18 April, 2024
HomeIndustriaAlcoaMarco Bentivogli (Fim Cisl): «Il vertice Alcoa si scordi di avviare lo smantellamento, il ministro Guidi intervenga su Alcoa».

Marco Bentivogli (Fim Cisl): «Il vertice Alcoa si scordi di avviare lo smantellamento, il ministro Guidi intervenga su Alcoa».

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha confermato alla delegazione dei lavoratori ex Alcoa, incontrati al termine della manifestazione svoltasi all’aeroporto di Elmas, che da parte di Glencore c’è la volontà di restare al tavolo, ma che ritengono insufficienti per la durata, gli strumenti energetici messi in campo dal Governo. Glencore chiede strumenti aggiuntivi e una durata il più possibile vicina a ciò che era stato sottoscritto nel protocollo del MOU.

«Francesco Pigliaru ha riferito di aver comunicato le intenzioni di Glencore al Ministero e di concerto con lo stesso, dichiara, di voler esplorare tecnicamente tutte i percorsi possibili dall’interconnector, all’interrompibilità semplice, più la possibilità di un accordo bilaterale per avvicinare le condizioni attuali del costo e della durata dell’energia a quelle esposte nel MOU e richieste fortemente da Glencore – ha dichiarato Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl -. Nel frattempo Alcoa pare voglia negare a SiderAlloys la possibilità di svolgere la due diligence a cui si è impegnata dopo la manifestazione di interesse per Portovesme. Chiediamo che il Ministro Guidi intervenga sul veritce Alcoa. Inoltre, la Regione ha reso noto di voler esplorare di concerto al governo, un percorso che possa vedere una compartecipazione di qualche agenzia pubblica all’acquisizione dello stabilimento da parte di Glencore.»

«Dopo 3 anni di lotta, è inaccettabile restare senza speranze concrete – aggiunge Bentivogli -: troppe dichiarazioni fumose ma nulla di concreto. Siamo sempre fermi alla questione energetica che ci trasciniamo ormai da più di sei anni. Sul tavolo c’è poi la situazione degli ammortizzatori sociali per i quali è previsto un nuovo incontro tra Ministero e Regione Sardegna per presentare i numeri dei lavoratori rimasti senza ammortizzatori sociali con l’obiettivo di trovare percorsi e soluzioni, una possibilità può essere un ammortizzatore sociale di bacino (viste le gravissime condizioni economiche-sociali-industriali del territorio) o introdurre e concedere finanziamenti per attuale politiche attive del lavoro e di salvaguardia del reddito.»

Attualmente sono 50 lavoratori indotto Alcoa che hanno già perso l’ammortizzatore e altri 250 lo perderanno (diretti e indiretti Alcoa) a partire da gennaio 2017. Oltre a questi, nella filiera dell’alluminio (ex Ila e appalti Eurallumina) 100 lavoratori lo hanno già perso e altri 150 lo perderanno da fine 2016.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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