27 April, 2024
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L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha partecipato ieri sera all’inaugurazione del Muma, il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia di Sant’Antioco.

 

Sant'Antioco 48 copia

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ieri sera ha partecipato all’inaugurazione del Muma, il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia di Sant’Antioco, realizzato nell’ambito del progetto “Accessit” e finanziato per il 75% con fondi FESR 2007-2013 (Programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo”) e per il 25% con risorse statali. Il progetto, che ha avuto una durata di oltre tre anni e si è concluso a settembre 2014, ha visto il coinvolgimento di 21 partner appartenenti a quattro regioni: Corsica (capofila), Sardegna, Toscana e Liguria. L’obiettivo di Accessit era quello di creare e sviluppare una strategia integrata di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e identitario transfrontaliero. La messa in rete stabile dei soggetti istituzionali transfrontalieri punta a valorizzare paesaggi e identità locali, attraverso un grande itinerario culturale del Tirreno che presti una particolare attenzione all’accessibilità dei luoghi per le persone diversamente abili.

Tra gli interventi realizzati in Sardegna, relativamente al patrimonio culturale materiale e immateriale, spicca questa iniziativa condotta in collaborazione con la Conservatoria delle Coste, all’interno della rete dei musei del mare e della navigazione delle quattro isole minori della Sardegna: la Casa del Duca a Carloforte, il Centro del Mare a Cala Reale (Asinara), il Museo del mare e delle tradizioni marinaresche a Caprera e, appunto, il Muma a Sant’Antioco. Quest’ultimo è dedicato ai maestri d’ascia (che nel centro sulcitano vantano una grande tradizione), alla laguna e alla navigazione.

«Il Muma – ha sottolineato l’assessore Erriu al taglio del nastro – è un efficace esempio di interazione tra la Regione e un ente locale, anche con il coinvolgimento di privati, per rendere fruibile un sito di elevato valore culturale e dare gambe a un’ottima iniziativa nella logica di rete tra differenti aree sarde. Questo consente di arricchire l’offerta di servizi e specializzarla, offrendo così a turisti e visitatori un’opportunità in più che accresce di conseguenza la ricettività tradizionale e di posti letto. Un elemento che in futuro caratterizzerà l’impegno della Regione nell’ambito del Programma transfrontaliero Italia-Francia”Marittimo”. È un esempio di cooperazione tra territori differenti, che vede camminare insieme la Regione e i Comuni: un fatto non scontato, spesso ognuno viaggia per conto suo e i risultati non sono positivi. L’auspicio è che anche in futuro si prosegua nella direzione della cooperazione e consorzialità, per promuovere la Sardegna e il suo patrimonio. L’augurio che faccio al sindaco, alla comunità di Sant’Antioco e alla cooperativa che gestirà la struttura è di trarre da questa nuova opportunità i migliori risultati dal punto di vista occupazionale ed economico.»

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