28 April, 2024
HomeRegionePiero Comandini (PD): «Il progetto di realizzazione del #Porto di Cala Verde a #Santa Margherita di Pula deve essere bloccato».

Piero Comandini (PD): «Il progetto di realizzazione del #Porto di Cala Verde a #Santa Margherita di Pula deve essere bloccato».

Piero Comandini 6

L’on. Piero Comandini (PD) ha presentato un’interrogazione urgente sul progetto per la presunta riqualificazione del porto turistico di Calaverde a #Santa Margherita di Pula, nella quale critica le posizioni assunte dalla precedente amministrazione regionale che, senza alcuna dichiarazione di pubblica utilità,  ha avviato con deliberazione del giugno scorso «un procedimento volto alla “riqualificazione” di un porto il cui progetto per ben due volte – nel 2002 e nello scorso mese di marzo – è stato valutato negativamente».

Piero Comandini sollecita «una risposta urgente da parte della Regione prima della Conferenza di servizio convocata per il 15 luglio prossimo, nella quale deve essere espresso parere sul progetto presentato dalla società Calaverde S.r.l. in data 20.o3.2013. Oggi, che ci troviamo troppo spesso davanti a gravi conseguenze per danni dovuti a rischi non valutati di natura idrogeologica, ci si chiede se sia il caso di procedere in questo progetto che sconvolgerebbe l’equilibrio del sistema naturale che finora ha garantito il mantenimento della spiaggia di Santa Margherita e di quelle limitrofe, senza dimenticare che Calaverde si trova alla foce del Rio Perdosu e che tale area è a rischio idrogeologico elevato».

«Infatti – sottolinea Piero Comandini – questa “riqualificazione” dell’opera esistente determinerebbe non solo un grave inquinamento sulle spiagge adiacenti, ma soprattutto la rapida scomparsa della spiaggia antistante i villaggi Calverde, Is Morus, Stella Marina e gli Hotel Forte Village, Is Morus, Abamar, dichiarata di notevole interesse pubblico con decreto ministeriale 19 luglio 1963 e di notevole interesse naturalistico, paesaggistico e turistico».

«Chiediamo – conclude Piero Comandini – la revoca della deliberazione della Giunta regionale n. 24/22 del 2013 per aver modo di verificare l’effetto impattante di una tale opera, dare udienza alle comunità̀ interessate ed offrire ad esse e a tutti i sardi le necessarie garanzie per prevenire forti e negativi impatti ambientali e paesaggistici sui siti interessati e su quelli limitrofi, al fine di prevenire situazioni di instabilità da cui possano scaturire gravi danni alle persone e all’ambiente.» 

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