26 April, 2024
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Il conflitto russo-ucraino ha causato tantissime vittime, la fine di questa tragedia pare ancora lontana e l’auspicio di tutti è che ci sia una tregua e che gli incontri tra le delegazioni Russo-Ucraino trovino finalmente uno spiraglio per il raggiungimento della pace. In questo contesto si assiste all’evacuazione di tanti profughi che hanno abbandonato le loro case e quanto avevano.
In Italia l’accoglienza verso i profughi è stata encomiabile ed un numero innumerevole di ucraini ha già raggiunto l’Italia. Anche la Sardegna si è attivata nell’accoglienza dei profughi e fra tante persone, abbiamo raccolto notizie circa l’arrivo in Sardegna e, soprattutto, la loro provenienza.
Una famiglia proveniente da Mariupol, la città martire che è stata completamente distrutta, dove si contano migliaia di morti, è arrivata a Cagliari. Ci ha raccontato che cosa è successo a Mariupol, i bombardamenti, le migliaia di persone morte, il pericolo di essere uccisi durante i bombardamenti o anche di essere catturati dai russi, il viaggio lunghissimo che hanno dovuto affrontare per arrivare in Sardegna, ospitati da familiari.
La serenità e la fine di un incubo e l’affetto di parenti e amici, hanno lenito tutte le sofferenze che hanno dovuto affrontare, ma la tristezza, come ci ha detto questa mamma, è quella di aver dovuto abbandonare la propria città, la propria patria, mentre di altre famiglie non si sa quale sia stato il loro destino.
Noi, ha concluso la donna, ringraziamo immensamente la Comunità Sarda che ha consentito a tanti profughi di trovare accoglienza ed amore.
Grazie Sardegna, grazie Italia.
Armando Cusa

Le organizzazioni sindacali hanno incontrato l’assessore al Lavoro e l’ASPAL sulla mobilità 2022. Nel documento sindacale della segreteria UILM-UIL, viene evidenziato che entro il massimo tre settimane si chiuderà il SIL per le nuove domande.
Proseguono le sollecitazioni per un’integrazione superiore rispetto a quella dello scorso anno. Per quanto attiene i corsi formativi della durata di 200 ore, hanno coinvolto 329 persone, 59 delle quali hanno rinunciato, 16 sono risultate irreperibili. Le agenzie formative interessate sono 7.
Il sindacato ha firmato la determinazione di conclusione dell’istruttoria che permetterà di fare partire i corsi formativi tra una decina di giorni, a cominciare dai corsi sulla sicurezza e a tal riguardo è stato chiesto un rimborso maggiore di quanto previsto precedentemente.
Il documento sindacale precisa che si effettueranno ulteriori riunioni con la direzione aziendale Sider Alloys per concordare il percorso formativo pratico.
Armando Cusa

«L’accordo siglato tra Sider Alloys e Glencore AG è un punto fondamentale che getta le basi per un’ulteriore conferma della ripresa produttiva dell’alluminio dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme.»
A dirlo è Rino Barca, rappresentante della FSM CISL del Sulcis Iglesiente.
«Per il sindacatoaggiunge Rino Barca -, si tratta di un punto solido e concreto che pone lo stabilimento di alluminio Sider-Alloys di procedere nel suo cammino produttivo. Certamente molti non credevano che tutte le lotte portate avanti dal sindacato sarebbero state fruttuose ma la convinzione dei lavoratori e del sindacato intero nel portare avanti la vertenza, ha dato i suoi frutti.»
«Per quanto attiene l’aspetto prettamente tecnicorimarca Rino Barca -,stiamo seguendo con estrema attenzione la fornitura dei materiali e la messa in opera. La strada per la ripresa produttiva è partita, nel prossimo incontro con la direzione aziendale capiremo meglio i termini dell’accordo e conosceremo i prossimi obiettivi della Società.»
«Riguardo la vertenza per la mobilità in deroga conclude Rino Barcaci auguriamo che finalmente i lavoratori possano avere quanto atteso per migliorare il loro complicato bilancio familiare, ovviamente in attesa che arrivi quanto prima il rientro in fabbrica.»
Armando Cusa

La gravissima crisi internazionale condiziona pesantemente le produzioni industriali ed in Sardegna la Portovesme SrL, già in forte difficoltà per gli elevatissimi costi dell’energia, è tra le realtà produttive che ne risente maggiormente.
«Il nostro stabilimentospiega l’Amministratore delegato Davide Garofalo della Portovesme Srl -, sta proseguendo la sua attività, tra grandi difficoltà. Il nuovo processo produttivo denominato “arrostimento” ci ha consentito di richiamare dalla CIG, una cinquantina di dipendenti, un segnale indubbiamente positivo. Resta il problema dei costi delle tariffe dell’energia e del gas e se il conflitto russo-ucraino dovesse proseguire, valuteremmo la situazione. Le iniziative del Governo non sono sufficienti e a tal proposito vorrei anche sottolineare che per quanto attiene la superinterrompibilità Sardegna-Sicilia, non è stata presa in considerazione e questo non è per niente positivo. Sarebbe auspicabile che altri produttori di energia potessero esseri messi a disposizione delle industrie ma con un prezzo calmierato.»
«Anche dalla Regione Sardegna, da noi investita della grave situazione aggiunge Davide Garofalo non abbiamo ricevuto riscontri soddisfacenti. Nonostante tutto, proseguiamo con gli investimenti che sono estremamente importanti e ci si augura, in una prospettiva futura, un ulteriore rilancio dell’apparato produttivo.»
«Per garantire una maggiore sicurezza produttiva per il personale – ha concluso l’amministratore delegato della Portovesme srlil 29 marzo ci sarà un lancio importante sulla sicurezza con l’INAIL, con la presentazione del “Primo Progetto in Sardegna sulla sicurezza dei lavoratori”.»
Armando Cusa

L’Inps ha ricevuto la documentazione dal ministero del Lavoro ed inizierà a breve l’erogazione degli arretrati della mobilità 2021 ai lavoratori delle aree di crisi industriale complessa di Portovesme e Porto Torres. Lo ha comunicato stamane l’assessorato regionale del Lavoro alla segreteria FSM CISL.
Per quel che riguarda la mobilità 2022, viceversa, le organizzazioni sindacali sono in attesa di indicazioni sui procedimenti che sperano siano più spediti rispetto a quelli degli anni passati.
I corsi di formazione dovrebbero iniziare agli inizi del prossimo mese di aprile e la direzione aziendale della Sider Alloys ha convocato le organizzazioni sindacali per mercoledì 30 marzo, per fare il punto sulle attività di revamping.
Armando Cusa

Stamane i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno incontrato l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda per fare il punto della situazione sulla mobilità relativa al 2021 e 2022.
Nella nota sindacale diffusa al termine dell’incontro, viene precisato che si è deciso di chiedere un incontro in presenza con il Governo e l’INPS nazionale, per capire se la definizione degli arretrati legati al 2021 sia stata definitivamente chiarita, e per la mobilità 2022, è stato concordato di verificare attentamente gli elenchi degli aventi diritto, in quanto sono determinanti per garantire l’intera annualità senza interruzione nell’erogazione, sperando che la burocrazia possa garantire una tempistica più celere per l’erogazione 2022.
Armando Cusa

Oggi, presso lo stabilimento Sider-Alloys di Portovesme, si è tenuto un nuovo incontro tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali, nel corso del quale è stato fatto il punto sul percorso di riavvio produttivo.
I rappresentanti nelle organizzazioni sindacali hanno chiesto ai rappresentanti dell’Azienda qual è la tempistica per l’avvio del revamping.
I rappresentanti dell’Azienda hanno spiegato che il cronoprogramma del revamping è seguito con estrema attenzione, senza tralasciare nulla, ed hanno sottolineato che un ritardo è stato prodotto dai tempi per la definizione del contratto con Enel e dal via libera definitivo sul Paur, punti che saranno al centro anche del prossimo incontro che si terrà il 10 marzo.
La direzione aziendale ha comunicato alle organizzazioni sindacali che il riavvio della produzione in fonderia è previsto per il prossimo mese di luglio ed ha sottolineato il ritardo di pagamento dello Stato di avanzamento lavori da parte di Invitalia.
Armando Cusa

Nell’ultimo incontro con il ministro Giancarlo Giorgetti la Confindustria ha manifestato al rappresentante del Governo la grave e drammatica situazione che attraversa l’apparato produttivo della Sardegna, in particolare per l’aumento vertiginoso subito dalle tariffe di energie elettrica e gas, per fronteggiare la quale sono necessari interventi urgenti e strutturali di politica industriale.
«La situazionedice Giuseppe Toia, vicepresidente Assometha subito un’evoluzione drammatica. E’ interessante l’iniziativa portata avanti dall’amministratore delegato della Portovesme Srl, Davide Garofalo, che ha evidenziato gli effetti prodotti sulla produzione industriale dagli aumenti delle tariffe elettriche e del gas, con un primo impatto sull’occupazione, con il blocco della produzione di zinco ed il conseguente ed il collocamento in cassa integrazione guadagni di oltre 400 lavoratori. Le iniziative della Portovesme Srlha aggiunto Giuseppe Toiasono importanti, perché fra le proposte portate sul tavolo del Governo, c’è la richiesta della superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.»
«La crisi attualeha aggiunto Giuseppe Toiapuò per certi versi essere accostata a quella del 1973, quando la crisi petrolifera creò un trauma al sistema produttivo. Oggi la situazione si è aggravata anche a causa delle tensioni europee ma non va nemmeno sottovalutato che alla base di tutto ci sono interessi di altra natura e speculazioni.»
«A supportare ciòha concluso il vicepresidente Assometsono necessarie soluzioni immediate, sulla falsariga di quanto hanno già fatto i governi di Francia e Germania e gli incontri avvenuti tra Confindustria, Assomet e Governo, e l’istituzione di una task-force coordinata da palazzo Chigi al fine di dare attuazione a misure adeguate, è stato un passo importante.»
Armando Cusa

I vertiginosi aumenti delle tariffe elettriche e del gas stanno creando grandissimi problemi alle industrie energivore. Tra queste vi è la Portovesme srl che ha fermato la linea di produzione zinco tradizionale ed ha posto in cassa integrazione oltre 400 lavoratori.
«La situazione della Portovesme Srlspiega l’ing. Davide Garofalo, amministratore delegato dell’azienda sulcitana -, era già conosciuta dal mese di settembre 2021. L’aumento delle tariffe elettriche è stato una mazzata che ha influito negativamente sulla produzione industriale. Nonostante la produzione di piombo e zinco nel 2021 sia importante, abbiamo dovuto ridurre la produzione di zinco di due terzi, con il collocamento in CIG di oltre 400 lavoratori.»
«Il Sindacato è stato messo al correnteha aggiunto Davide Garofalo -, e la cosa ci è dispiaciuta moltissimo, ma devo anche sottolineare che il ricorso alla CIG non è orientato alla ristrutturazione e a supporto di ciò, il piano degli investimenti è concreto. Come azienda, abbiamo attivato tutta una serie di iniziative atte a dare risposte concrete per uno sviluppo certo. Diversi sono gli elementi da considerare, fra questi la transizione energetica, a cui la Glencore presta molta attenzione. L’abbattimento dei costi energetici può essere fattibile nella misura in cui, da parte governativa, si proceda all’aumento della produzione nazionale di gas, mettendo a disposizione quote calmierate di gas con riflessi positivi sull’elettricità.»
«A tal propositoha ribadito Davide Garofalo -, è necessario che venga riattivata la superinterrompibilità, per rilanciare l’impatto con altre regioni. E’ indispensabile il coinvolgimento dei ministri Giancarlo Giorgetti (MISE) e Roberto Cingolani (Transizione Ecologica), del presidente del Consiglio Mario Draghi e della stessa Regione Sardegna, per un confronto ed un’iniziativa collegiale atte ad una convergenza finalizzata ad un intervento concreto ed immediato. Pertanto, diversi sono gli interventi che devono essere fatti, anche perché l’apparato industriale sardo è in estrema sofferenza e la crisi Russia-Ucraina ha aggravato ancora più la situazione internazionale con sviluppi inimmaginabili.»
«Noiha concluso l’AD della Portovesme Srl -, abbiamo attivato tutte le iniziative di nostra competenza, ma spetta al Governo nazionale dare risposte certe, nella speranza che tutto quanto messo in campo non vada disperso e si spera che con l’elezione del nuovo presidente della Repubblica ci sia una schiarita definitiva.»
Armando Cusa

Questa mattina i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali Fiom, Fsm, Uilm e CUB hanno incontrato il prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao. In discussione l’erogazione dell’integrazione della mobilità in deroga 2021 ai lavoratori ex Alcoa, oggi Sider Alloys.

«Nel corso dell’incontroriporta la segreteria Uilmil Prefetto ha assunto l’impegno di intervenire rivolgendosi, sia al ministero del Lavoro sia al ministero dell’Interno. Il rappresentante del Governo ha richiesto alle organizzazioni sindacali un resoconto tecnico sulle procedure di erogazione dell’integrazione, affinché il suo intervento possa essere risolutivo e non contestabile. Il Prefetto ha assicurato alle organizzazioni sindacali il suo tempestivo intervento e la massima collaborazione, per risolvere il problema.»

Armando Cusa