27 April, 2024
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«Appurato che il Partito Democratico è il maggior responsabile del disastro sanitario Sardo e nel Sulcis Iglesiente, oggi veniamo a conoscenza di un’interlocuzione tra il sindaco Usai e “un’associazione” privata con l’obiettivo di aprire in extraconvenzione un servizio di 118 ad Iglesias.»

La denuncia arriva da tre consiglieri di minoranza, Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), Roberto Frongia (Riformatori Sardi) ed Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune).

«Tassello dopo tassello tutti i pezzi trovano il loro posto – aggiungono Valentina Pistis, Roberto Frongia e Alberto Cacciarru -. Apparentemente non si comprende il motivo che ha portato il primo cittadino a chiedere un intervento di questo genere. Gli ospedali chiudono e la maggioranza targata PD chiede un “rafforzamento” del servizio di 118 ad un’associazione.»

«Tutto ciò è davvero incomprensibile: o forse no? Nella nota inviata al Sindaco non solo si fanno precise richieste, ma vengono evidenziate lacune e giudizi poco lusinghieri sulle altre associazioni locali. Non abbiate e non abbiano dubbi – concludono Valentina Pistis, Roberto Frongia ed Alberto Cacciarru –, non passerà inosservato quanto accade!»

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«Il nuovo piano industriale di Igea nasce da esigenze elettorali e, in tutti i casi, rappresenta il fallimento di una società che ad oggi ha ignorato la propria missione: la bonifica delle aree minerarie.»

Lo sostiene Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias nel Consiglio comunale di Iglesias.

«Appare evidente l’immediata necessità di individuare competenze specifiche, anche nel vertice aziendale – aggiunge Valentina Pistis –. Un piano industriale deve individuare in termini qualitativi e quantitativi e in modo organico e anche critico: le intenzioni del management relative alle strategie competitive aziendali; le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici; i principali risultati attesi sul piano economico-finanziario, competitivo e sociale; le azioni che daranno corso alle intenzioni strategiche presentate ed il loro previsto impatto sulle performance aziendali. Quello di Igea appare generico e inconcludente. Il giudizio non è espresso da chi scrive ma da un gruppo di manager e ingegneri esperti nell’area mineraria e industriale interpellati per l’occasione.»

«Appare poi significativo il mancato invito dei consiglieri comunali di Iglesias o quantomeno al Presidente del Consiglio – sottolinea ancora Valentina Pistis -. Chiediamo che il Sindaco riferisca immediatamente al Consiglio comunale e faccia valere i diritti dei cittadini: il diritto alla salute e il diritto alla salubrità ambientale. Igea è costata centinaia di milioni di euro alla Comunità – conclude Valentina Pistis -. Non può continuare ad ingannare gli iglesienti e i sardi.»

 

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«La situazione della sanità di Iglesias è ormai alla canna del gas e gli iglesienti non sanno più a quale Santo appellarsi per denunciare gli intollerabili tagli alle prestazioni e ai servizi sanitari. L’elenco dei diritti negati si allunga quotidianamente.»

Lo sottolineano il presidente regionale dei Riformatori sardi, Roberto Frongia ed il consigliere comunale, già candidato sindaco Valentina Pistis, in una nota congiunta.

«In questa situazione tragica, il sindaco di Iglesias, appena eletto dallo scellerato patto tra il Partito Democratico e Giorgio Oppi, che mille colpe comuni hanno nella tragedia della sanità sulcitana, non trova di meglio che occupare un ufficio per fingere di protestare contro l’assessore Arru che, guarda caso, è del suo stesso partito, il Partito Democratico – aggiungono Roberto Frongia e Valentina Pistis -. Ma ovviamente la finta protesta con finta occupazione dura ben poco, senza ottenere alcun risultato tangibile, tanto è vero che oggi invece l’indomito Sindaco si è recato presso il laboratorio del Santa Barbara per inscenare una seconda pantomima: vedete è tutto in ordine.»

«Siamo su “Scherzi a parte” e nel frattempo il laboratorio non è ancora operativo, dubitiamo lo sarà per i prossimi mesi, i lavori del CTO non sono ancora terminati e ai cittadini di Iglesias non resta che l’ironia dello sketch ridicolo e amaro e di qualche buona parola – concludono Roberto Frongia e Valentina Pistis -. Restano le vane e vaghe promesse, insieme alla triste e inconfutabile realtà dei tanti tagli disastrosi che – ad Iglesias e in tutta la Sardegna – rendono ogni giorno più difficile avere garantito il diritto alla salute!»

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«La nota ATS prot. n. NP/2018/56328 del 13.08.2018 a firma del dott. Licheri certifica la morte del laboratorio analisi del Santa Barbara di Iglesias. Avevamo preannunciato la folle decisione dei vertici ATS, in tempi non sospetti. In campagna elettorale denunciammo lo smantellamento del laboratorio, l’allora candidato sindaco, Mauro Usai, ci disse che eravamo allarmisti e visionari e la portavoce dei 5 stelle cittadina arrivò ad affermare che la nostra era tifoseria da stadio…»

Lo scrive, in una nota, Valentina Pistis (Stai con Noi).

«Nel frattempo, come anticipato, le analisi, non solo quelle urgenti ma anche quelle di routine, verranno effettuate esclusivamente a Carbonia – aggiunge Valentina Pistis -. Nella nota del 13 agosto scritta con la complicità della dott.ssa Giua e della dott.ssa Garau, viene anche precisato che potranno essere presi accordi con Cagliari per il trasferimento di attività diagnostiche specialistiche. Anche in questo caso, la nostra ATS – sebbene ponga la questione in termini di eventualità – ci prepara al peggio, ovvero al trasferimento definitivo di tali attività a Cagliari. Viene inoltre comunicato il trasferimento del personale presso altre strutture in caso di eccedenza presso il Sirai.»

«Le azioni del sindaco sono assolutamente tardive. Le conseguenze della chiusura definitiva del laboratorio analisi del Santa Barbara saranno incalcolabili. Potrebbero portare alla chiusura del CTO e con il trasferimento degli esami specialistici a Cagliari assisteremo al conseguente declassamento del Sirai – sottolinea ancora Valentina Pistis -. NOI siamo pronti ad andare avanti anche da soli. Le nostre azioni, concrete e decise, parleranno da sole. Dedicheremo il mese di settembre alla sanità. Un mese di sensibilizzazione, informazione, incontri e dibattiti. Inizieremo il 4 con il Consiglio comunale, richiesto dai nostri consiglieri.»

Valentina Pistis ricostruisce, infine, quanto è accaduto oggi.

«1) Con una nota l’ATS comunica la chiusura del laboratorio analisi del Santa Barbara; 2) il sindaco Usai occupa, per protesta, una scrivania in regione; 3) Pigliaru lo chiama e risolve il problema. ATTENZIONE… qui viene il bello… La nota divulgata dalla RAS parla solo di urgenze e non di routine. L’attività originaria, che è quella che chiaramente incide maggiormente, resta in capo a Carbonia. E il sindaco che fa? Lascia soddisfatto la sala appena occupata! – conclude Valentina Pistis -. C’è chi lo chiama fumo negli occhi e chi presa per i fondelli… a Voi la scelta.»

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Cinque consiglieri di minoranza, Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), Roberto Frongia (Rifornatori sardi), Luigi Biggio (Forza Italia); Simone Saiu (Forza Italia) e Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune), dopo gli sviluppi assunti dall’emergenza sanità questo pomeriggio, hanno formalizzato al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, la richiesta di anticipazione della conferenza dei capigruppo, convocata per il 27 agosto, a martedì 21.

Il presidente del circolo cittadino dei Riformatori Sardi per l’Europa, Paride Reale, inoltre, ha chiesto alla ASSL di Carbonia, di poter effettuare un sopralluogo presso il presidio ospedaliero Santa Barbara, per conoscere lo stato dei luoghi e cosa impedisce il mantenimento del servizio di laboratorio ad Iglesias. 

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Quattro consiglieri comunali di minoranza al comune di Iglesias, Valentina Pistis, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, hanno presentato una mozione sulla “Riorganizzazione della Macchina Amministrativa e Smart City”.

La mozione, qualora venisse approvata dal Consiglio comunale, impegnerebbe la Giunta affinché si attivi per:

  • programmare una poderosa azione di riorganizzazione della macchina amministrativa, in linea con i principi costituzionali e nel rispetto delle regole e del buon governo;
  • proporre Iglesias come driver di tutto il territorio del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, creando una strategia complessiva di ripresa e studiando insieme ai Ministeri un Piano di Rinascita condiviso che guardi concretamente all’innovazione, alla ricerca e allo sviluppo turistico e agricolo.

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Paride Reale è stato nominato commissario del circolo dei Riformatori sardi di Iglesias. La scelta è stata ratificata dal presidente, Roberto Frongia, dal coordinatore regionale, Pietro Fois e dal coordinatore provinciale, Francesco Loi.

«La nomina – si legge in una nota – è stata necessaria in virtù delle dimissioni della coordinatrice Elisabetta Medde, alla quale è stata espressa gratitudine per aver svolto negli anni un ruolo decisivo senza incertezze sulla linea politica. Il Circolo dei Riformatori riparte dai temi che interessano i cittadini: il lavoro, un nuovo sviluppo economico, una crescita culturale e civile, sicurezza e legalità. Oltre 5.300 cittadini, alle ultime amministrative, votando Valentina Pistis – conclude la nota –, hanno dichiarato di non tollerare più l’incompetenza e l’improvvisazione. Da questo risultato inizia una nuova stagione.»

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Questa mattina, a Iglesias, si è tenuta la conferenza stampa sulle criticità della gestione dei fonti relativi alla L. 162 del 1998. Valentina Pistis, Capogruppo di Cas@ Iglesias ed Alessandra Contu, referente ASAMSI per la Sardegna hanno esposto alcune serie criticità che rischiano di creare un disservizio incalcolabile per l’utenza.   

«Lo scorso 31 luglio, negli uffici di via Argentaria, sede del settore Politiche Sociali, è apparso un avviso da cui si evince che i pagamenti relativi alla L.n. 162/98 avverranno il mese successivo alla presentazione delle pezze giustificative, non più entro il mese come accadeva in passato – hanno detto Valentina Pistis ed Alessandra Contu –. Il documento è datato 30 giugno, ma è stato affisso solo qualche giorno fa. L’avviso non è firmato e non è confortato da alcuna determina dirigenziale che definisca una volta per tutte le procedure da seguire per l’erogazione dei fondi. A causa della mancanza di riorganizzazione degli uffici e dell’assenza di procedure standard, registriamo quotidianamente disservizi e confusione. Le informazioni fornite dagli uffici, spesso, non sono coerenti e variano a seconda del funzionario.»

«Lo ripetiamo da anni, occorre predisporre una procedura standard e definitiva che permetta agli utenti il deposito dei documenti entro il 10 di ogni mese e a sua volta – hanno concluso Valentina Pistis ed Alessandra Contu -, l’amministrazione deve garantire l’erogazione del finanziamento nei 15 giorni successivi, quindi entro il 25 di ogni mese.»

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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, presenterà questo pomeriggio, alle 15.00, il settimo assessore, una donna delegata ai Servizi sociali, nella sala Giunta del centro direzionale di via Isonzo. La nomina di un settimo assessore era già prevista prima dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale e la scelta di una donna è obbligata, nel rispetto dell’art. 1 comma 137 della legge 56/2014, che ha previsto che «nelle Giunte del Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico». Il problema, subito dopo la presentazione della Giunta, composta da 6 assessori, 4 uomini e 2 donne, era stato sollevato dalla consigliera comunale di minoranza Valentina Pistis, candidata alla carica di sindaco protagonista del ballottaggio con il sindaco neo eletto Mauro Usai, con un esposto al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu, al difensore civico regionale Felicetto Contu, alla commissione regionale per le pari opportunità tra uomini e donne, e al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana.

La delega ai Servizi sociali è stata fino ad oggi gestita dal vicesindaco Claudia Sanna, che manterrà le deleghe allo Sport, Cultura, Spettacolo e Grandi eventi.

 

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La consigliera comunale di Iglesias Valentina Pistis, candidata alla carica di sindaco protagonista del ballottaggio con il sindaco neo eletto Mauro Usai, ha presentato un esposto al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu, al difensore civico regionale Felicetto Contu, alla commissione regionale per le pari opportunità tra uomini e donne, e al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, sulla composizione della nuova Giunta comunale di Iglesias, presentata ieri dal sindaco Mauro Usai nella riunione d’insediamento del nuovo Consiglio comunale.

Valentina Pistis segnala che la Giunta comunale risulta composta da 4 uomini e 2 donne, in contrasto con quanto prevede l’art. 1 comma 137 della legge 56/2014, che ha previsto che «nelle Giunte del Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico… La norma, in assenza di ulteriori precisazioni, va intesa nel senso che, nel computo della percentuale, si deve tenere conto anche del Sindaco, in quanto componente della Giunta, come chiarito dal ministero dell’Interno, dipartimento Affari interni e territoriali, con circolare n. 6.508 del 24 aprile 2014… Tutti gli atti di nomina della Giunta comunale adottati nella vigenza dell’art. 1, comma 137, della legge 56/2014, trovano nella citata norma un ineludibile parametro di legittimità, al quale devono adeguarsi non soltanto le nomine assessorili all’indomani delle elezioni, ma anche quelle successivamente adottate nel corso del mandato…».

«Per tali motivi – conclude Valentina Pistis – anche al fine di evitare il disordine amministrativo, chiedo un Vostro autorevole intervento.»

Considerato che la Giunta annunciata tre giorni fa e presentata in Consiglio comunale ieri dal sindaco Mauro Usai, deve essere ancora completata con la nomina di un settimo assessore, in considerazione delle osservazioni fatte dalla consigliera Valentina Pistis, è certo che la settima nomina riguarderà una donna, con la quale la rappresentanza femminile salirebbe a 3 assessori su 7 e su 8 componenti complessive della Giunta, compreso il sindaco. In questo modo si arriverà ad una percentuale di 3/8, il 37,5% che, per arrotondamento aritmetico, consentirebbe di rispettare il vincolo del 40% previsto dall’art. 1 comma 137 della legge 56/2014.