19 April, 2024
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Martedì 10 settembre l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci firmerà il nuovo decreto contro l’epidemia di “Lingua blu” che ha colpito tra luglio e agosto gli allevamenti ovini della Sardegna.

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Martedì 10 settembre l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci firmerà il nuovo decreto contro l’epidemia di “Lingua blu” che ha colpito tra luglio e agosto gli allevamenti ovini della Sardegna. Ieri una prima bozza è stata inviata al ministero della Salute per la concertazione con i tecnici del dicastero, mentre a inizio settimana è prevista la riunione della task force tra Regione, Istituto zooprofilattico della Sardegna e Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali per definire gli ultimi dettagli. Poi il sigillo dell’assessore, che consentirà di introdurre nuove misure rafforzate di lotta al virus, integrando quelle già messe in campo nei mesi scorsi. 
Tra le novità del provvedimento, l’aver già incluso la strategia e le procedure per l’acquisto delle dosi di vaccino per la campagna 2014, in modo tale da partire con le prime vaccinazioni con 2/3 mesi di anticipo rispetto a quest’anno. Va ricordato che i ritardi riscontrati quest’anno sono stati causati non dalla Regione ma da una concomitanza di fattori avversi, tra i quali le particolari condizioni meteo-climatiche a cavallo tra primavera e l’estate (con le piogge di maggio e giugno che hanno favorito il proliferare degli insetti vettore) e il prolungarsi dei test dei vaccini da parte della ditta produttrice, che ha potuto inviare le prime dosi solo a inizio luglio anziché ad aprile (come previsto invece dal capitolato). Da sottolineare che le prove di efficacia e innocuità, trattandosi di vaccini “spenti”, si sono rese necessarie per una ulteriore garanzia nei confronti dei capi e delle aziende ovine, in modo da non presentare effetti collaterali come avvenuto ad esempio nel 2004 quando venne utilizzato un vaccino “vivo”. Una certificazione aggiuntiva per rassicurare gli allevatori e convincerli alla vaccinazione, che resta l’arma più efficace contro la diffusione della malattia.
Il nuovo decreto, inoltre, prevede che la vaccinazione sia effettuata nelle aree non ancora interessate dal virus (in quelle cioè distanti oltre 4 chilometri dai focolai) e nei capi da movimentare (sia agli ovini che ai bovini). Inoltre, sarà adottata una profilassi diretta più forte grazie all’uso di particolari repellenti. Saranno poi potenziati i Servizi veterinari delle Asl. 
Nella stessa giornata di martedì 10 settembre il Consiglio regionale esaminerà il disegno di legge approvato dalla Giunta un mese fa sul ristoro delle aziende danneggiate: sono previsti 10 milioni di euro per l’indennizzo dei capi morti e per il mancato reddito e aiuti per lo smaltimento delle carcasse. 
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