lasciando l’arenile a utilizzare le postazioni di risciacquo piedi installate all’uscita delle passerelle, per evitare l’asportazione della sabbia. Dovranno vigilare, inoltre, che nelle installazioni di risciacquo non vengano usati saponi o detergenti.

Sarà importante, inoltre, la vigilanza per il rispetto del divieto di transito sulle dune che in questi anni, grazie all’azione dell’amministrazione comunale che ha installato passerelle e barriere protettive, sono in gran parte “rinate”.

Gli operatori della vigilanza dovranno anche far rispettare la parte del regolamento che vieta l’utilizzo e l’asporto delle barriere a protezione delle dune, oltre che l’esercizio del commercio, compreso quello itinerante nonché l’esercizio di attività artigianali, artistiche e similari, sia in forma fissa che itinerante.